andare assalire il campo. idem, 1-53 : mandò alloggiare e governare e'suoi
voler divino. abate isaac volgar., 1-53 : la mano di dio non è
entrare in un luogo. lami, 1-53 : la gettò là [sua madre]
a campione un traditor. leopardi, 1-53 : a che pugna in quei campi /
accidentale, ma necessario. alvaro, 1-53 : ella gli confidava quello che nella
in senso osceno). bandello, 1-53 (i-612): [non trovando]
non istes- sino oziosi. sannazaro, 1-53 : sogliono sovente i pastori...
alt'amanza. guinizelli, iv-15 (1-53 ): amore a tal m'ha addotto
volando sull'alta nube. idem, 1-53 : tacquero l'antilope e l'airone /
, ma nuoti a galla. marino, 1-53 : s'alcun v'ha ch'onore
sfilacciava sui rami dei gelsi. palazzeschi, 1-53 : la porta è stata aperta.
diritture del- l'alzate. idem, 1-53 : in esso libro... sono
entrano malinconicamente nell'ammazzatoio. pea, 1-53 : aiutava il marito a servire al macello
di chissà quale pioggia. quasimodo, 1-53 : tacquero l'antilope e l'airone
possono non avvenire. libro di sentenze, 1-53 : contastate agli vizi, ché l'
un principio). leonardo, 1-53 : nessuna certezza è dove non si può
-per simil. landolfi, 1-53 : il pizzicore rinforza fisso e appuntito.
ardesia toglievano l'aria. sbarbaro, 1-53 : striscioni d'arancione, di rosso
porta detrimento. ariosto, sat., 1-53 : tutti li cibi son con pepe
galoppata di una volta. landolfi, 1-53 : senza uno scricchiolio arrancava sulle sue
una affermazione). giulianelli, 1-53 : finché non si saranno potuti vedere
a comprendere, capire. cellini, 1-53 (136): il papa attinse benissimo
non sarebbono stati chiamati. bembo, 1-53 : ci tiene col piè attuffati nelle
. g. b. adriani, 1-53 : le cose mercantili del dare e dell'
ne desse l'awìo. etnanuelli, 1-53 : mi disse: « come va?
della spiaggia ballonzolano leggermente. borgese, 1-53 : non osò più farsi avanti in linea
aspetto. s. bonaventura volgar., 1-53 : incontanente comincia a temere e recarsi
i vostri alti e bassi. pratolini, 1-53 : doveva dunque essere proprio lui,
provido viro. bastati? ccllini, 1-53 (136): a me mi bastava
. in senso osceno. bandello, 1-53 (i-611): era tanto gramo e
. in senso osceno. bandello, 1-53 (i-617): cacciarono l'orza da
il deretano. m. franco, 1-53 : vengo col bel di roma mie'vicino
ebbrezza, una leggera vertigine. sbarbaro, 1-53 : le case nuove, di pietra
erano inviati. m. franco, 1-53 : vengo col bel di roma mie'
esercitazioni militari). sannazaro, 1-53 : sogliono sovente i pastori..
propose di arrenderla. d'azeglio, 1-53 : la fedeltà ad un dovere difficile
breve contro il cielo pallido. quasimodo, 1-53 : non hai detto parale per te
sbrodola. m. franco, 1-53 : che vo'tu dime infamia, brodolino
, raggiungeva la riva. valeri, 1-53 : un'altra svolta, ed ecco s'
stimò bestiale e matta. tasso, 1-53 : mostra, quasi d'onor vestigi degni
ch'è molto rimenata. bembo, 1-53 : [amore] ci tiene col
sf. buffetto. bandello, 1-53 (i-614): ella cominciò seco domesti
per uno a concistoro. bandello, 1-53 (i-612): egli soleva..
a pancia all'aria. slataper, 1-53 : scatta il sasso in bilico per buttarmi
furto, al delitto. bandello, 1-53 (i-612): deliberò buttarsi a la
con residui ferruginosi. carena, 1-53 : 'calibeare ', preparare un liquore
-per simil. buzzati, 1-53 : la loro voce pura si allargò per
dalle nubi tremula trapeli. sbarbaro, 1-53 : striscioni d'arancione, di rosso
se corporalmente gli vedesse. sannazaro, 1-53 : ergasto solo senza alcuna cosa dire
che 'l tu'cor nota. boccaccio, 1-53 : avendo già compiuto cantata '
raro, e canuto. tasso, 1-53 : ei di virilità grave e maturo /
onor della beata mensa. d'azeglio, 1-53 : ardeva in quell'epoca generalmente,
capra e i cavoli. bar etti, 1-53 : che diavolo fare in una congiuntura
cervello, con disi- pardi, 1-53 : i'non avea capriccio di tor moglie
nel caldo dormiveglia della carne. valeri, 1-53 : o car nali blandizie
nella cavità dell'intestino. algarotti, 1-53 : di due parti tendinose e sottili
notte. idem, cinque canti, 1-53 : in veste trionfai, cinti d'alloro
la stampa gliel'han trasfigurata. baretti, 1-53 : tutti gridavano dàgli dàgli dietro a
te subito la tornaroe. aretino, 1-53 : il pecora campi scaramucciava col fate
celebrasse gli vostri meriti. marino, 1-53 : chiunque amore o marte a seguir prende
in una cella di punizione. quasimodo, 1-53 : hai udito il grido del gallo
/ anco i cucchiai. nievo, 1-53 : prima di cena d'altro non si
: sussurrò appena. e. cecchi, 1-53 : vuotai la cassetta e cominciai a
due tropici. livio volgar., 1-53 : perché la luna non compiva ciascun
fuoco della mia speranza. quasimodo, 1-53 : non hai detto parole per te
, / tenta il fiume. bandéllo, 1-53 (i-610): infiniti, dico
ambo le piote. m. villani, 1-53 : avea per moglie una nipote di
il cigne e preme? aretino, 1-53 : il vincitore dee cingere i vinti
di maggior vostra gloria. cuoco, 1-53 : non si pensava a restituire alla
come un vigile drappello. quasimodo, 1-53 : anche tu fra i cipressi della rocca
, la paura). crudeli, 1-53 : circolava una scrittura / da sua lionesca
dipi- gnessero si convenne. bandello, 1-53 (i-610): egli era negli
da parlamenti e concili. bandello, 1-53 (i-610): quando poi il
si confondevano con la pietra. vittorini, 1-53 : le strade salgono e si ritorcono
appena giungeva a coglierlo. sbarbaro, 1-53 : più tardi i colori si fondono.
