imprecazione, come un singulto. negri, 1-152 : nebbia pesante, accidiosa, oscura
casa a dormire. verga, 1-152 : non mi tenere più il broncio adunque
generalmente di e. cecchi, 1-152 : gli animali rampanti agli stemmi sulle legno
aggrovìgliolo). tose. agrotta, 1-152 : arrivavano senza giacca, con la camicia
. -figur. bembo, 1-152 : ella [la mente] data non
di anatomia. garzoni, 1-152 : secondo donato, dall'ammazzare degli
mia angoscia in dolcezza. slataper, 1-152 : la notte ella balzava dal letto
bollire in acqua. serapione volgar., 1-152 : antimonio, galieno dice, che
di ogni apice. d'azeglio, 1-152 : l'antiquaria era ed è uno de'
il grano nella spica. civinini, 1-152 : si alzò poi un signore anziano,
o certo appetibili. d'azeglio, 1-152 : parlava di tutto lo scibile,
alzò in roma a'celesti. idem, 1-152 : ma vieni tu; perfida tu
astichello una cittadina arcadica. civinini, 1-152 : componimenti poetici... per
rupestri. e. cecchi, 1-152 : la nostra architettura è il rapporto
che la sovrastano. e. cecchi, 1-152 : su coteste nobili architetture, le
ivi non perdono opera. leonardo, 1-152 : l'arenosa e magna terra si veda
buttare all'aria ogni cosa. tombari, 1-152 : a manate a pugni a calci
scoppiarono con un fragore immenso. civinini, 1-152 : una musica un po'infantile,
, era al culmine. sbarbaro, 1-152 : della stagione balneare rimane, sì
appena nato. canti carnascialeschi, 1-152 : voglion zibellin e dossi, /
xvi). canti carnascialeschi, 1-152 : chiavacuori; / con gorgier,
e vile che tesser beccaio. garzoni, 1-152 : a'beccari poi s'appartiene essere
e di quarti di busti. garzoni, 1-152 : i beccari... over
colore bigio, cinereo. leonardo, 1-152 : adunque essendo le piante spogliate delle
pezzo di scacchi. pindemonte, 1-152 : e trastullavansi tra loro / con gli
piccini o grossi. canti carnascialeschi, 1-152 : lisci rasoi, e mollette, /
denti senza scomodarsi troppo. levi, 1-152 : fece pigliare una bella palla,
pneumatica). e. cecchi, 1-152 : i rumori del mondo non giungono
due o trecento infelici. settembrini, 1-152 : invano fu stipulata una capitolazione in ancona
cavretti, caci, capponi. garzoni, 1-152 : appartiensi làvale fornicazione lo sguardo
come veniva veniva. nievo, 1-152 : fu allora che fattesele dintorno tutte
, un buon guadagno. garzoni, 1-152 : questa intelligenza e cognizione non può
usava nel parlare di affari. slataper, 1-152 : scende un uomo. mi passa
nelle carte francesi). aretino, 1-152 : egli, preso un paio di carte
sorpresa del medico. nievo, 1-152 : contro l'opinione generale, dopo una
che abbi voluto così. bembo, 1-152 : quanto sarebbe men male che noi
il corpo di qualunque animale. bembo, 1-152 : quanto sarebbe men male che noi
un dardo. canti carnascialeschi, 1-152 : vezzi, catene e collane, /
, né quell'altra mano. bellori, 1-152 : fu in quel tanto cavato il
il corno s'appresenta armato. nievo, 1-152 : fu cosa veramente strana e commovente
collo: esserne oppresso. settembrini, 1-152 : i popoli che formavano lo stato
colloqui d'amore. imbriani, 1-152 : un signore sorprese la moglie, in
per coltrice. g. gozzi, 1-152 : due sere fa un filosofo moderno,
