medesimo parere sentendosi abbrancare. slataper, 1-106 : lo voglio abbrancarti furioso e sentire
l'opposte azioni virtuose. lambruschini, 1-106 : e tanto ci vuole a farli
altri sedeva sui boccaporti. soffici, 1-106 : un ammasso sgangherato di casupole accoccolate
parlò di prigione. e. cecchi, 1-106 : la punta più acuta, più
una preda addentin sola. leopardi, 1-106 : come lion di tori entro una mandra
senza me lungo tempo. cellini, 1-106 (248): disse: « io
, accenna a declinare. slataper, 1-106 : ora è agosto, e i
al figur. guidotto da bologna, 1-106 : rispose salamone, non potendo appena
passasse. idem, par., 1-106 : qui veggion l'alte creature torma
retto corso e potente. cellini, 1-106 (247): mi pareva che fussi
glorie novelle ad acquistar. d'azeglio, 1-106 : il mio professore, molto modesto
altro stato. d'azeglio, 1-106 : strani rinnovamenti di stati e bizzarre
37, gennaio 1824. tommaseo, 1-106 : scorro al solito i fogli per
/ tesoreggia nell'arme. pignotti, 1-106 : sullo spuntar d'una mattina estiva,
assioma bei come il rosolio. papini, 1-106 : in lontananza echi...
non vorrebbono aver fatto. cellini, 1-106 (248): io tutto appassionato gli
arca, cassetta. giulianelli, 1-106 : cibori, colonnette, arcule, nelle
che del suo poteva. cellini, 1-106 (247): io attendevo a votare
aspettativa di qualche cosa. slataper, 1-106 : la piccola erba carezza 11 ceppo
nessun gesto umano potrebbe. landolfi, 1-106 : tutto il caffè presentava l'aspetto miserabile
poppe. r. cocchi, 1-106 : di cui i minutissimi fili m'apparvero
di dolore. poliziano, st., 1-106 : tale atteggiata di paura e doglie
. guido delle colonne volgar., 1-106 : con gran parte delle schiere i
; avveduto; consapevole. pandolfini, 1-106 : in questo fu'io avvertente, e
serpenti tanagliati nella coda. slataper, 1-106 : stiro la testa come se un cape
sia pubblici). soldani, 1-106 : cura l'azienda, e soprattutto vedi
le lusinghe dell'inimico. simintendi, 1-106 : e caduno fece grazie; e
un baldacchino di damasco. levi, 1-106 : poi, su un baldacchino retto
reggiola presso all'aposticcio. idem, 1-106 : il luogo del soldato, quando
la cura dei bamboli. lambruschini, 1-106 : la sua venerazione o il suo biasimo
. resa dei conti. pratolini, 1-106 : loro escono e noi li aspettiamo qui
bigia e scarsa la luce. valeri, 1-106 : chiese vecchione e campanili stanchi /
di udire il bombo. pancrazi, 1-106 : ed ecco nel buio, intorno alla
brillare brusco di arguzia. piovene, 1-106 : era mia madre di ritorno, con
perché è una broccola. pasolini, 1-106 : si sentivano... alleati perché
brogiotti freschi assai commenda. bellincioni, 1-106 : o albo, o castagnuolo, o
muovendosi. esopo volgar., 1-106 : lo villano si svegliò incontanente e
bruma il mare odora. valeri, 1-106 : quando dalle stagnanti ultime brume
le versiere che ansimano andando. montale, 1-106 : i fanciulli con gli archetti
egualmente sospette queste opinioni. castelli, 1-106 : la forma istessa dell'argomento, come
il nano a due teste. bartolini, 1-106 : per la gente anziana v'è
il capestro non lo raggiunse. slataper, 1-106 : stiro la testa come se un
girandole nei fuochi artificiali. levi, 1-106 : al passaggio della processione, scoppiava
nuvole: restare sbalordito. settembrini, 1-106 : [il custode] mi disse all'
affari di grandissima importanza. cellini, 1-106 (248): e vol- tomi
sorriso di bieca sodisfazione. nievo, 1-106 : tutti lodarono come savia e cristiana questa
. letter. collana. aretino, 1-106 : -come è egli primavera di colui che
, che sembra esilararlo. calvino, 1-106 : la bottega fu piena di poliziotti
ed è arruffato nel capo. bembo, 1-106 : e se gli onesti preghi /
diamei a riposar ». nievo, 1-106 : quella bella giornata fu chiusa devotamente
sì, cinquemila lire *. pratolini, 1-106 : volevo ricordarti che le cialtroncelle,
prima di morire. bellincioni, 1-106 : a me ti volgi ed odi il
qualcuno o qualcosa. cuoco, 1-106 : talora il bene generale è in collisione
della mia competizione con lui. palazzeschi, 1-106 : il giuoco mi tiene spesso nella
, 0 dell'analisi. cuoco, 1-106 : mille ostacoli tu incontrerai ad ogni
mani. diodati [bibbia], 1-106 : non mangiate di queste...
