approdava / come una colomba. quasimodo, 1-56: gelida messaggera della notte, /
certo da chiamare buona. cellini, 1-56 (140): quella sorte degli uomini
l'abisso in suo potere. bandello, 1-56 (i-638): si vede tutto
moderno progresso. e. cecchi, 1-56 : il numero del giornale col testo
ripugnanza. abate isaac volgar., 1-56 : non portare abominevolmente le pene degl'
tra le mani sudicie. slalaper, 1-56 : e questo tocco di zolla ghiacciata
del fine. seneca volgar., 1-56 : colui che saetta, de'sapere quel
che soffrio ne'ciechi amori. forteguerri, 1-56 : quei, che aggiunge sapere,
affezione mia verso di voi. cellini, 1-56 (141): si fermò e
parole urgenti negli occhi. montale, 1-56 : s'è svelata per poco una pena
agghiaccia. idem, st., 1-56 : sta come un forsennato, e 'l
perché truova chi la ritiene. sannazaro 1-56 : d'altra salma non mi aggrava il
madonna veglia. m. villani, 1-56 : i romani tutti erano fatti albergatori
nel petto opprimendo il cuore. slataper, 1-56 : e la mia anima veramente s'
altamente di me pensi. settembrini, 1-56 : parecchi valenti uomini si diedero a ristorare
edificio). g. villani, 1-56 : fecionvi due residii a modo di castella
discavare in tanti sentieri. lambruschini, 1-56 : una legge che ammetta, ed anco
all'amore con alcuno. pavese, 1-56 : quando pigliamo sotto le piante, talino
la veste di finto scarlatto. idem, 1-56 : la ricordavo bene, e bene
seguita. poliziano, st., 1-56 : sta come un marmo fisso, e
è 'fiaccona '. slataper, 1-56 : tu sei malato d'anemia cerebrale,
groppa di certi rettili. palazzeschi, 1-56 : e il raggio del rubino rovente nell'
un intervento chirurgico. alghisi, 1-56 : i modi di cavar la pietra furono
di criniera sulla fronte. pea, 1-56 : lo aveva educato a camminare su
. corbezzolo, albatro. vettori, 1-56 : dove fossero stati lecci o corbezzoli,
e lunghezza benissimo compartite. cellini, 1-56 (140): pigliate esemplo dalla
, rapire. seneca volgar., 1-56 : quella medesima ragione ci ammonisce che
-figur. poliziano, st., 1-56 : sta come un forsennato, e 'l
. rifl. m. villani, 1-56 : stavano la notte a campo stretti
di più d'un colpo. forteguerri, 1-56 : e gli par brutta, attempateli
mente ai casi vostri. cellini, 1-56 (140): ditegli da mia
. guido delle colonne volgar., 1-56 : acciocché non avendo provvisione alcuna,
-anche al figur. cicognani, 1-56 : e invece quel tirchio dello zio prete
innumerabili vantaggi possono produrre. cuoco, 1-56 : i banchi di napoli erano depositi di
mare a vele colme. tombari, 1-56 : il gran contrasto di venti pareva
rilievo abbassato). cellini, 1-56 (139): nel piede poi avevo
camminavo più -ero fermo. cardarelli, 1-56 : viene dai borghi, qui sotto
a uscire dalla sala. pea, 1-56 : il nostro confinante bisbetico veniva la
frutti non pagariano un bezzo. lippi, 1-56 : e non avendo ancor toccato un
piene spighe. m. villani, 1-56 : i romani... mantennero carestia
non è biccicucca anche fiorenza. forteguerri, 1-56 : e dice: non guastiam nostra
di una fontana). cellini, 1-56 (139): in luogo del bottone
, pepe e aglio. cicognani, 1-56 : lo vedevi tutto rabbuiato e ingrugnato
in mezzo al pandemonio. nievo, 1-56 : « ho sonno! » gli risposi
cadaveri umani e beluini. algarotti, 1-56 : per ben ritenere in mente il
in terra allato a sinagon. sannazaro, 1-56 : oimè, che quando ella mi
ed io l'ultimo. baretti, 1-56 : conchiusi che tutto quel disperato fracasso
/ nulla cal della guerra. foscolo, 1-56 : a'salamini / congiunge i suoi
pa- zienzia cade. cellini, 1-56 (125): il papa..
correre automobili e camioni. cardarelli, 1-56 : viene dai borghi, qui sotto
lungo tempo il dolore. nievo, 1-56 : « la nostra gente di campagna
sua natura non fosse. cinelli, 1-56 : quando il caldo cominciava a farsi
il re d'inghilterra. idem, 1-56 : i tedeschi e gli ungheri in gregge
e sfuriando da balordo. celimi, 1-56 (141): l'altra sera seguente
non cantori di professione. sbarbaro, 1-56 : finché il cantore lascia cadere le braccia
incognita per un borro. imbriani, 1-56 : cogliere il capelvenere ne'vomitorì degli anfiteatri
compiute. ariosto, cinque canti 1-56 : in questa vision l'invidia il
a capo di sotto. cellini, 1-56 (139): inella terza si era
cappel- luccio nero accenciato. sbarbaro, 1-56 : quando s'ode gazzarra e spinge
il campanello ai bambini. sbarbaro, 1-56 : il cantore lascia cadere le braccia
. -come personificazione. cellini, 1-56 (139): il papa..
sei il cogno. m. villani, 1-56 : mantennero carestia di pane, e
barba, subito lo cassò. garzoni, 1-56 : cesare, finché fu contento de'
agnelli, castrati e volpi. crudeli, 1-56 : e tutto ciò per un asin
de'puri senza mescolamento. bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno
divise in sei parti. bandello, 1-56 (i-640): erano [nell'isola
a molte cose contemporaneamente. abba, 1-56 : bixio compariva da ogni parte, come
cacarie sue nel partirsi. nievo, 1-56 : « e così? » mi chiese
dei fumanti / aròmati. valeri, 1-56 : sull'immoto silenzio supino / della
senza reagire. m. franco, 1-56 : diavol gli è pur de'pulci:
giuoco, non per fraude. soldani, 1-56 : fe incettarti il bariglione / che
vita, i fianchi. sannazaro, 1-56 : poi si sommerse / ivi entro insino
testa fuor d'un rosaio, hocchi, 1-56 : fanno la guardia...
fanti all'incontro loro. bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno è
trattata. c. bartoli, 1-56 : quando [la calcina] si mette
tanto interno che esterno. boccardo, 1-56 : l'agricoltura... è l'
greggi delle pingui nubi. pancrazi, 1-56 : e il ragazzo, come ha anch'
a dare aria alla terra. pavese, 1-56 : -allora quest'estate ci divertiamo.
infinito andar del tempo. nievo, 1-56 : [i contadini] per più
fra bartolomeo. a. cocchi, 1-56 : parvegli che almeno nell'intenzione la
opinioni sorge la verità. nievo, 1-56 : i contadini... stavano più
un direttore d'azienda. calvino, 1-56 : loro erano quello che erano.
