espressione mulinello idrometrico); reometro. -in partic. mulinello integratore: impiegato per
una notevolein aria vorticosamente e continuamente). -in forza d'attrazione sui corpi vicini (
, frenetica, disorganica, confusa. -in partic.: vena creativa, ispirazione
o di fango o di alga). -in senso generico: triglia.
qualche fuco e taighe consuete. -in forma appositiva. garzoni, 7-577:
chiamano 'bardotto '. -in senso osceno. sercambi, 1-11-563:
parea che galisone tornare dovesse. -in espressioni comparative, in similitudini o in
generare e di concepire. -in partic.: ibrido di mais, coltivato
impermalite, multarono fortemente il poeta. -in senso generico: condannare a pene sia
disposti secondo una regolazione determinata). -in partic.: emissione radiofonica o televisiva
/ di mummie e scarabei. -in espressioni comparative, per indicare persone con
e mummie in platea. -in partic.: donna priva di leggiadria e
6. tose. ant. maschera. -in partic.: maschera di carnevale.
, spesso di interesse etnologico. -in partic.: pratica funeraria dell'antico
volse alla pietrificazione dei cadaveri. -in senso concreto: corpo o membro mummificato.
anneriti; cancrena secca o ischemia. -in partic.: disseccamento fisiologico del cordone
a sé le cause che le riguardavano. -in senso concreto: l'atto o le
pratica la mungitura di animali lattiferi. -in partic.: bergamino.
fa capo al comune; comunale. -in partic.: che è proprio,
una collettività contraddistinta da caratteri peculiari. -in partic.: conterraneo, compaesano.
paese natio; affetto da municipalismo. -in partic.: che limita la propria
dell'energia elettrica, ecc.). -in senso improprio: trasferire al comune,
un apparato burocratico amministrativo; comune. -in senso generico: città, territorio caratterizzato
cattura di nuove vespe. -in partic.: fornire di mezzi economici,
l'altra dei villaggi. -in costruzione con il compì, di mezzo.
uno scopo o a un uso determinato. -in senso generico: che ha, che
di qualcosa (una persona). -in partic.: che stringe in pugno,
di quelli da munizione. -in partic.: riserva di polvere da sparo
, vettovaglie, ecc.). -in partic.: apparato bellico, insieme
o, anche, una vivanda squisita. -in partic. dolce munizione: provvista di
cui sono ammassate provviste e vettovaglie. -in partic.: armeria (anche nell'espressione
ecc.; approvvigionatore delle truppe. -in par- tic.: magazziniere di un
lena del pulmon son monto. -in partic. privo di energia morale o di
scienza starsi, di compiere dei movimenti. -in partic.: dimostra lo proprio subietto
tardo e soave delle pupille. -in costruzione con il part. pres. di
patologiche o di impulsi emotivi). -in partic.: battere, palpitare (
essere rimosso, spostato, trasportato. -in partic.: girare, ruotare;
con una prop. subordinata). -in partic.: scendere in rivolta,
dell'ordinario; originale, singolare. -in partic.: straordinario, mirabile, portentoso
patita la storia novissima. -in espressioni interrogative o negative (come che
gli ero stato / assuefatto. -in relazione con un compì, di paragone.
nell'orientamento politico di uno stato. -in partic.: il mutamento di indirizzo
instancabile attaccava una nuova danza. -in relazione col nome di uno stato o di
che piaccia coniare a nuovo. -in modo originale e personale. b.
astretto di andare alla guerra. -in modo assolutamente indipendente da qualcosa di preesistente
/ di nuovo sopraun monticel murata. -in modo insolito, fuori del consueto, non
capo portava un cappello. -in modo originale. latini, rettor.
rapida oscillazione; ondeggiare, vacillare. -in partic.: guizzare (una fiamma
superficie del cono di precessione). -in partic.: oscillazione con periodo di
nutricaménto di quattro mesi. -in partic.: allattamento. cavalca
. ciò che è nutrito o allevato. -in partic.: insieme degli animali allevati
più persone; sostentamento, mantenimento. -in partic.: insieme delle cure prestate
padre vostro celeste gli nudrisce. -in relazione con un compì, di mezzo.
nutrirvisi s'offenderebbe la tradizione. -in relazione con un compì, di mezzo.
soleva anche nudrirne a spese pubbliche. -in relazione con un compì, di mezzo.
; lavorare (il terreno). -in partic.: coltivare in semenzaio prima
nodrite avevano illibate e caste. -in relazione con un compì, di mezzo.
poeti e degli oratori. -in relazione con un compì, di mezzo.
soltanto con la vita. -in relazione con un compì, di mezzo.
nutriti di sofferenza personale. -in relazione con un compì, di mezzo.
romper poscia / nodi solenni. -in relazione con un compì, di mezzo.
occhi allumò di sua facella. -in relazione con un compì, di mezzo.
nutrito del pane degli angeli. -in relazione con un compì, di mezzo.
. il mare). -in senso generico: colto, istruito, fornito
il mistero con supposizioni crudeli. -in una costruzione analoga al cosiddetto -allietato
utilizza il nutrimento che gli è proprio. -in partic.: il corpo umano,
po'bagiando gìe ciascuna piaga. -in senso generico: che procura il nutrimento.
valore nutritivo di un cibo). -in senso concreto: cibo, vitto,
loro / nodritura darian guiderdone. -in senso generico: allevamento, cura.
uomo sulla nuvola del cielo. -in espressioni iperboliche, per indicare un'altezza
traffico della vita futura. -in una rappresentazione pittorica. poliziano, st
con valore enfatico e iperbolico). -in partic.: grossa concentrazione di truppe
. addensamento di nubi di fumo. -in partic.: emanazione di vapori in un'
di madreperla un gregge di nuvolette. -in una rappresentazione iconografica. caro, 12-i-179
nuvoli e di capre. -in espressioni comparative o in similitudini. giamboni
di giove in parte spense. -in una rappresentazione pittorica. leonardo, 2-208
verde tenero della speranza. -in partic.: addensamento nella mente di
nozze e nei giorni immediatamente successivi. -in partic.: che riguarda i riti
fatto conoscenza almeno una volta. -in un'endiadi. chiaro davanzali, xxiv-35
aperti per i quali pascolavano. -in una figurazione allegorica. tommaseo, 8-4
cardinali delle tre obbedienze. -in senso concreto: ordine impartito a un
senno e la propria volontà. -in partic.: ordine per un religioso di
in tutto l'obedienza. -in partic.: atto di omaggio e di
religioso sottoposto (in una gerarchia). -in partic.: nei monasteri benedettini del
la vada ai capi maestri. -in relazione con una prop. subordinata.
la promulgazione e 20 la notizia. -in relazione con una prop. subordinata.
dei sacrifizi a cui dobbiamo obbligarci. -in relazione con una prop. subordinata.
le prime spese di impianto. -in relazione con un compì, che specifica le
perch'eran da mia madre prediletti. -in relazione con una prop. subordinata.
adempimento per la totalità. -in relazione con una prop. subordinata.
cui si conosce obbligato. -in relazione con una prop. subordinata.
sincero e meno impuro. -in relazione con una prop. subordinata.
augusto obbligato all'istoria. -in relazione con una prop. subordinata.
, che viva cristianamente. -in partic.: congiunto in matrimonio. -anche
tre mesi dell'anno. -in senso generico: impegnato nel lavoro,
sentimento più che dal raziocinio. -in relazione con una prop. subordinata.
che impone il vincolo matrimoniale. -in relazione con una prop. subordinata.
qualità non inferiore alla media. -in relazione con una prop. subordinata.
patto stipulato fra due o più potenze. -in partic.: trattato di alleanza,
amici di quella in italia. -in relazione con una prop. subordinata.
contrappunto fugato si chiama. -in senso concreto: passo o brano musicale
quali obblighi m'attribuiscano. -in relazione con una prop. subordinata.
di 'non uccidere '. -in relazione con una prop. subordinata.
, testamento, ecc.). -in partic.: il dovere giuridico di tenere
interesse della famiglia e alla coabitazione. -in relazione con una prop. subordinata.
obligo onorarlo e complimento. -in conseguenza delle mansioni svolte o dalla propria
di cui si deve avere vergogna. -in partic.: azione turpe, crimine
direttore di obdurato nella -in rapporto con una prop. subordinata.
possibile indovinare anche della tristezza. -in una raffigurazione plastica. e. cecchi
; appesantito da aggiunte non necessarie. -in par- tic.: che ha un
nella sua natura intrinseca. -in un'espressione incidentale. pascoli, i-678
obiettiva) lo si ha in un pittore -in cézanne - innestato sul discorso dell'impressionismo
dell'udito e dell'imaginazione. -in senso generico: corpo fisico, cosa materiale
, cocciuti, impertinenti. -in partic.: figura umana, persona fisica
il feticcio / dell'inutilità. -in partic.: critica mossa a un'opera
, matrimoni, ecc.). -in partic.: offerta portata dai fedeli
dal vecchio al nuovo testamento). -in senso concreto: l'oggetto del sacrificio
ossequio, di devozione, di deferenza. -in senso generico: dono, regalo.
i nostri pensieri più puri. -in relazione con una prop. subordinata.
