non per altro). buzzati, 1-247 : si sedette... di fianco
braccia la salma agognata. tombari, 1-247 : io camminavo sempre come uno che
al figur. fra giordano, 1-247 : per due cose diventiamo ciechi;
. ridursi, adattarsi. malispini, 1-247 : alla fine s'arrecarono a tanto i
. permettere, concedere. malispini, 1-247 : i fiorentini... mandarono a
umani / potesser sorpassar? cuoco, 1-247 : i francesi aveano fondata la loro costituzione
da me udite. canti carnascialeschi, 1-247 : come scrocchi, barocchi e simil
ed esile, tutt'occhi. pasolini, 1-247 : entrò un ragazzo con un giubbetto
alla « busca ». borgese, 1-247 : quel birbante di enrico stao si
quanto l'accatto. g. gozzi, 1-247 : quando vien roba, ogni uscio
che un biroccino fino bologna. verga, 1-247 : voi... vi meravigliate
diventato maestro di casa. settembrini, 1-247 : ma non potevi entrare come garzone
anzi sia d'oro. leonardo, 1-247 : lo scultore, se fa di terra
e al figur. cicognani, 1-247 : teodoro doveva appoggiarsi a un'ala
circa che affidarvisi. verga, 1-247 : la civiltà è il benessere; e
buon senso e la bontà. verga, 1-247 : voi che, pur lacerando i
so. buona sera. fogazzaro, 1-247 : grazie a dio, la burrasca
. pretesto, cavillo. malispini, 1-247 : non l'assentirono, dando cagione
per il suo lavoro. palazzeschi, 1-247 : e se taluno doveva rivolgermi la
, calcolato da'caldei. manfredi, 1-247 : per esprimer poscia le longitudini nella
vipere. g. gozzi, 1-247 : s'affaccia la padrona e una fanticella
il grano. targioni tozzetti, 1-247 : il medesimo sig. cavaliere dice
lo toro nell'aperto cerchio. bembo, 1-247 : canzon, qui vedi un tempio
, è scritta questa favola. borgese, 1-247 : subito dopo vide sbucare da via
livida. g. gozzi, 1-247 : il galantuomo, entrato nella bottega,
bella e disdegnosa clori. algarotti, 1-247 : e se a ben condurre la
quando con naturai libera discende. algarotti, 1-247 : lo più bel ramo, dice
equilibrio e contrapeso. f. buonarroti, 1-247 : equità nell'amministrazione della moneta,
miserie umane. c. bini, 1-247 : la perdita di un utile amico è
). 1. riccati, 1-247 : che l'acqua marina, corpo sciolto
al mi'parere. fra giordano, 1-247 : questa scrittura è lume grande ad illuminare
accompagnarmi a vui. guido da pisa, 1-247 : la regina considerando che, se
parte di capitale. cinelli, 1-247 : quando, con l'intervento delle banche
sua sacra maiestà. varchi, 18- 1-247 : perché alla città, quando la stringesse
. mattioli [dio- scoride], 1-247 : sono le donnole sagacissimi animali, e
viso egro e deforme. prati, 1-247 : ma una sùbita errò fiamma sottile /
nelle pratiche degli agrimensori. pallavicino, 1-247 : queste parole: possedere un pregio
esageratori dell'umana miseria. baretti, 1-247 : il cieco balchloch non è tanto
comodo de'debitori fiscalari. settembrini, 1-247 : la gente veniva da me,
, anche nei ritratti. cinelli, 1-247 : per lei occorre una grande azienda dove
ticella. g. gozzi, 1-247 : s'affaccia la padrona e una fan-
per niente. andrea da barberino, 1-247 : fatto questo, gli faceva cerchio
tacque immote dei canali. bartolini, 1-247 : vanno con in tasca un coltellino
simile a quelle per ombrelli. pasolini, 1-247 : sull'autobus c'erano..
