, non una figura perfetta. -nel linguaggio scritturale. diodati [bibbia]
dell'ufficio divino, delle esequie. -nel medioevo: il rituale delle funzioni sacre
, bava, dai mille bracci, che -nel procèdere a saltacchioni o dondolàndosi sulle anche
grandi alberi fronzuti. -nel gioco delle carte, dividere il mazzo
è dell'amarume fra quella gente. -nel suo discorso mellifluo ci si sentiva sotto
, viii-636: siam giunti o canonaci, -nel porto di rodi, / lo schifo
sta in equilibrio su un piede. -nel nuoto: il tuffo eseguito a braccia aperte
: anticipatamente, prima del dovuto. -nel linguaggio commerciale: prima della consegna della
per goderne il reddito. -nel diritto moderno: assegno annuo sul bilancio
titolo vili: dell'arbitrato). -nel diritto internazionale, risoluzione di controversie fra
stessa e l'arco. -nel trarre d'un arco: con grande rapidità
offensiva (durante la gara). -nel calcio: i cinque giocatori che costituiscono
, del paganesimo persecutore dei cristiani. -nel trecento: la curia pontificia (roma
, il ribes, ecc.). -nel linguaggio comune, con bacche si designano
posto libero. -andiamocene nel bagagliaio. -nel bagagliaio bisognava stare lo stesso in piedi,
bandi di dazi e di confische. -nel linguaggio giurid. e ammin. odierno:
e uomo di bell'ingegno. -nel vocativo, con significato affettuoso (e
si appendono nei bersagli. -nel tirassegno: obiettivo di esercitazione, che
. piccola boccia, pallottolina. -nel gioco delle bocce la palla di minori dimensioni
incirca la forma di un'ellisse. -nel violino, organo che sostiene la cordiera.
, organo che sostiene la cordiera. -nel fioretto e nella spada, dischetto terminale
. brache larghe e grosse. -nel sec. xviii, calzoni (di raso
una gara di velocità). -nel gioco del calcio, fallire un intervento
: -come si fa a essere ignorante? -nel mantenersi un buffalo. aretino, v-1-75
provveduto io ch'ei non faccia. -nel mio pollaio? -no; l'avrà fatto
possa prendere prima del secondo rimbalzo. -nel giuoco fiorentino del calcio, ognuno dei
che rimandasse lo sbandito. -nel caldo di un'azione: nel calore,
una città, di una piazza. -nel medioevo, qualifica dei valvassori di grosse
-a capo d'una lunga noia domenicale -nel più felice corpo di donna.
sm. invar. nave da carico. -nel l'aviazione: aereo adibito
o anche per scopi pubblicitari). -nel rinascimento, maschera carnevalesca che rappresentava i
tratto -siamo della vita e della morte -nel secondo cassetto del canterano, nella mia
di bollo sugli atti e scritti. -nel linguaggio popolare, è diventata simbolo delle
e quindi / pugnar contrarie. -nel gioco della dama e degli scacchi, ciascuno
! perché non scrivi? ». -nel caso di: per quanto attiene a,
sempre in una ombra discreta. -nel gergo teatrale e cinematografico, l'introito
catene. -in che modo estate? -nel restarsi in camiscia come un saltarmartino.
diretta per cui esso si manifesterà. -nel linguaggio comune: occasione, pretesto,
erano chiamate centurie sciolte. -nel periodo fascista, reparto in cui era divisa
milizia volontaria per la sicurezza nazionale. -nel corso della prima guerra mondiale, reparto
scolopi, somaschi, ecc.). -nel linguaggio comune, chierico appartenente a un
di ruote e di cavalli, -nel significato del n. 5. con
sentito dire che non difettavano alberi -solidi -nel giardino attorno alla bisca. in fin
base all'abilità e all'esperienza. -nel rugby: tipo di arresto che consiste
formale in cui tale chiamata è contenuta. -nel giudizio civile: invito rivolto dall'attore
orto, frutteto, ecc.). -nel catasto edilizio urbano, ciascuna delle ripartizioni
de'quali graduato e uno trombettiere. -nel notariato, la persona (scelta fra i
richiesti per il testamento. -nel diritto romano, atto di ultima volontà
cognazióne, sf. vincolo di parentela. -nel diritto romano, in generale parentela di
di gittarmi fuori del suo dolce seno -nel quale nato e nutrito fui in fino
il 12 dicembre del 1885. -nel pugilato, pugno. -colpo basso: pugno
pochi colpi momina perse diecimila lire. -nel giuoco del biliardo, il battere una delle
opportunamente lo stato reale di insufficienza. -nel linguaggio comune, indica un atteggiamento generico
degradanti dalla periferia verso il fondo. -nel linguaggio comune: località alquanto ristretta,
durante le prove dell'esecuzione). -nel melodramma, accordare le voci di più
a una concezione del tempo. -nel senso più ristretto di nucleo lirico di
rappresentano il prodotto o il profitto. -nel diritto intemazionale bellico, appropriazione, da
valle non bisogna maj uscirne. -nel confronto, nei confronti di: nei riguardi
e la conservi con cura. -nel commercio marittimo, colui al quale è
di * circospezione ': es. -nel trattare coi grandi userai molta considerazione.
stabilisce alla riunione degli elementi conduttori. -nel linguaggio comune: c * è un contatto
terre sono contermini alle mie '. -nel mascolino fa conter4 mino '
e con quella pecuniaria dell'ammenda. -nel linguaggio comune: la somma pagata per
o al consiglio di stato. -nel linguaggio comune, il ricorso presentato,
/ cotanto dei canonisti). -nel diritto romano: l'unione amare
per misurare l'altezza dei salti. -nel gioco del tamburello, la linea mediana
7. composizione musicale per cori. -nel linguaggio comune: canto eseguito da più
deduce da una dimostrazione precedente. -nel linguaggio matematico: teorema che si deduce
; relativo, proprio di corpuscoli. -nel linguaggio scientifico: par- ticellare, microscopico
sm. corpo piccolissimo, atomo. -nel linguaggio scientifico: ente di dimensioni microscopiche
sala del circolo giapponese. -nel corrente di un mese, di un anno
passa a quello del doppio. -nel gioco del calcio: spazio in profondità
: periodo di tempo; durata. -nel corso di: durante. — col
una domanda: prenderla in esame. -nel linguaggio burocratico: inoltrare una pratica all'
e giugne a questo uomo. -nel corso di (seguito da un infinito)
e se ne fa giudice). -nel linguaggio teologico, atto di giudizio intellettuale
, fondato, ordinato, stabilito. -nel linguaggio della critica letteraria: che è
di ricevere qualcosa da altri. -nel linguaggio giuridico: il titolare del
: -come si fa a essere ignorante? -nel mantenersi un buffalo. -e invidioso?
cui dice la dote. -nel significato di che, pronom. interrog.
su di lui con mezzi sleali. -nel gergo scolastico: bocciare, dare un'insufficienza
ecc.: crudele, spietato. -nel linguaggio amoroso: insensibile, indifferente alle
anche: parte anteriore della diligenza. -nel linguaggio moderno: automobile sportiva a due
nel caso di sequestro giudiziario '. -nel disporre il sequestro giudiziario, il giudice
urgenza »; dd = urgentissimo. -nel gioco degli scacchi, indica la donna
particolare riguardo al servizio della regina. -nel linguaggio moderno: ciascuna delle giovinette che
sentimenti, situazioni, idee, ecc. -nel linguaggio comune: ballo, l'atto
dazi interni (aboliti nel 1930). -nel linguaggio comune: la linea di confine
di dare qualcosa ad altri. -nel linguaggio giuridico: il soggetto passivo del
tempo: col passar del tempo. -nel decorso di: durante, per la
stessa età e della stessa razza. -nel linguaggio comune viene usato come termine ingiurioso
in modo decisivo, per sempre. -nel linguaggio giuridico: in modo non impugnabile
alla degradazione ed ai supplizi. -nel diritto canonico, pena della deposizione con
punizione si divenisse alla degradazione. -nel diritto amministrativo, sanzione disciplinare con la
bisogne di stato diligente, assiduo; -nel deliberare grave, nel deliberato costante.
incorreggibili a ogni argomentazione razionale. -nel linguaggio comune: stato di confusione
dato comune o ad altra collettività. -nel linguaggio giuridico attuale: il complesso di
fatto costituente reato perseguibile d'ufficio. -nel linguaggio comune, in senso improprio,
privato dei diritti civili e politici. -nel diritto penale romano comportava la perdita della
e finiscono la loro vita. -nel linguaggio liturgico: l'atto del rimuovere
con le nocche rivolte in alto. -nel gioco del calcio, capacità di colpire
cancelliere del comune o del principe. -nel medioevo, anche l'autore di trattati
giuridiche, degli enti ecclesiastici). -nel diritto intermedio: restituzione o ritorno di
in testa un simile pensiero. -nel nome del diavolo, del gran diavolo,
appello 0 di giudizio di rinvio. -nel linguaggio comune, in senso improprio:
e al consumo di energia. -nel linguaggio comune: astinenza dal cibo per
avversario nelle azioni di attacco. -nel pugilato, il coefficiente di quattro punti
allora perché tante belle parole? -nel linguaggio mistico. il diletto, il diletto
di gentilezza d'animo. -nel linguaggio biblico e mistico: manifestazione folgorante
o compiuto un corso di studi. -nel linguaggio comune, lo stesso titolo di
dica quanto sia matricolato. -nel linguaggio teologico: che indica ciò che
un ente o di una società. -nel gioco del calcio e nel ciclismo,
-anche: ogni singola norma giuridica. -nel linguaggio giuridico: diritto oggettivo.
una dall'altra quattro metri. -nel calcio, azione d'attacco che, per
francia e con inganni. -nel discorso di qualche cosa: nel corso di
di grazia nell'instituzione del sacramento. -nel linguaggio biblico: compimento, attuazione della
, disamore, indifferenza; disinteresse. -nel linguaggio mistico: rinuncia ai beni terreni
: racconta freculfo, vescovo di lissona -nel quinto libro de'tempi, il quale dalla
appartiene specificamente all'evidenza razionale. -nel pensiero crociano, relazione particolare che sussiste
opposizione per creare difficoltà al governo. -nel gioco del calcio, azione di alleggerimento
diversi gradi delle diverse passioni. -nel linguaggio filosofico indica ogni alterità, ogni
dell'assemblea generale degli azionisti). -nel linguaggio comune: reddito, profitto,
; come ad esse rispondere. -nel modo che spetta, che è dovuto a
dogana; chi riscuote i dazi doganali. -nel linguaggio comune: guardia di finanza.
