. s. gregorio magno volgar., 1-170 : perché state qui tutto il giorno
, / mordendo la terra. civinini, 1-170 : pei declivi sassosi si abbarbica qualche
lo stemma. e. cecchi, 1-170: signori che recitano accomodandosi le pieghe
avanzare, per accumulare. cuoco, 1-170 : questo danaro era accumulato in poche
il più invidiabile tesoro. verga, 1-170 : ti narrerò tutto! tutto! se
questo furore. serapione volgar., 1-170 : galieno dice, questo animale [la
si trovava per e. cecchi, 1-170 : un paio di calzoni color albicocca.
accelerare la sua mina. foscolo, 1-170 : tu non altro che il canto avrai
, poste sulle alture. civinini, 1-170 : le bevi alture s'innalzano a
quella angustia di aria. civinini, 1-170 : anche quegli alberi sembrano essere sperduti
. guido delle colonne volgar., 1-170 : confortoe tutti quelli che aveano pecunia,
aridezza si fendeva in spaccature. civinini, 1-170 : quelle nuvolette azzurrognole che si allontanano
tinto con la robbia. bronzino, 1-170 : sdegnano i membri netti gli imbrattati,
una testa di riccioli. lombari, 1-170 : una libecciata magari che giù sconquassi
capacità d'altro sforzo. gobetti, 1-170 : abbiamo avuto per quattro anni l'esempio
ascritto all'ordine equestre. pandolfini, 1-170 : i buoni virtuosi voglionsi ascrivere nel
cielo e il mar. civinini, 1-170 : bianchi paesi sperduti fra lunghi squallori
non attendeva a altro. leonardo, 1-170 : durò il fatto d'arme fino al
declivio, in pendenza. civinini, 1-170 : una catena di collinette aspre, avvallanti
sulla bancarella. pasolini, 1-170 : siccome era grosso due volte il ric-
segnor de tartaria ». leonardo, 1-170 : 2000 pedoni andarono con lui (
madre faceva onore. e. cecchi, 1-170 : gli uomini... si
l'uovo come una camicia. pasolini, 1-170 : barcollando e a gesti lenti come
vevano rapidamente. levi, 1-170 : metri e metri di budella
a un blandissimo sopimento. foscolo, 1-170 : se il notturno zeffiro / blando
brandì ad uccidere mostri. comisso, 1-170 : mi volsi e vidi una mano brandire
: cantarellare. g. bassani, 1-170 : ma la sostanza era che lo lasciavano
a smòverlo! ». comisso, 1-170 : aveva un parlare violento che si confaceva
contiene la prima intenzione. idem, 1-170 : il capitoluzzo prece dente
raro. capogiro. cicognani, 1-170 : io ero sulla porta dell'appalto e
carratelli o botte. canti carnascialeschi, 1-170 : barili e caratelli, / vorrebbono
o nelle fabbriche. carena, 1-170 : 'carbonile', stanzone o altro luogo in
. memorie per le belle arti, 1-170 : lo studio della vera espressione deve
, succiole, bruciate. manetti, 1-170 : il silvestre [castagno]..
è causa ed origine amore. aretino, 1-170 : chi perde, chi vince,
i canaloni, gli appigli. buzzati, 1-170 : proprio in quel momento cominciò a
se montgolfier n'ha dato? foscolo, 1-170 : sull'itala / grave cetra derivo
padroni di dio ». palazzeschi, 1-170 : quando si tratta di rispondere su questo
deflusso dell'acqua. castelli, 1-170 : forse intestarlo [il reno] con
de'cristiani. g. gozzi, 1-170 : un villano da me conosciuto..
