e tortacce da manigoldi. bresciani, 1-ii-408 : -la sera dovete esser ben rotti
è assai più vano. siri, 1-ii-408 : galleggiava sopra ogn'altro nella rezia la
scarsità di grasce. bacchelli, 1-ii-408 : alle sue spalle erano ammon
miseria e la infelicità. galluppi, 1-ii-408 : l'infelicità è la somma de'
); giustizierato. giannone, 1-ii-408 : così giovanni scotto si disse giustiziere
cinquecentottantotto libbre sottili. bacchelli, 1-ii-408 : -fagioli: un migliaro di
intorno intorno al castello. gherardi, 1-ii-408 : veggiamo le piove, le neve,
imporre il peso al pane. bacchetti, 1-ii-408 : fagioli: un migliare di quaranta
. s s gherardi, 1-ii-408 : prima veggiamo nell'aiere le molte
natura di feudi veri. giannone, 1-ii-408 : fu innalzato il tribunal della g
una compagnia di ventura. bacchetti, 1-ii-408 : la fortezza... era destinata
(l'intelletto). gherardi, 1-ii-408 : fa'perché la materia è in parte
l. f. marsili, 1-ii-408 : ho riconosciuta la porta ferrea che
nave. g. parrilli, 1-ii-408 : 'serrettame': è lo stesso del fasciame
nave. g. parrilli, 1-ii-408 : 'serrettare': inchiodare sulle coste delle
spesso trangoscio per forte languire. boccaccio, 1-ii-408 : ella si stava quasi che stordita
perdonò di pindaro alla casa. bacchetti, 1-ii-408 : la fortezza... era
un gran sacco di ferd. martini, 1-ii-408 : il fiume non ha nulla di molto
ogni altra creatura insensibile. gherardi, 1-ii-408 : veggiamo più oltre tutte le piante,
. perturbazione, sconvolgimento. labriola, 1-ii-408 : il fastidio di una grande disorientazione nelle