, già lieto e sereno. -in partic.: disimparare. della casa
.. obliaste i canti. -in relazione con una prop. subordinata.
mondo l'ha già scordato. -in relazione con una prop. subordinata.
occhio se è ben cotta. -in modo da colpire non perpendicolarmente la superfìce
lirico [ecc.]. -in modo equivoco, ambiguamente libertino. casti
quattro stagioni di mezzo tempo. -in modo parziale, soffermandosi su aspetti secondari
in evidenza il significato dell'opera. -in partic.: nella storia della critica
si vada per obliquo ». -in obliquo: in posizione non retta; in
sfuggenti verso le tempie. -in direzione non perpendicolare o non parallela.
diritto, qual è abab. -in tralice. f. porta, 4-120
divoratore, l'oblivione. -in espressioni metaforiche, in relazione con un
minuzione di efficienza, ecc. -in senso generico: ottundimento delle facoltà
di particolare devozione); elemosina. -in partic. obolo di s. pietro:
più attuale; invecchiato, antiquato. -in partic.: caduto dall'uso linguistico
ant. sciogliere da un vincolo. -in partic.: assolvere.
che gemiti d'oche. -in espressioni comparative. nicola muscia, vi-236
d'oca della critica? -in una raffigurazione pittorica, in un'insegna.
capace di farsi un po'onore! -in relazione con una prop. subordinata.
, tipica del linguaggio pubblicitario). -in senso concreto: merce venduta a prezzo
anche di allacciare una relazione amorosa. -in senso concreto: partito di matrimonio,
così due volte all'anno. -in relazione con una prop. subordinata.
una popolarità mal acquistata. -in partic.: situazione reale, fatto di
e specialmente nella nostra. -in relazione con una prop. subordinata.
aiuto, in qualunque occasione. -in relazione con una prop. subordinata.
per correggere difetti della vista). -in senso generico: qualsiasi strumento ottico.
senso generico: qualsiasi strumento ottico. -in partic.: il microscopio; gli
hai quella potenza che irradia. -in meno o a manco di un'occhiata',
orlatura o l'anello metallico stesso. -in partic.: asola per agganciare i bottoni
a cui si lega il filo. -in senso generico: qualsiasi foro praticato in
baffetti d'oro arricciati. -in alcune scritture corsive (come l'inglese,
qualsiasi dieresi chirurgica di piccola entità. -in partic.: piccola incisione che si
figura con aspetto o forma circolare. -in partic.: ciascuna macchia che risalti
d'una orchestra di praga. -in relazione con un agg. o con un
diconsi allora occhi laterali. -in espressioni come occhio corporale, corporeo,
me prese per le dita. -in relazione con un agg., con un
gli è venuto l'orzaiolo. -in partic.: foro praticato in diversi strumenti
il terreno d'occhi mareggianti. -in partic.: spazio delimitato di forma più
anche nell'espressione occhio di bue). -in partic.: rosone. -anche:
. avverb. per occhio). -in partic. occhio di cubia, di
altro non più che mezzo. -in mezzo occhio (con valore aggettivale):
stessi presentano alla stampa. -in alcune scritture, in partic. in quelle
impeto, con determinazione. -in modo approssimato, senza esattezza e precisione
ad occhio delle religioni fatte. -in modo sorprendentemente rapido, sensibilmente (e
malocchio1, n. 2. -in un batter d'occhio: v. battere
. battere, n. 33. -in un tratto, in un voltar d'occhio
e mucino, n. 2. -in terra di ciechi beato chi ha un occhio
occhiuti squarciati e risquarciati. -in senso generico: che ha forma o aspetto
a orien tale). -in partic.: che fa parte dei territori
cui tramonta il sole. -in partic.: l'insieme dei paesi aventi
è originario, che in occitania. -in partic.: graf, 5-78
occlusióne, sf. otturazione, ostruzione. -in partic. medie.: chiusura
un'occorrenza scostarmi dal letto. -in partic.: bisogno del corpo di espellere
manipolare una frittata a suo modo. -in una prop. incidentale. tolomei
modestamente che tu puoi. -in una prop. ellittica. castiglione,
: « mica occorreva ». -in espressioni retoriche di preterizione. guarini,
totale accomodamento di conti. -in modo da non darlo a vedere.
alla riputazione d'aristide. -in modo misteriosamente occulto. pascoli, ii-1637
. ecc.); nascondere. -in partic.: togliere unamerce dalla libera circolazione
l'aveva guardata in faccia. -in partic.: rendere segreta o esoterica una
ritiene utile non far conoscere ad altri. -in partic.: cercare di coprire un
concepire un sentimento di sospetto. -in senso concreto: impedimento a conoscere,
di oroscopi, ecc.). -in partic.: scienza occulta, pratica
dell'occulto della terra. -in partic.: imperscrutabile, impenetrabile (
, della storia del pensiero. -in partic.: difficile a interpretarsi senza una
o alle ricerche di altri; nascosto. -in partic.: celato sotto gli abiti
. -che opera nella clandestinità. -in partic.: che svolge un'attività
corrado a ricondurmi al campo. -in modo ambiguo o enigmatico. castellani,
intenda. 14. locuz. -in occulto: in modo che nessuno veda
in occulto mi corrompo solo. -in privato, in un ambito ristretto.
occulto, e altri palesemente. -in un luogo riparato o nascosto. crescenzi
il vano della porta. -in partic.: installarsi in un luogo o
spazio di muro. -in partic.: coprire di scrittura.
; passare, trascorrere, consumare. -in partic.: usare con profitto.
cupavan la cetera col canto. -in relazione con una prop. subordinata.
visto occuparsi o interessarsi di nulla. -in relazione con una prop. subordinata.
, uno spazio, ecc.). -in partic.: colonizzato (un territorio
un luogo o a un edificio). -in partic.: riservato temporaneamente a un
imprese, nella carriera politica. -in relazione con una prop. subordinata.
immobile, di uno spazio, ecc. -in partic. dir. civ.:
uno spazio o di una superficie. -in partic.: impedimento materiale. statuto
imponente esercito di occupazione. -in senso generico: dominazione. ojetti,
con divieto delle occupazioni servili. -in senso generico: azione. sbarbaro,
pregiato in pellicceria; gattopardo americano. -in partic.: pelliccia di tale animale
, delle qualità attribuite a esse. -in partic.: che procede adagio,
esser colto in qualche trappola. -in relazione con un complemento o con una
sinistra o di destra. -in partic.: quale è oggi, come
a ragione -detestabili, esecrabili, indegni. -in partic.: accesa rivalità fra fazioni
siamo gente alla buona. -in costruzione recipr. boccaccio, dee.
odio per quella razza. -in odio a o di qualcuno o qualcosa,
vere in odio a me. -in odio a qualcuno: nel gergo forense,
(una persona, un popolo). -in par- tic.: che si trova
compreso qui nel giambo. -in senso generico: il suono del flauto.
stupiti, paurosi, motteggiatori. -in relazione con una prop. subordinata.
un'erba aromatica). -in partic.: saggiare, sondare (l'
/ nella notte di pioggia. -in relazione con un agg. o con un'
, leggiere e simili all'aria. -in partic.: usta. poliziano
che siano al mondo. -in odore di soavità (con valore aggettivale)
gente poco di buono. -in odore di santità (con valore aggettivale)
un processo di beatificazione. -in odore di rinnegato, di spia, di
quasi dall'odore della morte. -in partic.: prospettiva allettante. amari
: ogni sorta di sostanza aromatica. -in partic.: essenza odorosa, profumo
, il legname, ecc.). -in partic.: che si distingue
vi-181: l'uno parloe e disse: -in quelle palle ardiamo ambra e aloe;
una cosa, ecc.). -in partic.: che emana una traccia
l'odorifero e 1 dolce. -in senso generico: ciò che è odoroso e
sacri nel corso dei vaticini. -in senso generico: schiacciata, ciambella (o
e inabilitati a più offendere. -in forma attiva con significato passivo. boccaccio
da un animo perfido. -in relazione con un compì, di limitazione.
di rivelare il proprio sentimento. -in partic.: provocare, sfidare.
, una parola, un pensiero). -in partic.: trasgredire i doveri che
, aggredire, attaccare un nemico. -in partic.: condurre un'offensiva militare,
21. rifl. danneggiare se stessi. -in partic.: abbrutirsi, degradarsi,
.. su quelle dolci? -in partic.: trasgressione della legge morale,
due offensori della sua famiglia. -in partic., nel linguaggio del codice cavalleresco
offerènda, si. ant. offerta. -in partic.: dono materiale o atto
messa a disposizione del bene offerto. -in partic.: proposta, profferta (per
di lavoro, sia viceversa). -in senso concreto: il bene, il servizio
offerta', oblazione eucaristica; offertorio. -in senso concreto: beni in natura o
colui che dovrebbe ricevere il denaro). -in partic.: ciascuna delle somme di
il quale tale diffusione è praticata. -in senso concreto: confezione del prodotto stesso
un sentimento, ecc.). -in partic.: donato alla divinità,
o di vendetta contro l'offensore. -in partic.: violazione, violenza,
e di puglia pericolosissimi umori. -in senso generico: atto di ostilità, azione
, ma io sono l'offeso. -in relazione con un complemento di limitazione.
l'animo, la sensibilità). -in senso generico: travagliato, tormentato,
dietro gli pigliò nuovo sentiero. -in relazione con una prop. subordinata.
cuoco specializzato esperto offresi. -in relazione con una prop. subordinata.
un organo del corpo umano). -in partic.: velare, intorbidare (
un organo del corpo umano). -in partic.: velarsi, intorbidarsi (
. gruppo di rocce serpenti- nose. -in partic.: varietà di serpentino con
diletti per ingolfarsi nef travagli. -in relazione con una prop. subord.
fatto e prescindendo dalle idee personali. -in partic.: in modo distaccato e
se parlassi di un'altra. -in base ai dati di fatto. einaudi
, oggettivato, il sogno. -in partic.: esemplificato in un personaggio
oggetto reale a un elemento determinato. -in partic.: atto con cui un soggetto
oggetti; realismo nell'ambito artistico. -in partic.: oggettività nella descrizione.
criterio dell'attività speculativa o artistica. -in par- tic.: che rivolge l'
riconosciuto come oggetto dalla mente umana. -in partic.: realtà di un fatto
procedure intersoggettive di accertamento e controllo. -in partic.: imparzialità di una persona,
obiettivi, non necessariamente esistenti. -in partic.: ciò che è
reato è l'entità -cosa o persona -in cui cade l'attività fisica di chi
ogni / vita s'insinua. -in un'espressione che indica la data.
oggi 27 d'agosto 1578. -in correlazione con domani o con ieri, indica
per li discepoli suoi tutti. -in un giorno corrispondente a quello attuale.
, / tu t'affacciasti. -in oggi: al tempo di chi parla o
in cui non si volava. -in una prop. interrog. retor.:
una specie di san girolomone bonario. -in relazione con un agg., indica che
oggimai smontato di colore. -in relazione con un compì, di tempo.
un tramonto rosso invernale. -in senso concreto: finestra a sesto acuto.
nelle guerre ch'eglino intrapresero. -in un'espressione comparativa, per indicare una
. 000 di lire austriache. -in espressioni distributive: per ciascun anno.
a guardarsi alle spalle. -in relazione con un compì, partitivo.
ora eh'è notte. -in relazione con un compì, partitivo.
e i sproni a sghembo! -in partic.: per esprimere la gioia,
suggerisci; - oh si! -in relazione con un'altra inter. firenzuola
l'hai / per matrigna! -in relazione con un agg. che indica uno
malinconia! s s -in unione con uno o più aggettivi che indicano
ohimè di lamento. -in un contesto antifrastico. salomoni, i-273
di efflorescenze biancastre sugli organi infettati. -in partic.: malattia della vite causata
om li par di fé. -in unione con un aggettivo seguito a sua
porco gli era stato imbolato. -in unione con uno o più aggettivi, che
ciò che non va bene. -in funzione di nome del predicato in espressioni
in zoogeografia, regno olartico. -in fitogeografia, regno floristico olartico. =
, talvolta con tono scherzoso. -in partic.: grido festoso e ritmato,
anche nell'espressione bene olente). -in partic.: che manda un odore
e di alcuni surrogati del burro. -in senso generico: qualsiasi surrogato del burro
, fangoso, melmoso, limaccioso. -in senso concreto: ciò che è oleoso
dolce donna si levarono. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla
. che gode di una buona fama. -in partic.: che è in odore
ulivi, olezzano gli oleandri. -in rappresentazione allegorica. mazza, i-122:
vergin, la fronte. -in senso concreto: sostanza odorosa. sbarbaro
noi a cercar oliandoli? -in funzione di apposizione di un nome proprio,
, l'essere oliato. -in partic.: il cospargere d'olio una
i propri interessi particolaristici; consorteria. -in partic.: gruppo di persone che detiene
, o anche intellettuali, culturali. -in partic.: riservato a tali gruppi
quindi la esatta cronologia greca. -in senso generico: periodo di quattro anni.
davanti alla madonna del rosario. -in similitudini, per indicare uno specchio d'
di comparire, o iosabetta. -in senso osceno: liquido spermatico. aretino
purissime forme in un bacio. -in una rappresentazione allegorica. fiore, 6-6
capitelli a foglie d'oliva. -in partic.: tipo di briglia.
cavalli per la terza imbrigliatura. -in legatoria, fusello mobile del segnalibro.
ulivétta), sf. piccola oliva. -in senso generico: bacca o drupa di
oggetto di forma convessa e ovoidale. -in partic.: bottone o nappina di
azzurro tra l'argento degli ulivi. -in relazione con le indicazioni che ne specificano
ancor gli ulivi innesti. -in una denominazione toponomastica. a. martini
l'ulivo alla balaustra. -in una rappresentazione o in una descrizione allegorica
, sotto il raggiante sole. -in un ricamo, in una rappresentazione plastica
ne promana; olezzo, profumo. -in senso generico: sensazione olfattiva, odore
l'olore del proprio oleto. -in partic.: usta. chiaro davanzati
proprietà di rendere solida qualsiasi cosa. -in partic.: piantaggine (piantavo albicans
un grifo degno di catone. -in principio di periodo, per avvalorare o
compiere soprusi e spudorate soverchierie). -in senso concreto: atto, gesto che
ne parla per renderlo accetto. -in relaz. con una prop. subord.
un torto fatto a loro. -in partic.: colpevole e ingiusta negligenza.
dalla sola presenza della persona amata. -in senso concreto: l'atteggiamento, l'
nel comportamento, nell'atteggiamento). -in senso concreto: discorso fuori del lecito
scollatissime e oltraggiosamente procaci. -in modo da urtare, irritare, offendere il
, di villania e ingiuria etc. -in partic.: con ricercatezza smodata, con
indignarla, disanimarla, oscurarla. -in partic.: che critica aspramente, che
alla guerra a tutt'oltranza. -in modo irriducibile, a ogni costo, senza
per sciocca o per sguaiata? -in modo esauriente. bandi, 1-i-200:
avvenimenti che si descriveranno. -in misura molto notevole. comisso, 12-175
questi l'idra e la sfinge. -in relazione con una prop. infinitiva.
dir contaminata e piena. -in relazione con un numerale. m.
un uomo d'oltre a sessantanni. -in modo più favorevole rispetto all'opinione o
col suo passo di segugio. -in relazione con un altro avv. di luogo
lì, vide altri due fratelli. -in relazione con l'avv. più.
e senza volersi spiegare oltre. -in relazione con un agg. antonio degli
senza un po'di follia. -in relazione con un agg. a cui conferisce
oltre? 18. locuz. -in oltre: v. inoltre. -non
sì l'ammetti agli uccelli. -in relazione con un agg. latini,
meta di una traversata in nave). -in partic.: in oriente, nei
che torni oltremare dopo. -in funzione di compì, di provenienza (ed
di là del mare, esotico. -in partic.: che ne proviene; importato
oltremarina effusa dagli occhi. -in partic.: dipinto d'azzurro.
si affollò in breve oltremodo. -in relazione con un agg., a cui
e si contrappone a mondo). -in partic.: dimora o sede assegnata
, pizzica dell'oltramontano. -in partic.: francese. goldoni,
/ la folle cometa agostana. -in funzione di compì, (ed è preceduto
stazione, oltrepassò la cantoniera. -in partic.: attraversare, varcare; valicare
3. soverchiare una misura determinata. -in partic.: contare o potersi contare
andare oltre, proseguire nel cammino. -in partic.: passare a euado.
là di uno stretto di mare. -in partic.: oltre lo stretto di messina
rivolto a superare l'esperienza terrena. -in partic.: caratteristico dell'al di là
papato. -tributo, censo feudale. -in senso generico: tassa, imposta.
, diventa cupido e vanitoso. -in un simbolo iconografico. gozzano, i-1097
della mia viva riconoscenza. -in un'esclamazione. g. bassani,
» o « omaggi! ». -in un'espressione olofrastica. mazzini, 50-214
a professare la menzogna. -in omaggio a o di qualcosa: in osservanza
espressioni in omaggio, d'omaggio). -in partic.: prodotto commerciale o oggetto
nella parte centrale (un oggetto). -in partic.: fornito di un
i volumi. -sporgenza, prominenza. -in partic.: um- bone dello scudo
da tutti i punti della circonferenza. -in partic.: il centro geometrico e
proietta fuori del corpo ombroso). -in partic.: zona di oscurità proiettata
. cono, n. 3. -in senso generico: zona o spazio protetto
/ sull'umido asfalto. -in una similitudine indica una circostanza, un'
, lassa, lo contendi. -in partic.: figura, immagine (per
, ombre noi stessi. -in senso generico: persona. v.
ciò che si dice o si fa. -in partic.: patrocinio; ospitalità;
maneggi di gente in ombra. -in ombra (con valore aggettivale): ignoto
condotto a un banchetto da un convitato. -in senso generico: parassita, scroccone.
dopo aver subito la trasformazione vescicolosa. -in radio- diagnostica, superficie circoscritta o immagine
, s'imbrunava in faccia. -in teoria. alberti, ii-116: molti
credo poi non bene. -in ozio. b. accolti, 1-841
/ ancor vi si dimostra. -in modo confuso, incerto; senza reale consistenza
padre non garbavano questi progetti. -in modo meno grave, meno sensibile.
che appresso il nero. -in modo incerto, poco distinto. galileo
la conforta di parole amorose. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla
il fare ombra, l'ombreggiare. -in senso concreto: zona d'ombra,
una superficie, l'oscurare lievemente. -in senso concreto: macchia d'ombra,
superficie o su un oggetto determinato. -in partic.: produrre in un luogo
, che inchinerà all'ombreggiare. -in senso generico: rappresentare pittoricamente. groto
delle montagne nella carta. -in senso concreto: superficie o zona di colore
ombreggio la vite non attecchisce. -in partic.: luogo ombroso, privo di
dal sole o dalle precipitazioni atmosferiche. -in senso generico: riparo mobile, schermo
delle piante parevano polverose. -in partic.: chioma caratteristica del pino
nell'espressione ombrellino da sole). -in partic.: minuscolo parasole ricoperto di
che si avvale di forze aeree. -in senso concreto: squadriglia o gruppo di
ulivi potati a ombrello. -in grande quantità; senza possibilità di riparo
, tre / creditori insoddisfatti. -in partic.: grosso ombrello che, fissato
un piacevole ristoro nella calura estiva. -in partic.: penombra prodotta dal fogliame
degli ulivi sugli occhi. -in senso generico: ombra proiettata da un
riparato dalla luce o dal sole. -in senso concreto: ombra prodotta dalla vegetazione
insieme la ombrosità, il pudore. -in senso concreto: atto o espressione che
amor di dio non c'è. -in unione con un agg. che indica infelicità
da un omega rovesciato. -in un paragone, per alludere all'eccessiva
figur. termine, fine, compimento. -in partic.: la fine della vita
entità se condo omeomorfìsmo. -in partic.; costituito da elementi
un sentimento o di un'azione]. -in partic.: violento, tenace e
epico; grande, sommo poeta. -in partic. toscano omero: dante.
avvisata col mio biglietto. -in una formula di preterizione. zeno,
ed egli sol s'ancida. -in unione con un compì, di specificazione.
all'occorrenza omicide di pontefici. -in partic., quando il compì, è
determinata realtà, materiale o spirituale. -in partic.: chi impedisce lo sviluppo
amazza è parimente omicidiale. -in unione con un compì, di specificazione
sarebbero poi tutti fuggiti. -in unione con il compì, di specificazione
cui è rivolta l'azione omicida. -in partic. omicidiario dell'anima: chi la
e poi le state a piangere. -in unione con un compì, che indica le
illiceità più grave o meno grave. -in partic. omicidio rituale: uccisione volontaria
presagio; che costituisce presagio. -in partic.: che è di cattivo augurio
di illiceità di tale comportamento). -in partic. peccalo d'omissione: quello
si ha l'obbligo giuridico di tenere. -in partic.: genere di reato che
17-5: io lo conobbi nell'anno 1864 -in viaggio -nell'omnibus che da monza conduce
aerea ed in palloni-omnibus. -in partic. treno, vaporiera omnibus (anche
rendono necessari onde permetterne l'applicazione. -in partic. omnibus finanziario (anche semplicemente
ai concorrenti di una sola categoria. -in partic.: gara ciclistica su pista
primo omo ': nelle commedie, -in unione con un agg. possessivo: personanelle
si riferisce alla spalla e alla clavicola. -in partic.: che si riferisce all'
necessaria; al fine di determinarla. -in partic.: in modo da produrre
, ma compongono l'essere proprio. -in unione con un compì, che indica l'
stonerebbe affatto -quanto a omogeneità sostanziale spirituale -in un affresco del masaccio. arbasino, 7-111
(omogeneizzo). rendere omogeneo. -in partic.: sottoporre al processo fisico-chimico
agg. reso, divenuto omogeneo. -in partic.: sottoposto al processo chimico-fisico
proprie caratteristiche discontinuità o differenziazioni apprezzabili. -in par- tic.: quantitativamente indifferenziato.
funzionalmente con essi la propria azione. -in partic.: che tende con altri
(determinato con qualsivoglia partizione). -in partic.: nel linguaggio medico,
alle esigenze che lo riguardano). -in partic. dir.: concedere il
che scinde ogni composto. -in partic.: condizione di lati omologhi di
che sono opposti ad angoli uguali). -in topologia, gli elementi la cui differenza
con dello zibibbo dentro. -in partic.: che ha lo stesso nome
altra che pur significa cosa diversa. -in italiano sono parole omonime, per esempio
suoi padrini. 4. omologo. -in partic. biol. metameria omonima'.
, agg. che ha uguale tensione. -in partic. marin.: che è
onagra, sf. bot. enotera. -in partic.: la specie detta oenothera
o di una situazione più generale. -in partic.: moda, an
voluta, neri e lucidi. -in costruzione ellittica. dante, par.
lassando tenebroso onde si move. -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta.
cristallo per onde passa la luce. -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta.
altezza. s s -in una proposizione interrogativa diretta o indiretta.
si genera il comun volere. -in una proposizione interrogativa diretta. anonimo,
una novella di capuana? -in costruzione ellittica. alfieri, i-iii:
. onde i lamenti? -in una proposizione interrogativa indiretta. anonimo,
-onde che', v. ondeché. -in inizio di periodo, con valore più ampio
pieghe; che fluttua, svolazza. -in partic.: ondulato (la capigliatura
segno; pulsante (una grandezza). -in par- tic. corrente elettrica ondulata:
per lo più tondeggianti e poco elevati. -in senso concreto: rilievo, scabrosità del
nave da carico, da trasporto. -in partic.: unità ausiliaria di una
. oneroso, n. 3). -in partic. eccessiva onerosità: in un
lasciò il peccato d'adamo. -in senso concreto: pesante, greve.
dagli uomini spedite alle donne! -in senso concreto: atto, opera conforme ai
, della lealtà, della sincerità. -in partic.: argomentazione improntata a tali
arrivato da pochi minuti? -in modo apparentemente e infintamente onesto o tale
chi magari anche onestamente lavora. -in senso generico e attenuato: in verità,
passar la serata onestamente. -in modo abbastanza comodo, adeguata- mente.
il mio nome a questa faccia. -in senso generico: buono (per lo più
baffi di impiegato della prefettura. -in una raffigurazione allegorica. dante,
galantuomini / i cenci onesti. -in vista onesta: abbigliato con abiti sfarzosi.
delle piccole società per bene. -in una proposizione incidentale. malatesti, 74
il dilettevole, l'onesto. -in senso concreto: pensiero, atto, comportamento
, detto onfalo della sicilia). -in partic. onfalo di delfi o della
famiglia oniscidi, diffusi nei luoghi umidi. -in partic.: porcellino di terra [
: amor onni cosa vince. -in frasi negative: alcuno. iacopone,
'sempro e miri: / di gran martiri -in gioia fuor trambondui / metendo 'n amendar
magnioligiati. 6. locuz. -in onne luogo: in ogni luogo (v
operazione de omo virile. -in onne modo: in ogni modo (v
traesse in omne modo. -in onne parte: dovunque, in ogni parte
elementi che competono a un insieme. -in partic.: che si riferisce a tutti
volle per niente, / dicendo: -in libertà vi vò lasciare; / e 1
sapere e stampare di tutto. -in partic.: onnisciente (con riferimento a
chiamavano re dei giudici. -in una costruzione analoga altabl. assol.
. donato dugento cinquanta mila fiorini. -in partic.: predicare ai fedeli su un
gli emiri delle province. -in senso generico: parlare, dire.
tempi. 5. locuz. -in orario (con valore avverb.):
o dieci minuti di ritardo. -in orario (con valore di agg.)
a metter su il proprio oratorio. -in senso generico: luogo di preghiera e di
messe, vespri, mottetti. -in forma di oratorio (con valore aggettivale)
sua personalità artistica, la sua opera. -in partic.: usato, scritto,
estatica, l'unione trasformante). -in senso generico: attività di preghiera,
fu giove arcanamente giusto. -in senso concreto: ciò che si implora con
arrotondandoli con la cronaca degli applausi. -in relazione con un agg. che ne indica
quella che è in agonia. -in partic.: arringa giudiziaria, perorazione.
, si mettano nel vaso. -in senso generico: bacca. gemelli careri
anche a un brigante. -in partic.: durante il periodo fascista,
a patroclo, achille ardito. -in senso generico: spogliare di un bene.
il compì, di privazione). -in partic.: orfano; vedovo; senza
figura tondeggiante, cerchio, disco. -in partic.: superficie visibile, circolare
medusa, sul lido. -in orbe: in forma di cerchio.
parte del mondo, regione, territorio. -in partic.: estensione di terre unificate
soldini in cappa rossa. -in partic.: cieco che suona il violino
brillavano lenti di lacrime. -in partic.: arcata sopracciliare. ojetti
tempo; un cantante sano. -in espressioni comparative. dante, purg.
alla larga dal pallino. -in partic.: cieco che chiede l'elemosina
sacerdoti non mancò sua parte. -in relazione con il compì, di privazione.
un'opera d'arte '. -in senso generico: preparare, approntare.
estrema foglia accennava ad appassire. -in un tessuto, in un ricamo, come
2. ant. varietà di orchidee. -in partic.: satirio, satirione (
nella sua ultima infermità soleva orinare. -in similitudini o in espressioni comparative e in
sbocco del cefiso nel lago copaide. -in partic.: che cresce nei dintorni
ne ha l'aspetto, la forma. -in par- tic.: che contiene in
iron.); macchina utensile. -in partic.: qualsiasi macchina bellica utilizzata
-veicolo, mezzo di trasporto. -in partic.: imbarcazione. imperiali
bocca da fuoco, arma in genere. -in par- tic.: mina, bomba
utilizzato per compiere determinate operazioni manuali. -in senso generico: qualsiasi oggetto che serve
e musi affaccendati con l'ordigno. -in partic.: grimaldello. c.
, giustapposizione di elementi diversi. -in partic.: struttura fondamentale e originaria
un ordine, una progressione. -in partic.: determinato da elementi posti
ant. ordinario, consueto, comune. -in partic.: che avviene secondo la
vita e della sua casa. -in partic.: l'ordine dell'universo,
alcuna del nostro arbitrio. -in partic. matem. disposizione degli elementi
musicale metallico a fiato; ottone. -in partic.: tromba militare; tuba
e si contrappone a occidentale). -in partic.: che fa parte dei territori
si trovano nell'oriente dell'europa. -in partic.: l'insieme delle nazioni
della mentalità degli abitanti dell'oriente. -in partic.: fastoso, lussuoso.
: alessandria o bisanzio. -in partic.: nelle arti figurative e nell'
, ontologica, obbiettiva. -in senso concreto: forma concettuale o espressione
trova un determinato oggetto, orientamento. -in partic.: disposizione di un edificio
diafano plenilunio, a oriente. -in partic.: settore o parte orientale del
determinato paese, si trova a est. -in partic.: l'insieme dei paesi
, di volute e di cuscini. -in un'espressione comparativa. d'annunzio
albero della nave lunga e sottile. -in partic.: striscia con una o due
consentirebbe neanche a una belva? -in partic.: ano. fasciculo di
, perenni e di solito aromatiche. -in partic.: pianta aromatica (origanum
dei contadini originali rimasero vivi. -in partic.: appartenente a famiglia di antica
autorevoli e i giovani più originali. -in partic.: che è l'autore effettivo
miniatura, morì pazzo. -in partic.: che è ideato dall'autore
plastica, in fotografìa, ecc. -in par- tic.: persona effigiata in
de'suoi 'caratteri '. -in senso generico: aspetto della natura in
concetti rincalzare, copiando rousseau. -in senso concreto: risultato originale, che
o per piacere a qualcuno ». -in senso concreto: comportamento bizzarro, espressione
. a v. a. -in modo diretto, senza intermediari. metastasio
(e si contrappone a forestiero). -in partic.: appartenente a famiglia di
elemento, di un organo, ecc. -in partic.: creazione del mondo.
apparizione della specie umana sulla terra. -in partic.: la creazione dell'uomo secondo
l'essequie i laura. -in origine, nell'origine', all'inizio di
un pacifico e stanco conversare. -in senso generico: stare in ascolto.
con facce infocate]. -in relazione con una prop. interrog. indiretta
fiorami rossi e blu. -in una raffigurazione pittorica. boccaccio, dee
; la quantità di orina emessa. -in espressioni iperboliche quali fino ove suole farsi
verde, olivastro e bruno. -in partic.: rigogolo (oriolus oriolus)
. filos. teoria della definizione. -in senso concreto: sezione di un trattato
oriundi di toscana nella ferrara estense. -in relazione con un agg. etnico.
l'uccellino da le penne gialle. -in espressioni comparative o in similitudini. dante
aragon lassarà vota ispagna. -in senso concreto: terra, regione, paese
sicuramente chiudere con le dita. -in partic.: cucire torlo di una stoffa
decorato sul margine esterno; filettato. -in partic.: che presenta all'estremità un
orlo, ricucitura del lembo estremo. -in senso concreto: orlo di un abito
di un orlo breve e sottile. -in partic.: produrre, nei dischetti di
e ne mordicchiava l'orlo. -in partic.: rifinitura ornamentale del margine
alla farfalla quando beve. -in una condizione marginale. pea, 7-123
cominciare anch'ella ad increspare. -in orlo: a margine, di lato.
modello artistico, letterario o poetico. -in partic.: forma metrica a cui conformarsi
roncigliavano gittavan giù pe'burroni. -in partic.: pedinare, tenere sotto controllo
dell'elasticità dei mezzi di ritenuta. -in partic.: assicurare una nave alla
afferrare la chiglia per ormeggiare. -in partic.: legare una barca di servizio
un'imbarcazione può attraccare e sostare. -in partic.: molo, banchina.
un'orna di pietra. -in partic.: urna cineraria. citolini
. chi esegue lavori di ornamentazione. -in partic.: l'artista o l'
elementi accessori opportunamente scelti e disposti. -in partic.: rendere più attraente l'
una società, una comunità). -in partic.: fornire, dotare di
ornato, con abbondanza di ornamenti. -in partic.: decorosamente, elegantemente;
è ornato, che presenta ornamenti. -in partic.: presenza, uso (
quelli del bartoli e del giordani. -in senso concreto: ornamento retorico. baldini
esegue ornati, plastici o pittorici. -in partic.: pittore specializzato negli ornati
gloria ornato il legno d'argo. -in un costrutto analogo al cosiddetto accusativo alla
dire fin da ragazzini. -in relazione con un complemento di fine (
nel suo nativo dialetto. -in relazione con un complemento che indica in
spesso dando rilievo a determinate membrature. -in senso generico: tutto ciò che ricopre
edifizi sconci o mal collocati. -in senso generico: carattere architettonico.
non essenziale ma di pregio evidente. -in partic.: oggetto che si pone
, delle 'untatrici '. -in partic.: chi esegue ornati pittorici o
. ant. e letter. ornamento. -in partic.: oggetto o insieme di
anelli d'oro massiccio. -in espressioni comparative, in partic. per
un po'di rame. -in partic.: filo di tale metallo prezioso
qualcosa; pregio, grande valore. -in partic.: bellezza artistica, pregio
frutto ha embrione privo di cotiledoni. -in partic.: succiamele (1orobanche crenata
-assol. varchi, v-44: -in qual significazione s'usa 'orpellare '?
agg. dorato con l'orpello. -in partic.: ricoperto da un rivestimento
orpello scendenti sui seni. -in espressioni comparative. conti, 206:
: oggetto fatto con tale lega. -in partic.: bigiotteria. castellini,
infuriate e l'orso informe. -in relaz. con una prop. limitativa implicita
arbore nissun, ritondo un colle. -in relazione con un complemento che indica la
ragguardevole per potere economico o politico. -in partic.: appartenente alla nobiltà, aristocratico
la tracolla orrevole di dorature. -in partic.: confezionato con lusso e magnificenza
da cui deriva la buona reputazione. -in partic.: nobiltà di stirpe, appartenenza
/ l'im- magin santa. -in modo adeguato al rango elevato di una
ne ha cominciato a fare. -in modo da salvaguardare la dignità. i
re, mostrandosi animosi e possenti. -in segno di onore. cebà, 1-7
lo rimandò al suo regno. -in una veste tipograficamente elegante. foscolo,
molto orrevolmente partì di firenze. -in modo magnifico e sontuoso. buonarroti il
alza gli occhi alle nuvole orribili. -in relazione con una prop. limitativa.
(un luogo, un edificio). -in partic.: dirupato, scosceso,
per malvagità o crudeltà; nefando. -in partic.: mortale (un peccato
et in terra lo tira. -in modo che suscita compassione, miserevolmente.
furie, / spiriti inferni. -in relazione con un agg. che ha una
appariva a giovancarlo orribilmente tesa. -in modo macabro. ariosto, 15-45:
invaso di nuovo, orribilmente. -in modo da provocare sofferenze e pene.
quelle sue labbra di poppante. -in modo molto sgradevole, che urta i sensi
-in modo macabro. pirandello, 7-360:
dell'orrido era estraneo. -in relazione con una prop. limitativa.
caratterizzato da maltempo e da precipitazioni. -in partic.: rigido, freddissimo (
i campi / si vedran largamente. -in senso generico: pieno, ricoperto.
/ clamor levasti e grazioso orrore. -in senso concreto: brivido di freddo o di
religioso, sacro, santo). -in partic.: timor di dio.
covil si destava ogni fera. -in relazione con un compì, che ne specifica
, davanti alla casa della vergine. -in un'espressione esclamativa, per indicare disapprovazione
galoppa a 1 suo destino! -in partic.: luogo appartato, nascosto,
15. quantità enorme, misura incredibile. -in partic.: somma di denaro ingentissima
incute terrore; pauroso, terrificante. -in partic.: che narra vicende orribili
il tetro covo e la pastura. -in similitudini e in espressioni comparative, con
, a guisa di cagnoletto. -in espressioni comparative. burchiello, 128:
bianchi e branchi di renne. -in similitudini e in espressioni comparative. chiaro
magnificenza imperiale difficilmente cancellabili. -in una rappresentazione teatrale, comparsa che impersona
nei muri / battean capate. -in senso osceno. ottonaio, 73:
, te le applicavi. -in espressioni comparative. bacciarone da pisa,
-in epiteti affettuosi e celebrativi della bellezza di
. luogo, regione, territorio. -in partic.: territorio su cui si esercita
anche indicare grettezza e meschinità). -in partic.: cerchia familiare, focolare
guarda, che si riferisce all'ortoepia. -in partic. dizionario ortoepico: quello
un giardino; orticoltore, giardiniere. -in senso generico: contadino, agricoltore.
della domenica sostavano sugli usci. -in partic.: chi è incaricato, all'
fianchi opposti di una nave). -in partic.: il lato dell'imbarcazione
cotal guisa si porta avanti. -in mezzo alle difficoltà, ai dubbi, agli
si indicano i tipi vestiti o nudi. -in partic.: la cariosside di
ha osato alzarsi la mia orazione. -in relazione con un discorso diretto. borgese
mescolate di barbarie e di fasto. -in formule di cortesia. cesarotti, 1-vi-297
maniglia della stanza morta. -in relazione con il compì, ogg.
esotici serrato nei pantaloni grigioverdi. -in senso concreto: azione, atto, comportamento
senza misura. 3. scurrilità. -in senso concreto: parola, espressione,
letto di un tignoso osceno! -in partic.: che usa termini,
che oscillare come un pendolo. -in relazione con un compì, che indica il
ramo d'albero morto. -in senso generico: muoversi. -anche: verificarsi
a diminuire le oscillazioni. -in senso generico: movimento. foscolo,
tecnica consistente nell'uso dell'oscillografo. -in partic. medie.: registrazione grafica
l'effetto che ne deriva). -in partic.: mancanza di accuratezza documentaria
da le quali sono prodotti. -in modo approssimato, incompleto, non rigoroso
della degenerazione in osvaldo. -in contesto metaforico e iperbolico. marchetti,
con alcune osservazioni critiche. -in formule di reticenza. leopardi,
ostacolare la luce emessa; oscuramento. -in partic.: eclissi. -anche:
de la oscurezza il velo. -in senso concreto: pensiero, concetto, principio
ignoranza, ottusità; confusione mentale. -in senso concreto: la situazione, la
ciò che ha tonalità cupe). -in partic.: in un dipinto o in
opera sempre all'oscuro. -in oscuro', in modo appena accennato.
se sente risbaldire oselli. -in un intarsio. navigazione di san brandano
sempre godere stagioni buone. -in una rappresentazione plastica. navigazione di san
passare e sistemarsi nell'ospite definitivo. -in embriologia, individuo su cui viene operato
sul terreno per diventare ossame. -in un'espressione comparativa. d'annunzio,
per la scarsità dei tessuti muscolari. -in senso generico: le ossa.
collettivo o anche in piccoli loculi. -in partic.: complesso monumentale in cui
comprende i punti essenziali, abbozzo. -in partic.: intreccio, soggetto di
di ossequio e di riserva. -in una formula epistolare. segneri, 5-42
, attestazione di stima, cortesia. -in partic.: espressione di saluto riverente
. il principe di laurentano. -in , per ossequio: per dimostrare rispetto,
: la fleur, accostandosi ossequioso. -in espressioni proprie dello stile epistolare. o
qualche minuto prima era scomparso. -in espressioni proprie dello stile epistolare. n
minutissime e appena osservabili. -in partic.: che può essere percepito con
e alla regola genuina del fondatore. -in partic.: che appartiene alla famiglia
andare, mandare all'osservanza). -in partic.: esecuzione capitale, supplizio.
d'elettori di sicura osservanza. -in espressioni dello stile epistolare. bembo,
ordine riformato secondo la severità primitiva. -in par- tic.: famiglia dell'ordine
... osservavo solamente. -in relazione con una prop. subord.
le intenzioni di una parte politica. -in partic.: tenere sotto controllo,
i confini papali e parmensi. -in relazione con una prop. subord.
forse non li osservò nessuno. -in relazione con una prop. subord.
. che gambe lunghe 1 -in relazione con una prop. subord.
feste, ma profanarle. -in relazione con un agg. boiardo,
accuratamente la povertà dello spirito. -in relazione con un compì, di termine.
del seguire amore. -in relazione con un compì, di termine o
un novel marito. -in partic.: mantenere, conservare il silenzio
è dovuta; riconoscerne la preminenza. -in partic.: obbedire.
di frutti essere adornato. -in partic.: rispettare sessualmente. benzoni
trarre ispirazione da essi, imitarli. -in partic.: assumere come proprio modello
sua bontade e per servitore insieme. -in partic.: che procura di non recare
il posto all'osservatore nemico. -in partic.: il componente dell'equipaggio di
agli intelletti curiosi di essa. -in senso generico: posto da cui si ha
del teatro e del romanzo moderno. -in partic.: confronto, comparazione.
un modello ossessivamente obbligatorio. -in modo così costante da determinare un senso
fissi sul viso del prete. -in espressioni comparative. a. casotti,
un composto, un elemento). -in partic.: che in un processo chimico-
corpo semplice coll'ossigeno. -in partic.: nel linguaggio corrente, trattare
valori assoluti della saturazione stessa. -in senso generico: misurazione del contenuto di
ossitonìa, sf. l'essere ossitono. -in partic.: accentazione tronca.
abbruciano, rompono le ossa. -in similitudini e in espressioni comparative, con
, secco 'om'un osso. -in un paragone e in contrapposizione a midolla
10 stoppino senza la candela? -in una similitudine e nell'espressione osso in
bolsi, dagli ossi piccoli. -in relazione con carne, nervi, polpa per
ossa e polpe, gurù. -in una comparazione. ristoro, ii-35:
di stecche per busti femminili). -in par- tic.: zanna di elefante
nell'espressione aggett. di osso). -in par- tic.: corno (anche
manico d'osso della rivoltella. -in partic.: dado, aliosso, astragalo
collo1, n. 11. -in carne e ossa: di persona, personalmente
si consegua un risultato, ecc. -in partic.: intralciare materialmente, impacciare
una replica dello sfilatino-scarpa delle sette. -in una costruzione analoga all'ablativo assoluto.
ali spiegate il volo. -in partic.: vietare, proibire.
niuna intenzione di sciogliertene. -in una costruzione analoga all'ablativo assoluto latino
mandaron toscana e lombardia. -in partic.: assedio a una città nemica
partì da oste da nocera. -in senso generico: guerra. -da oste,
che si tenea per lo re. -in città e in oste: in pace e
-rifugio di animali; tana, covile. -in par- tic.: alveare.
6. parte cava del corpo. -in partic.: ventre materno; bocca
conversione potrebbe esser tolto. -in relazione con una prop. subord.
delle gambe, su su. -in partic.: esposizione di reliquie o di
inquietanti capidopera della gioielleria azteca. -in espressioni comparative. ferd. martini,
vibrare i padiglioni delle orecchie. -in partic.: usurpare (con riferimento a
da ostentarsi, il segreto commessogli. -in relaz. con il compì, pred.
tante volte descritte in questi pellegrinaggi. -in relazione con un compì, di specificazione.
di commedie e tornei. -in senso generico: il presentare alla vista.
s'anche un po'per ostentazione. -in maniera ostentata, affettatamente. - anche
addosso le fanterie svizzere. -in modo evidente. montano, 262:
contemporaneamente dell'osso e del periostio. -in partic.: periostite alveolodentaria.
odi politici, di setta, ecc. -in partic.: martire della fede cristiana
a l'ira alta de'cieli. -in senso generico: vittima. varano
pizze o sfoglie sciloppate. -in un contesto comparativo indica candore, purezza
che ne costituisce postazione, roccaforte. -in par- tic.: combattuto contro nemici
(un atto di aggressione). -in partic.: che contrasta con le
regole della pacifica convivenza internazionale. -in partic.: qualunque operazione militare di
quell'ostinato misantropo che era. -in unione con un compì, che indica in
, e mo serò tornato. -in un contesto comparativo. bandello, 1-25
cangiar openione. verga, 8-35: -in tal caso, bacio le mani a vossignoria
dominazione, di forza. -in senso concreto: atto, comportamento,
ostio: cessare un'attività). -in partic.: entrata dell'inferno.
nisa, nell'odierno turkmenistan). -in partic.: frammento di terracotta su
a sistemare degli affari ». -in un'espressione comparativa, per indicare che
con la polpa delle ostriche. -in senso generico: qualsiasi mollusco, anche
. -liquido di colore rosso-vermiglio. -in par- tic.: sangue, liquore
ostruiménto, sm. medie. oppilazione. -in senso generico: occlusione, ostruzione
e verdognola rifluì dal sottosuolo. -in partic.: congestionare le vie respiratorie,
fare ostruzione o dell'ostruzione). -in partic., nel linguaggio med.
però ammetterlo e lasciarlo apertamente vedere. -in partic.: forma di lotta sindacale
prataiola o otarda minore (otistetrax). -in partic.: otarda.
tramuta in calor di sangue. -in partic.: il recipiente nel quale,
, una scimia ed un gallo. -in espressione comparativa, per indicare in genere
cura di tutte le malattie; triaca. -in senso generico: medicina, medicamento
d'un vasel d'olio. -in espressioni comparative. forteguerri, 16-85:
quale transita un fluido, un gas. -in par- tic.: polmone.
5. bot. otricolo. -in senso generico: qualsiasi elemento di un
ne sono tutto insaporato. -in relaz. con un agg. numerale cardinale
tempo e fuor d'otta. -in maniera inopportuna. b. davanzati,
che bella cosa era la libertà. -in quell'otta: nel frattempo. fagiuoli
. 4. agg. ottagonale. -in partic.: che ha una o
binasco. 3. locuz. -in ottàngolo (con valore aggett.):
fa mistero. ottanta! -in composizione con numeri semplici concorre alla formazione
vivo a santo stefano. -in composizione con i numeri sei e sette
, superlativo, enorme; spropositato. -in partic.: turbolento, chiassoso (una
a tutti i montanini. -in forma composta. boccaccio, viii-1-128:
da una scala discendente. -in espressioni comparative, per indicare un suono
agli ordini, alle esortazioni ricevute. -in partic.: che agisce secondo un
persona, le facoltà mentali). -in partic.: far vacillare, mettere
; avvolto dalle tenebre; oscurato. -in partic.: ricoperto dal cono d'
la ragione, la mente). -in partic.: traviato dal peccato; non
posto a quel caro signor anteimi. -in relazione con una prop. subord.
si è ottenuta la perfetta cicatrizzazione. -in relazione con una prop. subord.
segretario, ottima persona. -in espressioni vocative di cortesia. sercambi,
e ottimo conoscitore del fiume. -in un vocativo di cortesia. giov.
chilometri quasi tutti in salita. -in espressioni frazionali o percentuali. latini
. ieri, n. 1. -in quattro e quattr'otto (con valore avverb
bruciamento di arnaldo da brescia. -in composizione con altri numerali ordinali. grandi
un ottocento e più versi. -in composizione con altri numeri (e può subire
metallo con uno strato di ottone. -in senso concreto: lo strato di ottone
ed altri dall'ottuagesimo. -in relazione con altri numerali ordinali. buti
acutezza o la capacità di penetrazione. -in partic.: adatto a neutralizzare l'
, lo contiene otto volte. -in composizione con espressioni numerali frazionarie per indicare
fonte ch'era stata otturata. -in partic.: accumulare materiali davanti a
interamente la sezione di un condotto. -in partic.: distributore di vapore in
, un nervo, ecc.). -in partic. membrana otturatoria', lamina fibrosa
un foro o di una cavità. -in partic.: nella tecnica dentistica,
, una lama, ecc.). -in partic.: che non può essere
quanto l'altro era intelligente. -in relazione con un compì, di limitazione o
dei sensi, un organo). -in partic.: duro, sordo (l'
operazione di alta chirurgia. -in partic.: ghiandola genitale pari della
assumere la forma ovale. -in partic.: disporre secondo uno schema compositivo
4. sm. figura geometrica ovale. -in partic.: ellisse. p
spazio delimitato da un contorno ovale. -in partic.: edificio di pianta ellittica.
molto leggeri e morbidi; bambagia. -in partic.: nell'industria tessile,
detergente stretto tra le due dita. -in espressioni comparative per indicare leggerezza, candore
e posa / cortesia e valore? -in gentil core. dante, inf.,
di cemento ove giocano. -in relazione con un toponimo o con un
invece a patire nella vista. -in correlazione con un altro avv. di luogo
-in relazione con una prep. ottimo,
quelle1 perfettamente in quello essere. -in espressioni correlative: qua... là
si vuole ovviare ad ogni costo. -in relazione con una prop. subord.
/ giacquer le menti. -in ozio (con valore aggett.):
barbari luce e vita. -in ozio (con valore aggett.):
l'ozio, leggendo. -in ozio: vanamente, senza utilità.
un soggetto di fisica. -in modo da essere costretti all'ozio.
sostenere la miseria e la oziosità. -in senso concreto: occasione di oziare, di
che non voglion dir nulla. -in relazione con un compì, di specificazione.
con un compì, pred.). -in partic. dir.: essere in
della tirannia e del delitto. -in una costruzione analoga all'abl. assol.
pendevamo verso la letteratura. -in relazione con una prop. subord.
però andrà nell'infernal pendisce. -in partic.: l'estremo pendio verso il
alla furcula del lacteo pecto. -in senso generico: ciò che pende.
capanna pendono da duoi lati. -in modo da abbassarsi progressivamente. giordani,
[pendoccante). ant. postulante. -in partic.: aspirante al cardinalato.
sensibili porzioni di tempo. -in partic.: in un orologio oscillatorio,
basso) vale esser appiccato. -in pendolo (con valore aggett.):
librano sempre pendoloni sull'ali. -in modo da ricadere mollemente. a.
oscillando verso il basso, pendente. -in partic.: piegato in basso per il
. ant. e letter. appeso. -in partic.: impiccato.
che ha la proprietà di penetrare. -in partic.: affilato (un'arma
l'autore dei * brevi cenni critici '-in un in-folio di 400 pagine -sopra un
valore enfatico e iron.). -in partic.: appartamento privato; stanza
sensazione); veemente, intensissimo. -in partic.: che procura angosce,
continuità, un interstizio o una fessura. -in partic.: irradiarsi, giungere a
in quella pupilla castana. -in partic.: pervenire all'orecchio, udirsi
schietto del popolino delle borgate. -in correlazione con una prop. subord.
. impregnare di una determinata sostanza. -in partic.: inzuppare di acqua, imbevere
mente non riesce a penetrare. -in relazione con una prop. subord.
stato innanzi ai sudditi. -in relazione con una prop. subord.
penetrare il suo sentimento. -in relazione con una prop. subord.
, di diffondersi o di propagarsi. -in partic.: che penetra nelle ossa (
altri; pervaso da un desiderio. -in partic.: commosso. sacchetti,
(anche liquido) e nell'aria. -in partic.: compenetrazione fra due masse
una penisola, che vi abita. -in partic.: che vive nella penisola
o caratteristico di chi fa penitenza. -in partic.: occupato da pratiche ascetiche
religioni, generalmente con carattere punitivo. -in partic.: nella tradizione cristiana,
la vecchia con tragica solennità. -in penitenza: in confessione. passavanti,
a uno savio prete. -in penitenza (con valore aggett.):
, perdon vi chiedo. -in , per penitenza di qualcosa: come espiazione
l'invocazione del perdono di dio. -in partic.: che attiene all'amministrazione
riguarda l'organizzazione delle istituzioni carcerarie. -in partic.: adibito all'espiazione delle
sosta nel suo volo trasmigratorio. -in espressioni comparative per indicare leggerezza.
penna, / lo racchiuse. -in una figura allegorica o con riferimento a
figur. scrittore, poeta, letterato. -in senso generico: autore di scritti.
scritta e mandata da donna... -in buona fé, che sa maneggiar la
poteva rimanere comodamente nella penna. -in forma ellittica. manzoni, pr.
peli (di un insetto). -in partic.: ciuffo di piume che sta
legioni in precipitosa ritirata. -in partic.: ornamento del copricapo dei carabinieri
più leggiera e più minuta. -in espressioni comparative per denotare leggerezza, levità
riguardare con diletto e maraviglia. -in relazione con una prop. subord.
e i pennelli per dipingere. -in partic. pennello da, per la barba
vennero proposte altre domande. -in maniera impeccabile, inappuntabilmente. pratesi,
cinquecento baroni a gran riposo. -in ogni particolare, alla perfezione. o
/ tutto in un tempo. -in relazione con un agg. qualificativo con
la lancia del pennoncello verdazzurro. -in senso generico: bandiera, vessillo, stendardo
era propria delle compagnie del popolo. -in senso generico: bandiera.
militare o di una corporazione. -in partic.: chi era destinato a
a firenze e a lucca). -in senso generico: alfiere. documenti
pennuto destriero acque in parnaso! -in partic.: che è già fornito di
guerreggiar contra il pennuto stuolo. -in espressioni metaforiche che alludono alle doti canore
strizzato agli angoli della bocca. -in modo goffo, maldestro, inopportuno, o
disagio più o meno intenso. -in partic.: che impone gravi responsabilità,
, accettabile per la propria razionalità. -in senso generico: immaginabile, ipotizzabile,
i confini neri del pensabile. -in espressioni iperboliche ed enfatiche per indicare il
esistenza di un oggetto); potenzialità. -in senso collettivo: quanto è pensabile
passo dentro il suo corpo. -in relazione con l'oggetto interno. fiore
che non le riusciva pensare altro. -in relaz. con una prop. subord.
': nei canti popolari. -in partic.: richiamare alla mente cosa già
suoi anni, e contava. -in relaz. con una prop. subord.
un po'd'erba. -in relaz. con una prop. subord.
'repubblica italiana', starebbe bene? -in relazione con una prop. interrog. indiretta
fra italia e inghilterra. -in formule che costituiscono secondo termine di paragone
i motivi che lo determinano). -in partic.: avanzare, sostenere un'ipotesi
, / ed io cotal 'e- smanza -in core porto; / e sfio in ciò
, giungerà l'altra. -in relaz. con una prop. subord.
pensa il governo '. -in relaz. con una prop. subord.
e pensava lei al negozio. -in relaz. con una prop. subord.
rivolgere un'accanita, prolungata riflessione. -in partic. nella forma pensa e ripensa
, l'attività dalla materia. -in partic.: la riflessione che precede la
tutte le non pensatamente fatte. -in modo inopinato, inatteso. m.
dolcezza i sensi lega. -in partic.: che è oggetto o,
della lingua e dell'arte. -in unione con verbi quali venire, scappare,
pensiero; l'assillo delle preoccupazioni. -in partic. nelle espressioni entrare nel pensatoio
produce (una facoltà spirituale). -in partic.: intellettuale, razionale (
e ne accumulò così duecentocinquantaquattro. -in questo pensiero: pensando a ciò.
-anche: ipotesi, congettura. -in partic. (e, spesso,
, n. 11). -in senso concreto: opinione rilasciata per scritto
strofa organizza un lugubre trofeo. -in senso concreto: progetto di un edificio.
, impegnarvisi, darsi da fare. -in formule negative (e, talora,
battere il telegrafo fino alla merica? -in qualunque parte del mondo. -è pei
i-711: catullo, in quest'anno 701 -in cui p. virgilio marone,
archi, colonne, ecc. -in partic. giardino, orto pensile: impiantato
trovavano le stufe. -in partic.: ricadente (un vegetale,
anni di lavoro; mettere in pensione. -in par- tic.: non rinnovare il
pensione, essere in pensione). -in senso generico: condizione di chi,
dell'attività, precedentemente svolta). -in pensione (con uso aggett.)
passi vorrei pensosamente andare. -in atteggiamento assorto, con espressione pensierosa.
appesi al collo come amuleti. -in senso generico: amuleto, ta
dall'esarcato bizantino di ravenna). -in par- tic.: denominazione delle cinque
un governo composto da cinque membri. -in partic.: ciascuno dei componenti del
di governo formato da cinque membri. -in partic.: gruppo di cinque esponenti
ammenda e di evitarla per l'avvenire. -in partic.: nell'etica cristiana
pentimento del suo fratello padre. -in senso concreto: ciò di cui ci si
contegno fermo, coerente. -in senso concreto: correzione apportata da un
ammenda e di evitarla per l'avvenire. -in partic.: nell'etica cristiana,
sotto il calcagno della vendicatrice. -in relazione con un compì. anonimo,
voleva, / ailetta e cara. -in relazione con una prop. subord.
lo pentere, / lo mio volere -in zo condanneria, / ch'avesse tuttavia /
amare i sensi e non pentirsi. -in relazione con un compì. f
.. così buona. -in relazione con una prop. subord.
con una prop. dipendente). -in partic.: nell'etica cristiana, che
da una grossa pentola nera. -in pentola (con valore aggett.):
, e riceve una pioggia d'acqua. -in alcuni luoghi di campagna si fa il
pentolacce e di fischiate. -in espressioni comparative. manzoni, pr.
a chiacchierare con chiunque si incontri. -in partic.: conversare amabilmente con tutte
v'era penuria del necessario. -in partic.: numero esiguo, quantità inadeguata
tanta penuria di buone attrici. -in un contesto antifrastico. leoni, 635
tanta penuria delle vostre lettere. -in penuria di qualcosa', in scarsità di esso
ant. chi guida una peota. -in senso generico: pilota di un'imbarcazione
pepata, sf. il pepare. -in senso concreto: la quantità di pepe
canfora, verderame e pepe nera. -in similitudini e in espressioni comparative. dante
forma di corno contro il malocchio. -in espressioni comparative. pasolini, 1-342:
sopra ci beveva il vino buono. -in similitudini e in espressioni comparative, con
come smarrito su pei dirupi. -in una locuz. prepos. bembo,
essere per dentro la città. -in un contesto figur. s. caterina
sogno di tempo in tempo. -in una locuz. prepos. marino,
l'acqua in una stufa. -in una locuz. prepos. dante,
a ondate lo scampanio. -in un contesto figur. dante, inf
) dovea marciar per padova. -in una locuz. prepos. dante,
stipulata la vendita della baronata. -in una locuz. prepos. dante,
far lezione su pe'giornali. -in una locuz. prepos., a indicare
.. per l'eternità. -in una locuz. prepos. capponi,
-per tempo: v. pertempo. -in una locuz. prepos. sassetti,
la città del capo. -in una locuz. prepos. giamboni,
bambole il ritmo di caylus? -in un contesto figur. arrighetto, 238
, al chiaro della luna. -in una locuz. prepos. latini,
che sei nato per questo. -in una locuz. prepos. boccaccio,
e il fazzoletto per traverso. -in una locuz. prepos. testi fiorentini
mi disse di prendermi il mio. -in relazione con un pron. pers.,
dalla stanza per ultimo. -in una locuz. prepos. giacomo soranzo
virtuosa sposa, il desinare. -in una locuz. prepos. testi fiorentini
principe il fosse mai stato. -in una formula editoriale, a indicare l'editore
come elegante forma classica nostra. -in costruzione impers., con verbi intr.
grazia, sono stato liberato. -in una locuz. prepos. castiglione,
occhi torvi incendio spira. -in una locuz. prepos. bisticci,
e l'appartamento per essere felice. -in una locuz. congiuntiva. mannelli
per non aver più pagato. -in una locuz. congiuntiva, introduce una
troppo poche per servirle stasera. -in una locuz. congiuntiva, introduce una
ninfa, sei cattiva. -in una locuz. congiuntiva, introduce una
di forma allungata conun'estremità a punta. -in partic.: borchia di tale foggia
incontrò peraltro il favore generale. -in relazione con un agg. f.
del suo breve indugio. -in un'iterazione. pascoli, 1422:
'riflessi 'del nostro critico? -in rejlaz. con un agg. b
? -perbaccone: specchiati! -in forma di peggior.: perbacconàccio.
persico (perca fluviatili *). -in partic.: pesce persico.
rapporto il cui denominatore è 100). -in senso generico: qualsiasi proporzione rispetto a
qualsiasi proporzione rispetto a un totale. -in senso concreto: somma, quantità,
cittadine? perché senza patrimonio? -in espressioni ellittiche. aretino, 20-159:
possete udire il parlare mio. -in un'interrogazione retorica: forse che.
all'accademia d'arte drammatica. -in relazione con una congiunzione causale. giamboni
e molti che imparavano. -in perciò: v. imperciò. 2
il quale si ottiene la percolazione. -in partic.: impianto per la depurazione
tragitto percorso; cammino, itinerario. -in partic.: lo spazio percorso da
con un mezzo di locomozione. -in partic.: seguire il tracciato di una
8. leggere, studiare. -in partic.: scorrere un giornale,
; itinerario, tragitto, cammino. -in partic.: tracciato, per lo
riportare qualche villana percossa. -in partic.: ciascuno dei colpi battuti con
naturale, di un agente meteorologico. -in par- tic.: colpo di vento
cadde con sorda / percossa. -in partic.: rintocco di un orologio.
un'alterazione fisiologica; sofferenza fisica. -in partic.: l'azione distruttiva della
un impulso che si mantiene finito. -in senso generico: impulso fisico.
piedi, con un corpo contundente. -in senso generico: sottoposto a maltrattamenti,
a provedersi di nuovo luogo. -in partic.: ucciso. carducci,
in se alcuna separazionedel continovo. -in partic.: colpo battuto su una porta
uccidere e pigliare a'romani. -in partic.: l'azione tentatrice e istigatrice
de'servi suoi fue morto. -in partic.: che risulta vincitore in un
e si percuote l'ira nostra. -in partic.: colpire con un getto di
più o meno leggermente, sfiorare. -in partic.: tastare, palpare (
instituito negli olimpici di ercole. -in partic.: incidere chirurgicamente. straparola
7. calpestare, calcare. -in partic.: battere ritmicamente i piedi
l'ala sinistra dei francesi. -in partic.: speronare (una nave)
non gli sento né curo. -in partic.: gonfiare le vele (il
per lo più in maniera fastidiosa. -in partic.: colpire l'organo dell'udito
gran guerre fosse stata gravemente percossa. -in partic.: arrecare danni economici; impoverire
, un'attività, un comportamento). -in partic.: scomunicare. zanobi
certo grado si percosse. -in partic.: approdare. - anche al
la percussione di un campanello. -in partic.: pressione esercitata sull'aria
, anche, con un'arma). -in partic.: torturatore, seviziatore.
/ ch'eo non ò scienza, -in tal doglia m'à miso. anonimo
fare, ché poco vaglio. -in partic.: perdita di gioco.
per motivi indipendenti dalla propria volontà. -in senso generico: smarrire, non trovare
2 novembre dell'anno 1944. -in partic.: venire privato con la forza
in potere del comune. -in un costrutto ipotetico, con valore iperb.
, di non averlo perduto. -in partic.: essere privato con la violenza
, li quali cominciavano. -in relazione con una prop. subord.
26. non riuscire a percepire. -in partic.: non riuscire a capire
mio marito; possono perderci. -in espressioni ingiuriose o di minaccia. pasqualigo
-diminuire di intensità, scemare. -in par- tic.: spegnersi (la
il teatro applaude a perdifiato. -in misura eccezionalmente cospicua. bontempelli, i-697
vizio o dal peccato; perdizione. -in partic.: dannazione eterna.
dell'asino la stalla chiuse. -in perdimento: fino all'estinzione totale.
tempo stende, / lo suo servire mette -in perdimento / e già non dona,
savete, l'alto prescio che tenete -in dimino ». gallo da pisa,
azzardo, sperpero, ecc.). -in partic. econ. finanz. e
peccante che è l'inquietudine. -in perdizione (con valore aggett.):
la sciagura di quella innocente cristianità. -in perdizione (con valore avverb.):
perdonamento a ingiuriatori. -in partic.: remissione dei peccati.
deficienza che non sapeva perdonarsi. -in relazione con una prop. subord.
vuole perdonare suo maltalento. -in relazione con una prop. subord.
anticipo del suo perdono. -in senso attenuato: scusa, venia, licenza
rubò c'è quasi morto? -in espressioni ellittiche. tansillo, 1-5:
ridondante perdono dell'indulgenza). -in partic. perdono di agosto o di assisi
alla 'comédie fran5aise '. -in relazione con una prop. subord.
asempri ch'a virtù perduce. -in relazione con una prop. subord.
, con espressioni estatiche. -in relazione con un agg., gli attribuisce
materiale, una somma di denaro). -in partic.: che non si riesce
una guerra o a una battaglia). -in partic.: conquistato, espugnato dal
perduti giovani della città. -in relazione con un compì, di limitazione.
2. che compie un viaggio. -in partic.: che si allontana da
vizi umani e del valore. -in partic.: visitare un luogo sacro.
all'interno di uno stesso territorio. -in partic.: viaggio di chi è
avessero aiutata e protetta. -in senso concreto: idea, teoria o concetto
da una località a un'altra. -in partic.: che ha la tendenza
romana; straniero suddito di roma. -in partic. pretore peregrino: magistrato preposto
è nato o è solito vivere. -in senso generico: persona che compie viaggi
elaborazioni filosofiche e correnti di pensiero. -in partic.: la filosofia scolastica.
giudizio, una controversia giudiziale). -in senso generico: decaduto, prescritto,
di atto o di termine perentorio. -in partic.: con efficacia immediata e incondizionata
(un atto della controparte). -in senso generico: che ha natura imperativa
può far valere il suo diritto). -in senso generico: che produce effetti giuridici
o dell'estinzione del processo). -in senso generico: decadenza, prescrizione,