da un'apparecchiatura, da un motore. -in senso concreto: il dispositivo atto a
, ragionevolmente ordinato e sincrono. -in sincrono: nel medesimo istante. cassieri
pubbliche in merito al loro operato. -in partic.: nei comuni dell'età
per la durata del loro ufficio. -in partic.: in età comunale,
presidente del sindacato infortuni. -in partic.: nome con cui era designato
processo fisiologico o psicologico). -in partic. muscoli sinergici: i muscoli
abbia perduto i normali rapporti anatomici. -in partic.: in ostetricia l'osteosintesi
scient. origine, formazione contemporanea. -in partic. biol.: fusione di organi
il fenomeno o il carattere della singenesi. -in partic. miner.: che si
procede in coda). -in modo frammentario, spezzettato. montale,
la vegetazione circostante. -in un contesto figur., con riferimento alla
? 9. locuz. -in singolarità: individualmente, uno per uno
poi in generalità degli altri. -in privato, personalmente; a titolo personale.
mostro ser agnolo suo cancelliere. -in modo appartato, lontano dal mondo.
naria, eccezionale, fuori del comune. -in partic.: con notevole intensità,
di tavola del sovrano). -in senso generico: ufficiale o funzionario al servizio
era suo balio e suocero. -in partic.: governatore di una regione per
, una massa di tavole. -in espressioni di comando per prescrivere il lato
fuoco addosso al generale. -in relazione con un agg. per indicare singole
faci! cosa a mostrarsi. -in modo maldestro, grossolano. guarini,
, una parte del corpo). -in partic.: fratturarsi, slogarsi (
mano sinistra afferrai tavambraccio colpito. -in forma di superi, relativo: che si
); agghiacciante (il silenzio). -in partic.: che annuncia la rovina
33. disturbo, incomodo, disagio. -in partic.: fatica, travaglio.
propr. 'differente dal antiorario. -in partic.: che avanza ruotando in senso
al viso così compilato. -in grafologia, inclinato a sinistra (una scrittura
al piede del monte. -in unione con un aw. o con un
, coi grandi occhi, fiso. -in unione con un avv. o con un
l'aedo l'aedo'. -in unione con un avv. di tempo,
), siamo religiose tutte. -in partic.: che risente in modo evidente
seguito a un concilio; sinodale. -in partic. lettera sinodica (anche solo
istamparlo. d'annunzio, iii-2-151: -in questo punto / sieno mandate a roma le
assemblea; l'insieme dei decreti promulgati. -in senso generico: qualsiasi assemblea di chierici
parallele i luoghi comuni. -in sinossi: in breve, in sintesi.
una parola o un'espressione). -in partic.: sincategoremati- co.
; accostamento armonico di diversi elementi. -in partic.: nelle arti figurative e
dello stesso essere iniziale. -in relazione con un agg. che precisa la
soli. 13. locuz. -in sintesi: schematicamente, concisamente, in
d'annunzio, vegetali. -in partic.: che è stato prodotto da
sintesi logiche, intellettuali, culturali. -in senso generico: autore di compendi divulgativi
allo scopo di ottenere una risonanza. -in partic.: regolazione dei circuiti di
porre in sintonia due circuiti oscillanti. -in partic., nelle telecomunicazioni, accordare
il presentare forma e andamento curvilineo. -in partic.: profilo discontinuo del crinale
bocciolo di rosa scuro e folto. -in senso concreto: coclea dell'orecchio.
una linea, un margine). -in partic.: che presenta golfi, insenatu
nelle sottane a campana. -in espressioni comparative. nievo, 529:
ampiamente la vista di un luogo. -in partic.: ammasso di nuvole che copre
coda, una sirena. -in una raffigurazione artistica, in partic. con
, escono da ogni parte. -in un contesto allegorico e grottesco.
di rosei rami di corallo. -in emblemi o raffigurazioni araldiche (in partic.
è melu- sina. -in una rappresentazione allegorica delle tenta
solinga, il suo conforto. -in partic.: che ha corso ipogeo (
. -eliminare un istinto vizioso. -in partic.: prendere su di sé
dal nome del sotterrato. -in senso generico: deceduto, morto.
8. che vive ritirato, isolato. -in partic.: che conduce vita eremitica
1-23-16: ciò ch'e'sì fece -in voi, non si ripilglia; / tanto
2. sottile astuzia, subdola malizia. -in senso concreto: espediente astuto e subdolo
gli antichi risentimenti di pietro. -in senso concreto: espediente ingegnoso, abile accorgimento
questa tua sottigliezza. -in senso concreto (e per lo più al
di lavoro e in bellezza. -in senso concreto: elemento decorativo finemente elaborato
scottare attraverso il lino sottile. -in un contesto figur., con riferimento alla
da tali caratteri (una grafia). -in partic., nel linguaggio dei copisti
sensibile (un organo sensoriale). -in partic.: penetrante (lo sguardo,
uno scopo, anche disonesto). -in senso generico: eccellente (una capacità,
perspicacia, acume; intelligente, sagace. -in partic.: capace di ragionare,
. particolarmente abile e capace nell'operare. -in partic. astuto, con riferimento al
, che era una maraviglia. -in modo elevato, con nobiltà d'animo.
figura d'una bellissima femmina. -in senso concreto: stratagemma, espediente malizioso,
, autorevole più che persuasivo. -in senso concreto: argomentazione acuta e sagace;
opera, di un'espressione artistica. -in senso concreto: particolare o aspetto raffinato di
uno scritto, di una teoria. -in senso concreto: dottrina o discorso
con lievi stridori. -in modo da riprodurre una figura nei minimi
cala passi per esso. -in modo da risultare molto aguzzo. mattioli
, molto sottilmente appuntate. -in superficie, per uno strato poco profondo.
ma vive di libri. -in modo inadeguato e insufficiente rispetto a determinate
durevole e insieme elegante. -in scarsa quantità. galileo, 4-2-50:
meritevole viene in mio contatto. -in relazione con una prop. subord.
ma semplicemente perché gli spettava. -in un inciso. c. carrà,
quaglia sotto lo sparviere. -in unione con un pron. pers. enclitico
tratto indicato dal progetto. -in funzione di un determinato adempimento economico 0
negativa cavalleresca si attribuisce. -in base a. detti del beato egidio
in una sua forma speciale. -in ragione di. beccarla, ii-525:
relazione effettiva con la cosa nominata. -in partic.: con riferimento al nome
e degli eredi del cardinale. -in qualità di. leone ebreo, 8
a costantinopoli il baco da seta. -in base a intervalli o a periodi di tempo
trova, ai piedi; a valle. -in partic.: sottacqua; più giù
ampolle, una ne prese. -in modo da gravare o da essere gravato o
sotto, batterla et urtarla. -in servizio militare attivo. moretti, i-330
che vidi, io scrissi. -in condizione d'inferiorità, di svantaggio, di
si trovava al disotto del delfinato. -in perdita economica. f. argelati,
più resistenti alle malattie polmonari. -in condizione d'inferiorità rispetto ad altri, d'
modestia, taluno addirittura indigente. -in minore pregio di. verga, 1-86
perché lui, come si dirà -in numero inferiore. di sotto, non volessi
, 7-v-37: quanto rigoro -in una valutazione errata per difetto. samente si
un dieci lire al giorno, ovvero un -in calce. vivere agiato.
il corpo concavo e traforato, da cui -in sudditanza politica. rendevasi il suono,
sta rotto, / non vai -in condizione di subordinazione ai voleri altrui.
discendente di tanti eroi, come -in perdita economica. d'un presidente del
giù, in basso, nel profondo. -in partic.: sottoterra, nelle profondità
letto e in amistanza. -in subordine nei confronti di altri. francesco
colui che men vale. -in uno stato di minore valore o considerazione.
pergola fiorita di rose. -in sotto: in meno. capitoli detta
ce l'ha tanto con te. -in fondo, sostanzialmente, tutto sommato; alla
quella richiesta per il normale funzionamento. -in partic.: fatto funzionare con una
nelle vicinanze di un centro più importante. -in par- tic.: sobborgo.
libri concessi dal ministero. -in partic. sottocapo di stato maggiore-, l'
e vide che gli sorrideva. -in modo dissimulato, senza darlo a vedere.
secondari di un codice fondamentale. -in sociolinguistica: varietà di linguaggio usato in
. ufficiale immediatamente inferiore al comandante. -in par- tic.: comandante in seconda
o un numero inferiore al necessario. -in partic.: che ha un organico
, sm. piano o strato sottostante. -in partic.: nelle pavimentazioni edilizie
conservare o aumentare il proprio potere. -in senso concreto: le persone e gli enti
, dissi a linda sottomano. -in modo allusivo. tocci, 2-22:
. a portata di mano, dappresso. -in partic.: a disposizione, in
modo d'impugnare l'arma). -in senso generico: dal basso verso l'alto
il marchio che contraddistingue tali prodotti. -in senso generico, marca e linea
che avviene nella profondità del mare. -in partic.: che vi è combattuto
condi zione di suddito. -in senso attivo: dominio esercitato da un'
meridionali, 'fratelli d'italia'. -in modo appena percettibile. faldella, ii-2-33
propria attività, per riceverne un giudizio. -in partic.: presentare una proposta di
estens. esporre alle più varie vicende. -in partic.: costringere ad affrontare una
famiglia nobile e antica. -in relazione con una metonimia. chiaro davanzati
una passione, a un vizio. -in partic.: dominato dalla passione amorosa.
