. dante, par., 11-12 : quando, da tutte queste cose
'l sole? trattato d'amore, 11-12 : amor, più ch'uom non puote
de darme 'l tuo consiglio. idem, 11-12 : e tolle a le genti l'
- anche al figur. tasso, 11-12 : d'in su le mura ad ammirar
me. g. villani, 11-12 : e a ciò fare e benedicere la
: rimarginare. palladio volgar., 11-12 : e ivi ad un anno le fessure
rimovesse simiglianti parole. sacchetti, 11-12 : l'altro dì di buon'ora il
*. palladio volgar., 11-12 : il ciriegio ama l'aere freddo,
voi fiero e contumace. angiolieri, 11-12 : così mi strugge [madonna] stando
acqua di fonte. palladio volgar., 11-12 : di questo mese 1 noccioli de'
, pittura. g. villani, 11-12 : maestro giotto nostro cittadino, il più
» del sole. palladio volgar., 11-12 : sarchiali spesso a'piei, e
dille che ho da parlarle. leopardi, 11-12 : gli altri augelli contenti, a
difficile, che scoraggia. tecchi, 11-12 : vicino a monte alle pietre, lei
, disdegnare. cavalca, 11-12 : conciò sia cosa che io mi sentissi
degradazione della razza. de sanctis, 11-12 : la critica moderna cominciò anch'essa dall'
complesso architettonico. g. villani, 11-12 : nel detto anno, a dì 18
, farsi dalla lunga. ariosto, 11-12 : allora se le fece inante / un
con fermi serrami. palladio volgar., 11-12 : i pali del ciriegio messi nella
ribes / con divina delizia. onofri, 11-12 : quand'io ti cerco,
celeste. dante, par., 11-12 : con beatrice m'era suso in cielo
anche incenso. palladio volgar., 11-12 : ne'ciriegi e in ogni arbor che
vuotare cuore e cervello. pecchi, 11-12 : ho assistito al trambusto graveolente di
. folgore da san gimignano, vi-11-144 (11-12 ): a le guagnele, starete
, irretire. cavalca, 11-12 : io dovevo fuggire essa persona, nientedimeno
.). palladio volgar., 11-12 : letame non vuole, anzi ne
un albero. palladio volgar., 11-12 : le ciriege non si serbano in
età della vita). tommaseo, 11-12 : tre anni durò la rettorica: il
. s. bernardo volgar., 11-12 : vedendosi nuda e disolata, sarà percossa
gazzetta ufficiale 'italiana. sanminiatelli, 11-12 : pina... ogni tanto riprendeva
sendo pieni di formiche. lippi, 11-12 : dando su nel palco, mandò a
da ogni persona. palladio volgar., 11-12 : puotesi far piantario, cioè ciriegeto
cima con lento / abbandono. tecchi, 11-12 : vedrà che amore di vecchio arteriosclerotico
d'ero / vedesti. tassoni, 11-12 : il padrin, che dormìa poco lontano
un patrimonio). pea, 11-12 : facevan sì che sempre fosse scalato il
.). crescenzi volgar., 11-12 : l'acqua migliore di tutte a
una teoria). de sanctis, 11-12 : è noto il potere che hanno avuto
mortai posta, aiutando. tassoni, 11-12 : volgendo il conte l'affannata mente
i grilli dal capo. pulci, 11-12 : ignun non mi s'accosti, /
; galla. crescenzi volgar., 11-12 : per lo troppo umido e grasso
da raffigurare. g. villani, 11-12 : provveditore della detta opera di santa
natura? dante, inf., 11-12 : lo nostro scender conviene esser tardo
parlare anch'io quatro parole? tasso, 11-12 : poi che cessò de lo spettacol
sentore. m. villani, 11-12 : il popolo, avendo di ciò odore
dire silenzio por- ròe. ariosto, 11-12 : d'esse alcuna sì bella non era
-personale, privato. mazzini, 11-12 : oggi non ho lettere vostre, ma
sua statura. palladio volgar., 11-12 : ricidi il ciliegio venente
dolore deue reni. palladio volgar., 11-12 : seminan le sorbe e le mandorle
, di tratte del paese. tassoni, 11-12 : la notte a la battaglia precedente
a. pucci, cent., 11-12 : ordinaron dieci gran popolani, /
di minghetti il governo presente. fogazzaro, 11-12 : « voglio 'u 'programma
intaccatura. palladio volgar., 11-12 : ricidi il ciriego vegnente e tenero,
. neanche una parola. bigiaretti, 11-12 : le teste si voltavano inquietamente di
un pesce alcune scaglie. sanminiatelli, 11-12 : pina... ogni tanto riprendeva
un finale d'atto. bigiaretti, 11-12 : io conoscevo già, in parte,
di nuovo a montecavallo. pecchi, 11-12 : vicino a monte alle pietre, lei
: durissimamente, fino allo lippi, 11-12 : per paura a chi non fu percosso
con pagamenti rateali. pea, 11-12 : facevan sì che sempre fosse scalato il
, una nuvola). tecchi, 11-12 : ho visto alberi scarruffati dal vento su
portar trista d. bartoli, 11-12 : si spianterebbono le montagne delle soma
me tu ne- hi? alfieri, 11-12 : - al saettar, di mano /
il vetro ne resterebbe palladio volgar., 11-12 : di questo mese si voglion riporsegnato.
timentalone per nome 'eraclito'. tecchi, 11-12 : io ho in uggia questi sentimentaloni
sfollava a dormire magarinei prati. parise, 11-12 : cornila era 'sfollata'da milano perché
sgorgarono dai nostri cuori? alvaro, 11-12 : ritardai fino a che potei il giorno
operate dal palladio volgar., 11-12 : se nel tempo della canicula il troppo
ogni mento delle sue barbe. idem, 11-12 : per lo troppo umido e grascosa
e di filetti furono spazzolati. arpino, 11-12 : aveva spazzolato goulasch, formaggi,
e cac- ciaronli fuori. cavalca, 11-12 : conciò sia cosa che io mi sentissi
la conserva di pomodoro. calvino, 11-12 : la carta buttata giù in quel momento
scendeva l'etternale ardore. cavalca, 11-12 : tale è l'uomo qual è la
). palladio volgar., 11-12 : la paiusa richiede terra non tegnente,
dea cibele e di ati. linati, 11-12 : un'orchestra da disgradare i coribanti
odore). dante, inf, 11-12 : lo nostro scender convien esser tardo,
ch'è detto di sopra. idem, 11-12 : le castagne... amano
questa ematite nera si sten 11-12 : l'erbe... si specchiavano
in succhio. palladio volgar., 11-12 : ricidi il ciliegio venente e tenero,
dell'ossa e delle cartilagini. onofri, 11-12 : quan- d'io ti cerco,
italia. p. valera, 11-12 : sono riusciti in roma a furia di