contro le bestie feroci. foscolo, 1-56 : a'salamini / congiunge i suoi
reai fu posta. lambruschini, 1-56 : v'è egli... una
. abate isaac volgar., 1-56 : chi avrebbe veduto un uomo
altra andava continuamente. m. vulani, 1-56 : ma venendo la state cominciò a
liberi * diceva con convinzione. sbarbaro, 1-56 : di colpo il più grandicello rompe
intemperie). m. villani, 1-56 : le case sopra i cammini non erano
rose e di viole. sannazaro, 1-56 : e mi dispiacque, che per più
cima della torre. canti carnascialeschi, 1-56 : solo lasciando andare / i golponi,
e molto bella. b. pitti, 1-56 : ci dolemo cordialmente con lui,
fini di lucro). cuoco, 1-56 : i banchi di napoli erano..
metter mano ai proiettili. nievo, 1-56 : mille fantasticherie mi bulicavano pel cervello
senza far nulla. cellini, 1-56 (139): l'ufizio del piombo
verso una catastrofe oscura. quasimodo, 1-56 : e solitaria volgi / verso il
da adattarsi perfettamente. celimi, 1-56 (139): era questo modello di
un'opportunità). giulio dati, 1-56 : giudicò esser bene prendervi riparo,
sia facta disutile. c. bartóli, 1-56 : quando ella [la calcina]
di corrucci e sangue. foscolo, 1-56 : a'salamini / congiunge i suoi saettator
oggidì porti la pratica. cuoco, 1-56 : io giudico della correzione di un governo
circa venti mesi prima. montale, 1-56 : so l'ora in cui la faccia
di mangiare e di riposare. calvino, 1-56 : -è perché siete di turno per
vi farebbero viti perenni. quasimodo, 1-56 : e solitaria volgi / verso il
, d'udire desidero. soldani, 1-56 : s'alcuno afferma, che l'alma
l'occidente e l'oriente. abba, 1-56 : il grande, supremo cozzo,
ti devresti ornai riconfortare. ariosto, 1-56 : 'l miser suole / dar facile
da cristo essere diviso. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non però
sotto la sala del carro. slataper, 1-56 : e il bosco ardeva e la
acquistano vigore e potenza. bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno
della città brutale e avida. montale, 1-56 : so l'ora in cui la
aspetto tragico di pagliacci. montale, 1-56 : so l'ora in cui la faccia
per il re cristianissimo. tassoni, 1-56 : i cursori del popol con le
lor modo. g. gozzi, 1-56 : cercavano di rilevarlo e gli chiedevano s'
riuscire a farlo. e. cecchi, 1-56 : ho trovato un numero della '
, che farete bene. alfieri, 1-56 : adrasto / diè lui la figlia,
nel ricevitore per ricevere. simintendi, 1-56 : tu, figliuolo, provedi ch'io
declinare per grammatica. g. villani, 1-56 : poi crescendo gli abitanti, si
ingegnosa e industre. bandello, 1-56 (i-641): ora chi volesse de
sì bel manto. l. martelli, 1-56 : canzone, et è ben degno
nobiltà de'primi. s. borghini, 1-56 : quegli che sono reputati dei,
nel libro della banca. cuoco, 1-56 : i banchi di napoli erano depositi
, istituzioni, corpispeciali. rigutini, 1-56 : 'depurare'usasi non di rado, come
; defalcare, detrarre. rigutini, 1-56 : 'depurare 'usasi non di rado
vita cui vuol descrivere. sbarbaro, 1-56 : di colpo il più grandicello rompe in
il servito delle frutte'. rigatini, 1-56 : quando poi a fin di tavola non
che si guasta ». levi, 1-56 : era malato, mi disse subito
bisogno di lunghi dichiaramenti. pallavicino, 1-56 : non sa poi se non per
per mancanza. guidotto da bologna, 1-56 : si ridice una medesima parola in
boschi. p. della valle, 1-56 : che procuri anche dilatar la setta
. p. della valle, 1-56 : è ben dovere... che
dalle catene. canti carnascialeschi, 1-56 : or se nessuna fusse in questa
per morte potè esser disciolta. alfieri, 1-56 : l'abbomi- nevol nodo che lui
odio, ogni cosa discioglie. bembo, 1-56 : per vaghezza di questo peso e
e di lor armadura. beicari, 1-56 : lo copersono con tanti fiori, che
. ant. scoscendere. alunno, 1-56 : 'discoscendere 'è il medesimo che
o nella quantità discreta. piccolomini, 1-56 : questa quantità... od
alla umiliazione della servitù. monti, 1-56 : l'udì febo, e scese
al figur. m. villani, 1-56 : ch'era uno smisurato freddo, e
non pari. bandello, 1-56 (i-640): perché, secondo il
. statuto dell'arte dei vinaltieri, 1-56 : gli elettori di ciascuno quartiere debbano
delle pene. m. villani, 1-56 : così fu celebrato questo anno del santo
peccati, alle tue dissoluzioni. garzoni, 1-56 : quando un ministro...
più la novella distendere. dominici, 1-56 : di'i peccati con la lingua
destruttiva del ben suo. bandello, 1-56 (i-638): naturalmente ciascuno appetisce
d'una città distrutta. quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, / sei
e la devoratrice età. bandello, 1-56 (i-639): questa fortuna devoratrice de
tesori donde e'vegna. genovesi, 1-56 : le forze motrici dei corpi,
terreno intorno intorno. g. villani, 1-56 : per dotare il vescovado, si
sospirar per acqua. giacomelli, 1-56 : era dionisio costernato dal dolore, ed
sarà infine cosa inutile. boccardo, 1-56 : nella prima classe di operazioni [
sm. erpicatura. boccardo, 1-56 : i 'tritamenti ', gli '
giacinto esclamava a bassa voce. levi, 1-56 : si precipitarono nella stanza strillando,
fuggir, volubile e incostante. bandello, 1-56 (i-638): si sforzò egli
non son parte di voi. piccolomini, 1-56 : di tre sorti beni si trovano
primi giorni del matrimonio. levi, 1-56 : erano [le ragazze] tarchiate,
atteggiamenti, ecc. ariosto, 1-56 : il miser suole / dar facile credenza
-fascio, mucchio. alghisi, 1-56 : di tutte queste fasce e pezze,
espansa sopra tabor. m. villani, 1-56 : i romani tutti erano fatti albergatori
straordinariamente da fare. abba, 1-56 : bixio compariva da ogni parte, come
, una persona). panziera, 1-56 : iddio vede l'uomo...