. che partecipa a una sottoscrizione. -in partic.: che s'impegna ad
apponendovi la firma o una sigla. -in partic.: approvare con rimprimatur in
contribuire a un'iniziativa, ecc. -in partic. sottoscrizione pubblica: raccolta di
produttivo. ambito o interesse. -in partic.: suddivisione della sezione di
parte di un sistema più complesso. -in partic.: nel linguaggio dell'informatica
sottosopra cavalcatura e cavaliere. -in una rappresentazione allegorica. leonardo, 2-130
lì a punto e sottosopra. -in modo da portare in superfìcie lo strato profondo
, se non stretto affatto. -in burrasca, in tempesta, con un violento
in talassar di raim? -in rotta (un esercito). b
questa sottospecie di pemod? » -in sottospecie (con valore aggett.):
4. struttura profonda della psiche. -in partic.: subconscio. slataper,
regioni interne di uno stato. -in partic.: situazione per cui il reddito
film o a un programma televisivo. -in senso concreto: sottotitolo; finsieme dei
attitudini inferiori a quelle realmente possedute. -in par- tic.: considerare un avversario
di un gruppo di oggetti omogeneo. -in partic.: in tassonomia, ripartizione
in barba al futuro sposo. -in modo indiretto, da voci non ufficiali.
in atmosfera rarefatta (anche nell'espressione -in modo trattenuto. sotto vuoto spinto).
e disturbo nel sottrarli il mele. -in senso generico: portare via qualcosa da un
mancare un beneficio, un aiuto. -in partic.: far mancare la grazia (
a detenerlo; asportare, rimuovere. -in partic.: operare l'indebita rimozione
politica, religiosa o anche spirituale. -in partic.: affrancarsi da un potere
il diritto di detenerlo; asportazione. -in partic.: comportamento di chi opera
. mensa, n. 4. -in espressioni ellittiche della preposizione per indicare un
o in misura eccessiva, straordinaria. -in partic.: troppo a lungo; troppo
governano la terra. carducci, -in modo pleonastico. naturate sue condizioni, ma
e le care feste fuori. -in senso concreto: atto, gesto, comportamento
dalla morale, dai precetti divini. -in partic.: eccessivamente dispendioso, sfrenato
non sostenibile (una fatica). -in partic.: che comporta un impegno
genitori a liberarsi dalla soverchia figliolanza. -in senso generico: numeroso. bibbia volgar
più a nulla, ormai vano. -in partic.: ozioso, futile (un
nostra veneta provincia la capitale. -in formule di preterizione. dolce [in
o sociali (un comportamento). -in partic.: irrefrenabile (il riso)
a causa, a furia di eccessi. -in senso concreto: comportamento o mira o
figure, diverrìano molto migliori. -in concezioni artistiche di ascendenza platonica, la
provvisto di qualcosa in grandissima quantità. -in partic.: ricchissimo di acque (un
di stile e ridondanza nelle immagini. -in senso concreto: ciò che risulta stilisticamente superfluo
nel sud! non lo trovate. -in senso concreto: eccessiva secrezione corporea.
2. essere quantitativamente superiore. -in partic.: si in vita prefisso il
può ricevere una torpediniera. -in sovraccarico: in condizione di carico eccessivo o
possono tollerare oltre il carico normale. -in partic.: in una costruzione edilizia
di portata o di carico solido. -in partic.: incisione fluviale che può
'napoleoni'francesi, marenghi svizzeri. -in senso generico: soldi, quattrini (al
specie nell'esercizio dei propri diritti. -in partic. (e per lo più in
eccesso di peso di un individuo. -in sovrappeso (con valore aggett.)
). collocare al di sopra. -in partic.: porre qualcosa sopra qualcos'altro
è rossa per arte. -in una dimostrazione geometrica, porre un segmento
una superficie, aderisca. -in giordani, vii-76: esamina l'
una vera e propria tintura. -in una dimostrazione geometrica, parte eccedente di
non sì sovra / né s'adovra -in altrui for ch'e. meve, /
in un'organizzazione politica, ecc. -in partic.: nel comune cittadino medievale,
stampa eseguita sopra un'altra stampa. -in partic.: in filatelia, scritta
cancellare o modificare la stampa primitiva. -in partic.: stampare un foglio già
anche in modo minaccioso e opprimente. -in partic.: che splende in cielo
con funzioni direttive o di controllo. -in partic.: che comanda un reparto
rispetto a un determinato indice di riferimento. -in senso generico: nel linguaggio tecnico,
, o la camera di commercio). -in senso generico: addizionale d'imposta.
alto, che sta al di sopra. -in partic.: che si erge al
superiorità in altezza, maggiore elevatezza. -in senso concreto: ciò che sta al
il soprannaturale, poltramirabile. -in partic.: che deriva o ha origine
a isonne e a sovvallo. -in disordine, a soqquadro. bandi,
condizioni di indigenza o di bisogno. -in partic.: aiuto, sovvenzione economica
proseguire e terminare gli studi. -in relazione con un compì, di limitazione che
ma piuttosto a salvare l'anima. -in partic.: sovvenzionare un'autorità o un'
dei sostenitori del potere costituito). -in partic.: nel linguaggio politico moderno
. 2. corruzione, traviamento. -in partic.: istigazioni a scelte di
. bigiaretti, 8-145: noi -in senso generico: alterazione profonda di una siabbiamo
2. corrompere, traviare, sviare. -in partic.: indurre sovvertito (part.
dire la sua sentenza. -in partic.: intriso o chiazzato di sangue
peccaminosa, empia; infame, scellerato. -in partic.: che ha pensieri o
giacciono nella tua oscena oblivione. -in espressioni d'ingiuria. rambalao di vaqueiras
, levati dalla via ». -in una metonimia. scarpelli, 1-108:
, occhi al cielo e bei dipinti -in realtà passa il suo tempo appiattata nel
dipanava nella mente del dorigo. -in partic.: lussuria. bonvesin da
nera e rossa della tetra linfangioite. -in un'espressione iperb. c.
gli aveva spaccato il sopracciglio. -in un'espressione iperb., per indicare l'
pensiero o schieramenti politici o ideologici. -in partic.: rompere l'unità di
su un foglio di carta. -in senso generico: illustrazione, disegno che ritrae
prodotti delle sue piccole industrie. -in partic.: commerciare prodotti di contrabbando
risposte che ho in ritardo. -in senso generico: esercitare una determinata mansione
un luogo con un particolare incarico. -in partic.: mandare un messo o
alla vista di rodi. -in relazione con una prop. subord.:
scienza ita perfezionandosi di vantaggio. -in partic.: presentare come proprio un bene
potessi spacciarmi per mediatore. -in relazione con una prop. subord.:
subire evoluzione e soluzione naturali. -in relazione con una prop. subord.
a spacciar il santo. -in relazione con il compì, pred. (
un peso, di una preoccupazione. -in partic.: emendarsi da un errore,
tenebre e gli scheletri. -in grave difficoltà, in pericolo. g
/ riparo al caso nostro. -in un'interiezione. brignole sale, 5-121
tali, potrei addurne centomila esempli. -in partic.: attribuito a sé mentre è
7. ant. partenza, commiato. -in partic.: invio di un messo
, son sempre in uso. -in un contesto metaforico. sacchetti, 176
una massa compatta o in una superficie. -in partic.: crepa profonda e lunga
quanto importa alla nostra salute. -in modo assillante. carducci, iii-24-325:
mondo, uccidendogli a spada tratta. -in modo radicale, risolutamente. boccaccio,
fino al sec. xix. -in senso generico: grossa spada. aretino
straripamento di un corso d'acqua. -in senso concreto: le acque straripate, il
che dio vi aiuti ». -in un toponimo. barilli, 5-30:
gale francese e a la spagnola? -in ora spagnuola: v. ora1, n
: che compiuta per mezzo della pala. -in senso concreto: la voglia idio non
e in corpo la lietezza. -in spalla (con uso aggett.):
. piedritto d'arco o di volta. -in senso generico: struttura portante di una
di sedili particolarmente lussuosi e pregiati. -in partic.: tappezzeria o parato di
di qualcuno per vederlo o onorarlo. -in partic.: schieramento di soldati o
tràti a le fortezze. -in senso generico: cinta muraria. arici
quando il rigattiere le stimava i mobili -in blocco -seimila. ma, signore, la
conforto, grazie spirituali, benedizioni. -in partic.: donare la grazia (dio
di terreno; traboccare, straripare. -in partic.: riversarsi sulla riva (l'
una dottrina, idee, conoscenze. -in partic.: predicare il vangelo;
, distribuendosi in uno strato sottile. -in partic.: allargarsi sulla carta,
da applicare su piaghe o ferite. -in senso generico: cerotto (e in tale
erbe de spargi e de'carcioffi. -in espressioni comparai, per indicare una persona
. tagliare un indumento per il lungo. -in partic.: tutti i sissignore che
che essa non era andata persa. -in relazione con il discorso diretto. arpino
mobile e portarlo via. -in partic.: spogliare degli addobbi usati per
dallo sparato della camicia. -in partic.: parte anteriore della camicia maschile
armi da fuoco; serie di spari. -in partic.: scambio di colpi d'
v.]: 'sparec- imbandito. -in partic.: inghiottire cibi o bevande in
. differenza, disparità, disuguaglianza. -in partic.: diversità di trattamento determinata
liquido su una superficie irrorandola uniformemente. -in par- tic.: far colare dentro
(anche in contesti metaforici). -in partic.: mandare in esilio.
dei più solerti a spargerle. -in relazione con una prop. subord.
