molto strepito per nulla. berni, 10-30 : dice il proverbio, che chi troppo
adastia talento. ruggerone da palermo, v-i 10-30 : così dovemo fare come il buon
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : noi leggiamo che il povero
'l cielo e la terra. tasso, 10-30 : qual via furtiva / è questa
aspettare la giustificazione dal poi. manzini, 10-30 : la gente fa sempre un'altra
atto- sche. l. salviati, 10-30 : le quali [serpi] i poco
bile '. cfr. isidoro, 10-30 : « biliòsus, quod sit semper tristis
faccia e contegno. g. villani, 10-30 : e tutti [que'denari]
. landino [plinio], 10-30 : mutasi la bubola (come scrive
mani chiuse nel camoscio. manzini, 10-30 : costanza seguitava a ripassare le posate
montaia a uno miglio. idem, 10-30 : subitamente [i fiorentini] ripassarono la
il vero motto di fresco. berni, 10-30 (i-269): venti- due centinaia
a vicenda di soverchiarsi. leopardi, 10-30 : mille nell'alma instabili, confusi /
muoia. g. villani, 10-30 : e aveasi novelle, che 'l bavaro
e attaccato il fuoco. nomi, 10-30 : provò che innanzi egli dovea passare
ripidità. dante, purg., 10-30 : là su non eran mossi i piè
e d'essi beni? iacopone, 10-30 : col sozo laido peccato me tenea col
possa avere. g. villani, 10-30 : il duca ebbe ferme novelle come
, il crin d'argento. nomi, 10-30 : lo quale udito il re,
, sfolgorante. pulci, 10-30 : trasse fuori una fulgente spada / e
ascendenti, ramosi alla base e alti 10-30 cm, con foglie lineari-piane, brevi
né dinanzi né di dietro. ariosto, 10-30 : mi porterà forse in olanda,
esperienza e perizia. berni, 10-30 (i-269): un altro è che
errori e insuccessi. berni, 10-30 (i-269): un altro [proverbio
inghiottito silenziosamente dalla nebbia. pratolini, 10-30 : magari era una sera come questa
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : [il santo] affligge il
instabili i pensieri dei genovesi. leopardi, 10-30 : oh come / mille nell'anima
non deve essere toccato. pratolini, 10-30 : l'eccezionaiità consiste nel fatto che
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : ben vedemo noi in questo,
un greco spagnolato. b. corsini, 10-30 : vo'che la lettra al tuo
s. bernardo volgar., 10-30 : macedonio disse: che lo padre
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : davanti a quell'ultimo giudice non
le cose umide decrescono. marino, 10-30 : il mare e il fonte, il
). dante, purg., 10-30 : là su non eran mossi i piè
senza leggere lo spartito. pavese, 10-30 : nel buio, le facce / danno
a menare gli uncinetti. pavese, 10-30 : ha mani indurite a picchiare una mazza
inarrestabile. dante, par., 10-30 : lo ministro maggior de la natura,
'non esser gabbato'. lippi, 10-30 : egli ha sempr'all'uscio gli occhi
nostro gentiluomo di milano. aretino, 10-30 : tosto che vede uno senza veste
/ non mostreransi amanti. giamboni, 10-30 : figliuole, come ti mostri semplice
un alone di vita. pratolini, 10-30 : le immagini sono nitide; ma ferme
o gustabile od odorabile. gelli, 10-30 : parla pure in quel luogo il filosofo
letter. ogivale. bigiaretti, 10-30 : varcavo l'arco ogivo.
ripozai -a l'umbra lungiamente. giamboni, 10-30 : poscia che la filosofia m'ebbe
carattere religioso). giamboni, 10-30 : fede sanza opera, overo opera sanza
al grosso dell'esercito. pratolini, 10-30 : temo, adattandomi all'esercizio per
ispirato a tale comportamento. giamboni, 10-30 : colui che il regno di cielo vuol
di trementina. giamboni, 10-30 : insieme movemmo e cavalcammo tanto che
monelli chiassosi. alvaro, 10-30 : questo fa parte dell'ora popolare della
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : ben possiamo noi considerare quanto questo
/ di molti colori. giamboni, 10-30 : il giorno che ponemmo insieme movemmo
'l piede ignudo l'erba. tasso, 10-30 : - non sdegnar, -gli risponde
aw. di luogo. giamboni, 10-30 : qui presso ha una virtù che s'
del mio viver presta. aretino, 10-30 : messer ludovico, il tempo ch'io
luogo; qua vicino. giamboni, 10-30 : ismontati e assettati a sedere, disse
il suon si sparse. guerrazzi, 10-30 : si lasciò la finestra aperta fingendo
sia messo in iscritto. tecchi, 10-30 : « lasciamo andare queste trappole!
); captare. tassoni, 10-30 : subito scende e, come amore il
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : ben vedemo noi in questo come
consultare, prendere consiglio. giamboni, 10-30 : chi è colui che voglia ricorrere a
). g. villani, 10-30 : intendea di seguire e combattere car-
uccelli, la mattina presto. pratolini, 10-30 : le immagini sono nitide; ma
(un ricordo). montale, 10-30 : perché può scattar fuori una memoria /
, verso dio!). pavese, 10-30 : fuori, un vento furioso e
e proprie slavine che si ripetono ogni 10-30 anni. ché non era usato a
tanti imbroglioni dello scrivere. pratolini, 10-30 : temo, adattandomi all'esercizio per me
accorto, sciocco. giamboni, 10-30 : figliuole, come ti mostri semplice neli
deu lu so servizio. giamboni, 10-30 : qui presso ha una virtù che
e maliziosa. g. manganelli, 10-30 : una casa vuota li attende, felicità
1'esistenza umana. aretino, 10-30 : il tempo ordinario è signore dei nostri
quivi la fabbrica sua. fogazzaro, 10-30 : gli animosi puledri, impazienti / del
soffrirne anche i miei sensi. pecchi, 10-30 : « lasciamo andare queste trappole!
non trasponga parole sozzamente. giamboni, 10-30 : non te ne dare maraviglia perché te
perché spende senza ritegno. tesauro, 10-30 : chi spende e gode in tempo di
dell'esistenza. l. salviati, 10-30 : questa terrena vita nella giovine età dolcissima
noi, nell'ineffabile. tecchi, 10-30 : « nel colloquio con la samaritana
ridotto all'indigenza. tesauro, 10-30 : chi spende e gode in tempo di
. bagnato, gocciolante. linati, 10-30 : pareti che smarcavano sui loro capi rivestite
una pianta parassita). baldi, 10-30 : tutto vestito / egli è di verde
senso g. manganelli, 10-30 : una casa vuota li attende, felicità
s. gregorio magno volgar.], 10-30 : avendo lui menati dinanzi al profeta
veder che valicava. la spagna, 10-30 : comandamento mi fé carlo iersera / che
-ondeggiare al vento. pratolini, 10-30 : s'intravede appena la luce sfrangiata del
serie di movimenti. marino, 10-30 : il frutto, e il fior,
della sua timorosa passione. leopardi, 10-30 : confusi / pensieri si volgean!
grandi cose dell'uomo. calvino, 10-30 : forse l'impero, pensò kublai,