dossi, 226: -è qui braccia! -urlò un uomo, altosquas- sando un pugno
. di giacomo, i-736: -voialtre! -urlò donna maria, affacciandosi nella bottega dall'
d'annunzio, iv-1-1049: -assassino! -urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando
-a me cavaliere questo oltraggio sanguinoso? -urlò il faina, guai, disse cose da
benone se v'incendiano la zolfara! -urlò don rocco esasperato. d'annunzio,
, non c'è madonne... -urlò la madre che dal dolore insaniva.
non vi piglia mai la pipita -urlò la madre. ma la sdrenita con gli
, i-100: -malannaggia l'anima tua! -urlò il barone dando di piglio ad uno
13-215: -ih, che furia malarbetta! -urlò il marito. =
vagone. fucini, 281: -nooo! -urlò il sindaco, con una steccaccia che
dottore, ma che, è morta? -urlò il vecchio come pazzo. -paralisi temporanea
pomidoro. verga, 7-212: -te'! -urlò turi colla spuma alla bocca e l'
-ma non vi piglia mai la pipita -urlò la madre. tozzi, v-328: che
realisti, viva la faccia dei repubblicani -urlò un giovanotto, militare, passando sotto
viani, 19-283: -mi'figliolo lui lì -urlò onferocito il vecchio... -lo
, perch'io gli passi il cuore? -urlò il vecchio levandosi a mezzo sul seggiolone
altro. paolieri, 2-14: badate bene -urlò negli orecchi al pecoraio, che ascoltava
soffici, v-2-85: e io gli dico -urlò ancora più forte il trattore -che la