-assai più bella manza, / -disse -nel regno mio ti doneraggio. ariosto,
la nuca e i fianchi. -nel linguaggio comune: le spalle, la schiena
655: rappresentava [la cassapanca] -nel secentista dossale - uno sculto pavone spiegante
una dozzina d'uova. -nel gioco della roulette, ciascuno dei tre
campo / ad irrigar. -nel linguaggio biblico e mistico: drizzare la
dualménte, avv. con dualità. -nel linguaggio matematico: secondo i princìpi della
, prenderti e stringerti, possederti. -nel linguaggio mistico: rapito in estasi.
non appartiene a nessuna autorità). -nel moderno diritto amministrativo, vizio che rende
alternanza dei nomi divini -jahweh ed elohim -nel testo, per cui si dovrebbe distinguere
spagna per ostaggio del re. -nel diritto moderno: attribuire parzialmente, o
gli era sembrato conquista. -nel diritto moderno, attribuzione a un minorenne
, ravvedersi, correggersi; perfezionarsi. -nel linguaggio ascetico: convertirsi, cambiare vita
, prevalentemente; molto, assai. -nel linguaggio teologico: nella forma perfetta,
sproporzionate all'importanza deh'avvenimento stesso. -nel linguaggio comune: facilità a impressionarsi,
pianto, gesti, ecc.). -nel linguaggio comune: impressione viva dell'animo
che grande enfiamento d'orecchi. -nel linguaggio ascetico: superbia, orgoglio,
dalla vita religiosa o ecclesiastica). -nel linguaggio giuridico: ente di diritto civile
tutto il territorio dello stato). -nel linguaggio politico e comune: ente pubblico
estens., le derrate stesse). -nel linguaggio finanziario (e spesso al plur
« siam giunti, o canonaci, -nel porto di rodi, / lo schifo è
. caterina da siena. -nel linguaggio di san paolo: la chiesa
, un'altra condizione). -nel linguaggio della burocrazia titolo equipollente: equiparato
da alcuni singoli beni). -nel linguaggio comune: i beni che una persona
/ in terra de'viventi. -nel diritto intermedio, modo di acquisto della
artificiale (se è acquisita). -nel linguaggio comune indica l'ernia addominale o
più una funzione subordinata). -nel linguaggio giuridico: colui che esegue,
doppio tre e l'esse tre). -nel pattinaggio artistico su rotelle: uno dei
da una sostanza, da un corpo. -nel linguaggio tecnico e scientifico: operazione che
di adottarla più di lei. -nel linguaggio amministrativo, chi per esso:
vicina chiesa di san giuseppe. -nel linguaggio giornalistico: redigere, un giornale
la qual è verso dotain. -nel linguaggio biblico: abisso, voragine.
-fiore dell'età: la piena giovinezza. -nel fiore dell'età, nella più bella
di masse e simili. -nel linguaggio alberghiero: ciò che si consuma
targhe automobilistiche è contrassegno della francia. -nel calendario, come lettera domenicale, indica
con i fiori di determinate piante. -nel linguaggio burocratico, ff (o /
di rispondere sghignazzando pretenziosamente. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi pio
faccia e tiro via. -nel linguaggio biblico e ascetico: mostrarsi corrucciato
, sm. religioso mendicante musulmano. -nel linguaggio comune: campione dell'ascetismo induista
che ti fidi? - / rispose: -nel signor, che mai fallito / non
fatta2, sf. sterco di animale. -nel linguaggio venatorio: sterco lasciato dalla selvaggina
di ben quasi settanta canti. -nel fatto, quanto al fatto, in fatto
dell'infanzia, vien fatto di approfittare -nel momento -del filo che senza parere la
fu assimilato e parificato al legato. -nel diritto intermedio, istituto giuridico con cui
(detta anch'essa fedecommissàrio). -nel diritto intermedio, persona che ha ricevuto
fedelissima pe'giovani suoi sudditi. -nel linguaggio biblico: con riferimento a dio
che riprendendoti nel fedel grembo. -nel linguaggio biblico: stabile, fissa (la
-a capo d'una lunga noia domenicale -nel più felice corpo di donna. bionda;
suoi doni d'illusioni felici. -nel linguaggio ascetico e liturgico, con riferimento
chiesa e quel dell'impero. -nel linguaggio biblico e ascetico: la tentazione,
forse fu vergine un tempo. -nel linguaggio comune: animali, bestie feroci:
degli affetti e sulla commozione. -nel linguaggio teatrale, breve discorso introduttivo che
il frutto e la fiamma. -nel linguaggio biblico e ascetico, con riferimento
attendeva. -anima, spirito. -nel linguaggio virgiliano e dantesco; anima involta
, foglia non si muoveva. -nel linguaggio dantesco, si riferisce all'intensa
in più di mill'ardori. -nel linguaggio dantesco: anima beata. dante
coda negli affari più belli. -nel terreno morbido ogni ferraccio si ficca dentro
che ti fidi? - / rispose: -nel signor, che mai fallito / non
grosso album di figure. -nel linguaggio della tecnica artistica: la rappresentazione
i suoi piccoli piani. -nel gioco delle carte, ciascuna carta non
di quinta in quinta. -nel gioco del lotto, combinazione dei numeri
laterale e superiore della testa. -nel pattinaggio artistico: ciascuno dei 17 esercizi
distante fino al ritornare in lui. -nel circulo figurale così è: ma dimmi
da un filo leggero di lana. -nel pattinaggio su ghiaccio, ciascuna delle due
volto a dimostrare una verità filosofica. -nel linguaggio comune, con tono più o
coloniali la cittadinanza della madrepatria). -nel linguaggio comune, espediente a cui ricorrono
distanza l'una dall'altra. -nel punto di cottura (cibi).
dio si è intendente. -nel linguaggio dantesco: girone. dante,
(nell'agire, nell'operare). -nel linguaggio filosofico: ciò su cui poggia
, a fondo: v. affondo. -nel tennis, gioco di fondo: tipo
per far cadere l'avversario. -nel pugilato, rapida azione composta da un
seguito da un destro al mento. -nel salto in alto, rapido movimento delle
e le dune del deserto. -nel linguaggio comune: gruppo di minerali,
gli atleti che ne fanno parte. -nel tennis. formazione parallela: quando nel
solfo che narcotico dicesi. -nel linguaggio dell'arte conciaria: ammollire.
e serva è la fortuna. -nel linguaggio dantesco: la potenza celeste considerata
: i corpi armati di polizia. -nel linguaggio politico, le classi o i gruppi
franchigia dalla zona di guerra. -nel contratto d'assicurazione, quota limite o
visitar dal gariglian ne viene. -nel linguaggio cristiano, il prossimo. -in
di attitudini alla vita. -nel linguaggio cristiano, il prossimo. -in
come i tuoni della luce. -nel linguaggio radiofonico e televisivo, ascolto o
di ricezione da parte del pubblico. -nel linguaggio cinematografico, frequenza di ripresa
germini nuovi, la primavera. -nel linguaggio simbolico di dante: spirito beato
sario che aveva sconfitto. -nel gioco del rugby, tecnica di difesa contro
/ la donna di toscana. -nel linguaggio ascetico: compiere opere buone e
con un preciso passaggio. -nel ciclismo, azione di uno o più corridori
paese e della generazione. -nel linguaggio ascetico: materiale, sensibile,
animo temperato di dentro. -nel linguaggio biblico. tenebre di fuori:
e qualunque faccenda con te. -nel gioco, dichiararsi vincitore di una partita.
uso momentaneo, restituendola subito dopo. -nel linguaggio comune: appropriazione della roba altrui
galoppata di una volta. -nel linguaggio sportivo, corsa rapida di persone
collo del piede o caviglia. -nel linguaggio comune: l'intero arto inferiore.
, pioverà zolfo acceso. -nel linguaggio biblico: attività naturale, mezzi
diritti che le sue norme stabiliscono. -nel diritto privato: determinati obblighi di carattere
dei loro crediti in caso di inadempimento. -nel diritto pubblico, garanzie costituzionali: i
si poteva metterlo in dubbio. -nel linguaggio biblico e ascetico: che pretende
c'è da ridere »? -nel linguaggio filosofico, si riferisce a fatto,
maggior parte o alla totalità dei casi. -nel linguaggio filosofico: l'operazione di astrazione
, che è in tutti. -nel linguaggio biblico: conversione, redenzione.
vita fin troppo semplice. -nel proprio genere: nel proprio modo di
e lucido? -a gitto. -dove? -nel letto. nomi, 12-74: mentre
e in un unico getto. -nel o al primo getto, di primo getto
nello stesso ghiaccio trasparente. -nel linguaggio ascetico: aridità interiore; insensibilità
). -metallo giallo: oro. -nel linguaggio finanziario, l'oro in quanto
chi esercita lo sport della ginnastica. -nel linguaggio comune: chi si esibisce pubblicamente
dovuta coordinazione coi compagni di squadra. -nel calcio, gioco di testa: consiste
il pallone prima che tocchi terra. -nel pugilato, gioco di gambe: modo
seconda preziosa gioia della corona reale. -nel linguaggio dantesco: luce splendente del- l'
, quello dei piccoli intellettuali. -nel pubblico impiego, qualifica dell'impiegato assunto
m'ebbi innanzi alla partita. -nel linguaggio dantesco: ciascuno dei cerchi e
... chiamò picche. -nel ballo: danza prolungata per tutta la
brache di velluto verdone. -nel linguaggio comune: farsetto, corpetto.
con la beatitudine eterna in paradiso. -nel linguaggio teologico: conferire al corpo le
francesco glorificato in cielo. -nel linguaggio teologico: che è dotato dei
anime buone godono dopo la morte. -nel linguaggio teologico: stato di perfezione a
e da numerosi legamenti pure fibrosi. -nel linguaggio comune: la regione posteriore dell'
in grana gentil labbro s'ammira. -nel linguaggio biblico e religioso cristiano, con
: rara varietà bianchiccia di grossularia. -nel linguaggio comune, la varietà di colore
, quello sabaudo, ecc.). -nel linguaggio comune: rapina a mano armata
tutti gli effetti di legge). -nel linguaggio comune: compenso straordinario.