serve per dipignere a olio. algarotti, 1-170 : per li pittori non altro egli
eufemistico: uccidere qualcuno. cuoco, 1-170 : in cinque mesi di repubblica, il
egli era nondimeno affabilissimo. vettori, 1-170 : non si truova alcun ucello, che
al rimanente di europa. cuoco, 1-170 : la nazione napolitana è una nazione
gran quantità di terreni. cuoco, 1-170 : la nazione napoli tana è una
il colaticcio del camposanto. palazzeschi, 1-170 : scoperchiano tetti, penetrano nelle fognature,
per tutta la vita. comisso, 1-170 : aveva un parlare violento che si confaceva
lasserà dopo la morte sua. monti, 1-170 : che molta in serbo / vi
fe volar quest'inno. foscolo, 1-170 : sull'itala / grave cetra derivo /
potrei esprimere. note al malmantile, 1-170 : * costrutto in zoccoli ', s'
quella ch'ai serpente crese. simintendi, 1-170 : lasciata la sedia del cielo,
divin, sovra que'monti. foscolo, 1-170 : e cipro, ove perpetua /
tutti i casi avversi. bembo, 1-170 : anzi pregate: poi ch'egli ha
delle lingue davvero. d'azeglio, 1-170 : considerate sempre un duello come cosa
a'mezzi di dilatarli. foscolo, 1-170 : sull'itala / grave cetra derivo /
partito di sua autorità. della porta, 1-170 : di grazia, ponete freno alla
dilaga un'onda pestilenziale. pea, 1-170 : in mezzo a tanto dilagare di eresie
e sanza frutto. cicerone volgar., 1-170 : e'si puote bene discemere e
bona ventura volgar., 1-170 : poi nicodemo salì in su la scala
-vario di vicende. foscolo, 1-170 : l'inclito verso di colui che tacque
far novellamente degno. tavola ritonda, 1-170 : era donzello, e non cavaliere
fare, a decidersi. buti, 1-170 : quando l'uomo ama, benché si
. -figur. borgese, 1-170 : secondo il suo solito, dava risonanze
voi sarete una ricca sposa. manzoni, 1-170 : massaio, mi diceva un toscano
ove nacque il padre mio. foscolo, 1-170 : sull'itala / grave cetra derivo
errare. diodati [bibbia], 1-170 : ma il signore ha presi voi
e per la patria ignominioso. foscolo, 1-170 : l'acque / cantò fatali,
sorprendessero così alla sfuggita. tenca, 1-170 : il manzoni stesso, così acuto
mai puossi eterna fama? foscolo, 1-170 : bello di fama e di sventura,
e d'altri instromenti. foscolo, 1-170 : ebbi in quel mar la culla:
iulo / m'appresenta. foscolo, 1-170 : né mai più toccherò le sacre sponde
avea riportati i miei libri. mamiani, 1-170 : quivi un giorno sorvenne il vecchio
conobbi che fatale è roma. foscolo, 1-170 : l'inclito verso di colui che
. a. m. ricci, 1-170 : appresso i saggi ebrei v'era anticamente
fatto battere più fiacco. pasolini, 1-170 : « damme er formaggio mio,
ed aliti d'avemo. algarotti, 1-170 : per li pittori non altro egli
segreti delle nostre interiora. dominici, 1-170 : mal può ben dire, sì che
/ dell'isola solinga. foscolo, 1-170 : tu non altro che il canto avrai
proprio o altrui). buti, 1-170 : molti innamorati trarrebbono a fine il
grondavano acqua e malinconia. buzzati, 1-170 : proprio in quel momento cominciò a
mormorava d'intorno alla carena. foscolo, 1-170 : se il notturno zeffiro / blando
al fondo del crogiuolo. carena, 1-170 : * fondente ',...
