. avvinghiamento, avviticchiamento. simintendi, 1-108 : una parte ne prese col morso,
pace. idem, st., 1-108 : né gli giova a sanar sue piaghe
come uova di piccione! pancrazi, 1-108 : i ragazzi, ad acino ad
acorus calamus). serapione, 1-108 : acoro, idest sperella. dioscorides dice
. r. borghini, 1-108 : volendo chiarire il disegno, si potranno
il mio disegno. r. borghini, 1-108 : volendo chiarire il disegno, si
l'avvento del temporale. montale, 1-108 : sfugge il chiarore e s'aduna /
altretanti da miei affittuali. cuoco, 1-108 : i loro fondi, con altra
è di sopra. cellini, 1-108 (252): lasciai le bandelle attaccate
/ desiderio d'altra cosa. govoni, 1-108 : ah! voi non sapete /
cantando, o ridendo. salviati, 1-108 : miracoli della madonna, [libro
. dimin. arbuscellino. frescobaldi, 1-108 : lavati che gli ebbe [i panni
rasciuta è ogni vena. leonardo, 1-108 : la fertile e fruttuosa terra, abbandonata
casca in diverse maniere. crudeli, 1-108 : sarò cogli istrioni un arlecchino.
, con valore difeso. cuoco, 1-108 : taluni della più vile feccia del
subito i sensi miei. tommaseo, 1-108 : un atto necessario di dovere,
s'attrista. l. martelli, 1-108 : chi de'l'altrui morir troppo
civiltà qui nella solitudine. gobetti, 1-108 : i riformisti... agirono
di nulla mentiva. g. gozzi, 1-108 : sa iddio, 30 *
sbaciucchiare). aretino, 1-108 : è simile a un vecchio che basciucchia
innumerabile di beglim- busti. crudeli, 1-108 : m'adorerà da ciapo il fiorentino,
e si pensa male? pavese, 1-108 : allora gli dico che dia a me
aver avuto dal maestro. rajberti, 1-108 : il gatto, vero beniamino della
cfr. carro). calvino, 1-108 : gente che s'era fatta le ossa
» chiedevano i bevitori. pratolini, 1-108 : le voci dei bevitori avevano un
ha voluti per servidori. leonardo, 1-108 : la circundatrice aria, avendo a
si tratti di acqua distillata. calvino, 1-108 : erano tre della borsanera e venivano
che si coltivano in toscana. baretti, 1-108 : il micheli era un uomo valentissimo
gliaccio. crudeli, 1-108 : sarò cogl'istrioni un arlecchino, /
le loro cupole di foglia. alvaro, 1-108 : a destra un groviglio di piccole
rosea bruma è vanita. alvaro, 1-108 : il mare era la pianura indistinta che
cannone che annunciano la squadra. montale, 1-108 : viene un suono di buccine /
dove dormiva il sagrestano. rajberti, 1-108 : è capace [il gatto]
saliva alle sue guance. pavese, 1-108 : la vedova rideva senza aprire la bocca
giorno, bisogna proprio compatirlo. imbriani, 1-108 : la campagna contro l'austria del
lente / l'orizzonte. levi, 1-108 : ed ecco, fra gli applausi,
non si trovi il passo. nievo, 1-108 : serrato [il lago del segrino
uno cappello d'aguto. cellini, 1-108 (252): cera, la quale
con la persona si affaticassero. settembrini, 1-108 : ho quattro figlie zitelle, e
, nere sull'onde alte. calvino, 1-108 : forse la più vecchia non era
noi poverette, subito subito. settembrini, 1-108 : signore, io vi debbo cercare
a portarmi cotali imbasciate! abba, 1-108 : tra quelle monache ne vidi due
inanzi buona truppa di schiavi. baretti, 1-108 : erasmo... cavalcando da'
a cavallo del naso. bartolini, 1-108 : ragazzi gridano, alla fanciulla di
tuo per sempre muto. alfieri, 1-108 : ad ottenerne / da te l'
assegnato con pubblico decreto. cuoco, 1-108 : i loro fondi [dei conventi]
a cintellini. g. gozzi, 1-108 : si diedero a far girare i bicchieri
compunta da far compassione. abba, 1-108 : tra quelle monache ne vidi due,
non vuole, è finita. settembrini, 1-108 : signore, io vi debbo cercare
voleva chiarire le cose. buzzati, 1-108 : gli altri bambini avrebbero pianto,
perdono la malizia del veleno. crudeli, 1-108 : andrò, per mitigare il mio
/ scoperse un uomo. nievo, 1-108 : cinto all'intorno [il lago
più temperato e misurato. algarotti, 1-108 : il pittore all'incontro privo di
. a. m. ricci, 1-108 : considera... quali ella [
tumulto e confusione. tasso, 6-1v- 1-108 : deh! qual confusion in voi si
di vita: morto. canigiani, 1-108 : e que'che san la mattina era
storia di una monarchia. cuoco, 1-108 : si poteano i conventi far rimanere,
ore molto piacevoli. g. bassani, 1-108 : si esprimeva con la forbitezza di
speciali della regola speciale. valeri, 1-108 : quella preghiera, a coro, sommessa
in più tomi). baldinucci, 1-108 : l'altra generosità di quell'eminen-
che corregge, che rimprovera. 1-108 : il popolo è ordinariamente più saggio e
dai confini dell'abitudine. abba, 1-108 : tra quelle monache ne vidi due
e la riflessione della vita. imbriani, 1-108 : la campagna contro l'austria del
/ nel simulato petto. monti, 1-108 : reprime ei, sì, del suo
una cruna di ago. montale, 1-108 : ma ora lungi è il mattino,
in forma di piccole spere. cellini, 1-108 (251): preso quelle mie
mister sacro dei monti. cardarelli, 1-108 : o grande ragazza crucciosa, nei cui
danze delle liane medusine. cardarelli, 1-108 : il tuo passo è barbarico e grazioso
, enumerazione solenne. canigiani, 1-108 : ma per non far troppo lungo decreto
piuttosto che un'altra. pallavicino, 1-108 : il più delle volte l'agente libero
popoli da'quali deriviamo. marino, 1-108 : deriva da te l'origin mia.