di maestà, d'onore. dottori, 1-247 : smorza i folgori a gli
dall'altra. guido da pisa, 1-247 : in mezzo di questo terreno, che
foresteria. b. galiani, 1-247 : i forestieri... si ricevano
di una parola. sbarbaro, 1-247 : « i miei fiori più belli li
dagli occhi di smalto. marnioni, 1-247 : in la furlana salti così snella
senza fare pause. bartolini, 1-247 : prendono il doppio [di latte]
asse nell'esteriori parti. carena, 1-247 : 'gattuccio', sorta di piccolo saracco a
le gemme e toro. bembo, 1-247 : canzon, qui vedi un tempio a
per le giravolte. g. gozzi, 1-247 : l'amico gli risponde: io
manico, il girone. crescenzio, 1-247 : viene [il remo] a spingere
a sofferenza). verga, 1-247 : la civiltà è il benessere; e
ben guardati dall'aria. sbarbaro, 1-247 : il figlio -esile e soave qual è
disus. ghigliottinare. cuoco, 1-247 : in francia si volle stabilire per massima
e superbe mi fanno ira. borgese, 1-247 : il barone ferraro, che è
, quel demonio incarnato. pratesi, 1-247 : se fossi stato un signore m'
è illanguidita nella mano. imbriani, 1-247 : col tempo, con l'espiazione
un impalpabile pulviscolo luminoso. palazzeschi, 1-247 : io nacqui rivestita da almeno mille
di sedici anni. carducci, ii-i 1-247 : come sono cretini questi impie- gatucci
, rimedio, medicamento. maìpighi, 1-247 : galeno..., dove insegna
valore scherz.). borgese, 1-247 : ebbe in piena strada un titillìo di
una persona). bar etti, 1-247 : le poche poesie drammatiche di john
calze da sprazzi indanaiate. passeroni, 1-247 : io la pelle ho indanaiata, /
terra di menzogna infama. tansillo, 1-247 : diranno alcuni che rotando 10 vado
e lampi. c. gozzi, 1-247 : turandot, in bellezza inimitabile /
; lo voglio ancor io. fogazzaro, 1-247 ; la sopportò con la più fredda
ma molto a desiderare. einaudi, 1-247 : le tariffe delle ferrovie italiane stanno adeguandosi
-scuotere violentemente; squassare. molineri, 1-247 : certo il petto che lo emise dovette
-con uso avverb. carducci, ii-i 1-247 : io sto benissimo in roma. sotto
pieni di materia latticinosa bianchissima. ginanni, 1-247 : non era [il grano]
. f. f. frugoni, 1-247 : il suo pascolo più congenito era
tan 7. riccati, 1-247 : che l'acqua marina, corpo sciolto
coperta di abitazioni ed ortaglie. bettini, 1-247 : una lingua di monte..
; abbassare, umiliare. térésah, 1-247 : cadean l'ore, crescendo ininterrotte /
traversa tra i due lucini, 1-247 : biondina si dispera, piange senza perché
da una buona signora. pascarella, 1-247 : la figura ritta sulla carrozza era
secondi manifattori dell'europa. emiliani-giudici, 1-247 : se la maravigliosa, multiforme e quasi
hai gli occhi. de pisis, 1-247 : dei ragazzetti giuocano... uno
oscure casse del banco. molineri, 1-247 : le smanie dell'avaro che, andando
altra e s'appiglia. sbarbaro, 1-247 : i miei fiori più belli li ho
la storia dell'arte. sbarbaro, 1-247 : non è l'idea della maternità
femm. -a). becelli, 1-247 : era successo al primo disputante /
n'andava la vita. bembo, 1-247 : e cerchi e mete e cento
. cielo o della natura. luhrano, 1-247 : testificano i meteoristi che nell'emisfero
guerra. s. contarmi, lii-i 1-247 : fastidito infine da così fatto procedere
testa agli aretini. c. gozzi, 1-247 : ad altoum, / gran can
meschino / ministran doglie. alfieri, 1-247 : ben so qual fonte / dolor
sciupato, malandato. macinghi strozzi, 1-247 : e'panni che sono a cammino
a balestra. de pisis, 1-247 : passa un biroccino! saltella sulle
sempre intuita e creduta. volponi, 1-247 : non potevo cominciare a indebolirmi, ammettendo
