per una lunga segregazione. borgese, 1-258 : quel tanto che potesse abbisognare alla
si accalcan le nevi. settembrini, 1-258 : gran folla di gente si accalcava
terreno l'essere acquitrinoso. civinini, 1-258 : un gran deserto acquitrinoso, fossacci
proponeva loro di fare. imbriani, 1-258 : un galantuomo non può avere, se
, anzi pur d'oro. caro, 1-258 : è di là lungo a la
fanno cento zoccoli spaiati. settembrini, 1-258 : fummo appaiati con le manette,
rappresentate da azioni. einaudi, 1-258 : supponiamo che una data società per
dire degli spropositi. beccaria, 1-258 : non è il terribile ma passeggero spettacolo
già mi guardavano biecamente. settembrini, 1-258 : un solo mascalzone gridò: «
. bracàccia, bragòzza. bardolini, 1-258 : pantaloni come quelli dei giovani che
rotolar cacciato al basso? sbarbaro, 1-258 : ma voi non scordai, randagi
-anche al figur. algarotti, 1-258 : cotesto ballo, che tanto pur diletta
che sfognasse d'èva. trinci, 1-258 : si piantano [di maggio]
aqua et igni ». cuoco, 1-258 : non amo quella cittadinanza chimerica,
collera. ti ascolto placidamente. algarotti, 1-258 : non falla mai che l'uno
con peso e gonfiezza. targioni tozzetti, 1-258 : gli uccelli, godendo del vantaggio
intero corpo di ballo. algarotti, 1-258 : dopo un assai sgarbato concerto, ecco
più abile e migliore. algarotti, 1-258 : l'uno invita l'altro a ballare
, dolce nella vena. algarotti, 1-258 : seria è l'opera? e il
suo detto ed azione. algarotti, 1-258 : cotesto ballo, che tanto pur
/ così la ninfa. leonardo, 1-258 : o pittore natomista...,
ritmici, senza ballare. algarotti, 1-258 : dopo un assai sgarbato concerto, ecco
incorniciato. c. bartoli, 1-258 : nelle basiliche che aranno duoi portici
mi credeste un forte? sbarbaro, 1-258 : corta com'è, la vita dura
sono animate dalla danza. nievo, 1-258 : quando la danza ebbe termine, tutte
avere di loro misericordia. malispini, 1-258 : il quale imperatore veggendosi in grande
sopra pietre e ciottoli. calvino, 1-258 : io mi ricordai dei dementi che
voleva disporre. livio volgar., 1-258 : lucio si dispose del consolato, e
/ nella tua destra accese. imbriani, 1-258 : alzò la destra; e,
-peggior. difettùccio. nievo, 1-258 : né io conosco peggior cosa di quella
colpevole, responsabile. fra giordano, 1-258 : tanto siamo difettuosi che entro nel
a saziare, continuamente diletti. algarotti, 1-258 : cotesto ballo, che tanto pur
, con libertà. macinghi strozzi, 1-258 : a dirlo a te, lodovico si
ruscello fra le arene. settembrini, 1-258 : i gendarmi ci consegnarono ai soldati
particella pronom. andrea da barberino, 1-258 : la sera albergò in una valle
cerco che sia morto. fiamma, 1-258 : verbo propriamente vuol dire il concetto della
ne confonde l'idea. sbarbaro, 1-258 : appelli alla memoria, importuni,
ecc.). baretti, 1-258 : di giambattista zappi ho già fatto
una deportazione in massa. sbarbaro, 1-258 : ma voi non scordai, randagi,
fare parola o domanda. cicognani, 1-258 : nessuno faceva parola della signorina,
allegri e faccia gioco. tavola ritonda, 1-258 : il cavallo no si voleva dipartire
, per non farti male. cicognani, 1-258 : quand'uno à avuto un colpo
e la tolleranza fiorentina. nievo, 1-258 : quando la danza ebbe termine, tutte
a lui s'aparteneva. tavola ritonda, 1-258 : il cavallo no si voleva dipartire
dalle più festevoli tinte. cassola, 1-258 : il sole, già alto, inondava