, quando tutti tacciono. garzoni, 1-106 : la notte si divide in sette
avvezzo a soffrire contraddizione. cuoco, 1-106 : mille ostacoli tu incontrerai ad ogni
ferrante e donna prassede. nievo, 1-106 : dopo desinare la nuova coppia di
nn usignuolo ed un rospo. calvino, 1-106 : ferocia perché nove volte su
il mio scettro corregge. caro, 1-106 : 'l gran padre del cielo / a
battuta cortina a terra cade. falconi, 1-106 : la cortina è quella parte
soliti / ricchi annoiati. nievo, 1-106 : tutti lodarono come savia e cristiana questa
cristiana. gregorio ix volgar., 1-106 : del conte matteo, che tu
l'informe e il deforme. bartolini, 1-106 : è l'acre piacere del deforme
. - anche rifl. malispini, 1-106 : ammalò per modo che fu come
- anche al figur. dominici, 1-106 : resta rispondere alla terza dimanda che
e servigio diputate degli uomini. garzoni, 1-106 : la prima [luna] si
, orrore di sé. valeri, 1-106 : beato / giardino ove fiorisce il fior
sopra una lastra arroventata. levi, 1-106 : le micce si accendevano, le
anno 1330. p. segni, 1-106 : scegliendo ancora per vari modi le figure
una vita lunga ». cicognani, 1-106 : quell'uomo di pelo rosso, col
, battezzare e predicare. buommattei, 1-106 : donne non solo al sacerdozio,
, trattato, memoriale. canigiani, 1-106 : se 'n parte alcuna di mia dicerìa
, spalancato, allargato. dottori, 1-106 : inarca il dosso, e con l'
e veramente dimostrarsi. giulio dati, 1-106 : ad ogni suon di flebili parole,
spina. p. f. giambullari, 1-106 : i motori de corpi celesti,
più giocondo. andrea da barberino, 1-106 : e1 romore era grande nel
schiatta destinata a disfarsi. bartolini, 1-106 : macchina da umori è il corpo:
stessi le proprie carni. crudeli, 1-106 : - i caratteri forzati / hanno gran
dogliose note di violoncelli. valeri, 1-106 : al cielo si protende / l'ombra
domina il grandioso paesaggio. montale, 1-106 : altre tremano guglie di sambuchi /
come bestia che si liscia. simintendi, 1-106 : la vacca stette ferma e,
eletti per dir messa. buommattei, 1-106 : ricevono adunque facuità di cominciar l'
la signora rosaura. d'azeglio, 1-106 : venne... proibito ai piemontesi
emblema, ordin novello. cuoco, 1-106 : molte nostre popolazioni non amavano l'
uno stesso mese. garzoni, 1-106 : se due lune terminano in un mese
gli affanni e i dolori. cellini, 1-106 (247): se io avevo
non conforme alla verità. canigiani, 1-106 : se 'n parte alcuna di mia dicerìa
addotta in discolpa. canigiani, 1-106 : in questo capitolo si contiene una
il possa aver tradito. celimi, 1-106 (248): egli era tanta
fuoco della sua anima immensa. cicognani, 1-106 : uno di quelli esseri senza scrupoli
e non veduto estinse. loredano, 1-106 : l'allontanarsi dall'oggetto che s'ama
tenuta ancora estiva. g. raimondi, 1-106 : calato in quel divano di grossa
un registro, ecc. carena, 1-106 : 'estratto', dicesi dai librai a quelle
latina, come sf. bembo, 1-106 : faggio, del mio piacer compagna eterna
e tre voi. detta porta, 1-106 : quando morì, mia moglie brianna
braccia agili e robuste. valeri, 1-106 : calarsi e smarrirsi in quel beato /
può né cariaggio. d'azeglio, 1-106 : si venivano svolgendo nel nord dell'europa
un grande pensatore spiritualista. cicognani, 1-106 : uno di quelli esseri senza scrupoli e
dei cavalieri di s. stefano, 1-106 : il vicecancelliere andrà porgendo il bossolo.