, ma pulite e lastricate. idem, 1-247 : le mostruose capitali si sono formate
eredità. diodati [bibbia], 1-247 : ancora mi ho acquistata per moglie rut
sino a le mutande. garzoni, 1-247 : de ieroglifici dice alcune cose notande
intelaiata a lama. carena, 1-247 : dall'altra banda [della sega a
odorando poi el molto auliva. tansillo, 1-247 : volete voi veder se l'aglio
e l'omaggio. di costanzo, 1-247 : la pace dopo cinque mesi dell'assedio
. delle piante ombrellifere. bergantini, 1-247 : manifestamente agli occhi appaiono / quei
al regime omeopatico. de roberto, 1-247 : 1° seguo i precetti della medicina
l'altre ingannate. guido da pisa, 1-247 : con lo suo ornato parlare narrandoli
biancheria; ghinea. arlia, 1-247 : 'panno turco ': chiamasi comunemente
un ottimo guadagno. arlia, 1-247 : si dice che in una cosa 'c'
intenderà il loro linguaggio. cuoco, 1-247 : la costituzione romana era sensibile,
reterna trinità. niccolò aa correggio, 1-247 : lascia i suspiri ormai, lascia
; dipinto. spontone, 1-247 : innanzi a tutti marchiavano a quattro
per la persona. giorgio dati, 1-247 : la più gran parte de'giudei abitano
con lo sguardo quelle cime. frateili, 1-247 : la percorreva dalla testa ai piedi
uffizi perpetui nella corsica. cuoco, 1-247 : non fate che tutt'i poteri
la quiete sua. livio volgar., 1-247 : quinzio diceva... che
vendetta aguzzini dell'austria. piovene, 1-247 : mi pesa che tu mi creda l'
filare di gelsi. bettini, 1-247 : vedeva in basso le pezze quadrate
-parassita, scroccone. sergardi, 1-247 : battezza per applausi le fischiate / e
purificante la massa del sangue. mamiani, 1-247 : e dico e giuro, fior
tile. b. barezzi, 1-247 : era una gloria a vedere la varia
e trasfigura il sentimento? palazzeschi, 1-247 : solamente l'abitudine poteva placare e
, balza e valle. d'annunzio, 1-247 : la portentosa capellatura, che pareva
pittoresco. r. sacchetti, 1-247 : la felice postura di murialto sul colle
la libertà dei prìncipi. guerrazzi, 1-247 : sarà manifesto come il vescovo di
della etnisca in toscana. emiliani-giudici, 1-247 : il ge- sualdi quindi potè rimpannucciare
produrre / e molto riconsumare. montano, 1-247 : ogni mattina, pensavo, gli
spada). andrea da barberino, 1-247 : diegli sì grande il colpo che
un segno di volo. fenoglio, 1-247 : da una casa sul greto a monte
parti e germogli suoi? sbarbaro, 1-247 : con quella fronte alta e bianca
il telefono è saltato. fenoglio, 1-247 : subito dopo arrivò dalla piazza un
persona. l. strozzi, 1-247 : io non credea che chi la quarantina
un più piccolo quartino. marotta, 1-247 : ha studio e casa nello stesso bizzarro
tu serbasti insieme. d'annunzio, 1-247 : lunghi rami di mandorlo la fante /
di punta all'asino. borgese, 1-247 : subito dopo vide sbucare da via dante
sarebbe degno di castigo. giraud, 1-247 : son pregiudizii / di quelle tali
fisico). f. negri, 1-247 : cominciano poi a poco a poco a
che egli non reprimeva più. borgese, 1-247 : un paio di volte ebbe in
nel genere suo accreditata. pascoli, 1-247 : vedo dalla tua lettera che a
opposto monte cavernose grotte. bettini, 1-247 : quello sbattere di griglie, quel fumo
con la propria personalità. sbarbaro, 1-247 : non è l'idea della maternità che
nuovi arredi e suppellettili. emiliani-giudici, 1-247 : il gesualdi... potè rimpannucciare
insulsa profusione verbale. sbarbaro, 1-247 : c. ha rintascato le sue salacità
trovino a caso insieme. poerio, 1-247 : in quanto alla sicilia, bisognava accettare
chi gli crede. niccolò da correggio, 1-247 : lascia i suspiri ormai, lascia