40. abbellire, arricchire di pregi. -in partic.: dotare un testo di
qua e là o sciogliersi. -in partic.: sbandarsi (un contingente militare
o cambiando posizione; scomparsa. -in partic.: assenza, per lo più
o, anche, di un'istituzione. -in senso concreto: parola, affermazione,
nera / stretta di morte. -in un'espressione comparai, per indicare un velivolo
spamicciano e la sventrano. -in partic.: spargere qua e là il
diversi e anche distanti del paesaggio. -in partic.: costruito qua e là sparsamente
qua e là, alla rinfusa). -in partic.: arruffio di piume.
molto spesso dopo essere stato infranto. -in partic.: che giace dilaniato,
fallita andata verso ferrara. -in alloggiamenti separati. varchi, 18-1-97:
di lucide pozze d'acqua. -in costrutto analogo a quello greco dell'accusati-
anni e delle tribolazioni. -in costruzione analoga a quella greca dell'accusativo
ch'era più che umana. -in costruzione analoga a quella greca dell'accusativo
dal brodetto degli spartani. -in espressioni comparai per indicare coraggio e fierezza
. (plur. m. -in senso concreto: provincia. -1)
signoria di un territorio fra più soggetti. -in partic.: spartizione di un regno
distribuzione delle stanze in un edificio. -in senso concreto: la parte di uno
ma bisogna che avvenga. -in metallurgia, separazione attraverso la fusione di
u nità in parti. -in partic.: frazionare una somma di
zone d'influenza di singoli individui. -in partic.: suddividere le grandi proprietà
quelli che s'amano. -in partic.: dividere due coniugi.
spartitamente avrebbe gustato il disegno. -in modo autonomo o disgiunto. botta,
mente nei contorni d'aiaccio. -in modo da risultare diviso fra più persone.
figlio e d'una figlia. -in partic.: diviso in reparti (un
tempo, ora cominciano a mischiarsi. -in piccoli gruppi. p. f.
una versione per canto e pianoforte. -in senso generico: testo scritto di una composizione
divide in parti o taglia in pezzi. -in partic.: che è addetto all'
era occhialuto, sparuto. -in relazione con un compì, di limitazione.
fra i tetti più alti. -in una rappresentazione plastica. porcacchi, i-35
, rarissima in italia. -in similitudini e in espressioni comparai, per indicare
in capo a tre giorni spasimata. -in una sineddoche. crescenzi volgar.,
da ferite, torture, malattie. -in partic.: patologia caratterizzata da convulsioni
il nome di bella. -in partic.: crampo, colica.
spasmo nervoso al ventre. -in relazione con un agg. o con un
il passeggiare per diporto, passeggio. -in partic.: il camminare ripetuta- mente
canto del gallo alla piazza garibaldi. -in partic.: camminare in compagnia di qualcuno
è della purezza e del bello. -in partic.: calma spirituale, equilibrio,
con la donna cannone. -in espressioni comparative, per indicare che un'
causato o è caratterizzato da uno spasmo. -in par- tic. andatura spastica:
, vi crebbe la fame. -in una sineddoche. borgese, 6-135:
fai la bocca triste. -in posizione pred. e con valore awerb.
fosse stato davvero un uomo. -in espressioni comparai, per lo più riferite a
orizzonte e si spaventa. -in espressioni negative con valore enfatico per rassicurare
sempre andati spaventosamente d'accordo. -in relazione con un agg., gli conferisce
un urlo spaventoso, bestiale, -in posizione predio. foscolo, iv-414:
che è privo di dimensioni spaziali. -in partic.: nella filosofia di h.
. in aere si spazia. -in contesti figur.; con riferimento al volteggiare
con riferimento all'immaginazione stessa). -in partic.: dedicarsi con passione ed
ella è uomo di scienza. -in senso generico: grandezza, misura.
; fascia, striscia di suolo. -in partic.: area libera, non
lega da tramontana a ostro. -in partic.: estensione di una linea di
contien dugento e cinquanta miglia. -in fisica, il tratto che un corpo in
tempo anziché in un altro? -in sdazio: ben presto, entro poco tempo
, alla scomposizione dei piani prospettici. -in partic.: rappresentazione del rapporto spaziale
stato sovrano per il proprio sviluppo economico. -in senso generico: ambito necessario per taffermazione
della stanca solitudine ti assalgono, sentimi -in uno spaziétto dell'anima -sì presso da alitarti
fino ai coltivi della mora. -in una metonimia. gozzano, i-1323:
bella villa con spazioso giardino. -in relazione con un compì, di misura.
fumo, miniangelo / spazzacamino. -in espressioni comparai, per indicare una persona
spaz zaforno. -in un'espressione comparaiviani, 19-217: le clienti
lavava in terra dappertutto. -in partic.: ripulire un forno o un
castello del visconte di ventadorn. -in senso osceno. lorenzo de'medici,
via le briciole dal quaderno. -in partic.: portare via la neve liberando
metà dell'aia ben spazzata. -in partic.: ripulito dalla cenere (un
e la pala del forno. -in senso osceno: membro virile. lorenzo
fuori durante la notte. -in partic.: sporcizia (polvere, detriti
alla fecondazione [del terreno]. -in espressioni comparai, per indicare l'impurità,
grandi pezzi di palme morte. -in un contesto figur. carducci, iii-24-384
con la scopa bilanciata sulla spalla. -in contesti allusivi alla bassa condizione sociale e
disse da sé buona notte. -in un contesto figur. intelligenza, 301
lucidare materiali e oggetti vari. -in partic.: nell'industria tessile, macchina
mobile prende il nome di collettore. -in partic. spazzola dello spinterogeno: il
dello scompartimento i capelli fini. -in vari usi industriali, lucidare con la macchina
lisce come specchi; scivolavo indietro. -in relazione con un agg. che ne precisa
/ come ascoltare un labbro chiuso. -in similitudini e in espressioni comparai per indicare
presentato il viglietto dello specchio. -in alcune città della liguria, elenco alfabetico di
che ha riguardo alle cose particolari. -in partic.: fondato sulla distinzione e sulla
cui s'intitola il libro. -in intitolazioni epistolari. guittone, i-26-1:
suoni. 33. locuz. -in modo speciale, in special modo: particolarmente
facevano in una sala sotterranea. -in speciale-, singolarmente, individualmente. s
questo cambio non volessono fare. -in particolare, specificamente. seneca volgar.
di un mestiere; esperto, perito. -in par- tic.: chi ha conseguito
una delle specialità di uno sport. -in partic.: sciatore di slalom speciale.
carattere, natura particolare; particolarità. -in senso concreto: circostanza, caso,
disciplinato da un'apposita norma di legge. -in partic.: carattere particolare di un
cose di soa spezialità. -in mia, tua, sua specialità: per
mia specialitade di un anno. -in , con specialità: in modo specifico,
essere pestilenza e veleno. -in proprio nome, per conto proprio.
disciplina, acquisendovi un'approfondita competenza. -in partic.: seguire un corso di specializzazione
sta indietro neanche agli specializzati. -in senso generico: dotato di particolare abilità,
una materia, di una scienza. -in partic.: specialistico (un linguaggio)
gamma ristretta di prodotti altamente qualificati. -in partic.: fondato sulla suddivisione e
del relativo titolo di studio professionale. -in senso concreto: ciascuno dei rami in
anche deformata da fenomeni ottici). -in partic.: nella teoria epicurea esposta da
raggruppamento di animali con caratteri simili. -in partic.: nella classificazione scientifica, tipo
da una denominazione specifica, ecc. -in senso negativo: genia, risma.
a lei e a lui. -in specie-, particolarmente, soprattutto, in primo
, specificando marca e annata. -in relazione con una prop. subord.
cosa negli occhi degli uomini. -in senso concreto; cosa bella, pregevole.
ben altri scopi che quelli dichiarati. -in partic.: cavilloso, capzioso (un
cui si gode un'ampia veduta. -in partic.: altana, belvedere.
tu, arca tesaurissima. -in partic.: anima in cui si riflette
speculò attentamente il fiume. -in relazione con una prop. subord.
i forti de'confederati. -in relazione con una prop. subord.
, per riuscire a conoscerlo pienamente. -in partic.: studiare approfonditamente una disciplina
, scopre la libertà. -in contrapposizione con l'agire pratico. piccolomini
è necessaria la pace universale. -in partic.: contemplare dio (gli angeli
, terreni, ecc.). -in partic.: investire in un determinato
case per la produzione dei film. -in partic.: effettuare operazioni finanziarie a breve
dalla parte del torto. -in partic.: in ambito politico, cercare
quanto contrapposta alla prassi; teoresi. -in partic.: la speculazione filosofica che
mente e la palpò. -in senso generico: in modo teorico, teoricamente
arte ma intorno all'arte. -in partic.: che ha come oggetto dio
filosofi, anzi da metafisici. -in senso generico: accorto, avveduto.
facoltà, una virtù umana). -in senso generico: atto a intuire, discemere
(una questione, un'idea). -in partic.: teorizzato. s
puro pel popolo de'lavoranti. -in senso generico: avveduto, perspicace (una
navi speculatorie... che -in partic.: che osserva gli astri,
di acquisto e quello di vendita. -in senso generico: attività con cui ci
e chi sa per quale speculazionè! -in partic.: in ambito politico, lo
o di altri mezzi di trasporto. -in senso generico: far pervenire a qualcuno
, in fretta, alla svelta. -in partic.: con movimento rapido,
poi prese a camminare speditamente. -in un rapido volgere di tempo; quanto prima
volgere di tempo; quanto prima. -in partic.: agendo senza indugi, con
lo fanno speditamente i denti. -in partic.: con passo rapido e sciolto
scioltezza di pronuncia, fluente- mente. -in partic.: con proprietà di linguaggio,
vanno al fatto loro. -in maniera sommaria, approssimativa. savinio,
formato speditamente come noi altri. -in maniera dettagliata. lomazzi, 4-ii-228:
indagine, ecc.). morali. -in partic.: non aggravato dal peso del
con scioltezza, mostrando grande agilità. -in partic.: che cammina di buon
piè spedito e mobile. -in posizione pred. e con valore avverb.
quel carico di contrabbando. -in modo corrente, senza imbrogliarsi o balbettare.
tutto alla spedita si conchiuse. -in breve, con poche parole. g
spedito di mobilie e netto. -in libera disponibilità (un terreno).