o male che vadano. baretti, 1-106 : il cocchi avrà anche disapprovato i
figliuolo carissimo lo tenghiamo. delfino, 1-106 : escon talora / dalle pene i diletti
da la sua preghiera. sbarbaro, 1-106 : la femminetta al banco pareva la
alcide / ewi l'impresa. carena, 1-106 : 'fermaglio', specie di gancetto metallico
altro è domandato torsello. carena, 1-106 : 'ferri', denominazione generica di tutti
insiememente che paia tutt'una. diodati, 1-106 : la forcatura dell'unghia, se
abbiamo gli occhi dotti. pandolfini, 1-106 : assai ci diletta che in questi ragionamenti
dove più batteva il sole. loria, 1-106 : qualcuno prese a seguire un filone
una finestrùcola nella porta. loria, 1-106 : più in alto le sagome tozze
finita. pa solini, 1-106 : il suo dovere di difensore era finito
su un'incudine d'oro. savinio, 1-106 : le dita spesse sono cerchiate,
bianco e di violetto. cardarelli, 1-106 : gli alberi che vedemmo lungo il
-letter. fogliòla. lucini, 1-106 : o cristalli di sodio, o sali
calor fomentan l'esca. loredano, 1-106 : l'allontanarsi dall'oggetto che s'
unghie di alcuni animali. diodati, 1-106 : la forcatura dell'unghia, se non
ciclo delle proprie fasi. garzoni, 1-106 : la luna è detta comunemente di quel
a doppia fune intorti. carena, 1-106 : 'ferri a pressa', chiamano quelli
. per una forzata apparenza. crudeli, 1-106 : i caratteri forzati / hanno gran
un diploma, ecc. carena, 1-106 : 'fregi', nome collettivo degli ornamenti,
; assillo di gelosia. marrini, 1-106 : credo di poter fare un'osservazione,
canzoni ho meco un fregolo. marrini, 1-106 : la voce 'fregolo 'il
. desiderio, brama. marrini, 1-106 : è ben vero però che le voci
.: di animali. simintendi, 1-106 : la vacca stette ferma, e,
per soddisfarsi nel contatto. cicognani, 1-106 : la guardò come nessun altro uomo l'
hai di novo. note al malmantile, 1-106 : 'frustare 'non vuol dir
troncato peloro. andrea da barberino, 1-106 : si missono alla furiosa battaglia,
. sempre al gallicinio. garzoni, 1-106 : il gallicinio è quando canta il gallo
giocondamente. cassiano volgar., 1-106 : con quella celestial boce gaudiosamente fece
gelidissime dell'eurota. bar etti, 1-106 : di quel male fu guerito col farsi
i'mi ti raccomando. simeoni, 1-106 : così genuflesso baciando a v.
(un animale). simintendi, 1-106 : vide lentamente andare una giovenca sanza
chiavato in su tavola. algarotti, 1-106 : né molto se ne discosta [da
simil. abate isaac volgar., 1-106 : l'onore della natura razionale è
gobbo e tremante? bar etti, 1-106 : io ho veduto... il
(una superficie). garzoni, 1-106 : il primo dì ch'ella [la
da una griglia. biringuccio, 1-106 : alla bocca si fa...
, senza esser robuste. svevo, 1-106 : guardò un quadro alla sua destra:
sol tener lo guado. simintendi, 1-106 : avea cadmo passato i guadi del
; punirlo, castigarlo. canigiani, 1-106 : quanti guai, / la notte e
mi partii da quella. simintendi, 1-106 : vide lentamente andare una giovenca sanza
di denari di molti. dominici, 1-106 : resta rispondere alla terza dimanda che
al linguaggio evangelico). simintendi, 1-106 : appena era cadmo partito dalla spilonca
in guardia coi pugni serrati. pratolini, 1-106 : rapido, esatto, il pugno
cavalieri dello spirito santo. baretti, 1-106 : ho veduto... il.
, ecc.). montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
perdona la tua miscredenza. pratesi, 1-106 : egli vedeva intorno alla donna un'
figli ha mezzo ignudi. becelli, 1-106 : l'altre donzelle nel vicin conclave
essere seguite da altre. borgese, 1-106 : certe madri e sorelle...
altra astuzia di guerra. carani, 1-106 : l'ufficio di que'che fanno l'
. -assol. cellini, 1-106 (249): io gli feci intendere
opra del tuo gano eletto. imbriani, 1-106 : pensava tanto a lei, quanto
in man de'turchi? lubrano, 1-106 : non mi patirebbe il cuore di
degno di gradissima maraviglia. panigarola, 1-106 : niuna cosa è più incostante che favor
tenti in indico. tavola ritonda, 1-106 : il dì della loro morte lo
ritardato. catone volgar., 1-106 : sogliono nuocere le cose indugiate da
inebriata dei suoi trionfi. piovene, 1-106 : mia madre, inebriata delle assicurazioni
nudi 'del poliamolo. montano, 1-106 : l'ultima estate spandeva la sua
qualche infelicità. cacherano di bricherasio, 1-106 : i mali... sono giunti
. -rifl. fiori, 1-106 : perché gli s'è un poco inferruzzato
una prosopopea. guidotto da bologna, 1-106 : è un'altra sentenzia, che
infornati. a. neri, 1-106 : si unischino queste due polvere insieme,
cadere in ginocchio. simintendi, 1-106 : la vacca... s'inginocchiò
ecc.). ricettario fiorentino, 1-106 : i sughi e le decozioni, di
del gran periglio instante. abriani, 1-106 : l'istante ruina / sola reprime
fusse guidato da lui. bisaccioni, 1-106 : egli in terra si vedeva perduto senza
tutto integro. livio volgar., 1-106 : quando eglino cominciarono a cavare il
più intemperante che mai. emanuelli, 1-106 : sfavillava d'intemperante gioia.
