/ delle stanze raccolte. malaparte, 10-104 : la pietà e l'affetto poteron pascersi
non siano macchiati nè appannati. caro, 10-104 : là una falda porgeva un seggio
ostinata). g. villani, 10-104 : si levò la città a romore a
sestiere. leggi di toscana, 10-104 : li capisestieri faranno distribuire li viveri
. anche briga). caro, 10-104 : qual è mai per tua fé stato
ci spense. g. villani, 10-104 : condannarono i figliuoli di castruccio, e
ma più crudo. d. bartoli, 10-104 : e 'l tritono infelice, e
perfetto distacco di animo. savinio, 10-104 : era versa tissimo in
fermo in diaspro si scrisse. ariosto, 10-104 : se la fera si volta ei
; svelatore, smascheratore. aretino, 10-104 : io non dico a voi, ma
-complesso architettonico. bocchelli, 10-104 : la villa, immensa e in gran
robe e denari. g. villani, 10-104 : donogli il valore di diecimila fiorini
unita. c. e. gadda, 10-104 : su quel candore conventuale il lungo
di cocci che franassero. bocchelli, 10-104 : un'uscita sotterranea portava un tempo
, aprì il forzierino. pulci, 10-104 : sempre a man sinistra si gli
le industriali. pratolini, 10-104 : « io voglio entrare alla gali »
che ad attirare il mirto. savinio, 10-104 : del poetico lauro [apollinaire]
c. e. gadda, 10-104 : [la testa] affondò un poco
n'andrà. g. villani, 10-104 : per le quali imposte in pisa e
va, va! ». linati, 10-104 : vidi teste oscillare torve e traverse
d'una mercenaria impudica. de roberto, 10-104 : la mercenaria,...
fetistica, del poema polisenso. savinio, 10-104 : era nutrito di una cultura vastissima
-con uso pleonastico. giamboni, 10-104 : o verage maestra delle virtudi,
alcun tempo. idem, purg., 10-104 : li occhi miei, ch'a
ai facinorosi della confraternita. dessi, 10-104 : si notano comita orrù, isidoro
perisca per troppo temore. giamboni, 10-104 : o verage maestra delle virtudi..
. -brivido. tecchi, 10-104 : una ragazza biondiccia, la breve chioma
negativa. g. villani, 10-104 : tornò [il bavaro] in pisa
raumiliamo i signori. g. villani, 10-104 : la moglie che fu di castruccio
discorso in questo fatto. nomi, 10-104 : era sì pesto / che in lui
e rimandare a ottobre. pratolini, 10-104 : avanti che loro me ne parlassero,
, matematica e calligrafia. pratolini, 10-104 : avanti che loro me ne parlassero
quasi non me ne risento. piccolomini, 10-104 : più che vere tigri si potran
parentela) con qualcuno. giamboni, 10-104 : ben veggio che chi ritiene teco
ronpere il popolo. g. villani, 10-104 : condannarono i figliuoli di castruccio.
. -appartarsi. giamboni, 10-104 : quando m'ebbe rappresentato e io
o foglia d'oleastro. de roberto, 10-104 : « ah povera ragazza! »
suon la sonnacchiosa aurora. sempronio, 10-104 : ecco che raggiadosa in ciel risorge /
(un sentimento). piccolomini, 10-104 : la compassione e 'l timore,.
, superiore a qualunque supposito. piccolomini, 10-104 : questa ragione è fondata in un
. c. e. gadda, 10-104 : affondò [la testa] un poco
ad una podestate ». giamboni, 10-104 : ben veggio che chi ritiene teco
le rendea più aspre. pratolini, 10-104 : i denti bianchissimi e la pelle olivastra