(un messaggio, una merce). -in partic.: affidato al servizio postale
cancelleria, in un ufficio commerciale. -in senso generico: che spedisce una lettera o
dibatteva ma la spedizione si riserbò. -in partic. completamento dell'istruttoria e decisione
sa - quest'altr'anno. -in senso concreto: lettera, dispaccio.
libri, opportunamente confezionati o imballati. -in senso concreto: plico, pacco,
trasporta dal magazzino alla stazione. -in partic.: chi per professione cura per
, / o tragica bocca. -in espressioni comparai o in similitudini.
facoltà fisica, le manifestazioni vitali. -in partic.: far perdere temporaneamente la vista
una malattia, uno stimolo fisiologico. -in partic.: soddisfare la fame o la
una giusta morte ha spento egisto. -in espressioni di malaugurio. g. m
smantellare una strada o una coltura. -in partic.: affondare navi (la tempesta
di funzionare (un motore). -in partic.: cessare di girare sul piatto
si sarebbe addi nostri spento. -in un'invettiva. serdini, 1-215
di un incendio, di una fiamma. -in partic.: interruzione dell'attività di
o nell'abbiglia- mento, scalcinato. -in partic.: che dispone di poco
3. sconfìtta, severa lezione. -in un'espressione comparai, per indicare un amguicciardini
del ladron fallì la speme. -in senso generico: vaga aspirazione alla felicità,
, da spendere al minuto. -in relazione con un compì, che indica l'
come una società o un mandante). -in par- tic. spendere il nome altrui
possibilità di essere usato come pagamento. -in partic.: commerciabilità di un titolo
di grande ispen- dio. -in senso concreto: il denaro da spendere o
una società o un mandante). -in partic. spendita del nome altrui: indicazione
selva, fiammeggiante, ardente. -in espressioni comparai, per alludere all'aspetto
simili a galline spennacchiate. -in epiteti ingiuriosi. grasso, io:
, con l'usura o nel gioco. -in partic.: costringere un cliente a
delle zucchette e dei pomidoro. -in espressioni comparai, per indicare una persona
pensieri, da preoccupazioni; spensieratezza. -in senso concreto: azione o comportamento che
scarsa avvedutezza, avventatezza; spensieratezza. -in senso concreto: atteggiamento o manifestazione di
spensieratezza mi parve sconveniente. -in senso concreto: manifestazione di allegria, svago
il pericolo cui si esponeva. -in senso concreto: argomento futile, frivolo.
spenti ad abitar sen giva. -in una sineddoche. scalvini, 1-316:
anni vibrarono per la bellezza. -in espressioni enfatiche e iperb. monte,
nel vuoto in modo che oscilli. -in partic.: far ciondolare una parte
la via appia. alfieri, 12-28: -in qual guisa / torturizzarlo posso? -in
-in qual guisa / torturizzarlo posso? -in tutte quante: / alla scala legarlo,
una spepa di tredici anni. -in senso generico: ragazza di giovane età.
incontro sulla spera ardente. -in senso generico: corpo celeste, astro (
aldilà me ne farai tu colpa? -in senso generico: fiducia del credente nella misericordia
è l'origine e la causa. -in partic.: persona amata in quanto
pensando che ci dicono liberi. -in una prop. incidentale. tasso,
insomma, tutti e due? -in posizione pred. e con valore avveri »
di conoscer l'uova fresche dalle -in partic.: coltivare fiducia nella futura corrispondenza
e bestemmiatore del suo maestro. -in una sineddoche. tana, xxxii-1158:
4-v-179: la mia poca sperienza del -in partic.: che conduce un veicolo a
non ha carattere puramente teorico). -in partic.: che può essere sperimentato
ancora entrato nella produzione normale). -in fase sperimentale-, in corso di sperimentazione
(spagna, inghilterra). -in via sperimentale: nell'ambito della sperimentazione
di cui era a capo. -in relazione con una prop. subord.
i rigori delle mie bastiglie. -in relazione col compì, pred.: conoscere
sperimentate sopra il monocordo. -in relazione con un compì, pred.:
liberare il terreno dagli arbusti. -in una sineddoche: abile, destro.
et a'parenti a dire. -in senso concreto: campione di materiale.
la pioggia e la sperpetua. -in senso concreto: avvenimento funesto, sciagura,
lodarlo altamente, sperticatamente. -in relazione con un agg. gli conferisce valore
un atto, un'espressione). -in partic.: sproporzionato al merito e detto
ridusse a interpretazione diciferata. -in relazione con un compì, di limitazione.
sperto dei consigli di dio. -in partic.: che conosce a fondo la
giornata che avete perduto ». -in relazione con un agg. che indica genericamente
mia vita piccola e borghese. -in relazione con un compì, che ne indica
fisco (per le tasse giudiziarie). -in partic.: i costi della lite
usignuoli, merli, calderugi. -in uno sciame compatto. fatti di cesare
poco fluido un liquido, addensarlo. -in partic.: favorire la coagulazione del
, stupri e scelleraggini diverse. -in partic.: verificarsi con maggiore frequenza di
in un sibilo di turbine. -in partic.: moltiplicare i colpi, il
poco fluido (il sangue). -in partic.: viscoso (il fango)
media degli oggetti dello stesso tipo. -in partic.: che ha mura grosse,
una parete (rilievi decorativi). -in partic.: fittamente segnato su una superficie
perché si accorgano di morire. -in un contesto metaforico, con riferimento alle
numero una città o una regione. -in partic.: che si presenta in
stagione più spessa di grandinate. -in partic.: ricoperto fittamente (di capelli
nomi derivati da nomi d'uomini. -in rapida successione. romanzo di tristano,
e il sempre hanno grandissima propinquità. -in reiterazione correlativa: talora... talaltra
trono della misericordia di dio. -in modo frequentemente ripetuto. g. gozzi
, la profusione dei mezzi impiegati. -in senso negativo: che denota ostentazione e ricerca
severa, di una morte atroce. -in partic.: oggetto di scherno o
vedere che spettacoli ci fossero. -in relazione con un agg. o con un
di parola di sua spettanza. -in senso concreto: ciò che per diritto spetta
nel dovere tanto spettare. -in relazione con una prop. subord.
., che ha il torso nudo. -in partic.: scollato (una donna
. rendere spettrale, irreale. -in partic.: illuminare violentemente un oggetto,
la composizione stessa di tale radiazione. -in partic.: insieme delle onde di
spettrale dell'energia di una radiazione. -in partic.: spettroscopia per assorbimento.
alla spettrofotometria o allo spettrofotometro. -in partic. binaria spettrofotometrica: stella doppia la
che esercita l'arte dello speziale. -in partic.: monaca conventuale addetta alla
di oggetti, di corpi materiali. -in partic.: sfasciamento di una nave
-abbattere, demolire un edificio. -in partic.: infrangere le mura di
diverso altresì distese l'indefinito. -in dispense o in fascicoli separati. tommaseo
: dormo spezzato, ma dormo. -in modo trattenuto o represso. fenoglio,
se stessa andando appunto a capo. -in senso concreto: brano breve. montale
un cibo, di un oggetto rotto. -in partic.: segmento di tubo tagliato
. cinem. sequenza di un film. -in partic.: avanzo di pellicola negativa
a quello dove questi si trova. -in senso positivo: chi dà spiegazioni o chiarimenti
vedere dal palcoscenico nella sala. -in un recipiente o in un apparecchio, foro
, si chiamano spie. -in un cavo, filo di colore diverso che
anche avversione e ostilità; sgradito. -in partic.: inviso a dio e al
una perdita o per un danno. -in senso concreto: ciò che provoca sofferenza
licenza di fingere ci privano. -in senso concreto: atto, gesto improntato a
di un compito o di un lavoro. -in senso concreto: risvolto fastidioso e imbarazzante
3. fastidio, repulsione ai sensi. -in senso concreto: aspetto o elemento sgradevole
dai bagnanti nei mesi estivi). -in geografìa fisica: settore costiero di struttura
a piana e priva di asperità. -in partic.: livellamento di un terreno,
fumerai, pan di cruschello. -in un contesto osceno. canti carnascialeschi,
case, alberi, siepi, fossi. -in partic.: spazio di terreno aperto
e antistante un edificio; spiazzo. -in partic.: sagrato di una chiesa.
il canto, in modo continuo. -in partic.: didascalia musicale usata da
. -spiazzo antistante un edifìcio. -in partic.: sagrato. bresciani,
predisporla alle operazioni di finitura. -in pellicceria, sarto che cuce a macchina le
livellamento, spianamento di un terreno. -in senso concreto: il terreno livellato, reso
o di una coltura arborea. -in partic.: in arboricoltura, il
avrebbe voluto spiantarne qualcuno. -in un contesto iperb. d. bartoli
era stato spiantato dalle fondamenta. -in un contesto iperb. foscolo, xvi-128
per spianare e livellare il terreno. -in senso generico: spianatoio.
o un'occhiata tenera. -in un duello o in un combattimento sportivo,
per raccogliere e rilanciare un tiro. -in partic.: che, essendosi spostato per
quello di re francesco. -in un contesto iperb. verga, 8-123
un potentato o un sovrano straniero. -in partic.: spedire rinforzi militari.
precisi caratteri (una parlata). -in partic.: esser pronunciato in modo scandito
in cerca di qualcuno o di qualcosa. -in par- tic.: partire per una
23. prendere il largo, salpare. -in partic.: staccare dall'imbarcazione maggiore
aderisce; piombare giù; svellersi. -in partic.: dividersi agevolmente e nettamente
a cui era congiunto o attaccato. -in partic.: amputato dal corpo (il
finestra le appariva di spicchio. -in modo defilato, lateralmente. b.
esitazioni; privo di inutili complicazioni. -in partic.: conciso, essenziale (le
non si curavano della miseria. -in partic.: che richiede una preparazione semplice
certi baci lunghi e sonanti. -in una dittologia con chiaro o netto: inequivocabile
cerimonioso (un modo di fare). -in partic.: espresso in modo conciso
pochi giorni sarà spiccio. -in fretta. nievo, 869:
l'argomento alla spiccia. -in modo semplicistico. einaudi, 271
pezzetti o in frammenti, sbriciolarsi. -in partic.: perdere i petali (
faranno più del sapere. -in varie occasioni. baldinucci, 9-xvii-117:
in blocco nella circoscrizione più vasta. -in piccole e numerose rate. alfieri,
o di infuso di belbuazo. -in piccole quantità, al dettaglio, al minuto
le avevo piene di spiccioli. -in senso generico: denaro, per lo più
per lo più politiche o militari. -in partic.: mettere in opera un'
che si contengono in lei. -in relazione con una prop. subord.
può correre una corsa. -in partic.: esporre, fornendo delucidazioni o
a spiegarsi le sue furie. -in relazione con una prop. subord.
lo spiegarsi a dovere. -in un'espressione enfatica, incidentale 0 conclusiva
spiegatamente qualche cosa di suo. -in un confronto diretto; in campo aperto.
