li lascia andare per conto loro. -lasciar andare uno schiaffo, un pugno, una
che lasciano interdetto chi le ascolta. -lasciar cadere (una frase): pronunciarla
incompiuto, non portare a termine. -lasciar cadere una proposta: trascurarla, fingere
proposta: trascurarla, fingere di ignorarla. -lasciar cadere il discorso: non rispondere o
aggiunto agli undici apostoli. -lasciar cadere le armi: arrendersi. -far
càmpano veramente d'aria. -lasciar campare: lasciar vivere in pace.
pari colla ciotola dell'acqua. -lasciar cantare uno: lasciargli dire tutto quel
pizzicore che ha dentro al capo. -lasciar cheto: non disturbare, non turbare
svolgono secondo il loro corso naturale. -lasciar andare vacqua per la china: lasciare
cose seguono il loro corso naturale. -lasciar correre l'acqua all'ingiù: lasciare
l'acqua allo 'n su. -lasciar correre una cosa: non impedirla,
amelia. « lascia correre *. -lasciar correre una cosa per un'altra: non
.. milesio rinsavisce? ». -lasciar correre il dado: lasciare che la cosa
m'annunzino il dolce maggio. -lasciar dallato: mettere da parte, abbandonare,
dio mercé: v. mercé. -lasciar fare a dio: esprime fiducia nella
o rompeva ogni mobile. -lasciar dire: non preoccuparsi, non tener
voler fischiate dalla gente. -lasciar da parte, scartare, respingere.
foglie vizze o invecchiate. -lasciar filtrare, trapelare (la luce).
e il discorso insieme confondono. -lasciar andare, abbandonare (a passioni, a
ch'io fallai in quella. -lasciar trascorrere (un periodo di tempo).
della quale aveva fallito il nome. -lasciar passare (un periodo di tempo).
.. si fece un frittatino. -lasciar morire di fame: far consumare per
senta la santa acqua versare. -lasciar fare: permettere, consentire, tollerare
perché giunga estremamente cauta e depurata. -lasciar trasparire. -anche al figur. (con
con senso di pigra gioia. -lasciar cadere la neve. tasso, 6-ii-190
4 forno basso '. -lasciar cuocere quel eh'è in forno: non
inseguitori un labirinto di strade. -lasciar trascorrere (un periodo, un intervallo
. vi frapponeva le sue preghiere. -lasciar trascorrere (un intervallo di tempo).
esimendo sempre quanto è giusto. -lasciar trasparire (un sentimento). m
si erano lamentati di gamba sana. -lasciar senza gambe: troncare, interrompere.
le gemeva da tutta la faccia. -lasciar gocciare, stillare, trasudare un umore
italiano, anche il suo. -lasciar entrare, consentire il passaggio. fogazzaro
prese a servire vespasiano. -lasciar correre vacqua allo ingiù: v. acqua
di naso: v. naso. -lasciar detto: affidare un messaggio, una
si deono levare del tutto. -lasciar cadere, flettere, piegare. carrer
bronzo nel conato estremo. -lasciar andare, allentando la presa; cessare
finzione in libera carcere. -lasciar libero il posto a qualcuno: cedergli
debba o voglia succedere. -lasciar libero lo spazio: concedere tempo e
tuo, signore. -lasciar partire un mezzo di trasporto, dopo
se l'è presa da sé. -lasciar correre la lingua: parlare con avventatezza,
ancor manda con ella. -lasciar andare, lasciar libero. leggende anonime
vivo ne incaco la morte. -lasciar passar dodici mesi ogni anno: accettare
: di persona leggera. -lasciar correre l'acqua al suo mulino: lasciare
reazioni fisiologiche dirette a tale fine. -lasciar fare alla natura, lasciare che operi
piglierei una noce con sette gusci. -lasciar schiacciare le noci in casa propria,
svelò, né orecchio intese. -lasciar scoprire. malpighi, 1-255: mentre
dà passo al ragionatore politico. -lasciar filtrare o penetrare. algarotti, 1-x-237
ne farebbe evidente demostrazione. -lasciar sussistere. ficino, 6-61: il
di primavera tepidetta pioggia. -lasciar gocciolare, stillare. caro, 8-298
scia perché perde te pipì. -lasciar colare o trasudare. - anche assol.