caducità, labilità. manso, 1-170 : l'autore d'uno de gli epigrammi
fugastro e come un fuoruscito. lancellotti, 1-170 : essendo alcibiade in gran sospetto della
agli abissi implacabile contrasta. delfino, 1-170 : il fulminante giove / te [ciro
era detta la serocchina. arlìa, 1-170 : a chi vive facendo serocchi,
mano '(essendo in pasolini, 1-170 : gli si buttò sotto a testa bassa
per regolar la fornace. carena, 1-170 : 'gavozza', recipiente di legno,
ornai di freddo gelo. dottori, 1-170 : con gli occhi fissi immobilmente al suolo
nel forno. carena, 1-170 : 'gerlinaro', colui che versa e dispone
ferita al cuore la carena, 1-170 : 'gerlino', recipiente capace di due gerle
ecc.; volubilità. dominici, 1-170 : nulla altra creatura fa tante giravolte
guancia contro guancia. imbriani, 1-170 : gli strinse il collo, col braccio
. s. gregorio magno volgar., 1-170 : un padre di famiglia andò di
, in nome mio. della porta, 1-170 : di grazia, ponete freno alla
che era il duca filippo. guazzo, 1-170 : la vera misura del corpo si
doglie del parto. g. gozzi, 1-170 : si fece casa di quella grotta
svolgere; incompetente. fra giordano, 1-170 : maggiormente saremmo ignoranti di tutte l'
; dimenticato, trascurato. foscolo, 1-170 : a noi prescrisse / il fato illacrimata
raggi del nascente sole. borsi, 1-170 : o signori e buona gente, /
vita di qua niente importa. scalvini, 1-170 : i tuoi affetti, i tuoi
deserto, nella terra inabitabile. rinaldeschi, 1-170 : babi- lone fu disfatta da ciro
negli affari di stato. imbriani, 1-170 : uscì, s'incarrozzò ed andò
arrovellamenti della vita quotidiana. loria, 1-170 : una strada bianca e stretta incideva ad
del sole spezzata. a. neri, 1-170 : si vóti l'acqua per inclinazione
mazzini. de marchi, fogazzaro, 1-170 : le emozioni e le faccende di quei
il male dell'ambizione. loredano, 1-170 : l'avarizia... è una
indipendente di questa republica. campiglia, 1-170 : disegnava ristabilire l'antico parlamento e distruggere
avanti a lui fugivano. caviceo, 1-170 : fatti sizienti più che cervo ferito
. e al figur. tenca, 1-170 : la storia può bensì enunciare i fatti
/ il sì dolente orfeo. guazzo, 1-170 : alla prima cagione d'infausto maritaggio
/ in uno istante. caviceo, 1-170 : fosse io certo... che
. tinto di guado. bronzino, 1-170 : sdegnano i membri netti gl'imbrat-
becchina ti fa fare. buti, 1-170 : molti innamorati trarrebbono a fine il
vicenza, è degno. foscolo, 1-170 : io, pien di nativo / aer
per esser un catino insensibile. abriani, 1-170 : chi già dié vita a gl'
severo; inasprire. gioberti, 1-170 : certi teologi arcigni e di mal umore
anche al figur. benivieni, 1-170 : insurge 'l vento or da poggia or
e di grandi occhi. idem, 1-170 : io, pien di nativo / aer
un corso d'acqua. castelli, 1-170 : lo sfogo si potrà regolare riserbandogli
quali sono soltanto del destino. montano, 1-170 : era stato lo scandalo a disfarla
amoretto, ma un fidanzamento. pascarella, 1-170 : da quel momento decise irrevocabilmente che
doge e il capo principale. malpighi, 1-170 : la barbarie e rozezza dei secoli
(un esercito). boiardo, 1-170 : essi ch'ogn'altra cosa stimavano fuore
le membra istupedite e assiderate. brosoni, 1-170 : ripigliate a poco a poco le
campo al lor tiranno. foscolo, 1-170 : io, pien di nativo / aer
con lungo ignoto morbo. palazzeschi, 1-170 : l'altra [vecchia], ancora
per uno solo lagrimare. collenuccio, 1-170 : quanto con te serò ristretto solo,
. -sostant. foscolo, 1-170 : se il notturno zeffiro / blando sui
città e di villaggi. cuoco, 1-170 : in tali nazioni la circolazione è sempre
e senza risparmio. g. gozzi, 1-170 : un crudelissimo membro...
