/ che vidde elia. -parlare con o per vabbondanza del cuore:
quattro braccia di terra. -parlare d'amóre: esprimere il proprio amore
-lettere d'appigionasi: lettere cubitali. -parlare a lettere d'appigionasi: parlare chiaramente,
a fabbricar mille castelli in aria. -parlare alvaria: parlare inutilmente, rivolgendosi a
che si rifiutano di ascoltare. -parlare in aria: affermare qualcosa con leggerezza,
perde tutte le cause, inetto. -parlare come un avvocato: avere gran facilità
buon prò ci faccia. -parlare con la bocca piccina: con cautela,
tesa a'miei danari. -parlare coi calcagni: sragionare. monti
da decifrare, oscuro, incomprensibile. -parlare , scrivere caldeo: in modo oscurissimo
la vostra causa. -parlare con cognizione di causa: v. cognizione
agghindarsi con ogni cura e studio. -parlare in chicchera: parlare in un italiano
questa cifera. 11. locuz. -parlare in cifra: parlare in gergo,
altrui, maritandola a vittorio. -parlare a compiacenza: per far piacere ad
desiderare, tenendo sospeso l'ascoltatore. -parlare col contagocce, avere il contagocce sulla
condizioni troppo onerose, strozzinesche. -parlare di corda in casa dell'impiccato: parlare
nel denominatore del divisore. -parlare in croce: parlare in modo confuso,
stile impeccabile, ma privo di vita. -parlare in crusca: con affettata purezza di
/ ch'io caddi vinto. -parlare al cuore: commuovere. bibbia volgar
attorno all''onfalogalattica '. -parlare , gridare, domandare, rispondere dicendo:
tutto assimilare per tutto rendere. -parlare a dirittura: ragionevolmente. lalli,
occorreva una cittadinanza straniera. -parlare per discorrere: parlare per parlare,
a poco si è stancato. -parlare animatamente, esprimendo le proprie opinioni.
liberamente a disfavore di roma. -parlare a disfavore: in opposizione, contro.
conosciuti solamente in enigma. -parlare figurato, metafora, similitudine, parabola.
nato a tripoli e nutrito. -parlare , dire espedito: parlare, dire con
e fortemente, certo sì. -parlare esplicito, dire esplicito: esprimersi con
favola fra tutti i popoli. -parlare in favola: parlare allegoricamente, per
quattro muri diroccati e anneriti. -parlare concitatamente, per esprimere biasimo, riprovazione
come a giocare di prestigio). -parlare in punta di forchetta: con affettazione,
emozione o per difetto di pronuncia. -parlare la lingua dei frulloni: parlare una
da per sé dette fuoco. -parlare per primo. buonarroti il giovane,
se ce ne fu mai. -parlare , operare, comportarsi da galantuomo:
lettera un deboi sonetto. -parlare il francese come una gatta spagnola:
il contadino se n'accorse. -parlare in gergo: parlare in modo oscuro,
in gola: v. nodo. -parlare in gola: mormorare in modo indistinto.
e senza bei fioretti. -parlare con voce gutturale. • bibbiena,
un discepolo dell'ultimo budda. -parlare , scrivere per o in o secondo grammatica
. gerg. ant. grammatica. -parlare in gramuffa: in grammatica, solennemente
scrivendo piglino granchi come balene. -parlare meglio di un granchio che ha due
a stare in sul grave. -parlare , pensare sul grave: seriamente, ponderatamente
perfette proporzioni e di fiorente bellezza. -parlare greco: in modo oscuro, incomprensibile.
impiccato. 6. locuz. -parlare di corda in casa dell'impiccato:
meglio tenuti che esistano. -parlare italiano o in italiano: dirlo in buon
corpo o di spirito. -parlare col cuore, con vanima sulle labbra:
presenta contemporaneamente vantaggi e svantaggi. -parlare , trattare, affrontare a mezza lama:
come si usa in america. -parlare largo: parlare apertamente, liberamente,
sopra questa materia ragionare. -parlare in senso generale, nel più ampio
anche latino di mano]. -parlare , scrivere latino o in latino: non
nero dalla sbirraglia austriaca. -parlare come un libro, come un libro stampato
di lor cittadini. -parlare con buona lingua: parlare con facilità,
si fa con fantarie. -parlare con il cuore sulla lingua: trattare,
/ sulla lingua ti parlo. -parlare con la lingua di qualcuno: ricalcarne
scrittori, non colla mia. -parlare solo perché si ha la lingua in bocca
linguaggio non è altro che amore. -parlare il linguaggio di qualcuno o un linguaggio
mai col suo linguaggio? -parlare con un altro linguaggio: cambiare parere
sicché coperto n'era quasi tutto. -parlare a loggia: parlare nei ritrovi pubblici.