migliore operazione. c. bartoli, 1-53 : con questi [mattoni] facevano
pellegrinare negli altri paesi. boccaccio, 1-53 : e, com'io dissi, alla
pietà commosso. g. gozzi, 1-53 : chi parlasse co'poveri e con
con esso a capello. algarotti, 1-53 : concorrono bene spesso ad operare il
di luca della robbia. nievo, 1-53 : prima di cena d'altro non si
prima conchiusa per commun consiglio. bandello, 1-53 (i-610): egli era negli
in bassitate. dante, inf., 1-53 : questa [la lupa] mi
sottoposte che la pittura. algarotti, 1-53 : concorrono bene spesso ad operare il
sa adattarsi alle congiunture. baretti, 1-53 : che diavolo fare in una congiuntura di
del getto. e. cecchi, 1-53 : vuotai la cassetta e cominciai a
sparse sullo stesso pendìo. nievo, 1-53 : prima di cena d'altro non
non l'avresti saputo. bandello, 1-53 (i-615): qui non è nessuno
con cieca battaglia. m. villani, 1-53 : commise che andasse da sua parte
o di determinate materie. einaudi, 1-53 : l'« autorità * [del carbone
inferior, mezzo e superno. viviani, 1-53 : che, se faranno bene i
della cultura ufficiale. bandello, 1-53 (i-615): qui non è nessuno
pregarlo perché si restasse. foscolo, 1-53 : ove fortuna / contraria torni al
può, a qualunque costo. nievo, 1-53 : io mangiava a stento, e
de sancto martino a confessarlo. sannazaro, 1-53 : essendo una fiata fra l'altre
d'immagini e di concetti. nievo, 1-53 : io mangiava a stento, e
con una donna). bandello, 1-53 (i-611): ma quello che più
e dovette cadere sulle ginocchia. imbriani, 1-53 : è spettacolo atroce il veder deperire
e col piumacchio nivale. buzzati, 1-53 : erano le famose trombe d'argento della
delparia. c. battoli, 1-53 : diventano i mattoni nel cuocersi in
cottura. m. villani, 1-53 : in cotale mattina per cagione di
che avevano di combattere. lippi, 1-53 : io non la voglio, in quanto
dell'argento. biringuccio, 1-53 : questa è una parte che contiene
il grano che cresce. pavese, 1-53 : il vecchio mi spiega che quando
mangiar'far cotti. m. villani, 1-53 : in cotale mattina per cagione di
sollecito. dante, purg., 1-53 : donna scese dal ciel, per li
anche al figur. doria, 1-53 : però vi prego, dolce mia enemica
a sedere. andrea da barberino, 1-53 : fu data l'acqua alle mani
ad abisai: dàgli. baretti, 1-53 : tutti gridavano dàgli dàgli dietro a
paradiso terrestre). prati, 1-53 : e china / ad un salcio la
come cani'. c. bini, 1-53 : la declamazione è il colorito del
de'pren- cipi loro. rigatini, 1-53 : la maniera 'dedurre qualche cosa
imputato; difensivo. rigatini, 1-53 : se gli antichi ebbero * defensione',
contenuta; distillare. carena, 1-53 : 'deflemmare', o meglio 'sflemmare',
, a buon diritto. panziera, 1-53 : quanto l'uomo è di questa eccellentissima
, vellutamenti di mucosa. sbarbaro, 1-53 : più tardi i colori si fondono.
mani sue grondanti. d'azeglio, 1-53 : ma il dubbio, le derisioni,
. meditazione sopra l'albero della croce, 1-53 : non aprì pure una volta la
si dirizza o è sospinta. baretti, 1-53 : non si può dire il tumulto
nella testa il fabro eterno. rosa, 1-53 : pensieri, contentatevi, / siate
guasto; rifiuto. de roberto, 1-53 : arrivavano [le onde] fin sotto
cristo s'applicò gratis. baretti, 1-53 : dall'un canto la dotta fatica,
che gli avete levata. buommattei, 1-53 : da 'versare'penso che sia venuto 'versiera'
son fatto legge ed esempio. bartolini, 1-53 : pensai alle dispute che le belle
d'ammaestramento. cicerone volgar., 1-53 : questo medesimo difetto di forze,
, agitando sovente il vaso. carena, 1-53 : 'digestione ', separazione del
bella apparirà. l. martelli, 1-53 : pianga mercurio e marte. / pianga
a quella corte per noi. tesauro, 1-53 : sopravvenne un cavaliere con avviso,
riposto è in pindo. pallavicino, 1-53 : può accadere che... un
stemperarlo. c. battoli, 1-53 : porremo a lievitare prima una massa
non ricorda, dimentico. sannazaro, 1-53 : ergasto solo senza alcuna cosa dire
. -figur. canigiani, 1-53 : il tiranno disama / comunemente i
de'lati della pianta. guiducci, 1-53 : in tutti gli oggetti visibili,
, andata in rovina. pratolini, 1-53 : il gobbo, un sanfredianino discendente da
- anche al figur. crescenzio, 1-53 : sovente l'armate navali si disgregano,
grato il matrimonio riceveva. pindemonte, 1-53 : così, non tratto dal destino
l'una nell'altra. bartolini, 1-53 : pensai alle dispute che le belle
trovata degna di nominanza. pallavicino, 1-53 : or avendo iddio questa potenza e
del masochismo). d'azeglio, 1-53 : ardeva in quell'epoca generalmente,
spagnoli. a. m. ricci, 1-53 : quelli che ad altre cose il
il sigillo della confessione. cardarelli, 1-53 : dove tutto non era / che
si ricamano i dotti poemi. baretti, 1-53 : la dotta fatica di iacopo fu
se l'aspetta. storie pistoiesi, 1-53 : ciascuno si dee studiare d'essere
ballo dopo. g. raimondi, 1-53 : a cose finite, erano partiti
dichiarire? poliziano, st., 1-53 : ma, perch'io in tutto el
elezion sovra sé foglia. loredano, 1-53 : bassiano... si guadagnò la
tentato di disfare la fasciatura. cardarelli, 1-53 : così dell'umano / viaggio eludesti
padronale. erasmo da valvasone, 1-53 : la casa eril ciascun si
esempio, come modello. garzoni, 1-53 : deve adunque un ottimo governatore essere
soverchie e disordinate fatiche. loredano, 1-53 : la bellezza è quella che ci esenta
un cielo così illuminante. savinio, 1-53 : impuntò il suo mento contro al
delli rifugiati in chiesa. lecchi, 1-53 : l'architetto pertanto dividerà le sue
capacità). cicerone volgar., 1-53 : vedete, come omero racconta,
, tu se'un fagiuolo. baretti, 1-53 : dall'un canto la dotta fatica
gruppo. g. gozzi, 1-53 : il buon uomo rimase col fagotto in
questo torrente di stampa. montale, 1-53 : il falòtico / mutarsi della mia
. iacopo da cessole volgar., 1-53 : i vassalli si levano contra i loro
per saluto. m. franco, 1-53 : vengo col bel di roma mie'vicino
e'santi. l. martelli, 1-53 : or poi che i fati avversi /
a. f. doni, 1-53 : costui, a un'ora di notte
sineddoche. l'infanzia. rosa, 1-53 : viene a piangere chi nasce, /
di exiona. donato degli albanzani, 1-53 : l'avaro è tormentato dalla cupidità
favore almeno de'mezzi. montecuccoli, 1-53 : visito l'hollach, il quale è
bonaparte della macedonia. d'azeglio, 1-53 : ardeva in quell'epoca generalmente,
per ciò che fu. savinio, 1-53 : rinchiuso in caserma, attesi febbrilmente
neo dà dispiacere. d'azeglio, 1-53 : la fedeltà ad un dovere difficile e
mano il fertil seme. marino, 1-53 : chiunque amore o marte a seguir prende
molti baroni e cavalieri. beicari, 1-53 : per non camminare il dì delle feste
amato [ecc.]. ariosto, 1-53 : non mai con tanto gaudio
darsi vinta. a. martini, 1-53 : figliuoli e figliuole degli uomini sono
tomo. a. f. bertini, 1-53 : coloro che dicono che nella professione
secondo il beneplacito divino. rosa, 1-53 : sensi, voi, ciò che godete
. -sostant. soldani, 1-53 : però non ti curar d'andare a
sen va chi s'innamora. rosa, 1-53 : pensieri, contentatevi, / siate
fralezza poni la fermezza arditamente. mascardi, 1-53 : ha gran divario, dice plutarco
. iacopo da cessole volgar., 1-53 : fuggendo le signorie naturali, addomandano
iacopo da cessole volgar., 1-53 : i vassalli si levano contra i
ecc.). tasso, 1-53 : ei di virilità grave e maturo,
, un rumore). aretino, 1-53 : i giuocatori pratichi similmente avertendo se
mai di fronda privi. mamiani, 1-53 : un raggio /... in
da unirsi alla prima. mascheroni, 1-53 : dalla natura della curva...