reca confusione, turbamento. fioretti, 1-152 : chiamandolo pazzo e istolto, e confonditore
e diversi. g. bassani, 1-152 : sarà per questo, per la
ci somministrano copiose novità. nievo, 1-152 : contro l'opinione generale, dopo
le sue parti. 5. borghini, 1-152 : perché al comune diletto il ferro
cosa). c. bartoli, 1-152 : dove tu vuoi fare l'aia,
per mastro don gesualdo. comisso, 1-152 : gli altri uomini di bordo furono contenti
un dolce rimembrar non sorga. nievo, 1-152 : fu cosa veramente strana e commovente
cosséttó), coscettino. garzoni, 1-152 : si dan buoni cossetti di manzo,
di crucci. guido da pisa, 1-152 : costui [marte] fu molto bellicoso
velacci abbisciati dove puoi riposarti. comisso, 1-152 : finì col diventare il tormento dei
della infedeltà. andrea da barberino, 1-152 : e dapoi tutta la sua gente
, ha suoi diletti. betussi, 1-152 : se la donna eleggesse l'amante
avrebbe potuto scoppiare. borgese, 1-152 : egli temette che scoppiasse a piangere
deturpato. livio volgar., 1-152 : egli aveva la barba sì lunga,
diafana, né più vera. mamiani, 1-152 : vedea / scender lo spirto errante
destra e a sinistra. verga, 1-152 : veggo la moglie del castaido, che
convenzione una guardia dipartimentale. cuoco, 1-152 : in tale stato erano le cose,
; miscredente. guidotto da bologna, 1-152 : nella diceria non dica troppe lode
in senso peggiorativo). garzoni, 1-152 : son poco differenti [i beccari]
viste dispettose ed empie. bembo, 1-152 : pieno d'inganni è il senso,
pianta, farla morire. vettori, 1-152 : si conosce quanto pecchino coloro, i
vi cantava alcun uccello. delfino, 1-152 : invano / insidia il cacciator gli
il cupo tonfo delle macchine. calvino, 1-152 : il tram che lo portava alla
donna vittoria cantava divinamente. svevo, 1-152 : sa che lei dovrebbe ora trovarsi
il sole al giorno. da porto, 1-152 : erano innanzi a essi molti doppieri
averlo a scrivere. canti carnascialeschi, 1-152 : voglion zibellini, e dossi,
a quel cane del pubblico. savinio, 1-152 : la mia sete di avventure e
eziandio durissimi alle armi. ammirato, 1-152 : i liguri erano duri nell'arme
tra quelli intercedono. g. raimondi, 1-152 : sono le letterine di due padri
, da più lieti accidenti. tenca, 1-152 : la sua satira [del giusti
essere né più né meno. pratolini, 1-152 : una sorella di bice era stata
e i giudizi di tutti. delfino, 1-152 : m'affissai nell'alte sfere,
ed una fanticella. c. bartoli, 1-152 : la famiglia sarà questa; il
ogni prosperità di quelle marine. settembrini, 1-152 : eletto papa un monaco, fra
iscolari, tutti uomini dotti. garzoni, 1-152 : l'arte [del beccaro]
indiscutibile della loro autorità. de roberto, 1-152 : una folla di curiosi, al
i sussulti dei tendini. cicognani, 1-152 : non ero un colosso: tutta
esserne aiutato. f. rinuccini, 1-152 : andò a serezzana per andare a
mente fredda e serena. settembrini, 1-152 : gli austriaci stavano minacciosi al confine,
sanguinosa via della libertà. tenca, 1-152 : gli vacillò spesso nel cuore la fede
squarciato il petto e'panni. marino, 1-152 : hanno colà tra mille insidie
e la carniera ad armacollo! calandra, 1-152 : seduto alla tavola...
