i pescatori e i contadini. -vendere a braccia: giudicare all'apparenza.
presenza; essere costretto ad assistervi. -vendere alla candela: vendere all'asta.
l'anno peggior di tutti quanti. -vendere carote per raperonzoli: dare a intendere
secondo la degnità de'baroni. -vendere libri a peso di carta: calcolandone
suggestionava con delle occhiate. -vendere un cerotto: darla a intendere, ingannare
di malagigi al petron di merlino. -vendere ciance: raccontare fandonie, in genere
una medaglia comprasse una livra? -vendere una cosa come si è comprata: riferire
quattr'otto sarà fatto repulisti. -vendere sotto corona: vendere schiavi di guerra
al diavolo anche il mare. -vendere , dare l'anima al diavolo: consegnarsi
a dramma tutt'a tre. -vendere il cervello a dramme: svolgere la
fuori per stare in favole. -vendere ciance a chi spende favole: non
speculazioni letterarie potranno fruttarmi. -vendere farro per frumento: dare a intendere
attaccato o di fumo. -vendere fumo: far apparire una cosa per
a chi gli dà del tu. -vendere cose in fretta, a qualsiasi prezzo,
non si paga gabella. -vendere una gabella: darla in appalto.
è possibile gettare una vita così? -vendere sotto costo, in perdita; liquidare.
il prò di tante fatiche? -vendere sottocosto, in perdita; liquidare.
giustizia, coscienza, religione. -vendere la giustizia: lasciarsi corrompere nell'esercizio
sudi e scoppi di magrana. -vendere capecchio per lana: dare a intendere
peggio che non stan le lucciole. -vendere a qualcuno lucciole per facelle: indurlo
di luglio: v. pepe. -vendere il sole di luglio: far apparire raro
, non volli cercar altra. -vendere , spacciare la propria mercanzia: collocare
faceva sentire qualche novità. -vendere in mercato: fare oggetto di commercio
altari e i santi beneficii. -vendere qualcuno in mercato: abbandonarlo, tradirlo
quel che tale non è. -vendere le proprie merci: prostituirsi. bonarelli
di toccare la meta. -vendere a meta: in base al prezzo imposto
demetrio o di musura. -vendere a misura: vendere merci misurabili secondo
per i giornali umoristici. -vendere a buon prezzo o sottocosto. c
monte, per diminuzione del monte. -vendere in blocco. emiliani-giudici, 1-330:
solo nome della sua persona. -vendere il proprio nome: consentire a che
suo aver riduce all'oncia. -vendere a oncia e a dramma', concedere in
il naso all'orso. -vendere la pelle dell'orso prima che sia stato
una giornata senza pane. -vendere a pane qualcosa: darla in cambio
-mi fai il pappagallo? -vendere picchi per pappagalli: dare a vedere
a dispetto de'santi. -vendere il paradiso', promettere, in cambio
cortese alle donne ugner la pelle. -vendere cara la pelle: difendersi strenuamente,
e mi preparai al balzo. -vendere la pelle dell'orso prima che sia stato
. orso1, n. 5. -vendere la pelle di qualcuno: tradirlo per
si saprà mai più nulla. -vendere , versare i pesci: perdere la ragione
. misura, n. 30. -vendere i libri a peso di carta: v
stiacciava come un picchio. -vendere picchi per pappagalli: dare a intendere
sul prezzo: v. tirare. -vendere a prezzo: fare oggetto di mercimonio.
le carote e i raperonzoli. -vendere carote per raperonzoli: v. carota,
versata periodicamente per estinguere un debito. -vendere , acquistare, pagare a rate:
mai venuto fatto d'intendeme fiato. -vendere con reputazione: a un prezzo vantaggioso
in tutte le sue forme. -vendere al ribasso: alienare un bene a un
ogni guadagno contro al prossimo. -vendere gusci a ritaglio: esercitare un povero
vuol cavar le granella ad apollo. -vendere a rompicollo: vendere a un prezzo
rimasto più che sazio ». -vendere a saggio: vendere a peso.
niziani contra questo signor. -vendere caro come il sangue: a prezzo esorbitante
assai smaccato al popol piace. -vendere sapone per sapa: v. sapone1,
falso, foro di bologna'. -vendere merce rubata. moravia, 18-48:
distese, sulla mia schiena. -vendere velocemente. p. verri, 2-379
diavolo1, n. 23. -vendere il poverello per le scarpette: tradire i
per dire uccellare, scoccoveggiare. -vendere per scartocci: a poco prezzo.
8. ritaglio di stoffa; scampolo. -vendere panni a scavezzo: vendere la stoffa
.. nemmen per sogno! -vendere sogni: spacciare per vere e fondate idee
solo scolpare ogni mio fallo. -vendere il sole di luglio, d'agosto:
che hanno in cani e astori. -vendere completamente una merce. sassetti, 108
in qualunque modo lo stato. -vendere lo stato a ritaglio: favorire per denaro
a gran passi alla sepoltura. -vendere a occhio e stralcio: nel linguaggio commerciale
l'obolo, ma strapiccante! » -vendere la vita a prezzo sfolgorato e strapiccante-.
non istette a mondar succiole. -vendere succiole, ridursi in miseria. c
un taglio le sue narrative. -vendere a taglio: vendere una merce al dettaglio
, lo tramandassero al senato. -vendere all'estero, esportare. p.
si debba procedere più severamente'. -vendere , commerciare un prodotto o prodotti di
pane, n. 17. -vendere a taglio-, v. taglio1, n
v. taglio1, n. 53. -vendere atta tromba: v. tromba,
io andassi alla crociata, perché -vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso
. = deriv. da vendere. -vendere lucciole 0 vesciche per lanterne, v.
e meglio per l'avvenire. -vendere vesciche per mulette-. ingannare, dare a
al suo principio unita. -vendere cara la vita: v. caro1,