orribile smossa di neve. abba, 1-53 : due cannoni dal monte già tutto fumo
che fussi in roma. fiamma, 1-53 : quanti sono più i buoni insieme,
nelle case, i galli. quasimodo, 1-53 : hai udito il grido del gallo
mezza gamba. g. raimondi, 1-53 : erano partiti i carabinieri...
e in mondizie mantiene. aretino, 1-53 : non si poteva fare similitudine più
-fanciullo, bambino. bandello, 1-53 (i-618): il figliolino come vide
cielo con un dito. savinio, 1-53 : la sua ira aveva rotte le poche
più soda e brutta. viviani, 1-53 : di questi alberi, gatteri, vetrici
la consacrazione in gaudio. ariosto, 1-53 : non mai con tanto gaudio o stupor
; pomo d'adamo. bandello, 1-53 (i-623): aveva alquanto di gavocciolo
si inserisce nel calcagno. algarotti, 1-53 : è vero che vi sono due piccoli
censura dell'altrui ludibrio. baretti, 1-53 : la dotta fatica di jacopo fu poscia
era sì bella. d'azeglio, 1-53 : il dubbio, le derisioni, i
ragazzi camuffati da inglesi. pratolini, 1-53 : aveva messo sottosopra l'intero rione
durezza alla quercia. spolverini, xxx- 1-53 : erga e dispieghi, /..
e poco me n'avanza. rosa, 1-53 : tomba al uom son le fasce
qualcuno ginocchioni: umiliarlo. pratolini, 1-53 : doveva dunque essere proprio lui,
dietro a gran giornate. guidiccioni, 1-53 : s'agghiacciano i sensi, /
al figur. bembo, 1-53 : questi è quell'isione che, nella
o dalla dialettica. guiducci, 1-53 : quel che i detti autori cercano
birbantello. m. franco, 1-53 : che ti dà il cor di far
ampiezza si dilata e gonfia. algarotti, 1-53 : la sua operazione sta in questo
i mori dell'india. falconi, 1-53 : alcune delle nostre carte del mediterraneo
del suo corpo grame. bandello, 1-53 (i-611): era tanto gramo
pane con la schiena dura. manetti, 1-53 : a bologna poi, venezia,
, il pane). manetti, 1-53 : dirompono la pasta per mezzo d'un
schiera / si chiami. crudeli, 1-53 : un bello e gran festino, /
di vinaccia o graspi. trinci, 1-53 : il rituffare [le vinacce nel tino
resto soldini e quatrini. bandello, 1-53 (i-614): vogliono...
trombe corsi / avido. foscolo, 1-53 : non io l'applauso invidierò del
dalle sabbie del nilo. montale, 1-53 : c'era il falòtico / mutarsi della
d'una mattina immobile. gatto, 1-53 : donna di maggio / tuffata in odore
revaio. s. degli arienti, 1-53 : costei non era nobilitata de lascivi baci
in troppo gran martiro. lippi, 1-53 : al che tra molti comodi s'arroge
imbrati de lo stampare. lubrano, 1-53 : non supplica pel fascicolo de'suoi
groviglio, intrico. stuparich, 1-53 : quelle mani callose...,
. -di animali: bertola, 1-53 : la quale appellazione 'grazioso 'non
, prendendone esempio. bandello, 1-53 (i-615): il figliuolino..
cotale cattiva disposizione. c. borromeo, 1-53 : nell'altra vita abbiamo a pagare
lembo. g. l. cassola, 1-53 : i verdi prati / il rugiadoso
pena la forca '. savinio, 1-53 : udii chiamare alla visita medica «
ad esseguir l'imposte cose. sarpi, 1-53 : la materia da trattare imposta a
è impresso il drago. tasso, 1-53 : mostra, quasi d'onor
nostro e specialmente il tuo? savinio, 1-53 : impuntò il suo mento contro al
tra due tele dipinte. alghisi, 1-53 : questo letto... sia fornito
non credete. poliziano, st., 1-53 : io soglio pur nelli ociosi tempi
in un gentile uomo. bandello, 1-53 (i-610): una giovane de
inondi / abbagliante splendor. cimili, 1-53 : lo chiamavano il bello, forse
.). p. segni, 1-53 : è eziandio cosa fredda il por molto
con la particella pronom. soldani, 1-53 : così con esse [con le matematiche
. -rifl. bembo, 1-53 : questo è quello isione che, nella
aspra terra. c. bini, 1-53 : vedo la sua testa via via inclinarsi
incontrarlo incominciò: signore. tassoni, 1-53 : questi [il vescovo] poiché venir
, e molte volte ingiusta. angioletti, 1-53 : dopo tanta infanzia, io non
figur. abate isaac volgar., 1-53 : simigliantemente non ti fece indeclinabile né
in atto ma in potenza. gentile, 1-53 : pensando la materia come tale,
principio di individuazione. gentile, 1-53 : pensando la materia come tale, si
materia la quale individua. gentile, 1-53 : pensando la materia come tale, si
0 sia indorate. c. bini, 1-53 : è fina davvero quella carta,
pronta volgarizzazione. e. cecchi, 1-53 : avevo scorto la linea serpentina e
innevitabilmente disanimato. l. adimari, 1-53 : temevan le monache inevitabilmente il disagio
gl'infarinati di studio. scalvini, 1-53 : insulsi infilzatori di parole,..
e con parole accorte. benzoni, 1-53 : abbracciò colmenares, dandogli infinitissime grazie
... informò. soldani, 1-53 : quella / ch'il canto informa,
un discorso stentatamente. monelli, 1-53 : sorrise dopo, brevemente, vedendomi
, colori e lingue esotiche. borgese, 1-53 : sudava e spiccicava malamente le parole
ne'lavorativi di essa. aleardi, 1-53 : l'onda solcar d'incognite marine,
inondare col modo predetto. lupicini, 1-53 : la pianura... può
prato a fruttare. e. cecchi, 1-53 : se denaro era, non intendevo
di risorgimento ai giacenti. angelini, 1-53 : tutta la gran terra promessa è inquietata
come / ti loderò? stuparich, 1-53 : i bei nodi girati, che sembrano
bisestile. livio volgar., 1-53 : [numa] ordinò i giorni che
aia indulgenzia. abate isaac volgar., 1-53 : acciocché... appressiti a
parte, interchiuse lo fiume. groto, 1-53 : il po... interchiude
in un dibattito. rovani, 1-53 : il mondo antico venne in quel dì
dire. poliziano, st., 1-53 : io soglio pur nelli ociosi tempi
per sì grande intervallo. tenca, 1-53 : allora non si curò più né l'
spiacevoli sorprese. storie pistoiesi, 1-53 : ciascuno si dee studiare d'essere
intollerabile. i. andreini, 1-53 : il giogo del matrimonio è intolerabile.