. c. i. frugoni, i-i 1-247 : romita solitudine, / vedi quai
rosso. ca 'da mosto, 1-247 : la cognoscenza de peleocastro si è
noi primieramente? g. bragaccia, 1-247 : fannosi i patti da servarsi inviolabilmente
sentimento). g. bianchetti, 1-247 : non voglio tacere delle donne di
ricuperare la salute. venditti, 1-247 : ecco a lui [il sole]
tagliente della lama. carena, 1-247 : 'saracco': sorta di sega a larghissima
. f. f. frugoni, 1-247 : il suo pascolo più congenito era
una foglia). bergantini, 1-247 : hawi que'semi che stanno nel
(una ruga). frateili, 1-247 : le si era venuta scavando una ruga
di raggiante felicità letteraria. venditti, 1-247 : ecco a lui [il sole
uno stato d'animo. montano, 1-247 : nulla più mi restava che lasciarmi deliziosamente
psicologica o esistenziale negativa. borgese, 1-247 : filippo si sentiva scivolare verso un
scorridore di campagna). magri, 1-247 : 'incursax': scorridore di campagna. fortis
passi in sulla via. verga, 1-247 : voi... fate scricchiolare allegramente
di te fanno tutti? sergardi, 1-247 : ognuno il può dir, con ventate
-per garanzia o pegno. lancia, 1-247 : la quale [coppa] il re
-determinazione inflessibile della volontà. lèrésah, 1-247 : al limitare dell'oblìo tu stavi /
verbo con dio. varano, 1-247 : alta vetusta / fin dai secoli eterni
ambien- te). emiliani-giudici, 1-247 : il gesualdi quindi potè rim- pannucciare
dal fuoco de'vulcani. bombicci porta, 1-247 : 'ter- mantiti (porcellaniti) '
). l. strozzi, 1-247 : gli fu forz'ire a roma /
quest'ozio m'annoia esgagliarda. borsi, 1-247 : il mio tollerar saldo / ogni istante
esigenza fìsica o fisiologica. sbarbaro, 1-247 : con quella fronte alta e bianca e
delle persone della trinità. varano, 1-247 : alta vetusta / fin dai secoli eterni
nembo / spauriste, madonna? bettini, 1-247 : zeffirino si spaurì vedendosi solo in
che li avvolge. targioni tozzetti, 1-247 : spulare e pulire il caccao tostato.
alto risultato. 1. andremi, 1-247 : non mi pare strano...
rosse a fior di pelle. borgese, 1-247 : lo sorprendevano... stordimenti
fiore pieno o stradoppio. sbarbaro, 1-247 : con quella fronte alta e bianca e
, che con molte. pascarella, 1-247 : la figura ntta sulla carrozza era.
e strisciò una riverenza. cicognani, 1-247 : ella, strisciando un inchino -
bagniuoli ed or fa sudatori. malpighi, 1-247 : più se serve dell'incidenti,
più pulitezza si chiama sugo. trinci, 1-247 : preparare e mettere all'ordine i
prora ire in giù. filenio, 1-247 : come far sofia, risguardo in suso
modo convulsivo e spasmodico. molineri, 1-247 : i nervi... mi sussultavano
mangiato svelto. n. ginzburg, 1-247 : kit parlava svelto in dialetto con la
tale uccello. g. vialardi, 1-247 : coscie di tacchino o pollo d'india
che genera calore. bombicci porta, 1-247 : le termantiti di lizzo e di altri
ch'io moro. lorenzo de'medici, 1-247 : quando tessuta fu questa catena [
. conato di vomito. borgese, 1-247 : un paio di volte ebbe in piena
rozza e ignorante. borgese, 1-247 : il barone ferrare, che è ignorante
scherzoso, scherzo. sagredo, 1-247 : afferratolo per di dietro gli disse per
inefficienza di una persona. borgese, 1-247 : il farmacista dice che il collegio è
denominazioni geografiche). pallavicino, 1-247 : nessuna creatura può essere l'intera cagione
entra si perde. g. tesori, 1-247 : vede quei fiori? adesso sono
quanto diletta a lei. spontone, 1-247 : dopo le quali eran due altre
confini, ragioni e pertinenze. boiardo, 1-247 : tra questi monti dalli quali molti
la mente. l. giustiniani, 1-247 : or ti piaccia d'ascoltare / ste