notte, vien detto intempesto. garzoni, 1-106 : la notte si divide in sette
fa canti carnescialeschi internazionalisti. gobetti, 1-106 : l'idea internazionalista fu mantenuta per
incendio: pare una favola! cassieri, 1-106 : più mi arrabbiavo e più correvo
lui tutta d'orgoglio. slataper, 1-106 : i nervi mi si inturgidano per il
disposizione naturale, propensione. saba, 1-106 : la poca istintività colla quale gli italiani
se medesimo prendere partito. loredano, 1-106 : volle, credo istupidito dal dolore
/ come ancella servir? cuoco, 1-106 : il talento del riformatore è allora
presso oggi fia morto. cellini, 1-106 (249): uscendo del castello e
lanternina e una bara. pascarella, 1-106 : giù in fondo alla via, sul
, che paiono lana. scarfoglio, 1-106 : grandi piatti di rami colmi di riso
, che andavano inferocendosi. montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
. viale alberato. pavese, 1-106 : da monticello scampanavano scampanavano, e
lealtà generosa dell'uomo. gramsci, 1-106 : missiroli, della cui lealtà intellettuale
la co- scienzia nostra. varano, 1-106 : io benché in loco assisa,
altrove qualche alimento. targioni tozzetti, 1-106 : la ricolta delle castagne fu poca
, curare. v. colonna, 1-106 : se l'immagin, che 'l pensiero
vertebrati; linfa vitale. buti, 1-106 : alcuna volta è la paura sì grande
. imbecille, stupido. pasolini, 1-106 : « lassalo perde, è loffio »
del capitale complessivo impiegato. buzzati, 1-106 : per la loro natura esse [le
, banale, stupido. zena, 1-106 : non ce n'erano state abbastanza delle
doveremmo tagliarli a pezzi. costo, 1-106 : dovevan pure essere i gran bestiali coloro
, odiano i servitori. becelli, 1-106 : una donzella si venia / a veder
come colpissero le sue ragioni. borgese, 1-106 : nella tua ultima lettera m'è
, una cruda morìa. nievo, 1-106 : la sua casa, per essere in
e pericolosa. biondi, 1-106 : ii viceammiraglio, che dianzi era stato
un momento all'altro. montale, 1-106 : cola il pigro sereno nel riale
pigliano il nome di gru. zena, 1-106 : tornato finalmente dall'america e venuto
, ogg. espresso. simintendi, 1-106 : per fare quivi sacrifici avea mandati
facevano quel che volevano. zoccolo, 1-106 : col freno della religione meglio si maneggiano
i frati della manica larga. tocci, 1-106 : quando voi la fate da teologo
od una direzione determinata. rigatini, 1-106 : 'manovra': tutti insieme quei movimenti
chirurgico o ostetrico. rigatini, 1-106 : le 'manovre'dei chirurghi in una
, scaltrimento, stratagemma. rigatini, 1-106 : le 'manovre 'dei bricconi.
- anche assol. rigatini, 1-106 : 'marcare'nelle locuzioni 'marcare una parola
, assai. rigatini, 1-106 : 'marcatamente'per scolpitamente, distintamente.
il grillo di maritarvi. rigatini, 1-106 : 'maritarsi': l'uso comune e costante
; adattato, combinato. aleardi, 1-106 : il tuo verso / piange dall'alpi
alimento. r. cocchi, 1-106 : all'arrivo di materia paterna, un
. figur. coda. passeroni, 1-106 : questo membro [la coda della volpe
pestoni da frangere. f. negri, 1-106 : in tutte le città hanno costume
mazzuola. c. b. bini, 1-106 : né lascerò di batter la mazzuola
una pezzuola bianca sul capo. angelini, 1-106 : qua e là medagliata [la
né di addolcimenti sentimentali. idem, 1-106 : ha la febbre di crescenza, con
molto maggior miseria s. bargagli, 1-106 : giovane di bellezza di corpo vie pieno
attraverso. c. bini, 1-106 : un vento che vi soffia tra mezzo
gli anni più di millanta. faldella, 1-106 : pregia il palatino, ma dà
loro esser soccorsa. note al malmantile, 1-106 : 'porre ad alto la mira'
ad avvici- narvisi possibilmente. bonghi, 1-106 : le letterature antiche, nel loro
e varianza di specie. gentile, 1-106 : la molteplicità stessa, quando c'è
l'uso dell'arme. bisaccioni, 1-106 : egli in terra si vedeva perduto
. 5. caterina de'ricci, 1-106 : e fece come le monache da genova
della monarchia degli spagnuoli. sagredo, 1-106 : le vaste monarchie sono simili a'
all'oscurità dell'imposture. balbo, 1-106 : la morale, cioè la scienza o
bellimbusto. c. bini, 1-106 : siete... un bell'uomo
tutta lavorata. g. gozzi, 1-106 : fanno danzare un orso con la
imponente dell'olimpo brahamino. angelini, 1-106 : s'adagia [la città di
delle tue piccole mammelle. savinio, 1-106 : le dita spesse sono cerchiate, alla
innamorato e gran poeta petrarca? crudeli, 1-106 : lisimone ha franchezza, è naturale
liquidi finemente dispersi. arbasino, 1-106 : per quanto il bambino facesse le
ferisse. b. del bene, 1-106 : un tal suolo, poscia che lungo