funzioni di nostra mente. borgese, 1-170 : un po'tutte le signore tornano
, vincolo. andrea da barberino, 1-170 : gherardo rispose che quella del re
. e al fìgur. borgese, 1-170 : un po'tutte le signore tornano dalla
pur alora se livava. poliziano, 1-170 : la pastorella si leva per tempo /
e gentile, / dare. loredano, 1-170 : si ritrovò nei suoi libri delle
di lor celeste lira. foscolo, 1-170 : se il notturno zeffiro / blando
querula sempre età longeva. bartolini, 1-170 : contadini che vanno a caccia dalla
compagno lusinghevolmente: -bevete! borgese, 1-170 : non vi sarebbe stato altro da
-pestilenziale, putrido. di capua, 1-170 : dice... che l'aria
prove da scriverne al paese. varano, 1-170 : il sesso gentil vieta che sopra
la giustizia e lui diparte. dominici, 1-170 : mal può ben dire, sì
lima e velia velia. delfico, 1-170 : questo fu il tempo in cui la
casso febricante intollerabile. tavola ritonda, 1-170 : lo re fae imprigionare la reina
delle materie prime. cuoco, 1-170 : in tali nazioni la circolazione è sempre
tutto a lei servire. rinaldeschi, 1-170 : riceve i mansueti il signore ed umilia
di tutti i savi. mazzini, 1-170 : non dissimulò [il foscolo]
schematizzare in dati numerici. boccardo, 1-170 : in economia vi sono alcune parti
maternamente con affetto grande. caviceo, 1-170 : maternamente te admo- nisco di quello
medaglia e col pennacchio. loredano, 1-170 : aveva in un capello sordido una medaglia
. medesimo, uguale. caviceo, 1-170 : fosse io certo, o signora,
misurare. ulloa [barros], 1-170 : qui facciamo un altro termine mensurale
dei cavalieri di s. stefano, 1-170 : se l'avrà mentito per la gola
. 5. gregorio magno volgar., 1-170 : il padron della vigna disse al
in quegli affari ultimi. montano, 1-170 : si trovò mescolata ai litigi coniugali
vi circulavano dentro. a. neri, 1-170 : si vóti l'acqua per inclinazione
galmare scendean dalle montagne. manetti, 1-170 : certe specie di migliacci, dai nostri
la eleganzia delle parole latine. ruscelli, 1-170 : replicate tante e tante che,
amar mi trasse. varano, 1-170 : per sì mirabil pregi, ond'altri
-matrimonio male assortito. guazzo, 1-170 : alla prima cagione d'infausto maritaggio
di acetto e sapa. costo, 1-170 : il contadino ogni frutta che mangiava
di rena. g. gozzi, 1-170 : una pastorella pasceva le sue pecorelle
nel morbo di fellonia. loredano, 1-170 : l'avarizia... è una
una segreta cava. busone da gubbio, 1-170 : non comanderà nostro sire che sia
fuggendo, andarne seco. zuccolo, 1-170 : qual morso è poi sì duro che
bisaccioni, 1-170 : io, se potessi introdur le
un'evoluzione. gnoli, 1-170 : e passano l'ore del giorno /
il decorso del male. calvino, 1-170 : questi bambini, disse il medico
egli della vostra nasagine? ranieri, 1-170 : terzo fra cotanta nasevolissima nasag- gine
naso grande e pronunciato. ranieri, 1-170 : terzo fra cotanta nasevolissima na- saggine
lieti prandi e cene liete. foscolo, 1-170 : io, pien di nativo /
e necci. s. manetti, 1-170 : è [il frutto del castagno]
sentier s'infiora. g. gozzi, 1-170 : all'improvviso sorse un crudelissimo nembo
mai, assolutamente non. foscolo, 1-170 : né mai più toccherò le sacre sponde
-in una frase negativa. latini, 1-170 : io non so nessuno / ch'io
-barriera immaginaria, simbolica. svevo, 1-170 : la sua casa gli era apparsa circondata
cui siamo tardi nipoti. foscolo, 1-170 : io, pien di nativo / aer
mezzogiorno. ulloa [barros], 1-170 : la città di cambaia giace a
, ad acque ondose. pallavicino, 1-170 : quanto alla bontà, è oggetto migliore
ioggia tuona e lampaneggia. foscolo, 1-170 : non tacque le tue limpide nubi
