sedie, il telaio. verga, 1-363 : chi non stava a guardare si affaccendava
può essere affrontato. alfieri, 1-363 : odi tu gli urli atroci? /
conti era maraviglioso aritmetico. leonardo, 1-363 : questo nulla ha la sua parte
! gli ingannali, xxv 1-363 : benedetta sia ella! io ho una
prose sembrano cantilene. g. gozzi, 1-363 : trovandomi iersera in una conversazione,
i sommamenti afflitti ed allegri. foscolo, 1-363 : quanto rifulse aurea la luce,
nella confezione delle parrucche. carena, 1-363 : 'cardo ', assicella bislunga,
. cigno. guido da pisa, 1-363 : una aquila... percosse alla
è l'altra. i. pitti, 1-363 : anco nel 1434 due fratelli,
la conversazione. g. gozzi, 1-363 : trovandomi iersera in ima conversazione, cadde
corona né tenere terra. tavola ritonda, 1-363 : da l'altra parte, si
piccola corona. tavola ritonda, 1-363 : l'una [delle insegne] era
si affacciò allo sportello. soffici, 1-363 : arrivati a un crocicchio dove tra
nel mondo alle città sepolte. magalotti, 1-363 : egli era innamorato veramente, e
in quella grazia che solevi. garzoni, 1-363 : il primo suo giorno è celebre
'l cuor lieto sentire. nievo, 1-363 : una dolce curiosità mi intrattenne a vederle
deve durare il mondo. garzoni, 1-363 : si chiama pentecoste, overo la
onore. fr. colonna, 1-363 : né qual megara erexe o qual
, respingere, cancellare. pallavicino, 1-363 : tutte le noie degli altri sensi lasciano
molto begli e ricchi. tavola ritonda, 1-363 : cinsesi uno scheggiale fatto di fila
fatte di frasche). garzoni, 1-363 : il settimo dì de'tabernacoli, che
fatti gabellare per eroi. svevo, 1-363 : l'ira però la vinse in
a sorte. livio volgar., 1-363 : eglino gettarono le sorti quale di
a quelle dell'uomo. pallavicino, 1-363 : tutte le noie degli altri sensi
/ incanutito per lo spavento. stuparich, 1-363 : sotto, lungo la costa,
e infine si dimise. borgese, 1-363 : voialtri interventisti... perché volevate
prezzo. c. gozzi, 1-363 : m'inorridiscono / mille sospetti, mille
topazi al collo tegna. tavola ritonda, 1-363 : tristano fa fare per sé proprio
, corrompere. chiose sopra dante, 1-363 : la invidia intenebra il cuore dell'
-introduce il discorso diretto. palazzeschi, 1-363 : -in questo caso avrebbe sbagliato la
nuovo da me inventato. pallavicino, 1-363 : vicino di poche ore alla morte e
a mattina avanzata. c. bini, 1-363 : la furia invernale più non investe
bruna dei tuoi occhi. calvino, 1-363 : amedeo (sebbene una lama di scoglio
questo più largo. macinghi strozzi, 1-363 : mona alessandra scrive largo sopra di ciò
, della noia di leonardo. calvino, 1-363 : un piacere marginale,..
fren dell'orbe intero. bergamini, 1-363 : né gli era schifo maneggiar le marre
, impassibile. de pisis, 1-363 : le stelle alle volte gli sembravano
muovere alcuna quistione. macinghi strozzi, 1-363 : fu... chi mosse
(di animali). tansillo, 1-363 : se in stalla fosse alcun cavai di
i propagandisti della guerra. borgese, 1-363 : noi neutralisti... volevamo vietare
tutti i 475 convocati. baretti, 1-363 : mi scrive da parma intorno a
aveva universalmente occupati. de roberto, 1-363 : uno stupor muto la occupava,
e al figliuolo. storie pistoiesi, 1-363 : ora pone la gente di m.
pagamento del mio amore. guarini, 1-363 : per non parere che quel di
di attore teatrale. d'annunzio, 1-363 : in questo a punto è il fascino
più caffè e cioccolata. serbar di, 1-363 : il solito acquarolo / che fa
: a suo favore. giuglaris, 1-363 : sotto aureliano trovandosi alla corte tanti
/ del mar passeggiatrici. bettini, 1-363 : anime passeggiatrici dell'eliso.
