avanti. mi fo avanti. / -più vicino accostatevi. -mi accosto. manzoni,
, / che, quand'è airato -più felinamente, / per cosa, c'omo
: gli aghi che frangiano i rami -più intensamente verdi quelli dei pini: più
persona di sesso diverso, innamorato. -più comun.; chi ha rapporti amorosi
avvincere la volontà con arti magiche. -più frequente al figur.: affascinare,
. colpito da malìa; affatturato. -più frequente al figur.: sedotto,
, naturalmente; di propria volontà. -più comunemente nella locuzione per amóre 0 per
sottovoce, con ironica mansuetudine trionfante: -più vecchio di lei. nieri, 316:
, che né anche un arcolaio. -più volubile che arcolaio: estremamente incostante,
1-42: e, nel letto, repulsa -più crudele per lei che per la piccola
, o a esso si riferisce. -più genericamente ancora: terre e mari,
lo più nel costrutto negativo). -più spesso con la particella pronominale.
/ e cantare il baccanale. -più avàccio: piuttosto. guidotto da bologna
vi suonerà ineffabile nel cuore. -più avanti: oltre, più oltre.
, ritenere; giudicare, stimare. -più spesso intr. (anche con la
morte del padre con l'eredità. -più comune nel modo avverb. a babbo
, poi sono salito qui. -più sotto, appresso, in seguito (in
dal tardo medioevo al settecento). -più comunemente con valore spregiativo: sbirro.
senso, anche assol.). -più raramente intr.: non superare gli
3. furfante, mascalzone, manigoldo. -più spesso come ingiuria. berni,
ch'io ho nome lancialotto... -più mi nuoce tuo nome che la tua
e sol di broda pregno. -più vecchio della broda dei fagioli: stravecchio,
lo spengono. 7. locuz. -più antico del brodetto: antichissimo: assai
caffo, agg. tose. dispari. -più spesso sm.: numero dispari.
certo / se'tu di me. -più calda, silvio, e meno / di
riconoscibile); travestire; mascherare. -più spesso rifl. cavalca,
certa piogia, in modo che -più che non si abbia capelli in capo:
minimo male, un danno insignificante. -più spesso in frasi negative: non fare
8. dimin. capitalétto, capitalùccio. -più rar. capitalino. pananti,
chiaro davanzati, ii-331: faccio giusta vendetta -più diretta / che s'io morisse,
, che ha vista penetrante. -più spesso al figur.: che
bella figliola, più bella ancora di dorina -più fresca e più giovane...
637: egli è sempre -parmi -più cortese ed amàbile,... di
ecc.) garantiti dalla costituzione. -più genericamente: il complesso dei diritti (
familiare e patrimoniale tra privati. -più specificamente: la fondamentale delle due branche
2. pron. dimostrativo: costui. -più spesso: codesto fatto, codesta cosa
politici, amministrativi, economici). -più raram.: concentrazione.
-a). chi dà un consiglio. -più spesso: chi è abitualmente richiesto di
campagna (contrapposto a cittadino). -più comunemente: chi lavora la terra (come
. beffa, burla, canzonatura. -più spesso: danno subito in seguito a un
ne gli occhi avea carboni. -più raro di un corbo bianco: rarissimo.
in città ma lontano nella campagna. -più di nulla cosa: più di tutto.
la realtà * a oggetto di coscienza. -più comunemente oggi indica le dottrine che fanno
, con funzione puramente descrittiva). -più comunemente: con riferimento a uno sviluppo
ha dovere di riconoscenza verso dio. -più spesso: chi ha peccato contro dio
2-696: gli aghi che frangiano i rami -più intensamente verdi quelli dei pini: più
successione preordinata e necessaria degli eventi. -più particolarmente: la personificazione di un essere
persona, anche a una cosa). -più spesso al plur., per indicare
per ogni dì per casa. -più un dì che valtro: ogni giorno più
edificio destinato all'amministrazione della giustizia. -più comunemente: edificio governativo, palazzo ministeriale
provocante, irresistibile; incentivo erotico. -più in generale: tutto ciò che nella
trica, o viceversa. -più particolarmente, nell'uso comune:
anche di mezzi per combattere). -più genericamente: tenerla in porto, con
, con un atto legale). -più comunemente: abolizione o riduzione degli armamenti
, il togliere stima, credito. -più spesso: diminuzione o perdita del credito
, succhi animali o vegetali). -più genericamente: liquefare, condensare sostanze allo
di opinioni, divergenza di idee. -più spesso: dissenso, contrasto, discordia.