per li molti morti. molza, 1-170 : piangi, secol noioso e d'orror
maravigliando tienvi alcun sospetto. simintendi, 1-170 : gli nuovi spiriti non sanno da
agli animali convenevole nudrimento. rinaldeschi, 1-170 : dà... il signore
ubliato d'amor lo mistero. bembo, 1-170 : le mie ene / oblio
il fin d'ogni rimossa. molza, 1-170 : piangi, secol noioso e d'
andasse fuori qualche odore. guerrazzi, 1-170 : il presidio del castello, preso
fida il buon nocchier. foscolo, 1-170 : né mai più toccherò le sacre
nebbia oscura il sole. molza, 1-170 : la notte le piagge e i
vede, ostier non ode. stigliani, 1-170 : 'ostier non ode '
esser frutto d'iniquità. scalvini, 1-170 : parlami della fama che ottennero i
, verissima e falsissima. borgese, 1-170 : filippo... dava risonanze
atomisti greci). maipighi, 1-170 : da questo forse ne nacquero le parti-
-sottilmente preciso, puntuale. bonghi, 1-170 : il francese,... per
la cose. busone da gubbio, 1-170 : o giusta e santa corona, acciocch'
le care pecorelle. g. gozzi, 1-170 : una pastorella pasceva le sue pecorelle
(una popolazione). gnoli, 1-170 : passano l'ore del giorno / e
ricondur la greggia al pecorile. mamiani, 1-170 : sulla fredda notte, / d'
si pensa sempre il peggio. calandra, 1-170 : quando lo penso partito, filippo
non affatto poveri di vigneti. foscolo, 1-170 : bello di fama e di sventura
esaurientemente illustrato. ca'da mosto, 1-170 : la boca de buxenara è piana per
prima cottura nella ringrana. carena, 1-170 : 'picchiavéna': chiamano così quei lavoranti
di colori temperati. a. neri, 1-170 : questa calcina si faccia bollire in
non è tenuto a ritornarvi. angioletti, 1-170 : fu troppo grande il miracolo,
senza infogarsi si fonde. loredano, 1-170 : aveva in un capello sordido una medaglia
, superba, presuntuosa. castelnuovo, 1-170 : quel fedani si rivelava improvvisamente un
liberate senza alcuna replica. pantera, 1-170 : si pigliano le razioni con certe
di baroni e di vassalli. svevo, 1-170 : la fantasia di alfonso la popolò
laura porgevalo a lui. manso, 1-170 : né men vaghi essempi delle brevità della
e d'ira e sdegno. benivieni, 1-170 : febo, recinto di sua luce
raccolta e preludiava sommessamente. loria, 1-170 : indirizzatolo per la stradina, lo
. s. gregorio magno volgar., 1-170 : nissuno ci ha presi a giornata
. disus. presidium. migliorini, 1-170 : altri ['presidium '] lo
con regime comunista. migliorini, 1-170 : in notizie di stampa provenienti dalla
essere servito per primo. montano, 1-170 : il rumore scoppiato in tal modo intorno
/ i pronti passi. molza, 1-170 : ornai volge il quinto anno / che
longhezze di esse colonne. bisaccioni, 1-170 : farei li reggimenti di mille e
amicizia. f. f. frugoni, 1-170 : io non disento dal vostro proposito
a'nostri correttori. b. pitti, 1-170 : presentata che gli ebbe la lettera
, aspettando la repezadura. loredano, 1-170 : si ritrovò nei suoi libri delle spese
letter. ringagliardire. cinelli, 1-170 : gherardo... aveva forse il
le carni mi raggriccia. borgese, 1-170 : ora era come uno che, lasciatosi
al suo balenare delle acutezze. varano, 1-170 : ma dove un folle ragionar mi
s. gregorio magno volgar., 1-170 : andate anche voi nella mia vigna
gli de'prencipi. i. andreini, 1-170 : ora non mi sarà già vietato
parte de gli uomini. pallavicino, 1-170 : dove noi troviamo il motivo del
divina. bonvesin da la riva, 1-170 : de l'etemal convivio perzò sont
regimenti di fanteria tedesca. bisaccioni, 1-170 : io, se potessi intro- dur
. -presunto. lancellotti, 1-170 : io, dico, quanto a me
piede d'un vitello. da porto, 1-170 : avendo questo ponte...