gravità del nuovo suono. algarotti, 1-258 : cotesto balte, che tanto pur diletta
età. f. rinuccini, 1-258 : aveva appunto quel dì medesimo finiti
aceta- bulo del femore. algarotti, 1-258 : parte del dramma esso [il
nave che l'urtò. nievo, 1-258 : era questi per verità un danzatore di
considerando lo breve partire. poliziano, 1-258 : scuoti, meschin, del petto
o fa la furba. nievo, 1-258 : cominciò egli a far il furbo,
cose del mondo. mauro, xxvi- 1-258 : molte persone di giudizio / m'hanno
buona, meritoria. fra giordano, 1-258 : tanto siamo difettuosi che entro nel
scrupoli verso gli altri. nievo, 1-258 : a forza di gomitate lo raggiunse appunto
acqua esserele donato in mano. tansillo, 1-258 : usavan certi zaini e certi gotti
stuoie che puzzassero. tommaseo, 1-258 : mi dànno un granatino per la cenere
nostra greggia. lorenzo de'medici, 1-258 : nel verno giacque / il lieto gregge
vino della botte. f. rinuccini, 1-258 : gittò loro una guastada d'acqua
cupo, tetro. stigliani, 1-258 : l'allegoria gufesca è l'istessa con
-raro. ingombrare. lancellotti, 1-258 : è da stomaco non sincero, ma
che col senso del mirarla. pallavicino, 1-258 : non è adunque un male impareggiabile
bene e incaciati. costo, 1-258 : si posero a tavola, e.
della sua voce cavernosa. montano, 1-258 : i sensi... erano avidi
i capelli). molineri, 1-258 : i capelli ispidi, grigi, lunghi
lo specchio angoli eguali. ginanni, 1-258 : l'inclinazione non solo altera la forza
, e questo inferiore. manfredi, 1-258 : in questo sistema [copernicano] si
intende questo libro litteralmente. bisaccioni, 1-258 : 'dominio 'intende grandezza e libertà
più. ber- sezio, 1-258 : il furbo speziale,...
duri e invecchia più tardi. buzzati, 1-258 : non si sente gran che cambiato
i'non m'invesco. poerio, 1-258 : la storia è grande studio
crocefisso tutti i giorni. gnoli, 1-258 : dunque morì l'eterno! e come
la carità v'ispiri. tenca, 1-258 : ma non era e non fu poscia
le prigioni di lasagne. costo, 1-258 : si posero a tavola, e.
insubordinata lascivia dei lustrini. montano, 1-258 : i sensi poi erano avidi come al
io sospiro. l. giustinian, 1-258 : sti ochi lassi e 'l cor topino
del tuo vero onore. bembo, 1-258 : che già di leggiadrissime faville, /
per guardare. andrea da barberino, 1-258 : gli donò una levriera molto buona
immortale galileo. i. riccati, 1-258 : pare che [marte], giusta
una piacevole mimica caricaturale. calvino, 1-258 : questa sventura della nostra famiglia.
sia passato sette. alamanno rinuccini, 1-258 : in detta casa della francesca venne
/ de le belle lontane. nievo, 1-258 : le fanciulle che crocchiavano lì intorno
giudicio che per malignità. piccolomini, 1-258 : per la mancanza del caldo della
. turno, tornata. pea, 1-258 : chi ha perso può rifarsi a quest'
la congiunzione. i. riccati, 1-258 : gli altri tre [pianeti primari]
mentisci la tua patria. alfieri, 1-258 : pilade, oreste, entrambi /
sventuratamente, lacrimevolmente. alamanno rinuccini, 1-258 : così finì sua vita meschi
eletto a quella battaglia. guazzo, 1-258 : il che detto, volle che
contenta più di immagini sintetiche. tenca, 1-258 : la scuola moderna, perduta nel
piglia la curva ascendentale. bersezio, 1-258 : discese nella bottega del figliolo,
-aspetto abnorme, eccezione. bisaccioni, 1-258 : sono così fuori di proporzione questi