, pendulo innanzi alla grata. -nel linguaggio comune. grazia di dio (o
benissimo a risparmiarle le condoglianze. -nel linguaggio aulico: come titolo di onore
secondo i canoni della scultura classica. -nel linguaggio comune: per indicare eccellenza di
è grembo di dio. -nel linguaggio dantesco grembo di maria: la
cui stava addossata la casa. -nel linguaggio dantesco, la parete che fiancheggia
in cui sono catalogati i salti. -nel pattinaggio artistico su ghiaccio, ciascuna delle
guadagnato tre medaglie d'argento. -nel linguaggio biblico e ascetico: meritare,
ci contrasti la fantasia. -nel linguaggio biblico e ascetico: condurre 0
e se sia guadagno o perdita. -nel linguaggio religioso, il merito che si
, ma di guadagno. -nel linguaggio biblico: eletto, predestinato (
lontano quel così grosso pallone. -nel pugilato antico, cesto. b.
in luogo di militar disciplina? -nel pugilato moderno, guantone (cfr. guantone
scatenava hitler o mussolini. -nel pugilato, disposizione delle braccia e del
felino che sta in guardia. -nel pugilato e nella lotta: assumere con il
fine convien che tu caschi! -nel linguaggio dantesco, per antonomasia, clemente
j è l'abbreviazione di jahvista. -nel gioco delle carte j, abbreviazione dell'
nell'ultimo fondo dell'ignominia. -nel diritto romano, infamia. pecchio,
di movimento di persone o veicoli. -nel linguaggio sportivo e, in partic.,
una doppietta di fabbrica meldolese. -nel gergo del teatro lirico, difficoltà di
figura, l'aspetto, il sembiante. -nel linguaggio dantesco: spirito dannato, purgante
in via generale, dalla legge. -nel diritto intermedio: ciascuno dei numerosi e
: s'impania, s'invischia -nel laccio ogni cor. bartolini, 16-165:
tempo di rimettersi insieme. -nel linguaggio sportivo, attaccare vigorosamente uno o
politica, che mi schiaccia. -nel linguaggio sportivo, gareggiare senza risparmio di
quanto la più grossa. -nel primo impeto, di primo impeto: per
denaro, di capitali); speculazione. -nel linguaggio bancario, operazioni d'impiego:
di equazioni che non ammette soluzioni. -nel calcolo delle probabilità, condizione per cui
i beni stabili. -nel linguaggio finanziario attuale, iscrivere (in
non è ancora giunto alla pubertà. -nel diritto romano, chi era privato
diretta o di imputazione indiretta). -nel diritto finanziario, attribuzione di entrate e
dello stato o di altro ente pubblico. -nel diritto civile delle obbligazioni, imputazione del
sufficiente a soddisfare tutti i debiti. -nel diritto civile delle successioni, imputazione «
, in conversazione all'oste. -nel linguaggio ascetico, indica dio come fonte
azione, querela, impugnazione). -nel processo penale: che non può venire
ci formiamo, lui riguardiamo. -nel canto, eseguire la propria parte in
e si veniva alle scaramuccie. -nel linguaggio cavalleresco, macchiare d'infamia,
calore si purgò dell'accusa. -nel linguaggio cavalleresco, macchiato di infamia,
della mia piccola amante. -nel linguaggio teatrale: impersonare una parte drammatica
torpedini prima di vacillare. -nel calcio, subire una rete. -figur
vociando, i rovi incendono. -nel linguaggio religioso, accendere un fuoco sull'
un processo per incendio doloso. -nel linguaggio dantesco: pioggia di fuoco.
abitante della campagna, contadino. -nel diritto romano, chi abitava in una comunità
patria, dal proprio paese. -nel diritto romano, condizione di chi si eleggeva
da parte di un altro stato, -nel diritto commerciale: particolare tipo di fusione
delle inferiori e non sulle giunture. -nel linguaggio dei cappellai, piegare e ripiegare
facevano « incursioni » -come essi le chiamavano -nel mondo dei morti, si sentivano richiamati
tra l'inquisizione e il governo. -nel linguaggio forense: che non si trova
il falco alto levato. -nel linguaggio ascetico, rinuncia al proprio volere
disus. fautore dell'indipendenza nazionale. -nel linguaggio attuale: fautore dell'indipendentismo.
essere gravi, precisi e concordanti. -nel linguaggio comune: sospetto, congettura,
inebriato, assetato d'amore. -nel linguaggio mistico, infiammato di amore celeste
per qualche ostacolo legale sopravvenuto). -nel linguaggio comune: che non può essere
impossibilità giuridica di esigere un credito. -nel linguaggio comune: impossibilità materiale di riscuotere
si è macchiato di colpe infamanti. -nel diritto romano: colpito da infamia o
infamia o condannato a pene infamanti. -nel diritto canonico: che si trova (
per operazioni di piccola chirurgia). -nel linguaggio ospedaliero: camera o corsia destinata
nemico: da un fianco scoperto. -nel linguaggio marinaro: colpire una nave nel
git- tarmi fuori del suo dolce seno -nel quale nato e nutrito fui in fino
figura che dovrebbe avere; amorfo. -nel lin guaggio filosofico: che
pronom. subire un infortunio. -nel linguaggio sportivo: avere un incidente
, alla firma del contratto. -nel hockey su ghiaccio, lancio del disco fra
chiamano * ingranaggi '. } -nel linguaggio automobilistico, innestare (una marcia
, perversità, scelleratezza; cattiveria. -nel linguaggio biblico e ascetico: condizione di
loro stessa coscienza, legittima. -nel linguaggio biblico e ascetico: peccato grave
innalza facendo forza con le braccia. -nel sollevamento pesi, l'atto con cui
/ mal potea mettersi a prova. -nel giudizio di, nell'opinione di; nei
a dio, chi re? -nel giudizio di, nell'opinione di; nei
extraliturgico di carattere religioso, devoto. -nel rituale protestante, canto religioso che accompagna
pasto / dai propri artigli. -nel linguaggio biblico: circonfondere, investire.
abbominevoli furono perpetrati da questo inqualificabile governo -nel breve periodo che corse da ottobre a
ne potresti dare una menata. -nel gergo cinematografico, groviglio formato dalla pellicola
che possegga i necessari requisiti). -nel linguaggio comune, anche: targa, tabella
corre fra le « basi ». -nel ciclismo, corsa a inseguimento (anche
, specifico (una proprietà). -nel linguaggio aristotelico: che inerisce a tutti
un grado, in una determinata posizione. -nel linguaggio sportivo: minacciare la posizione di
una pratica in cancelleria. -nel linguaggio forense, chiedere ed ottenere l'
-alla ricevitoria dell'insinuazione. -nel linguaggio forense, l'ammissione di un
la dichiarazione del suo fallimento). -nel diritto civile: condizione di un soggetto
cristo preso te ne farà contrito. -nel linguaggio scolastico, per indicare la valutazione
nasce da una nostra insufficienza colpevole. -nel linguaggio scolastico, voto che esprime la
è fatto? noi stessi vi abbiamo gittato -nel gioco degli scacchi o della dama, creare
giuoco stessi bene intavolato. -nel gioco degli scacchi e della dama, che
funzione che abbiamo chiamata integrazione. -nel pensiero di h. spencer, caratteristica
situato in posizione opportuna, utile. -nel gergo militare. ferita intelligente: «
mai detto? ». -nel linguaggio della teologia scolastica, intelligenza suprema
ammettendo estensione di sorte alcuna. -nel linguaggio penale: dolo. codice penale
fuori testo nelle pagine di un volume. -nel corso della rilegatura di un volume,
evidentemente piacevano molto a isabella. -nel discorso diretto: dire, affermare intervenendo
una questione; intercessore, mediatore. -nel linguaggio commerciale: rappresentante, agente,
altro delle rappresentazioni drammatiche. -nel teatro moderno e contemporaneo, sezione di
e il centravanti; mezzala. -nel bob a quattro, uno dei due membri
la porti al di fuori. -nel contenuto (di un libro).
modo formale, solenne e perentorio. -nel gergo forense: interrogazione in forma solenne
civile dal giudice o dalla controparte. -nel linguaggio curiale: richiesta d'informazioni,
prescritte per l'infrazione di tali norme. -nel pugilato. intervento medico: dichiarazione con
; capovolgere dall'interno una situazione. -nel diritto civile, invertire il possesso:
un commerciante di vini. -nel linguaggio della pratica giuridica, indicato ufficialmente
l'intorpidire, l'essere intorpidito. -nel linguaggio medico, paralisi parziale e temporanea
. a intrecciare ceste di vimini. -nel lavoro a maglia: chiudere il pezzo lavorato
non è produttivo di effetti giuridici. -nel linguaggio comune: che non è produttivo
successo della propria squadra. -nel gioco della pallavolo. invasione a rete,
ella è un ottima medicina. -nel colmo, nel cuore dell'inverno, nel
) alla produzione di altre ricchezze. -nel linguaggio comune: impiego di denaro in
, alla produzione di altra ricchezza. -nel linguaggio comune: impegnare denaro in beni
in partic., monetarie). -nel linguaggio comune: impiegato in beni duraturi
portiere avversario fuori della porta. -nel pugilato, movimento con cui di proposito
che non si sa dove abita. -nel dir. proc. pen.: di
parlamento o ad altro organismo rappresentativo. -nel diritto costituzionale. irresponsabilità del capo dello
si chiamano isole nuotanti. -nel messico antico, ampia zattera coperta di
dell'uomo; la stessa azione inibente. -nel linguaggio della psicologia non analitica, giurisdizione
sm. lat. viaggio, passaggio. -nel linguaggio giuridico e burocratico, serie di
la iustizia di vostra eccellenzia. -nel linguaggio biblico: comandamento, precetto.
le loro lunghe lacrime verdi. -nel gergo tecnico francese delle arti grafiche,
non fa parte della gerarchia ecclesiastica. -nel linguaggio comune: membro della chiesa che
semplice lavorante), sia come mercante. -nel linguaggio odierno: mercante di lana,
peso (come esercizio sportivo). -nel linguaggio dello sport, atleta specialista,
quelle cosce che sapevano stringere. -nel gioco del baseball, giocatore della squadra
del tiro del giavellotto). -nel calcio, passaggio in profondità compiuto da
, anche, rinvio del portiere). -nel baseball, azione con cui il lanciatore
, lanoso (un animale). -nel linguaggio odierno: che produce, fornisce
, l'estensione numericamente inferiore. -nel lin guaggio comune: distanza
meglio a difendervi e offendere. -nel gioco del calcio, svolgimento delle azioni
sorte / parve lassù. -nel linguaggio dantesco: nel mondo dei vivi
delle tue laudi sentir mai noia. -nel linguaggio dantesco: spirito celeste nell'atto
fralla salsiccia e tordo. -nel linguaggio del boccaccio, personificazione di fiammetta
16. malia, incantesimo, fattura. -nel folclore, maleficio volto a provocare la
a un uomo di legge. -nel linguaggio comune, giurisprudenza (come materia
non mi fa lege. -nel linguaggio colloquiale, essere iscritto, frequentare
fianco delle truppe del generale franco. -nel periodo fascista, milite delle legioni della
in quel risvegliante marzo castellano. -nel periodo fascista, unità organica della milizia
dagli occhi e dal cuore. -nel linguaggio dantesco, splendore delle anime ammesse
da materiali di trasporto); alveo. -nel linguaggio scient.: fondo dell'alveo
momento delicato di un risveglio improvviso. -nel rapporto carnale. carducci, ii-n-99:
abbastanza difficile « lettura ». -nel linguaggio giuridico, testo che serve per
corpi delle forze armate; reclutamento. -nel linguaggio comune: coscrizione obbligatoria. -leva
benessere dei sensi o dello spirito. -nel linguaggio dantesco: ammettere alla contemplazione e
sulle tavole dell'almanacco. -nel canottaggio, azione con cui il remo è
chiesa sempre più nella penombra. -nel linguaggio ascetico: lettura meditata delle sacre
aggiornato con le opportune annotazioni). -nel linguaggio sindacale e comune. libretto della
e le licenze di vendita. -nel linguaggio della pratica commerciale, atto (
di procurarne la spedizione. -nel linguaggio editoriale, pubblicare un libro,
delimita l'area di rigore. -nel pugilato, momento della fine dell'incontro.