. egidio romano volgar., 1-56 : noi dicemo, che, così
consumati. statuto dell'arte dei vinattieri, 1-56 : e'quali giurino alle sante guagnele
o, in altre piante, con 1-56 : ella pentita, poi ch'io mi
di padova si faceva grande. busini, 1-56 : egli si messe la bandiera sotto
combattere). cicerone volgar., 1-56 : a ciascuna parte d'etade suo
spaccatura, taglio. bandello, 1-56 (i-640): come il ferro in
ed eccoli correre sul molo. calvino, 1-56 : -il segretario l'avete pure accompagnato
quella notte vi avesse dormito. cellini, 1-56 (139): in luogo del
fece rimaner tutta sodisfatta. busini, 1-56 : poi soggiunse: a me rincresce
le spade di filo. cinelli, 1-56 : pel fresco era un gusto a
'l fin giudica il tutto. parabosco, 1-56 : ben disse il vero colui,
.). l. martelli, 1-56 : le sue treccie d'oro / senza
). poliziano, st., 1-56 : sta come un marmo fisso, e
audaci galee de'catallani. marino, 1-56 : a l'instabil fé del flutto
/ nessuno la desta. cardarelli, 1-56 : tutto quanto a sera, / grilli
pronom. abate isaac volgar., 1-56 : per questa cotale usanza si formerà
giorni suoi. andrea da barberino, 1-56 : apresso a queste parole si levorono
gosse. poliziano, st., 1-56 : sta come un forsennato, e t
che gran fracasso è quello? baretti, 1-56 : conchiusi che tutto quel disperato fracasso
, gigante immobilmente nero. valeri, 1-56 : sull'immoto silenzio supino / della campagna
e di fina prodezza. malispini, 1-56 : giulio cesare, veggendo la sua
il bruciore della gengiva. pancrazi, 1-56 : tiro su la frescura e l'acqua
/ verso le navi. manso, 1-56 : lo sforzò... a ritrarsi
terra ululante e fumante? quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, / sei
pioppino, i ragazzi. sbarbaro, 1-56 : spinge l'uscio un bambino dietro a
in piede. note al malmantile, 1-56 : 'cascare in piè come i gatti',
moria d'olivi gelati. quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, / sei
sollicito a lunga provedenza. storie pistoiesi, 1-56 : per la grande gelosia ch'era
tutto il popolo fiorentino. bembo, 1-56 : di piacere al corpo ci affatichiamo
d'una sola marza capaci. trinci, 1-56 : l'uva chiamata colore canaiolo è
i gioghi ghiacciati. slataper, 1-56 : questo tocco di zolla ghiacciata io
colpo di una giannetta. ammirato, 1-56 : i pili... [polibio
si può ispeditamente voltare. algarotti, 1-56 : per ben ritenere in mente il
arrecossi a stare per sé. sannazaro, 1-56 : così fui preso; onde ho
del giubileo 1300. m. villani, 1-56 : così fu celebrato questo anno del
). dante, inf., 1-56 : qual è quei che volontieri acquista,
appagare i sensi. loredano, 1-56 : se il giorno averà goduto in una
disus. gradevole. trinci, 1-56 : [questa uva] fa il vino
distruggevono con la ruina. cellini, 1-56 (139): in luogo del bottone
più fitto grandinare delle palle. valeri, 1-56 : un grandinare di fogliette morte /
(un disegno). arntenini, 1-56 : il granir li dissegni per tal via
. a gratarsi i balatroni. cellini, 1-56 (139): l'ufizio del
gratuitamente insegnava in patria. settembrini, 1-56 : si messe ad insegnare gratuitamente le
); grecheggiare. falconi, 1-56 : s'appiccheranno detti fili al cartone,
persone). m. villani, 1-56 : i tedeschi e gli ungheri, in
commerciare). m. villani, 1-56 : il biado costava il rugghio, ch'
lealmente. statuto dell'arte dei vinattieri, 1-56 : giurino alle sante guagnele di dio
10 guata con muto dolore. cagna, 1-56 : guatò con occhio smarrito sua moglie
per paura della morte. cinelli, 1-56 : era un gusto a farsi strada
ignorantone e che nulla sai. cellini, 1-56 (140): vostra santità farà
e'cani. poliziano, st., 1-56 : sta come un forsennato, e
senta più. trattato delle mascalcie, 1-56 : nelle ile del cavallo molte volte apare
- anche al figur. varano, 1-56 : illanguidirò intanto i rai supremi /
ghisa tra i tavoli. quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, / sei
perché non sono altrove. gramsci, 1-56 : fare della scienza la concezione del
, delltnghilterra è imbarazzato. monelli, 1-56 : ci fu -ma quanti anni fa
il duchino di curlandia. lucini, 1-56 : tutto che accade è bene:.
a. f. doni, 1-56 : o imbrattamestièri che rappezzate scartabegli,
foggia di imbuto. carducci, iii-i 1-56 : ivi entro, giù in basso,
dai trascendentisti, e simili. gentile, 1-56 : hegel passa ordinariamente pel filosofo più
(un sentimento). ricci, 1-56 : che se alcuna collera od offesa di
carne salata ed impeverata. lucini, 1-56 : lasciate correre, non proibite; /
, ecc. c. bartoli, 1-56 : presso a rimini si truova gesso sodo
de questo el no calava. varano, 1-56 : ritentai mille fra l'arene e
l'istoria che mi imponeste. cellini, 1-56 (139): seguitando appresso
può essere. p. segni, 1-56 : ogni iperbole ha dello 'mpossibile.
rabbiose o blasfeme. caviceo, 1-56 : vinto dal superchio ardore, con la
. f. f. frugoni, 1-56 : non è così placido l'aere,
animi. abate isaac volgar., 1-56 : non inacerbire coloro che sono contristati
maggiormente contro il re. pontano, 1-56 : tanto dovete inanimarve...
vite. g. b. tedaldi, 1-56 : quando vengono poi i caldi grandissimi
tue nude gambe sferza. gatto, 1-56 : di lieve incarnato / peluria d'aria
corso d'acqua). groto, 1-56 : una delle più onorate fatiche d'èrcole
gli occhi de'riguardanti. varano, 1-56 : illanguidirò... i rai supremi
sarà incettata a comune. soldani, 1-56 : il timor che ti mandò sossopra,
fortezza nel luogo detto. panigarola, 1-56 : chi è male inclinato, quanto
d'accusa. s. spaventa, 1-56 : io intendo domandare al ministero se
, rimorso. a. possevino, 1-56 : mostrando il colpevole di ciò increscimento,
di tutto il cristianesimo. oddi, 1-56 : tu sai non so che rimedii.
e di compiere osservazioni varie. borgese, 1-56 : c'è un cielo senza una
io sono molto indebitato. panigarola, 1-56 : una grossa mano d'uomini indebitati e
cronache d'imperatori e pontefici, 1-56 : carlo, figliuolo di questo lodovico
. cronache d'imperatori e pontefici, 1-56 : carlo fue indemoniato da'demoni.