promette) piacere, diletto, gioia. -più spesso al plur. guittone,
per averle mangiato il pulcino -diceva lei -più grosso e svelto della covata. bocchelli
entrato in confidenza con una persona. -più spesso al figur.: che ha
addormentare somministrando farmachi o bevande soporifere. -più spesso al figur.: stancare,
alto pierluigi in questa etade / -più del dovere, oltre il dovere, oltre
aspetto o la durezza dell'ebano. -più spesso: colore nero intenso e lucente
- son sempre contrari al matrimonio? -più che contrari. hanno giurato che non avverrà
più spesso fune raria. -più comunemente: componimento poe tico
teoria filosofica o scientifica, ecc. -più raramente: il personaggio da cui si
gato, ecc.). -più particolarmente: eliminazione delle sostanze dannose
ciò che si è giurato di fare. -più in generale: maledizione, invocazione dell'
modello da copiare o da imitare. -più spesso al figur.: ciò che per
è nemico del parere. -più dell'essere conta il parere: più della
meno perfetto degli organi dei sensi. -più comunemente: esame della sensibilità cutanea per
di morte, - continuò, -più del sole d'estate, della gran luce
lava la faccia col fango. -più vile del fango: estremamente abietto,
trovasse, / che mai non fasse -più per me, de fede, / che
varia continuamente di direzione; svolazzamento. -più spesso al figur.: stranezza,
è proprio delle farfalle. -più spesso, al figur.: che imita
gas che sono tutti miscibili). -più generalmente: ogni porzione di un sistema
della magia; stregone, mago. -più comune al femm.: strega.
, una sfumatura di sarcasmo). -più semplicemente: fortunato, assistito dalla sorte
usato, / che quand'è airato -più fellonamente / per cosa, c'omo
apparecchio, ecc.: sicura. -più genericamente: dispositivo che trattiene un meccanismo
vi-293: sulle gote / di quel cranio -più volte percuote; / ed il cranio
2-696: gli aghi che frangiano i rami -più intensamente verdi quelli dei pini; più
). pellicola cinematografica o fotografica. -più comunemente: singola opera cinematografica.
equilibrio o una superiore serenità). -più genericamente: indagare, discettare, ragionare
letter. filosofo dappoco, spregevole. -più genericamente: falso dotto, saccente.
fondamentali dell'esistenza e della realtà. -più genericamente: amore della sapienza.
(con funzione avverb.). -più genericamente: grandemente; per un tempo
.). sannazaro, 12-214: -più tosto, se vorrai che 'l finga
benché mezzo fracassato da un viaggio simile -più di cento chilometri su un camion e
beretta al ricco e al poveretto. -più fumo che vivande: più apparenza che
mangia il cacio nella trappola. -più furbi, più sorte: la fortuna favorisce
dottrina favorevole all'egemonia del piemonte. -più generalmente e modernamente: tendenza a mantenere
3. stanza di toletta; spogliatoio. -più comunemente: stanza dove sono installati i
/ il fango di gennaio. -più discosto, più lontano che gennaio dalle
fragile e tenera e serena. -più , mai più. guittone, i-25-194
usato, / che, quand'è airato -più fello- namente, / per cosa c'
, menando giù alla disperata. -più giù: più avanti, oltre.
le regole del portoreale. -più gonfio di una piva: superbissimo.
uno strumento, un'arma). -più gradito: preferito. caro, 6-322
d'un color di ver corallo: / -più grato m'era il ballo - /
- non va via. -bagna. -più che si bagna, più si fa nero
schiavi sotto padroni stranieri. -più o meno vicino, nei pressi, nei
gli occhi volse, / e disse: -più di quella ti commendo, / la
altro che vedremo più innanzi. -più innanzi: meglio; di più.
