ma spirito d'angoscia abbrancato all'amore: -tutto è preferibile all'assenza. borgese,
che non avevano a che allignare lassù -tutto questo mi ripercosse sì fieramente gli affetti
in un attimo; all'improvviso. -tutto d'un balzo. varchi, 18-1-371
ermafrodito. bibbiena, xxv-1-57: -tutto mi consoli. -consolato hai tu me
. pascoli, 589: il bolide. -tutto annerò. brillava, in alto in
non sono sempre da disprezzare. -tutto fa brodo: tutto può tornare utile.
prese con maniera di scherzo a dirle: -tutto va bene, cara laureta.
e molto esperta nelle faccende domestiche. -tutto casa: attaccato alla famiglia. fagiuoli
volte di rimettermi al caso. -tutto a caso: casualmente. d.
, come un letto o una finestra -tutto pareva il ricordo di un paese lontano,
gozzano, 1142: fialette ed ordigni -tutto l'empirismo cerretanesco dell'epoca.
di gelo. 5. incluso. -tutto compreso: considerando ogni cosa, tenendo
della vita. verga, 3-82: -tutto perché è tornato 'ntoni di padron 'ntoni
canne a satollar serbate! -tutto cuore (una persona): buono,
aglio, si stringeva nelle spalle: -tutto a rovescio, qui dentro. cicognani
tempo in cui viveva il poeta; -tutto un lungo nefasto periodo, che rese
farai la metà di nonnulla. -tutto dì: v. tuttodì. 11
. bartolini, 228: si è -tutto a un tratto -destata, distirata:
doterò in cinque cento scudi? / -tutto gli ho detto. -bè che dice?
esplosioni, gemente pel lacero dei siluri -tutto un orrido ventriloquio di lievitature micidiali.
baroni dallato -abiendo elio detto suo stato -tutto l'essere e la maniera di questa
tempo in cui viveva il poeta; -tutto un lungo nefasto periodo, che rese que'
che venne al mondo michele. -tutto di o in un fiato: tutto insieme
la mia porta il mondo sembrava finito -tutto consunto, nel vuoto polveroso silenzio dei
, e mezzo morti di freddo. -tutto cotesto ci avviene, rispose il foresteràio
ho ricevuto e letto 11 vostro petronio -tutto tradotto con garbo e con rarissime infedeltà
tutto [il cappone]? / -tutto quanto sei mangióne. / -tutto,
? / -tutto quanto sei mangióne. / -tutto , tutto, tutto, tutto?
immobilità, le foglie di alloro, -tutto frigge nell'aria pagana, e tutto
, 1-18: -chi te lo dice? -tutto : il suo genere d'eleganza,
diffidenza, inganno e disperazione. -tutto il rosso non è buono e tutto il
registri '[ecc.]. -tutto il giorno, tutti i giorni, ogni
splendide delle nostre menti galoppanti. -tutto quanto, tutto intero. c.
le loro sottane fossero di pece. -tutto preso, impegnato, impegolato, immischiato
furono composti veramente all'improvviso. -tutto improvviso: tutto a un tratto.
. preferirei vederlo morto... -tutto serve, -disse carletto. -anche queste
all'ingrosso il sesso gentile. -tutto in una volta, tutto d'un fiato
, le nebbie, / le rupi, -tutto è spetro. i tutto è spetro
preti o di canonici. -tutto insieme, tutto quanto insieme (con valore
il franco e nobile spirito. -tutto insieme: tutto a un tratto, tutto
all'abbondanza della terra. -tutto intorno, tutto all'intorno: in giro
uscire -il ghiottone -tutto rabbioso e imbrattato di polline. calvino
sorriso, la voce insinuante, magnetica -tutto si rifletteva, come una iride voluttuosa,
nato, / che in me criato -tutto il male dura / di tale guisa,
son malato, / che 'n me celato -tutto il bene escura! amico di dante
'l ben che non mi giova. -tutto il male non vien per nuocere: da
offesi / di tanto mondo. -tutto il mondo', la generalità degli uomini,
noi, morto il mondo. -tutto il mondo è paese: per indicare la
spirale, a morsetto, a chemin-de-fer -tutto il repertorio occidentale di conoscenza.