, e le cimmerie grotte. alfieri, 1-152 : o figli / generosi di marte
per evitar la effusione. sbarbaro, 1-152 : le svelgono [le cipolle]
leggerezza, con delicatezza. mamiani, 1-152 : l'arpa di luciino / flebilmente tocca
de'sassi non temiano. simintendi, 1-152 : si appoggia fortemente al piegato asinelio.
parer senza vergogna. c-icognani, 1-152 : non ero un colosso:
, ecc.). pallavicino, 1-152 : passarono il desinare;...
foco della sua sfera. manfredi, 1-152 : è più sicura e spedita la dimensione
di un luogo. malispini, 1-152 : si feciono l'altre mura, acciocché
diede a gambe verso casa. levi, 1-152 : quando videro cadere la palla,
- anche sostant. dominici, 1-152 : vedi nelle galline, passere e altri
al figur. ritmo nenciale, 1-152 : non t'appestar più stranfiotti
. simbolo, allegoria. magalotti, 1-152 : tra gl'interpreti di questi gerghi o
-espressione allusiva, gergale. magalotti, 1-152 : tra gl'interpreti di questi gerghi o
boccone ch'ei trangugiasse. garzoni, 1-152 : come si dan buoni cossetti di manzo
indulgentissimo a'propri. d'azeglio, 1-152 : si ricominciò a girare roma e
co'tuoi lucidi giri. delfino, 1-152 : m'affissai nell'alte sfere,
non v'ho veduta. tolomei, 1-152 : m'awiene quel che si scrive
giudicio e di giudicante. buti, 1-152 : 'ciascuna al giudicio ',
granchi fortissimi allo stomaco. pea, 1-152 : nudo com'era, mi venne anche
cagnuolo di latte. d'annunzio, 1-152 : il guaito era immenso. tutte
rannodarle fra di loro. montale, 1-152 : dire che svevo ha saputo attendere non
v'affrettiate di consolarmi. saba, 1-152 : porta agli uomini impazienti -borghesi e
e la necessità del timore. alfieri, 1-152 : da quella fatai serata in poi
ant. incontrare. costo, 1-152 : questo mio fantoccio s'è tutto commosso
...; avarizia. lucini, 1-152 : porgimi il fiore dell'incontinenza.
a qualcosa: abbracciarla. anguillara, 1-152 : e 'ncontrando le mani intorno al
strutture di rinforzo. cinelli, 1-152 : con la prima pedagna che si taglia
hic labor est '. beni, 1-152 : per andar tessendo il suo concetto con
originato, creato. simintendi, 1-152 : danno i sacrifìci, e chiamano e
(un suono). stuparich, 1-152 : il suo era un modo di ridere
le loro maglie traspira. magalotti, 1-152 : telai ingraticolati a uso di gelosie.
. -intr. boiardo, 1-152 : re eteraco..., essendo
scatola). e. cecchi, 1-152 : nelle stanzette che si inscatolano una
diavolo. l. adimari, 1-152 : dolse all'afflitto ebreo veder che
. s. bonaveniura volgar., 1-152 : colui che 'ntinge la mano nel
grossi e folti alberi. einaudi, 1-152 : non vi è nessun dubbio che una
-con riferimento ad animali. dominici, 1-152 : vedi nelle galline, passere e altri
luce d'ideale. gadda conti, 1-152 : unico fra tanti ufficiali marzialmente fangosi
aleardi, 1-152 : mi sorride novello un tremolio / d'
dilaniare tutti i buoni. marino, 1-152 : hanno colà tra mille insidie in
di cenci. livio volgar., 1-152 : un uomo... venne nel
i miei teneri affetti. gnoli, 1-152 : quando imbruna / il sereno della
alle fabriche degli edilìzi. trinci, 1-152 : [ii] legname di fico.