scacchiera orizzontalmente rispetto ai giocatori. -nel gioco del bridge, coppia di giocatoriassociati.
imposta di successione, ecc.). -nel linguaggio giuridico, compiere la liquidazione di
art. 287 e 288. -nel linguaggio di banca e di borsa, procedura
delle merci delle imprese fallite. -nel linguaggio commerciale, realizzo a basso prezzo
eventuale residuo attivo netto del patrimonio. -nel linguaggio comune, l'estinzione di un
erano la delizia de'loro orecchi. -nel linguaggio dantesco e letter.: coro di
, questi non vanno mandati. -nel linguaggio commerciale e amministrativo, ciascuno dei
eccolo di nuovo sulla scala. -nel linguaggio radiofonico e cinematografico, il complesso
chiusa e quasi segreta. -nel linguaggio sportivo, che appartiene alla squadra
, occupa un determinato luogo. -nel linguaggio della retorica: il contenuto (
il miglior condimento di quelle cene. -nel linguaggio dantesco: spirito beato ammesso alla
semplicismo e di astrattismo. -nel gergo massonico, rappresentata con l seguita
o concettuale è un'illusione. -nel linguaggio comune, ragionevolezza, sensatezza.
adeguato, quella dell'universale concreto. -nel linguaggio comune: coerenza. b.
come atto soggettivo (gentile). -nel linguaggio biblico e teologico, verbo increato
preparato con questo taglio di carne. -nel linguaggio comune: braciola. fagiuoli,
collo, come sentendosi soffocare. -nel linguaggio della moda, gradazione speciale del
avviene mediante estrazione a sorte). -nel linguaggio commerciale: partita di merci,
di merci, di ammontare determinato. -nel linguaggio di borsa: numero di titoli
de la mia mente. -nel linguaggio liturgico. luce perpetua: felicità
suo ludo / questo palesa. -nel linguaggio dantesco. angelici ludi: cori
la vi lascia lo strascico. -nel tempo che le lumache tessevano le pellicce:
noi, frale e finito. -nel linguaggio dantesco e letter.: globo
non t'inganni né tradisca. -nel pieno, nel tondo di luna: nel
, 3-52: mi risvegliai sotto la luna -nel sogno ebbi un brivido al pensiero ch'
frutto ben maturo, provenga. -nel linguaggio biblico: immortalità. bibbia volgar
all'acre sentore della mortella. -nel linguaggio sportivo o militare, che supera
numerosa moltitudine de armati. -nel linguaggio sportivo o militare: al di là
il giro obbligato dei viottoli. -nel senso dell'altezza e della larghezza.
6. metrol. abbreviazione di metro. -nel sistema numerico anglosassone è abbreviazione di
di frate non avea. -nel sillogismo aristotelico e scolastico, esprime il
un quantitativo di merce). -nel linguaggio della zootecnia, accumulare foraggio in
a legger io? '. -nel linguaggio popolare e familiare, conferma il
si scompagna dal timido agnello. -nel linguaggio biblico. figlio di maledizione:
, diritte, vibratili, / pari -nel poema d'ovidio - / l'orecchie di
ricevere l'elmo della salute. -nel linguaggio dantesco: infernale. dante,
definitiva) dello stesso giudice. -nel linguaggio comune: ciascuno degli analoghi provvedimenti
sarà maladetta per cagion tua. -nel linguaggio liturgico: ricevere la comunione eucaristica
lupi l'abbino manicato. -nel linguaggio biblico, con riferimento al frutto
per accettare la presidenza del governo. -nel codice cavalleresco, documento indirizzato alla pubblica
in serbo? pascarella, 2-147: -nel fontanile non c'è acqua? -no
mantenermi sul seggio reale. -nel linguaggio sportivo, e in partic. nel
de li angeli si manuca! -nel linguaggio liturgico: ricevere la comunione eucaristica
, della guardia di finanza. -nel linguaggio della marina militare, termine corrente
me, sbagliano d'assai. -nel linguaggio dell'antico testamento, chi rendeva
massa o di un manso). -nel medioevo, tributo annuo, di denaro o
compiuto il percorso per essere qualificati. -nel ciclismo, il tempo, calcolato sul
altari col sangue. -nel linguaggio della teologia morale: elemento materiale
materia si converta. -nel linguaggio della teologia ascetica: l'oggetto
carte letterarie e di programmi. -nel linguaggio giornalistico, tutto ciò che costituisce
mazzieri delle tratte una recognizione. -nel periodo giolittianò (1903-1913), agenti
e la rifinitura delle pelli conciate. -nel rituale di iniziazione alla massoneria, strumento
in compagnia di gentili fanciulle. -nel mio me: nel mio intimo, nella
in quel medesimo che egli guarda. -nel medesimo tempo o istante o tratto; a
fra i difensori e gli attaccanti. -nel rugby, formazione composta dal mediano di
-à messo velia / questa mala menda -nel tristo mondo. tebaldeo, 1-19: che
che scappa fuori dalle nuvole. -nel linguaggio degli economisti settecenteschi, le monete
6-xii-298: -i due ragazzini ove sono? -nel tinello, a merendare. cesareo,
più alti meriti fanno degni. -nel linguaggio aziendale, compenso supplementare rispetto alla
che ne interverrà. - che? -nel mescolarci diventeremo sciocchi come lui. sì che
numero impari detto caffo. -nel calendario ateniese, mese di ventinove giorni
maggiore di quella dell'avversario. -nel gioco del biliardo, la posizione che
se stesso che altro non può apparire -nel suo apriorismo ch'è autolesionismo - il
1-238: voi... / -nel profondo bollor vulcanico / sacro a un mistero
rispetto alle colonie da essa fondate. -nel mondo moderno, lo stato o il
della mezzanella -prima della legatura delle campane -nel mortorio del venerdì santo e lo scioglimento
intera a mezzo il cielo. -nel momento, nel punto, nella fase centrale
, un cannone da bamberottoli. -nel corso di, attraverso. sansovino,
di mezzo a una nuvola. -nel culmine, nel pieno di un sentimento,
tra bonaria e minacciosa. -nel periodo centrale di una stagione. alamanni
indi fortuna atra o felice. -nel culmine, nel pieno. ariosto,
condussero in mezzo a un cortile. -nel punto centrale, nel corso di un periodo
macigni e ai ruderi ciclopici. -nel pieno, nel colmo di un sentimento.
monarchia governante con pubbliche leggi. -nel mezzo mezzo di qualcosa: nel suo punto
uno e continuo. -nel midollo: nell'intimo, nel profondo dell'
pene e con guai. -nel mille uno: in un tempo ormai straordinariamente
i grandi hanno a schifo. -nel linguaggio evangelico: l'umile fedele di
strumenti d'azione di quest'ultimo. -nel linguaggio politico: la carica di ministro
motto « non detrecto ». -nel linguaggio dantesco, spirito che fruisce di
arrovesciò: caddero minuzzoli di pane. -nel linguaggio ascetico: dono spirituale, grazia
erano avvenute mischie furibonde. -nel rugby, azione compiuta dagli avanti delle
avversa s'era compiuta. -nel mistero: misteriosamente. fogazzaro, 5-28
la ventura, / no poner cura -nel tosto voltare, / cum più pò
, / cum più pò, stare -nel mezo a mesura. s. caterina da
vittima delle sue romanticherie. -nel linguaggio evangelico, che aborrisce dalla violenza
di un giudizio inerisce al soggetto. -nel pensiero kantiano, classe di categorie che
modo mutata e più remota. -nel medesimo o uguale o simile modo; allo
molestati fino all'ultimo respiro. -nel linguaggio ascetico: tentare. cavalca,
impatto di un corpo in movimento. -nel linguaggio scientifico galileiano, postgalileiano e contemporaneo
terra ci si mette amore. -nel momento, nello stesso momento: immediatamente,
allontanava per momento da voi. -nel giro di poco tempo, da un attimo
mangiandosi l'un l'altro. -nel discorso diretto, in espressioni allocutive.
scurossi, la terra tremò. -nel linguaggio dantesco, la sede del purgatorio.
gradatamente sui minori mercati. -nel complessa globalmente, nell'insieme. p
montone, sull'intavolato. -nel linguaggio dei cenciaioli, mescolanza di stracci
mortalità, alla terrestrità. -nel linguaggio ascetico, la natura umana,
diavolo, la morte. -nel gioco dell'oca, la casella che comporta
: eliminarla, cancellarla dal mondo. -nel linguaggio biblico: annullarne gli effetti,
revelino s. andrea. -nel linguaggio teologico, soggetto a temporanea sospensione
finestre ai raggi della sera. -nel linguaggio dantesco: dannati alla pena eterna
nella locuz. giocare col morto). -nel bridge, il compagno del dichiarante,
giuocatore agli effetti del giuoco. -nel gioco delle buche, disputato al biliardo
bacio scoccato di sorpresa. -nel linguaggio dello spettacolo di varietà, movimento
su... su. -nel linguaggio mistico: il mondo, come sede
eco le urla degli spettatori. -nel gioco della pelota basca, ciascuna delle
palla al di sopra della rete. -nel calcio, barriera di giocatori schierati a
carrozzeria di una vettura da competizione. -nel gioco del pallone col bracciale, la parte
insegne delle dame e delle vedove. -nel blasone dei prelati, ciascuno dei fiocchi
(in contrapposto a dispositiva). -nel linguaggio forense anche attuale: la parte
sol per questo è narrazione. -nel linguaggio della critica letteraria, la parte
popolo scanzonato e il borghese canzonato. -nel mondo, nell'universo. casti,
le coppie si fuggono reciprocamente. -nel linguaggio amoroso della tradizione petrarchesca, che
azione ingiusta, malvagia, perversa. -nel linguaggio biblico e ascetico: peccato grave
, scelleratezza, malvagità, perfidia. -nel linguaggio biblico e religioso: condizione di
di umanità; sopruso, delitto. -nel linguaggio biblico e religioso: peccato grave
simili a quelle di un favo. -nel linguaggio del cucito, punto di ricamo
negri, le popolazioni negre africane. -nel linguaggio ectlesiastico missionario, l'africa centrale
mio nome ei mi negò! -nel nome del diavolo: v. diavolo,
tale rispetto al bocia). -nel gergo dei contradaioli senesi, la contrada
nord vorrebbe scendere a costantinopoli. -nel linguaggio della massoneria, il lato sinistro
nella soggettività-oggettività del pensiero. -nel pensiero di rosmini, che si riferisce
. attività diretta a stabilire norme. -nel liguaggio giuridico, l'attività produttiva di
indagine dissipò tutti i nostri dubbi. -nel linguaggio poetico, con riferimento alsoggetto parlante.