liberata 'per distinguerla dalla sua. -più avanti, più oltre, in seguito (
fanciulla. bocchelli, 1-i-491: -più spesso verrai, più mi farai contenta,
zimmermann e dei capelli all'umberto. -più avanti nel tempo; dopo, in seguito
per lo milliore mercato. -più là: oltre, più lontano, più
elmi e corazze mesce. -più che (e conferisce all'agg. o
corporatura robusta; massiccio, tarchiato. -più largo che alto, più largo che
usato, / che, quand'è airato -più fellona- mente, / per cosa c'
. lo stato autoritario o totalitario. -più genericamente: lo stato in quanto potere
va lontano: v. piano. -più lontano che gennaio dalle more o dalle
granchio, n. io. -più su 0 più giù sta monna luna:
-signor no... -per s? -più su sta santa luna. firenzuola,
lungo e in largo. -più largo che lungo: molto grasso.
pare un sole di maggio. -più che non ha foglie o fiori maggio:
maggiori vivono cibandosi dei minori. -più sviluppato (un organismo fisico, la corporatura
ed era di statura assai maggiore. -più alto, più rigoglioso (un albero)
o spaziava in alti fòri. -più elevato sul livello del mare. petrarca
piazza maggiore di m. -più largo. dante, inf.,
villa quando l'uva imbruna. -più lungo. boiardo, 2-4-50: la
non erro, nella nubia. -più oscuro, più fitto, più denso (
a recarlo in sanitade. -più elevato (il potere nutritivo di un cibo
calzon corti e goletta insaldata. -più abbondante, più ragguardevole (una quantità
naturalmente liberi, di dritto universale. -più completo. mazzini, 35-135: noi
napoli altro numero di cavalieri. -più elevato (un prezzo, un valore)
attribuire a cause artificiali. -più cospicuo, più ricco, più ragguardevole.
altro a correre e ondeggiare. -più ampio (un capitolo o la parte di
statu e de rendita. -più caro e fidato (un amico).
bel di maniere e di sembianti. -più spietato e inesorabile (un nemico).
caldi che ne'freddi. -più rigoroso (l'ordine, l'esattezza,
d'inchinarlo all'assenso. -più importante, fondamentale (un argomento,
di studi e traduzioni dal nordamericano. -più prospero e agiato (un tenore di vita
istato e più gentilezza. -più stupefacente. aretino, v-1-847: a
, tanto le reca maggiori. -più grave, più allarmante (la perniciosità
, s'avventava a'sani. -più violento, spietato e micidiale (un conflitto
quei che questo mosse. -più importante e ammirevole (un'opera);
è maggior d'ogni scoperta. -più degno (uno scopo). tasso
d'eternità nel seno. -più ampio, meno limitato (un permesso,
cuore dei popoli saldi e taciturni. -più splendido e intemerato (l'onore, la
maggior gloria del santo festeggiato. -più glorioso. b. accolti, 276
il maggior possibile godimento. -più vivo e ardente (un desiderio, una
, che abbia l'amore. -più amato. petrarca, 127-16: poi
col rimembrar sol mi mantene. -più sentito e cordiale (un ringraziamento).
patria volge alla maggiore rovine. -più molesto (il tormento della sete).
acqua fredda indo o etiopo. -più severo e duro (un castigo, una
permettergli il ritornarvi a penare. -più tremendo e impressionante (uno spavento,
guerra i chiusi barbari minaccia. -più amaro e straziante (un pianto, un
scrisse un eccellente libro. -più grave, più diffìcile da superare (una
maggior colpa, più pietoso. -più accanito, più sfrenato (il furore,
il tentativo di poterlo impedire. -più estesamente. giamboni, 4-22: il
maggiormente convincere gli ascoltanti. -più nettamente. giamboni, 4-208: trasportata
osti! -esclamò renzo tra sé: -più ne conosco, peggio li trovo. [
di chi le sostiene. -più o manco: au'incirca, press'a
d'un color di ver corallo: / -più grato m'era il ballo - /
di te: com'è possibile? -più che mai, e con quanto mio scontro
il vecchio maestro arpeggiando sulla tastiera. -più tardi aprirà anche il 'mi bemolle
compiere la masturbazione su altri. -più spesso rifl.: compiere la masturbazione
, non l'accogliessimo volentieri. -più che mediocre: notevole, importante.
