eterno delle nubi addensatore. monti, 11-112 : ivi ognuno in suo cor fremea di
il bendone della cuffia. pulci, 11-112 : la prima cosa, il vo'pigliar
sputa, gli altri leccano. tecchi, 11-112 : « anche quel cacastecchi di
flammea gioia s'esprime. onofri, 11-112 : parola di dio, che già
chiusa. è vero? onofri, 11-112 : parola di dio, che già fuma
la luce). manzini, 11-112 : seduta fra l'acquaio e il tavolino
sorveglianza di un autoparcheggio. bigiaretti, 11-112 : quando ci avviammo verso la piazzetta.
-anche: infernale. alamanni, 11-112 : ivi spandendo prezioso vino, /
di fuoco data. de sanctis, 11-112 : gli uomini vi perdono il sentimento
oggetto di ipotiposi. montale, 11-112 : c'era la tua immagine / non
da lontan si vibra. tommaseo, 11-112 : ammira quel pesce, che prima guizzò
corporei dell'individuo malfattore. gramsci, 11-112 : lo zar, guglielmo e poincaré
fu messo nelle carceri. pìtici, 11-112 : la prima cosa, il vo'
negro sangue lambiron securi. tommaseo, 11-112 : ove lascio la pianta a cui '1
debole, senza energia. tecchi, 11-112 : « i villatàuri » ha detto il
, pane, vino. tommaseo, 11-112 : vedi l'armata testuggine deporre l'ova
i grossi pescicani dell'industria. gramsci, 11-112 : i pescicani della guerra sono al
, carusi, calcheronai! sciascia, 11-112 : uomini del mio sangue furono 'carusi'
con la lor arte. tommaseo, 11-112 : ve'la materna pietà del vitello
dal fango e dalla mota. tommaseo, 11-112 : le cateratte del cielo si schiusero
nidi, si disperdono. tommaseo, 11-112 : vedi l'annata testuggine deporre l'
el sangue sì se'scoregiato! pulci, 11-112 : dicea rinaldo: « ignun non
fu stratto. dante, purg., 11-112 : colui che del cammin sì poco
si denominano vitelli marini. tommaseo, 11-112 : ve'la materna pietà del vitello
, frivolo, incostante. tecchi, 11-112 : « anche quel cacastecchi di arimatèa,