. agli effetti scolastici. sbarbaro, 1-152 : dopo la baldoria dell'estate, il
di ben fiancheggiata trincera. bisaccioni, 1-152 : quanto all'assedio di alessia,
. offesa, insulto. sbarbaro, 1-152 : della stagione balneare, rimane, sì
-anche assol. macinghi strozzi, 1-152 : perché ser niccolò di francesco è
virtù conoscitiva. b. spaventa, 1-152 : l'ente... è il
dell'arte. e. cecchi, 1-152 : cotesta lussuriante monotonia, cotesta magnificenza
della maciulla / nell'aia. loria, 1-152 : gli mostrò i fili che sparivan
un lamento). tavola ritonda, 1-152 : faceva tristano lo maggior pianto e
: affrancamento, emancipazione. giacomelli, 1-152 : mi legga prima l'istrumento della
mal di mare. magalotti, 1-152 : tutti questi barri dell'indie in mare
veleno). l. bellini, 1-152 : ha [un serpentello] dentro la
, ricamata di perle. canti carnascialeschi, 1-152 : voglion zibellini e dossi, /
di questi contadini. gadda conti, 1-152 : unico fra tanti ufficiali marzialmente fangosi,
son da ti tractata. boiardo, 1-152 : re eteraco... ebbe una
chiaramente vedere. c. bini, 1-152 : voi tradurrete con qualche grado di
coincide con quello terrestre. piazzi, 1-152 : né il sole unicamente agisce sulla zona
e magnifica. b. corsini, 1-152 : bella nostra sciocchezza come se tutta
dilettevoli. ricostruite. piovene, 1-152 : i sentimenti mescolati ed b
miser san petronio. fra giordano, 1-152 : provasi altresì la santità di messer santo
come occupazione specifica. ci netti, 1-152 : la corinna andò a curiosare intorno al
dalle misure celesti. cattaneo, vi- 1-152 : gli ottomila e più chilometri quadri del
del gatto). dominici, 1-152 : gatte, cagne e simili animali domestici
corsoio, nonio. manfredi, 1-152 : quello strumento che chiamasi micrometro..
ecc.). canti carnascialeschi, 1-152 : voglion [le mogli] zibellini
nove anni or sono? d'azeglio, 1-152 : pensando a me qual ero allora
anni, molto simpatica. pascarella, 1-152 : all'apparire della megera la modellina
ui modello di vita. bisaccioni, 1-152 : quanto all'assedio di alessia [diretto
far lustrare il viso. canti carnascialeschi, 1-152 : voglion zibellini e dossi, /
ciò sembianza di tutti'. crudeli, 1-152 : si piace generalmente alla moltitudine o
e la mattina. tavola ritonda, 1-152 : subito fae venire sue armi e
volontaria morte. l. martelli, 1-152 : non erra già quel che si
non si guastino. l. adimari, 1-152 : di torbida muffa il vin si
locale; magistrato municipale. cuoco, 1-152 : per una rivoluzione non vi è oggetto
scorge in esse gli effetti. baretti, 1-152 : chi ha buon orecchio è musico
manto del loro desiderio. achillini, 1-152 : chiede mercede alla sua donna:
alcun tremare. c. bartoli, 1-152 : gettavi di nuovo sopra [sull'aia
che avete in lontani paesi. caviceo, 1-152 : per mia satisfazione non te sia
dalla sua preparazione. cagna, 1-152 : un tepore nutritivo, saturo di fritto
stordito come un'oca? svevo, 1-152 : queste donne! una comincia e le
i-599]. c. arrighi, 1-152 : a questo punto un omerico scoppio
animo nostro è libra. benivieni, 1-152 : to'tre oncie al men di
fermava sull'ondosa via. gnoli, 1-152 : sull'ondoso [della laguna] /
anche sostant. de pisis, 1-152 : arte da pazzi, arte patologica,
d'inghilterra. san carlo borromeo, 1-152 : scelerate maschere, oppugnatoci dell'onestà,
s'ingenerano a vicenda. savinio, 1-152 : io propendo... per i
me, più amara. bozzati, 1-152 : in questo senso egli stava oramai
almeno un terzo di braccio. magalotti, 1-152 : gli tuffano [i buccheri]
-palla di neve. abati, 1-152 : mi è venuta una furia / di
la propria individualità. alfieri, 1-152 : mi sento in petto / libera palpitar
combatti e noi difendi. mamiani, 1-152 : ripien del paraclèto fuoco, / alma
trovavano. -rifl. tansillo, 1-152 : par che l'amante in bestia si
. 7). guerrazzi, 1-152 : verun pasticciere al mondo nei suoi
la pena preditta. canti carnascialeschi, 1-152 : voglion zibellini e dossi /..