una legislatura. s. spaventa, 1-56 : sono venti giorni, o signori,
il suo animo). caviceo, 1-56 : vinto dal superchio ardore, con la
che piace alle donne. gramsci, 1-56 : accanto alla più superficiale infatuazione per
ingratamente incolpati di tradimento. tasso, 1-56 : non ebe- rardo e non gemier
nome gualtieri. m. savonarola, 1-56 : la dona che engravidare se vole di
gl'incarna un bel vermiglio. bissari, 1-56 : la rosa che mirasti e fresca
parve a ciascuno ed inquieta. loredano, 1-56 : caligola provava giornalmente da i sogni
pregi o privilegi). caviceo, 1-56 : perché questo arbore è cagione efficiente
. f. f. frugoni, 1-56 : scoppio minace d'euri insultanti.
avvertimenti pratici sommamente giudiziosi. thovez, 1-56 : il vostro sguardo invece di abbracciare
alcuna interiore né esteriore. piccolomini, 1-56 : i beni del corpo sono la
tempo determinato. g. villani, 1-56 : la città di siena è assai nuova
che intrighi so'entrata. soldani, 1-56 : vedi all'incontro, in che
avarizia e fa invettiva. giannotti, 1-56 : io non intendo al presente di
la ubbidivano. livio volgar., 1-56 : parve la città fosse invilita per ozio
invischiarlo nell'amorosa pania. lucini, 1-56 : tutto che accade è bene:
di biancofiore la portò. ariosto, 1-56 : quel che l'uom vede, amor
vostro invisibile e assiduo conteggio. montale, 1-56 : so l'ora in cui la
alla madre mia. b. corsini, 1-56 : ecco un romano / di quei
e iperbolica. e. zanotti, 1-56 : il lato od non può incontrare
dirigere gli sperimenti medesimi. gramsci, 1-56 : concretamente è scienza l'unione del fatto
in un fiume). groto, 1-56 : risanerassi la sterilità di tanti paesi,
l'ardire né l'ardore. borgese, 1-56 : non ci ho mica un berretto
capo di questa indegniazione. piccolomini, 1-56 : i beni del corpo sono la
; collocare. m. villani, 1-56 : molte volte avvenne che i romei,
altre è il gatto. passeroni, 1-56 : [il nibbio] parea ben che
tanto discaro al gusto. trinci, 1-56 : [l'uva colore canaiolo] fa
io chiudo in rime. settembrini, 1-56 : egli [il puoti] non era
anno, / delle lenzuola. angelini, 1-56 : luca... nel descriverla
levasse dal sole. macinghi strozzi, 1-56 : zanobi, mio fratello, mi
è la gente liberata! fra giordano, 1-56 : oh chi ben pensasse di dio
. statuto dell'arte dei vinattieri, 1-56 : [i consoli] giurino alle
acqua). c. battoli, 1-56 : si debbe serbare [la calcina]
sole che tramontava limpidissimo. quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, /
fluentemente. c. bartoli, 1-56 : si debbe [la calcina spenta]
vi ho detto. c. bartoli, 1-56 : la veddi umida e liquida [
, separato. m. frescobaldi, 1-56 : gli occhi ho di lagrimar già
ma drento è bianca. boiardo, 1-56 : quando il fiume cresce, nascie
luce di cotanto pregio. serdini, 1-56 : costui disfece sì ogni lor terra /
a salutarti o simili. pratesi, 1-56 : lui le regalava [le monache]
musulmani). del bene, 1-56 : figura questo lungo ordine e dritto,
a lungo sarebbe campato. ghislanzoni, 1-56 : non intendo di rimanere a lungo
tirar via di lungo. emiliani-giudici, 1-56 : m'interrompi così barbaramente e con
ben far di partirsi. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non però
nimico vinto e rinchiuso. caviceo, 1-56 : perché questo arbore è cagione efficiente della
marinari, grecheggiano e maestraleggiano. falconi, 1-56 : s'appiccheranno detti fili di cartone
affermazione). c. bini, 1-56 : potessi averla la lettera nelle mani,
. settembrini [luciano], iii- 1-56 : gli scrittori che dipingono il male come
s. bonaventura volgar., 1-56 : iesù fu magnificato dalli angioli e
capo e 'l focotin testa. becelli, 1-56 : con lo spiedo il porco malandrino
/ di questo pezzo. panigarola, 1-56 : basta rissolversi a fare un male
quasi non mangiava. storia di stefano, 1-56 : li astrologò udendo che zo non
e gattiva e malvagia. giannotti, 1-56 : a me non sarà molto male
alla di lui preghiera. pratesi, 1-56 : il vescovo della vicina città passava malvolentieri
- anche assol. fra giordano, 1-56 : è a pensare che, poiché tu
e serà bona da manzare. bandello, 1-56 (i-640): quando essi pomi
amiraglio insieme. m. savonarola, 1-56 : cosse opilative, corno manziare di pasta
mani della'giannetta dimora. dominici, 1-56 : data t'è la lingua, perché
. s. bonaventura volgar., 1-56 : il fanciullo porse le ma- nicelle
d'animo. a. boito, 1-56 : un fier gigante e un lepido /
tira. poliziano, st., 1-56 : sta come un marmo fisso, e
forme di bronzo. c. bartoli, 1-56 : ogni gesso è di necessità romperlo
vostre. m. savonarola, 1-56 : la dona che engravidare se vole
fondere (metalli). bandello, 1-56 (i-640): dentro l'isola il
costumi ed incivilimento. tenca, 1-56 : l'età, che corre dietro agl'
/ con l'argentate mazze. tassoni, 1-56 : i cursori del popol con le
un'infinità di usi meccanici. calepio, 1-56 : abbiamo... una specie
, le ortiche verdi. alghisi, 1-56 : i medicamenti, che servono per le
; rimedio, riparo. pontano, 1-56 : li medici vostri [re ferdinando]
di mensa leve. m. villani, 1-56 : i romei, volendo seguire il
la nobiltà di roma. sbarbaro, 1-56 : recano trionfalmente [i bambini]
la morte. idem, par., 1-56 : molto è licito là, che qui
, / messaggeri del vespero. quasimodo, 1-56 : gelida messaggera della notte, /
metodologia della storiografia ». gramsci, 1-56 : è relativamente facile distinguere la nozione
formica1. della porta, 1-56 : come egli si vedrà intorno questa 7
. iacopo da cessole volgar., 1-56 : elli medesimo le case sue, eh'
(uno studio). calepio, 1-56 : della astronomia, della geografìa e della
savere o da ricchezza. ariosto, 1-56 : [ii] miser suole / dar
sua mobilità discorra. cassiano volgar., 1-56 : bisogno fa che per la sua
mangiava. c. tìartoli, 1-56 : si spenga [la calcina] assai
terra e moncherin giù manda. pulci, 1-56 : morgante i
, mostrano e sono. lippi, 1-56 : l'insegna di costoro è un montambanco
mi monte? storia di stefano, 1-56 : li astrologi, udendo che zo
operazione. trattato delle mascalcie, 1-56 : e1 cavallo che ae la infermità
(un colore). nomi, 1-56 : trova un gran serpe con le squamme
effetto, conseguenza. panigarola, 1-56 : sempre alle muraglie della colpa fa
del presidente mac kinley? montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite invano
nessuno le può sfuggire. fiamma, 1-56 : non siate in vostro danno tanto arditi
sua vicinanza a dio. costo, 1-56 : lo stato vedovile, che in altre
capomorto). a. neri, 1-56 : il capo morto dello spirito di vitriolo
signor » per lo mostaccio. soldani, 1-56 : vedi all'incontro in che intrigo
secondari di un aeromobile. marinetti, 1-56 : 'elica motrice': piccola elica che
-apparso alla vista improvvisamente. montano, 1-56 : la perdevo di vista nei tratti più
che egli uccisi aveva. costo, 1-56 : era rimasta vedova una gentildonna,
state da asdrubale raunate. crescenzio, 1-56 : di questa sorte di navi con
l'interno dei corpi vicini. vittorini, 1-56 : conigli ci corrono tra i piedi
, di privazione). dominici, 1-56 : priega iddio per lui, e se
v'andava. b. pitti, 1-56 : le sue brigate d'ungheri e
. e. cecchi, 1-56 : lo sguardo obliquo e negramente ironico
civili spensero e soffocarono. d'azeglio, 1-56 : non c'è da sperare si
non esistessero più per lei. montano, 1-56 : cammina con passi rapidi e netti
la mia famiglia. macinghi strozzi, 1-56 : vi sare'stata ancora duo mesi,
ventre della terra. fra giordano, 1-56 : ch'è a pensare che, poiché
oro o vegetale argento. gatto, 1-56 : la notte adagia nivei silenzi /
sorriso / di gelo. quasimodo, 1-56 : solitaria volgi / verso il nord,
l'idea feudale. c. bini, 1-56 : il signore non ci è per nulla
non ha. c. bini, 1-56 : è meglio poco che nulla.