, delucidazioni, ragguagli; esplicativo. -in par- tic.: che contiene le
in pnma era assembrata. -in men che non si dica. aretino
vivendo come io ti insegno? -in lungo e in largo, per ogni dove
che spiega, che dà spiegazioni. -in partic.: divulgatore (con una connotazione
-per estens.: lezione, insegnamento. -in par- tic.: interpretazione di un
provocata mia dichiarazione di amore! -in modo fastidiosissimo (e ha valore enfatico)
che sdegna l'amore dell'amante). -in partic.: che esercita il potere
a spifferargli ogni cosa ». -in relazione con una prop. subord.
pianeta visibile nel pieno giorno. -in partic.: l'infiorescenza dei cereali (
si preparavano alla mietitura. -in raffigurazioni (spesso con valore simbolico) o
, gialli, azzurri. -in partic.: nelle graminacee, parte dell'
(un'abitazione, un locale). -in senso generico: disabitato, abbandonato.
accaduto proprio nulla, laggiù. -in senso concreto: raccolta di notizie erudite,
piccolo foro, zampillare, sprizzare. -in partic.: scaturire da una ferita (
cappello, abbassava la veletta. -in senso generico: grande spillo. foscolo
conduzione dell'istituto chimico. -in senso concreto: atto o comportamento che denota
carciofo e serpi di roveto. -in espressioni comparai, per indicare una situazione
forma alquanto allungata e appuntito, pungente. -in partic.: stuzzicadenti; punta di
a spina di pesce. -in modo da presentare una trama o un disegno
altro a spina di pesce. -in modo da presentare i mattoni o le piastrelle
e la colpevolezza che ne deriva). -in partic.: tentazione al peccato che
i languori è il toccasana. -in relazione con un agg. indica altre piante
maggiore, disposti a spinapesce. -in partic. nel linguaggio deltedil. e dell'
secchi, duri e appuntiti. -in partic.: munito di spine piccole,
traile fiamme senza bruciare. -in espressioni comparai per indicare una chioma incolta
questa sia considerata in movimento). -in partic.: scostare un uscio facendolo
una prop. subord.). -in partic.: indurre a eccessi, a
in modo da aumentarne le prestazioni. -in partic.: condurre un'auto incrementandone
con avanti, innanzi, oltre). -in partic.: avanzare alla volta del
arbusto spinoso, cespuglio con spine. -in partic.: prugno selvatico (prunus spinosa
guisa di corona due spini secchi. -in una raffigurazione araldica. targioni tozzetti,
pensile è fitta e spinosissima. -in un contesto figur., per esprimere bruttura
cristoforo, centro di interessi. -in partic.: quella svolta a favore
al costellazione all'osservazione astronomica. -in par- suddetto [la spipola]
tosto ognora mente, di getto. -in partic.: spifferare un segreto o un
su le verdi sponde. -in più spirabile aere (o anche etere)
per i quali respirano. -in partic.: vagina. ruspoli,
da cui partono strane spirali. -in ginecologia, dispositivo costituito da un filo
vera, viva e spirante. -in un ossimoro, per indicare una persona in
e 'l feo notar sul sangue. -in espressioni iperboliche, per indicare il languore
; farla strumento di rivelazioni soprannaturali. -in partic.: investire dell'estro della
dormire fo questi pochi versi. -in espressioni enfatiche per rafforzare un'affermazione o
); concluso (un evento). -in partic.: passato, scorso (
moti dell'animo, ispirando emozioni. -in partic.: che infonde l'ispirazione
piutamente ne attui la volontà -in senso concreto: l'idea, il
di là dalla morte. -in modo sublime, che tocca l'anima.
scale, volando dalla paura. -in relazione con una prop. subord.:
scongiurare, e non me. -in espressioni comparai, per indicare chi ha uno
tutte le funzioni vitali dell'anima. -in partic., nel linguaggio poetico dello
il mondo dei morti. -in senso concreto: esperimento spiritico. svevo
. seguace, cultore dello spiritismo. -in partic.: che organizza o partecipa a
esaltarono e imposero al mondo. -in partic.: poeta. canale
'poveri negri'si ubriachino. -in senso concreto: espressione, parola.
e lo spirito naturale nel fegato). -in partic.: facoltà della vita vegetativa
figurative, atteggiamento vivace delle figure. -in partic.: rassomiglianza perfetta di un ritratto
di corse, da bisca. -in senso concreto: frase scherzosa, battuta,
pronunciare una parola o una consonante. -in partic.: veemenza nel parlare.
una cosa co. llui. -in spirito: spiritualmente, in modo puro.
sf. arguzia, scherzosità. -in senso concreto: motto, battuta di spirito
prontezza in situazioni critiche o difficili. -in partic.: che ha notevole capacità creativa
signora spirituale benché non spiritosa. -in una sineddoche. f. f.
spiumare un uccello da piuma. -in senso concreto: il piumino così ottenuto.
le punte di due dita). -in partic.: piccola porzione di cibo
frode ad ogni capitolazione. -in ristrettezze. sbarbaro, 1-125: dal
le spose l'insalata. -in modo frammentario o anche incompleto o poco
sedersi, neppure a spizzico. -in modo discontinuo. fenoglio, 1-45:
si tuffavano nelle acque. -in una metonimia. bonagiunta, lxiii-84:
occhi chiari, splendenti. -in una metonimia. montano, 1-53:
patria sua splendidamente tiranno. -in un ossimoro. pindemonte, ii-201:
è illesa, splendidamente integra. -in modo tipicamente suggestivo e piacevole. c
di quelle così splendidamente romane. -in modo ricco, sfarzoso e abbondante; sontuosamente
la sua famiglia si trasferì altrove. -in modo affascinante, molto suasivo. g
/ sedeano a nobil mensa. -in senso concreto: atto, trattamento sontuoso,
confaceva, perciò dilettevole doppiamente. -in senso concreto e per lo più al plur
. 5. straordinaria bellezza. -in senso concreto e per lo più al
, dove si mostrava splendido. -in posizione predio, con valore awerb.
naturale o artificiale; fulgore, luminosità. -in partic.: sprazzo improvviso di luce
nella gloria / de'cantici esultò. -in una rappresentazione pittorica o plastica. vasari
celeste luminoso, stella, astro. -in partic.: il sole, la luna
.: il sole, la luna. -in senso generico: sorgente luminosa, fonte
cristalleria esulta di splendore. -in senso concreto: oggetto luccicante. g
a te, ornata! -in senso concreto: persona di mirabile bellezza
quali sono di mia ragione. -in senso concreto e al plur.: beni
sacri onde ella era mancante. -in senso concreto: atto di magnanimità, di
: 'splenoclasia': rottura della milza. -in senso concreto: stupenda opera d'arte;
perfetta e più intellettualmente luminosa. -in senso concreto: esempio di virtù.
di una disciplina, di una professione. -in senso concreto: aspetto o condizione di
si riferisce o è proprio della milza. -in partic.: provocato da disfunzione
gente alla prima occhiata. -in senso concreto: atto o affermazione improntata
multe de queste prime c sona). -in partic.: detronizzato (un sovrano,
fatto di vino di mela -in partic.: ripudiare legalmente e consensualmengrane
/ e senza spoglia alcuna. -in partic.: cartoccio del granturco.
vuol essere il solenne spogliamento. -in senso generico: perdita di beni.
di una tassazione particolarmente esosa). -in partic.: privare qualcuno del possesso
villa viene abbandonata e spogliata. -in partic.: profanare, depredandolo, un
giocatore che intende espellere dal campo. -in partic.: cabina di un impianto balneare
che saccheggia tombe, chiese. -in senso generico: ladro. cavalca,
singola persona; razzia, saccheggio. -in senso concreto: il bottino ricavato da
scampato a quello spoglio. -in partic.: spogliazione dei cadaveri dopo la
nella scelta degli esempi. -in senso concreto: notizia, dato, elemento
. tess. spola di grandi dimensioni. -in partic.: nell'industria tessile
non lasci oggi per tema? -in un'imprecazione. forteguerri, iv-441:
sopruso, ingenti somme di denaro. -in partic.: impoverire un cliente pretendendo
corpo mio si snerve o spolpe. -in un'imprecazione. rustico, vi-150 (
con valore enfatico e iperb.). -in partir.: nlinciato (il volto
in polvere o finemente macinata. -in senso concreto: il sottile strato formato su
figura che vorrai collo spolverizzo. -in senso generico: modello. a.