esser ricercato da noi. costo, 1-106 : il pastor negligente se stesso e
della condizione umana. térésah, 1-106 : sorriso, speranza tenace / trovata nell'
situazione nervosa, convulsiva. pratesi, 1-106 : si cacciava la mano nella chioma
di tua mente ignoti. angelini, 1-106 : spiccava il chiar'argento dei belli e
delle nostre domestiche. ventura rosetti, 1-106 : levate tutte l'estremitadi [delle
corredata la mano. g. gozzi, 1-106 : nelle opere sue non solo fa
di nove lati uguali. falconi, 1-106 : per ciò restono l'essagona, settagona
ha più voglia. montale, 1-106 : tornano / le tribù dei fanciulli
nero e di vermiglio. scarpelli, 1-106 : l'occhiuta fama in tanto ergendo
sempre alle spalle. e. danti, 1-106 : l'ombra retta è causata da
uso attenuato: rattristato. prati, 1-106 : il conversar fu gaio, / se
g. b. andreini, 1-106 : i rivoli dico di sonora scaturigine
allora lo dichiariamo ordinato. gentile, 1-106 : la molteplicità stessa, quando c'
). dante, par., 1-106 : qui veggion l'alt e creature torma
oscure al basso volgo. varano, 1-106 : lessi aperto in dio, cui nulla
avvolgersi in problemi oziosi. palazzeschi, 1-106 : il giuoco mi tiene spesso nella massima
(attraverso dante, inf., 1-106 : 'quella umile italia', collegato con
da prete come potevano. ojetti, 1-106 : i paria saranno coloro che s'
(un banchetto). dominici, 1-106 : pane, erbe e rade volte pesci
capacità intellettive dell'uomo. rinaldeschi, 1-106 : dio è in ogni creatura per essenza
d'ottusità e d'atonìa. montale, 1-106 : cola il pigro sereno nel riale
poeta squisito. ¦ uarini, 1-106 : io m'aveggio d'aver anzi irritata
pelano. c. bini, 1-106 : sentirete se il mio verso pela;
le andavi molto a pelo. soldani, 1-106 : l'uccel, che somministra il
penetrare che non fosse uomo. soldani, 1-106 : l'uccel, che somministra il
a fare altre penitenze. pascarella, 1-106 : passano, e aprendosi a stento
altra spezie di salvaggina. térésah, 1-106 : rideva di un'ape e di un
gli aveva tocca la barba. brusoni, 1-106 : io veramente non percossi lui che
donne mandasti in perdizione. costo, 1-106 : il pastor negligente se stesso e t
suo non à possanza. bisaccioni, 1-106 : egli in terra si vedeva perduto
un particolare luogo. buzzati, 1-106 : per la loro natura esse [le
pestiferi effetti di questo vizio. serdini, 1-106 : clementissima donna, or tu riserva
alla terra tre dì. storie pistoiesi, 1-106 : uguiccione si puose a campo per
come accade alle volte. brusoni, 1-106 : io veramente non percossi lui che
, in quinterni interi. aleardi, 1-106 : il tuo verso / piange dall'alpi
qualità e capacità. soldani, 1-106 : pensa a'suggerii e sceglierai quei putti
per non contravenire al giuramento. becelli, 1-106 : appunto una donzella si venia /
omero? poliziano, st., 1-106 : le 'gnude piante a sé ristrette accoglie
(lo sguardo). sbarbaro, 1-106 : nello s'era tosto padroneggiato; ma
guadagno alla nave. c. campana, 1-106 : la piattaforma fabricata sopra il rivellino
tutti, ma alcuni? dominici, 1-106 : pane, erbe e rade volte pesci
. f. f. frugoni, 1-106 : alla piegatura del capo, abbattuto
pientissima matrona e benigna largitora. caviceo, 1-106 : violante, pientissima e di me
copertine dei libri. carena, 1-106 : 'plancia': così chiamano [i legatori
/ tenui serenateli! montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
accendere i giovanili animi. berchet, 1-106 : terminati i quattro libri, l'
sopra tutte le creature. gnoli, 1-106 : a ogni essere, fin dalle porte
su un libro. carena, 1-106 : 'portatore': ferro di cui un de'
di una chiesa. pavese, 1-106 : mi metto al fresco contro il muretto
per la quantità della dote. casti, 1-106 : forse avean qualche lor pubblico dritto
pregnanti aiutano. m. savonarola, 1-106 : cura di la prefocazione de le
. furto. b. barezzi, 1-106 : sono in conclusione di razza di sbirri
non ne mancava. d'annunzio, 1-106 : non v'è alcun premio più dolce
denaro). b. pitti, 1-106 : io ne verrò inn. asti con
-per estens. risollevarsi. dottori, 1-106 : d'alpina neve onusto / china grand'
o piccoli animali. dolce, 1-106 : la gabbia altro non è che prigione
cogliere impensato. f. negri, 1-106 : in tutte le città hanno costume di
con grande intensità. palazzeschi, 1-106 : è piovuto un poco e la giornata
furono trasportati in roma. cuoco, 1-106 : non si può mai produrre una
(una via). montano, 1-106 : l'ultima estate spandeva la sua luce
estranea in un paese. boccardo, 1-106 : era serbato alla spagna, al