, strascicato con monotonia. cinelli, 1-258 : si guardarono allibiti. e nella risata
sua impresa d'amore. montano, 1-258 : i sensi poi erano avidi come al
ghiotta, tramezate di tomasellette. trinci, 1-258 : si comincia a tendere agli ortolani
e ci corremmo incontro. garibaldi, 1-258 : i padrini nel resto della notte
titillare e alquanto palpitare. marotta, 1-258 : le narici degli angeli palpitano,
teatrale. ariosto, sat., 1-258 : mentre s'affanna [l'asino]
pareggiato è ogni cosa. garibaldi, 1-258 : i padrini nel resto della notte
è manifestamento d'animo. fiamma, 1-258 : la parola, che si esprime di
movimento del pendolo. bacchetti, 1-258 : lo lisciava, avendo perfino smesso
io uomo? l. strozzi, 1-258 : -e ch'io inganni anche il frate
a depor le armi. montano, 1-258 : i sensi poi erano avidi come al
, che far nulla. nievo, 1-258 : alla perfine sgangherò le mascelle a
zaffe rano. costo, 1-258 : disse una di loro: « questo
di baroncieli fosato in mezo. tanaglia, 1-258 : chi cultiva la terra dee sapere
sovrani e governi). bisaccioni, 1-258 : sono così fuori di proporzione questi
giù per il collo. pratesi, 1-258 : non badò che la testa di balestruccio
attaccasse lui il suo versetto. bechi, 1-258 : è inutile illuderci l'un l'
altri non se ne avvedesse. sergardi, 1-258 : quell'entrar furtivo nei ridotti,
fertile. s. contarini, lii-i 1-258 : il sito... abbraccia la
divenuta grigia, polverosa. marotta, 1-258 : la vecchia acampora a capotavola con
e gli altri animali. pasolini, 1-258 : il zinzello di là e il caciotta
tutto come le cipolle. trinci, 1-258 : si piantano [di maggio] i
-con uso appositivo. tansillo, 1-258 : io non credo che vada così altiero
; onorifico. de luca, 1-258 : li frutti intellettuali onorifici e preemi-
. g. b. casotti, 1-258 : chiedevano [alcuni] di avere almeno
e la vaghezza. i. andremi, 1-258 : s'altri con arole ordinate procura
giusta i meriti posseduti. bisaccioni, 1-258 : sono così fuori di proporzione questi due
un torrente di lagrime. rovani, 1-258 : quei giovani, a sì strane parole
: mozzarella. costo, 1-258 : si posero a tavola, e benché
grattate dove mi prudeva. giraua, 1-258 : chi dal proprio lavoro / cerca
le punse il piè divino. gnoli, 1-258 : d'ettore, / motteggiando,
la puntualità si fabbrichi qui borgese, 1-258 : l'appuntamento era alle sette davanti
alcuno scrupolo. l. strozzi, 1-258 : - e ch'io inganni anche il
. ogni. l. strozzi, 1-258 : i denari / riparon sempre a qual
ogni anno mutano residenza. emiliani-giudici, 1-258 : dopo breve ora, col pretesto
, negletto. tavola ritonda, 1-258 : era a quel punto la più dolente
ragioneroe de'colori rettorici. antonio piovano, 1-258 : se 'l parlar vostro con
. eco si domanda. lubrano, 1-258 : nel duro della terra rifrangendosi,
in riva all'oceano. tommaseo, 1-258 : leggo al forcella... dei
pietà consperge e ricompensa. pallavicino, 1-258 : se il peccato fosse un male
gonfiatoio da rigonfiare palloni. idem, 1-258 : per fare meglio ancora, darai alla
dei peccatori). bembo, 1-258 : lo qual dì e notte pur di
. f. f. frugoni, 1-258 : non gli caleva di posar il capo
se ne diede pace. trinci, 1-258 : si rivedono minutamente le possessioni,
vivacemente varia la natura. lubrano, 1-258 : nell'aria,... nell'
più ringiovenisce in lei. piccolomini, 1-258 : invecchiando gli altri vizi e debilitando
in questi due giorni. pascoli, 1-258 : zimeo e gli altri ci hanno.