con una leggera lesione di memoria. -più che mediocre: alquanto grave e preoccupante.
po'e fare mediocremente all'amore. -più che mediocremente: con insolito vigore,
dell'amor l'odio si cela. -più opportunamente, più convenientemente, più vantaggiosamente
spine, al sommo ascendo. -più violentemente. pindemonte, 214: trattare
anni dimenticato da tutti. -più che; più di quanto. pucciandone
meglio / prima della mia sera. -più stravagante, più originale. d'annunzio
è a grato, / ond'io orato -più d'altro mi tengno. chiaro davanzati
lo meno: v. perlomeno. -più 0 meno: altincirca, press'a poco
. guittone, 9-3: com'eo -più cher merzé, più mi sdegnate.
trovasse / che mai non f asse -più per me, de fede, / che
o di un mazziniano traditore. -più del merito: in misura superiore al giusto
firenze dal 1501 al 1512. -più che mezzanamente: al di sopra della
passetto che è di pedanti. -più che mezzano: particolarmente insigne e famoso
servitù volontaria dei popoli. -più adatto, più conveniente per raggiungere un
-indizio. sansovino, xliv-167: -più oltre passando, ti aver- tisco d'
il vecchio maestro arpeggiando sulla tastiera. -più tardi aprirà anche il 'mi bemolle
il migliore amico mi accecherebbe. -più desiderabile. vai, 2: lisa
/ di sua condizione domandolle. -più amichevole, più benevolo; dettato dalla
'forme 'd'arte. -più vivo, più ricco di speranze e di
spendea la miglior parte. -più autorevole e convincente. dante, par
godimenti, son bisogni veri. -più idoneo a una determinata incombenza. boccaccio
noi potrebbe né saprebbe ridire. -più perspicace, più penetrante (l'ingegno,
; e di che tinta! -più gagliardo. sercambi, 1-ii-567: vi
che ha scipione vostro marito. -più (o il più) forte e robusto
quando ha il cavallo. -più prosperoso e florido (l'aspetto).
in quel momento le pare migliore. -più conforme alla legge morale (un comportamento,
discorsi è stato il migliore. -più espressivo, più elegante e funzionale (
li metteva sotto gli occhi. -più (o il più) nutriente, saporito
in cui suol nascere migliore. -più (o il più) gradito, amabile
, credo, il miglior. -più comodo. g. gozzi, i-6-40
più comodamente distese le gambe. -più ordinato e completo. lambruschini, 4-14
tutti in un giorno. -più proficuo, più utile. tasso,
che non io, nessuno. -più efficace (un rimedio, un aiuto)
aver trovato un aiuto migliore. -più cospicuo, più considerevole, più ambito
d'elettra tua resti la fama. -più fine, più perspicace, più acuto.
che tostamente lo facessi. -più splendido e sontuoso. storia de troia
in più di mille scogli. -più (o il più) mite, clemente
durante la migliore stagione autunnale. -più salubre (l'aria). testi
nel cerchio de'beati cori. -più (o il più) favorevole (il
più agogna che di seguitarvi. -più splendente, più fulgente (la luce)
rivedremo in un mondo migliore! -più tranquillo (la morte). sbarbaro
nel migliore della sua vita. -più maturo, più avanzato. vasari,
politico ha presieduto -anche senza interruzione -più governi, si distingue ciascun ministero
far l'incanto vano. -più debole, meno dotato nelle facoltà fisiche.
e ora a minor passo. -più breve (un percorso). guicciardini
biasimo che di lode. -più raro (un'occasione).
che la repubblica restituissero. -più arretrato, meno progredito. bonghi,
lorenzo e del poliziano ». -più breve, meno ampio (uno studio,
anche lei ». -addolcire, rendere -più armonioso e gradevole all'udito (un
dell'arte della guerra. -più moderno di qualcuno: posteriore a lui.