formulazione di un oroscopo. montanari, 1-106 : or io non voglio esser qui inutilmente
reazione o un'emozione. berchet, 1-106 : tutti sanno che l'allegoria perpetua,
con una persona. di costanzo, 1-106 : roberto, duca di calabria, ch'
et indefessi. b. barezzi, 1-106 : sono in conclusione di razza di sbirri
profficuo nel maneggio dell'armi. varano, 1-106 : io, benché in loco assisa
origano e pulegio. erbolario volgare, 1-106 : lo polegio posto dentro uno sachetto
: dati di tiro. marinetti, 1-106 : 'servizio d'artiglieria ': impiego
piegò un punto. b. barezzi, 1-106 : sono in conclusione di razza di
riproduzione agamica. trinci, 1-106 : per fare i vivai di uovoli o
molto libero nel riprendere. muzio, 1-106 : piglisi uno scrittor puro, e veg-
). dante, purg., 1-106 : poscia non sia di qua vostra reddita
ed a ragione. di costanzo, 1-106 morto re carlo ii, nacque subito quella
tonta. idem, par., 1-106 : le cose tutte quante / hanno
, senza riprender fiato. calvino, 1-106 : si sentì la fronte madida di sudore
più rabbiosa che mai. segneri, 1-106 : vediamo tutt'ora che uno spagnuolo,
varietà e minor vivezza. gentile, 1-106 : la molteplicità stessa, quando c'
non rallenti in parte. giacomelli, 1-106 : venutale... una tale occupazione
suggeritore in teatro. crudeli, 1-106 : -egli è ver che lisimone / ha
, dagli occhi strabici. montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
il silenzio e la noia. tenca, 1-106 : non era piccola temerità pei tempi
de'cieli. s. carlo borromeo, 1-106 : egli è il grande signore
il peccatore volontariamente recede. segneri, 1-106 : oh se sapessi quanto giù potrai scender
non vi è redenzione. magalotti, 1-106 : veramente è cosa strana dell'odore
sarà presa. dante, purg., 1-106 : poscia non sia ai qua vostra
porco trasformato. c. bini, 1-106 : voi mi dareste un bacio di repente
sui diversi scalini. carena, 1-106 : 'repertorio ': così i legatori
dettero chiarissimo il loro responso. palazzeschi, 1-106 : anche stasera ho giuocato coi dadi
perché stesse meno disagiata. nievo, 1-106 : la santa a queste parole si
in senso contrario. montanari, 1-106 : altri [astrologò volendo dirigere a
. -sostant. montanari, 1-106 : io non voglio esser qui inutilmente
/ murmure di riali. montale, 1-106 : cola il pigro sereno nel riale /
scosso, agitato. lucini, 1-106 : o cristalli di sodio, o sali
e semplicità del viver civile. guazzo, 1-106 : appartiene poi a colui che le
. -condannare. soldani, 1-106 : altri strappò con servitù più brutta /
anzi che riceverne lume. montano, 1-106 : l'ultima estate spandeva la sua
vestigie del loro veleno. dotti, 1-106 : sarà ver che nel bel cor
scuopra con le arme. cellini, 1-106 (248): ascanio, il quale
come piu le piaceva. loredano, 1-106 : provava il misero arderico tanto
dovere è ben capace. ghislanzoni, 1-106 : questa diavolessa di mia moglie ha bisogno
-formare compiutamente. r. cocchi, 1-106 : ah'arrivo di materia patema un embrione
introdurre il discorso diretto. fenoglio, 1-106 : ferdi sembrava abbastanza soddisfatto ma ciononostante
, ma sono magri. loria, 1-106 : la frana, biancheggiante come il
àber paura. guidotto da bologna, 1-106 : in sulla morte ti vedi,
/ della rondinella cecròpia. buzzati, 1-106 : tra la finestra a cui era affacciato
e dormito, rimangiava. giulio dati, 1-106 : l'un già tondo fatto,
gregge). guido da pisa, 1-106 : come l'asina lo vide [l'
; ritemprare, ristorare. caviceo, 1-106 : grazia della dea e de tue santissime
intensivo. p. petrocchi, 1-106 : io ero montato sul ciliegio di trogo
rimutato. a. f. beiiini, 1-106 : oramai i'ho fatto lo stil
montanti di un traliccio. pancrazi, 1-106 : sulla vetta dell'amiata hanno piantato
il discorso diretto. de'mori, 1-106 : al che ripigliò egli: - felice
(una pianta). loria, 1-106 : lo sterpame dell'edera risbucava tra i
sé ferocità o alterezza. zuccolo, 1-106 : col freno della religione meglio si maneggiano
ben lo suo apetito. serdini, 1-106 : clementissima donna or tu riserva /
). poliziano, st., 1-106 : le ignude piante a sé ristrette accoglie
trattazione lasciata in sospeso. castiglione, 1-106 : voi conte, seguitate il ragionamento
(un avvenimento). molineri, 1-106 : un brutto sogno... aveva
di idee. g. bianchetti, 1-106 : non può esser vero in generale che
un episodio). molineri, 1-106 : un brutto sogno... aveva
quanti rossi in quel rosso, montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi /
la cità romana. anonimo romano, 1-106 : puoi ammonio li ufficiali e.