maniere o non son maniere. -parlare fuori di maniera: rispondere sgarbatamente.
volgerei la mano sozzopra '. -parlare con le mani: esprimersi a gesti.
me no cum le man. -parlare nella mano di qualcuno: parlare per
avere, lo vuole '. -parlare con la maschera sul volto: dire cose
di nostra lingua fu detto. -parlare , favellare, dire, scrivere in o
il pollice e l'indice. -parlare alla meneghina; dirla in buon meneghino:
che non parve suo fatto. -parlare da mentecatto: sproloquiare, farne
io con lor mi missi. -parlare , discorrere contemporaneamente a un'altra persona
suo balconcello. 11. locuz. -parlare per ti e per mi: esprimersi
senile miagolare sulle presenti. -parlare o esprimersi in maniera leziosa e affettata
« facendone mondezza ». -parlare a qualcuno come se fosse mondezza'.
far cosa molto contro voglia. -parlare come in punto di morte', con assoluta
non mi vo'disperare. -parlare ai sordi e ai morti: rivolgersi a
di vizio in vizio. -parlare come un mulino a vento: molto,
via ogni cosa da una casa. -parlare a una muraglia: senza essere ascoltati.
gusto a parlare col muro. -parlare senza riferimenti personali o alla generalità degli
. cieco, n. 26. -parlare di musica a un sordo: compiere un'
volte bindi faceva scena muta. -parlare alla muta: usare il linguaggio gestuale,
cosa pur com'è passata. -parlare , cantare nel o col naso: emettendo
discenda né scapiti d'autorità. -parlare di qualcuno con poco onore: sparlarne,
dentro da la rete. -parlare alle pareti: rivolgersi a una persona
parla che per dire. -parlare a braccio o a braccia: tenere un
affidandosi all'estro del momento. -parlare ai morti e ai sordi: v.
. 61, e sordo. -parlare arabo, ostrogoto o turco: parlare un
crede che parli turco. -parlare con la bocca di qualcuno: ricalcarne
proverbi [ecc.]. -parlare con o per l'abbondanza del cuore:
abbondanza, n. 3. -parlare con il cuore sulla lingua, v.
lingua, n. 23. -parlare con mano a una donna: avere con
ancora montaro in sul noce. -parlare con sé, da sé o fra sé
sé, senza articolare parola. -parlare del più e del meno o del meno
-parlare francese come una vacca o una gatta
lingua spagnola: v. spagnolo. -parlare per sé: non condividere la responsabilità
voi, bello mio! -parlare qualcosa con i fatti: dimostrarlo concretamente
promessa di far checchessia. -parlare , comportarsi coerentemente a quanto enunciato in
chi gli avrebbe conferito autorità. -parlare di un argomento. t. contarini
a pettegolar col padre. -parlare concitatamente. soffici, v-2-358: sette
, bene acconciati. flore de -parlare , xxviii-22: ben calcato e ben petenato
che c'è stato. -parlare in continuazione in modo fastidiosamente insistente e
fineria lo mio dolor servendo. -parlare a piacenza: esprimersi in modo da
(e ha valore iperb). -parlare a qualcuno a ben piacere: rivolgersi a
al motto, ufficioso al piacimento. -parlare a piacimento: per adulare. giorgio
, trionfatori dell'oggi. -parlare alle pietre: rivolgersi a persona che
pioggia come avesse toccato bagnato. -parlare della pioggia e del bel tempo: conversare
. maestà, n. 16. -parlare in plurale: servirsi della prima persona
, diremmo quasi, far pietà. -parlare lentamente, stentatamente, cercando le parole
le fronde del porro. -parlare , predicare, fare la diceria a,
rimenarla a casa sua. -parlare . s. bernardo volgar.,
strumento che si doveva percuotere. -parlare (una lingua). novellino,
sappia tutto preciso ». -parlare in modo comprensibile, non usare parole
colla punta del naso '. -parlare in punta di forchetta: v. forchetta
36. ant. punta. -parlare per punto di spillo: in modo
fare il quarto a scopone. -parlare in quarto: di sé come se si
predilige, naturali o immaginari. -parlare , conversare. g. gradenigo,
, non ragiona- rebbe. -parlare in una determinata lingua. panigarola,
e che non possono aiutargli. -parlare invano, a vuoto. varchi,
lussi tanto ingegno. -parlare il linguaggio della ragione: svolgere argomentazioni
padre era andato a reggimento. -parlare per reggimenti: esprimersi in modo affettato,
rigna più che mai. -parlare mostrando astio, ostilità, cattiveria.
