lettere, favorì gli scienziati. tasso, 10-37 : né più ch'ella si voglia
audacia. dante, inf., 10-37 : e l'animose man del duca e
v. archetto). anguillara, 10-37 : ma come ai dolci nervi 'l canto
e fiordaliso d'oro. idem, 10-37 : [il bavaro] mutò arme a
le insegne. g. villani, 10-37 : [il bavaro] mutò arme a
in ciascuna parte acute. idem, 10-37 : quindi si traggono [i pesci]
stupidità, sciocchezza. bocchelli, 10-37 : narenza, col braccio indolorito dal
del suo tempo. i. neri, 10-37 : avea questo signore una gran testa
pescato. crescenzi volgar., 10-37 : i pesci si pigliano con ceste
del suo cacume. g. villani, 10-37 : questi fue il maggior tiranno e
una grande strage. lippi, 10-37 : che tutti gli animali ch'e'[
cuore '; cfr. isidoro, 10-37 : « concors a coniunctione cordis est appellatus
entramo anche con loro. ariosto, 10-37 : godeansi il fresco rezo in gran
medesime astratte ed ideali. marino, 10-37 : avvi chi crede che per esser tanto
s. bernardo volgar., 10-37 : esso in tutto quello tempo che
dubito poter esser perduta. bocchelli, 10-37 : qui convien aggiungere che sua eccellenza
. c. e. gadda, 10-37 : non potrebbe in nessun modo..
c. e. gadda, 10-37 : la sua propria dissocialità si limita
si mandi. g. villani, 10-37 : fece castruccio duca della città e
. -doterèlla. savinio, 10-37 : per un po'la coppia visse con
ad abbandonare i liti tirreni. ariosto, 10-37 : presso la spiaggia, coi flutti
sue cure d'ogni specie. bocchelli, 10-37 : « l'elettricista di pontecchio »
invasione delle lingue straniere. romagnosi, 10-37 : all'industria e alla diligenza dell'economista
comprendersi nel contrario dimostrato. romagnosi, 10-37 : all'industria e alla diligenza dell'
. c. e. gadda, 10-37 : questi farmachi hanno un nome nella
fiati di zefiro aspettare. ariosto, 10-37 : presso la spiaggia, coi flutti marini
furie lor patria feconda. serdonati, 10-37 : come il grano è maturo, la
che gli erano apparecchiate. ariosto, 10-37 : corcate su tapeti alessandrini / godeansi
campo da tempesta e pioggia. serdonati, 10-37 : in questi luoghi è poco frumento
italiano? c. e. gadda, 10-37 : è insofferente della imbecillagine generale del
rovine di quei poveri palazzi. bigiaretti, 10-37 : gli ponevo domande cui egli rispondeva
, indomito, sgangherato. tasso, 10-37 : -o magnanimo re, -fu la
rado ancora s'infiamma. targioni tozzetti, 10-37 : le pustole della prima espulsione compariscono
e i meriti. aretino, 10-37 : mi perdoneranno i mirti ed i lauri
legnetto sottile da corseggiare. ariosto, 10-37 : presso alla spiaggia, coi flutti
. ant. lì. lippi, 10-37 : tutti gli animali, ch'ei raccatta
secondo solaio sariano malenconiche. guicciardini, 10-37 : la terra [lucca] ci
meritato. g. villani, 10-37 : per meritare castruccio del servigio fattogli
, canticchiava arie verdiane. pratolini, 10-37 : li lascio; lei è impallidita
la tua vittrice chioma? aretino, 10-37 : -solo i poeti non arrabbiano in corte
essere messi alla prova. manzini, 10-37 : fra sé e quei gesti c'è
a. martini, i-. 10-37 : egli stesso giudicherà il mondo con equità
corpo sì n'è forto damnà giamboni, 10-37 : disse la fede: -e credi
la dannazione eterna. giamboni, 10-37 : disse la fede: -e credi,
umido e piovoso. piovene, 10-37 : « ah! » dice il doganiere
vigili e velenose intenzioni. pavese, 10-37 : l'eremita si veste di pelle di
del detto padule. crescenzi volgar., 10-37 : anche di vinchi si fanno nasse
bastoncelli atanti da una parte. idem, 10-37 : alcuna volta cotali ceste, ma
non vi riparrebbe nimo ». lippi, 10-37 : là entro in quella selva ci
ciel contenne il riso. tasso, 10-37 : -o magnanimo re, -fu la risposta
soavemente all'ora mattutina. ariosto, 10-37 : presso alla spiaggia, coi flutti marini
cose trovate per ordine. giamboni, 10-37 : quando li co- mandamenti di dio
-con riferimento a dio. iacopone, 10-37 : pregote, deo, mio patrone,
5. bernardo volgar., 10-37 : lo secondo modo in lo quale
del modo di essa. giamboni, 10-37 : credi che si perda chi mortalmente
