da un drappeggio nero sui fianchi. -mitigare , moderare (un'affermazione troppo recisa
a frangere la data fede. -mitigare , attenuare, vincere il rigore (di
a mia ragion dicea. -mitigare , addolcire. lemene, i-396:
veder madonna en gloria preeletta. -mitigare (un sentimento), lenire una (
il panico dello squillo! -mitigare . conti, 371: già favonio
, una data sbagliata. -mitigare , alleviare, rendere più sopportabile (
: venne posto modo alle spese. -mitigare , calmare, acquietare (l'intensità di
a noi la tua cianghella! -mitigare . siri, v-1-104: destinò l'
non placava chiedere mercede. -mitigare , lenire. romoli, 292:
a lui dato impiegare. -mitigare , attenuare. bocchelli, 2-xix-493:
, gli spirti tuoi dogliosi? -mitigare pene, affanni. buonaccorsi, 185
, non poteva que- tarsi. -mitigare una sofferenza morale, un'afflizione dello
lingua stillante liquori di pace. -mitigare , lenire. aretino, 20-160:
molto invidiare la primavera. -mitigare , moderare. c. i.
fosse stato presente, favellava. -mitigare . bisaccioni, 1-41: impari il
, ma di tutte tre insieme. -mitigare , alleviare un dolore. g.
tutto rintenerito il cuore. -mitigare la durezza d'animo d'altri.
tristo sospetto e il rimprovero. -mitigare un'espressione. tommaseo, 19-67:
discaccia e rompe ogni tema. -mitigare la durezza d'animo, l'insensibilità,
il peccato rompe la legge. -mitigare la condanna divina caduta sull'uomo (
un pianto di consolazione. -mitigare o attenuare un sentimento o uno stato
che gli tempera il sole. -mitigare un clima; rendere meno elevato (o
non sia con tanto amarore. -mitigare un sentimento d'ira, un atteggiamento
ungerlo senza mostrarlo troppo. -mitigare , lenire un dolore spirituale. -anche:
usinghe o dal danaro. -mitigare il carattere di una persona. astolfi