è voluto per tirarli su. borgese, 1-170 : un po'tutte le signore tornano
era qualche cosa di meschino. sbarbaro, 1-170 : la poveretta sbatte le palpebre,
, rivincita. s. spaventa, 1-170 : i trattati de'gesuiti con tutti i
. concentrato più intensamente. trinci, 1-170 : staremo attenti particolarmente nelli mesi di
la mia despina. emiliani- giudici, 1-170 : roberto, come ebbro che meni macchinalmente
alcune risuonavano a lungo. loria, 1-170 : le parole... rimbalzarono
altre sostanze volatili. carena, 1-170 : 'ringrana': specie di fornace, in
rintronò per tutta la casa. cagna, 1-170 : un urlo, che pareva un
secca). g. bargagli, 1-170 : né vi è altro scampo a farla
senso reazionario. s. spaventa, 1-170 : la riazione ecclesiastica, rioperando furiosamente
spasso alraria qualche giorno. brusoni, 1-170 : ripigliate a poco a poco le
(una traduzione). bonghi, 1-170 : accade alle traduzioni francesi non ottime
con favore dal pubblico. panzacchi, 1-170 : v'ebbe il favore del pubblico,
gubbio con le sue mani. pratolini, 1-170 : l'accoglienza reverente, sorniona,
umana, ecc. tenca, 1-170 : la storia può bensì enunciare i fatti
di una persona. dominici, 1-170 : i variati casi occorrenti fanno l'uomo
-rendere di forma cilindrica. cesariano, 1-170 : se piglia uno trabe: del quale
ricetto di ladri. del carretto, 1-170 : se voleva [il re guglielmo]
la marina dyoccidente. f. paruta, 1-170 : era vicino il sole a
battere lentamente le ore. lena, 1-170 : l'orologio della parrocchia in quel gran
che par che sia polvere. pantera, 1-170 : meza libra di carne salata.
verga di salice. cesariano, 1-170 : dice l'autore debe pigliare una tenue
di una persona. serdini, 1-170 : fuggir voglio l'invidia che percosse /
copre tutto d'erbacce. pratesi, 1-170 : ieri m'ha mangiato mezza zuccheriera
-con uso aggett. guazzo, 1-170 : considerate all'incontro il bell'onore che
rinuncia dei beni mondani. lubrano, 1-170 : la colonna... di vincenzo
servi di qualunque straniero? tenca, 1-170 : alla condanna d'assurdità scagliata contro
e fragole. la capria, 1-170 : a quest'ora, da moccia,
13. prov. nievo, 1-170 : gli scempi son tutti d'un conio
non potè schermirse dagringanni. lancellotti, 1-170 : con questi e simiglianti scudi i buoni
24. prov. oddi, 1-170 : chi non sa schermir suo danno.
