al quale deve per forza piegarsi. -retor . forma dell'eloquenza classica che mira
tutto di tutto il rimanente. -retor . esposizione ordinata dei fatti e delle
, fra veleggiature di nebbioline. -retor . partizione che l'oratore fa del proprio
aveva in me medesimo accumulati. -retor . scelta lessicale. bembo, 136
si precipita subito in volontà. -retor . efficacia (dell'espressione); vivacità
sia impiccato prima di desinare. -retor . costruire, comporre, formare (una
, formidabile, nobile '. -retor . conclusione di un discorso; periodo
/ padre de ghiribizzi. -retor . concetto. -per estens.: arguzia
tempio per procurarsi l'immortalità. -retor . autodifesa. b. cavalcanti,
cui trasportano l'azion grammaticale. -retor . figura grammaticale: deformazione di una
ma qualche immagine è bella. -retor . ant. che tende a riprodurre in
medicina rispetto alla fisiologia. -retor . ant. ricercare, scoprire, scegliere
un diverso metodo dialettico o critico. -retor . ant. figura retorica che consiste
principal nodo dell'ordito. -retor . nodo dell'orazione: membro (v
direi quasi, la storia * -retor . climax. 4. sviluppo,
che altri la creda. -retor . proposizione. varchi, 8-1-199:
tante riempiture e ornamenti vani. -retor . ant. figura retorica della ripetizione.
quella di ragion sufficiente. -retor . disus. specie di dialogismo in cui
'essere 'così da vicino! -retor . figura o insieme delle figure della ripetizione
ritornate degli antichi poeti. -retor . antistrofe. p. f.
, ella si corromperne. -retor . ant. indugiare o ritornare più volte
unità, nominandola viziosamente episodica. -retor . ant. locuzione superflua (anche solo