indietro. goldoni, x-614: -più piano di così? mi vien la
, / che, quand'è airato -più fellonamente, / per cosa c'omo face
un paio di queste cicale. -più di così si muore: per indicare il
che 'n lei regna valenza / e caunoscenza -più ca rena in fiumi. giamboni,
-perché no: v. perché. -più no che sì: esprime una negazione in
dar afanno! / -sonvi a noia? -più che malattia! bandello, 1-27 (
scialo o a far denaro! -più nostrano del vecchio della montagna'. assolutamente
[il disastro]? tu? -più di me, la malattia di mio padre
io mi credo un orso. -più oltre: inoltre, per di più.
onde / non si nasconde. -più pericoli ha il mare che non ha onde
sequendo turpi e rei disegni. -più disgraziato che le tredici ore: disgraziatissimo.
annunziarono un evento poco ordinario. -più che ordinario: che è fuori del comune
una classe non ordinaria. -più che ordinario: eccezionale, non comune
di locuzione non ordinaria. -più che ordinario: che raggiunge eccellenti risultati
grato, / on- d'io orato -più d'altro mi tengno. chiaro davanzati,
la cattività della presente. -più alto grado di beatitudine celeste. ottimo
reo; / e qual è peo, -più lo palesate. g. f. achillini
due pani per coppia. -più lungo di un giorno senza pane: interminabile
mai panico né altro. -più panico e meno passere o uccelli', per
dici, quanto quella di un asinelio? -più . f. pallavicino, 3-i-129:
'l papa e lo soldano. -più papalino, più papista del papa: chi
segno. 4. locuz. -più papista del papa: v. papa1,
filare e non tessere. -più dell'essere conta il parere, v.
diversa da quella dei compagni. -più che al passo, più che di passo
non paté l'onestà cattolica. -più che non patisce: più di quanto ci
/ ti conciano ogni dì. -più sgradevolmente. ferd. martini, 1-iii-31
la fronte spaccata dalla lupa. -più minacciosamente. carducci, iii-3-121: rugge
che inutile, e pericoloso! -più (seguito dal compì, di paragone)
peccatori della peggio specie. -più sciocco, meno intelligente. tansillo,
reo; / e qual è peo, -più lo palesate. petrarca, 128-68:
il nulla di un sorriso. -più complicato. manzoni, pr. sp
altri da peggio imbrogli. -più rovinoso o dannoso. giuliani, i-292
l'urto senza venir meno. -più diffìcile, più disagevole da percorrere.
o peggio del nostro? -più truce (il volto). manzoni
cos'è stato? ». -più insensibile. r. roselli, lxxxviii-n-418
e meglio né le peggio. -più volgare. carducci, iii-17-98: il
duri meno peggio di roma. -più misero, meno lussuoso. foscolo,
più sordida creatura del mondo. -più infelice e sfortunato. serafino aquilano,
della più acuta sensibilità. -più crudele ed efferato. g. f
, / con piggior piglio. -più offensivo. varchi, 8-2-117: perché
la contraria disposizione ed ordine. -più ignobile, plebeo, popolaresco. n
della quiete si stima il peggiore. -più erroneo (un'opinione). giovanni
il capo assai peggiormente. -più sgradevolmente (in relazione con un agg
sanza pensare a se medesima. -più ci penso e più... (
anco, come chi è regalato. -più bolso di una pera mézza: debolissimo,
può essere percepito; percettibile. -più spesso: che si può cogliere
grazia, l'altro la divinità. -più elevato, più sublime; ultimo (un
più, o idio o l'angiolo? -più idio. -chi più, o l'angiolo
o l'angiolo o l'anima? -più l'angiolo. machiavelli, 1-viii-254: parendo
anche senza che la negazione sia espressa. -più altro: nulla più. carducci
, che non finisce più mai. -più niente: non affatto, per nulla.
importanti che non si crede. -più presto: piuttosto. marco foscarini,
, ecc.: moltissimi). -più d'uno: numerosi. dante,
o più punti d'europa. -più d'uno: forma di reticenza per molti
di reticenza per molti, moltissimi. -più d'una volta: molte volte.
l'alzai più che più. -più di così: allude a quanto non potrebbe
(non potrei essere). -più e più, e più e più,
la sua lettera ricevuta più fa. -più , il più che si può, si
veramente più là che fortunato. -più là, più in là: oltre un
baci, che è più là. -più oltre: v. oltre, n.