s. bonaventura volgar., 1-170 : schiovato il chiovo di piè, dava
di interpretazione. p. gonnelli, 1-170 : 'schizzettóne': parte che non offre
energia vitale. v pica, 1-170 : in questo semplice, ma spasmodico,
scoprivi boschiva la tua notte. loria, 1-170 : il grido sciamò spezzato in tanti
crema. la capria, 1-170 : le chiamano 'scazzetta di cardinale'quella
praticabile inclinato. p. gonnelli, 1-170 : 'scivolo': un praticabile col piano dicalpestio
il minerale appena estratto. carena, 1-170 : fscottiere': spazio di terreno, talora
vidiare i suoi abbigliamenti. montano, 1-170 : il rumore 4. sottoporre
stata accompagnata a casa. piovene, 1-170 : da quei tempi galanti le era
arrendevolezza e della sopportazione. montano, 1-170 : il rumore scoppiato in tal modo intorno
7. imitazione. simintendi, 1-170 : parte ne stae per altre rocche,
siete lodato e commendato. molza, 1-170 : piangi, secol noioso e d'
per una tempesta. vespucci, 1-170 : apena potavamo avere vista l'una nave
verso la rete avversaria. bascetta, 1-170 : servire lateralmente, in profondità,
, ma pur biasimata. serdini, 1-170 : questa [la fortuna] ercule sommerse
un risultato memorabile. c. bascetta, 1-170 : siglare il goldella vittoria. m.
vivente o lo spettro. savinio, 1-170 : i piedi del generale dell'esercito della
buhta è libero. c. bascetta, 1-170 : smistare la palla. 4
poter far mortito o gelatina. muzio, 1-170 : lo smozzicato dei- fobo. b
il soffio vitale della poesia. tenca, 1-170 : la storia può bensì enunciare i
modi e di gusti. fantoni, 1-170 : lisetta racconterà poi alla regina appena le
e quella delle donne. svevo, 1-170 : per la prima volta sognò di divenire
proiettata sul terreno. gadda conti, 1-170 : il pendio era rigato da grandi solchid'
intorno a roma. la capria, 1-170 : gialli, itterici, pori neri sul
, in infelicitate / estrema. serdini, 1-170 : fortuna altera / percuote il giusto
delle navi. f. negri, 1-170 : somministrano le miniere del regno l'argento
. sommario, succinto. malpighi, 1-170 : qualche... trattato, la
a loro dispetto. g. gozzi, 1-170 : all'improvviso sorse un crudelissimo nembo
conosceste i dubbiosi disiri? buti, 1-170 : chiamò il tempo de'dolci sospiri il
di sottaciuta ironia. la capria, 1-170 : occhi febbrili alludono dietro spirali di fumo
il discorso diretto. de'mori, 1-170 : poi ch'ella ebbe posto fine al
tenessono al disotto. livio volgar., 1-170 : molti dissero che il tempo era
, diceva cosa vera. montale, 1-170 : credo che solo assai tardi il triestino
patre mio. m. palmieri, 1-170 : sovvenendo a'bisogni nostri allievano gran
, di origini modeste. castelnuovo, 1-170 : quel fedani si rivelava improvvisamente un
ai cor m'aggiunga. ceresa, 1-170 : quel ch'or me fa fuoco,
della sua scienza sconfinata. fenoglio, 1-170 : quei due ragazzi, che prima gli
guardia della ciptà l. giustinian, 1-170 : marta, io t'ho trovata /
.). c. bascetta, 1-170 : spazzare l'area; spazzare la propria
per carlini undici. f. negri 1-170 : questa moneta si spende per due
). b. del bene, 1-170 : niuna pianta tormentata e spezzata innanzi
far cosa che frizzi? giuglaris, 1-170 : sia pure spiritoso quanto si vuole un
-anche assol. ventura rosetti, 1-170 : abbiate calcina sottile e tamisatela di
di una grandissima commodità. foscolo, 1-170 : né mai più toccherò le sacre
e un po'stinta. gadda conti, 1-170 : il primo tratto della nostra avanzata
pandolfino. bonvesin da la riva, 1-170 : là è le veste omae de preciosa
che ne derivano. einaudi, 1-170 : il paese straniero... si
letto devastarono le camflagne. pratesi, 1-170 : le piogge stemperate, l'ottobre,
mal conce e lacere. lancellotti, 1-170 : quanto a me, non vorrei essere
caratterizzano un'opera letteraria. montale, 1-170 : scandagliare a fondo gli strati e i
(lo sguardo). fenoglio, 1-170 : nessun uomo guardato con gli occhi più
rovinare, distruggere. storie pistoiesi, 1-170 : tutta la [rocca] fece ardere
structe in medicina. ventura rosetti, 1-170 : distillate insieme con il lambico dove
collegamenti fissi. cesariano, 1-170 : in questo timpano è situato l'axale
aveva voluto suicidarsi. la capria, 1-170 : al bar moccia ci sarà qualcuno disposto
la pietade acerba. anonimo romano, 1-170 : alle paravole umile lo supervo patre
le vette supreme dell'arte. montano, 1-170 : quel supremo privilegio della fama,
a picchiarla da forsennato. collodi, 1-170 : stasera la quartana la batte davvero!