caldamente, con fervore. bonghi, 1-152 : se questo scambio manca nel vocabolario,
e fisiologici e patologici. de pisis, 1-152 : arte da pazzi, arte patologica
adornava di gemme ogni pedagna. cinelli, 1-152 : con la prima pedagna che si
'l silenzio tre volte. cicognani, 1-152 : la bambina per le terre strillava
in modo perequato. cesariano, 1-152 : epsi antiqui per la amgurazione de
peste. s. carlo borromeo, 1-152 : siano banditi questi detestabili e perniciosi
guardando in viso l'oste. palazzeschi, 1-152 : fino a nuovo ordine la villa
sul molo. g. gozzi, 1-152 : due sere fa un filosofo moderno,
con un sapore pungente. pallavicino, 1-152 : una volta che 'l cardinale bevve un
e di oppio. g. gozzi, 1-152 : due sere fa un filosofo moderno
e di rivoluzione. cesariano, 1-152 : hano auto notizia e scripto de li
di un poligono. gozzano, 1-152 : il cortile... aveva in
occupata a dettar leggi. beccaria, 1-152 : la giustizia umana, o sia politica
due poli move. g. raimondi, 1-152 : nell'altemativa dell'attacco e dello
/ premea le piume. aleardi, 1-152 : potessi io, poscia che avrò veduto
quando aveva fatto presa. cinelli, 1-152 : si fanno questi tralicci di scopi
la sua cara mamma! aleardi, 1-152 : potessi io, poscia che avrò
funzione elevata. di costanzo, 1-152 : in alcuni annali trovò che fra roberto
oggi teverone, stupefatti. vimina, 1-152 : la mattina seguente, alquanto piovosa
-sostant. c. bini, 1-152 : a pochissimi prediletti è concesso fare a
-dedurre. bonarelli, 1-152 : per veder se l'amor di celia
accesso, ecc. buti, 1-152 : ciascuno va quando è chiamato al giudicio
presa il proprio volume. ojetti, 1-152 : intanto il cemento lassù faceva presa.
prosopopea. l. strozzi, 1-152 : va con una presupea / che par
che sua impresa finisca. cesariano, 1-152 : preteriendo va [la luna] a
di dio peccano gravissimamente. caviceo, 1-152 : non volere, peregrino, desonestare le
. -sostant. biondi, 1-152 : la principessa tutta ridente gli disse:
spazio). abba, 1-152 : viver così, così nel deserto,
vie a difendere il vangelo. crudeli, 1-152 : chi è pronto a dar la
, a uno a uno. borgese, 1-152 : essa, prima ancora d'ascoltarlo
le sopracciglia. l. strozzi, 1-152 : la testa increspa, prostende le ciglia
in una persona. fra giordano, 1-152 : provasi altresì la santità di messer
, sf. sfida. giacomelli, 1-152 : tu mi fai, dionisio, una
'ulex europaea '. pea, 1-152 : tra le prunache si levò una
gli puzza. l. strozzi, 1-152 : o che raza di medico!.