gioia e per desiro. marino, 1-108 : se deriva da te l'origin mia
s'arrabbino a perseguitare. imbriani, 1-108 : si appigliò agli eccessi d'ogni
insieme; sciogliere. bencivenni, 1-108 : il calore che è nel vino,
sì come vedete. macinghi strozzi, 1-108 : rimane, si può dire, fanciulla
si è santa lucia. settembrini, 1-108 : dirimpetto la mia finestra molto lontano
raggi piovevano dritti e alti. levi, 1-108 : ed ecco, fra gli
. ordinato, regolare. trinci, 1-108 : né si lasci di riconoscerli spesso nell'
costui tardi si stracca. di costanzo, 1-108 : pose molta speranza nella venuta delltmperadore
che oggi tutta disfatta sia. canigiani, 1-108 : po'fur dinominati canigiani, /
- anche al figur. montale, 1-108 : si dismemora il mondo e può rinascere
arrivavano le frecce contrarie. tesauro, 1-108 : non è difficile disordinare il nimico improvido
dispensatore / dell'universo. bembo, 1-108 : deh se queste [le stelle]
entusiasmo non conobbe misura. montale, 1-108 : come una musicale frana / divalla
non si potrebbe desiderare. gazola, 1-108 : l'inganno de i dommatici,
a ieri). fra giordano, 1-108 : quando la bestia s'è pasciuta
redimersi. abate isaac volgar., 1-108 : il giusto savio è simigliante a
adombrata nell'endecasillabo. de sanctis, 1-108 : bellissima forma del verso endecasillabo è
fatto in riva al fiume. pea, 1-108 : il direttore del manicomio era un
fracido e sbigottito molto. sbarbaro, 1-108 : l'involto che mi diede tanto sospetto
il loro carattere conciliante. abba, 1-108 : mi diede un reliquario di filigrana,
moralmente. abate isaac volgar., 1-108 : l'uomo, il quale per forza
vicenda se ponesse a sorte. cellini, 1-108 (251): subito che io
, privo di vitalità. groto, 1-108 : io dunque..., non
debitore. g. m. casaregi, 1-108 : né meno sia ammessa [la
alquanto fredda, noncurante. cardarelli, 1-108 : il tuo passo è barbarico e
statuto dell'arte dei vinattieri, 1-108 : per le inutili e superflue expese
si cognosca che possino stare. algarotti, 1-108 : ad oggetto di fare una chiara
in mar gli sia. marino, 1-108 : acciò ch'io possa per più facil
e schermi. l. martelli, 1-108 : fanno i fabbri del ciel divina falda
il combattimento. tavola ritonda, 1-108 : non fare fallo di tua persona,
riforma nel magico falò. gatto, 1-108 : nell'esilio resta / a spegnersi il
'l debie governare. g. visconti, 1-108 : il studio universal, l'ingegno
egli un venaccion di poesia. pallavicino, 1-108 : il più delle volte l'agente
che rompe la nebbia. montale, 1-108 : viene un suono di buccine / dal
olio raddolcate. dante, jnf., 1-108 : morì la vergine camilla, /
che fermava gli orologi. cicognani, 1-108 : emilio, declamato l'ultimo verso della
furono rivolti in fuga. giacomelli, 1-108 : mitridate, prefetto della caria,
di favella. g. bassani, 1-108 : si esprimeva con la forbitezza di un
lassi al tuo servizio intenti. delfino, 1-108 : i fasti umani / della cieca
. a. f. bertini, 1-108 : da che io mi sotto pongo al
le mani o i piedi. cassola, 1-108 : -andate fuori, se volete far
lievi la frasca. mar rini, 1-108 : 4 chi non vuol l'osteria,
per assicurarmi da ogni fraude. tesauro, 1-108 : le fraudi militari si rimangono sovente
. -sostant. bembo, 1-108 : per lo fuggir del sole la sopravenuta
operazioni. catone volgar., 1-108 : impara arte, sì che quando le
: aver molti soldi. cicognani, 1-108 : la tua medea è un capolavoro:
cavallo). g. visconti, 1-108 : il cavai vostre è pur gran barbaresco
un magnifico assetto ideale. bartolini, 1-108 : s'ode tra le ventate dei
provocare una sensazione agghiacciante. fogazzaro, 1-108 : la mia casa è sì lontana,
; figliolanza, prole. boiardo, 1-108 : di color sono simili a gli etiopi
musa. a. f. bertini, 1-108 : perché vediate che ci giocherei quant'
oggetto). g. gozzi, 1-108 : si diedero a far girare i bicchieri
. esaltazione, glorificazione. buti, 1-108 : erano allora li fiorentini...