rivoluzionari il merito è tutto mio. -tutto vostro, no: la polizia già ne
che tanto ami in lei? / -tutto , signor: le ceneri degli avi,
ferro tagliente a ciò fatto. -tutto nervo o nervi', che ha una complessione
fuoco e tumulto d'anima. -tutto nervi (con uso aggettivale); notevolmente
in una fila di altri bambini piccolissimi -tutto un nido, un asilo d'infanzia.
et elli rimase al neente. -tutto parere niente: riuscire vano ogni sforzo
quelle rotelle e a que'nocchi. -tutto nocchi (con valore aggettivale): chi
convito. d'annunzio, iv-1-107: -tutto , proprio, è finito? -
a'piedi si riduca a nulla. -tutto essere nulla: essere vano o inutile ogni
in lei [in atene]? / -tutto , signor; le ceneri degli avi
dell'obbrobrio perpetuo della mia patria venduta -tutto insomma da più tempo era scritto.
e si messe a fuggire. -tutto occhi: con estrema attenzione e curiosità.
onorato bene, / che 'n voi convene -tutto in piacimento, / mize in voi
morto io -morte anche le mie opere -tutto rimarrà lì nell'oscurità senza sepoltura.
sono ossessionati, diventano unni. -tutto inteso a un unico interesse. piovene
mamma... ma dato il caso -tutto è possibile a questo mondo -che fra
antichi alberghi col primo volo. -tutto in una volta; tutti insieme.
prima pace che l'uomo. -tutto pace (con valore aggett.):
moglie, n. 5. -tutto il mondo è paese: v. mondo2
iniziale e alla coda conclusiva). -tutto pancia: eccessivamente dilatato in tale parte
: non era -con la penna in mano -tutto e solo pasta di zucchero, edmondo
. scioccamente. nievo, 1-485: -tutto è vivere, -rispose pecorilmente il buon
non pensi ': non dubiti. -tutto ben pensato', essendo ogni cosa predisposta.
i tradimenti e gli inganni. -tutto il mio pensiero, tutti i miei pensieri
con quel serpente in casa. -tutto pepe; tutto pepe e fuoco (con
stia a discrezione loro. -tutto piaghe, tutto una piaga (con valore
) si copre di terra. -tutto il carburante che può essere contenuto nel
fare o non fare così'. -tutto al più, tutt'al più: v
di batterci su, di sculacciarle. -tutto pizzicore (con uso aggett.):
perfezione ed alla plenitudine d'una. -tutto ciò che contiene la terra. cavalca
tirato; ora mi do pace. -tutto polvere (con valore aggett.):
, in 'salsa pomidoro'-secondo il gergo -tutto intronato, non vedeva, non sentiva
in egitto o in mesopotamia. -tutto ponderato: con ampia considerazione e valutazione
. mosca, n. 25. -tutto ha bel posare: come invito a desistere
un'automobile, a precipizio. -tutto di un fiato (con riferimento al parlare
i predatori della terra futura? -tutto teso alla conquista compiuta con l'audacia
che volete che io ve ne dica? -tutto quel che ne sapete, cominciandovi dal
sentono dell'uno, / l'uno -ohimè -tutto esaurito. bacchelli, ii-424: -ti
? - disse, fermandosi lì. -tutto a puntino, -rispose, inchinandosi,
! / ché 'n me, criato -tutto il male dura. dante, inf,
riardere fu un punto solo. -tutto a un punto: all'improvviso, di
la figliuola di messer tiberio. -tutto il mondo è purgatorio: nessun luogo,
per lo più, è preceduto). -tutto quanto: tutto intero. -tutti quanti
, 7: si stringeva nelle spalle: -tutto a rovescio, qui dentro.
immedesimarsi e unizzare perfettamente. -tutto è relativo: ogni cosa è soggetta ad
, 91-42: però c'ha sé perduto -tutto senza me- sura, / possedè quell'
eletto a duellar doppotta. -tutto fatto della stessa ricotta: ugualmente mediocre.
rotondo, come una fune. -tutto incrostato. ramusio [vespucci],
rimanente è un galantuomo! -tutto ciò che concerne desistenza di una persona
orgoglio, dispettoso e insofferente. -tutto dedito a un tipo di scrittura (un
sarà una montagna di luigi filippi? -tutto al contrario: il tesoro è pulito
oppur discorro male? » -tutto sale (con valore aggett.):
cuore al sepolcro delle smaniglie. -tutto sale o sali (con valore aggett.