. niccolò del rosso, vii-449 (1-53 ): unito ed indiviso gola sempre
, incontenibile. sbarbaro, 1-53 : il cielo si sbava di viola con
. -storto. boiardo, 1-53 : [gli ippopotami] sono bestie di
tentativo esterno. r. cocchi, 1-53 : nella convulsione venerea pare che più
generico: interiorizzato. saba, 1-53 : contro il comandamento del padrone originario
. coprire, chiudere. bronzino, 1-53 : empiesi di castagne e poi s'intufa
. s. bonaventura volgar., 1-53 : erode chiamò da una parte li
di notte tempo fuggita. verucci, 1-53 : vojio entrarmene adesso in casa della
pietoso pianto. g. visconti, 1-53 : come uom che nel pensar profondo è
di tutti gli oceani. sbarbaro, 1-53 : il cielo si sbava di viola con
di equidistanza dal centro. buzzati, 1-53 : risuonarono i passi delle sette guardie
, saldo, irremovibile. foscolo, 1-53 : ove uno, arcano, irrevocato il
capra addormentata nella voluttà. stuparich, 1-53 : i pescatori amavano parlare poco,
e d'ispide betulle. sbarbaro, 1-53 : neri davvero i monti e ispidi,
rinchiuse nei labbri esterni. idem, 1-53 : nelle donne di europa rade volte le
-mitigarsi, addolcirsi. montano, 1-53 : due ore fa ho visto la durezza
in una narrazione). bibbiena, 1-53 : questa lettera mia ha in sé quella
manco della menestra. giorgio dati, 1-53 : tiberio, attendendo ad assodarsi nel
ne'lavorativi di essa. cinelli, 1-53 : le siepi di pruni e di roghi
ghiottoneria, leccornia. agostini, 1-53 : quello ch'oggi ancor usa di fare
inquieti. -rifl. bembo, 1-53 : quello isione che, nella ruota delle
. -assol. montano, 1-53 : io non esisto ormai che all'unico
dei disciplinati della madonna di siena, 1-53 : e1 detto priore sia tenuto a leg-
. -leggerino. busini, 1-53 : non era tristo, né scellerato,
operai e i lavoratori. ojetti, 1-53 : c'era folla attorno, di leghisti
tradizione favolistica). crudeli, 1-53 : circolava una scrittura / da sua lionesca
essere della sua scuola. ariosto, 1-53 : non mai con tanto gaudio o stupor
: polverizzazione, macinazione. carena, 1-53 : * levigazione ': i chimici e
delli libri della bibbia. diodati, 1-53 : questo libro è stato dagl'interpreti greci
suoi sapori e liquiditadi. biringuccio, 1-53 : a suolo a suolo la van cavando
le foglie suso. guido da pisa, 1-53 : stando moise in orazione, uno
. preparare la liscivia. carena, 1-53 : 'lissiviare ': lavar le ceneri
infino qui a furlì. campiglia, 1-53 : quella città o fortezza che può mandare
andò a campo a barletta. cellini, 1-53 (392): veggendomi il detto
e ritegno era lungamente stato. tasso, 1-53 : gli altri sopporsi a lui concordi
.). m. franco, 1-53 : lumachin mio, che vai che tu
stambugio del lumaio. c. arrighi, 1-53 : i lumai cominciano a scorrere frettolosi
del vetro. a. neri, 1-53 : nella era presso la lumella della fornace
lutata di terra. ventura rosetti, 1-53 : copritelo [l'orinale] con
la forte rilevanza. gramsci, 1-53 : non pare difficile spiegare questa diffi
. g. b. tedaldi, 1-53 : piglia allora uno scarpello di ferro,
lo dice anche il dottore. saba, 1-53 : « magari -diceva -che la cagna
non mandar male ogni cosa. viviani, 1-53 : questi alberi, gatteri, vetrici
figliuoli. fed. della valle, 1-53 : acciò che non si stimi malivolènza
-sbruffone. n. secchi, 1-53 : il padron m'ha promesso vestirmi
più desiato bel tesoro. loredano, 1-53 : la bellezza finalmente è quella che muove
in sé chiude e mantiene. castelli, 1-53 : quelle vene, che in tempo
tutti i giorni suoi. bandello, 1-53 (i-611): quello che più d'
mai non furon vivi. genovesi, 1-53 : la materia è di sua natura
prodotto fondamentale delle industrie. viviani, 1-53 : per risponder a tutto, si dice
donna è fatta matura. tasso, 1-53 : ei, di virilità grave e maturo
al seggio presidenziale ». ojetti, 1-53 : in fondo ci si divertiva tanto,
muoio a tutte l'ore. costo, 1-53 : alla fine de gli abbracciamenti disse
la persona diritta. di capua, 1-53 : quelli [i parti] torcendosi e
melo. giuseppe flavio volgar., 1-53 : tutti questi onori cesare mandò a fargli
non sia più mentovato. dominici, 1-53 : non mentovare il nome di dio sanza
messaggero; ambaminaccioso invito. tassoni, 1-53 : poiché venir del mes- saggiero /
modulo di un telegramma. palazzeschi, 1-53 : la sera era serena e rosea
, diffinitivo e dimostrativo. erizzo, 1-53 : il metodo per argomenti è molto lontano
proferte non son mica sogno. bandello, 1-53 (i-615): -a la
miccini infettucciati. r. sacchetti, 1-53 : i bambini nudi e sudici sgattaiolano come
un corpo. c. bartoli, 1-53 : sarà... bene il farli
che un malfattore. emiliani-giudici, 1-53 : così non fosse come gli è vero
piccolo e minuto. gramsci, 1-53 : molte esperienze minimoscopiche sono esperienze indirette
libro alcuno contra baronio. leti, 1-53 : non restò che soli diciotto mesi
con gli occhi / comincio. pontano, 1-53 : vol- tamo carta e mesuramo etiam
mitridato o di orvietano? carena, 1-53 : 'mitridato': sorta di antidoto, la
ad un altro tempo. bandello, 1-53 (i-613): madonna, o come
a più accidenti. caro, 1-53 : gran tempo, / combattuti da'
tatto. l. giustinian, 1-53 : o viso molesino, / donna bella
fu già cigno e achille. bandello, 1-53 (i-614): ridendo ella e
n. 5). giannotti, 1-53 : noi ci siamo condutti ragionando a
rini trasparenti. frateili, 1-53 : gli autobus e i tranvai andavano
regalato anche questa mondiglia. puoti, 1-53 : avendo io voluto nel ristampar queste operette
la dama di mondo. deledda, 1-53 : era troppo uomo di mondo..