delle vinacce. imbriani, 1-108 : chi trangugerà, con diletto, la
che tesserci quello patria. delfino, 1-108 : riesce grata / dopo un'oscura
s'impartisce alle creature. pallavicino, 1-108 : pose che l'umana felicità fosse dono
ogni cinque anni. trinci, 1-108 : l'uva chiamata trebbiano di spagna
per la loro compagnia. tesauro, 1-108 : già lo squadron de'croatti, con
e un po'laico. piovene, 1-108 : l'ansietà in cui mi teneva il
vantarsi. g. visconti, 1-108 : ogni opra di virtù par che fastidie
virginia, e la immobilizzavano. cassola, 1-108 : -ahi, -fece nora,
da molti impegni. oddi, 1-108 : -picchiate più forte. dev'esser forse
raggiungere tre utili effetti. einaudi, 1-108 : si modificano al tempo stesso i
indiscussa, dettame. cornazano, 1-108 : secondo la imposizione, tornarono in
d'impotenza all'atto matrimoniale. scarpelli, 1-108 : in arrivando il giovane impudico /
sé si era addossate. alfieri, 1-108 : il ciel, creonte, / tebe
si guarisca. f. negri, 1-108 : il siero, conservato lungo tempo e
, innalzarsi, svettare. lucini, 1-108 : egle, non vedi quell'onda maggiore
volte a lazio. c. campana, 1-108 : coll'incalzare dell'infiammazione è
. m. leopardi, 1-108 : se si era scattolicato in vita,
a contatto, urtare. campailla, 1-108 : le sue leggi ha il moto:
ci saranno d'incomodo? alghisi, 1-108 : quelle [fistole]...
(un'onda). lucini, 1-108 : egle, non vedi quell'onda maggiore
insieme è quella degli agricoltori. alfieri, 1-108 : ramingo / cieco, indigente,
idee e libertà di scrivere. mazzini, 1-108 : ugo foscolo per acume d'ingegno
che potesse partorir scandalo. aprosio, 1-108 : aristotile concede l'uso delle lingue a'
che mena alla grotta. pascarella, 1-108 : mi raccontò come laggiù a canneto
scoscesi pallori in gramaglie. emanuelli, 1-108 : giuditta aveva il volto pallido, indurito
che si pubblicassero. b. spaventa, 1-108 : la lotta ha per termine immediato
quella del freddo. /. riccati, 1-108 : tre generi di resistenze si considerano
d'ogni intorno la morte. aleardi, 1-108 : dall'alto / tu saettasti il
tenga mano alle ingiustizie. becelli, 1-108 : veri nimici nostri [i servitori]
dal peso. c. bini, 1-108 : voi bevereste infino la cicuta mescolata col
biade diventano sterili. ricettario fiorentino, 1-108 : il zucchero, o mèle,
(la vigilanza). loredano, 1-108 : ingannando il sospetto e l'osservazione
/ se penetrasse il cielo? tansillo, 1-108 : persona, che del cielo s'
indentro, e genera catarro. benci, 1-108 : la invidia si parte di noi
fra noi s'insempre. bronzino, 1-108 : ma la penna è già stanca,
e gli abiti infelici. alfieri, 1-108 : ah! forse era dei numi /
, inusitato. niccolò da correggio, 1-108 : se non che la età tenera
migliori che i turchi avessero. michelini, 1-108 : intendasi il livello dell'acqua del
un gruppo). migliorini, 1-108 : nelle elezioni del 1948, anziché *
ere andata a brindisi. migliorini, 1-108 : si era adoperato spesso, subito dopo
subito levata quella pelle. molineri, 1-108 : investì la signora cunegonda con una
lanose pecore. poliziano, st., 1-108 : fassi nettuno un lanoso montone,
/ ancora a'dì passati. montale, 1-108 : ora è certa la fine,
, chiaro, perspicuo. magalotti, 1-108 : noi vediamo pure in alcune case,
diritto divino e naturale. casti, 1-108 : avean insomma il jus, che chiamar
uno castello de ugnarne. celimi, 1-108 (253): si dilettava di lavorar
animali. s. manetti, 1-108 : quasi tutti i semi di quelle
dato, divenne literatissimo. costo, 1-108 : -che vi par'egli delle mie
non liberasti loro. livio volgar., 1-108 : fu chiamato bruto di soprannome,
consuma l'entusiasmo dell'anime. montale, 1-108 : ora è certa la fine,
. bruciato, arso. biringuccio, 1-108 : aggiungete carbone, quando è logro
, una probabilità). loredano, 1-108 : continuò il misero la servitù, tanto
possesso lucrar di gesù cristo. pascarella, 1-108 : mi raccontò come laggiù a canneto
