chiese specie durante le funzioni liturgiche. -in partic.: gruppo impegnato nello studio
, di una frase melodica). -in partic.: negli strumenti ad arco
6-33: tutti avevano sciopera -in senso concreto: attività frivola e fatua.
le cose del duca di milano. -in modo frivolo e fatuo. lanzi,
con cui viene proclamato ed effettuato. -in partic. sciopero generale-, indetto in
morte, dove i ca -in relazione con una prop. subord.
mille. -espellere da sé. -in partic.: mettere al mondo figli
, che si riferisce a tale isola. -in partic.: che vi è prodotto
sf. ant. dissipazione, spreco. -in partic.: aborto. fra
si riferisce o che riguarda lo scirocco. -in partic.: caldo-umido e afoso per
sentimenti, di intenti, di interessi. -in partic.: scisma religioso; secessione
sciugare e coi vestiti asciutti. -in partic.: asciugare gli occhi dal pianto
del corpo assorbendolo con un panno. -in partic.: asciugare le lacrime (anche
dan neggiare alquanto qualcosa. -in partic.: trattare un argomento in
sciupaménto, sm. danneggiamento. -in par- tic.: sminuimento del carattere
ridotto in cattivo stato, deteriorato. -in partic.: consunto, logoro (un
stati encomiasti del gran demostene. -in formule di ossequio e di deferenza (spesso
infimo a cui non poteva sottrarsi. -in senso generico: condizione giuridico-sociale di semilibertà
cattività babilonese del popolo ebraico. -in senso allegorico: la condizione del-
le occorresse, la servitù mia. -in senso concreto: servizio prestato, assistenza,
anche a depurare gli umori). -in senso concreto: il medicamento usato
al servizio di carlo d'angiò. -in formule di cortesia e di ossequio, in
. adorazione, culto prestato a dio. -in senso concreto: atto del culto,
insieme per i servizi mattutini. -in partic.: cerimonia funebre. codice
svolte in casa altrui come domestico. -in senso generico: le faccende domestiche,
a onore de la casa. -in senso generico: lavoro, attività, mansione
-eufem. funzione corporale: defecazione. -in senso concreto: le feci.
'chi si abbassa sarà innalzato'. -in espressioni di cortesia, per lo più per
lasciare in pace i morti! » -in senso antifrastico: danno. carducci,
di una causa, di un'istituzione. -in par- tic. esercizio di funzione pubblica
di funzione pubblica con totale dedizione. -in senso concreto: l'opera compiuta a tale
merci e non come monete. -in funzione su un determinato percorso (un
, guasto (un impianto). -in servizio: di grazia (per esprimere esortazione
servizio, fermatevi un poco. -in , per servizio di qualcuno-, per suo
avei la pote- state. -in espressioni, talvolta enfatiche, di ossequio
il terzo la proporzione sesquinona. -in composizione con numerali ordinali che determinano progressivamente
film in dieci giorni soltanto. -in composizione con altri numeri. testi fiorentini
ciascuna delle due facce sessantaquattro pagine. -in legatoria: formato di libro ottenuto ripiegando
ottenere un fascicolo di sessantaquattro foglietti. -in sessantaquattrèsimo (con valore aggett.)
quasi sessantenne, nel 1722. -in composizione con l'unità. arpino,
co'tempi della babilonicaschiavitù de'giudei. -in numerali composti. boccaccio, viii-2-67:
dell'onu, è soprattutto sterminato. -in partic.: riunione di un concilio.
gli individui maschili e quelli femminili. -in senso generico: la condizione di maschio
... ad un certo tempo concepisce -in numerose espressioni, usate per lo più con
dell'ingl. sexual harassment). -in senso improprio, nel linguaggio giornalistico:
, a ragione si uccise. -in senso generico e scherz.: moneta,
di dolore e delusione. -in composizioni con altri numer. ord.,
ne l'aura che trema. -in sesto: che ha pianta esagonale.
accanto alla soglia della capanna. -in sesto: sensato, raziocinante. moretti
subito riprendendo il suo sussiego. -in maniera eccessiva. b. davanzati,
squarcio scorse incendi dovunque. -in disordine. botta, 6-ii-460: avevano
vita, dovuto alla disidratazione. -in espressioni iperb. pulci, 10-77:
e trovo la sete di giustizia. -in partic.: desiderio amoroso, concupiscenza.
semplicemente le dita intinte. -in una similitudine, per indicare i peli ispidi
quale esso valente ancor tenea. -in senso generico: l'insieme dei seguaci di
. 4. società segreta. -in partic.: ciascuna delle società segrete
raggiunto il quintale in novembre. -in composizione con numeri semplici, anche preceduti
cielo che non piove. -in espressioni percentuali. carducci, iii-24-451:
un determinato secolo, anche sottinteso. -in partic.: il 1870, anno della
fare qualche procuratore o sindi -in numerali composti. co, s'abbia
sopra la cravatta a farfalla. -in forma composta con l'unità. gozzano
particolari schemi azionando dispositivi di controllo. -in informatica, precisare 1 parametri o stabilire
religione diversa da quella della maggioranza. -in par- tic.: chi appartiene a
, nel sud-ovest della sardegna. -in espressioni con valore distributivo. catzelu [
di sette in sette / giorni. -in funzione di numeratore di numeri fraziobe incominciato
trovarci sette palmi sotto terra. -in imprecazioni. goldoni, iii-535: sette
letterario e critico tipico del settecento. -in partic.: aspetto, carattere tipicamente
da settecento anni innanzi. -in forma apocopata. l. donato,
, ex carbonari e briganti. -in composizione con altri numeri semplici o a
in composizione con altri numeri). -in partic.; indica il settecentesimo anno
, che è dante. -in partic.: durata di sette anni di
e si contrappone a meridionale). -in partic.: che appartiene all'emisfero boreale
settentrionale, oggi in territorioolandese. -in partic.: che costituisce il settentrione continentale
di uno stato o di un continente. -in partic.: europa settentrionale.
o che dura da sette lustri. -in partic.: che ha trentacinque anni
quello che divide le due narici. -in partic.: parete divisoria delle due cavità
, solo tabacchiere e scatoline. -in partic.: che riguarda un determinato settore
. 2. diviso in settori. -in partic.: costituito da conduttori che
ragione in faccia a lui. -in una meton. patini, giorno,
, io non so come un ingegno grande -in tono serio, senza facezie o piacevolezze.
tutto sa e tutto vede. -in senso concreto: punizione rigorosa o esemplare.