si può numerare. m. villani, 1-56 : la moltitudine de'cristiani ch'andavano
torno a lor soverchiamente spendi. pacichelli, 1-56 : vidi torto de'semplici, che
di giovare alla vostra specie. calandra, 1-56 : non vorrei che ti fossi creduto
largo circa cento passi. varano, 1-56 : illanguidirò intanto i rai supremi /
/ che deio onora. bettini, 1-56 : mi parve degno dell'occhio del cielo
ogni altra occupazione. m. villani, 1-56 : venendo la state, cominciò a
dinominato, figurativamente parlando. caviceo, 1-56 : qual occulato iurisconsulto prima iudica che
stroppia o l'uccide. thovez, 1-56 : alla rossa fiamma di questo incendio
, senza compromessi. saba, 1-56 : freud. l'implacabilità nella dirittura,
dilettevole perché è bene. panigarola, 1-56 : a quanti la sete del principato fa
di lei buona opinione. pontano, 1-56 : re di francia è nel nostro reame
sfavorevoli, fastidiose). groto, 1-56 : il po è simile a colui che
distanza di spazio). guicciardini, 1-56 : s'è vero che lo imperadore l'
per ordin poste si chiamano. alghisi, 1-56 : di tutte queste fasce e pezze
all'incarnazione di cristo. panziera, 1-56 : desiderando dio che questo suo figliuolo
da un tronco medesimo. galanti, 1-56 : donde abbia origine la voce sannio non
coltivano erbe medicinali. pacichelli, 1-56 : vidi torto de'semplici, che ha
; erbaiolo. m. savonarola, 1-56 : la ortulana nostra de piaza..
costumi e d'ingegno. ghislanzoni, 1-56 : ho bisogno... di correre
. m. villani, 1-56 : per gli ostellani non si potea rispondere
albergatore. m. villani, 1-56 : molte volte avvenne che i romei,
l'occaso estivale norveste. ginanni, 1-56 : si fece l'aria costantemente procellosa
di serenità e calma. montale, 1-56 : la più vera ragione è di chi
un paro di mesi. forteguerri, 1-56 : dorme un par d'orette. manzoni
quanto più è piccola. lubrano, 1-56 : la mala razza de'palliati innovatori.
che essa sembrava procurare. gentile, 1-56 : hegel passa ordinariamente pel filosofo più
dopo il coito. tavola ritonda, 1-56 : si gli gittò allora il braccio in
pasta, come i coriandoli. landò, 1-56 : cucculo da gra- nopoli stimasi esser
una paglia di gran pastosità. nencioni, 1-56 : un lavoro di mosaico e di
di dentro. f. rondinelli, 1-56 : la notte si faceva continuamente la ronda
pensava. ariosto, cinque canti, 1-56 : al cor pon delle serpi la piggiore
istimato. s. carlo borromeo, 1-56 : la volontà nostra, troppo mal inclinata
di molte pene eternali. fra giordano, 1-56 : è a pensare che, poiché
pena a me l'uguagliava. montale, 1-56 : so l'ora in cui la
con alterezza percuote. giorgio dati, 1-56 : non pure a spartaco...
altro perdere. dante, inf., 1-56 : qual è uei che volontieri acquista
liberio era eretico perduto. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non
-sintetico, essenziale. angelini, 1-56 : luca... nel descriverla [
anch'io a ravenna. borgese, 1-56 : si agitava troppo. perorava come
-a turno. pasolini, 1-56 : partirono su per la scesa della circonvallazione
argomento né vera cura. pontano, 1-56 : in le infirmitati pestifere e di
radeva la marcia da dosso. piccolomini, 1-56 : chi sarà quello che giudichi mai
dell'alambicco. ventura rosetti, 1-56 : avertite quando che si lambica che
elegante columnulato picnostylo promineva. cesariano, 1-56 : sopra epsi stilobati le columne sono
sono volgarità da locanda. moretti, 1-56 : l'ha stesa bene [la tovaglia
. pieghettare una cotta. pratesi, 1-56 : certe monache soggette a perpetuo ritiro
e ponte. b. del bene, 1-56 : nessun luogo, purché un pigro
lui si pinga l'orma. varano, 1-56 : io, cui morte si pinse
di torquato a piombo. cellini, 1-56 (139): avvedutomi che sua
d'amorosa grazia adorno. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non però
. f. f. frugoni, 1-56 : non è mai così vezzosa la calma
significanti collezione d'individui. bonghi, 1-56 : la prima persona plurale del verbo
ti dico. b. pino, 1-56 : la carne, le medolle, le
polve la mia carne magra. bembo, 1-56 : per vaghezza di questo peso e
e peregrinosi. giov. cavalcanti, 1-56 : dico che cesare fu il più ponposo
porpora, rosso di fiamma. palazzeschi, 1-56 : la faccia pallida sporgente nello sfondo
, a don giovanni. calvino, 1-56 : il segretario comunale, i fratelli,
fresco e da passeggiare. carducci, iii-i 1-56 : nella monta gna che
l'angeliche faville. tavola ritonda, 1-56 : sì gli gittò allora il braccio in
sopragiugnendo l'amica mia diva. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non
migliore che gli amici. piccolomini, 1-56 : chi sarà quello che giudichi mai
una persona; famigliarità. dominici, 1-56 : di'i peccati con la lingua tua
si approwisionavano con precipitanza. poeno, 1-56 : non mi par che possan [gli
per l'orazione personale. ghislanzoni, 1-56 : i libri di preghiera, legati in
preina e iii porcastre. boiardo, 1-56 : 1 pesci... maschi vanno
altro. guidotto da bologna, 1-56 : le ricchezze lascia essere de'ricchi
prima e la terza. bonghi, 1-56 : si finirà collo scrivere...
