s'eran messi d'accordo. -valere di meno dell'acqua versata dopo le tre
una cicala: in nessun conto. -valere una cicala: non valere nulla.
le cose con questo garbo. -valere a dire: significare. giamboni,
e mezzo al giorno ». -valere , costare. - anche al figur.
che 'l mondo ho lassato. -valere meglio (o di meglio): importare
strida, alte e terribili. -valere a mercé di qualcuno o a qualcuno:
sarebbe poca o nessuna notizia. -valere come pretesto. capuana, 4-222:
cristo venisse in carne. -valere mille mondi: avere un grandissimo valore
dominio sopra de'poco accorti mariti. -valere poca moneta: avere uno scarso pregio;
2 ed anche a 27. -valere , costare. s. degli arienti
colle polpute punte de'diti. -valere un pel di nacchera', non valere nulla
aggiustatezza o la sconvenienza. -valere o presentarsi come opportunità. giorgio dati
brago dello stige rissa e gorgoglia. -valere come argomentazione contraria. muratori, 7-i-158
del bene e del male. -valere a determinare una decisione, costituire lo
sua dell'oro di tolosa. -valere mille ori, tanto oro, oro quanto
del purgatorio: v. purgatorio. -valere , valerne o meritare la pena: riuscire
la testa: v. testa. -valere tanto oro quanto si pesa: v.
d'allegrezza un carnevale. -valere un piede di pulce: poco o niente
vince e chi vi caccia. -valere come sostegno politico. bellegambi, xxxiv-1272
supporsi, diranno svarioni. -valere frutto di quercia: pochissimo, quasi
sì amorevolmente di guida. -valere come garanzia di qualità o di pregio.
nettamente al bene comune tanto. -valere come mezzo per conseguire un fine.
gli astanti la ratificano. -valere a confermare con evidenza, palesemente.
reggimento, la tua laide. -valere un reggimento: da soli o in numero
coll'impiagare rimedia alle piaghe. -valere a sanare (una sostanza).
almeida d'andar- sene. -valere come difesa contro un pericolo. ariosto
stata tanti secoli oscurata. -valere di nuovo (un diritto).
tutt'ar- guzie e sale. -valere quanto la minestra senza sale: non avere
quando in fine le sciolgo? -valere a risolvere una situazione complicata -rintuzzare un sospetto
rossor, che di pena. -valere a significare un concetto, a esprimere
gli serviva benissimo la cucina. -valere (come norma, regola, esempio,
che il demonio atterra. -valere come giustificazione. ariosto, cinque
eccezione è il 'fiore'. -valere ad aumentare con il pianto la portata
svilito come un soldo bucato. -valere pochi soldi: essere poco apprezzabile.
et a mettervi a cavare. -valere la pena. g. m.
che lo faccia maggiore. -valere tanto il lino quanto la stoppa: per
; per niuno tesoro rimanga. -valere un tesoro-, essere grandemente apprezzabile;
, alle odierne miglia siciliane. -valere in rapporto, in confronto a un'altra
'n là che 'n ispangna! -valere meno d'un torso: non valere nulla
dalla radice e dal rizoma disseccati della -valere il prezzo di qualcosa: convenire, essere
riverrò domattina per tempo, occorre anzi tutto -valere la fatica: essere utile, vantaggioso,
plur. famiglia di piante dicotili -valere , valerne la pena: v. pena1
ordine rubiali comprendente alcune centinaia di -valere , valerne la spesa: risultare opportuno,
presenta come un liquido, incolore, -valere quel che vale, quello che vale-,
che vale-, per indicare - -valere mille ori, tanto oro, tanto oro
, soltanto perché le no pensate. -valere un milano: avere grandi capacità, essere
un milano sin da ragazza. -valere un occhio: v. occhio, n
. occhio, n. 14. -valere un perù: v. perù, n
. perù, n. 3. -valere un tesoro: v. tesoro, n
da solo nell'anima. -valere come intesa fra due o più persone.