piedi cittadine e leggere. -in partic.: soprabito in uso fra i
una superficie con una sostanza polverulenta. -in partic.: spolverare una pietanza con
sono a le squille. -in sulla squilla-, esattamente all'inizio dell'ora
sm. ant. guizzo, balzo. -in partic.: esercizio ginnico eseguito sul
, dell'equilibrio della composizione. -in senso concreto: elemento raffinato di una lingua
avere la squisitezza di perdonarmi. -in senso concreto: atteggiamento che denota finezza,
di villagrande mi aveva stupito. -in senso concreto: manicaretto prelibato, ghiottoneria;
vantaggiando di nuove pratiche. -in senso concreto: procedimento preciso e meticoloso
squisitezza soverchia, affettata. -in senso concreto: preziosismo formale. baldini
e valorose stirpi del genere umano. -in un'imprecazione. forteguerri, iv-81:
la responsabilità della sragione, la ragione -in questo atto umanitario e scientifico -tiene in
costumi, nei piaceri dei sensi. -in senso concreto: atto, comportamento o
o quanto è stabilito o pattuito. -in partic.: eccesso, licenziosità, pervertimento
. piccola stalla per il bestiame. -in partic.: porcile o anche ciascuno dei
luogo, che vi dimora abitualmente. -in partic.: stanziale (una popolazione
una mansione o una professione continuativamente. -in partic.: assunto a tempo indeterminato.
azionista è comproprietario dello stabile. -in partic., sm.: immobile urbano
che mi costa 400 ducati. -in pianta stabile, v. pianta, n
. pianta, n. 22. -in piede stabile, v. piede, n
il capo di un'amministrazione locale. -in partic.: in polonia, titolare di
un'apparecchiatura o a facilitarne l'avviamento. -in partic.: nella tecnica automobilistica,
dalforganismo in un distretto corporeo. -in partic.: arresto delle materie alimentari e
gli statalisti non andassero al potere. -in partic.: concezione politico-filosofica che vede
ant. e letter. estate. -in senso generico: il periodo o i mesi
molto sui volumi mistici medioevali. -in una rappresentazione plastica. cellini, 594
proprio o si riferisce all'estate. -in partic.: che si sviluppa o ha
equilibrio, in condizioni di stabilità invariabile. -in partic., nel linguaggio tecnico:
statismo o grado di staticità. -in senso generico: condizione di ciò che non
condizione di equilibrio fra le strutture. -in senso generico: stabilità, solidità di
una data posizione giuridica o anagrafica. -in partic.: stato di servizio, specialmente
di applicazione (statistica applicata). -in senso concreto: ciascuna raccolta sistematica di
che dovrà visitarlo e riconoscerlo. -in relazione con un agg. che indica la
ed avvelenato stato di puri amanti. -in relazione con un agg. (e l'
e stato che vi tenne. -in senso concreto: bene terreno. -in partic
-in senso concreto: bene terreno. -in partic.: il patrimonio dei beni
condizione giuridica familiare di un neonato. -in partic. soppressione di stato: delitto
può venire a trovarsi una persona. -in partic. stato di accusa: condizione
, agente od incaricato corrotto. -in partic. stato di famiglia: documento anagrafico
è insediata una comunità politica indipendente. -in partic.: ciascuno dei territori,
le salsiccie in piedi. -in relazione con una determinazione geografica. guicciardini
la volontà del 'capo'. -in relazione con un'apposizione per indicare, anche
rapporti di dare e di avere. -in senso concreto: prospetto, relazione o altro
a quelle di civiltà extraeuropee). -in partic.: ciascuno dei tre ordini o
. quarto1, n. 1. -in senso generico: categoria di persone.
di un reggimento oppure di una piazzaforte. -in par- tic.: struttura direttiva,
prosperità mi trovai presto in istato -in partic.: uniformità della fenomenologia di una
gli elementi portanti della macchina stessa. -in partic.: in una macchina elettrica,
ed un ronzio di fuchi. -in espressioni comparai, con riferimento all'immobilità
disus. scolpire o fab -in una metonimia. bricare mediante la fusione
statuario non ha buona cognizione di tutte le -in una rappresentazione pittorica. nobilissime arte.
con una prop. subord.). -in partic.: deliberare, decretare in
quant'era difficile a discredere. -in relazione col compì, pred. battaglini
statuizióne, sf. dir. legiferatone. -in senso concreto: norma, regola stabilita
e coperto d'armi 'cap-a-pe'. -in senso generico: dimensione verticale di un albero
, che si riferisce alla statura. -in partic., nel linguaggio medico, deficit
invocando un proprio status privilegiato. -in sociolinguistica, la considerazione sociale goduta da
usato nell'endiadi leggi e statuti). -in partic.: provvedimento o disposizione legislativa
di dio per me ». -in partic., per lo più al plur
nel vecchio e nel nuovo testamento. -in partic.: la legge mosaica.
ciascuna aveva statuti propri. -in senso concreto: libro che contiene la raccolta
cittadina, ne'comuni demaniali. -in partic.: l'insieme di norme giuridiche
grande importanza, ma diversi dallo stato. -in partic. statuto regionale-, quello che
, doveri, funzioni, ecc. -in partic.: il provvedimento legislativo o il
di sosta di un veicolo. -in partic.: scalo ferroviario o marittimo.
, della stazione o del giubileo. -in partic.: ciascuno dei quattordici punti destinati
liquido, ne misura il livello. -in partic.: l'asta graduata con cui
uno stazzo di pecore. -in senso generico: recinto ah'intemo di una
, con riposo e gusto. -in partic.: luogo di sosta di un'
di legno con tante tacche. -in partic.: assicella di una staccionata;
a stecche come un pollaio. -in stecche (con valore aggett.):
ruga (via) diritta. -in partic.: staccionata che delimita la pista
a un accampamento o a una trincea. -in partic.: fortificazione accessoria costituita da
la funzionalità; irrigidito, intorpidito. -in partic.: colpito dalla rigidità cadaverica
perso il vizio di mangiare. -in grandi ristrettezze economiche, a corto di denaro
era entrato dentro una scarpa. -in espressioni comparai, per indicare l'estrema
sm. gerg. tose. stomaco. -in senso generico: pancia, ventre.
, n. 3. -in relazione con il compì, di denominazione o
vuol dir stella del mare. -in numero di dodici, nella corona della madonna
individuale e, anche, inclinazione. -in partic.: influsso favorevole o sfavorevole
/ e le tue tempie. -in esclamazioni deprecatorie, di tono tragico o
con punte sovra li capi. -in partic.: rotella dello sperone dei cavalieri
, gli stellanti occhi marron. -in relazione con un compì, di limitazione.
sotto le solitudini stellate? -in una meton. cecco d'ascoli,
già cede alla notte. -in un'espressione comparai, per indicare l'eccellenza
cacciò le mani nei capelli. -in una meton. imperiali, 4-494:
corimbi e foglie lanceolate in verticilli. -in senso generico: fiore che ha la
dell'egeo e nell'europa sud-orientale. -in senso improprio: geco (tarentola mauretanica
/ tra gli steli sottili. -in espressioni comparai, per indicare sottigliezza,
in un piattino da bambola. -in senso generico: mescolare sostanze diverse per
8. corrompere, imbastardire. -in partic.: edulcorare un testo,
oggetto di vetro o di metallo. -in senso concreto: la parte priva di tempera
di capelli all'altezza delle tempie. -in senso concreto: lo spazio privo di
da un'asta); gonfalone. -in senso generico: bandiera, vessillo.
bice aveva già steso sulla rena. -in partic.: tendere fili, reti,
a sostanze compatte ma malleabili). -in partic.: ridurre in sfoglia la
stende, / lo suo servire mette -in perdimento / e già non dona,
presso come la prima. -in partic.: stilare un documento, una
inverosimilmente immobile ed appiattito. -in relazione col compì, pred. del soggetto
stanziato o anche prolisso un soggetto. -in partic.: spingersi a trattare un
con le ali: sorgere, diffondersi. -in partic.: spingersi innanzi nella ricerca
un passo dell''anabasi'. -in modo un poco innaturale o sforzato.
l'opere fossero condotte a stento. -in modo appena sufficiente. dominici, 4-99
e mezzo / di tradimenti. -in misura risicata (con riferimento a quantità)
neve cadere fitta, a vortice. -in uno stato di ansiosa attesa; in sospeso
arrivare ai vizi più atroci. -in senso concreto: ciò che suscita riprovazione o
. che si fonda sulla stereografia. -in partic.: che identifica una posizione
a ciascun occhio una sola delle immagini. -in partic. stereoscopio a specchi (o
lanterne magiche, stereoscopi. -in una similitudine per indicare il rilievo di
procedimenti e alle tecniche dello stereotipia. -in partic.: stampato, riprodotto con
d'un vitto sterile. -in un contesto figur., per indicare il
sterili del mare. 6 -in un contesto figur., per indicare l'
di rendita o del lavoro altrui. -in partic.: nella teoria economica dei
/ ma vivere di vita! -in posizione pred. e con valore avverb.
di compiere azioni virtuose o meritorie. -in partic.: privo della grazia divina
un terreno, di un territorio. -in senso generico: aridità, siccità.