uomini di questa arte. caviceo, 1-56 : qual occulato iurisconsulto prima iudica che
bracciano la predetta flavia. castelletti, 1-56 : chi è stato il procuratore che
fuori, comparire. argiroglotto, 1-56 : può il sol merger nel mar l'
delle lettere. fed. della valle, 1-56 : le fur padre e madre re
stromenti. b. corsini, 1-56 : avresti detto allora: ecco un romano
del nibbio. m. villani, 1-56 : il biado costava il rugghio, ch'
sensi della teologia angelica. crudeli, 1-56 : un lupo tutto pien d'umanità
di 'proginnasmi poetici '. lubrano, 1-56 : la mala razza de'palliati innovatori
, dedizione. g. villani, 1-56 : per lo nome e onore della detta
di propulsione delle navi. marinetti, 1-56 : elica di propulsione: espressione usata
necessaria all'avanzamento. marinetti, 1-56 : elica propulsiva: elica piazzata posteriormente
. subord. giov. cavalcanti, 1-56 : se vituperi si scrissono di cesare,
e pettinavano le zazzere. scalvini, 1-56 : ecco ch'io sono disprezzato, proverbiato
e alfonso d'àvolo. agostini, 1-56 : verrò alla provisione di ue'
: rifornito, approvvigionato. fontano, 1-56 : quando il cielo non trova resistenzia inferiore
sarà. statuto dell'arte dei vinattieri, 1-56 : si accia la elezione degli altri
; stampatore. muzio, 1-56 : il pubblicator del nuovo 'corbaccio '
/ pulsa lontan la vaporiera. cardarelli, 1-56 : viene dai borghi...
con una persona. arbasino, 1-56 : oggi non sono andato al puntello col
della coscienza. b. spaventa, 1-56 : non è verità quella che consiste nella
anzi pur molto più. bandello, 1-56 (i-640): quando essi pomi erano
sempre la purgazion generale. erbolario volgare, 1-56 : li antiqui usavano lo elleboro bianco
della rosa dei venti. falconi, 1-56 : la bussola da navigare è uno dell'
grande era apparecchiata. macinghi strozzi, 1-56 : zanobi mio fratello mi mandò a
sopravi rabeschi ai dragoni. ghislanzoni, 1-56 : i libri di preghiera, legati in
gianni buiamonti. fiore di virtù, 1-56 : le richezze che sono in breve tempo
-disciplinare una facoltà. pindemonte, 1-56 : il mal suo risedea nella fantasia sola
abitato circolarmente. banaello, 1-56 (i-638): mi s'è rappresentata
ragionamento in questa guisa. sagredo, 1-56 : fu rimandato il marcello di nuovo
modo a furia di busse. montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite
rame arso, litargirio. ricettario fiorentino, 1-56 : rame ab- brusciato è similmente quello
e tremante. b. corsini, 1-56 : avresti detto allora: ecco un romano
disarmonica di elementi eterogenei. ruscelli, 1-56 : ma ditemi voi che in quest'ultima
narrazione non si rappresenta. rocco, 1-56 : l'amore, alcibiade mio, non
cosse me son fallade. bellincioni, 1-56 : giudicando senza passione, / rare
potenti contravveleni del mondo. forteguerri, 1-56 : appena l'incantata raschiatura / toccogli
nelle spagne il suo maestro. pindemonte, 1-56 : medicava zoppi, rattratti e perduti
prendere e rattratta a rendere. fenoglio, 1-56 : fu allora che vidi la maestra
del laberinto. f. negri, 1-56 : il filo, stracciatolo dal nervo secco
ché tarnava molto smisuratamente. simintendi, 1-56 : tu non se'pronto a reggere
de'conventuali di assisi. pratesi, 1-56 : accompagnava il dono scrivendo alla madre
relativamente: assai poco. buzzati, 1-56 : -e cosa si dovrebbe fare? -chiese
'l calice de'dimoni. beicari, 1-56 : compiuta l'orazione, si vide
di mare. cacherano di bricherasio, 1-56 : il ribasso del prezzo della vendita,
sopra me lo sdegno. mazzini, 1-56 : quindici anni trascorrono, e la passione
il repertorio delle poesie. de roberto, 1-56 : il repertorio [di fiabe]
, una mia parola. buzzati, 1-56 : -il signor colonnello -continuò il sergente
seme da bachi. ricettano fiorentino, 1-56 : il rapontico... è
non può cosa morta reviviscere. falugi, 1-56 : vidi a membri restarsi / lor
(troglodytestroglodytes). landò, 1-56 : sisigabo fu il primo che mangiasse la
cioccolato. p. petrocchi, 1-56 : certi amaretti a uso i ricciarelli di
col fratello riconciliato. giorgio dati, 1-56 : a spartaco, che tanti romani eserciti
come giusta, fondata. oddi, 1-56 : oggi,... che riconosco
e saldissimo in gambe. borgese, 1-56 : -paura! -disse troppo forte filippo,
ciancie e fantasie ridicolose. magri, 1-56 : ridicolosissime favole raccontano li rabbini nel loro
raducevano alla segnoria romana. serdini, 1-56 : questo ridusse lucca alle lor mani.
trattazione geografica o scientifica. bandello, 1-56 (i-640): nel mar tirreno è
rigi di sangue. anonimo romano, 1-56 : vedese travoccare da cavallo, teste
l'essere ah'armonia. rocco, 1-56 : hanno così fatti ordeni riguardi piutosto
pasticcieri rigurgitano di leccornie. sbarbaro, 1-56 : hanno [i bambini] dei
vili carnefici. g. gozzi, 1-56 : immagini ognuno che gli parve quando
. s. carlo borromeo, 1-56 : la volontà nostra, troppo mal
ne porge. l. strozzi, 1-56 : il sole / rilucier suol tra le
in un manufatto. patrizi, 1-56 : con fattura fa l'uomo quando egli
limitati e benissimo rinetti. gioberti, 1-56 : metallo rinetto e ridotto a conio.