molto valoroso in guerra. giuglaris, 1-363 : trovandosi alla corte tanti cavalieri che
, movimenti e grilli. pratesi, 1-363 : egli pavoneggiò un altro poco la
pennino immerso nel calamaio. baretti, 1-363 : non monta il pregio buttar via una
. s. degli alienti, 1-363 : fu in la nostra citate la sua
quarta si chiama impressiva. piccolomini, 1-363 : si concede che per equità si
e acconcia i capelli. carena, 1-363 : in firenze,... a
quadrate dagli angoli smussati. bettini, 1-363 : era già l'ora del tramonto,
dell'antica scuola toscana. de roberto, 1-363 : uno stupor muto la occupava,
uh, che miseria! borgese, 1-363 : voialtri interventisti volevate forzare la storia
fatte in questa guerra. pallavicino, 1-363 : i diletti del senso tengono picciola porzione
ortografia se non rarissimi. baretti, 1-363 : non monta il pregio buttar via
di riserbarla ai poeti stessi. borgese, 1-363 : noi neutralisti... volevano
, in coda agli altri. bettini, 1-363 : quasi tutti gli abitanti, usciti
numero di animali). aleardi, 1-363 : un plauso immenso / da la folla
oh che bella giovane! bettini, 1-363 : dopo aver girato l'occhio sul
damasco rabescato sul letto. bettini, 1-363 : le confraternite,...
suoi discepoli. p. fortini, 1-363 : li monaci, in cambio di legere
uso del fuoco. g. vialardi, 1-363 : lo spinace è una verdura che
un'afflizione. l. giustiniani, 1-363 : non posso aver riparo / a la
un fortor di carname riverso. calvino, 1-363 : la signora abbronzata si chinava verso
di sotto e si macerano. bettini, 1-363 : mi innamoravano le montagne erte e
se saran saliprese, saran minievo, 1-363 : seppimo quelle signore esser venute da gliori
e sregolato. giuglaris, 1-363 : viddero tiberio dare a pomo fiacco la
de'boni e ìusti. svevo, 1-363 : ma che cosa ho fatto io per
riposo e di sonno? emiliani-giudici, 1-363 : la infermità della fanciulla altro non
di pisa ogni intonico. tavola ritonda, 1-363 : la diritta sua insegna col campo
allentare le trecce. carena, 1-363 : 'scrinare': vale allentare le trecce,
o si striscia). calvino, 1-363 : amedeo (sebbene una lama di scoglio
segue labellega de la continencia. fiamma, 1-363 : quei c'hanno in odio il
dura del quarzo. bombicci porta, 1-363 : sono comunissime... ed assai
ha la giov. fiorio, 1-363 : 'senescente': waxing old, growing in
cioè per vecchiezza. giov. fiorio, 1-363 : 'senità *: age eldnes,
con valore enfatico). varano, 1-363 : pria che nel cielo / apparisca l'
in un'impresa criminale. pagani, 1-363 : la speranza di compensare col merito della
di un rilievo montuoso. bettini, 1-363 : di fronte mi innamoravano le montagne erte
onore di rispondere. emiliani -giudici, 1-363 : coteste e simili altre sozzure vomitavano
fuga disordinata. guido da pisa, 1-363 : rutoli, pigliate li ferri ed andiamo
fatica personale. g. bianchetti, 1-363 : or uno che volesse mostrarsi dotto ed
ippolita sen giace. g. vialardi, 1-363 : lo spinace è una verdura che
l'aure ch'io spiro? nievo, 1-363 : seppimo quelle signore esser venute da
e con delle strabocchevoli grida. calzabigi, 1-363 : a prima apertura proroppi in una
, il fratello morto. testi, 1-363 : io non desidero se non di
da gravi malattie. pallavicino, 1-363 : vicino di poche ore alla morte e
ogni augel per lo spavento. stoppani, 1-363 : parecchie delle nottole, a cui
collocarvi parrucche o cappelli. carena, 1-363 : 'testiera', che anche chiamano testa,
. tormentare, inquietare. arbasino, 1-363 : io preferisco 'tormentarmi per il solo fatto
mia madre in mano. aleardi, 1-363 : qual per incanto, la città fiorisce
leva in alto. f. negri, 1-363 : era così chiara e trasparente [la
costui che nuoce al cristianesimo. tanaglia, 1-363 : agli orti come a'prati squadra
greco e alla verdea. sergardi, 1-363 : non piace né verdea, né canapina
vestigio di collera. emiliani- giudici, 1-363 : la infermità della fanciulla altro non era
o cappelli; testiera. carena, 1-363 : 'zucca': testa che dell'umano ha
dalla zucca, zucconare. carena, 1-363 : zucconare, levare i capelli dalla zucca
zucca il capo ha calvo. carena, 1-363 : 'zuccone': dicesi di chi ha