quelle dei mongoli. slataper, 1-53 : un contadino con la frusta di pastore
. -figur. cinetli, 1-53 : i campi strappati al selvatico venivano
superba. n. secchi, 1-53 : il padron m'ha promesso vestirmi
-sostant. guido da pisa, 1-53 : compiuti trenta giorni poiché s'erano
poco meritano. guido da pisa, 1-53 : moisè, udendo questo mormorare,
molesto, una preoccupazione. pontano, 1-53 : questa dubietà, a mio iudicio,
nervo / mostrava di magrezza. tasso, 1-53 : ei di virilità e maturo,
-con parole smozzicate. bandello, 1-53 (1-618): disse il garzone così
, all'economia famigliare. puoti, 1-53 : niun mutamento non mi sarei ardito
usato specialmente per alzare pesi. pavese, 1-53 : la vecchia manda gisella a prender
di dio. giov. cavalcanti, 1-53 : ancora verso san cerbagio vi si vedi
la biancheria ogni giorno. imbriani, 1-53 : tornate in casa, poco prima
era. -sostant. montale, 1-53 : c'era il falòtico / mutarsi della
seconde nozze. tavola ritonda, 1-53 : se la volesse fare altra mutatura
mutol saluta. libro di sentenze, 1-53 : più santa cosa è d'essere
, in nobil culla. foscolo, 1-53 : a te [antigone] pur vita
. -creato. quasimodo, 1-53 : tacquero l'antilope o l'airone /
due nature. libro di sentenze, 1-53 : all'uomo forte e savio debba sempre
non vedi mai niente. bisaccioni, 1-53 : dove i popoli sono di facile
guarderò. iacopo da cessole volgar., 1-53 : i vassalli si levano contra i
in una luce incerta. sbarbaro, 1-53 : infine la nebbiolina annega l'altipiano.
nebbiolina penetrata di sole. sbarbaro, 1-53 : infine la nebbiolina annega l'altipiano
). livio volgar., 1-53 : ordinò... i giorni fasti
razza negra. r. cocchi, 1-53 : nelle donne di europa rade volte le
ci è pronto nisuno. lippi, 1-53 : guerreggi pur chi vuol, s'
neutrale della lingua latina. liburnio, 1-53 : il genere neutrale de'latini eloquentissimi non
brevi parole qual fosse. scalvini, 1-53 : insulsi infìlzatori di parole, magri pedanti
di rivedermi. c. arrighi, 1-53 : il conte lorenzo, nonagenario, era
ne'libri pubblici annotare. panigarola, 1-53 : nelle vittorie le morti de'prencipi
. obbrobriuzzo. m. franco, 1-53 : che ti dà il cor di far
le tenebre dell'obblivione. scalvini, 1-53 : certo è la terribile vendetta e
tuoni elegiaci da picchiapetto. nievo, 1-53 : il padrone nell'accennarle or questo or
di una gerarchia affettiva. rinaldeschi, 1-53 : chi non ha in odio il padre
de intendere cose nuove ». groto, 1-53 : perché poco rileverebbe mostrar l'infermità
si possa. bandello, 1-3 (1-53 ): la coperta era di raso carme-
e nasso e chio. padula, 1-53 : in sul feretro / d'oliviferi rami
creature fantastiche o immaginarie. nanea, 1-53 : la spada ch'era un grave salangiotto
a dargliele la mattina. viviani, 1-53 : questi boschi serviranno a ridurgli in
movete le navi. livio volgar., 1-53 : ordinò... i giorni
di modo. fra giordano, 1-53 : questo si è orare con la mente
. -sostant. fra giordano, 1-53 : molto sanza fine piace più a dio
sopra l'altro. c. bartoli, 1-53 : il maestro, nel murare,
orinali sono chiamate. ventura rosetti, 1-53 : pigliate belzoi lire due e faretene
in bianco. c. bini, 1-53 : è fina davvero quella carta, e
trovato et ordinato. guidotto da bologna, 1-53 : pongono i savi che gli ornamenti
materia trovata. guidotto da bologna, 1-53 : la quarta cosa laonde il dicitore dee
assai orrevolmente. libro di sentenze, 1-53 : longi da noi gli uomini ornati
valore scherz.). bandetto, 1-53 (i-617): abbracciata la donna che
di temerarietà, sfrontatezza. guglielminetti, 1-53 : se invoca piano, in ansia,
: confronto, comparazione. patrizi, 1-53 : facciasi... da voi l'
ed autorizzare cotali proposizioni. soldani, 1-53 : da quelle [dalle matematiche] si
del contorno delle monete. cellini, 1-53 (137): fu preso uno ovolatore
oziosa. poliziano, st., 1-53 : io soglio pur nelli ociosi tempi,
del tempo). caviceo, 1-53 : pasciuto de quel celeste pabulo che
ecclesiastico. m. villani, 1-53 : in cotale mattina per cagione di pa-
giov. caval canti, 1-53 : questa così fatta stroccia faceva padule
cittadino palleggiarsi il nome. rovani, 1-53 : or sentiremo come il mondo antico
si paludano. giov. cavalcanti, 1-53 : questa villa aveva nome flumenzia, non
) i donzelli teneri. lubrano, 1-53 : calano angioli a rifocillarlo negli eremi e
pubblicò il medesimo mabillone. calepio, 1-53 : fiorisce altresì lo studio de'
, opporre. m. villani, 1-53 : volendogli uno dare della spada in
altro punge e puzza. groto, 1-53 : risponderò ad alquante og- gezzioni che
e og- getti. angioletti, 1-53 : dopo tanta infanzia, io non posso
la parola come suono. bonghi, 1-53 : la critica ideale ha necessità di
con verbo, cioè locuzione. muzio, 1-53 : ha molto il costume di usare
parte del corpo. erbolario volgare, 1-53 : lo eupatorio... si è
vultima partita: morire. becelli, 1-53 : fiera mano, dicea, perché più
te l'usato stile. benci, 1-53 : la mente, ripiena di semi e
ogni via di scampo. panigarola, 1-53 : chi seguita uno che fugge, potendo
di galle e passule. landò, 1-53 : gasperia comasca, femina virtuosa e
; pasticcio. m. villani, 1-53 : ci è debitore il vescovo di faenza
, arrosti e torte. landò, 1-53 : sabino galla fu il primo facitore de'
leggi positive dello stato. cameroni, 1-53 : neppure il più serafico fra gli idealisti
, tradimenti, rapine. benci, 1-53 : la mente ripiena di semi e
altri. dante, inf., 1-53 : questa [lupa] mi porse tanto
in un corpo comune. bisaccioni, 1-53 : dove i popoli sono di facile natura
, pazziula, pazziuòla. bandello, 1-53 (1-616): io vi farò con
selva / siccome or fai. gnoli, 1-53 : il sole or pende sul letto
franzesi penetrate in italia. tenca, 1-53 : una volta penetrato nei libri, il
la meditazione. c. bini, 1-53 : la declamazione è il colorito del
. -eternità. aleardi, 1-53 : non tutti duràr quel turbinoso / indefesso
un dato intento dicesi perfettibile. berchet, 1-53 : il quale umano sapere non è
compiere un'azione. fioretti, 1-53 : fu in grande perplessitade e non sapea
pertinace e gagliarda noncuranza. scalvini, 1-53 : certo è la terribile vendetta e la
irte boscaglie con cui confinano. berchet, 1-53 : il quale umano sapere non è
memorando essempio. i. andreini, 1-53 : vi son le furie e altri
: essergli infinitamente inferiore. berchet, 1-53 : fanno eco a tutte queste fandonie
di poca altezza il capitello. manso, 1-53 : avendo riguardo all'eminenza e pianezza
(un atteggiamento). castelnuovo, 1-53 : era una conversazione fra amici,
forza sull'apposito pedale. marinetti, 1-53 : 'dare piede': spingere avanti uno dei
veggio intorno. zenone da pistoia, 1-53 : oh qual più cosa graziosa e lieta
seria numerata. giov. cavalcanti, 1-53 : io ancora viddi quasi all'uscita
immaginazione quali siano. del casto, 1-53 : non udìvasi allora alcuna facezia o
e anelle et altri adornamenti. tassoni, 1-53 : questi [il vescovo] poiché
il sensale, il facchino. landò, 1-53 : montino da cesenna, picicaiuolo,
cassieri, 1-53 : le antenne sono per la città quello
e del presidente). crudeli, 1-53 : per un mese intero il re teneva
, un pochétto si vergognò. bandello, 1-53 (i-617): abbracciata la donna
si vede per esperienzia. pulci, 1-53 : al savio suol bastar poche parole.