. oltre, n. 8. -più o meno, dal più al meno,
poi: e per questo? -più presto: v. presto. -più
-più presto: v. presto. -più qua e più là: or qua or
parole latine spettanti all'agricoltura. -più tosto: v. piuttosto. -più
-più tosto: v. piuttosto. -più una cosa che un'altra: qualcosa,
pulci, 4-36: disse rinaldo: -più non l'arrostiàno, / ché il
cose che diremo dipoi. -più oltre, più avanti. manzoni,
tumido da le pomici. -più arido che la pomice: avarissimo.
, verso il mar levano i canti / -più larghi, o mare, de'tuoi
cafri] coi loro oggetti invenduti, ammutoliscono -più scuri di prima se è possibile -
preferibilmente un cembalo aperto. -più volentieri, con maggiore soddisfazione, con
del quale la parte fia preminente. -più accentuato, più marcato in un dato punto
un vecchio mendico ». -più prestamente che: prima di quanto non.
contro il serenissimo re cattolico. -più presto: piuttosto, a preferenza (e
il numero è prevalente. -più diffuso; più comune; che ha maggiore
nenza del dazio sul grano. -più o meno di, meglio o peggio di
esser di sé primario. -più accanito, radicale. cesarotti, i-xx-62
alla lettura fatta con abbandono. -più elevato, più eminente; supremo (una
apparvero primaticci e furono arsi. -più presto avviato sulla via del progresso (un
non son le sue rose. -più remoto, più lontano nel tempo (l'
e magnifico tempio del mondo. -più rinomato ed esclusivo (un esercizio commerciale
. necessità, n. 16. -più intenso rispetto a tutti gli altri (un
terra, e le città percota. -più profondo, più vero (con riferimento alle
un forte sentimento religioso. -più importante (in quanto compiutamente sviluppato:
sono le transmutazioni de'luoghi. -più anziano d'età. d'annunzio,
rovinò nel terrore. -più attivo e diretto (un principio generativo)
detta per un dovere principalissimo. -più grave, più colpevole (un peccato)
necessaria per acquistar fama. -più frequente, più usato (una modalità operativa
prime armi di kichelieu '. -più alto (un onore, una lode)
più principali di ciascuna provincia. -più ampio (un potere, un'autorità)
e stabiliranno una tradizione. -più funesto (un male, un danno)
per il suo principal difetto. -più intenso, più profondo (un sentimento,
l'altro l'abbandonarono. -più diffuso (un dialetto). cesarotti
maneggiassero ugualmente dagli scrittori. -più frequente (l'uso di uno strumento)
suoi tesori delle antichità egiziane. -più ampio e sontuoso (e per lo più
che non risorga. -più generoso (un benefattore); più benigno
, nel tono degli animi. -più importante, principale per sacralità.
l'accaparramento dei banchi privilegiati. -più elevato in relazione alla media (un salario
di rifiuto che vi sono depositate. -più comunemente: sgrassatura (di panni di
o di fischiare qualche lavoro teatrale. -più qua: più avanti nel testo.
quagliaménto, sm. coagulazione. -più spesso in senso concreto: coagulo.
le strade e il cielo. -più veemente. varano, 1-439: giunto
torre / con raddoppiato assalto. -più intenso, più acuto (un suono)
se grande così? e si gonfiava. -più del doppio. -tanto fatta?,
dai raspanti li porta al posto: -più tardi passerà biroldo per gli ordini del
': volendo modificare un progetto. -più monarchico, più realista del re: che
terre stre. -più attuale, più vicino nel tempo rispetto ad
finita, / regnando 'n vita -più che morte dura. chiaro davanzati,
ché 'n lei regna valenza / e caunoscenza -più ca rena m fiume. pallamidesse,
il riccio. - / disse rinaldo: -più non l'arrostiàno, / ché il
esemplarmente una ostinazione sì rifermata. -più volte preso (una decisione).
tuttavia con gran forza. -più volte sgrassato (un tessuto).