grammo). g. villani, 10-37 : fecelo armare a cavallo coverto, e
-comodamente. la spagna, 10-37 : in tre giorni fu fatto il castello
del figlio che dormiva. pavese, 10-37 : quando fuma la pipa in disparte
angeli caduti). giamboni, 10-37 : credi che si perda chi mortalmente
era malato di sua persona. giamboni, 10-37 : il prossimo tuo non ucciderai e
introdurre parzialmente in bocca. pavese, 10-37 : quando han sete, tracannano vino:
ricordia. iacopone, 10-37 : pregote, deo, mio patrone,
osi avanzare dubbi. aretino, 10-37 : non può egli pisciare nel letto e
bene placito loro in lucca. aretino, 10-37 : non può il padrone gittare e
. immotivato, infondato. pasolini, 10-37 : nel 1068 e negli anni successivi,
d'ana nei polmoni. pavese, 10-37 : ci salgono visitatori / che si accasciano
volontier impiere. dante, infi, 10-37 : l'animose man del duca e pronte
nascere, o torino! calvino, 10-37 : la magnificenza e prosperità di maurilia
che sia la corda queta. piccolomini, 10-37 : nella pittura, non si sprimendo
posposto al nome). piccolomini, 10-37 : depingendosi un teatro, una loggia
-catturare (animali). lippi, 10-37 : tutti gli animali ch'ei raccatta /
stendersi repentino estivo nembo. fogazzaro, 10-37 : larghe e rade sentimmo in quel momento
forze per cacciar l'invasore. pavese, 10-37 : la grande fatica / è salire
che mi trattengano. de roberto, 10-37 : le confessava la passione sua con
marcio ». g. villani, 10-37 : si partì da pisa dal bavero
ripaiola. crescenzi volgar., 10-37 : i pesci si pigliano con ceste di
risco mortai tranquilla nave. tassoni, 10-37 : l'amorosa dea, che 'l rischio
di nuovo o ripetutamente. tasso, 10-37 : ver'la gran porta il cavalier la
e insetti. manzini, 10-37 : h giardino è ronzante d'ali e
avrest'ancor sei scataluffi. nomi, 10-37 : sebben si dice che non duol la
tutti scomunicati come voi? sciascia, 10-37 : « se non si vede, non
scopo. dante, par., 10-37 : è beatrice quella che sì scorge /
liberamente; spaziare con la fanaretino, 10-37 : - il potere sfogarsi in leggende lo
(il disgusto). imbriani, 10-37 : quell'abbrunato... m'ispirò
fittizio, per finta. piccolomini, 10-37 : in questa opinione mi confermava il vedere
mani, scacciar demoni. ghislanzoni, 10-37 : a recoaro, a lévico, /
contratto di soccida. lififii, 10-37 : là entro in quella selva ei si
la sconfitta. note al malmantile, 10-37 : 'soccio's'intende quel bestiame il quale
-apertamente, sfacciatamente. aretino, 10-37 : una de le nocive virtù che abbia
degli autobus: autostazione. calvino, 10-37 : la città... certe vecchie
, della sterilità dell'eritrea. pavese, 10-37 : non è più coltivata quassù la
. pozzo dell'ascensore. pecchi, 10-37 : scende in fretta... gli
fatto il cuore. crescenzi volgar., 10-37 : 1 pescisi pigliano con ceste di
. g. f loredano, 10-37 : ho deambulato per ogni foro e per
aponto a un cavalliero. ariosto, 10-37 : corcate su tapeti alessandrini / go-
comandamento del decalogo. giamboni, 10-37 : falsa testimonianza contra 'l prossimo tuo
decalogo). giamboni, 10-37 : « credi, chi fa contra le
detto tinungulo. domenichi [plinio], 10-37 : con questi si può mettere l'
era bisogno di raffreddarla. aretino, 10-37 : non può egli trarre un peto e
innanzi alle sue case. lippi, 10-37 : tutti gli animali ch'ei raccatta,
bianco sulla sua poltroncina. bigiaretti, 10-37 : mi sedevo su una poltrona nell'angolo
reale. dante, purg., 10-37 : dinanzi a noi [l'angelo]
e rimettere nel sacco. tassoni, 10-37 : al giovinetto / versa, al partir
buoi libera il collo. pavese, 10-37 : qualche volta compaiono file di ceste
e bene stretto. crescenzi volgar., 10-37 : come si piglino i pesci con
- anche sostant. benni, 10-37 : tolto il berretto a punta, che
le lettere d'ingiurie. arbasino, 10-37 : auden qui non si cura di rispondere
. c. e. gadda, 10-37 : gonzalo è insofferente della imbecillaggine generale
una persona). ottieri, 10-37 : alta, racée al massimo, efebica