i non libati poculi. argiroglotto, 1-53 : non sì bramoso i fugativi poculi
dentro la tascoccia riposi. landò, 1-53 : montino da cesenna picicaiuolo fu il
-potenza virile. bandello, 1-53 (i-617): le giaciture di messer
. coraggio, poltrone! borgese, 1-53 : la faccia gli divenne allora più
diceva: buon per me! niccolini, 1-53 : or d'astuti / monaci iniqui
lo stesso che levigazione. carena, 1-53 : 'levigazione': i chimici e gli speziali
, di ottima qualità. magalotti, 1-53 : quel thè porfirogènito de'giapponesi creda
ci puose vergogna la natura? pontano, 1-53 : guardarne che questo praticar de spingere
manifestazioni di massa). ojetti, 1-53 : c'era folla attorno, di leghisti
trafficare nascostamente. l. strozzi, 1-53 : -nettatevi da'piè, o mona voi
avea nome baligante. m. villani, 1-53 : per comandamento fatto a'portieri per
su gli occhi. s. bargagli, 1-53 : egli par bene che sia propia
quella pososa della duse. arbasino, 1-53 : io compro sì le riviste ma gli
di priore e posteriore. rosmini, 1-53 : il sentito primitivo è la materia
giardino ne uscimo insieme. cesariano, 1-53 : ma il pseudodipteros così se colloca
porta de la casa. idem, 1-53 (i-611): non cessando mai il
alla fatica. l. strozzi, 1-53 : piccole son [le fighe],
signore bastato sarebbe. mariano marescalco, 1-53 : ordina, filodemo, una gran
una prop. subord. pontano, 1-53 : guardamo che questo praticar de spingere
navarra. g. m. casaregi, 1-53 : egli è tenuto a soddisfare suddetto
preso da loro. bestiario moralizzato, 1-53 : è lo nemico questo caciatore:
d'aria).. bandello, 1-53 (i-617): le monache di genova
presentimento luminoso intenso. sbarbaro, 1-53 : il cielo si sbava di viola
non ci sono a sotterrare? caproni, 1-53 : sono un povero prete. /
stroncava i giorni nel cominciarlo. caproni, 1-53 (tit.): lamento (
mostrano loro favorevoli. guarino guarini, 1-53 : talvolta si vorrebbe l'ordine delle
nette, secondo i regolamenti. borgese, 1-53 : erano commedianti, ecco, commedianti
vitruvio prospettivo prisco ha imitato. argiroglotto, 1-53 : né con gaudio maggiore il superbo
rilasciar doveasi dal soc1. mazzoni, 1-53 : il filosofo naturale non solamente con
privazione della libertà. f. negri, 1-53 : so che molti dànno titolo di
alleanza francese. g. bufalino, 1-53 : non era solo in quel luogo
riflessione). g. visconti, 1-53 : come uom che nel pensar profondo è
questo e quello. foscolo, xi- 1-53 : 1 padri e i maestri, per
qual fussi sua intenzione. vespucci, 1-53 : se fussi alcuno tanto plorisso nella
di buon colore. r. cocchi, 1-53 : nelle donne di europa rade volte
in congegno il suo potere. fenoglio, 1-53 : la potassa detonò. superino già
anticamente siamo. fed. della valle, 1-53 : acciò che non si stimi malivolenza
porta]. s. spaventa, 1-53 : prima di unire una persona,
ogni provincia ha il suo. leti, 1-53 : non restò [frate felice]
- anche sostant. cesariano, 1-53 : il pseudodipteros così se colloca: che
tale animale. m. villani, 1-53 : essendo a desinare, riscaldati dalla
emotivamente alla vita. gnoli, 1-53 : il sole or pende sul letto /
-como della luna. palazzeschi, 1-53 : la sera era serena e rosea ancora
mezzo a quella moltitudine. borgese, 1-53 : erano commedianti, ecco, commedianti
o canore. g. bufalino, 1-53 : nelle ricorrenze dell'anno, il
grassa, a quaglia. bandello, 1-53 (i-616): -antonello, dimmi un
fue plobicato a tutte genti. cellini, 1-53 (136): il papa..
qualun- quiste. c. bene, 1-53 : abbiamo letto il copione, senz'altro
altro che non era. dolce, 1-53 : il color bianco è specialmente convenevole
raccomodare, racconciare. soldani, 1-53 : pretendi forse che per pochi tasti /
che di poeta. v galilei, 1-53 : mediante la qual dimostrazione che ne
chiama a tale incombenza. savinio, 1-53 : udii chiamare alla visita medica..
sonare il rancio). savinio, 1-53 : il rancio squillò: « la zuppa
ambe le ciglia. l. adimari, 1-53 : sta- vasi languente sopra le piume
rhocas). ricettario fiorentino, 1-53 : i papaveri sono appresso dioscoride sei
refferendàrio della magnifica comunità. bandello, 1-53 (i- 619): il dottore
onestissimo et interissimo cittadino. busini, 1-53 : arebbono voluto che pier soderini avessi
vengono a stato perfetto. bandello, 1-53 (i-617): abbracciata la donna
). abate isaac volgar., 1-53 : la tua natura è fatta ricetta-
questo giorno? b. pitti, 1-53 : andò a duccino come a suo signore
mie parole estreme. giorgio dati, 1-53 : tiberio, attendendo ad assodarsi nel
del tuo iddio invano. dominici, 1-53 : non bestemmiare, non maledire, non
. g. l. cassola, 1-53 : quando l'alto sole in mezzo al
spasso o in gita. bandello, 1-53 (i-617): madre, con vostra
per alcuna nigromantica operazione. pontano, 1-53 : guardamo che questo praticar de spingere le
, e davano refrescamento. panigarola, 1-53 : erano ormai i suoi trecento soldati
nelle clientele degli eroi. guerrazzi, 1-53 : là dove si trattasse sottrarre un
essere guadato che altrove. bandello, 1-53 (i-616): veggendo...
-con metonimia. i. andreini, 1-53 : il giogo del matrimonio è intolerabile.
