o l'andò o la stette. -va a impiccarti: imprecazione. g.
il più magro di parole. -va al diavolo, che tu possa andare al
voi e la vostra morale. -va discorrendo, vattene là: eccetera.
pollo e non di gatto. -va senza dire: certamente, naturalmente.
a. f. doni, i-245: -va , trova cotesto bandolo tu! oimè
che si adatta, che procede favorevolmente. -va bene: siamo d'accordo; è
mostrai ribrezzo. nievo, 417: -va bene, va bene, carlino -riprese biasciando
di lingua, e il moro disse: -va e racconta, figlio d'un boia
la stampella, e gli disse: -va via, buonalana, per te la
; va bene, così sia. -va alla buon'ora!: esclamazione di impazienza
in camicia lasciato, partendosi dissero: -va e sappi se il tuo san giuliano questa
gli avverbi son veri. -va la capra zoppa se il lupo non la
di forno alcune stiacciate, le disse: -va un po'a vedere come sta la
di margherita. panzini, i-539: -va su, lolò, nella mia stanza a
uno cioppone foderato di golpe e disse: -va a impégnalo e riscuoti l'asino
. francesco da barberino, 48: -va su per questa viella coverta / di
essa mangiai i fagiuoli il giorno appresso facendo -va a cuccia!, a cuccia!,
la repubblica. deledda, iii-45: -va benone, -rispose l'ometto, senza
tutto finito e ripulito. -va , andate, vada, vadano al diavolo
1-70: -e intanto carlo x? -va pellegrino e ram- mingo, avviso ai
dolori che gli mangiavano la schiena. -va a dormire che è meglio. levi
sonetto fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'
2-112: -presto, -farfugliò lui, -va sull'albero dove s'è fermato lo sciame
parte per l'altro mondo. -va a finire che, andrà a finire in
/ in che v'ho offeso? -va alle forche; bevati / di qui.
sua zampa. verga, i-135: -va bene, -rispose compare alfio -grazie tante.
/ impaurite. tecchi, 15-83: -va bene, il figlio è tuo. ma
fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'ave
: ubaldo incominciò parlando allora: / -va l'asia tutta e va l'europa
caldo all'onta. tecchi, 15-83: -va bene, il figlio è tuo.
più di quello che convenga. -va là, vada là, andate là:
fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'ave
.). nievo, 3-147: -va avanti, lepràttolo! -gli mormorò all'
il giornale è sempre nel limbo. -va o andate al limbo; via nel limbo
fare un colpo di telefono. -va di là, fa il numero, la
confessa ed essi pentuto de'suoi peccati -va cercando per li luoghi aridi e inaquosi
sua forchetta al viso quasi volesse pungerlo. -va , uccello di malaugurio! lo sapevo
loro soltanto quando ne avessimo voglia. -va bene, -disse doro ridendo. -
non s'asconde, / me dice: -va seguendo quel sparviero / che rivirà gentil
matassa di corde per il bucato. -va bene, ma non voglio essere legato,
sp., 29 (504): -va nell'orto, a dare una scossa
.. -e tu -disse a un altro -va sul fico, a coglierne quattro de'
giovane -di 'san piero in campo '-va militare. avrebbe un desiderio: quello
occhieggiata ed occhieggiare. bersezio, 4-42: -va bene, va bene, -proruppe essa
dovevano e si guardarono in cagnesco. -va bene, va bene -fecero alcuni.
perché il tempo -mentre ch'io parlo! -va , / totò opera in disparte
una capitale. buzzati, 1-80: -va là, sappiamo bene che vanno matte
avere la casa in piazza. -va in piazza e odi, toma a casa
il mandolino, v'ho detto! -va bene, ve l'insegnerò; ma almeno
chiama la gente a sentirla. -va * alla predica!: brutale esortazione a
bravure mercantili di francesco; e diceva: -va a finire che mi darà dei
alle ortiche e ai ramarri. -va * a pascere i ramarri: modo brutale
di favolare. e azzolino disse: -va oltre. cavalca, 20-407: il padre
v. sebo), con passaggio di -va -g-sul modello di ugola.
che udiamo percuoter la porta alla -va bene, d'accordo. sicura.
sonetto fino, / cantando in tuo latino -va in fiorenza; / a chi m'
fatto ben o oio fatto mal? -va al diavolo, bestia, asino, talpa
dio, signor giovan luigi. -va pur con la malora, pallon di vento
del primo rango. goldoni, iii-538: -va via, ti dico. -mi ha