e sventurato uomo raggiunseforme parossistiche. -in partic.: violenza sessuale accompagnata da
'22 e del * 24. -in partic.: stupratore. pasolini,
. sezionaménto, sm. suddivisione. -in partic., in anatomia: dissezione
scherz. per indicare un macellaio). -in par- tic.: chi taglia la
sezionatura, sf. suddivisione in sezioni. -in partic.: divisione in due parti
di un oggetto con un piano immaginario. -in par- tic., nel disegno tecnico
cui è suddivisa un'opera scritta. -in partic.: suddivisione del capo di
3. ripartizione interna di un ufficio. -in par- tic.: ciascuna delle ripartizioni
tutti i mezzi essendo scarsi. -in correlazione con primo, per indicare l'unicità
danno e vergogna a tutti. -in partic.: smurare la porta santa,
a sfabricate e rotte / gingive, -in partic.: non impegnato in una guerra
) o da eliminarne i difetti. -in senso concreto: parte sfaccettata di una
somma e sfacciataggine insopportabile. -in senso concreto: azione, gesto, discorso
un'affermazione o nel compiere un'azione. -in senso concreto: azione, scritto
subito che gli sfaciolavano poco. -in relazione con una prop. soggettiva.
anche il frantumarsi di una pietra. -in partic.: nei minerali cristallini sottoposti
sfangare, il ripulire dal fango. -in partic.: lavaggio energico dei minerali
; agitare a fondo l'animo. -in partic.: struggere d'amore, sia
-ridursi in poltiglia, spappolarsi. -in partic.: rammollirsi per la lunga
, sbaglio madornale, equivoco gravissimo. -in partic.: errore linguistico.
ca); disgregarsi, sgretolarsi. -in partic.: sminuzzar si
compatto. all'inquinamento). -in partic.: sminuzzare, sbritargioni tozzetti
solennizzare particolari ricorrenze o eventi. -in senso concreto: il lusso,
due grandezze fisiche di uguale periodo. -in partic.: nelle macchine elettriche,
della parete di ghiaccio. -in senso concreto: frammento, frantume di
gli avevano sfasciato la bottega. -in partic.: colpire un edificio sconquassandolo
non gli sfasciassero la macchina. -in espressioni enfatiche. n. ginzburg,
col calcio dei fucili. -in un'espressione iperb. baldini, 15-09
(il corpo o una parte). -in senso generico: che ha perso vigore
; rottame o insieme di rottami. -in partic.: relitto di un'imbarcazione
tra gli sfasciumi d'assi. -in sfasciume (con valore aggett.):
rocce frantumate; pietraia, sassaia. -in partic.: deposito di materiali rocciosi
(anche come epiteto ingiurioso). -in partic.: inviso a dio e
, non del tutto sfavorevolmente. -in modo svantaggioso, negativamente. cavour,
sfesse il moro finoal petto. -in un contesto osceno. aretino, 20-97
proiettati i corpi celesti; volta celeste. -in partic.: ognuno dei nove cieli
che vi appaiono. -palla. -in partic.: il pallone del gioco del
a esplodere in successione. -in sfera: in ogni direzione a partire da
allungata verso la terra. -in partic.: il globo terrestre, la
e fasciato perpetuamente lo sferoide terrestre. -in senso generico: corpo di forma globosa.
sue tremende domande imbarazzanti. -in relazione con il discorso diretto. faldella
né della sferza al fischio. -in espressioni comparai, per indicare un corpo
. 4. severa punizione. -in partic.: castigo divino. bandella
di passione impallidire a morte. -in relazione con una prop. subord.
petti picchiati dalla pietà dei devoti. -in senso generico: colpo violento. stuparich
un taglio o con una separazione. -in partic.: bifido (lo zoccolo
rovello, verranno qui difilate. -in senso generico: picchiare, malmenare con
, fioca per il troppo parlare. -in partic.: fornito di scarsi mezzi vocali
senza scadere davanti all'italia. -in senso concreto: combattimento, duello,
prova di abilità o di forza. -in senso concreto: competizione o gara agonistica
/ colpo di tramontano. -in , per sfida: in modo provocatorio.
[rezasco], 7: -in partic.: vincere la concorrenza.
ho fatto la dissenteria ». -in relazione con una prop. subord.
uomo... mero di polloni. -in senso concreto: gran quansfigmoscopìa, sf
umana e in partic. del volto. -in senso concreto: ciò che deturpa l'
per il logoramento o per uno strappo. -in senso concreto: insieme dei fili che
staccano da un indumento troppo usato. -in partic.: pezzetto di filo,
procedere in fila in un passaggio ristretto. -in partic.: marciare in ordinanza,
là, senz'ordine. -in modo disordinato, senz'ordine. salvini
3. estratto della propria sede. -in partic.: estratto dal fodero (
di forlì, entriamei unquanco. -in grande fretta, di filato. rinateli
abito'. do fastidioso e vano. -in partic.: diffondersi in 3. sradicare
non sono uomini, ma bestie. -in rappresentazioni pittoriche o scultoree, con partic
orecchi e uno sfinimento confuso. -in partic.: spossatezza che segue il coito
messo la mano sulla mano. -in espressioni iperb. per lo più negative,
delle rose. -sostant. sfioritura. -in partic.: caduta dei fiori prima
piacevolezza un poco capricciosa ed eccitante. -in senso concreto: cibo stuzzicante,
grida di morte, sfoderamento dimoopportuno. -in partic.: ostentare nozioni o capastrativo
la lingua, boccheggiando. -in un contesto osceno. aretino, 20-61
passioni; appagamento di un desiderio. -in senso concreto: espressione o manifestazione vivace
mitigarne l'intensità o di alleviarli. -in partic.: aprirsi, parlare o
sentimenti e opinioni ad altre persone. -in partic.: discorso concitato, invettiva
3. sbocco, scarico. -in partic.: portello o chiusa che
con compiacimento ciò che si possiede. -in partic.: indossare abiti eleganti e
soddisfazione di sua altezza. -in modo pretenzioso, affettato o ricercato.
sfoggiatézza, sf. sfarzosità, sontuosità. -in senso concreto: sfoggio di ricchezze,
parte delle signore e signorine. -in senso concreto: veste o ornamento lussuoso
raggiunta; imporsi all'ammirazione altrui. -in partic.: esprimersi con mirabile e trascinante
sfollate a roma dal nord. -in senso generico: che ha cambiato residenza
sfron dare una pianta. -in partic.: in silvicoltura, sfollamento.
credo che sfondasse il tetto. -in senso generico: fracassare, squarciare, lacerare
: fracassare, squarciare, lacerare. -in partic.: strappare un tessuto di lana
, che sono tenute sfondate. -in senso generico: ridotto in pessime condizioni,
deteriorato o rovinato in modo irreparabile. -in partic.: strappato, lacero (un
foglietto sieroso fra due strutture anatomiche. -in partic. sfondato di douglas-, parte
sfondatóre, sm. chi provoca sfondamenti. -in partic. nell'espressione scherz. sfondatore
corpo con un'arma da taglio. -in senso generico: conciare male qualcuno, ridurlo
consentito o previsto in un bilancio. -in partic. sforare un'aliquota: essere
due sforbiciate nell'aria. -in una tecnica ormai abbandonata di salto in
americani, francesi e inglesi. -in una tecnica desueta di nuoto, movimento
con le forbi ci. -in partic.: periodica regolazione e sfoltimento
contemporanea da un mezzo di trasporto. -in partic.: scarcerazione di un contingente di
3. atto di violenza, sopraffazione. -in partic.: stupro. ottimo
non si debbia ripigliar per ingiuria. -in questo o figliuola di sion,
sforzatamente a quella volta mosse. -in modo non spontaneo, innaturale, affettato.
non sia ella infamata. -in senso attenuato: seduttore. m.
sm. spago sottile e resistente. -in partic.: lezzino. inventario di
ne specifica le caratteristiche). -in partic. sforzo assiale, normale-.
loro si sono subissate tacque? -in espressioni iperb.: fiaccare. aretino
irregolare, con sporgenze e rientranze. -in partic.: frastagliato (una costa
via, allontanare, scacciare. -in partic.: mettere al sfrattò
cappello a larghe falde. -in partic.: uscire dai confini di una
. allontanamento forzato da un luogo. -in partic.: provvedimento di espulsione, esilio
precipitarsi dalle sommità delle torri. -in senso generico: colpire con armi da taglio
. sfrenata intensità di una passione. -in senso concreto: comportamento sfrenato, licenzioso
agli eccessi, in partic. sessuali. -in senso concreto: azione o comportamento licenzioso
ogni limite etico; smodato, eccessivo. -in partic.: animato da irrefrenabile lussuria
ostentazione e sfrontatezza lo infastidivano. -in senso concreto: azione che denota impudenza
eccessivo, grazie alla retribuzione inadeguata. -in partic.: nella teoria la condizione
anni e la maltratta. -in partic.: ricevere (per lo più
bella scrittura del buon secolo. -in fuga disordinata, in fretta e furia.
ti sfugga, zitta! » -in senso generico: scappare, fuggire. -
cose di quel criticume. -in modo superficiale. palazzeschi, 4-7:
rara sfumatura di rossetto. -in partic.: nella tecnica pittorica, accorgimento
graduale da una nota alla successiva. -in partic.: nella musica greca antica
. letter. infuriato, furibondo. -in partic.: imbizzarrito (un cavallo
. rialzo su cui ci si siede. -in partic. predella, poggiapiedi; palchetto
allo scopo di farlo inciampare e cadere. -in partic.: il fallo commesso in
più carrozze da un convoglio ferroviario. -in par- ridere (il minore gli
. ridurre a mal partito di botte. -in partic.: rompere le mascelle o
e di quei modi pari e -in modo eccessivo. fondo della sua coscienza
lo ritenevo infedele e sgarbato. -in una sineddoche. moravia, xiii-312:
criar ni per sgarrir, / -in partic.: nel linguaggio della malavita,
o a un altro piano; sbilenco. -in senso generico: che ha una forma
direzione o a un altro piano. -in partic.: seguendo un percorso o
.. incominciammo a salire. -in modo non giusto, non corretto.
tutt'a due la schivano. -in modo indiretto. cesarotti, 1-xxvii-66:
linea o a un'altra direzione. -in senso generico: che ha una forma
il capo e il grembo. -in quadro e a sghembo-, in tutti i
o sulla superficie di un corpo. -in partic.: l'operazione con cui
una specie di processo verbale. -in senso attenuato: ridere, sorridere.
con me non attacca. » -in relazione con una prop. subord.
(anche il modo di sedere). -in senso generico: che ha una forma
forma irregolare, non simmetrica. -in modo contraddittorio, senza seguire una linea
porta aperta per poterle ritirare. -in modo anomalo e bizzarro. baretti,
in tanto in ogni luogo. -in modo ambiguo, senza lasciar trapelare le
e volentieri di sghimbescio. -in tralice. moniglia, 1-iii-483: tu
ad asciugare oggetti di diverso genere. -in partic.: mobile o sostegno su
un liquido sotto forma di gocce. -in senso concreto: il liquido sgocciolato.
mi ero rovinato la voce. -in costrutti ellittici per introdurre il discorso diretto
territorio da esse occupato o presidiato. -in partic.: abbandono di una città
mobile rimuovendo ciò che lo ingombra. -in partic.: sparecchiare la tavola. -
di chi ha il potere. -in costruzione analoga all'accusativo alla greca.
. imporre, n. 26. -in , con silenzio-, senza parlare e senza
bolliva filomena silenziosamente piangeva. -in partic.: senza compianto funebre.
bettina silenziosamente gli accordava. -in modo implicito, senza clamorose dichiarazioni.
volanti di fiore in fiore. -in espressioni comparai, per indicare snellezza e
nella profonda voce del mare. -in espressioni comparai per indicare l'agilità e la
che portano alla formazione di silicati. -in par- tic.: nelle malte cementizie
, ai loro tempi, pesci. -in partic.: pietra focaia. cesariano
più semi congiunti al setto mediano. -in partic.: baccello dei legumi.
mestizia in queste poche sillabe! -in espressioni negative di valore enfatico quali non
intesero chiaramente il loro sillabare. -in relazione con il discorso diretto. ojetti
diecine di volte senza smettere. -in senso generico: leggere. tronconi,
si affermava la proposizione generale stessa. -in un'espressione comparai, per indicare la necessità
ancora, come se fosse. -in relazione con il discorso diretto. anonimo
per spiegarne la ragion fiscale. -in relazione con una prop. subord.
con rigore razionale le proprie affermazioni. -in senso limitativo: disquisire con eccessiva sottigliezza
nell'espressione ritratto alla siluetta). -in fotografia, immagine in cui il soggetto
di fede ai fini del battesimo). -in partic. simbolo apostolico o degli apostoli
la contempleranno in forma ridotta. -in espressioni negative. - anche sostant.
stata advocata ad casa nostra. -in tale maniera. laude cortonesi, 1-ii-270
dui de una similitudine vestiti. -in similitudine che-, in modo di (e
, durò il suo vigore. -in senso generico: sistema ordinato, armonico.
perché il lettore ripigli fiato. -in modo ordinato, secondo criteri armonici di distribuzione
di vari aspetti di questo. -in senso generico: corrispondente, simile, analogo
grave e un delitto canonico). -in senso generico: illecito commercio di beni
vita nazionale come il secondo. -in perfetta armonia. soffici [in boine
situazione diversa da quella che è. -in partic.: che simula un atto giuridico
senza servilismi né accattivanti opportunismi. -in relazione con una prop. subord.
loro la gentilissima beatrice. -in incognito, sotto mentite spoglie. domenichi
obbligatorio o a certi suoi obblighi. -in partic.: delitto previsto dal diritto penale
di uno stato fisiologico, ecc. -in partic.: calcolatore analogico usato per analizzare
che la legge punisce come reato. -in partic. simulazione di reato: delitto
a un'altra chiesa per opportunismo. -in senso generico: nel diritto canonico,
sensi, letterale e mistico. -in relazione con una qualificazione geografica, per
voglia di sincerare l'amico. -in relazione con una prop. subord.
qualcosa; accertarsene; verificarlo direttamente. -in partic.: chiarire del tutto una
pineta e aveva voluto sincerarsi. -in relazione con una prop. subord.
assenza di malizia, di doppiezza. -in partic.: semplicità di cuore, come
di impurità in acque o in metalli. -in partic.: non adulterabilità.
gente gretta, poco sincera! -in espressioni colloquiali di tipo esclamativo (sia
che a lui vive sincero. -in formule epistolari di commiato. patrizi,
ma, comunque, precisa. -in relazione con un compì, di privazione.
non ha subito adulterazioni o contraffazioni. -in partic.: non commisto con acque
, un occhio ho guasto. -in relazione con un compì, di privazione:
loro, ve ne faretesincero. -in fede sincera: in tutta sincerità, parlando
, sincopato da apparirono. -in relazione con il compì, di privazione.
o più elementi in uno solo. -in partic.: contrazione di due o più
si riferisce al sincretismo; sincretistico. -in partic.: che comprende in sé
corpo umano o per introdurvi liquidi. -in partic.: catetere vescicale per consentire
tagliata a mo'd'uomo. -in relazione con un agg. che precisa la
, in partic. a sparta. -in senso generico: riunione conviviale fra soli
anche una sua struttura o istituzione. -in partic.: metodo di governo;
sintonia con la società civile. -in senso concreto: organizzazione, ente.
, nei giochi basati su pronostici. -in partic.: piano di gioco che
o di una particolare branca di essa. -in par- tic.: nelle scienze naturali
dai suoi appartamenti privati. -in partic.: complesso di interventi volti a
componenti cellulari (autoanticorpi). -in patologia vegetale, con riferimento a una malattia
riferisce ai sistemi o alla sistemistica. -in partic.: che si riferisce a un
un enzima, di un gene. -in partic., in genetica: la
altre sezioni adiacenti per scambio intragenico. -in enzimologia, sito attivo: quello localizzato
poco diede sito alla terra. -in ogni sito: dovunque, dappertutto.
varie parti io miro. -in , sul sito: sul posto, all'
e fuori di negozio. -in un sito: nel medesimo punto o luogo
di navi e di legni. -in costrutti verbali. boccaccio, 1-ii-634:
o con uno scopo preciso. -in partic.: mettere a dimora piante in
corso di questa valle. -in costruzione col compì, pred. f
in relazione con termini di riferimento. -in partic.: punto del firmamento in cui
o televisiva per lo più comica. -in partic.: episodio della vita reale
definiti, irregolari e incerti, sfuggenti -in partic.: diradato, sfaldato ai
su un percorso segnato da 6 boe. -in senso ge4. intr. con la
essa per ghermirla (un animale). -in partic.: correre a riportare ciò
allarga formando uno spazio più esteso. -in partic.: spiazzo di un centro
alle usanze, alle tradizioni slave. -in partic.: rendere conforme alle caratteristiche
la cultura e le tradizioni slave. -in partic.: tendenza di alcuni intellettuali
) in contrapposizione a quella occidentale. -in partic.: fautore dello slavofilismo.
su cui scorre la massa rinculante. -in partic.: sottofusto di cannone girante
bisogna farlo slittare sulle dune. -in senso generico: muoversi o procedere molto rapidamente
. strofa indiana di quattro versi. -in partic.: il metro epico dell'india
o, anche, dalla vecchiaia. -in partic.: malaticcio, minato nel
che cercano di precipitarlo. -in partic.: tenere lontano chi costituisce una
. reso più lungo, allungato. -in partic.: prolungato (una linea
eloquio di commerciante smaliziato. -in partic.: molto competente ed esigente nella
, sf. intonacatura con lo smalto. -in senso concreto: strato di smalto applicato
scopo decorativo, protettivo o impermeabilizzante. -in senso concreto: la superficie smaltata di
la stessa bocca lo smaltisco. -in contesti iperbolici e scherz. contile,
smaltirle insieme con più facilità. -in relazione con una prop. subord.
propalare una notizia, una voce. -in partic.: enunciare, proferire, riferire
i pavimenti o per le impermeabilizzazioni. -in partic.: battuto composto di
in austria da ettore modigliani. -in espressioni comparat. per indicare un'estrema
più morbida e tirante al violetto. -in senso generico: materia colorante, vernice.
tranquillo / il vecchio capitano. -in partic.: infatuazione, desiderio sessuale,
, per un malessere. -in partic.: sconvolto dall'ira.
miniature applicate su un velluto nero. -in senso generico: braccialetto, anche di
, monili di valore inestimabile. -in partic.: cerchio d'oro o d'
mai stato io medesimo. -in modo convulso. moravia, ii-281
un edificio o di parti di esso. -in partic.: il rendere inadatti a
edificio); cadente, fatiscente. -in partic.: svuotato degli arredi, non
presenta adeguati margini verso l'estemo. -in partic.: stampato all'estremità della
distacco delle margotte dalla pianta madre. -in senso concreto: la margotta staccata,
cerchi o se ne chiedano notizie. -in partic.: lasciarsi sfuggire qualcuno, farsene
un'esperienza faticosa o dolorosa). -in partic.: indebolire una facoltà fisica
mi smarrii e quasi mi vergognai. -in relazione con una prop. predicativa: esitare
/ alla mia sera. -in relazione con un compì, di limitazione.
faceva pezzi fra quelle balze. -in contesti iperb. o paradossali.
la fune prepotente e rodente. -in un contesto iperb. e paradossale.
ridussero ad aver poco territorio. -in partic.: separare un territorio da una
testimonianza ancor viva in bocca. -in una raffigurazione araldica. piccola enciclopedia hoepli
per abbruciar le case. -in una rappresentazione pittorica. s. ottolenghi
. l'essere smemorato, smemorataggine. -in senso concreto: atto o comportamento da
per la sua pigrizia. -in senso concreto: comportamento, azione da
candida rideva della loro smemoratezza. -in senso concreto: atto o comportamento da smemorato
memoria di tutto quel che fu male? -in che mancai allora? -tanto sei smemorata
facilmente le cose; sme- moratezza. -in senso concreto: comportamento o atto da
ho commesso per gli altri. -in relazione con una prop. subord.
anche di carattere apodittico o gnomico. -in partic.: dichiarare ufficialmente come non
o di una generica smentita. -in senso concreto: il testo o il foglio
un atteggiamento prodotta dai fatti stessi. -in senso concreto: ciò che dimostra o
; rifiutato (una tradizione). -in partic.: dichiarato come non vero,
riflesso, la trasparenza propria dello smeraldo. -in partic.: che ha pelle,
/ smeraldino / che fa spicco. -in una sinestesia. soldati, 2-212:
tomo al gran spirto innamorato. -in espressioni comparative per esaltare la bellezza della
, in partic. al minuto. -in partic.: successo di vendita, buona
vetro anche con procedure di stampaggio. -in senso concreto: lastra resa traslucida,
teva il commercio. -in relazione con una prop. subord.
ci gridò di smettere. -in relazione con una prop. subord.
cominciare ad averla di lui. -in partic.: abbandonare temporaneamente o definitivamente
gli fece smettere gli esercizi. -in relazione con una prop. subord.
portavo un abito a quadretti. -in senso generico: togliersi un vestito, un
uguali o pressoché uguali; dimezzare. -in partic.: dividere numerica- mente per
smiccia di traverso sogghignando. -in relazione con una prop. subord.
o peso; diminuirne tali misure. -in partic.: rimpicciolire un oggetto;
. che suddivide in frazioni minime. -in partic.: che scandisce il tempo in
sminuzzolavano, pestavan co'piedi. -in espressione iperb. r. bertini,
frantumato, fatto a pezzettini, sbriciolato. -in partic.: ben dissodato (un
guardare con intensità, fissare attentamente. -in partic.: rimirare con affetto,
misura di intensità (un sentimento). -in partic.: eccedere i limiti dell'
, esagerato, fuori di misura. -in partic.: con eccessivo lusso o prodigalità
faceva vile l'autorità spirituale. -in enorme quantità. buti, 2-392:
atroci, smisuratamente sbarrati. -in unione con un comparai di maggioranza: di
a ridere smodata- mente. -in relazione con un agg., gli conferisce
limiti della realtà di un fatto. -in senso concreto: notizia esagerata, non
ne richiese dell'altro. -in modo sguaiato, scomposto. magri,
chiesa con l'eccessivo gridare. -in relazione con un agg., gli conferisce
indesiderate o mosono ancora essere usati. -in partic.: rimozione di una leste
di moto da luogo). -in partic.: calare da un'altura,
o di fascino e di persuasività. -in partic.: avere minore pregio artistico (
cominciavano a smontare la scena. -in partic.: togliere o spostare temporaneamente
o un reparto di cavalleria). -in senso generico: privo di cavalcatura.
(un meccanismo, un'arma). -in partic.: privo dell'affusto (
blica e di disinfezione. -in partic.: disinfettare un og
con una variabile spaziale o temporale. -in partic.: riduzione progressiva dell'ampiezza
della bocca provocato da cibi piccanti. -in partic.: rendere tollerabile l'arsura
sf. disus. spostamento, dislocazione. -in partic.: smottamento, slavina.
; raspato o rivoltato da animali. -in partic.: non appianato dopo uno
posto in cui era stato lasciato. -in partic.: scostato o sollevato dall'incastro
i materiali che lo costituiscono). -in partic.: staccato dal fianco del
soppiatto e con destrezza; intrufolarsi. -in partic.: gettarsi nella mischia.
per la parte anteriore. -in partic.: sfaccettatura di una pietra preziosa
le leggi imposte dai legami naturali. -in senso concreto: atto o comportamento innaturale.
un lato nell'altro. -in quanto libero dal vincolo corporeo. salvini
sfinito, esausto; illanguidito. -in partic.: che ha perduto l'antica
e indebolito (uno stato). -in partic.: privo di adeguate forze
ancne con movimenti aggraziati e sinuosi. -in partic.: liberarsi dal torpore,
di dispensare la felicità. -in un impianto di scavo mediante sonda a percussione
nell'espressione snodolarsi il collo). -in senso generico: ferirsi gravemente in seguito a
un gorgo tardo ma profondo. -in partic.: armonioso (la voce)
così bella e graziosa donna. -in partic.: che suscita un intenso piacere
soavissimamente al sommo amore. -in modo spiritualmente conforme ai precetti cristiani.
di quello dei romantici propri. -in senso concreto: atteggiamento o comportamento ispirato
a sentimenti ostili o alla ribellione. -in senso concreto: atto o discorso
la casa è sobriamente ammobigliata. -in modo volutamente poco appariscente. moravia
nel soddisfacimento degli altri appetiti naturali. -in senso generico: morigeratezza, austerità di
un compì, di limitazione). -in senso generico: morigerato, di grande
piegarsi al volere divino o del fato. -in partic.: fallire nel tentativo di
soccorrendoci l'un l'altro. -in partic.: assistere una persona malata,
non abbia comunicazione colla piazza. -in senso concreto (e spesso al plur.
prestata a chi ha difficoltà pratiche. -in partic.: aiuto finanziario dato a chi
largo soccorso dello stato. -in senso concreto, in partic. al plur
una persona). -anche sostant -in partic.: che aderisce al partito
uomo in quanto membro di tale società. -in par- tic.: che si svolge
, dagli sperperi, ecc. -in sociale, mediante una società continua fra due
militare, di una confederazione politico-militare. -in partic.: che regola i rapporti di
lavoratori o dalla generalità dei cittadini. -in partic.: l'insieme di concezioni
del mondo [cristo]. -in unione con aggettivi che indicano lo specifico
chiamati a svolgere la propria attività. -in partic.: l'aspirazione a
in cui si vengono a inserire. -in pedagogia, conseguimento di un giusto equilibrio
sia di natura concreta e materiale. -in partic.: collettività di individui per lo
la dottrina della scrittura. -in espressioni che definiscono tale comunità in relazione
alla vita associata; civile, urbano. -in partic. che ama e desidera la
attività, condividendone vantaggi e svantaggi. -in partic.: chi partecipa a una società
sue e de'soci palatini. -in senso generico, con riferimento alla società civile
a listare della disciplina. -in alcuni ordini religiosi, collaboratore del superiore
minuziosa lo sterminato formicaio umano. -in un contesto scherz., con riferimento all'
-per estens. chi manifesta solidarietà. -in partic.: chi assicura appoggio politico
fosse vanamente rapito sopra di sé. -in modo profondo e duraturo. caro,
ed ossequioso all'autorità. -in modo completo e definitivo. boine,
. -anche: prò, vantaggio. -in senso concreto: ciò che procura soddisfazione,
. il desiderio di vendetta). -in partic.: saziare un'esigenza fisica
, non la convinceva del tutto. -in partic.: appagare sessualmente. novelle
5. appagato nel desiderio di sapere. -in partic.: contento della risposta ricevuta
poesia? 14. locuz. -in sé soddisfatto: pago delle proprie esperienze
ai ogni altra attività umana. -in senso concreto: piacere, vantaggio.
ciò sia niuna colpa. -in un gioco di società, penitenza.
che parole sono efficaci. -in relazione con una prop. subord.
, con forma definita e stabile. -in partic.: compattezza di un corpo
sulla sodezza delle sue idee. -in senso concreto: argomento persuasivo. f
un umore, un liquido). -in partic.: che contiene poco brodo (
non lodo / questo tuo istar sodo -in ben parere. a. caracciolo, 5
retti e sodi della città. -in un gioco di parole con riferimento a pietro
e sua sacra dottrina. -in relazione con un complemento di limitazione.
in senso generico: omosessualità maschile. -in senso chiose sofra dante, 1-461
. ritardo nel pagamento di un credito. -in senso concreto: credito scaduto e non
, la cui riscossione è incerta. -in sofferenza: scaduto e non ancora pagato
sull'andamento generale del gioco. -in relazione con una drop. subord.
. nelle costruzioni stradali, motosoffiatore. -in elettronica, congegno che serve ad anticipare
sf. emissione d'aria dalla bocca. -in partic.: soffiata di naso.
duro, rigido, compatto). -in partic.: che cede dolcemente al
, tarassaco (taraxacum officinale). -in partic.: stelo allungato con capolino di
costruzione del soffitto di un ambiente. -in senso concreto: rivestimento del soffitto; il
, faticosa o impossibile la respirazione. -in partic.: opprimente (il caldo)
da se stessa si soffocò. -in partic.: far annegare, far affogare
un oggetto molto caldo o molto freddo. -in par- tic.: portare addosso un
bollente quanto possono sofferire. -in relazione con una prop. subord.
tanto gli abonda fino piacimento. -in partic.: resistere senza rompersi a sollecitazioni
una furibonda orgia d'amore. -in relazione con una prop. subord.
ma non le fu sofferto. -in un contesto iperb. a. pucci
e opporvisi e distruggerli. -in espressioni di cortesia. orsi, cxiv-32-91
signor, ricorro a voi. -in relazione con un compì, pred. o
istante è già sotto l'orizcupazioni. -in senso attenuato: risentire di un disa
abilmente fondata su sillogismi e figure retoriche. -in senso generico: ragionamento capzioso, discorso
con una connotazione spreg.). -in senso generico: chi abusa spregiudicatamente della
un ragionamento, di un comportamento. -in senso concreto: ragionamento cavilloso, comportamento
condotta con sofismi e sottigliezze concettuali. -in senso generico: ragionamento, deduzione,
me usate. bruno, 3-446: -in vero questo è conforme ad ogni senso,
un'istituzione, di uno stato. -in partic.: fare atto di sottomissione politica
soggetto di diritto; personalità giuridica. -in partic.: forma ridotta di personalità giuridica
che si trova a un'altezza inferiore. -in partic.: sovrastato da un'altura
signore soggetta a'suoi occhi. -in espressioni enfatiche: che vive in un determinato
che si doveva incontrarla. -in soggetto: realmente, in effetto.
che non han nessuno appoggio. -in partic.; valore reale di una moneta
, di ricerca o di sperimentazione. -in senso concreto: materiale per tali ricerche.
me tenuto ai miei tempi. -in partic.: vicenda fatta oggetto di libretto
genovese, dei documenti esposti. -in soggetto dì qualcuno-, in suo onore.
teatrale, in partic. comica. -in senso concreto: abbozzo scritto della trama,
frammenti di schisto verdognolo. -in una raffigurazione araldica. dante, par
sorgon l'ombre dal nero soggiorno. -in senso generico: l'aldilà, l'oltretomba
si trova per lo più abitualmente. -in partic.: stato di serenità, di
/ de'ricchi peccator. -in senso concreto: mezzo o occasione per alleviare
non ci sarà ». -in relazione con una prop. subord.
fratello andassero a salutarlo. -in senso generico: esporre, riferire di seguito
o di 3. palco, rialzo. -in partic.: nel paradiso dantesco,
non rappresentare alcun rischio. -in partic.: livello più basso al di
di provocare una sensazione di dolore. -in partic., in audiologia: livello in
divide due diversi bacini di sedimentazione. -in stratigrafia, zona o fascia di transizione fra
... sui pescecani. -in una preparazione gastronomica. piovene, 7-429
vigilia della prima comunione. -in relazione con una prop. subord.
non pensa né sonia. -in contesti enfatici. carducci, iii-20-147:
sognavamo nemmeno alla sua età. -in espressioni negative: non avere alcuna intenzione
. il fendere un terreno in solchi. -in senso concreto: solco tracciato.
prodotto facendo pressione su una superficie. -in partic.: impronta lasciata sul terreno dalle
solco che ha lasciato nella carta. -in un disco fonografico, incisione a spirale tracciata
il passaggio di un corpo celeste. -in partic.: coda di una cometa
e de'liberi uomini. -in senso generico: soldato, compagno d'arme
di sicurezza al soldo dell'invasore. -in qualità di agente o informatore di potenze
a visitare l'interno della prigione. -in una similitudine. moravia, i-256:
nell'atmosfera e sulla superficie terrestre. -in partic.: raggio solare.
un determinato luogo o su una superficie. -in par- tic.; in un edificio
il più solenne scrutinio. -in partic.: che segue una rigida disciplina
» annunciò solennemente salendo sul tappeto. -in maniera indiscutibile; decisamente. cesari,
religiosa, di un atto di culto. -in partic.: liturgia solenne.
impercettibile sorriso sembrava incrinare. -in senso concreto: cerimoniosità. algarotti,
però assai più si valevano. -in una prop. incidentale. cavalca,
, il sostegno di altre persone. -in partic.: privo di alleati,
dial. ant. che contiene zolfo. -in partic.: che emana odore di
contenenti un radicale alifatico o aromatico. -in partic.: ammide dell'acido para-aminobenzensolfonico
solforica, acido solforico, oleum. -in senso generico: trattamento di un composto
nel quale si effettua la solforazione. -in partic.: nell'industria tessile,
acqua e più ne assorbe. -in senso generico: che contiene composti di zolfo
le fotocellule di molti espositori fotografici. -in chim. organica, nome generico dei
responsabilità assunte da essi o insieme. -in partic.: caratterizzato da capacità di prestarsi
come in quelli sereni. -in partic.: che porge sostegno o conforto
unicamente le miniere d'oro. -in modo sicuro, senza incertezze e dubbi.
appartenenza a una medesima nazione. -in partic.: rapporto di collaborazione fra i
responsabilità assunti da essi o insieme. -in partic.: legato da un rapporto
membri di uno stesso gruppo. -in partic.: insieme di dottrine etico-sociali del
ha complessione ben sviluppata, robusta. -in partic.: tarchiato, corpulento.
-in partic.: che si è consolidato o
linee non appartenenti allo stesso piano. -in partic.: angoloide o sterangolo.
compagnia, anche temporaneamente o casualmente. -in partic.: raccolto nella propria interiorità,
posto. 20. locuz. -in solitario: in solitudine. p.
compiuto per svago o come gioco. -in partic.: detto per scherzo, giocoso
costituisce l'occasione e la causa. -in partic.: l'insieme dei giochi e
opere letterarie, artistiche, ecc. -in senso concreto: occupazione o attività che
gioco e 'l mio solazzo. -in senso generico: soddisfazione, piacere.
a sollazzo per la terra. -in modo ameno. carducci, iii-24-416:
lo sollecitava a imprese incaute. -in partic.: spronare qualcuno a lavorare più
per sollecitare le carte. -in relazione con una prop. subord.
in partic. ai piaceri amorosi. -in partic.: richiedere insistentemente una donna
sospettarono di essere traditi. -in relazione con una prop. subord.
ripetuta o insistente di un favore. -in partic.: profferta amorosa, corteggiamento
mezzo; che non indugia, lesto. -in partic.: spedito nel camminare,
critica filologica e d'attribuzione. -in senso concreto: incarico, mansione, incombenza
erano piene di sollecitudine. -in senso concreto: riguardo per una persona,
agli aliti rapidi del vento. -in espressioni enfatiche o iperb. tassoni,
, che provoca un gradevole pizzicore. -in partic.: frizzante, tonificante (
sprovveduta. -gusto, golosità. -in senso concreto: cibo ghiotto, leccornia
stabile e mutazione del male. -in senso concreto: ciò che dà ristoro,
segno di offerta o di consacrazione. -in partic.: brandire un'arma;
taglieggiamenti, da oppressione e servaggio. -in partic.: ricondurre a condizioni di
o dannosa o da concezioni erronee. -in partic.: riscattarsi dall'oppressione politica
-elevato sulla massa in uno stato di superiorità -in partic.: nella costruzione degli elettrodotti,
(una disciplina, un ragionamento). -in partic.: che rivela profondità di
avevo casa solo. -in espressioni iter, con valore intens.