, innamorati come prima... -più di prima, il dolore rinsalda i
più sottili, più riposti. -più o meno maliziosamente celato (il significato
il comizio senza di lei. -più tardi rispetto ad altri o alla norma stagionale
vostro pregio orato sommo / non mi fera -più mai lingua che calma, / con
vostra signoria a siena. -più utile e conveniente (un comportamento).
son meglior'tenute / o son credute -più per sapiménto, / dimandamento -fo, chi
peggio. -schermare tutto il clero? / -più là. -tagliar la lingua a frate
la lingua a frate bacco? / -più su. -tagliar il cazo a pier
nel risolversi, quanto meno nel -più che sdrucciolo: bisdrucciolo. ponderar paziente,
, / che, quand'è airato -più felinamente, / per cosa c'omo
. no, n. 1. -più sì che no: esprime un'affermazione in
venerato. /... / -più schietto: in cui cioè, tu rimestare
corsi sopra vent'anni. -più a lungo di. spallanzani, ii-428
agli uomini sopra i quaranta. -più lontano di. boccaccio, dee.
m'aricchire. / e credone amassar -più che 'l re poro / tragendol sotilmente
ella è: ma vedete sotto confessione. -più che sotto confessione, ché oggidì le
dell'orlo della pentola. -più oltre computando dall'equatore. e.
ostile e ad una possidenza diffidente determinazioni prive -più avanti, di seguito in un testo.
di sopra mugge il cielo. -più giù dell'orizzonte. anguillara, 4-205
niuno amato amar perdo- ne. -più che adeguatamente, largamente. de'mori
amica una felicità sovrabbondante. -più che perfetto (una virtù cristiana).
rodendosi insomma d'ira. -più che perfetto (una virtù cristiana).
scoppiano ogni giorno cinque tonnellate di dinamite -più di cento span - quasi un vulcano
'l gaudiate. / queste quattro spogliature -più che le prime so dure; / si
. pelle, n. 24. -più su sta monna luna: v. mònna1
gelidezza con quello di patrizia gravità -più stitico che la stitichezza: antiquato e senza
che la carica procura. -più grande di stomaco che di testa: fornito
-là su: v. lassù. -più su: più avanti lungo una via.
che più le tomi in acconcio. -più o meno. dante, purg.
il genere relativamente alla spezie. -più avanzato (un procedimento, un'evoluzione)
, come dicono i pittori. -più tardi: in un momento successivo rispetto a
in terra senza me gran tempo'. -più tardi... che. non tanto
aere e per lo rifredarsi: -più vale un tieni tieni che cento piglia piglia
meglio, lxxxviii-ii-93: quantunque più tesso -più vien trama. ruzzini, lxxx-4-432: l'
a'preti e menarla tonda. -più tondo che vo di giotto, tondo come
, quanto quella di uno asinelio? -più . -quanto quella di un muletto? -più
-più. -quanto quella di un muletto? -più . -come quella di un torello?
. -come quella di un torello? -più . -come quella di un ronzinetto? -
men tosto palude che fiume. -più tosto-, v. piuttosto. -sì
piano a macerarmi lo stimolo. -più tesso e più vien trama: per indicare
tratti onorevoli della sua vita. -più d'un tratto: diverse volte.
, 22-9: la sua lengua tagliente, -più che spada po- gnente, / tutto
a ragione uomo capace di tutto. -più di tutti-, più di ogni altro,
in eterno, e ultra. -più avanti, più innanzi. -in partic.
ai fanciulla, la voce umana. -più che umano-, nella lirica stilnovistica, trasumanato
di murar sul vecchio. -più vecchio del cucco, vecchio come il cucco
, millenario, augusto, vetusto, venusto -più che veramente ammirando la venustà e l'
opprime / genti mal vive. -più morto che vivo: v. morto,
magri -ce ne sono dappertutto -nipoti anoressici -più rari -e liberi pensatori duodenali. tutto
la scrittura si manifesta ancora può scopertamente -più meccanicamente -in taluni scritti marginali tutti a