avvenimenti sgradevoli; alle solite. -nel linguaggio burocratico ant., il compito,
(dal numero dei componenti). -nel gioco del calcio, il centravanti (
del misto regime europeo. -nel modo in cui realmente si verifica (un
che ne riguarda la legalità). -nel linguaggio comune: approvazione preventiva, permesso
un ambo lo prendiamo sicuro. -nel gioco delle carte contrassegnate dai soli segni
quelli ch'avea veduti prima. -nel linguaggio biblico e religioso: trasformato,
, un dolce, inesprimibile disagio. -nel linguaggio del cristianesimo, che ha subito
tal modo ne acquista la proprietà). -nel linguaggio comune, anche con riferimento all'
, vilipendere, mancare di rispetto. -nel significato giuridico: ledere o mettere in
l'indifferenza come un'offesa. -nel linguaggio del codice cavalleresco, l'atto,
e involto nel panno oglientissimo. -nel linguaggio mistico, con riferimento a gioie
, e voi vecchia. -nel seguito di un racconto o di un ragionamento
, 542: nella ritornata barbarie d'italia -nel fin della quale provenne dante, il
o che per tradizione storica gli -nel mazzo dei tarocchi, asso di bastoni.
fare onore al suo cognome. -nel gergo commerciale: soddisfare con puntualità gli
di un contratto d'appalto). -nel linguaggio giuridico moderno: il contratto con
. lavoro1, n. 11). -nel linguaggio comune, anche le somme investite
per il compimento di tali lavori. -nel gergo commerciale (di banca e di
operativa di alcuna virtù astratta. -nel linguaggio burocratico e pratico-giuridico: efficace,
nella rappresentazione di tale genere teatrale. -nel linguaggio del sec. xviii, opera
i rami delle rose. -nel linguaggio degli storici dell'arte, operante
, /... / sen vanno -nel grado opportuno - / a beversi un
tutto con malta di calce). -nel linguaggio moderno dell'edilizia, tipo di
mobile fra passato e futuro). -nel pensiero di e. husserl (1859-1938
in contrapposizione a straordinaria amministrazione). -nel linguaggio burocratico, disbrigo quotidiano di
con un certo grado di approssimazione. -nel linguaggio comune indica una valutazione approssimata (
molto goffi sulle prime. -nel linguaggio metaforico dantesco, con riferimento ai
centrale come da un sole non oscurabile. -nel modo ambiguo proprio degli oracoli, dei
lume clero / e. ssaver vero -nel sentir dubbioso, / per ciò c'omo
'e dall " otto '. -nel pattinaggio artistico, esercizio obbligato che consiste
mischia, n. io. -nel gioco del calcio, gruppo di giocatori
la tempesta delle perverse cogitazioni. -nel pensiero filosofico e teologico di s.
vita ai pacifici ed innocenti. -nel linguaggio evangelico, con riferimento a una
paesi e commettevano violenze inaudite. -nel sec. xvi, magistrati di forlì che
stoppone e la cera. -nel gergo teatrale, padellone. migliorini [
nome e 'l tuo valore. -nel simbolo apostolico. cavalca, 6-1-5:
dio nel suo palagio. -nel linguaggio biblico, la cattività babilonese.
, così navaresco come laterale. -nel canottaggio, colpo di remo di ogni vogatore
fin sotto il palato. -nel palato (con valore avverb.):
palazzo che per il consiglio. -nel linguaggio giornalistico, il potere considerato negli
con esso loro malvagia corrispondenza. -nel rispetto della legalità e delle norme vigenti
rosario, grosse e piccole. -nel linguaggio dei vetrai, la quantità di
. distanza, n. 18. -nel pugilato, ciascuna delle quattro aste che
papessa, la imperatrice. -nel gioco delle minchiate, carta e seme di
sultornatissimo papiro aggrottando le ciglia. -nel linguaggio goliardico, documento in latino maccheronico
soldati alle fasce di stoffa. -nel linguaggio della malavita palermitana, orecchio a
questa è felicità senza paraggio. -nel paraggio di qualcosa: in confronto.
a monte o a valle). -nel taglio dei conci da costruzione, la faccia
parèggiamento della imposta prediale. -nel bilancio, l'uguagliare l'entrate e le
ricorrerà ai calci di rigore. -nel gioco del tennis, risultato in cui entrambi
parti di don lorenzo perosi. -nel sec. xvii, ciascuna delle variazioni di
giocatori che gareggiano in coppia. -nel rugby e in occasione di una mischia,
aperta, quella minore parte chiusa. -nel gioco del trucco a terra, ciascuna delle
non lo poteva soffrire. -nel suo schieramento, nel suo campo.
, e cantar dolcemente. -nel segno, per l'appunto. cesari
un tutto, di un insieme. -nel linguaggio filosofico: ciò che inerisce soltanto
: a tale attrazione hanno ceduto naturalmente -nel campo letterario -i figli migliori dell'isola
ed è l'opposto di universalizzare). -nel linguaggio matematico e scientifico, rendere esplicita
un vociare da dopo partita. -nel tennis e nella pallavolo, ciascuna delle
del castello di ferrara. -nel corso di un viaggio, di uno spostamento
grane dece per carro. -nel congedo di un componimento letterario. sennuccio
-nel tennis, superare un avversario vicino alla
ed altri passi di corrida. -nel pattinaggio su ghiaccio, ciascuno degli esercizi
esercizi obbligatori analoghi alla danza. -nel pattinaggio su rotelle, modo di avanzamento
quadruplo, finlandese e norvegese). -nel ciclismo, velocità sostenuta e regolare possibile
e non trovammo un corno. -nel gergo sportivo, compiere una serie più o
appellava 'mundualdus '. -nel medioevo, protezione accordata dall'imperatore o
, sugli alberi e sugli stragli. -nel linguaggio recente, con valore collett.
metteva e levava il pedale. -nel pianoforte, corta leva per lo più metallica
suono della corda corrispondente. -nel timpano, leva azionata con il piede,
del banco da remo. -nel tornio del vasaio, asse di legno su
questo non era il caso. -nel tempo che le lumache tenevano le pellicce'.
le sue vibrazioni più rare? -nel linguaggio economico e giuridico, indica i
di gomma per uso irriguo. -nel linguaggio del pugilato, uno dei due tipi
un passista e un grimpeur. -nel gioco del golf, la successione degli spazi
.. vinti ei giacevan. -nel contesto di un'opera letteraria. manni
spirito riuscì a perfezione. -nel momento esatto, puntualmente. piovene,
lume clero / e. ssaver vero -nel sentir dubbioso, / per ciò c'omo
. peristòma degli invertebrati. -nel corpo degli anellidi, segmento formato dalla
come vivono temono la morte. -nel linguaggio filosofico, convincimento in un'idea
sia per anche stata dibattuta. -nel gergo dei lanaiuoli, la quantità di lana
legati e oneri disposti dal testatore). -nel linguaggio comune: l'intero passivo ereditario
sopra l'altare la ponga. -nel linguaggio delle confraternite religiose medievali, domanda
cavaliere senza la rosa'. -nel linguaggio dei conciatori, pelle bovina divisa
vestiario, detto a due pezzi. -nel bikini, il reggiseno o le mutandine
servo là vè tutto adornamento. -nel rendere favori. f. f.
in questa valle di lagrime. -nel linguaggio evangelico, espressione del discorso delle
a quelle streghe infuriate. -nel complesso delle operazioni, per intero.
tutta spesa del municipio. -nel regno di napoli, ufficiale inviato dall'esattore
cameriere. da ponte, 1-584: -nel vedere i miei bocconi / gli par
continua adorazione della piazza. -nel linguaggio politico, l'insieme dei ceti e
potenza per una tattica prevalentemente aggressiva. -nel
mandare un invito a quattropani. -nel gergo della malavita milanese e romana,
essere giallo limone o bruni. -nel discorso diretto, come vocativo d'affezione,
locale (una proprietà). -nel proprio piccolo: nei limiti delle proprie
gamba sola come suo papà. -nel modo più difficile, faticoso, disagevole.
no, con l'arto inferiore. -nel gioco del tennis, infrazione che si
: l'altezza massima che raggiunge. -nel colmo della piena: quando l'acqua
, era ripresa in pieno. -nel momento di massima intensità. montale,
di due che si sposano. -nel linguaggio mistico, eleggere dio come unico
dicevano, un po'd'aria. -nel linguaggio carcerario, usufruire dell'ora d'
stati pigliatoli del nostro amore. -nel linguaggio mistico, dio, in quanto fine
piloti prima di raggiungere prost. -nel bob, il primo membro dell'equipaggio,
virile. moneti, 88: -nel veder con le pecore il montone / mi
ad ora ad ora. -nel linguaggio veterotestamentario, con riferimento a un'
una cava di piombo argentifero. -nel linguaggio giornalistico, con uso ellittico,
-nel gergo camorristico napoletano, cappello a cilindro
delle altrui opere dell'ingegno). -nel codice penale vigente: delitto, diverso
un banco per il commercio, ecc. -nel linguaggio burocratico: tassa di occupazione di
sotto gonfaloni e orifiamme. -nel linguaggio sportivo del ciclismo, gruppo di
diritte, vibratili, / pari -nel poema d'ovidio - / l'orecchie di
superbi i sette poggi. -nel linguaggio della 'commedia', la montagna del
sedere, tiene occupate due poltrone. -nel linguaggio del giornalismo sportivo, ciascuno dei
gli occhi vivi e pungenti. -nel trucco teatrale, ciascuna delle macchie rosse
varie forme di orticaria. -nel gergo ospedaliero, prova allergologica (con
di quelli su l'amo. -nel linguaggio giornalistico, posposto a sost.