- anche sostant. gadda conti, 1-56 : la vista di quel pennacchio [del
di pollo. p. petrocchi, 1-56 : la stava a veder uscire dalla finestra
. a. f. berlini, 1-56 : sono stat'io che ve l'ho
; linea alessandrina. pigafetta, 1-56 : pigliassemo quivi uno uomo, acciò ne
menzogna). b. pino, 1-56 : la mia menzogna a me solo è
e malsana; bonificare. groto, 1-56 : a chi fuor che a te s'
parlare, non finiva. giulio dati, 1-56 : si andava riscaldando ogni dì più
parlanti, vede me. patrizi, 1-56 : alora io, quasi da sogno
stettonvi lungo tempo. g. villani, 1-56 : trovandosi la detta oste dei franceschi
influenzale con strascichi nervosi. marotta, 1-56 : doveva essere una resurrezione, un
la tecnica della scultura. patrizi, 1-56 : con fattura fa l'uomo quando egli
per ottenere un risultato. varano, 1-56 : io, cui morte si pinse agli
statuti dei cavalieri di s. stefano, 1-56 : colui, il quale spogliato dell'
ogni dì naturale una fiata. bandello, 1-56 (i- 638): mi s'
muro. bettini, 1-56 : baldo di speme il tronco esil,
materiale insoddisfatto. guido da pisa, 1-56 : per tutto questo cammino non trovarono
un suo amico. m. villani, 1-56 : con tanta devozione quella che ha
della voce di angelica. fenoglio, 1-56 : della maestra... conoscevo la
doversi disegnar nella carta. falconi, 1-56 : la rosa vadi con molto bilico
o pegramente o velocemente. marinetti, 1-56 : 'elica motrice': piccola elica che viene
fosse stato fatto. anonimo romano, 1-56 : io ademannai uno pellegrino spagnuolo se
uno cantaro. m. villani, 1-56 : il biado costava il ragghio, ch'
a le mandade saitte. anonimo romano, 1-56 : vedese travoccare da cavallo, teste
poi si mette a sventrare. monti, 1-56 : se mai mandaste a ferrara nessun
suo sacrificio. ricciardo da cortona, 1-56 : dove volglo che per l'arboro
[dioscoride], agostini, 1-56 : verrò alla provisione di que'mali fatti
). poliziano, st., 1-56 : che dè far iulio? ahimè,
aio una sanice ». ibidem, 1-56 : io ademannai uno pellegrino spagnuolo se
protettore della fede cristiana. serdini, 1-56 : quell'altro che tu vedi..
bottaccio e 'l sassèllo. landò, 1-56 : nello farullo fu il primo c'
di facile comprensione. saldani, 1-56 : dica i ripieghi, i suoi partiti
il crescere nell'età. fogazzaro, 1-56 : se non ne sbuca un deputato,
i piedi. m. villani, 1-56 : quando due, quando quattro, quando
; scalzo. caviceo, 1-56 : scalciato, con acqua forte di calcine
ai bambini. m. franco, 1-56 : -vien qua, bambolin mio: e
con altri. g. bianchetti, 1-56 : una bella prova, se si potesse
quando egli dormia. ca'da mosto, 1-56 : il signor mostra de vederlo [
ant. marzaiola. landò, 1-56 : nello farullo fu il primo c'abbi
. a. f. doni, 1-56 : gli scavezza colli agli altrui son distenditori
fiamme e le ritorna sceme? varano, 1-56 : illanguidirò intanto i rai supremi /
tale da loro stessi. mohneri, 1-56 : stava... senza muoversi,
poco de siropo di menta. fontano, 1-56 : in le infirmi- 3.
. f. f. frugoni, 1-56 : comincia a scoccar primavera raggipiù fervidi.
napoli e la stregghia. pasqualigo, 1-56 : quanti sono che fan lo don
baciandole molte fiate. anonimo romano, 1-56 : io ademannai uno pellegrino spagnuola se
posizioni; esploratore. anonimo romano, 1-56 : questi iannetti soco li scoperi- tori
, ardere, minare. giorgio dati, 1-56 : contro al capitano fu necessario tener
pel suo scotto. m. villani, 1-56 : molte volte avvenne che i romei
maglia di ferro. anonimo romano, 1-56 : una targetta in vraccio portavano longa
sorte quelle truppe fossero state tasso, 1-56 : ove voi me, di numerar già
a seconda del nostro cuore. imbriani, 1-56 : tutto riesce a seconda de'miei
la sorte). spontone, 1-56 : dubitando che la fortuna, sin ora
insinuava nella fibre più segrete. montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite
il cammino. m. villani, 1-56 : molte volte avvenne che i romei,
campo del grano). slatafer, 1-56 : tremando mi caccio nel solco e mi
-categoria, ceto sociale. nievo, 1-56 : questa semenza dei villani è cocciuta,
.: semicircolare. carducci, iii-i 1-56 : più sempre inoltrandosi si riesce inun recesso
. senno, discernimento. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non però
un piede e mezzo. cesariano, 1-56 : per tanta attitudine che abia li dicti
sestante et uno sicilico. cesariano, 1-56 : le crassitudine de epsi gradi così
con la disonestà delle madri. costo, 1-56 : lo stato vedovile, che in
turbamento). m. frescobaldi, 1-56 : gli occhi ò di lagrimar già stanchie
modo di esprimersi). aleandro, 1-56 : quanto sfrontata menzogna sia quella,
stanza vicina mi si precipitò di là. 1-56 : io triemo d'esser osservato da quella
dal peso della materialità. pattavicino, 1-56 : il predicatore gitta il seme e spargel'
, lor sibilatoli. g. gozzi, 1-56 : immagini ognuno gni,.
di servi o schiavi. oddi, 1-56 : oggi poi che riconosco voi per mia
torri degli avi nostri. bettini, 1-56 : mi parve degno dell'occhio del cielo
tutta la vita. de libero, 1-56 : eri appena una voce, / ora
omonima città spagnola. lucini, 1-56 : non rimanda siziente ogni promessa di carezze
, lo sguardo). guerrazzi, 1-56 : quel tronco di uomo teneva gli occhi
che le scorre all'intomo. varano, 1-56 : illanguidirò intanto i rai supremi /
insieme e di spregio. montale, 1-56 : so l'ora in cui la faccia
g. f. achillini, 1-56 : su su, il sole è già
l'avevano circonfusa ed impacciata. gramsci, 1-56 : fare della dualmente eliminata (
s. gregorio magno volgar., 1-56 : giovanni... essendo di tanta
saziarsene. f. negri, 1-56 : il medesimo, preso alla mano un
qualche cosa di spirituale. montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite invano
soffice e un po'rauca. vittorini, 1-56 : risponde un vecchio, il più
amante o di consorte. simintendi, 1-56 : poiché gli acerbi animi sono riscaldati,
saranno meno insopporta caproni, 1-56 : avete fatto carriere / splendide. io
solea gabbarsi degli afflitti amanti. ariosto, 1-56 : -oeiòf] c 'simile'.