e l'intellettualismo filosofico. sbarbaro, 1-258 : voi non scordai, randagi, di
della bava di satana? montano, 1-258 : 1 sensi... erano avidi
di legno. g. bianchetti, 1-258 : credo che mi avrebbero morto d'
le cangia in rabbia. giraud, 1-258 : loderò chi non crolla / per
banchi della scuola. gadda conti, 1-258 : te l'ha messa vicina per
suo modo di pensare. calvino, 1-258 : aveva... trovato qualcosa che
, 2-135: dalle schermaglie inbecelli, 1-258 : ora vedrem se i tui / disegni
. [tommaseo]: scolandosi libardolini, 1-258 : giù, per le tempie e pel
sconveniente. b. croce, ii-i 1-258 : l''ornato'letterario, che può
/ alla patria tornò. nievo, 1-258 : costei... pochissimo gli badava
ben lavorata e divelta. trinci, 1-258 : si piantano [di maggio] i
. f. f. frugoni, 1-258 : non gli caleva di posar il capo
; irridere a qualcuno. garzoni, 1-258 : sgrignano insipidamente d'alcune interpretazioni del
parea fioco. guido da pisa, 1-258 : fatto ch'ebbe la regina fine alle
un certo venticello di boria. deledda, 1-258 : nel suo desiderio soffiava qualche cosa
chi una spinta solenne, lmbriani, 1-258 : alzò la destra; e, poi
-acer. sorrisone. nievo, 1-258 : alla perfine sgangherò le mascelle a un
aria ancora più spaesata. calvino, 1-258 : allora io m'accorsi che il pastore
il gas e ricavarne potassa. stoppani, 1-258 : tutte le donne erano fuori,
. colorare una superficie. molza, 1-258 : altri il busso con mani ardite e
un bosco o simili. castelnuovo, 1-258 : l'ottimo marchese giuseppe misurava in
: osteriggio. l. fincati, 1-258 : 'spiragli': fori praticati nella murata d'
le tuo guance tante splendienti. montano, 1-258 : i sensi poi erano avidi come
di molti paesi qui. marotta, 1-258 : lo squillo delle posate.
di pallade. l. giustinian, 1-258 : io son stanco, aimè meschino,
volte ne sono causa. giuglaris, 1-258 : in tutti è abominevole la viperina ferocia
agro ». a. cattaneo, 1-258 : messe... le statue in
stesure di tiziano giovine? bertolucci, 1-258 : nel 1505 giam- bellino firma e
sensazione di stramba allegria. calvino, 1-258 : lo strambo cameratismo di mio padre
si può bianchi. calvino, 1-258 : alzando verso i vetri della finestra gli
procuratore che vendè. de luca, 1-258 : si disputa tra 'dottori se
superbo-, color porpora. magri, 1-258 : per color superbo s'intende il color
(un cibo). marotta, 1-258 : il profumo di quel solo supremo ragù
si fa buona prova. trinci, 1-258 : si comincia a tendere agli ortolani passata
. gotico. p. ferroni, 1-258 : da gran tempo il ponte di signa
ecc.). brusoni, 1-258 : non vi si crede, disse la
del gran turco. de luca, 1-258 : importa molto il vedere se sia
esigenze gravi e pressanti. pascoli, 1-258 : telegrafa, magari d'urgenza. val
del suo teatro. » bettini, 1-258 : era pagato poco, ma in compenso
vacuo e superficiale. giraud, 1-258 : loderò... /..
verga). trattato delle mascalcie, 1-258 : quando la verga del cavallo sempre pende
sentie- ro). fogazzaro, 1-258 : e stato come passare per un sentiero
letterario. b. croce, ii-i 1-258 : l''omato'letterario, che può
(un vizio). piccolomini, 1-258 : dice eustrazio che, invecchiando gli altri
per liquidi; zaina. tansillo, 1-258 : usavan certi zaini e certi gotti /
dà per moneta. baretti, 1-258 : suol nevicare anche in gennaio, che
romanticismo. a. casella, 1-258 : si sfoderavano uno dopo l'altro i
, sempliciotto, babbeo. nievo, 1-258 : il povero gonzo, il quale nel
schiaffo, ceffone. imbriani, 1-258 : quella palma dell'ufficiale lasciò, sulla
volg. omosessuale maschio. tondelli, 1-258 : la bella perotto era sempre lì nuda
p. v. mengaldo, 1-258 : non sappiamo se ciò sia tradurre.