azione). i. pitti, 1-362 : francesco vettori, tirandolo per la veste
più grossolano. g. gozzi, 1-362 : non è poi possibile che col continuare
alla prima loro protesta. borgese, 1-362 : come si fa a dire alla
). guido da pisa, 1-362 : gli rutoli cominciarono a dubitar di
2. agg. boccardo, 1-362 : le città * cambiste ', quali
lascia ricadere per ornamento. idem, 1-362 : 'cascate', sorta di ricci a guisa
ciocca di capelli arruffati. carena, 1-362 : 1 cerfuglio ', parte di capelli
a forma di ciambella. carena, 1-362 : 'ciambella', ciocchetta di capelli inanellata
dire le raggioni contrarie. algarotti, 1-362 : ma non solo ne'primi tempi,
destra del coppier percosse. foscolo, 1-362 : d'immenso riso giubilò l'olimpo
il cozzone? note al malmantile, 1-362 : i mezzani de'parentadi della nostra
dei capelli). carena, 1-362 : * crespo ', aggiunto di capelli
pemiziosissime pratiche. g. gozzi, 1-362 : l'odierno costume richiede che le
salute e l'appetito. tommaseo, 1-362 : da quel giorno accettò più sovente i
ragionamento. cicerone volgar., 1-362 : per lo tuo amore piglierò sopra
cfr. bigodì). carena, 1-362 : * diavolino ', pezzetto di fil
il giorno del mese. garzoni, 1-362 : il tal mese alli diciotto in giorno
giurare. g. gozzi, 1-362 : desidererei che mentre leggono, vi fosse
balia al santo ufficio. einaudi, 1-362 : la cosidetta disciplina dei prezzi stabilita
ciel, mover l'infemo! delfino, 1-362 : ma da colei / la risposta
; sospendere; interrompere. molza, 1-362 : ma la fama, che spesso maggior
/ piangon gli amanti. foscolo, 1-362 : il calice gemino ritondo / alla
al figur. fr. colonna, 1-362 : né qual megara eresse o qual compose
ben determinati. f. negri, 1-362 : non contenta la norvegia di far
con essa dell'eterea sede. foscolo, 1-362 : d'immenso riso giubilò l'olimpo
piaceri che non fastidiscono. pallavicino, 1-362 : onde i cibi di gran sapore
del sovran pastore. tavola ritonda, 1-362 : l'allegrezza era grande; e
. raffigurata la morte. carena, 1-362 : 'ferro da ricci', sorta di tanaglia
davanti la casa dell'amico. nievo, 1-362 : finalmente una certa sera mentre stavamo
l'acconciatura femminile. carena, 1-362 : * finta ', che anche dicono
per completare l'acconciatura. carena, 1-362 : 'fintino, fintina', piccola finta per
moto interrotto dell'ansima. de roberto, 1-362 : si moltiplicavano in lei, a
vagheggi le sue glorie. alfieri, 1-362 : sol chieggio / che un'urna
vivanda li era data ». pea, 1-362 : adesso non c'era che affogare
vecchio gittàr molte fontane. d'annunzio, 1-362 : non vede la fontana di jacopo
, leggiadre e belle. foscolo, 1-362 : d'immenso riso giubilò l'olimpo /
fame fermo giudizio. g. gozzi, 1-362 : desidererei che mentre leggono, vi
giuramento militare. livio volgar., 1-362 : per quel modo fecero la loro gente
punisce la nostra malizia. nievo, 1-362 : è comune castigo inflitto da giustizia
a noi la luce viene. caro, 1-362 : ne la libia il guardo affisse
proceder a maggiori imprese. alfieri, 1-362 : alla infiammata plebe / mostrami spenta
per suoi apostoli. della porta, 1-362 : con questa finzione inorpellata di verità
di autori ancor vivi. einaudi, 1-362 : la protezione doganale, i contingentamenti
, sospettoso. arbasino, 1-362 : caro roberto, non essere 'malfidente
questo dispositivo meccanico. pascarella, 1-362 : una casupola miserabile in un vicoletto
e di fiorente apparenza. pratesi, 1-362 : la balia, un pezzo di marcantonia
servigio e della vigilanza. pascarella, 1-362 : quando essa era a posare in qualche
pendono sui colli. gadda conti, 1-362 : da poco ha cessato di nevicare,
musica di luca marenzio. pallavicino, 1-362 : avviene che, dopo qualche intervallo,
parea volere e disvolere. delfino, 1-362 : sono le negative / inviti delle
stesse parole, senz'altro. nievo, 1-362 : il signor giuseppe rompeva i
che alle donne oppilate. sergardi, 1-362 : or dice [la vecchia] ch'
di zarfigna. c. gozzi, 1-362 : togrul, non mi dir più.