, nati entro i boschi. nannini, 1-108 : il signor giovan de'medici,
di gracili salci violetti. slataper, 1-108 : lunghesso la strada / un ramo d'
nel genere suo. a. neri, 1-108 : questo vetro, come sia pulito
, infetto da contagio. benivieni, 1-108 : non la doc'acqu'alle scabrose pelli
nell'italia settentrionale). tarchetti, 1-108 : « rialzatevi, paolina, che fate
saria vestita con lugubre gonna. costo, 1-108 : -che vi par egli delle mie
tago. l. a dimari, 1-108 : ha nella principal facciata un maestoso altare
proprio del magnetismo animale. rajberti, 1-108 : sta là [il gatto] fisso
viscere che ne è consumato. malerba, 1-108 : occhiodoro non aveva mai curato i
per ragione in luogo maligno. aretino, 1-108 : il regno d'amore si dice
gruppo delle vedove. casati, 1-108 : questo ornamento i prìncipi, quali jan-
-ant. condizione. agostini, 1-108 : [la] gran munizione del verbo
diserte loro spiagge arricchiscono. bandini, 1-108 : se i maremmani facessero il contrabbandiere
di pere da fare. cassola, 1-108 : miro mangiò due uova al tegame,
marziobar- buli erano chiamati. carani, 1-108 : il marziomarbolo si chiama la balestra
torpore, limitatezza intellettuale. lancellotti, 1-108 : una buona natura, o gagliarda,
fossi indotto in tentazione? borgese, 1-108 : ha sempre gli occhi luminosi e
finocchio. f. negri, 1-108 : per far venire il sangue alla
che chiamerò media altezza. piazzi, 1-108 : sarà bene prendere consecutivamente diverse altezze
forma retorica. guidotto da bologna, 1-108 : dicendo, oscuro si fa,
e non lasciar freddare. biringuccio, 1-108 : menando li mantici ed infocando el
giusta », ecc. rigutini, 1-108 : 'a mente del capitolo o paragrafo
mente a quel che fai. nievo, 1-108 : io non intendo ora moverne lagno
menu 'a'suoi posti. rigatini, 1-108 : 'menù ': se il
si potevano guardare. gregorio dati, 1-108 : una rocca alta sopra il palazzo altre
calendario delle repubbliche francese rigutini, 1-108 : 'messa in scena'(francese 'mise en
se è messa bene. rigutini, 1-108 : 'ben messo 'è maniera francese
solchi] a metà. rigutini, 1-108 : 'metà'... nell'uso talora
volta in venezia nel 1488. settembrini, 1-108 : nell'eresia interpretando in senso
, rigoroso, scientifico. bonghi, 1-108 : siccome il mio giudizio resterebbe severo,
vale a'cardiaci. ricettario fiorentino, 1-108 : il tempo di mettere gli spezi
lui. g. gozzi, 1-108 : la terza che mezzana era della pace
, il strangui- glione. gazola, 1-108 : poco importa'a chi spasima in un
dove tolgono la mercanzia. panigarola, 1-108 : soggiogò ancora i moabiti. e
abitudini miti e amorevoli. bonghi, 1-108 : siccome il mio giudizio resterebbe severo
e le buone circostanze. soldani, 1-108 : d'indugio impaziente, non osserva
quello della * monogamia '. balbo, 1-108 : lo stato nuziale fu fin da
ma s'impigliò nelle spine. cassola, 1-108 : mangiò... una mezza
. -sostant. lubrano, 1-108 : non son per ogni età le catacombe
maschere di variati mostacci. magalotti, 1-108 : noi vediamo pure in alcune case
da una face bella. nievo, 1-108 : costei [la natura] gli si
mostruosa dell'umano ingegno. astolfi, 1-108 : ercole fece questo duello onoratissimo con
esempio dall'aria nell'acqua. campailla, 1-108 : le sue leggi ha il moto
devozione e ordine mirabile. agostini, 1-108 : ristorati poi all'immortale e indeficiente
monizioneri da tenerne conto. pantera, 1-108 : se ben l'officio del munizioniero non
, riparo, protezione. agostini, 1-108 : meglio ti sarà l'usare ogni diligenza
di purissime acque musicali. montale, 1-108 : come una musicale frana / divalla
meschin om rifrenire. giorgio dati, 1-108 : poiché carat- taco fu preso e
fluire temporale. guido da pisa, 1-108 : menollo in una parte di quello
più di tre palmi. nievo, 1-108 : il lago cinto all'intorno da nani
è una città chiamata grosseto. caro, 1-108 : gente inimica a me, mal