di un interesse romanzesco. berchet, 1-106 : siccome per entro a que'libri non
una trincea. giorgio dati, 1-106 : ostorio... deliberò di rompere
rauca ruggine del fiato. marotta, 1-106 : con una impagliata inammissibile voce d'
al libro da ornare. carena, 1-106 : 'rota': piccol disco metallico sulla cui
-intr. giorgio dati, 1-106 : non potendo i iazigi sostener l'assedio
oggetto rotto). tavola ritonda, 1-106 : lo die che loro amore [di
case mi dirizzai. guarino guarini, 1-106 : possono anche farsi o a trombe
ponno. zancaruolo [giovio], 1-106 : la salpa, pesce bellissimo fra tutti
notizie accozzate senza ordine. gramsci, 1-106 : il saggio pubblicato dalla « nuova
e divisa. dante, infi, 1-106 : di quella umile italia fia salute /
oratore. ariosto, cinque canti, 1-106 : da l'armiraglio avendo avuto / salvocondotto
, se li scrollo. montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
-sassettino. p. petrocchi, 1-106 : « lo vedi? » mi disse
, usurpate poteri sovrumani. sbarbaro, 1-106 : mentre scoppiavano nella sala esclamazioni e
sentimento maligno. guidotto da bologna, 1-106 : arrenditi, baccalare, se no
ad una vacchetta mammelluta. pancrazi, 1-106 : morino leva il trotto sbardellato giù
si scampana a morto. pavese, 1-106 : da monticello scampanavano scampanavano.
l'intensità. a. neri, 1-106 : si guardi se il colore è carico
rovina al minimo pretesto. nannini, 1-106 : stando egli a quella foggia, viverà
sono i frutti della vittoria? gnoli, 1-106 : fiore, fiore, fiore /
a quella del passato. pallavicino, 1-106 : tra le nature conoscitive, in alcune
, di accadimenti inutili. montale, 1-106 : brilla in aria una freccia, /
-squisitezza gastronomica, prelibatezza. 2zanazzo, 1-106 : dite la verità, sora maria /
i capelli). anonimo romano, 1-106 : in questa nave, la quale per
simitara. g. visconti, 1-106 : e1 fa il terribil cun la
poi sarebbe stata più nuda. sbarbaro, 1-106 : tutti ci intromettemmo. la sala
quelle terre dove bisogna. giorgio dati, 1-106 : avendo egliprimieramente scompartito e ordinato la fanteria
beni. stampa periodica milanese, 1-106 : lo scoprimento... dell'innocenza
e serpenti. esopo volgar., 1-106 : dice lo conto che uno villano
il fiume del tempo. montale, 1-106 : tornano / le tribù dei fanciulli con
minuziosa indagine filologica. del casto, 1-106 : sarà ben reputata una solenne follial'andare
notaio del senatore. anonimo romano, 1-106 : levaose uno de colonna, lo
trr terit tirit.. montale, 1-106 : i fanciulli con gli archetti / spaventano
quasi sopra stomaco. anonimo romano, 1-106 : secunnario lo preditto cola ammonio li rettori
praticato l'innesto. vettori, 1-106 : avendo insegnato in che stagione e in
un'armatura parzialmente articolata. marinetti, 1-106 : 'semirigido': tipo di dirigibile in cui
[dell'aereo]. marinetti, 1-106 : 'serbatoio supplementare': piccolo serbatoio che
. a. f. bertini, 1-106 : euridano cireneo..., per
né con le scuri spezzare. cellini, 1-106 (248): veduto in questo
pel servizio della guardia. marinetti, 1-106 : 'servizio d'artiglieria': impiego tattico
di un ente fisico. pallavicino, 1-106 : tra le nature conoscitive, in alcune
lacerato, strappato. anonimo romano, 1-106 : in questa nave, la quale per
fruscio. p. petrocchi, 1-106 : la lepre non la vedevo più,
folta e pelosa. passeroni, 1-106 : questo membro [la coda delle volpi
, le c. scalini, 1-106 : denti miei, fatevi di ferro per
giuocare al volano! ». gramsci, 1-106 : il saggio pubblicato dalla « nuova
. cantico dei cantici volgar., 1-106 : poni mi come siello sopre lo
, e fieno femine. montanari, 1-106 : or io non voglio esser quiinutilmente noioso
po'sbiadita, ma soavissima. montano, 1-106 : l'ultima estate spandeva la sua
morire cercando mortai crollo. buti, 1-106 : quando l'uomo ha paura,
una nave). anonimo romano, 1-106 : era pento uno grandissimo mare, le
scritta; didascalia. anonimo romano, 1-106 : stava [nel dipinto] una femina
per tutta la distesa. montale, 1-106 : cola il pigro sereno nel riale
consulte e pratiche della repubblica fiorentina, 1-106 : quanto alle decime...