-rompere un indugio. scarpelli, 1-56 : l'amante poco saggio al fin risolve
accordo con un'opinione. bisaccioni, 1-56 : io sto in dubbio di soscrivermi alla
della realtà stessa della materia. gramsci, 1-56 : delle cose corporali. salvini, 39-vi-41
fossi assai profonda. erbolario volgare, 1-56 : al presente li corpi delli omini
forze di sostentazione. marinetti, 1-56 : 'elica di sostentamento': elica disposta secondo
umano al divino giudicio. rocco, 1-56 : aggiustano costoro le leggi a'suoi interessi
foggia maschile. la ca-pria, 1-56 : sarà tarchiatello, ma ha linea,
scuri. -assol. borgese, 1-56 : « un po'd'aria! di
spargeranno el vitale seme. boiardo, 1-56 : 1 pesci maschi vanno davanti spargendo la
gettandoli a terra. e. sanguineti, 1-56 : li ha spazzati proprio tutti,
analogia sulla lingua scritta-parlata. arbasino, 1-56 : c'è stato un tempo anni
giudicarlo » rispose rocco. calvino, 1-56 : è un lavoro che spetta a
muta in pietra. a. neri, 1-56 : il capo morto dello spirito di
divengano, d'amanti. tasso, 1-56 : gildippe ed odoardo, amanti e sposi
spazio di 16 stadi. bandello, 1-56 (i-040): nel mar tirreno è
scorgemmo la parca atropo. cassola, 1-56 : 1 biscotti erano stantii, le fette
dono riceve. poliziano, st., 1-56 : che dè far iulio? ahimè,
fa più lontan che puoi. cellini, 1-56 (139): nel piede [
e i petti stretti. erbolario volgare, 1-56 : primieramente non si deba dar tal
affermato con reboante prosopopea. nievo, 1-56 : presi a dibattermi corpo a corpo con
11 fine di questa cosa. cellini, 1-56 (141): il papa, che
. a. f. doni, 1-56 : o animaletti studiantuzzi che scacazzate con
. iacopo da cessole volgar., 1-56 : vide uno cavaliere invecchiato e stupefatto
non sente alcuno dolore. boiardo, 1-56 : i pesci maschi vanno davanti spargendo
come cosa nuova. varano, 1-56 : illanguidirò intanto i rai supremi / sotto
, passatempo. g. barbagli, 1-56 : non solamente avendo ritrovati svarchi e
. spada affilatissima. detta porta, 1-56 : egli si vedrà intorno questa statuaccia del
. -sostant. cinelli, 1-56 : segavano i grani: sulle colline ancora
io ho da far tanto. pratesi, 1-56 : -ma non fai il calzolaio,
panzieri [« quaderni rossi », 1-56 ]: lo sviluppo 'capitalistico'della tecnologia
per altre cagioni. boccaccio, 1-56 : mentre la fortuna con la sua sinistra
. mondano, profano. quaglino, 1-56 : salite voi, oro e latte,
chi pria di rose fave. aleardi, 1-56 : a me l'ambrosio dito /
edificio di tipo monumentale. bertolucci, 1-56 : la tettonica dei nostri progenitori è imperiosa
partic. metallici. della porta, 1-56 : le tintinnate della mia spada s'odono
; può essere concavo. boiardo, 1-56 : la radice di questo loto mangiano
è venti dua palmi. cellini, 1-56 (139): inel piede poi avevo
cultura delle sue terre. cagna, 1-56 : lo afferma viemmeglio la denominazione topica
. -tocco. dottori, 1-56 : giuro per questa mia berretta a tozzi
durate per travagliarmi? gadda conti, 1-56 : don filippo punzecchiava il frimelico a proposito
retreverente la mise. anonimo romano, 1-56 : io ademannai uno tori erano spesso condannati
averne due ad un tempo. emanuelli, 1-56 :: l'unico sollievo che ora
dattilograficamente o stenograficamente). ortes, 1-56 : se le trascrizioni de'codici son più
trattiva: elica traente. marinetti, 1-56 : 'elica trattiva': elica piazzata anteriormente
scherz.). della porta, 1-56 : come egli si vedrà intorno questa statuac-
con l'arte entrar natura. aprosio, 1-56 : un enco gialla,
uno l'altro grandemente. bisaccioni, 1-56 : due capitani grandi ho ne'miei
gran valiménto. trattato delle mascalcie, 1-56 : nelle ile del cavallo molte volte apare
degno amante io mi dimostri. loredano, 1-56 : gli amanti altro non sognano,
(una pianta). angelini, 1-56 : betania era tutto un ventilante palmeto.
premio del suo possessore. ariosto, 1-56 : forse era ver, ma non però
quali vorrei che poneste mente. montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite
opera poetica. delminio, 1-56 : fa mestieri certamente, se alcuno vuole
tempione, el pazzaglia. cuoco, 1-56 : la nazione è inondata da quelle 'vespe'
virtù fortifica l'altra. granucci, 1-56 : altri poi scriveno, che dodici gentiluomini
così il latte. erbolario volgare, 1-56 : primieramente non si deba dar tal medicina
che tornerà sano. erbolario volgare, 1-56 : li antiqui usavano lo elleboro bianco
quali è la virtù formativa. nannini, 1-56 : certa sorte di cattive piante,
, e menano del rumore. garibaldi, 1-56 : attilio riandava nella sua mente la
avi illustri il ceppo vecchio. tasso, 1-56 : ove voi me, di numerar
la sera e la notte. montale, 1-56 : voi, mie parole, tradite
intensiva per l'imperativo. bellincioni, 1-56 : son diventati mori. / chi sa
lenzola / reliquiario familiare. pavese, 1-56 : a battere il grano, a sfogliare
/ paion proprio ragnatelo. gatto, 1-56 : di lieve incarnato / peluria d'ana
, tracotanza. ca'da mosto, 1-56 : il signor mostra de vederlo scarsamente,
388. 9. erbolario volgare, 1-56 : lo elleboro bianco si è caldo e
ad ira e zuffa. castelvetro, 1-56 : il correre con le armi a partire
. livio volgar., 1-56 : e disturbanza, non ch'altro,
pensiero. g. compagnoni, 1-56 : gli ho proposto un mio pensiero,
pubblica. p. valera, 1-56 : egli ha soppresso gli accattoni e ha
tue bocce! f. apolloni, 1-56 : ha due tette / che neanche michelangelo
valore. e. palandri, 1-56 : sono una cacca, lo so!
vipera. c. levi, 1-56 : nellefessuredellaterraassetatasiannidavanoleserpi, le vipere corte e
storico dell'osservatore. poerio, 1-56 : sartorius, discepolo di goethe nella cromologia
povertà. p. valera, 1-56 : le masse dei rigagnoli, delle fogne
. i. santacroce, 1-56 : « bere smith cats mi eccita come
). a. piperno, 1-56 : dopo aver vissuto per un lustro a
deriva. r. barilli, 1-56 : tali risolutiinterventivolizionali non assumonoun primato,
volgare. e. brizzi, 1-56 : stupenda pure la faccia. poi,