'capace, idoneo'. cfr. isidoro, 10-117 : « habilis, quod sit ad
milano a ciccare in lugo. civinini, 10-117 : vagò di terra in terra come
dei cittadini. bocchelli, 10-117 : senti non so quante volte al giorno
gienzore e misura. g. villani, 10-117 : i romani, avendo gran carestia
dire tutta la verità. bocchelli, 10-117 : gli amici! tu hai messo il
-persona rumorosa e chiassosa. manzini, 10-117 : lui, quel pugno d'energìa,
le zolle di ftia. pavese, 10-117 : là ciascuna lavora per la veste
esteticamente, alquanto infemminiti. bocchelli, 10-117 : -ti devi essere davvero infemminito, per
corniglia / nelle inguistare. savinio, 10-117 : vien fatto di pensare alle case mortuarie
tristi disposizioni al male. pavese, 10-117 : a torino si arriva di sera /
. dante, par., 10-117 : appresso vedi il lume di quel
-melanodermia. bigiaretti, 10-117 : la memoria gli riportava quel che
, poiché. giamboni, 10-117 : prima mi vivea di buona fede
morale o intellettuale. giamboni, 10-117 : li desideri de la carne, laonde
superlativo relativo o assoluto. piccolomini, 10-117 : quelle cose che son principalmente importanti
dovesse liberarsi da una resca. calvino, 10-117 : ci si immagina che la città
della riconoscenza umana. savonarola, 10-117 : che ricompenso renderò io al signore
prove. -intr. pratolini, 10-117 : « una puttana allo stato naturale »
macchine in funzione. fogazzaro, 10-117 : un rombo impetuoso di veloci / rote
innocente, candida. giamboni, 10-117 : prima mi vivea di buona fede semplicemente
. spreg. sottufficialùccio. imbriani, 10-117 : ben presto ci accorgemmo che la fazione
un argomento; meditare. giamboni, 10-117 : la filosofia cominciò a pensare; e
parigi. a. m. ortese, 10-117 : esiste nelle estreme e più lucenti
è scritto nel mio papiello. benni, 10-117 : « sono forse quelle facce da
. d. bellezza, 10-117 : giochi di parole, / loro,