l'esito sarà ben altro. -parlare di rimando: dialogare con battute alterne.
io pensassi e riparleremci. -parlare e riparlare: continuare a discutere, a
una disperata, non risparmiandosi. -parlare di se stessi con reticenza, evitando di
il popolo alla messa cantata. -parlare o cantare con voce spiegata. pananti
per uso di lavoro ». -parlare stentatamente una lingua. nievo, 307
faceva sentire da per tutto. -parlare o scrivere con vigorosa fierezza. cicognani
a tutte le cantonate. -parlare male di qualcuno o imprecare contro di
quale altri la crede. -parlare , stare nel saldo, sul saldo:
. pepe, n. 6. -parlare col sale: rivolgersi a qualcuno in modo
dita e scialivano ai voluttà. -parlare spruzzando schizzi di saliva; aprire la
le dà troppa grande soma. -parlare con sapore di cenere nella bocca: con
entra in fretta un valletto. -parlare a vanvera, blaterare. bresciani,
la bocca amara dalla bile. -parlare male di qualcuno, riferire maldicenze e
per svergognarli degnamente. -parlare o incominciare a parlare senza indugi,
bianco. poliziano, orfeo, 118: -parlare di proprio senso: esprimere un'opinio1
la tegghia dai migliacci. -parlare a sesta o con le seste, esprimersi
prediletti e smozzicava l'ufficio. -parlare a stento una lingua in modo rozzo e
tritone soffiare nella conca. -parlare in un megafono. pea, 7-632
senso. 11. locuz. -parlare a sospiri: bisbigliare. fenoglio,
. ora1, n. 35. -parlare francese come una vacca o una gatta spagnola
. nano, n. io. -parlare , sparlare, fare dello spirito alle o
sospiri e l'ami invano. -parlare a vanvera, senza conoscere l'argomento.
mano e imboccò il clarino. -parlare approssimatamente una lingua. -sostant.
delle sentenze contro i ricchi. -parlare sentenziosamente, per proverbi. b.
un tutt'insieme tollerabile. -parlare coi linci e squinci, col linci e
spesso anche storpiandone il tempo. -parlare male una lingua, stravolgendone pronuncia e
di sangue infinita effusione. -parlare in modo oscuro e ambiguo. firenzuola
si lagna e plora. -parlare con voce stentorea; rivolgersi a qualcuno
un modo ridicolo: 'manubrino manubrone'. -parlare una lingua in modo approssimato o scorretto.
di sottili verghe con foglie. -parlare alla superfìcie, con irriflessiva e avventata
« che bella impresa! » -parlare a vanvera, dire assurdità. guerrazzi
-ogni tanto: v. ognitanto. -parlare a un tanto la canna: dire quel
in tormento. 7. locuz. -parlare per ti e per mi: esprimersi contraffacendo
tu, mettiti 'n tono. -parlare , rispondere a tono: ribattere in modo
egli e dond'egli esca. -parlare per scherzo. beolco, xxi-i-614:
attoscano le più illuminate certezze. -parlare o ragionare con l'utero-, senza,
vino e a patire. -parlare col vino: discutere, ragionare con chi
molto più dyuna terrosa viuzza. -parlare a voce alta e alquanto a lungo.
forze inferiore mostrare il volto. -parlare colla maschera al volto: v. maschera
non lo stima un zoccolo. -parlare in punta di zoccoli: parlare in maniera