il senno e lo intendimento. -lasciar vagare lo sguardo. verga, 1-55
tasche rotte: v. tasca. -lasciar perdere: tralasciare, trascurare qualcosa;
lasciare perdere el castello. -lasciar perdere qualcuno: non importunarlo, non
'simulacra 'd'amore. -lasciar passare, lasciar sfuggire senza approfittarne (
al doppio d'una breve. -lasciar trascorrere o far passare il tempo (o
avesse abbandonati alla previdenza. -lasciar fare alla provvidenza: evitare qualsiasi iniziativa
po'infamia puzzi dè introdursi. -lasciar intendere o sospettare le proprie idee e
discolo garzone lento le redine. -lasciar infuriare un elemento naturale. simintendi,
acqua come le bodde. -lasciar fuoruscire o scorrere, mandare fuori.
onde riceva bene il sale. -lasciar passare i raggi luminosi. fra giordano
forze, dileguando 'l vigore. -lasciar ricadere a terra, verso il basso.
quand'a l'amor s'adanno. -lasciar andare una persona dove vuole o a
quelle sciocche donne belle. -lasciar ristorare e rinfrescare, concedendo una pausa
vederle prima che vengano smosse. -lasciar vedere o intrawedere una parte del corpo
possibile sui testi di cui disponiamo. -lasciar intendere l'attegrìamento, le caratteristiche peculiari
rivelare la corrosione dei muri. -lasciar vedere al di là (un'apertura,
milioni e rotti dove stanno? -lasciar andare i rotti: non precisare esattamente,
al coperto, die smetta. -lasciar cadere precipitazioni abbondantissime e violente.
mia livia, questo vizio. -lasciar dipendere la propria volontà o la propria
rassegna a una morte crudele. -lasciar perdere un talento, una capacità.
piede saettava fango dai fianchi. -lasciar fuoriuscire con veemenza. a. degli
e con una generazione di concetti. -lasciar sfogare pienamente un sentimento. dottori,
putre dorso dei lebeti neri. -lasciar cadere brace, liberando scintille. pascoli
del capo si duole. -lasciar passare qualcuno facendosi da parte. ferd
, quale va in alto. -lasciar cadere bombe (un aereo).
quella faccia gialla e spolmonata? » -lasciar cadere lacrime. giov. soranzo,
essere raggiunta dagli schizzi. -lasciar colare il colore. viani, 19-476
scoprivano gli acuti denti e velenosi. -lasciar vedere una parte del corpo nell'aprir-
, / over segno superno. -lasciar venire meno una virtù. niccolò del
non dava segno di vedere. -lasciar presagire quello che si diventerà in futuro
. pascoli, 31: già -lasciar errare lo sguardo dietro un animale in
non vider mai le greche scene. -lasciar seguire: consentire che qualcosa sia fatto
sfiata molto bene verso l'alto. -lasciar filtrare spifferi d'aria (una costruzione)
di restituirlo; ribevvero. -lasciar cadere la pioggia. c. boito
che giocava a soldi. -lasciar andare o correre dodici denari al soldo,
nell'isola straniera, lontana. -lasciar cadere qua e là (anche in modo
dispiace fare uno spiraglio? » -lasciar filtrare i raggi fra le nubi.
spirito che sentiamo ne'vini. -lasciar asciugare ed essiccare all'aria aperta e al
e pieno di lassami stare. -lasciar stare, desistere, lasciar perdere, non
l'infermiera. lasci stare. -lasciar stare qualcosa: non prenderla in considerazione,
) / cotesti tuoi pensieri. -lasciar stare qualcuno: non degnarlo di attenzione;
svela solo all'ultimo. -lasciar trasparire, tradire, porre in evidenza una
si convien, vecchio buffone. -lasciar cadere un'usanza, una tradizione; sospendere
tralasciato il precetto del papa. -lasciar sfuggire un'opportunità, una situazione,
dentro a quelle di fuori. -lasciar ricadere, far spiovere. livio volgar
e di più piccola foglia. -lasciar scuocere o bruciare una vivanda. g
vescicazione trasudante molto siero. -lasciar piovere in gocce minute. moravia,
ghiotti di fiorenza! ». -lasciar cuocere nel proprio unto: disinteressarsi,
. non stava mai ferma. -lasciar fuoriuscire un liquido (un recipiente).