è superiore alla potenza reale. -nel moderno linguaggio giuridico e politico ispirato alle
e cammina verso d suo regno. -nel linguaggio ecclesiale tradizionale: il laicato,
a insignorir si vede. -nel linguaggio teatrale, aprire gli ingressi di
scontate dalla banca medesima. -nel linguaggio assicurativo, l'insieme dei contratti
italiano nell'un caso e nell'altro -nel caso cioè del pubblico edificio normale,
spetti all'italia nelle arti figurative. -nel gioco degli scacchi, disposizione dei pezzi
posizione prima, seconda ec. -nel trombone a tiro, ciascuno dei gradi di
sarete amica di pietate. -nel linguaggio della filosofia aristotelica e scolastica,
facea errare la posta. -nel linguaggio sportivo, l'insieme dei punti
sarà fucilato sul posto. -nel luogo preciso dove è avvenuto un ritrovamento
conservare le pitture sul posto'. -nel terreno in cui una pianta è destinata a
debbono restare tutta la vita. -nel momento in cui si compie un'azione.
la normativa disciplinare o penale). -nel linguaggio comune, in senso concreto:
di un passato ammiccante e allusivo -nel teatrino che fa il narcisismo del
canasta, il mazzo degli scarti. -nel gioco dell'oca, casella che comporta,
una telefonata, poi nemmeno. -nel linguaggio burocratico, informare per mezzo di
radice di vertate. -nel linguaggio burocratico (e al plur.)
. binario2, n. 1. -nel linguaggio degli uffici, facoltà o necessità
create e che possano crearsi. -nel commercio, posizione vantaggiosa rispetto ad altri
, ovvero podestà d'alessandria. -nel tardo impero: ciascuno degli alti funzionari
pochi esuli di che sapete. -nel linguaggio delle banche e delle società di
anche " premio '. -nel linguaggio della borsa, la somma versata
il ferro o la vita. -nel gioco del calcio, azione del portiere che
a terra, al volo). -nel rugby, azione di arresto di un avversario
, dal ventre di mia madre. -nel petto un segno? oh giusto dio!
una sorta di ideale presente storico. -nel sistema verbale dell'indoeuropeo, la categoria
faceva sentire la sua presenza. -nel linguaggio tecnico e scientifico, esistenza accertata
lo reggimento de lo regno predicto. -nel ducato di lucca, capo di comunello;
sarà presentata dal presidente. -nel regno d'italia prima del periodo fascista,
avversario per neutralizzarne le iniziative. -nel tennis, aumento costante e duraturo della
manutengoli della errata estimazione. -nel giudizio, nella considerazione, neu'opi-
ultime notizie che se ne hanno. -nel linguaggio comune, in senso improprio:
juris et de jure '. -nel linguaggio comune: sospetto, indizio.
su cui esso è riportato). -nel linguaggio della teoria economica: valore di
non è del tutto sinistro. -nel linguaggio militare, locale in cui veniva
nome non me di'in primiero. -nel primiero: subito, nel primo istante.
solito, ma ancora dal parlare. -nel primo: al principio, all'inizio.
primo; or dezio simelmente. -nel primo sembiante: subito; allo sguardo iniziale
certa attività, compie un certo atto. -nel linguaggio cavalleresco, la parte direttamente interessata
-vipacco? dov'è questo vipacco? -nel principio della germania, fra il friuli tedesco
solo al principio della favola. -nel linguaggio giuridico, la prima parte di un
, / e prendine pietate. -nel bel principio: fin dall'inizio.
offendino il pubblico et il privato. -nel linguaggio commerciale: chi, non essendo
per affrontare il conflitto. -nel linguaggio ascetico, rinuncia ai beni terreni.
tutti gli altri rapporti sociali). -nel linguaggio corrente, i rapporti di varia
prodotti mediante deposito in cancelleria. -nel gergo forense, in senso concreto, per
amatoria di certe povere donne. -nel linguaggio burocratico: il lavoratore in quanto
un incarico di docenza universitaria. -nel linguaggio comu ne: medico
attività produttiva, commerciale o finanziaria. -nel linguaggio della teoria economica, reddito dell'
, nessun segno di vegetazione. -nel profondo della terra, sottoterra. d'
somma altegga caggio en profondo. -nel nulla. fra giordano, 143:
, lezioso. bocchelli, 2-i-443: -nel suo giardino non cogliesti che le seconde
naturale di questo mondo. -nel linguaggio della critica letteraria e artistica,
ulteriore progressione di questo sistema odioso. -nel linguaggio tecnico dell'alpinismo, avanzamento sulla
, per lo più crescente. -nel linguaggio giuridico-amministrativo, successione delle varie qualifiche
polvere che si vuol calcinare. -nel linguaggio alchemico, miscelazione di un metallo
vive esclusivamente nella forma promittente). -nel linguaggio pratico promittente venditore: chi con
editto, rendendolo noto al pubblico. -nel diritto costituzionale degli stati moderni, compiere
dolce o balocco per noi. -nel linguaggio sportivo (e, in partic.
a, in o con proporzione). -nel linguaggio della logica indica una forma di
necessario d'averlo intorno alla pancia. -nel momento opportuno. [sostituito da]
avere, -fuor di conoscenza. -nel linguaggio comune, possesso esclusivo; aspirazione
in sua propietà ferma tenere. -nel linguaggio teorico degli illuministi e dei riformatori
che tutti lo capiscano? -nel significato usuale, primitivo o etimologico.
in verso quanto in prosa. -nel linguaggio non poetico. luna [s
prospettiva. f f -nel disegno architettonico, tecnica con la quale
protezione ai loro abitanti. -nel linguaggio giuridico e in quello comune quando
un po'voi la protezione. -nel linguaggio colloquiale o giornalistico, attività delittuosa
scelta, un modo di comportarsi). -nel gergo giuridico, prudente apprezzamento: valutazione
. insegnino prudenza alle giovanette. -nel linguaggio neotestamentario, prudenza del mondo,
rogna, scabbia, psora. -nel linguaggio della medicina omeopatica, intossicazione provocata
avevan mostrato di dubitarne. -nel significato più comprensibile ed evidente. boccaccio
un altro il sosteneva. -nel modo proprio delle fattezze infantili. alvaro
provvisoriamente fermo e stabile, fissare. -nel linguaggio milit.: sostenere con puntelli
a puntino, senza querimonie. -nel modo migliore, perfettamente. lorenzo de'
sta celata / la mia doglia incarnata -nel mio core. cino, iii-92-1: oi
strategico: v. strategico. -nel linguaggio giornalistico e commerciale, in espressioni
corpo e brizzolature minute. -nel linguaggio popol., comedone. -figur
punto e momento di stadera. -nel dispositivo di scatto di un'arma da fuoco
che fa stupire ogni uno. -nel linguaggio dei mercanti d'arte, unità di
come era mio disegno. -nel momento giusto o opportuno. -anche:
fattore e del suo coro. -nel marchio di un prodotto commerciale. moretti
e tempo né di tipografo. -nel computo delle pagine di un manoscritto (
vicende il gran quaderno. -nel linguaggio dantesco, il complesso dei quattro
ignota esser solea pietade. -nel fondo di una prigione. giusti,
e quindi individuo e imprevedi -nel linguaggio scientifico è genericamente riferito a teorie
ricordare il suo fico, va rispondendo: -nel mio fico non beccherà già egli,
usa quandunque / par giusto. -nel tempo o nel momento in cui, allorché
di fenomeni o forze fisiche. -nel caso, nell'eventualità che; se,
voglio secondare il vostro parere. -nel caso che, qualora. andrea
smaniava, non connetteva più. -nel tennis (ma già, in passato,
: falcidia applicata ai fedecommessi. -nel diritto longobardo, l'apporto patrimoniale che
fare il quartetto a tarocco. -nel gioco del ramino, combinazione di quattro
carte aventi lo stesso valore. -nel gioco del faraone, serie di quattro puntate
affama- trice del popolo. -nel linguaggio comune e politico, ciascuna delle
, d'eterna vita. -nel paradiso terrestre. ariosto, 34-66:
3 x 800 per le donne. -nel nuoto, gara analoga in cui squadre composte
mista: m 4 x 100. -nel canottaggio, equipaggio composto da un tale
quella quietudine di giubilato. -nel linguaggio della critica letteraria, distacco dell'
quanto costituita da quindici giocatori. -nel tennis e nel pallone elastico (e in
linee laterali dello stesso giuoco. -nel tennis, secondo la divisione in categorie
carte e cominciò a rimescolarle. -nel calcio e nel tennis, con riferimento ai
tennis (per anton.). -nel tennis da tavolo, attrezzo costituito da un
-non raccolga - tagliò piranio. -nel discorso diretto: rispondere. quarantotti gambini
, canali, macchine). -nel disegno industriale, sagoma che elimina lo
insistito sulla vivezza delle cuspidi. -nel disegno dei caratteri tipografici, tratto che
anni, diventano un milione. -nel gioco del biliardo, eseguire il colpo del
, un'istituzione, un comportamento. -nel linguaggio filosofico, ciò su cui poggiano
noia, volgarmente chiamata caos. -nel fondo più ancestrale. sbarbaro, 1-202
odio, amicizia e lite. -nel progenitore. musso, i-197: quando
tempo di chiamarlo uomo. -nel linguaggio colloquiale, per indicare il buon
e volentieri sarebbe uscito a passeggiare. -nel linguaggio familiare e studentesco, l'istituto
i rametti e i ramoscelli. -nel linguaggio dei frutticoitori e dei giardinieri,
a lavare i miei panni. -nel rango di: in quanto, come.
virginea rapita ai suoi domani. -nel testo di necrologi e lapidi mortuarie (
deve fame denunzia mediante rapporto. -nel linguaggio comune: denuncia presentata da un
corso di un conflitto bellico). -nel linguaggio comune: azione analoga o anche
perugia l'abate di cluny. -nel secolo xtv a pisa, fazione conservatrice
. bisogna aver notato. -nel teatro del cinquecento (in partic. in
dorina bella non dovea morire. -nel minore tempo possibile, al più presto.