, dei peccatori. rinaldeschi, 1-108 : la scienza è astenersi dal male nel
nebbiosi come era sua abitudine. emanuelli, 1-108 : nel vetro della finestra vidi riflessa
nell'aria; effluvio. lengueglia, 1-108 : un semplice fiato di vento moveva
de'colori. a. neri, 1-108 : questo vetro, come sia pulito,
un nero d'ugna. soldani, 1-108 : i fatti / alle parole or
gel di così duro impaccio. scarpelli, 1-108 : entra, e con troppo ardir
il suo diletto. giov. cavalcanti, 1-108 : ancora c'è un altra condictione
la nordica di londra. bettini, 1-108 : nordico cielo, negale il saluto /
determinato. dante, par., 1-108 : qui veggion l'alte creature l'orma
in un tratto. d'azeglio, 1-108 : questa casa paterna vista soltanto in
). l. frescobaldi, 1-108 : su per la fiumana del nilo
oltre ad ogni speranza. alfieri, 1-108 : ad ottenerne / da te l'amato
un cavallo). gnsone, 1-108 : il qual terzo modo ancor conviene a
periodi di eloquenza ciceronia. pascarella, 1-108 : per avere un po'di pace,
e superiorità di classe. bencivenni, 1-108 : il santo uomo, già sia ciò
consente un copioso raccolto. pancrazi, 1-108 : la vendemmia montanina, parca e
, ubriacone. c. bini, 1-108 : anche l'aceto, il so,
noi possiamo imaginarsi mai. alfieri, 1-108 : il ciel, creonte, /
uso avverb. guidotto da bologna, 1-108 : questo si fa in quattro modi
. vigilanza, custodia. loredano, 1-108 : ingannando il sospetto e l'osservazione
-a ssol. erbolario volgare, 1-108 : se alcuno vorà impetrar qualche cosa
e l'altra lira. tansillo, 1-108 : s'ingegna, quanto può, farsi
uno non glieli dànno. zena, 1-108 : la signora della misericordia...
tale capo di vestiario. venditti, 1-108 : ho messo in fuga / le palandrane
agallocha), agalloco. magalotti, 1-108 : palo dvaquila, che non ha altro
prezioso e lucente). gnoli, 1-108 : o stelle per l'etere erranti,
e a'pannericci. erboiario volgare, 1-108 : ponendo [il pentafilone] sopra
! / viva la libertà. zena, 1-108 : tutte le settimane venivano i signori
seminagioni di erbuccie prelibate. pancrazi, 1-108 : la vendemmia montanina, parca e
cena. a. f. bertini, 1-108 : io, disse il greco,
bene pettinata / perrucchetta. de pisis, 1-108 : la tua parrucchétta un po'diradata
: non volere immischiarsi. aretino, 1-108 : l'uomo dotto, dottissimo, non
pazza fissità dei disperati. piovene, 1-108 : ora non riesco a capire come non
protettori di una casa. lengueglia, 1-108 : erano custodi [nell'età dell'oro
, meditando profondamente. bettini, 1-108 : io t'ho pensosamente lagrimata.
camezolo overo pentafilio. erbolario volgare, 1-108 : pentafilone greco e cinque foglie latino
bocca d'energumeni. giorgio dati, 1-108 : essendo dido di già vecchio e avendo
allegra da nozze. emiliani- giudici, 1-108 : vedevasi bene che egli diceva fra
: con maliziosa seduzione. aleardi, 1-108 : la divina sognatrice, accesa / da
esopo volgar. [in etruria, 1-108 ]: permutata di versi in gramatica
la santa inquisizione. soldani, 1-108 : l'ire e i lamenti, o
su tutte le bare. bonghi, 1-108 : a me... dispiace,
all'ombre cantò carme amoroso. leopardi, 1-108 : tal fra le perse torme infuriava
le piaghe del mondo. mazzini, 1-108 : ci ricorre alla mente come all'italia
piaghe. poliziano, st., 1-108 : diventa febo in tessaglia un pastore:
di sofferenza interiore. borgese, 1-108 : io... spero..
ed in dispregio loro. tocci, 1-108 : messer pipistrello, voi ve la mettete
). poliziano, st., 1-108 : diventa febo in tessaglia un pastore
connotazione spreg.). gramsci, 1-108 : la mentalità giuridica è la sostanza del
-impavidamente, decisamente. tenca, 1-108 : coll''ildegonda'il grossi entrava di piè
preponderanza della realtà storica. bonghi, 1-108 : con questo ho detto anche, mi
piena di guai. fra giordano, 1-108 : questa beata cena di vita eterna
sacca e delle parti. fenoglio, 1-108 : arrivi all'ultima pila del portico.