della squadra. c. bascetta, 1-170 : tagliare fuori la difesa. -escludere
buona quantità d'uccellame. cassola, 1-170 : io sono venuto a comprare un
si tien una tessera. pantera, 1-170 : si pigliano le razioni con certe polizette
. trave di legno. cesariano, 1-170 : per fabricare questa coclea se piglia uno
cosa più dolce e suave. loredano, 1-170 : l'avarizia... è
toccato di quest'isola. foscolo, 1-170 : né mai più toccherò le sacre sponde
biada un moggio. balducci pegolotti, 1-170 : il tombolo delle nocelle di salerno,
di colore grigio bruno. savi, 1-170 : 'topino': 'hirundo riparia'. è l'
). b. del bene, 1-170 : niuna pianta tormentata e spezzata innanzi
umanitade e di commercio priva. malpighi, 1-170 : la barbarie e rozezza dei secoli
mosse l'universo. esposizione dei salmi, 1-170 : riceve i mansueti il signore ed
casto non so chi. guazzo, 1-170 : chi vorrà considerare la grossessa del
di compiere un gesto. garimberto, 1-170 : bariazzetto primo ottenne tante vittorie con
di lor versano. g. gozzi, 1-170 : all'improvviso sorse un crudelissimo nembo
volgari, verso e prosa. foscolo, 1-170 : l'inclito verso di colui che
violentare un'ammalata. de roberto, 1-170 : ebbe paura, non levò più
umoristico particolarmente vivace. calzabigi, 1-170 : nel 'ricciardetto', se n'eccettuiamo alcuni
ineffabili suoi giudizi. i. andreini, 1-170 : ora non mi sarà già vietato
spirando i guadi increspano. foscolo, 1-170 : se il notturno zeffiro / blando sui
al bene è zoppa. fogazzaro, 1-170 : se anche le mie scuse fossero più
, e la zuccheriera comune. pratesi, 1-170 : ieri m'ha mangiato mezza zuccheriera
ai canoni del realismo. cameroni, 1-170 : messer m. f. brunetière,
alasia [« quaderni rossi », 1-170 ]: ciò dava l'occasione al padrone
. anonimo [j. veme], 1-170 : un jockey non avrebbe pensato di
region. sonnolenza improvvisa. tondelli, 1-170 : infine una canna con del buon marocco
mammella. n. ammaniti, 1-170 : mi piaci, bambina, voglio vederti
fare digressioni. cavallotti, 1-170 : unprogrammapiù breve, epreciso, cheinduesole
, procreazione. cameroni, 1-170 : è assurdo che aurélie – amante spirituale
avvilirsi. e. corradini, 1-170 : lo rivedeva uscito di collegio, all'
cameroni [in v. pica. 1-170 ]: poiché sei amico dell'oliva,