di certi tratti somatici ereditari). -nel linguaggio comune, in senso generico,
, manette e smacchi? -nel gioco delle carte, la figura di più
al trentuno e chiama re. -nel gioco dei birilli, quello più grande e
e 're del cronometro '. -nel linguaggio della pubblicità indica l'ottima qualità
: v. sette e mezzo. -nel gioco del poker, scala reale: v
di salvaguardare dei reali interessi. -nel linguaggio del commercio, campionereale: quello estratto
, hanno da verificarsi realmente. -nel linguaggio filosofico: secondo il modo di
sempre t'essauda in istato giocondo. -nel paradiso dantesco, ciascun ordine di intelligenze
dazi. consegna di un documento legale. -nel linguaggio p. verri, 3-iii-326:
già riportato condanna, ecc.). -nel linguaggio comune e burocratico: che ha
al fratello di papini. -nel linguaggio colloquiale e del commercio: venduto
et minora regalia '). -nel regno di francia e in quello di napoli
dar buoni e saggi pastori. -nel linguaggio colloquiale e del commercio, er
d'italia in vienna a cinquanta. -nel regno di napoli, membro del consiglio
sia neanche uno a servir messa. -nel regime delle missioni - rispose - è
tutti volemmo un impero. -nel linguaggio della mistica cristiana, partecipare al
tutela dei nostri interessi. -nel modo migliore, ottimamente. giuliani,
consentite per la normale circolazione stradale. -nel tennis, tattica di gioco che consiste nel
e l'estinzione del credito). -nel linguaggio comune: condono di un debito
vento che mi faceva sbandare. -nel linguaggio economico e tecnologico, rapporto fra
virtù di condizioni di mercato favorevoli. -nel pensiero dei fisiocrati, prodotto netto ricavato
di prodotto netto delle terre. -nel linguaggio marxista, il frutto del capitale
sue renghe faranno il silenzio. -nel processo penale, discorso pronunciato daltawocato difensore
questo fu il primo saluto. -nel linguaggio biblico ed ebraico in genere,
tale comportamento costituisce reato militare). -nel linguaggio comune: chi, specialmente in
medica e il conseguente eventuale arruolamento. -nel linguaggio comune, ciascuno dei vari tipi di
iniquo con gli lor ministri. -nel linguaggio della psicanalisi, processo attivo di
ossola e di montefiorino). -nel linguaggio giornalistico, repubblica delle banane:
le requisitorie del pubblico ministero). -nel gergo forense e nel linguaggio giornalistico e
/ breve dei giorni umani. -nel gioco del calcio, rimandare indietro il pallone
esaudisce né gli uomini. -nel linguaggio scolastico, non ammettere alla classe
cominciata a roma... -nel giornale di sonnino -il restitutore il moralizzatore il
possa alimentarsi ed accrescersi. -nel gioco degli scacchi, costringere un pezzo
troppo bassi che non sono validi. -nel gioco del calcio, quella, alquanto
palle in buone condizioni. -nel gioco del calcio, della pallanuoto, ecc
saputo bravamente insidiare la rete magiara. -nel gioco del calcio, della pallanuoto, del-
qualche elemento delle terre perdute. -nel gergo commerciale, restituzione di parte del
cui si svolge la partita. -nel tamburello, lo spazio, delimitato dalla linea
si intitola 'zante '. -nel linguaggio giornalistico, nota di smentita a
dar luogo a incriminazione penale. -nel linguaggio comune, affermazione che si propone
da lavoro rettore e burocrate perfetto. -nel regime fascista, ciascuno dei membri del
un impiegato stato sospeso. -nel diritto canonico, reintegrare negli ordini sacri
rebecchi il canto? ». -nel discorso diretto: controbattere con prontezza.
là sopra nell'attesa del processo. -nel linguaggio e nella propaganda della repubblica sociale
riforma sociale » del 1926. -nel linguaggio scolastico, attività che consiste nella
a rifornire o a scaricare. -nel linguaggio della fisica e della tecnica, captare
universale, una commedia. -nel linguaggio burocratico, domanda con cui si
una ricognizione del diritto domestico. -nel linguaggio burocratico, riconoscimento di una posizione
una ricognizion per alfabeto! -nel linguaggio dell'estetica teatrale antica, rivelazione
ricollocare nel corpo dell'opera. -nel linguaggio burocratico, assegnare a una data
maldestramente ritoccato e ridipinto. -nel linguaggio della filologia, componimento anonimo che
concorrente o una squadra già eliminata. -nel nuoto, movimento del braccio in avanti e
volte? -due volte. -ove? -nel suo ridotto. rettori, 65:
da emulare degli architetti islamici. -nel linguaggio scientifico e tecnico, relazione con
. 3. superfìcie riflettente. -nel linguaggio cinematografico, telaio di legno che
parole pie da ciascun dette. -nel linguaggio dantesco, riconoscere riflesso nella luce
, sì lo devese remandà'. -nel calcio e in altri sport della palla,
rimbalzi, stoppate, difesa. -nel rugby, azione fallosa che si verifica
scopavano, rimboccavano il letto. -nel cucito, fare un orlo alto e piatto
sulla rimboccatura del lenzuolo. ''-nel cucito, orlo alto e piatto che si
risvolto. -nel cucito, orlo alto e piatto che si
stato felicissimo anche alla rimessa. -nel tennis, risposta al servizio. -anche:
battuta, nove alla rimessa. -nel gioco del calcio, della pallacanestro, ecc
distacchi con fa felicità dei rincontri. -nel gioco del calcio fiorentino, urto frontale
e fame qualche bel ricamo. -nel lavoro di maglieria, raccogliere di nuovo
per le lingue morte. -nel linguaggio dell'apicoltura, rinvigorirsi (lo
come rivelata da dio. -nel complesso. fagiuoli, ii-27: io
se non sono accettate dah'accademia. -nel diritto intemazionale, atto con cui un sovrano
tutti i saraceni di mazzara. -nel gioco del calcio, rimandare la palla verso
treno che faceva la retroguardia. -nel linguaggio della 'commedia'dantesca, parete scoscesa
nelle corrispondenti mappe comunali. -nel linguaggio della ragioneria, portare in conto
numerico, effettuare un riporto. -nel linguaggio bancario, cedere titoli a riporto.
dal volgo sono chiamati strafori. -nel linguaggio della sartoria, cucito su una
due contendenti dalla posizione di fondo. -nel pattinaggio: alternanza dell'appoggio sull'uno
sterminare. solini, 17-220: uccidere -nel gergo dei testimoni, tutti di parte
dei 24 che formano le due imposte -nel 240 c'e un'iscrizione -appaiono figure
a ingiustamente provocato la guerra. -nel diritto interno, l'indennizzo che lo
la pose sotto. carducci, iii-3-68: -nel cospetto del del l'ebrezza casca /
riduzione della somma assicurata. -nel linguaggio finanziario riguardante i fondi comuni di
avevano affaticato i filosofi nei secoli. -nel linguaggio sportivo, il giocatore di calcio
di angolazione (spada). -nel gioco del tennis, rilancio della palla per
3-52: mi risvegliai sotto la luna -nel sogno ebbi un brivido al pensiero ch'ero
quella strada era opera loro. -nel tracciato di un cunicolo per mina, svolta
svevo ritorcea le folgori sacerdotali. -nel rituale cavalleresco, dare a propria volta
. -nella canzone, commiato. -nel sonetto ritornellato, distico conclusivo a rima
e ritrattò ogni trattato. -nel linguaggio giudiziario e giornalistico: dichiarare falsa
; significativo. landolfi, 11-131: -nel tuo scritto, tra tante belle cose,
cui si afferma il diritto di proprietà. -nel linguaggio politico e nel diritto intemazionale:
per sigarette, ecc.). -nel linguaggio comune: la stessa concessione rilasciata
di cioccolatini e fon- dants. -nel linguaggio televisivo, ritrasmettere programmi degli anni
rivolo di pelle candida. -nel corpo umano, linea della vita sopra i
ritirò tutti in gaeta. -nel gioco degli scacchi, la torre.
in petrolio o gas naturale. -nel linguaggio comune, blocco, frammento più
a norma della legge consolare. -nel linguaggio giornalistico, in senso improprio:
rosso o nero che sia. -nel gioco del trenta e quaranta, colore che
e quindi un rimbalzo stravagante). -nel salto in alto e con l'asta,
centro, la ruota corona. -nel congegno dell'archibugio, piccolo disco d'
aure coll'orecchie. -nel sistema astronomico tolemaico, sfera celeste.
conviene che sia vassallo. -nel modo più ampio e completo possibile per
scarlatto. m. leopardi, 1-87: -nel tesoro ci sarà una montagna di luigi
). carducci, iii-3-68: -nel cospetto del ciel l'ebrezza casca /
sono arrivate alla massima altezza. -nel mulino e nel frantoio, la macchina idraulica
ai bollenti ruscelli dell'acciaio. -nel linguaggio biblico della 'genesi', le acque
fra il venerdì e la domenica. -nel calendario ebraico, settimo giorno della settimana
delle streghe e degli stregoni. -nel 'faust'di goethe, sabba classico: riunione
detriti provenienti dalla disgregazione di rocce. -nel linguaggio geologico, roccia sedimentaria, clastica
-in senso generico: sabbia. -nel linguaggio geologico: roccia psammitica incoerente.
pietra, il sabbion serra. -nel linguaggio alpinistico, ghiaione. -sabbione maschio
dall'incendiario del reichstag. -nel linguaggio propagandistico di ispirazione nazionalistica e futurista
diagonale e pallone nel sacco. -nel pugilato, attrezzo cilindrico di cuoio, sospeso
cioè re e sacerdote insieme. -nel linguaggio neotestamentario, indica genericamente tutti 1
come l'esposizione delle quarantore. -nel nome di ordini, congregazioni e associazioni
/ de'cieli il signor. -nel mondo pagano, sacro a una divinità;
perla1, n. 16. -nel linguaggio dei tintori, bollitura di un tessuto
del pisa e del livorno. -nel gergo del calcio, iniziare un'azione di
l'ascesa lungo il dislivello). -nel ciclismo su strada, percorso che si snoda
suo nido lo nascose. -nel viaggio oltremondano della 'commedia'dantesca, asceso
. -in che modo state? -nel restarsi in camiscia, come un saltamartino
quadrato all'altro disegnato nella ghiaia. -nel pugilato o, genericamente, nella preparazione
ser cino e dante. -nel congedo di una canzone o di una ballata
avere di quei di dentro. -nel gioco degli scacchi, possibilità che ha un
atto viziato in tale modo conseguito. -nel linguaggio comune e politico: l'eliminazione
comunque acquisisca definitiva legittimità ed esecutività. -nel linguaggio delle monarchie parlamentari, approvare,
sul principio del diritto divino. -nel titolo reverenziale attribuito a re e imperatori,
363: 'santo': pegno. -nel gergo militare, parola d'ordine. -dare
affacciata la mamma della piccola. -nel gioco del calcio, il movimento con cui
pieghevolezza del busto innocente. -nel sollevamento pesi, bilanciere che ha alle
perdono alla cafria ». -nel saluto militare, far cozzare con forza i
per mancamento di linea. -nel linguaggio feudale, particolare tipo di subfeudo
-nel paradiso dantesco, ciascuno dei gradi dei
di gioco, e 'palleggio'. -nel gioco del calcio doppio passaggio rapido del
superare uno o più avversari. -nel pugilato azione in cui i pugili si colpiscono
la maschera all'impostura. -nel sacro romano impero, sede di dieta.
