, contaminato. b. fioretti, 1-1-26 : fece [ausonio] una pistola scritta
giana tua. g. del papa, 1-1-26 : questo massimo ed importante ufizio della
nella lingua e scrittura cinese. paoletti, 1-1-26 : sarà sempre più facile il bene
distrarre, far divagare. paoletti, 1-1-26 : so che si dice, bastare che
tempora e delle rogazioni. cerracchini, 1-1-26 : se una feria maggiore occorra in
.: escogitare. saccenti, 1-1-26 : ei ben saprà geometricare i modi /
ne dissipava i beni. metastasio, 1-1-26 : ah! questi indegni / non avranno
condotto proceda. l. dati, 1-1-26 : [la luna] s'interpone in
sogliamo anima chiamarla. bracciolini, 1-1-26 : tra le stelle una confusione / trovai
s. agostino volgar., 1-1-26 : chi 'l vede e non lo loda
né superabili da'poeti. lanzi, 1-1-26 : si recitavano in roma commedie osche
a proprio esclusivo vantaggio. amari, 1-1-26 : mentr'ei [papa innocenzo] qui
dietro. g. m. cecchi, 1-1-26 : -io non ho anco appetito nessuno
toscano autorizzava il contratto. amari, 1-1-26 : spesso... la corte di
sua stanza in deserto. cesari, 1-1-26 : il mutar... que'dodici
pentadecasillabo, etc. idem, 1-1-26 : 'ogdoasillabi'... per la
secondo il moto retto. saccenti, 1-1-26 : nel disegnare e paralelli e ovati /
o picea excelsa). boterò, 1-1-26 : membrison... ha l'aria
mediante il peccato originale. campailla, 1-1-26 : quel che ne sortì popolo eletto
presso. g. m. cecchi, 1-1-26 : polibio, andiamo in casa,
e lascivi piaceri. l. salviati, 1-1-26 : convien lasciare i linguaggi nella larghezza
. g. m. cecchi, 1-1-26 : adagio col oravare: noi siamo in
così il testo. l. salviate 1-1-26 : non bisogna far conto che, se
dentro. s. agostino volgar., 1-1-26 : ciò che di distruzione, d'
di malattie. d. barioli, 1-1-26 : persecuzioni eziandio da'fedeli, freddi
una prova). cesari, 1-1-26 : or in quest'opera dovea gesù cristo
traffico, a gran maneggio. galileo, 1-1-26 : mi è più d'una volta
tanno. c. bartoli, 1-1-26 : ne'luoghi più staterecci, per dir
eglino il toccafondo. a. casati, 1-1-26 : dolersi e mormorar d'una mia