-respingere il demonio. bestiario moralizzato, 1-53 : è lo nemico questo cacia- tore
a consulta del populo. giorgio dati, 1-53 : tiberio, attendendo ad assodarsi nel
pratesi, 1-53 : in ogni luogo dove la vettura si
militari). ca'da mosto, 1-53 : in questo luogo bodumel avea nove
(il muso). boiardo, 1-53 : sono bestie [gli ippopotami] di
stato d'animo. giulio dati, 1-53 : per la prima vittoria ancorché piccolissima
parte e prendere sonno. borgese, 1-53 : erano commedianti, ecco, commedianti
innella ferriera il sangue bianco. bandello, 1-53 (i- 015): ella,
(uno scrigno). argiroglotto, 1-53 : né con gaudio maggiore il superbo
11. membro virile. bandello, 1-53 (i-614): ridendo ella e non
non avea pari. l. adimari, 1-53 : stavasi languente sopra le piume,
rotti e scossi. pontormo, 1-53 : martedì sera cenai una insalata
degli arbusti sotto i roghi. cinelli, 1-53 : 1 campi strappati al selvatico
il mulino nella dolce sera. stataper, 1-53 : i sassi voltolano e rotolano rombando
tordo così non facìa. landò, 1-53 : titto valgio romano fu inventore di mangiare
una connotazione gradevole). caviceo, 1-53 : finite le terse, grave e succose
per rosso rosolacci. ricettario fiorentino, 1-53 : 1 papaveri sono appresso dioscoride sei
alla sapocio. p. petrocchi, 1-53 : mi voltavo bruscamente alla nonna,
de la nave. g. bragaccia, 1-53 : cercando i dottori, se ah'
volto). c. arrighi, 1-53 : sarebbe stato difficile trovare un viso
insino al vespero. ricciardo da cortona, 1-53 : alcuno n'ha [giovanni]
sulle secche? ». nomi, 1-53 : svegliasi giano allora e vorria fare
plur.). lippi, 1-53 : al che tra molti comodi s'arroge
vedovo di tre mogli. cameroni, 1-53 : i brani salienti della 'férat'e della
. -integrità morale. alberti, 1-53 : dimmi, adovardo, quale dèe pesare
è molto riverito in francia. tasso, 1-53 : ducimi di consa è il duce
. -eccitazione sessuale. bandello, 1-53 (i-618): la donna, che
aove si sente sbalestrato. nievo, 1-53 : prima di cena d'altro non si
sfumature che si diffondono. sbarbaro, 1-53 : il cielo si sbava di viola con
non dura un passo. parabosco, 1-53 : qualche dispiacere a questi diavoli, eglino
[del petrarca]. baretti, 1-53 : l'amico gianni... non
, strage. benci, 1-53 : la mente ripiena di semi e gravida
di pittura ad un cieco. verucci, 1-53 : l'altr'ieri ancora andai dallo
dial. calzolaio. landò, 1-53 : flavio montello, scarpolino, fu il
della scena: palcoscenico. groto, 1-53 : i letti de'fiumi serban la figura
). dante, purg., 1-53 : da me non venni: / donna
.). g. bufalino, 1-53 : non era solo in quel luogo il
riferimento ad atti libidinosi. bandello, 1-53 (i-616): se voi passate questo
riempì l'animo di meraviglia. montale, 1-53 : c'era il falòtico / mutarsi
dato per grazia l. giustinian, 1-53 : amante sagurato, / mo che è
, giudicate dal lanzi pochi anni montale, 1-53 : ciò che di me sapeste / non
a l'asetata cura. erizzo, 1-53 : il metodo per argomenti è molto lontano
di un'intera scolaresca. nievo, 1-53 : prima di cena d'altro non si
che cosa fus- sero. brusoni, 1-53 : le tue lagrime e i tuoi sospiri
dimolto strazio. p. fortini, 1-53 : il giovine, sentendosi fare il secondo
stizzito. p. petrocchi, 1-53 : a volte io ero scorruccito con questae
e di melza. erbolario volgare, 1-53 : la decoctione de lupatorio e aurotano vale
catena montuosa). pancrazi, 1-53 : più avanti, brillano chiare le prime
terribile scroscio di mascelle. buzzati, 1-53 : tutti insieme, assolutamente insieme,
amareggiato. c. gozzi, 1-53 : han [i comici] bassi gli
isaia profeta. ricciardo da cortona, 1-53 : che ha... facto a
suo sopra la terra. dolce, 1-53 : il seme genitale è bianco in qualunque
mali semi della subita infermitade. benci, 1-53 : il demonio, entrato nell'uomo
anche sostant. de meis, 1-53 : l'opposizione è men recisa fra il
sentimento, come fanciulli. rocco, 1-53 : forse sempre si prendono o devono prender
: avere un'erezione. bandello, 1-53 (i-614): ridendo ella e non
statuti dei cavalieri di s. stefano, 1-53 : noi deliberiamo che a chi è
sepulta in questa gioventute. falugi, 1-53 : alle fiere aspre e seve / portai
atteggiamenti sociali. g. bianchetti, 1-53 : quanti vivono all'ingrosso, non si
contorcimento. m. savonarola, 1-53 : se è gravida, sente uno movimento
spinosa sepe si nasconde? falugi, 1-53 : portai el figliol tuo,..
quand'ella sigilla. m. frescobaldi, 1-53 : truo- vo lorenzo cavalcanti, mille
è la innegabile signora delmondo. tenca, 1-53 : in quel tempo l'illustrazione era divenuta
. s. bonaventura volgar., 1-53 [var.]: non è da
minuti pezzi. ricciardo da cortona, 1-53 : alcuno n'ha facto alapidare,
, smontò le scale. bandello, 1-53 (i-611): ordinò...