di muratura. livio volgar., 1-108 : un grande serpente uscì di un
condannati al fuoco. cesariano, 1-108 : altri dicono in la civita de smima
armatura; pitocchino. de iennaro, 1-108 : pensa ch'era de seta tanto mangnia
di geni in ogni materia. aleardi, 1-108 : or qua venite, / giovine
egli ne fa senza. campiglia, 1-108 : non può l'umana prudenza e l'
farsi davvero 'spada d'italia'. bonghi, 1-108 : l'ira che suscita in me
vittima di un inganno. oddi, 1-108 : se per avventura non si scopriva l'
. -imprudente. guazzo, 1-108 : i giovani... deono contentarsi
sostant. m. savonarola, 1-108 : item, siano facte le ligature a
novo carco. idem, purg., 1-108 : poscia non sia di qua vostra
uomo e come figlio. bonghi, 1-108 : che prezzo... avrebbero le
guerra, seguita in italia. campiglia, 1-108 : la regina giovanna...
camere d'albergo. de roberto, 1-108 : per lei un simile calcolo era la
sarà chiesto di qua. porzio, 1-108 : il duca si profferse a mezza strada
, si ritrasse senza profitto. bisaccioni, 1-108 : passarono fra queste armate alcune scaramuccie
(una persona). scarfoglio, 1-108 : femmine fresche, prescelte d'ogni
anche assol. cesariano, 1-108 : alcuni hano scripto epso zoilo..
e mortadelle. g. vialardi, 1-108 : tagliate delle fette di bondiola o
di raccorre nella giovinezza. bonghi, 1-108 : che prezzo, difatti, avrebbero
gravissima infirmitae. m. savonarola, 1-108 : quando la pregnante sente una gravità
o un locale. cellini, 1-108 (253): come gli era giorno
. -anche assol. ortes, 1-108 : è certo che un uomo sensato il
2. disseminato. pasolini, 1-108 : dalla casilina si vedeva venir giù una
estens. berretto basco. calvino, 1-108 : intanto l'uomo ch'era con loro
e 'l gorgozzule. erbolario volgare, 1-108 : della sua decocrizione [del pentafilone
un accordo illusoriamente logico. sbarbaro, 1-108 : chiesi al fortunato spettatore se alranarchico
concede, alcun vantaggio. soldani, 1-108 : l'ire e i lamenti,
alcuna quistione. varchi, 8- 1-108 : sopra ciascuna [parola] si potrebbe
cavalleresca, duello. tavola ritonda, 1-108 : gli due re comandarono loro che
trovava un endecasillabo. de sanctis, 1-108 : bellissima forma del verso endecasillabo è
mura come un collegio). montale, 1-108 : sfugge 11 chiarore e s'aduna
della macchina radiologica. malerba, 1-108 : specialista in radiologia, era stato
ai rai / del sole. fogazzaro, 1-108 : vo tra il vento, l'
forme anco potrai. giulio dati, 1-108 : del mio foco i rai non
la mia dura sorte. alberti, 1-108 : sarà utile rammentare a'giovani quanti prodighi
che rammorvidire quella superbiosa. bonghi, 1-108 : potrei... attenuare l'espressione
/ de l'altalena pendula. slataper, 1-108 : lunghesso la strada / un ramo
punto di una vicenda. beni, 1-108 : non 'ab ovo ledae 'cominciò
, seducente. f. paruta, 1-108 : la conca non fu mai / di
limature di coma di bue. cellini, 1-108 (252): subito mi acconciai
vece del cencio. cantù, 1-108 : così, brusco come rasperella, le
rinomanza. g. gozzi, 1-108 : partironsi le due donne brontolando e
e sgocciolar delle mani. serao, 1-108 : ella gli stese la mano: egli
loro punto diminuire. s. bargagli, 1-108 : con simili altre parolette procacciava tuttavia
modo meglio crescono. f. negri, 1-108 : non manca
discussione). guidotto da bologna, 1-108 : il detto suo ricidendo, cioè
sofferenza. bonvesin da la riva, 1-108 : lo peccatore intanto se 'n va
classi del vecchio regime. idem, 1-108 : la mentalità giuridica del proudhon è legata
un campo). canigiani, 1-108 : lascio la luna azzurra e 'l campo
se prima non ti sposa. loredano, 1-108 : sapeva molto dene la prudenza di
, ampliatore del calepino. nannini, 1-108 : il signor giovan de'medici,
alla loro oscurità intellettuale. cassola, 1-108 : io ti dico che ieri,
il dito della mano. cellini, 1-108 (2 ^ 2): cominciai con
(i capelli). comisso, 1-108 : il gruppo dei portaordini stava attento
ricredenti e vinti. tavola ritonda, 1-108 : se tu vinci, io rimarrò vostro
ncuperatore della maiestà romana. cesariano, 1-108 : è stato reedificatore e recuperatóre di la
gitadho fora. guidotto da bologna, 1-108 : questo si fa in quattro modi,
eziandio le maggiori commettiamo. alberti, 1-108 : sarà utile rammentare a'giovani quanti
del suo ossigeno. bombicci porta, 1-108 : tutto l'ossigeno e tutto il
trasformazione liberale del socialismo. gramsci, 1-108 : la mentalità giuridica è la sostanza
le luci domestiche). benivieni, 1-108 : tomon lieti e'pastor da'chiari fiumi
rilevato di basso stato. busini, 1-108 : gran numero di quelli nostri popolani
(il mondo). montale, 1-108 : cala nella ventosa gola / con l'
troppo rossa e fumosa. cassola, 1-108 : miro si alzò, rincantucciò nora e
chiave la porta della sagrestia. buzzati, 1-108 : due mani di donna avrebbero cautamente
dello stipite netto e sugoso. vettori, 1-108 : né tema alcuno molto a spiccare
sarian brutte. poliziano, st., 1-108 : diventa febo in tessaglia un pastore
spiritualmente dalla grazia divina. agostini, 1-108 : che le cisterne siano le continue lagrime
a nuovo. c. campana, 1-108 : i legni mal conci de'geussei si
una prop. subord. scarpelli, 1-108 : entra, e con troppo ardir stringer
ma di casa privata. de'mori, 1-108 : il delizioso luogo...