, in 'salsa pomidoro'-secondo il gergo -tutto intronato, non vedeva, non sentiva
metaforico scibile sessuale e patologico. -tutto ciò che attiene a una determinata realtà.
mariti mia figlia questa sera col capitano. -tutto il contrario: a rinunziarla e sciorsi
de'disegni e de'cartoni. -tutto di sé, per sé. che non
cadiamo riversi. / ne il forzieri? -tutto . e vi starai drento snodarti pure
, che pensi di fare? -tutto sommato, sommando tutto; sommato, sommando
dicono sottosopra le stesse cose. -tutto sommato, in definitiva. varchi,
c'a lui m'ho specchiato, -tutto me fé stordire. anonimo genovese,
antica inattuata innocenza di fattezze contadine. -tutto spocchia (con valore aggett.):
dàla de salario, se è lecito? -tutto quel che vogliono. due doppie per
che fanno i nostri ufficiali. -tutto sta che: la soluzione è che.
/ puoi c'a lui m'ho specchiato -tutto me fé stordire. gabiani, 9
e col boccon in bocca. -tutto d'un fiato, ingozzandosi.
. moretti, i-884: la vocazione -tutto ciò che di più misterioso una donna
-eh! cossa s'ha da far? -tutto han da far gli amici. -
al collegio più suo che poteva. -tutto suo: legato da obbedienza e fedeltà assoluta
essere buono; a voi, -urlavo, -tutto ciò che è buono, birra,
il tempo all'amministrazione. -tutto a, in un tempo: a un
rifilano chissà che porcherie. -tutto trattamento, tutto il trattamento: vitto e
tratto un grado nello stato. -tutto a, in un tratto: di colpo
tutto ad un tratto. -tutto insieme, nell'insieme delle varie parti.
domande i conoscitori del tutto-parigi. -tutto il mondo-, chiunque, ogni persona;
notte l'art. può esserci -tutto il resto-, ogni altra cosa o considerazione
ed è tutta di casa. -tutto vestito-, completamente abbigliato, da capo a
tutt'altro che ricca. -tutto d'un pezzo-, inflessibile, incorruttibile,
/ a tutto son pronta. -tutto compreso-, condizione commerciale di vendita di
pure il vento che si leva. -tutto esaurito-, avviso con cui si informa il
biglietti per un determinato spettacolo. -tutto e subito, tutto-subito-, motto o stato
della società su cui si agisce. -tutto 0 niente, particolare tipo di controllo automatico
indipendente dall'entità del comando. -tutto sommato-, tenuto conto di quanto si è
e parlereste da me talento. -tutto liberol: al termine della manovra di disormeggio
della sua villa di ricreatione. -tutto a un tratto, all'improvviso-, all'
sta proprio nella sua sveltezza. -tutto a, in un tempo-, in men
e lo aventarsi a quello. -tutto assieme, complessivamente, nell'insieme.
ho tenuta una condotta da galantuomo. -tutto di o in un fiato-, v.
tutto d'un pezzo ». -tutto sommato-, v. sommare1, n.
. sommare1, n. 9. -tutto tempo-, sempre, senza interruzione.
non vien per nuocere. -tutto il mondo è paese, v. mondo2
così, quello come que -tutto d'un pezzo: a corpo morto (
che resti tututta sciupata. -tutto intero nell'estensione temporale (un periodo,
. tutto, n. 15. -tutto uno, tutt'uno: v. tuttuno
natura, / e mate con dolzura -tutto suo cor li dona; / ma che
, pure con malvagità -tutto zelo (con valore aggett.):
nel villaggio globale -denominazione obsoleta ma necessaria -tutto concorre a lobotomizzare l'umanità.