lei, per raggiungerla. -nel linguaggio sportivo, impegnarsi con grande accanimento
teste, galleggiano sulla folla. -nel tennis, oltrepassare l'avversario venuto a
, e soffrire nella penombra? -nel contesto di un'opera letteraria. pascoli
). far andare fuori centro. -nel linguaggio tecnol., determinare una scentratura
guardia la scherziamo troppo. -nel calcio, superare un avversario con una
, schiacciata a due mani). -nel biliardo, traversino a rientrare.
con la sua premura. -nel pugilato, spostamento del tronco (e,
venuto fatto! ». -nel gioco delle bocce, sponda del campo di
iscialgurati, se non usaremo giustizia -nel modo più avvilente. e virtù. la
leve, scivoli e curri. -nel teatro e nel cinema, praticabile inclinato.
c'è prenda nuovi scivoloni. -nel linguaggio sportivo, sconfitta inaspettata. c
perdita, in partic. economica. -nel linguaggio sportivo, sconfitta clamorosa, batosta
fé, letizia e pace. -nel linguaggio della lirica stilnovista e amorosa,
sentiti autorizzati a chiamarsi scrittori. -nel linguaggio burocratico e giuridico, che è
velieri eranoin secca sulla riva. -nel linguaggio biblico, l'insieme delle terre
-nel gioco del calcio, battere imparabilmente -restare,
venezia a riconquistarla seco lui. -nel proprio animo, nell'intimo (anche con
mento che dalla femmina prende. -nel proprio moto. dante, par.
. robbio di san raffae -nel pugilato professionistico, ciascuno dei le,
, secondo come gli venivano. -nel caso che, qualora (col verbo al
dio è la sedia di dio. -nel racconto biblico, il trono che lucifero,
alla sua pertinente sedia. -nel gioco degli scacchi, disposizione dei pezzi
pasticciasse nella segatura di ferro. -nel linguaggio dei pescatori, esca per le nasse
omogenei in rapporto con un prodotto. -nel linguaggio della pubblicità: sezione di un
star zitto ed entròil capoposto. -nel linguaggio di sport, come il calcio,
, per lo più in forma -nel tiro a segno, addetto al piazzamento e
furgone con l'assale spezzato. -nel regolamento del codice stradale, prisma di
opera, di esprimere significati. -nel linguaggio della semantica, proprietà di ogni
di lui s'accese. -nel primo sembiante-, a prima vista.
omini a mani giunte genuflessi. -nel gioco del biliardo, apposito dischetto di
sei dimagrita, semmai ». -nel caso, caso mai (per indicare un'
variabili crescenti d'aumenti costanti. -nel linguaggio filosofico, indica tutto ciò che
autorevolmente di un'organizzazione; veterano. -nel linguaggio sportivo, atleta di grande esperienza
che abbiano superato una data età -nel pattinaggio artistico su rotelle, la categoria
/ l'anima mia ricorre. -nel seno d'àbramo: nel luogo di riposo
più tenebrosi della botanica. -nel contenuto di una narrazione, di un testo
loro seno nascoso tengono. -nel seno dell'abbondanza: nella crapula.
ci fa vivere e sguazzar. -nel seno della notte: a notte fonda.
opera 'nòtre sixième sens'del 1828). -nel linguaggio comune: forte intuito e capacità
senso sì », disse andrea. -nel più ampio senso: secondo l'accezione più
lui, raccomando me stesso. -nel linguaggio aristotelico: che può appartenere o
e lacunosi interventi di emergenza. -nel linguaggio delle assicurazioni, suddivisione in serie
di maggiore o minore valore). -nel pugilato, sequenza di colpi che centrano
ed altri ripari utilissimi. -nel gioco degli scacchi, impedire l'avanzata
selciato come un sacco di piuma. -nel linguaggio dantesco, le anime in quanto
servire: ecco la pena! -nel linguaggio calcistico, della pallacanestro, del
effettuare il servizio o battuta. -nel calcio (e anche in altri sport della
servito sottomisura dal terzino ferri. -nel gioco del poker, che non ha bisogno
cioè forme sue transitorie. -nel linguaggio marxiano (e in quello ideolo-
da domandarsi all'ultimo conto. -nel linguaggio forense, ogni seduta o colloquio
si versi il vino. -nel modo più adeguato; in piena conformità
specie equale all'altro. -nel mezzo a sesto: esattamente nel centro.
negativo, bramosia, cupidigia). -nel linguaggio mistico e con significato positivo:
fa l'ultimo sette. -nel calcio, ciascuna delle due parti dello
a l'ombre dello inferno. -nel linguaggio escatologico, che verrà immediatamente prima
successivo di ciascuna gamba a forbice. -nel salto in lungo e triplo, rapido movimento
lontano dai carrellicon i suoi fascicoli. -nel calcio, colpo dato al pallone al volo
volo': sforbiciare la palla. -nel sollevamento dei pesi, posizione con una
3. retribuire in maniera inadeguata. -nel linguaggio marxista: operare lo sfruttamento in
l'ultima pàtina alla pittura. -nel linguaggio musicale, passaggio graduale da una
far inciampare qualcuno mediante uno sgambetto. -nel calcio, ostacolare irregolarmente la corsa dell'
della strada a mezzacosta. -nel linguaggio sportivo, distaccarsi dagli avversari in
fiamma d'eriche e sarmenti. -nel linguaggio biblico, con riferimento alla manifestazione
: soffrire in silenzio. -nel silenzio: umilmente, modestamente, senza ricercare
veniva a silurargli il rapporto. -nel gergo militare, allontanare un alto ufficiale
dirigere impassibilmente. simultaneità magnifica. -nel linguaggio scientifico, sincronismo. 2.
sia da tutti conosciuta. -nel pieno rispetto di determinate norme, con
sindacato che farà cristo. -nel linguaggio giudiziario, revisione operata da un
comunale e del consiglio provinciale. -nel regno italico di istituzione napoleonica, capo
e dia tessaron. -nel xvi secolo, nome con cui venivano intitolate
posizione lunga a un'altra. -nel golf, movimento che il giocatore imprime alla
quindi niente 'slittamento salariale'). -nel gergo teatrale, uscita volontaria dell'attore
solo caso di espressività -ma di espressività aberrante -nel linguaggio puramente comunicativo dell'industria: è
da una sede, da un luogo. -nel linguaggio militare, il levare il campo
che si scioglie / in bocca. -nel linguaggio della poesia stilnovista, che ispira
azienda costituita da una società commerciale. -nel linguaggio comune: impresa condotta in società
la rotazione rispetto all'albero). -nel moto di un corpo o di un
affinità ideologica o da comuni interessi. -nel linguaggio socio- filosofico, capacità dei membri
le cavalle e somere de la cità. -nel pianoforte e nel clavicembalo, tavola di legno
lode -gode -sopra natura, / che dura -nel serafico ardore. mariotto davanzati, ciii-211
case fatte a sacco. -nel mondo supero, rispetto agli inferi.
e così dormiva saporitissimamente. -nel mondo terreno rispetto all'inferno. dante
presentarle a gran maestri. -nel cielo, in contrapposizione agli inferi; nella
sotto di raso cremisino. -nel fasciame esterno di una nave. c
dal padre o dai parenti). -nel linguaggio comune, l'insieme dei beni
da bere o da mangiare. -nel sistema tolemaico e, in partic.,
ch'ebbe la soprantendenza della guerra. -nel regno di napoli, carica remunerata conferita
di bronzo avesse a scagliare. -nel gioco rinascimentale detto delle sorti, ciascuno
lo svolgimento di un incontro. -nel linguaggio sindacale, astensione temporanea da determinate
o sospensive delle civiche prerogative. -nel linguaggio parlamentare, che propone di sospendere
l'ausiliaria infedeltà de'tartari. -nel mondo o nella vita terrena. casti
di sotto una burla. -nel mondo o nella vita terrena. dante
caccia ad altro naviglio subacqueo. -nel linguaggio comune, ma impropriamente: sommergibile
da brevissima (distanza. -nel pieno di un litigio; al sodo,
io dopo le spalle. -nel tempo ormai trascorso. petrarca, 353-4
aelle palle di ferro nella schiena. -nel gioco del calcio, scagliare con forza il
viso nelle belle trecce sparse. -nel costrutto analogo a quello greco dell'accusativo
liberarsi di lui. -nel gergo sportivo, annullare l'avversario incaricato
sé la propria spazio-temporalità ed il corpo -nel suo essere materia -esperimenta, in quanto centro
specchio del suo padre ornava. -nel 'paradiso'dantesco, ciascuna delle intelligenze angeliche
richiedono una più specifica disciplina. -nel linguaggio politico: legge che, per fini
al gusto delle speculazioni metafisiche. -nel titolo di un'opera di argomento scientifico,
agito anche in loro rappresentanza. -nel linguaggio comune, chiamare in causa il nome
prese di tal spera. -nel linguaggio poetico, l'occhio della persona
fuoco e fanno parco baleno. -nel titolo di trattati astronomici. bonavia,
leviam tutte queste spezzature ». -nel linguaggio della borsa, quantità di azioni inferiore
spia e mi chiamò. -nel sipario o nel velario di un teatro,
non abiteranno e possederanno effettualmente. -nel secolo xvii, non iscritto a una corporazione
v. regresso, n. 15. -nel linguaggio comune: linea comune a due
un'attività o un settore economico. -nel linguaggio commerciale, incrementare le vendite con
, progressivamente ravvicinate e dolorose. -nel coito, movimento ripetuto che consente la
raggiunse che dietro la nave. -nel pattinaggio artistico su ghiaccio, passo di
che opera in sostegno dell'attacco. -nel sollevamento pesi, la seconda parte dello
a una lente d'ingrandimento. -nel pattinaggio artistico, figura eseguita rotando su
con la macerazione. -nel pensiero di giovanni gentile (1875-1944) l'
il muro del giardino splendidamente curato. -nel modo migliore, brillantemente. g.
neon. e e -nel linguaggio mistico e teologico, la luce divina
potenti e la loro retorica. -nel gioco delle bocce, ciascuno dei tre lati
lo svolgimento delle attività sportive. -nel titolo di un quotidiano sportivo. g
in modo da rammentargli il brano. -nel linguaggio teatrale, le prime parole di
comportamento statico di una struttura. -nel linguaggio della critica d'arte, fissità di