te oprar mia forza. montale, 1-53 : restò così questa scorza / la vera
né poco né troppo. agostini, 1-53 : 1 poveri mecanici, che per
colla percezione dell'oggetto presente. fogazzaro, 1-53 : dalla facciata della caravina le idee
valore. e. cecchi, 1-53 : c'era qualche soldone argentino e perfino
solazzasse con un suo fante r bandello, 1-53 (i-617): abbracciata la donna
ver simiglia. libro di sentenze, 1-53 : la malvagità d'i vizi si forza
in mezzo al deserto. berchet, 1-53 : figurati... che in noi
fisico o morale). bembo, 1-53 : il suo cuore a mille morsi di
landò, 1-53 : menippo da sessa legnaiuolo fu quel che
soprano leggero. m. mila, 1-53 : uno spericolato soprano di coloratura per
registri medio-alti. m. mila, 1-53 : un soprano lirico, commovente, ricco
d'ogni sua speme. ariosto, 1-53 : non mai con tanto gaudio o stupor
riempie della propria sostanza. montale, 1-53 : restò così questa scorza / la
. -sovrastante. manso, 1-53 : avendo riguardo all'eminenza e pianezza del
che con la spada. loredano, 1-53 : scipione affricano pose il morso alla maggior
una milizia). anonimo romano, 1-53 : lo quarto aiutorio fu lo re de
impugnate per il manico? fenoglio, 1-53 : portava a spallarm un parasole di cotone
senza tralasciare parte alcuna. soldani, 1-53 : tal biasma altrui, che se stesso
chiamarono lo tuo nome. benci, 1-53 : la mente concepe tutte le manifestazioni:
vogliono soldati. r. cocchi, 1-53 : tutte le donne affricane di specie nera
per paura della pena. dominici, 1-53 : non bisogna io ti dica non bestemmiare
distendere la mano chiusa. pratesi, 1-53 : « da cristian battezzato! » riprese
spianarono in un sorriso. montano, 1-53 : ho veduto... quella
zanzara. f. f. frugoni, 1-53 : o mio giglio spinoso, deh consentite
assai. g. gozzi, 1-53 : mentre che sta tutto intrinsecato in tal
un luogo). de'sommi, 1-53 : che foco è quello che esala dal
. ant. milza. landò, 1-53 : menippo da sessa legnaiuolo, fu quel
-in una metonimia. montano, 1-53 : due ore fa ho visto la durezza
colto alla sprovvista. caviceo, 1-53 : peregrino, se così ispremeditata non saperò
suo corpo). boiardo, 1-53 : nel fiume ancora si generano altri animali
far forza ». l. giustinian, 1-53 : amante sagurato, / mo che
vasi fonda del mare. de pisis, 1-53 : sembra... che l'aria
(buaytes). landò, 1-53 : clemente da chiavari... fu
, e nulla è stabilitade. rocco, 1-53 : potraisi aggiornare ancora che la tenacità
monete o di medaglie. cellini, 1-53 (137): questo si era uno
lagrime stillanti par che fiocchi. tebaldeo, 1-53 : cum precorritrice di uno stillamento,
argomentazioni, sofisticheria. zuccolo, 1-53 : vanno essi a risico di caddere in
lo stomaco). d'annunzio, 1-53 : io avevo una vera fame, una
strabalzo. -occasionalmente. magalotti, 1-53 : di questo [thè] in europa
. subire una lussazione. slatafer, 1-53 : ogni passo è nuovo, ché se
ant. treggia. de iennaro, 1-53 : uno maleditto stràgolo con. na bocte
strillo infantile. g. gozzi, 1-53 : mentre che sta tutto intrinsecato in tal
liberare stroppiati ed attratti. bandello, 1-53 (1-614): « guardate qui se
profondità dell'acqua del serchio. idem, 1-53 : questa così fatta stroccia faceva padule
quasi dimenticai me stesso. ariosto, 1-53 : non mai tanto gaudio o stupor
femm. -a). argiroglotto, 1-53 : con gaudio maggiore... /
una narrazione). caviceo, 1-53 : finite le terse, grave e succose
sua è tutta pari. groto, 1-53 : 1 letti de'fiumi serban la figura
immaginare la maggiore! g. bufalino, 1-53 : a una pensata cosiffatta, miscuglio
a quella svaccata della moglie. arbasino, 1-53 : bruno alto, superbo, bellissimo
aveva non isvanisse via. rocco, 1-53 : svanisce con la puerizia il bello
corso d'acqua). achillim, 1-53 : da la piaggia sabea tosto sen viene
lo spazio alle vecchie vigne. pavese, 1-53 : sui marciapiedi di torino il tabacco
ascende lo debito principale. ariosto, 1-53 : non mai con tanto gaudio o stupor
candidati a una carica. guidiccioni, 1-53 : si è stato in pratica di rimover
alla pece. giov. cavalcanti, 1-53 : ritto alle mura grandissimi pezzi assimigliati a
, di un proposito. rocco, 1-53 : potraisi aggiornare ancora che la tenacità
ricca di ossigeno. balestrini, 1-53 : le sue condizioni erano stazionarie come
-linea non valicabile. bandello, 1-53 (i-616): prese il suo coltello
chiama senio. cicerone volgar., 1-53 : egli [nestore] era già nella
- anche sostant. rajberti, 1-53 : concesso nelle speciali opportunità il tesoreg
suo genere. s. carlo borromeo, 1-53 : abraam... diede ad isac
giorni fa mio padre. arbasino, 1-53 : mi par di vedere gran palloni gonfiati
nominanza disnor ongnor ti cresce. montale, 1-53 : ciò che di me sapeste /
il salto mortale). bandello, 1-53 (i-614): « guardate qui se
pesce tordo così non facìa. landò, 1-53 : titto valgio romano: fu inventore
con l'altra scava. slataper, 1-53 : lichene sotto ai piedi, scricchiolante,
a rispondere. c. odom, 1-53 : tu sei innamorato, è vero?
velava e circondava i frutteti. montale, 1-53 : era forse oltre il telo /
trentacinque ai quarant'anni. bonghi, 1-53 : il manzoni ha cercato durante trenta o
. 3 3 rocco, 1-53 : vari sono gl'appetiti negl'uomini,
se non le tricnie. landò, 1-53 : teseo bizantino, che fu mediocre
dell'eccellentissimo giuoco del trionfétto. lalli, 1-53 : il giovinetto / ascanio..
ant. troccola. argiroglotto, 1-53 : né con gaudio maggiore il superbo ilio
in acquarelli come questi. malerba, 1-53 : la luce ormai entrava da sotto
: « puah! ». benni, 1-53 : si turò il naso con le dita
, un rimorso). cesareo, 1-53 : costui, fatto acre a un tuo
, appiglio; cavillo. bandello, 1-53 (i-616): mentre che antonello faceva
da tale affezione. erbolario volgare, 1-53 : lo eupatorio... si è
dell'un l'altro scolora. bertola, 1-53 : come circoscrivere quella grazia che trae
, valorosamente, strenuamente. armannino, 1-53 : tideo valentemente si difende, e a
non so che loco. loredano, 1-53 : scipione affricano pose il morso alla
moto dell'animo. m. frescobaldi 1-53 : le nitide aque lucide e tranquille /
, di un salario. agostini, 1-53 : i poveri mecanici,...
mi piaciete. p. montanari, 1-53 : ma con vertà non sia chi se
dubbio male, nominati vicenomi'. muzio, 1-53 : il pronome suo (che userò
musicali, ecc. malerba, 1-53 : con la sesta congiunzione mi tenni su
un poco di dolce luna? montale, 1-53 : era forse oltre il telo /
modi ineducati, sguaiati. bandello, 1-53 (i-614): « madonna »,
e della virilità la vecchiezza. tasso, 1-53 : ei di virilità grave e maturo
. prov. m. palmieri, 1-53 : in tutte l'opere umane sono viziosi
averia pienamente meo volire. dominici, 1-53 : per convertire certe ingannate donne,
ed ebbe suo volere. dominici, 1-53 : il nostro padre domenico, solo per
città, e così morì. slataper, 1-53 : i sassi voltolano e rotolano rombando
animali. l. ciampolini, 1-53 : egli accortamente intavola un discorso sulla
peggiare in alcuna onestà. fiamma, 1-53 : è [il peccato] error,
soddisfatto e compiaciuto. guazzo, 1-53 : mostrarvi conoscitore dei meriti loro e,
. f. visconti, 1-53 : par che ora più non pensi a
dolce. d. tarizzo, 1-53 : s'intreccia un fitto discorso sul dessert
scuola. e. brizzi, 1-53 : ogni tanto entrava qualche altro fughinaro coi
livello culturale molto elevato. arbasino, 1-53 : un linguaggio highbrow, astruso e pososo
stati uniti). e. lupinacci, 1-53 : disse accendendo a sua volta l'
il parto. d. chianese, 1-53 : questa beanza è ancora aperta, fa
.). g. serra, 1-53 : « minchia, tonino, che bomba
untuose. m. carli, 1-53 : tu = anima di mannequin rivestita di
guitto. p. conte, 1-53 : mi avrai, verde milonga che sei
. s. ballestra, 1-53 : soppesate e messe da parte le quantità
di una persona. collodi, 1-53 : unpizzicore, una curiosità puerile, molesta
). l. russolo, 1-53 : furono solo i poeti futuristi con le
). l. russolo, 1-53 : i poeti futuristi... servendosi