, penuria di viveri; carestia. -in partic.: insufficienza di risorse alimentari in
... sopportanoqualunque viaggio. -in partic.: portato per alcuni secondi a
, riduzione del punto di contingenza. -in senso generico: qualsiasi operazione volta a ottenere
fibra morale e intellettuale italiana. -in modo freddo, senza partecipazione. g
spazi interlineari in una composizione tipografica. -in sen so concreto: la
e a correre anche in francia. -in senso generico: denaro. rustico,
moli s'aprono sterminatamente nere. -in unione con un comparai di maggioranza: di
generale invisibile di legioni sterminatrici. -in un contesto figur. cassiano volgar.
problemi o raggiungere dei fini. -in senso concreto: ciò che provoca la morte
un sorso e la città sua -in senso generico: distesa. tutta /
tranquillo, quanto uno sterro archeologico. -in senso concreto: terriccio rimosso e accumulato
di circa quattro braccia. -in senso concreto: la quantità di grano da
stradali per mutare la direzione di marcia. -in senso generico: svoltare a destra o
di un terzo di un bosco. -in silvicoltura, diradamento regolato ed equamente distribuito
terzo anno dopo la tagliatura. -in senso concreto: bosco sfoltito. giornale
uniformemente una sostanza su una superficie. -in senso concreto: lo strato che ne
; disposto in tutta la lunghezza. -in partic.: collocato compattamente su una
poggiato di piatto su una superficie. -in partic.: teso a visiera a riparare
pronomi apposti dopo il come. -in steso: compiutamente, totalmente. immanuel
co le sue man'istesso? -in forma sing. riferito a plur.
del rogo, / ecco de -in costrutti rifl. e recipr. l'urna
finta attenzione, mentre gli occhi -in relazione con una cong. gradatamente gli
usi e costumi). -in se stesso: di per sé.
dei porci i trasmutati. -in un contesto osceno. lorenzo de'medici
diavolo, peccava carnalmente col padre. -in partic.: sobillato alla rivolta.
senza stigliature e scheggiaturedi legname. -in senso concreto: fibra strappata. trinci
redigere una scrittura nelle debite forme. -in senso generico; scrivere, vergare;
anche con uso impers.). -in partic.: essere solito fare, procedere
], sua visione del mondo). -in partic., nella teoria letiv- 465
un congegno nuovo e delicato. -in bello stile-, in una forma linguistica corretta
un artista e la sua opera). -in partic.: gusto artistico comune a
produzione di artigiani e disegnatori famosi. -in partic. in espressioni formate con agg
stilista o di una casa di moda. -in partic. in espressioni formate con agg
le nostre impressioni ed espressioni. -in un'espressione ellittica della prep. formata con
tutto, ti pare? -in stile-, con proprietà e raffinatezza di abbigliamento
altri. 17. locuz. -in grande stile, in maniera grandiosa.
grande stile, in maniera grandiosa. -in partic.: con elevatezza di spirito e
vale nemmeno una stilettata. -in espressioni comparai, per alludere all'acutezza
su tavolette ricoperte di materiale tenero. -in partic.: bastoncino di legno duro
nuovo modello di un prodotto industriale. -in partic.: chi crea lo stile di
cima a una colonna. -in espressioni comparai, per indicare immobilità forzata
secondo precise, non realistiche finalità estetiche. -in partic.: piegare una forma naturalistica
i modi propri di uno stile specifico. -in par- tic.: rappresentato negli elementi
i moduli di uno stile determinato. -in partic.: raffigurazione semplificata nelle forme
, a stille a stille-, una -in partic.: imperlato, madido di sudore
, splendente, luccicante (un -in senso concreto: liquido ottenuto per distillaoggetto)
teresa stillavano ancora l'acquerugiola. -in un contesto figur., per indicare un'
del mare due lacrime. -in un contesto iperb. epicuro, 119
meno la presenzadell'acido muriatico. -in un contesto iperb. e scherz.
mio corpo stillano cenile gocce. -in un'espressione di malaugurio. cesarotti,
stima alla vita del morto. -in senso generico: prezzo di vendita, costo
per diventare un dormiglioso fannullone. -in partic.: grande fiducia nelle proprie capacità
mense, ove faran dimoro. -in relazione con una prop. subord.:
stato tu a farmele stimare. -in formule di cortesia. orsi, cxiv-32-50
antichi su questo particolare. -in relazione con una prop. subord.
sia virtù. così stimo. -in relazione con un agg. neutro o un
e stimò utile esemplificare. -in relazione con il compì, pred. dell'
si era stimati soltanto ragazzi. -in relazione con una prop. subord.
abbastanza maschio e corrusco perlui. -in relazione con il dativo etico. a
potè partorire nella sua gravidanza celeste. -in relazione con un compì, partitivo: annoverare
e un nome stimato in città -in formule di cortesia nelle corrispondenze epistolari.
(un farmaco, una sostanza). -in partic.: che allevia o annulla
e la sua materia negli ostacoli. -in partic.: impulso dato da un sentimento
dalle quali risulta la vita. -in etologia, modificazione dell'aspetto o della colorazione
dei clown dei circhi. -in una raffigurazione pittorica o plastica. pontormo
e negli stinchi dell'animale. -in partic.: il corrispondente taglio macellato di
al cibo o alle bevande. -in partic.: astinenza a scopo penitenziale.
fare con lentezza o di malavoglia. -in partic.: scrivere con difficoltà, scribacchiare
suo tetto di stipa. -in espressioni comparai, per indicare una forte
rinfusa oggetti in uno spazio limitato. -in partic.: pigiare svariati indumenti in un
dietro corresponsione di una retribuzione. -in senso generico: retribuire qualcuno per un'opera
i militari o bande di armati. -in partic.: nel rinascimento, assumere
cambio di una regolare retribuzione monetaria. -in partic.: assoldato, mercenario (
un'azione o per un comportamento virtuoso. -in par- tic.: il premio della
immobile, stipite o tronco? -in partic.: fusto unico, cilindrico e
grande diffusione nel xix sec. -in partic.: semplice armadietto privo di decorazioni
ilio, della sua madre asiatica. -in relazione con una prop. subord.
il no- corrispondente diritto). -in partic.: che con un con
accordo, una convenzione o un trattato. -in partic.: chi, mediante la
sole spese di stipulazione. -in senso concreto: documento pubblico, rogito o
, acconsentii a tornare indietro. -in partic.: il tirare sul prezzo.
, un indumento. -anche assol. -in partic.: stirare con il ferro da
venne stiracchiata in tutti i sensi. -in relazione con una prop. subord.
pregiudizio o per dimostrare una tesi. -in partic.: deformazione della verità,
la barba, una ciocca di peli. -in partic.: eliminare l'arricciatura dei
il ferro che friggeva). -in relazione con il compì, ogg. della
direzioni opposte; sottoposto a trazione. -in partic.: teso nel senso della
degli affari, non so. -in relazione con il nome del capostipite o anche
umano, fisicamente o psicologicamente individuato. -in partic. con connotazione spreg.:
per la melodiosa eco. -in senso restrittivo, limitativo. tasso,
2. stizzosità, irritabilità, scontrosità. -in senso concreto: comportamento ombroso, scostante
finirà. -grande concisione, laconicità. -in senso concreto: espressione laconica, eccessivamente
liberò del 'contenuto intestinale'. -in espressioni iperb. e fortemente sarcastiche.
razza di stitici essi fossero. -in una metonimia. ghislanzoni, 12-207:
a spina di pesce. -in partic.: scarpone allacciato che sale oltre
bastavano più a stivarli tutti. -in partic.: nella preparazione di conserve di
, contrarietà, inquietudine, insoddisfazione. -in senso generico: collera, rabbia,
inferocito, aggressivo (un animale). -in partic.: rabbioso (un cane
vicino nel tempo; attuale, contemporaneo. -in partic.: che costituisce l'esperienza
d'infilzarlo, ad uno stoccofisso. -in un'espressione comparai, per indicare un'eccessiva
lo stocco o con altra arma bianca. -in partic.: nella scherma, colpo
deboli; provocazione verbale; allusione pesante. -in partic.: violenta battuta di un
nelle loro guaine di pelle verde. -in partic.: quello ornato d'oro sull'
). stelo di una graminacea. -in partic.: fusto del granoturco privato della
del granturco son divenuti gialli. -in senso generico: stelo di una pianta.
, e anche la vocazione. -in senso generico: notevole capacità, ingegno,
insensibilità, dominando i propri sentimenti. -in partic.: che sopporta con fermezza
ricadendo sul petto o sulla schiena. -in partic.: lista di pelliccia incrociata
stultìa chi ti sta a udire. -in senso antifr., nel linguaggio religioso,
se n'andasse da ferrara. -in senso concreto: gesto di disprezzo.
. infiammazione di uno stoma. -in partic.: flogosi catarrale semplice della stomia
lui tre batuffoli di stoppa. -in partic.: specie di barra per lo
carica (o carica redatta). -in senso generico: stoppa usata come materiale
stopaccio di sughero delle bottiglie. -in partic.: pezzo di stoppa usato come
con la stoppa o con materiale analogo. -in par- tic.: chiudere una fessura
e'mi griderà a testa. -in testa di, a qualcuno: a lui
permutar li presoni testa per testa. -in lotta ravvicinata (combattersi, scontrarsi).
al vecchio e al nuovo testamento. -in partic. antico testamentario: veterotestamentario.
testata dell'« unità ». -in senso generico: frontespizio di una pubblicazione
-fregio a stampa che incornicia un testo. -in par- tic.: capopagina.
giovanni ». capi posseduti. -in partic.: a vicenza, imposta sul
longa, e laboriosa fatica. -in costruzione correlativa. boccaccio, viii-1-265:
loro. alberti, 1-160: -in quelli tempi era giovane, spendeva e largheggiava
getta via il suo essere pazzo. -in un momento corrispondente all'attuale (in
che pareva un bavagliolo. -in un'espressione di modestia riferita alla propria
che si riferisce ai testicoli. -in partic.: che colpisce tali organi (
più rapido dei froldi uniti. -in relazione con una prop. subord.
occhi ancora sbarrati lo testificano. -in relazione con una prop. subord.
rivelata con la conduzione di vita. -in partic.: manifestazione della propria fede
so- stant. femm.). -in partic.: che è rilasciato dall'autorità
porta il verbale di tali deposizioni. -in senso generico: testimonianza o insieme di
falsa, non commettere adulterio. -in testimonianza, a testimonianza: allo scopo di
federigo imperatore, no sapiendoelio. -in testimonianza di qualcuno: alla presenza di una
la decadenza della famiglia. -in relazione con una prop. subord.