famiglia o se ne è allontanato. -in partic.: che ha perso i genitori
aveva saputo procurarsi un amico. -in partic.: che non è sposato o
quando sola si trovava col -in relazione con un pron. pers. o
mostra la richiedere il loro intervento. -in partic.: privo di al'fisica'
. unico, non più di uno. -in partic.: che adempie alle mansioni
mondo èlio suo tempo fosse. -in un'espressione negativa, per escludere in modo
di più fare un solo. -in un solo: contemporaneamente. bacchetti,
che loro comandassero le leggi. -in un'espressione negativa e in relazione con l'
a ogni solstizio ed equinozio. -in relazione con un agg. o con un
un gineceo aspettando il momento. -in relazione con un pron. pers.
al vento alti selvaggi ringhi. -in un'espressione negativa e in relazione con l'
teoria; chiarimento di un dubbio. -in partic.: proposizione finale di un
si compongono conclusivamente le vicende narrate. -in partic.: nella concezione aristotelica della
un'altra, per lo più liquida. -in senso concreto: qualunque miscuglio con più
l'inizio del processo di guarigione). -in partic.: scomparsa di un tumore
osservata la forma dello argomento. -in relazione con una prop. subord.
dalle tentazioni, dall'ossessione diabolica. -in partic.: riscattare dalle conseguenze della colpa
di carne e d'anni pieno. -in soma: a dorso di animali.
colmo paiavi lo staio. zione. -in un'imprecazione. imbriani, 6-190
somaro. f. romani, -in espressioni comparative, in partic. per indicacxxxiii-
a seconda dei gruppi zoologici). -in partic.: celoma. = voce
di gh prodotto dall'ipotalamo. -in applicazioni farmacologiche. p. lomagno [
di forma conica e larghe tese rialzate. -in senso generico (e talora scherz.
somerìa, sf. ant. salmeria. -in partic.: insieme di materiali (
e del sommièro di bacco. -in espressioni comparative, con partic. riferimento
come somieri e cammelli. -in contesti allegorici, come figura del corpo dominato
tempo di sei mesi. -in partic.: caratterizzato da un analogo complesso
, e archittifer simigliante. -in unione con un agg.: altrettanto,
esattamente e somigliantissimamente fatte. -in modo da riprodurre fedelmente una grafìa.
un animale o con una cosa. -in partic.: corrispondenza emotiva, affinità di
g. cavalcanti, xxxv-ii-525: resplende -in sé perpetuai effetto; / non ha
l'altra portassero in oranza. -in somiglianza di (con valore aggett.)
uno in somiglianza di guemieri. -in tutta somiglianza: in piena armonia.
; compiere gesti o atti simili. -in partic.: riprodurre i genitori,
per adeguata similitudine; riprodurre specularmente. -in partic.: rendere rassomigliante il ritratto
sugietti e a'prenzi. -in costruzione personale secondo l'uso latino.
assumerne gli atteggiamenti; essergli paragonabile. -in partic.: essere somigliante ai propri genitori
la madre o 'l fratel. -in relazione con una prop. comparativa.
letter. somigliante, simile, paragonabile. -in partic.: che ha caratteri fisici
ragguaglio per sommi capi, riepilogo. -in partic.: indice degli argomenti trattati
dare somme di piacere. -in senso concreto: persona che eccelle su ogni
a tutte to'follie. -in somma: in conclusione, riassumendo; in
pecoraro gli promise cinque pecore. -in somma di: in conto di.
, lo resto per me. -in somma delle somme; somma delle somme:
di cessarmi da questo carico. -in tutta somma: complessivamente. quirini,
proprietà emostatiche, febbrifughe e astringenti. -in partic.: le foglie e i germogli
numeri, quantità, oggetti). -in senso generico: contare. f
sommi capi, esporla schematicamente. -in partic.: redigere la sintesi di un
sommativo, agg. complessivo, cumulativo. -in partic. valutazione sommativa: in pedagogia
). che esegue una somma. -in partic., nel linguaggio burocratico:
somme di tensioni, correnti, frequenze. -in par- tic.: in elettronica digitale
velocità v, u = o. -in senso generico: somma di elementi.
da trenta a settecento lire. -in una raffigurazione pittorica. piccolomini, 10-135
figur. con fare mite, suadente. -in formule di ossequio: umilmente.
come un respiro tranquillo. -in funzione pred. e con valore avverb.
grata sia una alta signoria. -in formule di ossequio. baretti, i-183
di sotto, inferiormente; prostrato. -in partic.: supino nel rapporto amoroso
egemonia una nazione, uno stato. -in partic.: domare un popolo in
rimborsare una somma spesa o anticiparla. -in partic.: largire caritativamente; dare
, sf. fornitura, approvvigionamento. -in partic.: distribuzione periodica di cibo
; rispetto, riverenza; soggezione. -in partic.: subordinazione del figlio all'
(e la sottomissione stessa). -in partic.: riconoscimento della subordinazione del
4. vetta di un albero. -in partic.: apice vegetativo di una
; perfezione, eccellenza, sublimità. -in senso concreto: esperienza sublime. cecco
capo in una struttura anatomica. -in partic.: che splende in cielo al
la decima parte. patrizi, 3-141: -in sei parti della persona amata si dànno
nell'approbazione de'suoi precessori. -in relazione col nome del pontefice regnante.
6. preminente, essenziale, fondamentale. -in par- tic.: sublime (un
generalmente riconosciuto (l'autorità). -in partic.: che non ha altra istanza
/ da imo a sommo spianterò? -in tutti gli aspetti e i particolari.
a sommo: in ogni parte. -in sommo: a cottimo. libro del
o piglia in sommo. -in sommo, a sommo; a, in
sono state in sommo grado. -in assoluto, in tutto. leggenda della
, di ispezio ne. -in partic.: durante la seconda guerra mondiale
, xxxv-ii- 720: è piacente -in ciò la sua usanza, / ché.
, a la stella. -in un'espressione comparativa, per indicare un
sua vittima prima di aggredirla. -in partic.: organo caudale di tali serpenti
(un verso, una poesia). -in senso negativo: reboante, ma vuoto
intensità sonora (un suono). -in partic., nella linguistica che si
l'urlo terrificante della ritirata. -in partic.: essere pronunciato, soprattutto ad
sola che suonasse assoluta condanna. -in relazione con una prop. subord.
19. picchiare sodo, percuotere. -in partic.: colpire con la frusta
son tornati i giardinieri! » -in partic.: che suona girovagando per le
riflessione, analisi, anche introspettiva. -in partic.: sondaggio della produzione di
seconda del lavoro da compiere. -in partic.: in mineralogia e in geotecnica
della vecchiaia e dei misteri. -in relazione con una propr. subord.