un niente lo metteva sossopra sbarbaro, 1-106 : tutti ci intromettemmo. la sala fu
, un atteggiamento. serdini, 1-106 : vedi l'ira di dio che l'
dal senato. cacherano di bricherasio, 1-106 : quando i mali di una città sono
chiusi, equali, sostenuti. testi, 1-106 : 'soffio di morte ogni uman fasto
sovrastava ancora più esteso? montale, 1-106 : alte tremano guglie di sambuchi / e
su le nostre spade. brusoni, 1-106 : io veramente non percossi lui che
improvvisamente un urlo acuto. angioletti, 1-106 : spalancò un tremendo ruggito che mise in
raffica di insulti. lubrano, 1-106 : inviperiti per collera, fermaronlo a mezza
fussero dalla marina spaventati. montale, 1-106 : 1 fanciulli con gli archetti /
alla coda della volpe. passeroni, 1-106 : sgombrapolvere io la chiamo, / poiché
sopra d'uno palo piantato. panigarola, 1-106 : commandò che tutti e due i
volto, dallo sguardo. foscolo, 1-106 : or non vedrei le rose / del
l'embrione. r. cocchi, 1-106 : all'arrivo di materia patema un embrione
bionda al sole. maia materdona, 1-106 : spiega madonna i bei volumi d'oro
, così in pace. montano, 1-106 : al ritorno il tramonto ardeva sopra
spolverati sopra. b. barezzi, 1-106 : gli avevano già spolverata la giornea e
donna per lui. becelli, 1-106 : appunto una donzella si venia / a
la volontà di vendetta. serdini, 1-106 : clementissima dama, or tu riserva /
statuti dei cavalieri di s. stefano, 1-106 : se gli accadesse che tra li
alterandosi e mutando. gadda conti, 1-106 : dopo quegli anni son venuti gli austriaci
sterpame era in cenere. loria, 1-106 : lo sterpame dell'edera risbucava tra i
neve o del ghiaccio. stoppani, 1-106 : durante la notte, il gelo ripiglia
in gran distanza. fortis, 1-106 : ogni stagione conduce stormi di pesci al
. dimin. stortétta. cellini, 1-106 (348): il ditto giovane.
-striscierèlla. la capria, 1-106 : tenta di rimanere sotto la protezione dell'
: altercare, accapigliarsi. comazano, 1-106 : due gelose ad un medesimo foco male
succedete. f. f. frugoni, 1-106 : succedendo il pallore al cinabro su
g. b. andreini, 1-106 : l'ombre dei foglianti suggelide.
che promossero la camificina. nievo, 1-106 : la festa di ballo,..
con il piede della virtù. rinaldeschi, 1-106 : i peccatori figurati pe'la terra
(un vulcano). cesareo, 1-106 : l'etna dinanzi a tratti svampa.
. valutare, giudicare. savinio, 1-106 : vedo un ciclista pedalare pazientemente lungo
vostri taglieri. chiose sopra dante, 1-106 : eglino [i troiani] arebbono
. f. f. frugoni, 1-106 : soglion esser [le rose] pompe
di tormento. c. bini, 1-106 : sono un tormento per voi, sono
trassi. poliziano, st., 1-106 : le 'gnude a sé ristrette accoglie /
titolo delle ganghe. bombicci porta, 1-106 : invece la proporzione media della sostanza
cibi. g. vialardi, 1-106 : lavate 24 gamberi grossi, fateli cuocere
di un'opera lettararia. beni, 1-106 : dunque due ordini possiamo noi imaginarci
metterci mano, sguainarla. fiori, 1-106 : doh potta chi non ho or or
che finissero i botti. cantù, 1-106 : solo a tocchi la squilla risuona /
stile, par sincera. gramsci, 1-106 : il saggio pubblicato dalla « nuova
grandi, tutta la tribù. montale, 1-106 : tornano / le tribù dei fanciulli
da dua leuti. g. gozzi, 1-106 : a'passati dì si arrestarono
suo signor l'amato aspetto? alfieri, 1-106 : creonte iniquo, / tumido già
mare). dante, inf, 1-106 : di quella umile italia fia salute /
... de torso. dottori, 1-106 : per impresa ha un gatto /
dolce vapore. idem, par., 1-106 : qui veggion l'alte creature torma
. - anche sostant. buti, 1-106 : pone lo tremuoto e il venteggiare.
medici. ariosto, cinque canti, 1-106 : dal calile per gano conosciuto,
l'immortale costanzo vergò. aleardi, 1-106 : solitario alighiero, a te dimando /
anche, polemico. bonghi, 1-106 : la 'verve'è un certo 'brio acre'
di un viceammiraglio. biondi, 1-106 : il che fatto se n'andò diritto
navi fussero ritenute e guardate. biondi, 1-106 : il quello di cancelliere. monti
gli toma sul viso. giuliani, 1-106 : dice il dettato: una mano lava
. - anche sostant. cameroni, 1-106 : un'altra autopsia del cuore di donna
incendiario che la contiene. agostini, 1-106 : abbia abondanti conserve di legna, d'
procede a salti. cassieri, 1-106 : oltre che correre, ho dovuto saltare
janàcek. m. mila, 1-106 : si sapeva ch'era béla bartok un
. m. del vecchio, 1-106 : sarebbero da addebitare all'europeità di marx
ecc. i. santacroce, 1-106 : ci sono secondi grassi di parole che
– abitazione del castaldo. nievo, 1-106 : una casetta in fondo all'orto del