. a. f. bertini, 1-152 : se ciò fosse vero, vi quadrerebbe
ritrasse in puglia. anonimo romano, 1-152 : roma trovaremo desfornita colle porte aperte
insieme. p. gonnelli, 1-152 : 'radiomontaggio ': è un documentario
tali radiazioni. g. bufalino, 1-152 : c'erano altri modi di ricucire i
pietà cresce 'l desio. guazzo, 1-152 : né ho mai trovato io alcun
minore oscurità d'ombra. gozzano, 1-152 : portacarrucola di ferro battuto in forma
dolente. bonvesin da la riva, 1-152 : non g'è [in cielo]
condizione. bonvesin da la riva, 1-152 : tu vedheré za tosto richeza preciosa
suscita / dovunque si riposa. aleardi, 1-152 : tratto tratto sulla via mi scontra
cavalli). cicerone volgar., 1-152 : si rattemperano i cavalli nel rattenere
recer l'anima. l. strozzi, 1-152 : bene imparò già / di galieno
recolletti e de'scalzi. magalotti, 1-152 : le monache del monastero della baronessa
dolor e'vezo ». idem, 1-152 : quent grang dolcez eo vezo, /
sé, regger se stesso. guazzo, 1-152 : a'religiosi appartiene, poma che
som proae. guido da pisa, 1-152 : a love sacrificavano li signori del mondo
de'corpi molto grate. guazzo, 1-152 : indarno s'affatica colui che cerca
parrucca riccioluta. canti carnascialeschi, 1-152 : balie, fante e mazzocchiaie /
ma per modificarla. g. bufalino, 1-152 : c'erano altri modi di ncucire
parso averlo ridiritto assai. guazzo, 1-152 : in damo s'affatica colui che cerca
amor dentro 1 confini. gatto, 1-152 : la città che senti / rivolta
. s. gregorio magno volgar., 1-152 : chiese [erode] che
violenza, sia ripigliata. oddi, 1-152 : fo tanta stima di questo vostro testi
, in queirangusto stambugio. sbarbaro, 1-152 : dopo la baldoria dell'estate,
è degno di molta scusa. beni, 1-152 : per andar tessendo il suo concetto
da lei ricetta. malatesta malatesti, 1-152 : tu n'obumbrasti l'acto mio visivo
[l'uncinetto]. idem, 1-152 : si ritrovarono amendue in un ristretto
, assai intinto di romantismo. savinio, 1-152 : la navigazione si compie nottetempo,
discepolo a gran maestro. varano, 1-152 : seguiala armata di materno zelo /
nelle provincie latinizzate). aleandro, 1-152 : nelle rime in lingua rustica padoana si
. e e cagna, 1-152 : un tepore nutritivo, saturo di fritto
. esclamazione. ritmo nenciale, 1-152 : non t'appestar più stranfiotti o
de li suoi morti. da porto, 1-152 : grandissima commiserazione era il vedere i
isessi [dei cadaveri]. sbarbaro, 1-152 : in bolivia i montanari...
eventi in un racconto. aprosio, 1-152 : contasi nel presente capitolo t'adone'
. sottoposto a filatura. simintendi, 1-152 : ripongono le tele e 'panieri e le
-rifi. da porto, 1-152 : vedevasi... le loro donne
infine a ispettorato serio serio. savinio, 1-152 : sibbene che la mia sete di
a freno nelle spese. granucci, 1-152 : molti figliuoli,... sendo
che è nocivo. malatesta malatesti, 1-152 : ben conosci l'aspra pena eria /
(un locale). gnoli, 1-152 : nei salotti sfolgoranti, / tra le
alla stessa stregua. tenca, 1-152 : la sua satira [di giusti]
al crepitar de'mortaretti. svevo, 1-152 : per via macario aveva trovato il
serie; edonismo. gioberti, 1-152 : l'effetto men tristo che possa sortire
statuto aei cavalieri di s. stefano, 1-152 : non vogliamo che le commende d'
ant. solare. cesariano, 1-152 : la luna, quale è corpo opaco