viene affermato, dichiarato nella testimonianza. -in partic.: nel linguaggio giuridico, la
avrebbe fatto pieno di amarezza. -in formule di cortesia, di rispetto o di
, usata per varie preparazioni gastronomiche. -in partic.: l'insieme delle parti commestibili
organo terminale di varie apparecchiature elettromeccaniche. -in partic.: in alcuni rasoi elettrici,
edizione in cui è stato pubblicato). -in partic.: il corpo originale di
conferma sui testi specializzati. -in partic. sacro testo o testo sacro (
per lo più al plur.). -in partic., nella religione cristiana:
e in un testo. -in un contesto figur., nel 'paradiso'dantesco
e dal lunghissimo manico. -in espressioni comparai fra giordano [tommaseo]
cremisin le stringe il fianco. -in senso concreto: tessuto. ariosto,
muscolari a partire dai muscoli masticatori. -in senso generico: qualsiasi sindrome caratterizzata da
/ gli strani amor di tetide! -in contesti figur., per indicare le acque
; espresso in forma di tesi. -in partic.: nella filosofia idealistica postkantiana
le infezioni da batteri parassiti intracellulari. -in partic.: antibiotico ad ampio spettro,
binario contenente quattro atomi di cloro. -in partic.: tetracloruro di carbonio: composto
parola rappresentata graficamente con quattro lettere. -in partic.: nella religione ebraica,
quarta parte di uno stato unitario. -in partic.: titolo che il senato romano
ciascuna di queste quattro parti). -in partic.: divisione dell'impero romano,
a troia e alle sue vicende storiche. -in partic.: compiuto da un troiano
, / vogliamo ti somigli. -in posizione enclitica (normale con le forme nominali
mio viaggio tra i vivi. -in una corsa ippica, tagliando consegnato dal totalizzatore
.. di 'ticket sull'università'. -in partic.: quota a carico degli assistiti
l'appese a 'u gancio. -in una sinestesia. manzoni, pr.
con altre persone, negli affetti. -in partic.: poco appassionato (un
decisioni, nel sostenere opinioni o idee. -in partic.: che professa con poco
mangiò inconsapevole i propri figli maschi. -in partic.: che è suddito o
jacoboni lo agguanta ». -in costruzione tr., nell'uso colloquiale.
eruzione cutanea maculare o maculo papulare. -in par- tic. si distinguono fra le
di un legno o di un minerale. -in partic.: venatura nodosa e resistente
combattente di grande forza e ardimento. -in partic.: nei romanzi di avventure di
e di volgerla a proprio favore. -in partic.: nel linguaggio politico e
poveri, va in tilt -in tilt che non è più funzionante.
questi nel tempo in cui si produce. -in senso generico: tono della voce umana
il nerbo delle nostre genti. -in senso concreto: l'atteggiamento o comportamento
amici, di timidità e remissività -in senso concreto: comportamento, atteggiamento che
opra ferve, e l'odorato -in relazione con una prop. subord (anche
imbelle, e 'l pensier volto / ha -in gastronomia e in macelleria, parte commestisollecito
proprietà vermicide, antireumatiche e antisettiche. -in partic.: blu di timolo:
deriva, alettoni, timone. -in espressioni compar. per indicare gli organi di
sf. medie. patologia del timo. -in par- tic., in psichiatria:
e sbuffando con fierezza. -in partic.: paura del castigo, della
si sbriga un importuno. -in partic.: sottomissione e fiduciosa reverenza nei
dall'amore rispettoso verso i genitori. -in senso teologico: paura della colpa che
sono coperte di pelle o di feltro. -in senso generico: tamburo.
di cameli e d'elefanti. -in una metafora erotica: ano. aretino
intingere un oggetto in un liquido. -in partic.: intingere la penna nell'
tessuto o si dipinge un quadro. -in senso concreto: il risultato di tali operazioni
addizionata con leganti usata per tingere. -in senso generico: colore.
scritte con la tinta bianca. -in partic. colorante per l'edilizia (in
, novità di tinte. -in tinta unita o tinta unita: tutto dello
. colorare un dipinto, un disegno. -in partic.: dipingere con vari colori
sospensione in liquidi acquosi o in soluzione. -in par- tic. tinteggiatura a fresco:
di locali pubblici quali mercati e terme. -in senso generico: sonaglio, campanello.
o di un liquido, anche colorato. -in partic.: coperto o intriso di
tintora, in qualche caso merciara. -in un toponimo. g. villani,
oggetto o di una parte del corpo. -in partic.: colorito della pelle o
di scarsa considerazione o rispetto). -in partic., nel linguaggio giovanile:
dal gambale alto, tipicamente americani. -in maniera esemplare, emblematicamente. carducci
libertà -uniformare a un tipo. -in partic.: nel linguaggio dell'industria
che anzi ha ottime prospettive. -in un'opera letteraria o artistica, rappresentazione
paradigma, un esemplare di riferimento. -in partic.: oggetto, manufatto,
esprime simbolicamente un fatto, una verità -in partic.: avvenimento del passato che prefigura
sempre più difficile a incontrarsi. -in medicina costituzionalistica, ciascuna delle svariate categorie
4. persona con determinate peculiarità. -in partic.: persona dal comportamento originale
inchiostro nel becco del tiralinee. -in una similitudine, per alludere a forme estremamente
5. sopruso, prepotenza, arroganza. -in senso concreto: atto o comportamento prevaricatorio
segregandoli l'uno dall'altra. -in partic.: chi impone la propria volontà
trasmettere un movimento impresso a distanza. -in par- tic.: elemento strutturale rigido
le tira uno schiaffo. -in contesto metaforico. parabosco, 1-4:
dato nel di lei perimetro. -in contesto metaforico. f. donato,
. -offrire gratuitamente o quasi. -in partic.: avere grande disponibilità sessuale
mozzicone fuori dal finestrino. -in senso concreto: nel linguaggio tecnico, canale
al denaro, avarizia, spilorceria. -in senso concreto: comportamento, atto da
. tose. attività o lavoro faticoso. -in partic. nell'espressione burlare le tiritoste
. per estens. arma da fuoco. -in partic.: tiro di bronzo o
sulla fronte di suo padre. -in partic.: lancio dei dadi o della
del naso / dall'avversario accorso. -in espressioni che distinguono le modalità di esecuzione
potrete ristorarvi un po'meglio. -in tiro (con valore aggett.):
e fatta la buona tiriaca. -in un'espressione comparai per indicare una persona
un caffè, una tisana. -in un'espressione comparai, per indicare un discorso
titillamento del senso visivo. -in partic. impulso, eccitazione sessuale.
l'orecchio e l'anima. -in partic.: suscitare la libidine, il
. e letter. sollecitazione dei sensi. -in partic.: stimolazione, eccitazione o
la nomina per occupare un ufficio. -in partic.: che ricopre a ruolo la
un ufficio, di un beneficio. -in partic.: nel linguaggio giuridico,
nostrana delle titolature verbali. -in partic.: in epigrafia e in diplomatica
583. 316, 31. -in un quotidiano o in un periodico, breve
o doti o alle azioni compiute. -in partic.: epiteto elogiativo. esopo
della cosa a titolo di informazione. -in relazione con una prop. subord.
scoprire tutto l'interno nostro. -in relazione con un agg. gobetti,
più comune l'espressione in carati). -in partic.: nel conio delle monete
per litro di soluzione). -in una miscela combustibile, il rapporto che esiste
il tempo d'anni quaranta. -in titolo-, esercitando un potere, un'autorità
. credito, n. 6). -in partic.: documento rappresentativo del debito
frangia / delle tue penne. -in espressioni comparai, per indicare una fiamma
civetta sale / al cielo. -in espressioni comparai, per indicare un astro
dal re dicono guarire. -in espressioni negative di tono imperativo o deprecativo,
non mi tocchi! ». -in partic. posare la mano su un testo
come lo tocca la fantasia. -in partic.: provocare, indurre a manifestare
-in partic.: far cozzare lievemente i bicchieri
d'oziosi e d'ignavi. -in relazione con una prop. subord.
, tal che toccavan per terra. -in espressioni iperb. di forma negativa, per
toccare i suoi nsultati maggiori. -in espressioni iperb., per indicare eccellenza
un uomo come lui. -in relazione con un inf. o una prop
le quattro di mattina. -in espressioni ellittiche e impers., con riferimento
lui non saprà morire da uomo. -in partic. capitare come marito o come moglie
un sentimento; impressionato, emozionato. -in partic.: commosso; addolorato.
sembrò anche lui toccato. -in relazione con un compì, che esprime la
l'aspetto esteriore di una persona. -in partic.: colpetto con cui si ravviano
un tocco alle labbra. -in senso generico: qualsiasi intervento volto a
, nelle interruzioni ironiche. -in pochi tocchi, con pochi tocchi: in
tocchi di cioccolata di nascosto. -in partic. tozzo di pane. tassoni
dalla frantumazione di esso; frammento. -in tocchi: in frantumi. bisteghi,
; a quelli la toga. -in partic. carica pubblica, magistratura.
, uomini di scienza o di cultura. -in partic., nell'età moderna:
insegne con trasanda- tezza. -in espressioni figur., per alludere a un
levare una parte da un tutto. -in partic.: sottrarre il sottraendo dal
testiere, nel 'come'. -in relazione con una prop. subord.,
la miseria dalle loro case. -in espressioni di scongiuro, con riferimento a dio
carità e della sua banda. -in partic. rapire una donna a scopo di
macchinalmente il lavoro a uncino. -in partic.: impugnare un'arma, afferrare
dovuto o si può legittimamente pretendere. -in partic.: prelevare una somma di
70. cercare di avere, procurarsi. -in partic.: acquistare, comprare (
meglio così ch'esser spogliati. -in espressioni interroga anche con valore iperb. e
un luogo o da un ambiente. -in partic.: prendere con sé un contingente
7 che sapea ciascun sentier. -in partic.: arruolare in un esercito;
vien- da di giave. -in relazione con un compì, pred.: