risolventi dei fiori e delle foglie. -in senso generico: linaria.
visitare le capanne dei linaiuoli. -in funzione di apposizione a un nome proprio
soprattutto contro i negri). -in senso generico: forma di punizione messa
ricercatezza nel vestire, eleganza raffinata. -in senso concreto: oggetto, indumento,
, nettezza (materiale o morale). -in partic.: aspetto pulito e ordinato
. letter. leggiadro, grazioso. -in partic.: che mostra un'estrema
più maturamente innalzarvi altro personaggio. -in modo graduale, progressivamente, a poco
sementa nel suo seno caldo. -in senso generico: produrre. carducci iii-4-243
e sfregava contro il colletto. -in partic.: tenere in incubazione (una
, la volontà, il carattere. -in partic.: mantenere agli studi,
pienezza di grazia e di gloria. -in partic.: arrivo dei tempi messianici.
vegetale in genere). -in partic.: che ha acquisito le
pienezza delle facoltà fisiche e intellettuali. -in partic.: che ha raggiunto l'
ed è contrario di minimum). -in partic.: limite che non si
simili a quelli di una clava. -in partic.: infiorescenza a forma di
raccolta lungo la strada. -in partic.: bastone da passeggio sottile e
grigia col loro verde intenso. -in partic.: piccolo mazzo di fiori.
. che percuote con la mazza. -in partic.: forgiatore, fucinatore,
di lui e degli altri! -in mazzo, in mazzi, in un mazzo
-in partic.: pigna. c.
nastri, fiocchi e altri ornamenti. -in senso generico: qualsiasi ornamento della capigliatura
con i mughetti all'occhiello. -in un ricamo. gozzano, i-484:
usato in lavori di oreficeria. -in legatoria, martelletto di legno usato per
blocchi appena estratti dalla cava. -in partic.: martello a testa quadra,
sigaretta, me l'accesi. -in posizione enclitica atona rispetto al verbo.
visibel mi par e incarnatala. -in posizione proclitica rispetto a un pron.
concedettero non mi conoscono. -in posizione enclitica atona rispetto al verbo e
una volta me ne davi. -in posizione proclitica rispetto a ne. dante
arno alle belle arti custode. -in posizione enclitica atona rispetto al verbo e
al suon della tua voce. -in funzione di compì, di moto da luogo
fonda / fuori di me. -in funzione di compì, di argomento.
? che di me stesso? -in funzione di compì, di limitazione.
pur per me donar noia. -in posizione enclitica. dante, purg.
mefistofelico e il provinciale. -in partic.: a punta (il pizzo
viene indicata col simbolo me. -in senso improprio. megaciclo al secondo:
alloggiato. 4. locuz. -in oa meggio: al centro, a metà
misto con l'altiero. -in questo meggio: nel frattempo. 5
del cittadino d'italia. -in relazione con un articolo determinativo e con
a un fine poco dissomigliante. -in costrutto ellittico. lorenzo de'medici,
o elemento architettonico di forma tondeggiante. -in partic.: palla infissa in cima
, cantato su un'unica sillaba. -in senso generico: modulazione di suono o
ma solo è di lui. -in senso concreto: componimento poetico. bonvesin
melodia secondo precise regole tecniche. -in partic.: melodia con andamento lento,
di poesie liriche accompagnate dalla musica. -in senso generico: musico. zarlino
parti della pianta; parete cellulare. -in senso generico: tegumento, involucro vegetale
l'uomo ad imparare. -in membrana: su pergamena, di pergamena.
mio foco più membrar giamai. -in relazione con una prop. dichiarativa.
disegno d'un meandro. -in partic.: l'insieme e la disposizione
intelaiatura, ossatura, struttura portante. -in partic.: telaio di un veicolo
sia superiori sia inferiori, estremità. -in partic.: ciascuna delle appendici deputate
inviti / taciturni nel sangue! -in funzione di compì, di limitazione con
animali, organo destinato alla riproduzione. -in partic.: organo maschile di fecondazione
la radice, la foglia). -in partic.: cormo. crescenzi volgar
, affiliato, adepto; socio. -in partic.: ciascuno dei soggetti che
a peggiorare 11 principato. -in un'assemblea deliberativa, organo rappresentativo o
. -corporazione di arti e mestieri. -in partic.: nella firenze medievale,
andati a gettar le membra. -in , con o per tutte le membra;
della « carne soda ». -in relazione con un compì, di limitazione.
-promemoria, nota, appunto scritto. -in partic.: serie di disposizioni,
anche l'atto del ricordare). -in senso concreto: ciò che forma oggetto
sua presenza in questa casa? -in forma di apposizione. aretino, 20-9
non vada ai pastizzi. -in funzione di compì, di specificazione attributiva,
gioventù passati in levante. -in previsione. bibbia volgar., ix-151
ci ha pensato nessuno! -in relazione con una prop. dichiarativa.
latini i segretari degl'imperadori. -in partic.: annuncio, segnalazione.
paradiso? della porta, 4-41: -in che spera dunque? -che quelle lacrime e
urlando come una menade ubriaca. -in una rappresentazione scultorea o pittorica. fr
dimora di campagna; dipendenza. -in partic.: locale adibito alla custodia e
infatti conveniva tutta la gioventù, -in relazione con un compì, di compagnia.
dei sentimenti che si intende esprimere. -in par tic.: tentennare (il
io avea ad essere della partita. -in partic.: reggere, amministrare.
è che mutazion di scena. -in partic.: provocare una perturbazioneatmosferica, dare
sottopongono pellegrinando a nuove regioni. -in relazione con una prop. subordinata.
verso un ordinamento sociale della produzione. -in relazione con una prop. subordinata.
potendo prendersela con me. -in relazione con un compì, di strumento
; difetto di fabbricazione, guasto. -in partic.: errore di stampa,
menda ha citato un villano. -in partic.: indennizzo che veniva rimborsato
di vestiario); apportarvi migliorie. -in partic.: rammendare (un tessuto
premura presso le parti. -in senso concreto: aspetto negativo, elemento
. che è affetto da meningite. -in partic.: che soffre delle gravi
di ragazzo poco dotato fisicamente). -in senso generico: paggio di corte.
intimità con la padrona di casa. -in relazione con un compì, di paragone.
a renzo che glielo buttasse. -in correlazione o in contrapposizione con l'avv
e più volontari d'ignoranza. -in correlazione con meglio. betussi, xliv-109
assai robusto e di calde colorazioni. -in relazione con un compì, di paragone.
, erano meno quiete del solito. -in correlazione o in contrapposizione con l'avv
da un trattino: -). -in algebra, anteposto, indica i numeri (
, il cortile era vuoto. -in meno: senza. beltramelli,
che vorrà scrivere sul conto mio. -in relazione con un compì, di paragone,
meno vantaggiosa, operazione meno efficace. -in partic.: difetto, manchevolezza, insufficienza
l'antitesi, il no. -in relazione o in contrapposizione col sm. più
amendue sono incorruttibili ed eterni. -in relazione o in contrapposizione col sm.
rischia di esser fraintesi il meno. -in men che non si dice, in men
/ la verità del tutto. -in meno: in quantità o in numero minore
-con uso attributivo: minore. -in meno di che: in brevissimo tempo,
i suoi calcoli da fattore. -in grado più o meno equivalente (con riferimento
poco scisse, pure scisse. -in relazione con un compì, di limitazione.
, estrema esiguità, somma ristrettezza. -in senso concreto: cosa o parte piccolissima
diverse); tavola imbandita, desco. -in senso generico: tavolo.
aveva preso a busseto. -in partic.: convito particolarmente sontuoso,
; refettorio, sala da pranzo. -in partic. mensa aziendale: riservata ai
preposto all'amministrazione di tali beni. -in senso improprio. mensa parrocchiale: beneficio
; menta selvatica, mentone. -in senso generico: erba aromatica. libro
alta mente del volontario dei mille. -in relazione con una prop. subordinata.
o delle facoltà interiori dell'uomo. -in partic.: facoltà di ricordare e
il comando formale da milano. -in relazione con una prop. subordinata.
professione da tenersi a mente! -in relazione con una prop. subordinata.
vicini resti in mente. -in relazione con una prop. soggettiva.
cognome e paese natale. -in relazione con una prop. subordinata.
sempre più sicuro e deciso. -in relazione con un compì, di termine.
a un certo punto ». -in relazione con un compì, di argomento.
caserma, -mentì ghersì. -in relazione con una prop. oggettiva.
il linguaggio, l'accento. -in relazione con una prop. oggettiva.
risolta facendo ricorso alle armi). -in senso generico: smentita, confutazione,
l'arme in mano? -in relazione con un compì, di specificazione
maschile, abbonda di follicoli piliferi. -in senso generico: mandibola.
l'ho appena sentito mentovare ». -in relazione con una prop. subordinata.
/ s'allineano le vele. -in forma di anacoluto. fenoglio, 152
che 'c'è di più. -in o nel mentre: nel tempo o nel
già menzione di terre coltivate. -in relazione con una prop. subordinata.
or a questo ora quello. -in espressioni ellittiche. dante, xlix-24:
è troppo fatta e sazia. -in una prop. interrogativa (per lo più
, mostra il mio seno. -in senso concreto: persona eccezionalmente leggiadra,
nutrice / per meraviglia uscita. -in partic.: prodigio o miracolo dell'onni-
sentito parlare fin da bambino. -in partic.: mirabile capolavoro dell'arte o
/ è mopso. -in modo mirabile, alla perfezione, in modo
due intanto c'intendevamo a maraviglia. -in modo chiaro, lampante; con grande evidenza
can che dietro si sentia. -in relazione con un agg. qualificativo, gli
meraviglia, poi risero e sacramentarono. -in relazione con una prop. subordinata.
si considerano morti e muoiono. -in relazione con una prop. subordinata.
moderni hanno fatto le meraviglie. -in relazione con una prop. subordinata.
, fredda e servile imitazione. -in relazione con una prop. subordinata.
così duramente il mio cuor serra. -in relazione con una prop. subordinata (
guardo vivere me stesso. -in relazione con una prop. subordinata.
-in relazione con una prop. subordinata.
la vite e l'ulivo. -in relazione con un agg. qualificativo o con
meravigliosamente: fare una santa morte. -in partic.: ricevere la benedizione apostolica
cresce, / a guisa de pesce -in gran mare. bonvesin da la riva,
. era costei la filosofia. -in relazione con un compì, di limitazione.
che impara speditamente a leggere. -in modo meraviglioso, in maniera meravigliosa:
prossimo con mistificazioni e raggiri abietti. -in partic. mercante di illusioni: imbroglione,
industrioso, intraprendente nell'attività mercantile. -in partic.: pulsante di traffici commerciali
, colore del mare. -in relazione con un toponimo o concorrendo alla
l'ambiente dove si svolge). -in partic.: commercio simoniaco. -anche:
mercati e di misteriose minacce. -in relazione con una prop. subordinata.
in vendita; prodotto, mercanzia. -in senso generico: ciò che è oggetto
valore intrin seco). -in partic.: qualunque bene prodotto dall'
scambio dello scalo merci. -in senso generico: cosa, materiale, sostanza
valore nell'ugola e nella nota. -in partic.: valore guerresco, coraggio,
dal rimorso e dalla vergogna. -in senso antifrastico. boiardo, 1-85:
, come premio dei loro meriti. -in senso generico: dono, naturale o
fanno bene, iddio mercede. -in relazione con un agg. possessivo.
accorati accenti, pietà e misericordia. -in partic.: implorare supplichevolmente la corrispondenza
ciascun santo ne grida merzede. -in mercede: in premio, in ricompensa,
guardi, ancorché irritato. -in seguito a condono. cornazzano, lvi-31
o industriale, merce, derrata. -in partic.: insieme degli oggetti,
cucito e di forniture per sartoria. -in partic.: bottega di mereiaio.
ma dove ritroverò io questa erba? -in molte botteghe se ne vendono, alle
.. oh! dio! -merda. -in bocca a te. dalla tua bocca
appetito, buono ima merda. -in espressioni di violenta imprecazione. aretino,
e offrirgli un leggero spuntino pomeridiano. -in senso generico: dargli da mangiare.
. avere). fare merenda. -in senso generico: pranzare, mangiare,
di verde sotto la luna. -in funzione di apposizione di un nome proprio
tal volta sotto tacque la prostituzione. -in partic.: il quartiere in cui
si misura il tempo vero solare. -in partic.: il quadrante dell'orologio
sotto il meridiano del mondo. -in qualsiasi corpo celeste, ciascuno dei circoli
o ramarri acquatici chiamati iguane. -in partic.: che fa parte delle regioni
abita in regioni situate a mezzogiorno. -in partic.: oriundo del meridione d'
mentalità e ai costumi dei meridionali. -in partic.: con l'esuberanza e
una regione o di un continente. -in partic.: italia meridionale.
di quelle nazioni nuove. -in relazione con una prop. subordinata.
nate di così alto legnaggio. -in partic.: trovarsi in una condizione atta
per mezzo tuo. -in relazione con una prop. subordinata.
gratitudine del mio popolo. -in relazione con una prop. subordinata.
[mi] hai ricoperto. -in relazione con una prop. subordinata.
essere / noto. -in relazione con una prop. subordinata.
divina (merito de congruo). -in senso generico: mettersi in grado di
rei amori accoglie e viglia. -in relazione con una prop. subordinata.
riconoscimento morale; rimunerare, ricompensare. -in partic.: trattare qualcuno con la
darebbe [ecc.]. -in relazione con un compì, di causa.
la capra] di quel servigio. -in relazione con un compì, di mezzo.
equo, degno, conveniente, dovuto. -in partic.: procacciato mediante il lavoro
offra i miei alla sua. -in relazione con una prop. subordinata.
grande spesa di magisterio. -in relazione con una prop. subordinata.
di un momentaneo obblio. -in relazione con una prop. subordinata.
merito, che sia premio. -in relazione con un compì, (per lo
ciò che riesce a tacere. -in relazione con un compì, di specificazione.
fabrizio » che possedeva molteplici meriti. -in partic.: proprietà terapeutica. bicchierai
causa e la pretesa fatta valere. -in partic.: fatto o insieme dei fatti
oltramonte se ne fecero merito. -in merito: in proporzione, in modo corrispondente
, di dentelli, di frange. -in partic.: orlato di cuspidi (una
paramenti liturgici; pizzo ^ trina. -in par tic.: vestito o arredo confezionato
trasparente; intreccio fino e delicato. -in partic.: l'insieme dei sottili
e con le capinere. -in liguria, passero solitario (monticola cyana
individuo sempliciotto, minchione, balordo. -in partic.: l'uomo adescato, incantato
e il mal d'occhi. -in partic.: mollica di pane.
di vita, era proprio -dovè convenirne -in casa sua. pratolini, 9-1075: che
pur sapeano cosa egli fosse. -in senso concreto. giovio, i-87:
colpo di scena dell'inaspettato. -in senso concreto: opera deteriore, scadente.
che una meschinità soffocante. -in senso concreto: azione gretta, vile,
commisto di elementi dialettali o forestieri. -in partic. sermoni mescidati: prediche miste
altro o nel mescere una bevanda. -in partic.: quantità di bevanda che
da consumarsirapidamente al banco o al tavolino. -in senso generico: osteria, bottiglieria;
travasa un liquido in un recipiente. -in partic.: servo o domestico
altra tinta che sia. -in senso concreto: miscuglio, miscela.
sanin poscia gl'idropici. -in partic.: imbibizione, inzuppamento.
sola cera, senz'altra mescolanza? -in senso concreto: miscuglio. citolini,
un paio di mescolanze '. -in partic.: confluenza, immissione.
dialetti, odori di pietanze. -in senso concreto: folla composita ed eterogenea;
, adatti alla preparazione di insalate. -in senso concreto: pietanza di erbe commestibili
gli oggetti; porre alla rinfusa. -in partic. mescolare le carte: cambiare
donna / t'ha destinata. -in partic.: unirsi carnalmente con persone
volevano essere tutti confidenti. -in relazione con una prop. subordinata.
un'entità nazionale, ecc.). -in senso generico: unirsi, andare congiunto
/ dell'acqua mescolata al grano. -in partic.: diluito; annacquato.
che lascia insipidita la bocca. -in partic.: costruito con materiali diversi.
interpolato; aggiunto a un contesto. -in partic.: che risulta da una
. -trice). che mescola. -in partic.: nelle industrie alimentari,
anno civile: mese civile). -in pariic.: mese lunare: v.
zione fluttuante del tenue. -in partic. vene e arterie meseraiche, vasi
, n. 41). -in partic.: porzione di legamento largo,
più antica delle nostre messe. -in senso improprio: l'eucarestia. giuseppe
. a san sebastiano ». -in senso improprio: recarsi al tempio evangelico
il tempo impiegato per tale operazione. -in senso concreto: il dispositivoelettrico o meccanico che
l'azienda che cura tale servizio. -in partic.: organizzazione commerciale per la
speciali a uomini o a dei. -in partic.: messaggero degli dei o di
dei moderni mezzi di comunicazione. -in partic.: ambasciata. anonimo,
destinato all'uso privato dei fedeli. -in partic. messalino festivo: quello contenente
. sbarbaro, 1-121: -te beato -in me sciamai -che tuoi dì trai fra
le prime pastorali della neve. -in senso generico: raccolto agricolo. ariosto
, titolo spettante al primo bargello. -in partic.: ufficiale incaricato di eseguire
fra il giudaismo e il cristianesimo. -in senso generico: attesa di un messia
una profonda trasformazione spirituale dell'uomo. -in partic.: atteggiamento di chi si
camere messe a porpora e oro. -in costruzione con un sostantivo preceduto dalla prep
di vivande in tavola, servizio. -in senso concreto: piatto, portata.
2. mescolanza, impasto di colori. -in partic.: ciascuna delle miscele di
con calce forte e grassa. -in partic.: tagliare (un vino)
con mele aguzza la vista. -in partic. vino mesticato: addizionato con
la mestica a tele e tavole. -in partic.; l'aiutante di un
: arte del combattere a cavallo. -in senso generico: equitazione. tansillo,
parte, / fatto a riccamo unito -in partic. prostituzione (per lo più nelle
di riposo? •. -in relazione con una prop. subordinata.
, non soffiare al vento ». -in relazione con una prop. subordinata.
girar col mesto piè? -in costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla greca
un compito, un dovere). -in partic. cerimonia mesta, rito mesto:
, un canto, ecc.). -in partic.: elegiaco; funebre.
avv. disus. mensilmente. -in partic.: al ricorrere delle mestruazioni,
colonna, piramide, guglia. -in senso generico: oggetto lungo e appuntito.
crudi insulti / meta porrai? -in costruzione con una prop. subordinata:
mucchio o cumulo di forma tondeggiante. -in partic.: mucchio di covoni, barca
trasferimento a sé di tale potestà. -in partic.: nel diritto longobardico,
per inettitudine o per svogliatezza. -in metà: nel mezzo, nel centro.
proprio, che si riferisce alla metabiosi. -in par tic. lievito metabiotico: che
anticipazioni nel pensiero di bacone). -in partic.: nell'accezione comune e
. -anche: teoricamente, concettualmente. -in partic.: prescindendo dall'esperienza diretta
di ciò che è metafìsico. -in partic.: valore assoluto, vali
o è conforme alla metafisica. -in partic.: universale, assoluto,
o àll'inse- gnamento della metafisica. -in senso generico: dedito o incline alla
studio e all'esercizio della filosofia. -in senso spreg.: propenso o abituato
simiglianza; traslato, tropo. -in partic.: catacresi. boccaccio,
-in metafora, per metafora, sotto metafora:
senso di connico- formale del diritto. -in senso improprio: cetto logico metaforizzato.
linguistiche eroiche -si udiva, dai buchi -in cui un metalinguaggio, come sarebbe il
formano ossidi di aspetto terroso. -in partic.: l'oro (per lo
al plur. miniera, giacimento. -in partic.: estrazione di metalli dalle
pause di sonno il romanzo-gasosa. -in partic.: strumento musicale a fiato (
5. figur. materia, sostanza. -in partic.: elemento costitutivo.
superficiali o strutturali dei metalli ferromagnetici. -in partic.: incrino = voce dotta
graduate degli stessi elementi. -in teratologia, formazione di un organo morfologicamente
risultando localizzato in modo anomalo. -in partic.: in patologia, trasformazione di
che segue un processo morboso polmonare. -in partic. empiema metapneumonico: versamento
diffuse per contatto di organi contigui. -in senso concreto: focolaio di infezione;
della metatonia o del me- tatonismo. -in partic. sillaba metatonica: sillaba radicale
sfasciata o abbattuta o sconquassata. -in senso improprio: fenomeno sismico. genovesi
) che giunge inaspettata, improvvisa. -in par tic.: rivolgimento o scompiglio politico
; accuratezza, minuziosità, pedanteria. -in senso concreto: azione, atto, comportamento
2. pedag. didattica generale. -in partic.: nella filosofia di antonio
, registrazioni, documenti, ecc. -in partic.: indirizzo della critica letteraria
del convento di * *. -in partic.: tecnica di esecuzione e di
scienza, dottrina, trattazione del metodo. -in senso concreto: complesso dei fondamenti teorici
il corretto impiego delle facoltà conoscitive. -in partic.: nel criticismo kantiano,
scientifico nello svolgere un'attività teorica. -in senso generico: metodo.
una determinata merce misurata in metri. -in metratura: che si misura e si
fare a meno della testa. -in partic.: schema di un componimento
di misura del verso; piede. -in senso generico: verso, strofe. -nella
oltre trenta metri in diagonale. -in senso concreto: strumento per eseguire misurazioni
.. alla grandissima meretrice! -in senso generico: città di vaste dimensioni,
nell'ambito nazionale e talvolta internazionale. -in partic.: città che conta oltre
chissà mai imbroccassi quella giusta. -in espressioni antifrastiche. ariosto, 203:
24. dare, donare; regalare. -in partic.: porre a disposizione di
« metta * pubblicista '». -in relazione con una prop. subordinata.
io sia un sovversivo ». -in espressioni ellittiche o incidentali. ariosto,
verbale il loro disaccordo. -in costruzione con la prep. a e un
una brutta fine a una persona. -in partic.: far morire in peccato mortale
, che si riferisce a mezenzio. -in partic. congiunzione mezenziana: congiungimento di
a'cacciatori. finisco dunque. -in partic.: le dodici e trenta,
a partire dal secolo xvi). -in partic.: simbolo militare e religioso
mi ha guardato ancora. -in partic. ant. ansa o meandro di
è detto comunemente verga secca). -in partic.: l'unica vela quadrata
facce lunghe e mezzanamente larghe. -in partic.: né troppo profondamente né
ed alcuno lontanissima. -in ugual misura, ugualmente. soderini,
luogo d'una virtù. -in giusto e armonioso equilibrio. carducci,
alla metà di un'altra moneta tipo. -in partic.: la metà di un
armonia di caratteri o qualità differenti. -in partic.: equilibrata capacità di giudicare
un'opera letteraria, di uno scritto. -in partic.: appartenenza, conformità,
i saluti e gli ossequi. -in partic.: che ha un'età intermedia
o estreme posizioni ideali o concettuali. -in partic.: eticamente intermedio fra il
che collega i due elementi opposti. -in partic.: che è frutto di eclettismo
, incoerente (un terreno). -in partic.: che è costituito da sabbia
non mi volgessi a lei. -in senso generico: che non è né particolarmente
; intermediario, mediatore, conciliatore. -in partic.: negoziatore di pace.
far mezzano tra gli uomini. -in partic.: chi si adopera per agevolare
. intercessore, patrocinatore, patrono. -in partic.: chi interpone meriti e preghiere
alla quarta parte del carattere adoperato. -in partic.: sottomultiplo (della misura
a circa quaranta litri. -in partic.: a genova, unità
, una forte e una debole. -in partic.: in pittura o nel disegno
e lo buttò in terra. -in posizione seduta. c. bini,
corpo di un animale macellato. -in partic.: carne di porco fatta seccare
a ponente di zurigo verso lucerna. -in partic.: nella circolazione stradale, l'
o per conservare acqua in casa. -in senso generico: brocca, anfora,
erba del prato è cosi scompigliata. -in par tic. mezza parte: metà.
appassito, grigio e opaco. -in dipendenza da un verbo, per indicare
che siano ammalati tutti. -in quel mezzo tempo, in o fra questo
dei francesi sul mezzo loro. -in forma rafforzata da bello o diritto.
in vista di affari da concludere. -in partic.: messaggero, emissario;
locomozione, mezzo di trasportò). -in par tic.: veicolo a motore
dell'organismo con l'esterno. -in partic. mezzo di coltura: sostanza organica
della musica, ecc.). -in senso generico: artificio retorico, elemento
il compimento di un'azione offensiva. -in partic.: scafi speciali destinati a
della pace e della speranza. -in mezzo: nel centro, nella parte centrale
abbandonato in mezzo le ingiurie. -in mezzo a o di, fra mezzo di
se ne venne in terra. -in mezzo con: insieme con. d'
, e poi te sola. -in mezzo, fra mezzo, per mezzo a
mezzo de lo colpo uscito. -in mezzo fra qualcosa: in posizione intermedia
la città di vercelli. -in mezzo fra due o più persone: nello
seno abbagliante scoperto a mezzo. -in modo da ridurre (o da essere ridotto
si vuole la tagliatura inungere. -in modo incompleto o manchevole; insufficientemente,
decisi di andarvi a fondo. -in prop. negative: neppure per metà,
trovarsi fra due punti di riferimento. -in partic.: costituire un ostacolo, una
giocolare2, n. 7. -in mezzo, di mezzo: nel punto medio
possa valicare tutto il popolo. -in seguito. g. villani, 6-20
-in mezzo (con valore attributivo): interposto
l'aria in mezzo. -in quel mezzo (con valore attributivo):
, cioè né giovani né vecchi. -in questo o in quel mezzo; infra o
velame a considerare cominciai. -in continuazione, senza interruzione. attribuito a
alcuna, senza fine. -in ogni modo; immancabilmente. seneca volgar
una regione, di una città. -in partic.: emisfero australe.
andava pur compiendo in italia. -in senso generico: le terre del sud,
variabile in relazione alla specialità. -in partic.: nell'atletica leggera,
un paese, di un continente. -in senso generico: le terre del sud
freddo in questo clima nordico. -in partic.: l'insieme delle regioni italiane
. metà di un quarto d'ora. -in senso generico: tempo brevissimo.
un'ora, a trenta minuti. -in partic.: l'istante, rilevabile
di un'impresa agonistica, ecc. * -in senso generico: periodo di tempo abbastanza
tondo. forma mezzo tonda. -in partic.: che ha una faccia piana
mezzi-tondi e due orchestrine rotte. -in par tic.: mattone con sezione semicircolare
il rimanente della terra. -in partic.: eunuco, castrato.
mi misurò uno schiaffo. -in posizione enclitica (normale con le forme
» si scolpò dal corridoio pierina. -in costruzione anacolutica. pavese, n-i-730:
/ come un suo sasso. -in posizione enclitica (usuale con le forme
/ senza saper perché. -in dipendenza da un verbo servile. giamboni
m'illumino / d'immenso. -in posizione enclitica rispetto a un verbo.
invece so quello che mi dico. -in posizione enclitica. petrarca, 47-12:
a indovinarmi del male vostro. -in relazione con verbi dichiarativi e cogitativi:
emette un suono acuto e stridente. -in partic.: cigolante. e.
per produrre foraggio, granella e olio. -in par tic. il miagro falso indica
specialmente nel movimento e alla palpazione. -in partic. mialgia epidemica: forma patologica
, pezzetto; briciolo, granello. -in partic.: pagliuzza o pepita d'
pur una mica di poesia. -in partic.: quantità esigua di denaro;
può lasciar passare! -in un'espressione interrogativa o dubitativa: forse
. « mica tanto ». -in una interrogazione retorica: non forse.
momento e la persona adatti. -in partic.: ciò che favorisce il sorgere
albero e si incastra nella scassa. -in partic. miccia dell'argano', asse
stile e i modi di michelangelo buonarroti. -in senso generico; in modo potente
province basche, fino al 1877. -in senso generico: soldato spagnolo di fanteria
anatolia; anatolico. l'infisso -in e dal sufi, miner. -ite.
zioni minime della pressione atmosferica. -in microaerotonòmetro, sm. apparecchio che
l'applicazione di diversi princìpi fisici. -in partic.: complesso delle particelle elementari
può costituire un carattere di varietà). -in partic.: riduzione abnorme della
particolari, detti antimicrofonici). -in acustica fisiologica, fenomeno che consiste nella
secondo la forma dell'involucro). -in senso generico: il complesso delle apparecchiature
. affetto o sofferente di micromania. -in senso generico: che tende a sottovalutarsi
rientra nella sindrome della depersonalizzazione). -in senso generico: tendenza a sottovalutarsi,
patogeno, saprofito, simbionte). -in partic.: microbio, batterio
tecn. saldatore impiegato nella microsaldatura. -in senso improprio: saldatore elettrico a stagno
risultati forniti da tali indagini. -in partic.: complesso di norme e di
, che è bianco. -in partic.: gheriglio. trattato delle
sino al midollo delle ossa. -in modo intenso, penetrante. pavese,
che si riferisce alla midriasi. -in partic.: che provoca la midriasi (
è fortissimo e ferocissimo. -in espressioni aggettivali. dolce sopra miele,
cibo delizioso; ghiottoneria, leccornia. -in partic.: frutta matura, dolce,
, benevolo, accattivante, conciliante. -in partic.: espressione del viso o
dire, a mele e focaccia. -in miele e in fiele: in bene e
medie. malattia del midollo spinale. -in partic.: affezione morbosa consistente nell'
2. degenerazione del midollo spinale. -in partic. mielosi funicolare: alterazione del
di montecatini, in val di cecina. -in senso generico: dolomite. bossi
tutte furon mietute dai rosai. -in forma attiva con significato passivo. crescenzi
requie / le cose incerte. -in forma attiva con significato passivo. bibbia
miete stelle nei divini chiostri. -in partic.: trarre, derivare, raccogliere
una vita umana nell'incipiente o pienofulgore. -in partic.: agire con avventata precipitazione.
solitamente con la stagione estiva). -in partic.: il momento di completa maturazione
in padella con olio o strutto. -in partic.: torta di farina gialla
. ant. pietra miliare, miliardo. -in partic.: miliario aureo.
più in linea d'aria. -in partic. miglio geografico o d'equatore:
cento fiorin d'oro. -in partic. miglio d'oro: miliario aureo
sono ormai stracche e consumate. -in partic.: riorganizzazione, riforma.
senza qualche miglioramento, partirono. -in senso generico: elevazione intellettuale e morale
sottoporre a miglioramenti edilizi o fondiari. -in partic.: restaurare, riparare, riadattare
medesime strade vi s'incamminano. -in partic.: avanzare nella carriera; ottenere
; dotato di più viva umanità. -in partic.: legato da più profonda e
ridotto, inferiore al normale. -in par tic. lampadina mignon: tipo
cagion di tal bordello. -in partic. figlio di una mignotta: come
allontanarsi; trasferirsi, cambiare sede. -in senso generico: venire, recarsi,
nemiche intenzioni de'fuorusciti. -in partic.: spostamento stagionale di mandre
. zool. ant. uccello rapace. -in partic.: nibbio, poiana.
applica nella prassi i princìpi informatori. -in partic.: che è membro attivo
l'arte). -in partic.: che partecipa direttamente
attendere alla carriera delle armi. -in partic.: partecipare attivamente a un'azione
lussu, bauer e rossi. -in partic.: appartenere a un ordine religioso
leva, sia professionalmente; soldato. -in partic.: soldata semplice o graduato
non ho fatto il militare. -in militare: in abbigliamento guerresco, in
fuori deil'ambito militare). -in partic.: conforme ai canoni dell'architettura
ha chiamato ha ripreso a passeggiare. -in partic.: membro della milizia volontaria
ideale, una fede, una dottrina. -in partic.: membro della chiesa militante
e la realizzazione di un ideale. -in senso generico: partecipazione a una qualsiasi
in quella missione o milizia. -in partic.: regola di vita, condotta
), talvolta, anche, irregolare. -in senso generico: soldato, militare.
; chi si millantava. -in relazione con una prop. subordinata.
millenario farà forse ritorno. -in partic., secondo antichi riti orientali
ad altre grandezze omogenee). -in senso generico: ragguardevolmente maggiore. -
(di un numero generico). -in partic.: la millesima parte di
si è verificato un dato evento. -in partic.: l'anno mille.
; pari d'inghilterra, lord. -in senso generico: gentiluomo inglese.
gestuali, pantomime e danze figurate. -in senso generico: danzatrice, attrice (
nuovo linguaggio di naturalismo soggettivista. -in partic.: riproduzione letteraria di un
l'interiorità di esso animo. -in senso concreto: il mondo, il cosmo
, azione mimica: mimo. -in senso generico: rappresentazione drammatica.
ant. attore, interprete di mimi. -in senso generico: attore. minturno
atteggiamenti che assumono oppure li imita. -in par tic.: sommesso,
espressa dalla chiesa nei loro confronti). -in senso generico: attore.
tre battute di commedia. -in senso generico: opera, rappresentazione drammatica
cinque mine di peli almanco. -in senso generico: misura di capacità.
, come la violazione di domicilio. -in senso concreto: il male stesso in
sia rispettata la volontà del minacciante. -in senso concreto: la pena prevista,
come invito a una salutare resipiscenza. -in senso concreto: la pena, il
determinano il verificarsi di tale circostanza. -in senso concreto: il pericolo che incombe
parole, illusione, minaccia. -in senso concreto: pericolo, insidia.
minacciaménto, sm. ant. minaccia. -in partic.: promessa di castigo da
, col dativo di persona). -in partic. minacciare qualcuno di guerra:
di spiacevole, di non desiderato. -in partic.: dare, suscitare l'impressione
-volgere al brutto, farsi tempestoso. -in partic.: spumeggiare, ribollire;
avrà fatto tremar per loro. -in relazione con un complemento di limitazione.
(un complesso di fortificazioni). -in partic.: che è armato per
e si incastra nella scassa; miccia. -in partic.: dente sagomato all'estremità
piatto, porzione di tale vivanda. -in senso generico: qualsiasi vivanda o
avorio, ecc.). -in partic.: ornare con piccole figure e
la diffusione del libro a stampa. -in senso concreto: opera eseguita con tale
. 4. disus. cosmesi. -in senso concreto: trucco, imbellettamento.
alla villa affittata da celestina. -in breve, in sintesi. spallanzani,
congegni e di dispositivi elettronici). -in senso generico: estremamente piccolo, ridottissimo
di zolfo nelle vicinanze. -in senso improprio: cava. carteggio inedito
estens.: riformista, gradualista. -in senso improprio: menscevico. 2
d'un dito minimo umano. -in partic.: che costituisce il componente
fenomeno fisico, una dimensione). -in partic.: che ha ampiezza molto
minimo e minimissimo. -in locuzione iperbolica. baretti, 6-290:
limitato numero di obiettivi da conseguire. -in partic.: minimalismo. oriani,
due sberle, il minimo. -in minima parte: in misura molto limitata,
riforma di limitata importanza e incidenza. -in partic.: l'insieme dei provvedimenti
n. ii e 12). -in partic.: che è proprio,
a uno dei partiti del governo. -in partic.: che costituisce la maggioranza
un impiegato, un funzionario). -in partic.: che costituisce il personale dei
clero per esercitarlo a dovere. -in senso generico: destino. lucini,
che riveste la canea di ministro. -in partic.: esercizio della funzione di
; ancella, inserviente; governante. -in partic.: cameriera privata di una
un medico falso. speriamo. -in partic.: somministrare (una medicina)
, distribuire il cibo in tavola. -in partic.: scodellare (la minestra)
della chiesa i conforti ministrai. -in senso generico: compiere i riti della
, una serva in fine. -in partic.: servire a mensa.
u's'agenza / ciascun ch'ha piagenza -in amore. -con riferimento alle
su tutto il mercato. -in partic.: funzionario pubblico investito di
ministri era meo zezza. -in partic.: fiduciario di un datore di
ministri dell'altare '. -in partic.: chi amministra un sacramento,
tussi, don gregorio aitese. -in senso generico: sacerdote. nievo,
è poi risultata accolta dalla maggioranza. -in partic.: nell'ambito di un
manca di una maggioranza parlamentare precostituita. -in partic.: governo costituito da appartenenti
quelle di cui dispone il gruppo dominante. -in partic.: in una comunità politica
facoltà fisiche, psichiche o intellettuali. -in senso concreto: imperfezione fisica, lesione
cioè il più piccolo di tutti). -in partic.: che ha dimensione
è più giovane d'età. -in partic.: fratello cadetto. bibbia
gesti e pensieri dei minori. -in senso generico: chi non ha ancora raggiunto
inflessibili e il suo rigore spietato. -in partic,.: terribile, duro;
bordello e arte meretricia. -in partic. stor. uno dei cinque simboli
rapido fino a divenire un allegro. -in partic.: brano strumentale, basato
. per estens. corda, fune. -in partic.: corda -in modo non
fune. -in partic.: corda -in modo non scorrevole. di uno strumento
che da essi è stato approvato. -in partic.: sopprimere, elidere (una
definitiva; bozza, brutta copia. -in partic.: in diplomatica (e,
, la minuta delle commissioni. -in partic.: elenco delle vivande e delle
minute. 7. locuz. -in minuta: in forma non proto- collare
che compongono un congegno meccanico. -in partic.: ciascuno dei pezzi minuti di
valore collettivo: piccolo congegno meccanico. -in partic.: l'insieme di rotismi
, è diffìcile d'intendersi. -in senso concreto: qualsiasi corpo, realtà,
estrema diligenza, meticolosità, minuzia. -in senso negativo: pignoleria, pedanteria.
di tanta arte e splendore. -in senso concreto: ragionamento sottile e sofistico
e puntuale; dettaglio, particolarità. -in senso negativo: questione di scarsa importanza
sminuzzato, ridotto in particelle piccolissime. -in partic.: sciolto e reso friabile con
fizi o pecunia. -in piccole partite, al dettaglio, in piccoli
d'andar birboneggiando in libertà. -in modo frammentario, inorganico. l.
sua bella pelliccia di velluto. -in modo rigorosamente esatto. leonardo, 1-109
un altro da superare. -in modo dettagliato, esauriente e puntuale;
v. quarto), ecc. -in senso generico e, talvolta, con valore
esigere da altri rigorosa puntualità. -in un minuto, in due minuti, in
strade e nei cortili. -in partic.: dettaglio anatomico. r
in oriente o in ungheria. -in partic.: frazione minima, intervallo brevissimo
minuzia su cui dissento. -in espressioni esclamative. berchet, 1-64:
quando bettina fosse di ritorno. -in partic. frammenti di pasta alimentare.
cosa crede mangino questi poveri, mi risponde -in media, mezzo chilo di pane,
in frantumi; triturato, sminuzzato. -in partic.: tagliato, diviso in
, avanzo o boccone di cibo- -in partic.: briciola di pane.
minuzzoli del figliol di monaldo? -in frase negativa: nulla, niente.
a una dipintura sonora del mondo esterno -in grandi affrescatile totali o in quadrettini e
abbiano èfxó?, èptóv. -in costruzione ellittica latineggiante. varchi, v-994
mio messer andrea tedaldi. -in formule allocutive, con le quali si intenda
avventatamente, senza riguardi. -in fede mia: v. fede, n
. fede, n. 17. -in nome mio: in mia vece, al
, sm. istol. cellula muscolare. -in partic.: istiocita del miocardio,
perché traete solamente in arcata. -in una determinata direzione (con riferimento allo
coniglio cambiava continuamente posizione. -in costruzione assol. n. e l
unsentimento, uno stato d'animo). -in partic.: tremendo (lo spavento
suscitano meraviglia, stupore o ammirazione. -in partic.: imprese di grande valore
ultima notte del pelide achille. -in costruzionè con un agg. qualificativo,
mi fa segno d'avviarci. -in modo molto chiaro e perspicuo, in maniera
addominali, localizzato nel ventre. -in par tic. melanconia mirachia: ipocondria.
colo o una grazia. -in partic.: guarito per intervento soprannaturale
varie religioni, con la divinità. -in partic.: nella religione cattolica,
volta mirabili, misteriosi o prodigiosi. -in partic.: prova eccezionale di virtù
, che suscita ammirazione e meraviglia. -in partic.: ciascuna delle sette meraviglie
tentativo di realizzare il miracolo della fusione -in uno stile che anziché operare sul reale
a sgranocchiare il suo torrone. -in senso generico (al plur.):
e costante per un tempo medio-lungo. -in partic.: nella storia recente dell'
faustino è esposto. -in modo accidentale, casualmente, per combinazione
pinge primavera / e tutto tate. -in relazione con una prop. subordinata.
languida e appassionata, con insistenza. -in partic.: vagheggiare la persona amata
la scìa di luce. -in relazione con un compì, pred.
con novo intenso desiderio aneli. -in relazione con una prop. oggettiva.
occhio dei primi fervidi credenti. -in relaz. con un compì, predicativo.
sollecita / verso il mistico porto. -in partic.: cercare, indagare, accertarsi
solo mirino il proprio comodo. -in relazione con una prop. subordinata.
linguadoca e provenza mirassero tarragona. -in relazione con una prop. subordinata.
terapeutiche astringenti e toniche; mortella. -in partic.: bacca, ramo,
formare un tutto omogeneo e uniforme. -in senso concreto: sostanza ottenuta con tale
di tabacco da pipa e da fiuto. -in senso concreto: tabacco miscelato.
. -trice). che miscela. -in partic.: nelle industrie alimentari,
anche miscelatrice, sf.). -in partic.: nei motori a combustione
in occasione di qualche ricorrenza particolare. -in senso generico: antologia, crestomazia.
. 4. affollamento, ressa. -in senso concreto: folla eterogenea.
si mescolano due o più sostanze. -in senso concreto: insieme di elementi vari
la mischianza del nostro popolo. -in senso concreto: folla o gruppo di persone
disposizione e ottenere un ordinamento casuale. -in partic. mischiare le carte: scozzarle.
sapientemente l'utilità con il piacere. -in partic.: istruire e dilettare nello
degli alimenti in altri luoghi nascono. -in modo disordinato, caotico; senza un ordine
, aggiunto, incorporato, infuso. -in partic.: diluito, annacquato.
, in un contesto; intercalato. -in partic.: costituito dal contemperamento o
. che mischia, che mescola. -in partic.: nell'industria tessile,
mischiato; amalgamato, impastato. -in partic.: impuro per l'aggiunta o
spazio il corpo vasto. -in mezzo, fra due o più oggetti.
una miscela stabile o soluzione. -in senso generico: mescolabile, frammischiabile.
, ateo; empio, sacrilego. -in partic.: che non aderisce
interpretandole in modo eterodosso; eretico. -in senso generico: peccatore inveterato. -
, ateismo; irreligiosità, empietà. -in partic.: condizione di chi non
, disobbedienza, indisciplinatezza, ingratitudine. -in senso concreto: atto o comportamento pervicacemente
ecc.; dubitare, diffidare. -in partic.: non aver fede nell'esistenza
l'ombra miserabile di clito. -in relazione con un compì, di limitazione.
è arrivato il vostro nome. -in un'esclamazione, per manifestare sconforto o
insieme di circostanze, ecc.). -in partic.: poco propizio, sfortunato
una connotazione fortemente spreg.). -in partic.: umile e scar- scamente
, violatore e incendiario. -in senso concreto: atto, comportamento,
camisoto e scalza e miserabilmente. -in modo che denota grande penuria di risorse
-in modo estremamente impacciato; goffamente. g
così miseramente da principio? -in modo estremamente pignolo, pedante o,
pensare': di concetti meschini. -in modo approssimato, inadeguato, limitato rispetto
suprema miserazióne del padre celeste. -in senso concreto: atto, manifestazione di
da taccagno. ariosto, vi-814: -in ver o ch'ei de'essere / pover
pericolo la vita di lui. -in meno di un miserere, in poco più
sono miserevolmente mantenere la loro vita. -in modo da denotare trascuratezza nell'aspetto esteriore
si preparano qui miserevolmente. -in modo banale, goffo, impacciato.
, calamità; disgrazia, disavventura. -in partic.: malanno, malattia.
di abiezione, di bassezza morale. -in senso concreto (per lo più al
luogo, di un oggetto). -in senso concreto: luogo miserevole, squallido
; dappocaggine, viltà, pusillanimità. -in senso concreto: vizio, peccato, fallo
tale stato di povertà e di indigenza. -in partic.: carestia. cavalca
intendevano dimettersi dall'officio loro. -in partic.: mancanza di salute, gracilità
, miserie, / miserie grandi! -in faccia al suo signore / mai per
- anche: avidità, cupidigia. -in senso concreto: atto o comportamento dettato
senza risparmio, splendidamente. -in miseria, per miseria di qualcuno: con
pietà; invocare il suo perdono. -in partic.: fare atto di sottomissione
restio a spendere, molto parsimonioso. -in senso negativo *: taccagno, spilorcio,
colpevolmente; che costituisce un delitto. -in partic.: che è stato commesso
azione, grave colpa, peccato. -in partic.: delitto particolarmente nefando e
sf. letter. ant. slealtà. -in senso concreto: atto, azione,
abitanti in paesi anglosassoni). -in partic.: istitutrice; governante.
religiosi che svolgono attività di missione. -in partic.: membro della congregazione della
tera di risposta, detta responsiva). -in senso generico: lettera, messaggio,
scrive / che misteriosamente. -in modo iniziatico; in modo incomprensibile per
, ma sì a'perfetti. -in modo oscuro, allusivo, ermetico, poco
di conoscenze e di strumenti culturali. -in senso concreto: ciò che è misterioso
; inspiegabile, inesplicabile, incomprensibile. -in partic.; che non rientra negli
, singolare; insolito, curioso. -in partic.: che non è noto
, di un atto, ecc. -in senso concreto: allegoria; simbolo.
secondo soltanto a quelle di francesco. -in partic.: scrittore che tratta argomenti
; raggirare; irretire; confondere. -in partic.: truffare. - anche
o di tinte diverse; screziato. -in partic.: venato, striato, punteggiato
per lo più eterogenee, in altre. -in partic. ': scoria, residuo
di elementi per lo più eterogenei. -in partic.: accostamento, fusione armonica
per lo più eterogenee in altre. -in partic.: scoria, residuo,
oggetto 0 di un corpo fisico. -in partic.: dimensione, grandezza,
chiamavano « piantamento alla romana ». -in senso concreto: campione della grandezza considerata
fine di prevenire errori e falsi). -in senso generico: apparecchio, congegno,
le misure) ', taglia. -in partic.: ciascuna delle categorie,
di vestiario; prova di sartoria. -in misura (con valore aggettivale):
prevenire il verificarsi di eventi sgraditi. -in senso concreto: cautela, precauzione (
di un determinato tipo di verso. -in senso generico: verso; struttura metrica
a peso come il sale. -in scala. targioni tozzetti, 11-2-582:
non per altezza o profondità. -in quantità limitata. cavalca, 16-2-203:
misura d'una piena menata. -in modo perfettamente proporzionato. cambini, lxxxviii-1-370
fatto esperienza che s'apprezza. -in modo adeguato, appropriato; secondo la
spirito, non d'oriuolo. -in relazione con, relativamente a. de
della sua supposta innocenza filosofica. -in modo degno, conforme, adeguato.
con bella misura le materie. -in modo cadenzato, ritmico, regolare.
e misura, del baretti. -in misura a: in concomitanza. achillini
rifatto il corpo del camminatore. -in misura di: in ragione di, sulla
di trenta gradi l'uno. -in qualche misura, in certa misura: per
misura ai dibattiti e contrasti politici. -in quale o cotale misura: secondo che,
; dosare; concedere con gradualità. -in senso generico: dare, concedere.
misurate le sillabe. forteguerri, iv-517: -in corinto / m'eran fin misurate le
, ponderare; contenere, moderare. -in senso generico: pronunciare, proferire.
, stimare; considerare, ponderare. -in partic.: determinare, stimare, soppesare
limite, discretamente; regolatamente. -in partir,.: in piccola misura,
quantità, di dimensione, ecc. -in partic.: chi, in base
secoli e de'secoli correnti. -in alcuni tipi di lavorazioni industriali, come
andare a vedere il mare? -in costruzione impers. mazzini, 23-114:
aghios aveva mitemente consentito. -in modo da denotare dolcezza, pacatezza,
popolo, per un'età, ecc. -in partic.: nella concezione politica di
interpretazione e allo studio dei miti. -in partic.: autore latino o
le cortine della ricca portantina. -in partic.: fascia di colore azzurro cupo
della mitria che egli agognava. -in mitra: che si comporta in modo estremamente
invia, chi spedisce. -in partic.: chi spedisce lettere, pacchi
che sarebbe scoppiata! ». -in frasi interrogative o negative. iacopone,
'a questo mo'che qui'. -in espressioni enfatiche ed esclamative. g.
ci siamo / per un pezzo. -in mo'che: in maniera che, in
stabile) ', trasportabile. -in partic.: che può ricevere un movimento
. ricchezza mobile, patrimonio mobiliare. -in partic.: denaro o altri
portandovi il mobile più caro]. -in correlazione o in contrapposizione con stabile,
dice in una parola, roba. -in partic.: oggetto commerciabile, mercanzia,
come a una mamma? -in partic.: tipo originale, strano,
una persona o a una collettività. -in partic.: mobilio, arredamento, suppellettile
contem plarlo. -in partic.: forte predisposizione ai lunghi
sotto l'impulso di determinati agenti. -in partic. mobilità delle cariche elettriche o
, imbecillità, stoltezza, follia. -in senso concreto: atto che rivela stoltezza,
nuovamente tra naso e bocca. -in senso generico: pezzo di una stoffa
. -anche: lucignolo, stoppino. -in senso generico: candela (per lo
- anche: colaticcio di candela. -in senso generico: candela presso che intera
il barrocciaio schiacciò un moccolo. -in senso generico: esclamazione. de amicis
usata da seme e da foraggio. -in partic.: ervo, lero (
estens. uso, abitudine, andazzo. -in partic.: usanza cattiva, consuetudine
compiere una determinata azione, ecc. -in partic.: modo espressivo, stile,
un'azione o di un avvenimento. -in senso concreto: maniera particolare in cui
l'attuazione del contenuto dell'atto stesso. -in senso concreto: modo o insieme di
accessorio delle costruzioni militari e navali. -in partic.: nelle bocche da fuoco
e di una capacità determinata. -in partic.: forma quadrangolare di legno,
, di modellini e di miniature. -in partic.: modellismo. 2
il giorno degli esami. -in partic.: persona effigiata o scelta per
di cipri nel boccaccio. -in partic.: autore letterario o artista che
unico esemplare; creazione di moda. -in senso generico: abito estremamente elegante e
immagine / viva parlante di felicità. -in partic.: opera d'arte o di
. prototipo di una produzione in serie. -in partic.: in fonderia, oggetto
ha per lo più le stesse dimensioni. -in partic.: nell'arte del getto
i contrasti di parte e di interessi. -in senso generico: governare, reggere,
senso della misura e dell'equilibrio. -in partic.: con senso del limite
virtù del « suo » philips. -in relazione con un agg., ne attenua
fanno stare per mezz'ora. -in forma attenuata, con intensità limitata.
per non scomparire davanti a me. -in modo non strettamente rigoroso. carducci,
, di guida sulle volontà altrui. -in partic.: che esercita una funzione
comunità o un popolo; reggitore. -in senso generico: che esercita una notevole
post-risor gimentale italiana). -in senso generico: qualsiasi gruppo o
appunto la moderazione che va male. -in costruzione con una prop. subordinata con
ant. limitatezza, esiguità, scarsità. -in partic.: scarsità d'acqua.
orientamento sostanzialmente conservatore e immobilista). -in partic.: con riferimento all'età
ogni interesse di cultura. -in senso concreto: modo nuovo e diverso,
lo piantò in asso. -in senso concreto: oggetto, strumento, macchina
di chi parla o scrive; contemporaneo. -in partic.: che vive o è
svizzera; badate al contenuto. -in quantità limitata. b. segni,
discreto, timido, remissivo. -in senso generico: complesso delle virtù, delle
non fossimo noi a proclamare. -in senso concreto: atto di umiltà.
. -anche: castità, continenza. -in senso concreto: gesto, espressione,
modestia all'altre due confine. -in senso concreto: esempio o atto di moderazione
l'animo, l'indole). -in senso generico: che si distingue per
esercizio popolare di una dittatura. -in relazione con una prop. subordinata.
: venditrice di cappelli per signora. -in senso generico: sarta per signora.
di non farci più nulla. -in unione con un agg. forma un nesso
di muoversi, di gestire, ecc. -in partic.: comportamento educato e affabile
modi che era un signore. -in relazione con un agg. o con un
giudizio, in una scelta, ecc. -in partic.: tecnica. -anche:
, opportunità, possibilità; mezzo. -in partic.: possibilità finanziaria, disponibilità
norma, struttura o forma metrica. -in senso generico: forma o genere letterario
i modi / del mio poter. -in partic.: genere di peccato. -anche
: mi); tono, tonalità. -in senso generico: serie costante, successione
to'la falce; a modo! -in maniera conveniente, opportuna, soddisfacente;
, mettiamo del suo olfatto. -in costrutto ellittico. poesie musicali del trecento
mia non potè far difesa. -in relazione con un agg. possessivo.
parti vergognose con una foglia. -in relazione con un agg. possessivo.
metadella a modo di toscana. -in conformità col suo nome. carani,
sempre a modo di pochi. -in relazione con un agg. possessivo.
-grosso modo: v. grossomodo. -in o a o di o per un altro
, ce lo avrebbero fatto sapere. -in o per modo: talmente, a tal
compassione in modo sono calde. -in molti, in tanti, in cento,
farsi il maggior male possibile. -in , a o per ogni modo, in
dovuto in ogni modo parlare. -in tutti i casi, in qualsiasi evenienza.
rispose don abbondio. -in frasi negative: in nessuna maniera, per
fosse compresa nell'unità del cristianesimo. -in o per nessuno o nullo modo; in
né per modo nessun conveniente. -in qualche modo, in modo alcuno, per
di sfoggi e di magnificenza. -in , a, per o di questo,
a quel modo, ecco! -in un certo modo, in o per certo
, né più né meno. -in o per che modo: in quale maniera
persone alle quali non era diretto. -in , a, per, di modo che
sempre nel mezzo del lastrone. -in relazione con un agg. qualificativo: in
assai lontano dalla stazione. -in costrutto ellittico. compagni, 1-20:
qualunque modo e's'imiti. -in o per tal modo che: così che
quale... ». -in una forma o in una misura molto approssimata
modalità, condizioni, clausole determinate. -in partic.: cedola, polizza per
un po'modulata e cantata. -in costruzione col discorso diretto. linati,
variare il valore di una grandezzafisica. -in partic.: far variare l'ampiezza o
con modulazioni, mediante una modulazione. -in senso generico: in modo gradito all'
sistema a ponte con resistenza variabile. -in partic.: nel radar, generatore
a vari generi degli edifizi. -in partic.: nella tecnica edilizia moderna,
, n. 1). -in senso concreto: elemento architettonico proporzionato sulla
(contrapposta cioè al testo). -in senso generico: motivo musicale, melodia
proporzionare le misure di un insieme. -in par tic.: nell'architettura classica
retrograda 'suipsità '. -in senso concreto: oggetto esemplare, che
pur non prevedendo la ratifica ufficiale. -in senso generico: condizione dell'esistenza,
sgradevole, puzzo insopportabile, lezzo. -in partic.: alito cattivo, fetido
di legno e cerchi di ferro. -in senso generico: mastello, botte.
; a novara m2 3066). -in senso concreto: estensione di terreno che
di terreno che ha tale superficie. -in senso generico: superficie di terreno necessaria
com'è stato contrattato. -in gran quantità, in abbondanza; in numero
della sua cultura, della sua lingua. -in senso generico: indiano, orientale.
corrispondere alle parche dei romani). -in partic.: ciascuna delle sorelle componenti
delle sorelle componenti la triade divina. -in senso generico: destino, fato.
mola o con una macchina molatrice. -in partic.: lucidare a piombo (
persona addetta ai lavori di molatura. -in partic.: nell'industria vetraria,
o di una macchina molatrice. -in partic.: nell'industria vetraria, riduzione
e gelata stretta d'una serpe. -in forma att. con signif. pass.
il globo terrestre, il mondo. -in partic.: configurazione, consistenza,
la sferica / terra. -in partic.: il corpo umano, il
ritirarsi per un corridore coverto. -in partic.: catafalco. mascardi,
sulla mole di un componimento. -in senso concreto: opera dell'ingegno, letteraria
congresso dei birri '. -in senso concreto: nazione, stato, continente
che non li vedranno finiti. -in senso concreto: impresa, compito, incarico
minime che formano la stessa sostanza. -in senso generico: particella minima di materia
organica o inorganica; frammento piccolissimo. -in partic. molecola attivata (o eccitata
che reca molestia; che importuna. -in partic.: che induce in tentazione
, scongiurare con eccessiva insistenza. -in partic.: insidiare, tentare di violare
di mettergli in preda. -in partic.: attaccare ripetutamente una formazione
tanto lo avevano molestato. -in relazione con una prop. soggettiva.
ant. torturare, seviziare; straziare. -in partic.: martirizzare. crescenzi
, volesse pur farsele strappare. -in senso concreto: malattia, morbo. -con
non dilaterà esattamente le vescicole. -in senso concreto: materiale elastico. g
12. vivacità, energia inesauribile. -in par- tic.: loquacità.
-lasciare uscire, fare allontanare. -in partic.: dare a qualcuno il
essa un ascendente o un diritto. -in senso generico: abbandonare, lasciare qualcuno
lasciavasi cader come un gnocco: ghioldi -in questa -mollan- dosegli il furore, ispaventato
per qualche minuto, ancora. -in relazione con una prop. subordinata.
le giunture, gli arti). -in parti.: che non presenta rigidità
, lussurioso, incontinente, dissoluto. -in partic.: che accorda senza difficoltà
forti, quasi feroci e barbari. -in costruzione con un compì, di limitazione.
un'attività, un'occupazione). -in partic. arti molli: le attività
e stremato, impetuoso e caduco. -in costruzione con un compì, di limitazione.
che le sente facilmente. -in relazione con un compì, di limitazione
di acqua; madido di sudore. -in partic.: imbrattato di sangue.
- lacrime! - hai pianto? -in rapporto con un compì, di relazione.
ecc.); cosparso di rugiada. -in partic.: fangoso. crescenzi volgar
cui spiccavano strali infiammati. -in rapporto con un compì, di relazione.
/ fean lamento sull'ucciso. -in unione con un altro agg. di significato
e le cosce in molle. -in metafora oscena. b. giambullari,
, di elasticità, di flessibilità. -in partic.: movimento ritmico dei veicoli
guarda quello che tu di'. -in modo troppo poco vigoroso. a.
; senza impeto, senza violenza. -in partic.: con corso tranquillo,
cadenza soave del suo dialetto. -in modo attutito, ma chiaro e distinto.
, due oggetti o parti indipendenti. -in partic.: filo di ferro opportunamente sagomato
ed è contrario di durezza). -in senso concreto: oggetto, sostanza,
carattere e con rilassatezza di costumi. -in partic.: lascivia, lussuria,
.: lascivia, lussuria, effeminatezza. -in senso concreto: azione, atteggiamento,
uno sguardo, ecc.). -in senso concreto: gesto sensuale; atteggiamento
morale e nella rilassatezza dei costumi. -in partic.: lascivia, lussuria, effeminatezza
: lascivia, lussuria, effeminatezza. -in senso concreto: atto, atteggiamento,
hanno viziato la moglie? -in partic.; masturbazione. giovanni dalle
, inettitudine; apatia, indolenza. -in senso concreto: manifestazione di apatia,
. intriso di acqua, bagnato. -in partic.: fangoso, cedevole per l'
. 6. sm. acqua. -in senso generico: liquido, umidità.
, di un frutto, ecc. -in partic.: mollica del pane.
forza del mollone di chiusura. -in partic.: robusta molla a forbice che
fuori d'ogni umidità e mollore. -in senso osceno. canti carnascialeschi, 1-171
, sm. grossa mola, molazza. -in partic.: nel linguaggio della tecnica
o il proprio dolore. -in partic.: stampare in numero imprecisato,
e lo sviluppo di una pianta. -in partic.: propagginare. lastri,
, che esprimevano perizia. -in partic.: aumentare notevolmente nel numero
in mano con geometrica progressione. -in partic.: il raccolto di cereali ricavabile
culturale); massa popolare, proletariato. -in partic.: la plebe dell'antica
grossa concentrazione di truppe, esercito. -in partic.: gruppo di armati, milizia
gregge. 15. locuz. -in moltitudine: in un numero eccezionalmente grande
una specie di minuscolo villaggio. -in funzione di predicato. cielo (talcamo
furono molti e svariati. -in posizione enfatica, dopo il sost. a
corpo e freddò lo fervore. -in relazione con un compì, partitivo.
guarnigione che vi è moltissima. -in relazione con un sostantivo collettivo, come
a pianger eran vaghe. -in relazione con un compì, partitivo, indica
spirituale o intellettuale); abbondante. -in partic.: assai elevato (il
, molto stampa dell'ottocento. -in formule di cortesia. boccaccio, dee
cani abbaiar, muggiare armento. -in lungo e in largo, per ogni dove
vettoriale, ecc.). -in partic. momento di una forza rispetto a
sono messe a impastare. -in espressioni di tipo interlocutorio, per invitare
pensier cangi a momenti. -in costruzioni disgiuntive o correlative. crusca [
da camera, a momenti. -in costruzione con un verbo di modo finito
preso di momento in momento. -in momenti, in momento: immediatamente,
a cui egli le aveva assegnate. -in questo momento: ora, adesso, attualmente
, che mi aspetta. -in un momento, in un momento di tempo
è termine del linguaggio infantile). -in partic.: il latte (materno o
che pronuncia solo i voti semplici). -in senso generico, con uso improprio:
privati, che vive nel mondo. -in senso generico: donna che conduce una
? -vuoi farmi parlare? -dice marco. -in città, sì, da quella mia
dei-monaci; conforme alla cultura monastica. -in senso spreg.: ecclesiastico, fratesco
principi di solidarietà e fratellanza umana. -in partic.: nel cristianesimo, fenomeno
tipico atteggiamento conservativo dell'isola. -in partic.: persona con caratteristiche,
e si contrappone a repubblicano). -in partic.: che si fonda sulla
. non vedeva altra soluzione. -in relazione con un compì, di specificazione
veterano per umili strade guidato. -in senso generico: mutilato in una partequalsiasi del
, incischiato e monco tutto! -in relazione con un compì, di privazione.
chirurgica o per malformazione congenita. -in partic.: moncherino. -anche: arto
carne e pareva che mordessero. -in odontoiatria, parte del dente decorticato dello
bolognese, 'roncatura '. -in senso generico: mondatura di frutti (
mate rialistica, utilitaria. -in senso concreto: qualsiasi manifestazione,
essere adulati di grandezza. -in senso concreto: fama, gloria, onori
ricercati, raffinati e anche frivoli. -in partic.: che compone opere letterarie
della corteccia, con attrezzi taglienti. -in partic.: scortecciare. - anche
miglior vino di vai lagarina. -in partic.: ripulire le foglie di gelso
immondizia, da residui, da rifiuti. -in partic.: spazzare (un luogo
, da corpi estranei; vagliare. -in partic.: privare un cereale delle
tormento interiore; riscattare, redimere. -in partic.: purificare l'anima dalle
d'argento risbocchi dal nevato. -in erboristeria, costituito solo dalle parti attive
difetti o imperfezioni; riconosciuto innocente. -in partic.: purificato dai peccati.
con olio, le mangia. -in partic.: paglia corta, pula dei
infestanti di una coltivazione; sarchiatura. -in partic.: monda del riso.
compongono, struggono nella fiamma albeggiante. -in partic.: assenza di corpi estranei o
che vi siano mischiati; raffinare. -in par- tic.: depurare un liquido
umori stagnanti e dalle secrezioni nocive. -in partic.: sgombro del cibo (lo
ne ruban libbre sei o sette. -in senso generico: spazzatura, immondizia.
acconciarsi (anche eccessivamente ostentata). -in senso concreto: acconciatura, abbigliamento o
depurato da scorie, da impurità. -in partic.: candido, bianchissimo (
apresso a monda perla orientale. -in senso generico: privo di sostanze estranee.
ottenendone la remissione attraverso la penitenza. -in partic.: redento o esente dal
fusto che in verdi aghi dirama. -in relazione con un compì, di privazione o
agg. che lo determina). -in partic. mondo ondoso, umido:
3. corpo celeste, astro. -in partic.: pianeta o sistema planetario
-ha bisogno d'amicizia. -in una prop. ipotetica negativa, per affermare
tempo per essere cattive. -in che mondo vivi o vivete?: come
ideologiche, politiche, confessionali, ecc. -in senso generico: ambiente o classe sociale
sperare, non può amare. -in partic.: il complesso delle forze del
o nell'altro ». -in senso generico: resistenza umana considerata nelle
al mondo dei terreni affanni. -in una prop. interrog. retorica.
e girano per le mondora. -in capo al mondo o del mondo: v
capo, n. 19. -in mondo: durante l'esistenza terrena, in
dai beni e dai piaceri terreni. -in partic.: abbracciare la vita religiosa
vista addosso una lividura. -dove? -in qualche posto, monello. allora ho
felice d'esistere al mondo. -in partic. disus. corrigendo dell'istituto
sonante dentro le nostre tasche. -in un sistema con prevalente circolazione cartacea,
da fontamara altra moneta? -in partic. somma di denaro (per lo
produzione e alla coniazione di monete. -in partic. libbra monetale: usata come
monetario: facoltà di battere moneta. -in partic.: entrata proveniente dalla monetazione
coniatore di mo nete. -in partic.: nel medioevo, artigiano
di contraddanza; la musica relativa. -in senso generico: danza molto movimentata.