o di solecismo. boccaccio, viii- 1-152 : 'tu se'solo colui da cui io
in condizione di vantaggio. guicciardini, 1-152 : vedendosi [l'imperatore] al disopra
(le gambe). guerrazzi, 1-152 : povere orfane, che talora mi diedero
dolea del braccio. tavola ritonda, 1-152 : faceva tristano lo maggior pianto e
essere sottoscritta dal pontefice. montale, 1-152 : è un giudizio che molti giovani d'
1-152 : quegl'imbuti, distribuiti regolarmente sopra una
belle parole non imbrattassero! sagredo, 1-152 : il gran mastro, vedendo rinovato
imbarazzante o pericolosa. pascarella, 1-152 : avevo appena incominciato a cercare il
. cogliere di sorpresa. marotta, 1-152 : sa iddio come potè a un certo
, ma è pochino. faldella, 1-152 : si impara a fare un po'di
el consiglio de'vecchi. caviceo, 1-152 : chi 'l bon consiglio spreccia, del
-impressionare i sensi. pallavicino, 1-152 : così passarono il desinare, godendo con
in giro. l. strozzi, 1-152 : la testa increspa, prostende le ciglia
argentino. l. bellini, 1-152 : d'un suon così squillantemente bello /
numero richiesto d'esemplari. pascoli, 1-152 : il mio volume dantesco è quasi per
o di schiamazzi fastidiosi. tondelli, 1-152 : riferì di averlo visto passare per via
del freddo. p. fortini, 1-152 : il dottore, che grandissima peza aveva
melensamente, uno stitico. bertolucci, 1-152 : avendogli io incautamente chiesto chi fosse,
meraviglia, stupefatto. anonimo romano, 1-152 : maravigliatasi tutti li aitri, anco
le sue sto rinaldeschi, 1-152 : questo basta della prima esposizione
. strambotto. ritmo nenciale, 1-152 : non t'appestar più stranfiotti o can
un manto). da porto, 1-152 : aveva ciascuno d'essi la misera persona
non l'usa. g. bianchetti, 1-152 : in tal luogo il pensiero se
forma del sud italia. savinio, 1-152 : il 'savoia', dico, in cinque
rumore di una detonazione. malerba, 1-152 : certi sguardi mi colpiscono come fucilate,
finestre e ringhiere dell'appartamento. pratesi, 1-152 : intorno, lassù ai telai delle
suoi splendor son tenebrati. varano, 1-152 : tu non sorgesti già dal tenebrato
dell'althea, dell'acantho. trinci, 1-152 : è [il legno del fico]
saper voi tenerume? » cameroni, 1-152 : e un uomo di cuore ed un
di un molo. gadda conti, 1-152 : lo mise sulla testata del molo a
un l'altro. de'mori, 1-152 : 1 grassi tordi., sovente
il sole). cesariano, 1-152 : lo orbe de la luna lo oriente
ad una piccola trombetta. sbarbaro, 1-152 : il cuculo... è ghiotto
sorte prestata. livio volgar., 1-152 : 1 debiti sono tanto cresciuti per
, ha dello spaccio. ranieri, 1-152 : a tempo di carestia pan veccioso,
prima che vangano le stelle. calvino, 1-152 : il vento, venendo in città
di provocare meteorismo. guerrazzi, 1-152 : i ceci a cagione della ventosità loro
vita tanto scura morte. granucci, 1-152 : si sono ritrovati molti figliuoli, i
canto di un uccello. dominici, 1-152 : vedi nelle galline, passere e altri
maschio. a. busi, 1-152 : mi sembra che ci sia un filo
potuto affermarsi. a. busi, 1-152 : adel fa così con tutti i ragazzi
per confusione d'idee. fornari, 1-152 : sulla base di una identificazione proiettiva ad
vessare. f. fornari, 1-152 : la referenza lessicale mostra che l'enunciazione
. a. casella, 1-152 : i suoi fieri propositivi riorganizzativi si infransero
correndo. m. philopat, 1-152 : il primo concerto al virus è tremendo