servile sollecitudine. r. sacchetti, 1-362 : là ci si diverte, ci sono
altri linguaggi. cicerone volgar., 1-362 : piacque al tuo valoroso cuore..
gli elementi. livio volgar., 1-362 : amendue gli eserciti, che molto
pasciuta de'suoi disonesti amori. mascardi, 1-362 : pasciti pur delle mie calamità e
gli albori delle proprie spoglie. molza, 1-362 : questa, che tanto co'suoi
al medesimo uso). carena, 1-362 : 'piumino': fiocco da impolverare la pelle
è ingiuria di dio. pascoli, 1-362 : fa ponderare e pondera se sia meglio
signore e padre. de pisis, 1-362 : venivano i momenti di raccoglimento e di
., riccamente apparossi. magri, 1-362 : 'preposto ': dignità ecclesiastica
ai capitoli. magri, 1-362 : 'praestimonium ': sorte di beneficio
probabili per lor medesime. pallavicino, 1-362 : dalle predette due conclusioni dianzi provate
non te ne scordare. pratesi, 1-362 : rispose, altezzosamente sorridendo e fregandosi
pipistrelli sbalzano per tana. bettini, 1-362 : per raggiungere l'ultima striscia eli luce
avevo guastato il suo piacere. borgese, 1-362 : sorprese un residuo di vecchio rancore
-sostant. c. bini, 1-362 : povero, infelice reietto. io piangerò
soffrirà di molto. gadda conti, 1-362 : io, da tanto tempo ridotto al
e forche come a monachecca. guerrazzi, 1-362 : avendo g. villani, 12-67:
e potrete meglio usarle. pascoli, 1-362 : a lucca verrò quando sarà un
son posti nel concupiscibile. pallavicino, 1-362 : quanto all'udito e alla vista
non risonare parole composte. molza, 1-362 : la fama, che spesso maggior
ruppe il mio dir repente. nievo, 1-362 : il signor giuseppe rompeva i nostri
e alla mota. p. verri, 1-362 : per acchetar... la
sempre maggiormente ne'conosciuti. mascardi, 1-362 : pasciti pur delle mie calamità,
un'imbarcazione). gadda conti, 1-362 : lungo l'opposta riva del curà i
, ostie e brigidini. carena, 1-362 : 'schiacce': arnese a foggia di tanaglie
con un cucchiaiuzzo da caffè. zena, 1-362 : sempre per sentir dire, in
fallo scritto di ginevra. piccolomini, 1-362 : perché meglio ancora questa cosa s'intenda
uno stile letterario). stigliani, 1-362 : tutte le sei stanze, delle quali
le cicatrici e simili. sergardi, 1-362 : saziate pur la fame sua rabbiosa,
region. pipistrello. stoppani, 1-362 : « che diavolo è questo? »
-attenuare un sapore. pea, 1-362 : smorzando l'olio fritto, aromato di
. f. f. frugoni, 1-362 : essendo una notte fra le altre il
fama volerebbe a ciel sereno. molza, 1-362 : la fama, che spesso maggior
, pedagogo. g. gozzi, 1-362 : avrei caro che qualche giudizioso soprintendente
significato, chiarito meglio. piccolomini, 1-362 : perché meglio ancora questa cosa s'intenda
tempo del loro innamoramento. pascarella, 1-362 : un mio amico, che li conobbe
ci ha porto. livio volgar., 1-362 : 1 contestabili furono più ingegnosi e
sparente come un vapore. pratesi, 1-362 : le finestre della contessa erano illuminate
la luce tua nelle tenebre. alfieri, 1-362 : chi corre insano / al campidoglio
o di ricamo). stigliani, 1-362 : tutte le sei stanze, delle quali
. la pisana. pratesi, 1-362 : pettegolo, invidioso e curioso com'era
possente profumo d'amore. pea, 1-362 : smorzando l'olio fritto, aromato
di piegatura dei capelli. carena, 1-362 : 'staffa': ripiegatura semplice, a modo
più tremi il cuore. nievo, 1-362 : il signor giuseppe rompeva i nostri ragionamenti
in quel suo vestitino succinto. calvino, 1-362 : portava un 'due pezzi'succinto e
via per meretrici. c. gozzi, 1-362 : canzade, valorosa principessa, /
ed avvalorarsi a vicenda. nievo, 1-362 : né talfiata anco la presenza della signora
sole). g. gozzi, 1-362 : avrei caro che qualche giudizioso soprintendente
ombra gitta il santo monte. alberti, 1-362 : la foglia rara, quella che
simmetri ci. stuparich, 1-362 : quando tra i rami spogli, ma
venduto, corrotto. cavallotti, 1-362 : non sei tu, l. a
limiti della legalità. d'azeglio, 1-362 : la loro posizione di semi-banditi non ispira