, 9-174: ci azzarderemo a osservare -in sede estetica -una minore libertà linguistica nei
(il viso, l'aspetto). -in antropologia fisica: macchia mongolica: v
. che appartiene alla razza mongoloide. -in partic.: che appartiene alle razze
dei popoli antichi o barbarici). -in senso generico: collana. -per estens
non dai pontefici di roma? -in relazione con una prop. subordinata.
senza pigrizia di cuore. -in senso concreto: ciò che costituisce un
gli obblighi dello stato clericale). -in partic.: la categoria meno severa
un suono, una voce). -in partic.: che segue una sola linea
e sostenuta dal monogenismo; monofilia. -in partic.: origineunica di tutte le razze
a una zona determinata e circoscritta. -in partic.: emicrania parziale.
nello stesso gruppo sociale; privilegio. -in partic.: situazione privilegiata che deriva
trasporto, un veicolo). -in partic.: auto da corsa o aereo
ambito intellettuale, della sua cultura. -in par- tic.: dotto, sostenuto
di monsù e della regina. -in un compì, vocativo (per lo più
non si vendono a nessun prezzo. -in senso generico: accoppiamento di animali.
meccanico per il sollevamento dei pesi. -in partic.: macchina a moto discontinuo
fino alla formazione del prodotto finito. -in partic.: il trasportatore a catena
un oggetto viene montato; montatura. -in par- tic.: incorniciatura (di
montagne di cemento balconato. -in espressioni comparative. pulci, 1-74:
tecnologici, industriali, ecc.). -in partic.: nell'industria mineraria,
diagonale, in posizione inclinata). -in una scala a pioli, ognuno dei due
sì innalzato, / che son montato -in aria veramente. amico di dante, xxxv-n-
non monta proprio nulla. -in relazione con una prop. subordinata.
, di autocompiacimento, di sicurezza. -in par- tic.: fare insuperbire,
e dei supporti necessari al funzionamento. -in senso concreto: supporto di materiali diversi
in sartoria, confezione di un abito. -in senso concreto: guarnitura. 3
artistico, di un principio culturale. -in senso concreto: espressione eccessiva; notizia
sopra un monte di stivali. -in partic.: pila di fogli, di
ant. parte superiore di un oggetto. -in partic.: testiera della briglia.
parte di una pluralità di soggetti). -in par- tic.: patrimonio comune avente
al monte: v. tramuta. -in partic.: quota di denaro investita in
diritta linea del loro cammino. -in monte, in un monte: in un
la sponda ruinato al basso. -in un gruppo fitto e serrato. bandi
tutti in un monte. -in mucchio, in cumulo. crescerai volgar
/ tutte in un monte. -in grande confusione e disordine; in abbandono.
l'altra roba tutta sossopra. -in una pila ordinata. cornaro, 31
l'altro in monte. -in grande quantità, all'ingrosso, in
, governa tutto con giustizia. -in monte o in valle: da una parte
più omogeneo; cumulo, ammasso. -in partic.: catasta di legname;
gregge su per le balze. -in una rappresentazione plastica o pittorica. mascheroni
cappella sepolcrale, cippo funerario. -in senso generico: tomba, sepoltura.
relativo all'adempimento di un'obbligazione. -in partic. mora del debitore: ritardo
una crudele mora procedurale. -in senso generico: scadenza. carducci,
soggetto di responsabilità e di imputabilità. -in senso generico: che si riferisce all'
, date tempo al tempo. -in base a considerazioni soggettive o a un
indicarne la particolare intensità). -in partic.: che è di pelle nera
propria morbidezza e di sé. -in partic.: qualità di un letto o
di costumi, effeminatezza, frivolezza. -in partic.: lussuria, lascivia.
partic.: lussuria, lascivia. -in senso concreto: atteggiamento, comportamento o
vuole un drappo sottilissimo. -in senso concreto: gesto sdolcinato, stucchevole;
-favore (della fortuna). -in senso concreto: circostanza propizia, evento
, pigro; dedito ai piaceri. -in partic.: lussurioso, lascivo,
nido. -accogliente, ospitale. -in partic.: che favorisce la vita
letter. morbidezza eccessiva e sgradevole. -in senso concreto: sostanza o materia molliccia
; grave danno materiale o morale. -in partic.: turbamento grave e profondo
dominato i nostri rapporti. -in senso concreto: atto, comportamento o
e grassa come la morchia. -in senso osceno. lorenzo de'medici,
alle volte ai familiari. -in senso concreto: frase sarcastica, parola
sostanze coloranti per mezzo di mordenti. -in partic.: nell'industria tessile,
fare presa aderendo fortemente; premere. -in partic.: fare presa sul fondo (
un fuoco, ecc.). -in partic.: che si oscura, che
semanticamente motivate... sono diventate -in seguito a oscuramento del sentimento etimologico dei
consu- marà quelli moreci. -in espressioni imprecative, come maledizione e malaugurio
di vita, severità di costumi. -in partic.: temperanza, sobrietà,
. per estens. copricapo, berrettone. -in partic.: colbacco alto, di
fenice more e poi rinasce. -in relazione con un compì., anche predicativo
insultato, possano morir tisici. -in relazione con un compì, predicativo o
, tormentato e morto. -in relazione con un compì, di mezzo o
11. figur. manifestarsi fievolmente. -in partic.: far sentire, in
d'una vita che ricomincia? -in relazione con una prop. subordinata.
bassa voce; bisbiglio, sussurrìo. -in partic.: brusio che si leva
11. sm. gerg. tabacco. -in partic.: varietà di trinciato da
toglierlo dal fissaggio primitivo. -in espressioni comparative, per denotare una costrizione
la parola fra le labbra. -in senso generico: stretta, pressione.
attorno al quale è annodata. -in una rappresentazione plastica. v. borghini
subito avrebbe dovuto essere ammazzata! -in una rappresentazione araldica. tasso, n-iii-1089
; trafittura, fitta; spasmo. -in partic.: sofferenza fisica che deriva
delusione, a ingannare, a corrompere. -in partic.: aggressione violenta e proditoria
, né tralasciare di farlo. -in partic.: manovra di un mezzo navale
essere partito col serbatoio semivuoto. -in mossa: in tempesta. a.
mosse di ripartire per lavinio. -in partenza. d. bartoli, 17-2-36
una bestiai furia di fretta. -in sul mostaccio, nel mostaccio, per il
la mostra mensile delle cernide. -in senso generico: ispezione, verifica.
di un determinato prodotto o materiale. -in partic.: prova di stampa,
— per estens.: orologio. -in partic.: orologio tascabile usato sulle
far buona mostranza d'amore. -in relazione con una prop. subordinata.
volte gli è stato mostro. -in partic. sfoggiare, ostentare. giamboni
ignuda / mostravi di lontano. -in relazione con una prop. subordinata.
, un fatto, ecc.). -in par- tic.: rivelare un segreto
atto rubesto? /... / -in breve ti fie mostro: è che
le valli per poi piombare sulle città -in relazione con una prop. subordinata.
,... disse. -in relazione con una prop. subordinata.
traccia mostraci di giustizia. -in relazione con una prop. subordinata.
prenderà della cit- tade. -in relazione con una prop. subordinata.
longobardi, la congiura de'duchi. -in relazione con una prop. subordinata.
francesi basta a mostrarlo. -in relazione con una prop. subordinata.
trattarsi d'oreficeria partenopea. -in espressione incidentale e con uso assol.
spontanea con dodici argomenti. -in relazione con una prop. subordinata.
e finalmente discendere al basso. -in relazione con una prop. subordinata.
quali non fa alcuna ingiuria. -in relazione con una prop. subordinata.
di giudizio o corta veduta. -in relazione con una prop. subordinata.
gravami la dimora, / ché non colora -in mostrarmi piagenza. guittone, 65-3:
/ a chi lo mira. -in relazione con una prop. subordinata.
in casa senza aprir battenti. -in relazione con un soggetto astratto o inanimato
piaceva crederlo, feroce. -in relazione con una prop. subordinata.
sole stava per mostrarsi. -in relazione con un compì, pred.
mostrano nello scrittore principiante? -in relazione con un compì, pred.
, non ne passavano mai. -in relazione con una prop. subordinata.
un vero mostro. -in relazione con un complemento di limitazione.
diventa padrone invitto ed assoluto. -in modo orrendo e repellente. govoni,
di quei duellanti notturni. -in maniera superiore alle possibilità e alle capacità
la lirica di valéry. -in modo deformato, distorto. g.
in conto alcuno interrotto. -in modo grottesco e ridicolo. cassola,
: estrema bruttezza, aspetto ripugnante. -in senso concreto: aspetto deforme, difetto
che deturpa una persona o un animale. -in partic.: in biologia, anomalia
titolo di condizione o di altra modalità -in casi particolari specifica- mente previsti dalla legge
rotte sotto al divano. -in forma ellittica. p. petrocchi [