contesto osceno. canti carnascialeschi, 1-108 : ma chi vuol gabbie ritrose /
pagamenti che si facevano. pantera: 1-108 : il riveditore e officiale molto necessario nell'
il pensiero). bonghi, 1-108 : siccome credo che il pensiero, quando
vangollina, il cavalletto. scarfoglio, 1-108 : femmine fresche, prescelte d'ogni stirpe
insin pe'bianchi. g. visconti, 1-108 : non fu nel mondo mai razza
rudimentale disegno di commedia. svevo, 1-108 : dopo alcuni accordi d'introduzione, la
una macchina. g. bianchetti, 1-108 : chi non può tirar fuori moneta
a inebbriarsi di sangue. collodi, 1-108 : giovanni miloro stava contemplando il radunarsi
figur.). tavola ritonda, 1-108 : eragli tanto rienfiata la sua fedita
erta. dante, purg., 1-108 : poscia non sia di qua vostra red-
massime al popolo cristiano. agostini, 1-108 : meglio ti sarà l'usare ogni diligenza
virtù sanarmi. poliziano st., 1-108 : diventa febo in tessaglia un pastore:
sono uomini giganti ». vittorini, 1-108 : l'isola... era bionda
d'ogni sacitae. fra giordano, 1-108 : nel secondo luogo si mostra di questa
avere senso ironico). soldani, 1-108 : un nero d'ugna non par che
cattolica. m. leopardi, 1-108 : - a dispetto del parroco hanno voluto
cattolica. m. leopardi, 1-108 : hanno voluto seppellire nella sepoltura dei
velo non si nascondeva. cellini, 1-108 (251): andai esaminando come stava
prima morto che nato. rinaldeschi, 1-108 : la scienza è astenersi dal male nel
ballo. f. paruta, 1-108 : qui tranquilla / cariddi ed ivi scilla
mi nuto. gnoli, 1-108 : il nostro mondo è lontano, /
tocca! ». livio volgar., 1-108 : egli s'infìngeva di essere sciocco
d'un cane scodato. passeroni, 1-108 : in veder ch'ella [la volpe
, n. 2. passeroni, 1-108 : ciò fé dire a un uom sagace
ciò che v'è. sergardi, 1-108 : fa'che scopra quei putti poco
quelle ossicine tenerucce. de'mori, 1-108 : mio padre vi si colse sotto il
palizzata conficcata a fondo. cellini, 1-108 (253): a lui io rubai
sentier per una parte. montale, 1-108 : viene a un suono di buccine /
inqua col fardel seco? erbolario volgare, 1-108 : tenendo lo suo succo [del
. mn'entreme- tia. serdini, 1-108 : depose poi i potenti de la sede
pan di cera impegolata. montale, 1-108 : ora è certa la fine, /
come epiteto ingiurioso). loria, 1-108 : ma che dormire, pezzo di sevo
essendo l'ele lancellotti, 1-108 : una buona natura, o gagliarda,
. meschino, ottuso. lancellotti, 1-108 : io dico che tutti anche gfindovinan-
promessa servata? g. visconti, 1-108 : ogni opra di virtù par che fastidie
, di un pianeta. varano, 1-108 : di me più lieta / un tempo
stessi sfilatamente a sbandarsi. tesauro, 1-108 : lo squadron de'crovatti, con
in modo esplicito. guazzo, 1-108 : io... così alla sfoggiata
alla fine non possono parere. tansillo, 1-108 : persona, che del cielo s'
nulla mutano in isfumamenti. accolti, 1-108 : il lume con l'ombra si
con un suono inarticolato. cicognani, 1-108 : passato l'orgasmo, a freddo,
'significati©'). guidotto da bologna, 1-108 : è un'altra sentenzia che si
sé tutta sua corte. tansillo, 1-108 : persona, che del cielo s'innamora
non ci sanno rimediare. de'mori, 1-108 : mio padre vi si colse sotto
le membra slocate. b. barezzi, 1-108 : in ogni cosa ebbi buona sorte
; intraprendere una guerra. abriani, 1-108 : le vindici spade / snudate a rintuzzar
eritema. diodati [bibbia], 1-108 : se la tacca [sulla pelle]
non sapevano star ferme. slataper, 1-108 : il sole è tiepido / come guancia
la riconciliazione. g. gozzi, 1-108 : stabilì che pel giorno vegnente si dovessero
-in una metonimia. scarpelli, 1-108 : entra, e con troppo ardir stringer
anche assol. g. visconti, 1-108 : non dimandate come [il cavallo]
è avvenuto. c. campana, 1-108 : mostrarono i tedeschi al principio di volersi
su l'uscio che spazzavi. cellini, 1-108 (253): come gli era
volume della produzione). einaudi, 1-108 : pur riconoscendosi perciò la maggior equità
cristo uomo e dio. dominici, 1-108 : questo primo [partito] fu d'
(la luce). montale, 1-108 : con le barche dell'alba / spiega
, né giganti. b. cerretani, 1-108 : im questi giorni certte reliquie de'
tutto a lo spirito. tansillo, 1-108 : né mi darìa stupor se qualche santo
quelle fiamme. poliziano, st., 1-108 : diventa febo in tessaglia un pastore
ai pingui aromi eoi. gatto, 1-108 : solo ricordo di morti / imbianca
sistema inglese. c. bascetta, 1-108 : squadrone non vale grossa squadra, ma
, alla sregolatezza de'costumi. pilati, 1-108 : il lusso, l'ambizione,
prendea stanza il sospetto. montale, 1-108 : con le barche dell'alba / spiega
comportamento deprecabile). boterò, 1-108 : non è sterpata affatto l'idolatria,
(le lacrime). agostini, 1-108 : che le cisterne siano le continue lagrime
situazione difficile. p. fortini, 1-108 : giovambatista, sentendo tal cosa, tutto
mirarte par che mi scompisce. cellini, 1-108 (251): preso quelle mie
in conservarle nella memoria. sarpi, 1-108 : io non reputavo conveniente accrescere [
, sudore. m. savonarola, 1-108 : sente anco una grande umidità nel
sanguigna periferica. f. negri, 1-108 : per far venire il sangue alla superficie
). chiose sopra dante, 1-108 : fu magnianimo [federigo secondo],
restrizioni e senza tara. montale, 1-108 : il libro... si
servito). g. gozzi, 1-108 : l'ora era tarda, appena il
martello e l'ancudine. cellini, 1-108 (253): a lui io rubai
o con uno strumento. cellini, 1-108 (252): venuto poi il tempo
modo. l. adimari, 1-108 : ha nella principal facciata un maestoso
in termine di morte. costo, 1-108 : venne un tratto la povera donna a
terreno morbido, e caglia. pratesi, 1-108 : ma che cosa c'entrano que'
vedi pure i dizionari spagnuoh. gioberti, 1-108 : 1 miei critici in generale
oscurità progressiva del tramonto. nievo, 1-108 : infatti costei [la natura] gli
sole tepido e i fiori. slataper, 1-108 : il sole è tepido / come
nuovi predicanti. idem, par., 1-108 : qui veggin l'alte creature l'
. l. canepari, 1-108 : l'informazione linguistica dell'intonazione'è
). poliziano, st., 1-108 : fassi nettuno un lanoso montone, /
traboccantis- sime e evidentissime ragioni. baretti 1-108 : gli uomini savi le pesino queste
un'opera letteraria. tenca, 1-108 : pare... che il grossi
ondulare, / tremulano. montale, 1-108 :. viene un suono di buccine /
sassi gli omeni transmuta. alfieri, 1-108 : pietà mi prese / del non morto
valutare idee, pensieri. agostini, 1-108 : 1 molini voglio che siano le
, rado intende a schiacciare. bonghi, 1-108 : siccome questa lettera mi par molto
. - anche sostant. pacichelli, 1-108 : gli 'ussiti',... pretendon
, coltivarle e onorarle. piccolomini, 1-108 : quanto alla latina [lingua]
-fascio di luce. montale, 1-108 : con le barche dell'alba / spiega
determinati scopi. g. visconti, 1-108 : il studio universal, l'ingegno e
i versi per assottigliarle. calvino, 1-108 : i capelli... andavano in
provoca con maliziosa impertinenza. pavese, 1-108 : la vedova rideva senza aprire la bocca
. -vittoriuzza. panigarola, 1-108 : se pensassero i nostri prencipi alle vittorie
incalzante di un esercito. cesareo, 1-108 : egli era solo, egli che in
ne ricava. magalotti, 1-108 : sandali odorosi di più sorte, legno
di pesce. d'azeglio, 1-108 : l'estasi andò sempre crescendo, quando
dimmi tu cosa fai. arbasino, 1-108 : lei, moglie del dottor campoli e
orribilmente espressivi. f. mastriani, 1-108 : canticchiava un pulcinella francese,.
letter. dogale. manganelli, 1-108 : e vedi... sventolare dogareschi
suoi film. l. nono, 1-108 : forse in omaggio al vostro spirito da
). l. nono, 1-108 : forse in omaggio al vostro spirito da