.., / che 'nteramente -m' avete appagato / ed adoblato - mia domandazione
la mente; vi sto pensando! -m' ingombrano il cuore, s'affollano,
sedia da posta più agiatamente d'allora -m' adagiai nella mia sedia da posta.
. -sempre parole alte ho da dire? -m' intendo parole proprie, non vili.
dirvi, quante volte -stando così appensato -m' illuminasse il baleno e tentellàssero sotto al
, / che d'amoroso bene -m' assicura. = comp. da bono
esser trafitto. goldoni, vii-1018: -m' immagino che ande- rete in una
, vi sono due che l'aspettano. -m' aspettano? sanno eglino che ci sono
presto, bisogna sollecitare... -m' ho da cambiar di tutto, m'ho
asinitade appare. goldoni, vii-1018: -m' immagino che anderete in una carrozza da quattro
e si lamenta. goldoni, vii-1052: -m' ho da cambiar di tutto, m'
... / -cucù! cucù! -m' hai fatto trasalire. 5
distinto in voci: -ahi troppo -disse / -m' hai tu, tancredi offeso; or
, / ca 'l più distretto amico -m' è guerrero. francesco da barberino,
185: -soave e leve - / dissi -m' ha fatto il parlar dolce e pio
parlar piagente, / che 'nteramente -m' avete appagato / ed adoblato -mia domandagione
sciocca curiosità da donniciola, -pensava, -m' è venuta di vederla. verga,
, iii-2-75: -da che di questo -dissi -m' hai suon muto di vendetta, / un
, lui gli cominciò a dire: -m' hai a far vittorio, m'hai a
io da me, questo corpo. -m' è venuto da uno che sentii sempre estraneo
iii-72: -perché mai nasconde le carte? -m' immagino, perché sieno fatturate. carducci
, lui gli cominciò a dire: -m' hai a far vittorio, m'hai a
patria forza. dolce, xxv-2-255: -m' è convenuto farle mille sacramenti che,
: -da che di questo - dissi -m' hai contento, / dimmi, perché 'l
, 1053: -aia -diss'ei -m' è il campo di battaglia, / e
guittone, 60-n: se gravato -m' avete sovente, / sì dolcemente
avete sovente, / sì dolcemente -m' ave trapagato / lo vostro orrato -dir,
li denti / e li gesti piacenti -m' han conquiso / e tutte l'altre gioì
li denti i e li gesti piacenti -m' han conquiso / e tutte l'altre
odio a me: non t'infingere! -m' infingo tanto, che nessuna proposta avrei
, infastidire. ariosto, vi-232: -m' infracidi. / -or non gli dar più
e tene, / che d'amoroso bene -m' asicura. tommaso di sasso, 68
sp., 24 (405): -m' ha detto il signor curato, che
guido delle colonne, 77: soperchianza -m' à vinto e stancato; / c'
72: -e medardo? e medardo? -m' interrogava lei, e ogni volta che
. guittone, 9-2: se deo -m' aiuti, amor, peccato fate, /
anonimo, 429: lo suo amore -m' è manna saporita. guittone, xlix-143:
coraggio, / poi che 'n suo signoraggio -m' era mizo, / und'è che
gozzano, i-1119: il marzo scorso -m' aggiravo su questo stesso ponte monumentale in
retine, in pietanza, / chè soperchianza -m' à vinto e stancato. mazzeo di
dico, / ca 'l più distretto amico -m' è guerrero. anonimo, i-478:
non son meritato, / ché lung'usato -m' ha fatto natura. guinizelli, xxxv-n-457
che mi pare, -disse il monatto: -m' hai l'aria d'un pover'uomo
14-215: -ma non la mollano mai? -m' ha domandato un vecchino che s'era
621: -sai, sono arrivati i montanari -m' annunziò maria. -stasera comincia la novena
13-42: -ahi! troppo -disse / -m' hai tu, tancredi, offeso.
guittone, 60-n: e se gravato -m' avete sovente, / sì dolcemente -m'
-m'avete sovente, / sì dolcemente -m' ave trapagato / lo vostro orrato -dir,
: -l'ambasciata vi ha fatto? -m' ha fatto l'ambasciata. / -chi
un'altra pazzia. / -temerario! -m' avete detto ch'io vi avver- tisca
già fui servente / c'or già neente -m' àve in sua potenza / e che
retine, in pietanza, / ché soperchianza -m' à vinto e stancato. monte,
, e si versa il vino. -m' hai già comandato anche per me? -sì
ii-424: -lei sta un portento! / -m' è opportuno avere allato / così accorto
retine, in pietanza, / ché soperchianza -m' à vinto e stancato; / c'
bensì si prorogava. arlia, 2-65: -m' è stato detto che tu..
questo. -per rappiccarla con giulio? -m' interruppe malignamente la pisana.
: -che si faceva / in terren? -m' ero messa a rassettarlo / un poco
retine, in pietanza, / ché soperchianza -m' à vinto e stancato.
pure! -rispose il cameriere sbadigliando. -m' è toccato a me questo regalo!
parlar piagente, / ché 'nteramente -m' avete appagato, / ed adoblato -mia domandagione
parlar piagente, / ché 'nteramente -m' avete appagato, / ea adoblato -mia domandagione
facendo la voce più clemente che potè, -m' aspettavi? sono in ritardo? g
donne -anche l'amor aelle brutte solletica -m' avessero per quell'abito saettato delle loro
valore al sommo, / perché fera -m' è sì, lasso, vostr'alma?
-con le tre teste di leopardi -m' è tanto vivo che sembra la sanguinazióne
avuto compimento, / e per un cento -m' ave più di savore / lo ben
, 429: lo suo amore -m' è manna saporita. lacopone, 37-17:
da pagare. fenoglio, 5-iii-448: -m' è costata poco la moto. ancora due
- anche l'amor delle brutte solletica -m' avessero per quell'abito saettato delle loro
retine, in pietanza, / ché soperchianza -m' à vinto e stancato. bonagiunta,
. i. nelli, i-359: -m' hanno ripreso un po'quell'effumazion- celle
avete abilità da tener una scrittura? -m' inzegnerò. -avete buon carattere? -no
, in pietanza, / ché soperchianza -m' à vinto e stancato. iacopone, 52-
scommunicazione. / co la lengua forcuta -m' hai fatta està feruta: / che co
iacopone, 56-4: co la lengua forcuta -m' hai fatta està feruta: / che
non vo'perdare la sua amicizia. -m' ha tutta strufata! c. marzocchi,
la mente; vi sto pensando! -m' ingombrano il cuore, s'affollano,
stetti dritta; / or lo reposo -m' ha presa e sconfitta, / el blando
son ben creato, o scostumato? -m' importa assai, perché troppo villanescamente 3