disus. consonante. leopardi, 1-868 : noi chiamiamo così [le consonanti]
. busto, corpetto. serao, 1-868 : ho da comprarmi un velo di garza
trovò] la dieceremi. garzoni, 1-868 : la galea fu chiamata con più nomi
sdolcinata per il re. rovani, 1-868 : quanti uomini noi abbiamo veduto..
gli amici che non fate. serao, 1-868 : ella si fermò dallo spazzolare,
è arzillo e gaio. serao, 1-868 : se ne andò, gaia, leggera
leggerezza nel volo consimile. deledda, 1-868 : le stelle apparivano,...
, e si emenderà. garzoni, 1-868 : l'ufficio de'quali [portonari]
un piacere o un dolore. deledda, 1-868 : i boschi dietro di lei,
rampognava del mio umore ineguale. pascoli, 1-868 : era... di più
pratello infiora. bandello, 2-22 (1-868 ): questa sua beltà, che tu
mia '. bandella, 2-22 (1-868 ): perdonami, fràtemo, e odi
credo fruttare. bandello, 2-22 (1-868 ): quelle che veramente sono oneste
un lato del viso. vasari, 1-868 : le quali [teste] con diverse
ottimo, perché semplicissimo. gozzano, 1-868 : non temere cose sacrileghe. è
i passaporti, i zattari. garzoni, 1-868 : i passaporti erano detti hippaggia overo
traghettatore su zattera. garzoni, 1-868 : i portonari furon chiamati, secondo il
nulla gli mancasse. moretti, 1-868 : be', signor sindaco, perché
m. a. canini, 1-868 : 'ramno ': genere di piante
ispezzati i regali d'egitto. sanudo, 1-868 : vene letere di marco bevazan secretano
risarcisca i torti. c. gozzi, 1-868 : sieno lieti / sotto al governo
loro dialetto cantante. n. ginzburg, 1-868 : rimasti soli, ripetiamo insaziabilmente le
di rincontrarla al suo ritorno. vasari, 1-868 : èvvi dentro l'adorazione de'magi
, o di vele latine. garzoni, 1-868 : le zatte furon dette 'rates