avverb. g. gozzi, 1-441 : io ti raccomando però, che tu
dell'ultima mano di biacca. calvino, 1-441 : la febbre del cemento s'era
, il buon presso. d'azeglio, 1-441 : si partì su una di quelle
che fece all'angelo. garzoni, 1-441 : all'ultimo (per finirla) tutta
d'una feritoia. calvino, 1-441 : là vedevi il palazzo già abitato,
possano più riprendere plasticità. boccardo, 1-441 : nel commercio europeo si prese l'
ecc.). boccardo, 1-441 : quasi tutte le nostre provincie ab
cipresso, coccole di mortella. magalotti, 1-441 : non si può desiderare vista
s'estenua e divien marcio. magalotti, 1-441 : il zucchero si fa della sura
ciel de strida ardenti. garzoni, 1-441 : non dice quintiliano di pitagora che col
l'uso delle monete. algarotti, 1-441 : del commercio, a cui diedero da
belle e concordanti armonie. garzoni, 1-441 : qui s'ode l'armonica modulazione
puoi impeciare gli altri. domenichi, 1-441 : egli quando ritornò d'asia distribuì
fabbricazione di armature. tavola ritonda, 1-441 : eglino (i giganti) truovano
che manifesta ferocia. poliziano, 1-441 : fu sì diro e tossicato il morso
cambiar casa. cicerone vólgar., 1-441 : disgombra la città, e liberami
matto e disperatissimo. d'azeglio, 1-441 : mi diedi a far di scherma,
orrore a chi resta. foscolo, 1-441 : correndo con alta asta brandita, /
: è necessario il divorzio. baldini, 1-441 : il divorzio della scienza dall'arte
chiaramente, acutamente. garzoni, 1-441 : qui l'arsis, qui il tesis
consecutive. garzoni, 1-441 : qui s'ode la perfetta eufonia,
del gran fabbricato della filanda. calvino, 1-441 : c'era qualcosa che gli interrompeva
benevolenza. diodati [bibbia], 1-441 : tutti i principi delle pro- vincie
trarre allora il suddito? delfino, 1-441 : in chi può tutto e che sol
di lor beni gioie prende. delfino, 1-441 : l'afflitto cuore / sentirà gioia
una voce possono emettere. garzoni, 1-441 : la vera sinfonia... è
caricarne il guidalesco. d'azeglio, 1-441 : quei poveri giumenti cui si mette il
romani cittadini in furore. pallavicino, 1-441 : sei fabbrica spesso con l'immaginazione,
madre, benché incenerita. miloni, 1-441 : quel veleno... sempre mai
alcuni la sua bevanda. varano, 1-441 : ogni più ingrata e dispregevol esca /
. protervo; tracotante. bergantini, 1-441 : tale l'ha [il fusto]
. a. boito, 1-441 : il principe esigeva dall'agricoltore l'
fuoco della divina carità. miloni, 1-441 : salomé, intesi appena tai sentimenti d'
stendere, ma, lasso! palazzeschi, 1-441 : voi non dovrete pensare a tornigli
è fatta assolutamente cronica. pascoli, 1-441 : ho cominciato l'anno con una
che dimostri all'agricoltura. miloni, 1-441 : aristobolo, il quale sicome in tutte
viene meno. cicerone volgar., 1-441 : tu sai, catilina, che quante
'l mi'mal mi dole. pascoli, 1-441 : in tanto abbiamo bevuto del vino
stata composta dal compositore. garzoni, 1-441 : qui s'ode l'armonica modulazione
con tutto desiderio. macinghi strozzi, 1-441 : è naturale che 'l figliuolo si
che poco frutta. macinghi strozzi, 1-441 : quando non ho vostre lettere espesso
è mosso e fatto operatore. pallavicino, 1-441 : di poi studia di risognare,
alla fortuna del fratello. giannone, 1-441 : per togliersi l'ostacolo del duca
mio paglierizzo dove dormo suso. campiglia, 1-441 : [sua maestà] non isdegnò
dei loro " compagni. varano, 1-441 : questi è mio figlio / di cui
e florida. r. sacchetti, 1-441 : del 'personale'ce n'ha, la
una più pietosa. canti carnascialeschi, 1-441 : non dispregiate, / vaghe donne
a sé sola congiunge. piccolomini, 1-441 : di qui nasce che molti amanti,
[pace] chiama. pallavicino, 1-441 : tale inclinazione a invogliarsi e a
cappello quando s'allarga. bergantini, 1-441 : il cardo / qua minaccioso per le
ne compiremo alcuna. canti carnascialeschi, 1-441 : non dispregiate, / vaghe donne e
quello si ritrova tardo. campigtia, 1-441 : sua maestà medesima... a
messalina. pallavi cino, 1-441 : l'animo, per non rimanere in
a una tattica. tavola ritonda, 1-441 : vedendo gli due cavalieri che niente
che serve come sostegno. calvino, 1-441 : erano le case: tutti questi nuovi
s f. f. frugoni, 1-441 : io mi raccordo di quell'èrcole,
. intr. fantasticare. pallavicino, 1-441 : di poi studia di risognare, amando
satollare il proprio ventre. varano, 1-441 : ogni più ingrata e dispregevol esca /
ravvedutosi della scappata, chinò le calvino, 1-441 : continuava a cercare di far nuove scospalle
il caso avviene di raro. varano, 1-441 : questo è mio figlio, /
gli altri per- cotevansi. pallavicino, 1-441 : studia di risognare, amandomeglio l'ingannarsi
groppe, criniere di cavalli. calvino, 1-441 : il caseggato...,
stampati conserva ancora. de pisis, 1-441 : un suo amico bibliofilo un giorno gli
consulte e pratiche della repubblica fiorentina, 1-441 : piero gualterotti, gonfaloniere di iustizia
la cresta perfettamente silenziosa. calvino, 1-441 : siccome da anni durava questa storia,
un organo vegetale). bergantini, 1-441 : il cardo, / qua minaccioso per
, ecc. cicerone volgar., 1-441 : grandi grazie dovemo fare a'dii che
rimaste le tache bianche. bergantini, 1-441 : qua [il cardo è] verdissimo
e cedri alte spalliere. stoppani, 1-441 : vorrebbesi che quella montagna fosse il vesuvio
. telefonatina. a. prati, 1-441 : 'telefonatina': telefonata corta. =
fiorini, / ei niccolò da correggio, 1-441 : per una tella ordir alla natura /
cittadina piena di fantasia. calvino, 1-441 : erano le case: tutti questi
zio paterno. r. sacchetti, 1-441 : lo zio bastiano riappiccò un discorso
da mie vergogne avvolta. stoppani, 1-441 : il vesuvio è tutta una creazione dei
medicina e farmacia. pascoli, 1-441 : hocominciato l'annocon una forte lombaggine.
beffarda indifferenza. c. invernizio, 1-441 : ma badi che se sua moglie se