. chi compie operazioni di sondaggio. -in partic.: operaio o tecnico addetto ai
al non caler non feggi. -in relazione col nome dell'autore o con l'
e alla sua percezione; sonoro. -in partic.: fondato sul solo carattere
assorti nel rito del funerale. -in sonnambula (con valore aggett.):
tua parola, e per me. -in senso generico: ciò che fa dormire saporita-
7. medie. letargia, letargo. -in partic.: tripanoso- miasi africana (
o per qualsiasi altra cagione. -in senso concreto: azione o comportamento dettato
previsti, cadenze monotone. -in senso concreto: elemento di una lingua,
film originariamente muto; sincronizzazione. -in senso concreto: la colonna sonora che ne
/ van le ninfe leggiadre. -in espressioni figur., riferito alle trombe,
che della sua medesima fame. -in forme fastose e imponenti; con ricca ornamentazione
diede un volumetto molto sontuosamente rilegato. -in modo molto elaborato e ricercato. n
e banchetti di notevole sontuosità. -in senso concreto: la forma e l'apparato
più famose donne del mondo. -in senso concreto: comportamento improntato all'amore
condizioni dell'ambiente o dell'organismo. -in partic.: fase iniziale del sonno
fase iniziale del sonno, dormiveglia. -in senso generico: il sonno stesso.
alterazioni patologiche, alla febbre alta. -in partic.: fase iniziale di uno stato
per mezzo di una struttura lignea. -in partic.: palco ricavato sotto il tetto
coprì di teletta a'oro. -in legatoria, foderare con carta sottile la pergamena
soppannata di calda flanella bianca. -in senso generico: ricoperto, rivestito.
un bisogno, fornendo ciò che manca. -in partic.: servire a soddisfare un
soppesata, scrutata, spremuta. -in relazione con una prop. interrog. indiretta
, in punta di penna. -in modo furtivo e inatteso. pea
di napoli in corte cattolica. -in modo implicito. parini, 615:
portare e sopportare ». -in relazione con una prop. subord.
un luogo o in una compagnia. -in partic.: accoglierla con una disposizione
soppresso. sione. -in partic.: nella lavorazione della carta,
un evento produttivo di effetti giuridici. -in partic. soppressione di stato: delitto
soppressioni al più presto possibile. -in senso generico: eliminazione di un elemento
. interruzione di una funzione fisiologia. -in partic.: arresto, spontaneo o provocato
, ne sopprime lo stato civile. -in senso generico: distruggere uno scritto.
... verrà soppresso. -in senso generico: impedire la diffusione di un
perché ritenuto superfluo o inadatto. -in partic.: omettere un nome, un
insomma sopra ricchezze 'immaginarie'. -in garanzia di. g. bentivoglio,
generale è sopra il papa. -in espressioni figur. indica il potere esercitato
. agg. posto superiormente, sovrastante. -in par- tic.: collocato verso la
rimorso che mi bisogna confessarvelo solennemente. -in una collocazione preminente, in grado o in
candide le sommità degli edifici. -in condizione di superiorità, di prevalenza, di
al disopra del fondo. -in una condizione di superiorità intellettuale o di
come sono cinque a tre. -in composizione con altri agg, numerali moltiplicativi.
, che sia da fare. -in testa, sul capo. filippo degli
sciame doppio. -in partic.: secondo tavolato posto al
, vincere, schiacciare in una lotta. -in partic.: sconfiggere in battaglia.
la prepotenza, con l'intimidazione. -in senso concreto: atto di prepotenza,
gelsomini intorno al viso incappucciato. -in una classifica merceologica, indica l'elevato livello
, sf. aggiunta, supplemento. -in senso concreto: circostanza che si aggiunge
prendere o a informazioni da acquisire. -in partic.: ispezione locale disposta ed eseguita
non si feriscono le dita. -in quantità eccessiva. il divulgatore, 16
, l'assomigliò ad una cometa. -in modo trascurato o sommario. l.
di robertson e di guizot. -in relazione con un agg. o con un
, una pluralità di stati indipendenti. -in senso generico: intemazionale. a
soprannaturale, l'oltramiraoile. -in partic.: elemento divino, magico o
placare questo rigido amministratore. -in partic.: presente in un corpo,
spesso in correlazione con sottano). -in partic.: situato in posizione più
dar mano a voi ». -in soprano: con voce acuta. g
vi era inchiuso papa anastasio. -in senso generico: scritta, iscrizione.
il soprascritto dicea così. -in senso generico: scritta; didascalia.
rugge e non ingrana mai. -in partic.: improvvisa comparsa o scatenamento
fino a dopo la campagna -in relazione con una prop. subord.
speciali (ora detto indennità). -in partic.: aumento di paga concesso a
come sono sette a quattro. -in composizione con altri agg. numerali moltiplicativi.
sf. tassa supplementare, aggiuntiva. -in partic.: somma corrisposta in aggiunta
., in misura, in quantità. -in senso concreto: ciò che sporge o
2. accadimento improvviso e imprevisto. -in par- tic.: il verificarsi di
richiamo e di allarme? -in condizione di vantaggio, di superiorità.
i postumi della malattia stessa. -in senso concreto: elemento linguistico arcaico che
avrebbero sopravvissuto al latino. -in relazione con un compì, che indica oltre
alla terra. superiorità, preminenza assoluta. -in senso concreto: sopravvolare (sopravolare,
sm. soprelevazione di un edificio. -in senso concreto: parte soprelevata di un
, militare, giudiziario o ecclesiastico. -in partic.: chi è preposto,
in ambito sia civile sia religioso. -in senso concreto: ufficio, carica,
5. digressione superflua, ridondante. -in partic.: difetto stilistico o eccesso
succhio sorbendo il brodo. -in un'espressione iperb. per indicare un affetto
tale da suscitare sgomento o paura). -in par- tic.: con accordi gravi
solo per accumular denari. -in modo eccessivamente modesto e trasandato (con
andava attorno al popolo. -in gramaglie, vestito a lutto. botta
e la sordidezza della veste. -in senso concreto: lordura, materia o sostanza
di un impulso o di un'azione. -in senso concreto: peccato, vizio,
casa. 4. indecenza, licenziosità -in senso concreto: scritto, discorso o
qualche sacchetto di metallo impresso. -in senso concreto: azione dettata da grettezza e
uno strumento con la sordina. -in sordina: con suono basso e smorzato.
luce e alla sordina mi avanzo. -in segreto, all'insaputa di altri, di
se avessimo paura di sottolinearli. -in modo poco spettacolare e con prudenza.
, 1-178: iniziare in sordina. -in modo discreto, poco appariscente. barilli
rami curvi, in blocchi sordi. -in posizione predio, e con valore awerb.
/ così schernire il magico clamore. -in senso osceno. machiavelli, 15-19:
non pensava che al denaro. -in forma ellittica. monti, iv-305:
. de amicis, xii-296: una -in espressioni comparai, per indicare chi si chiude
in quel modo io la burli. -in forma superi. rovetta, 1-117:
anche, che hanno tradizioni parallele. -in partic. arti sorelle-, pittura, scultura
figur. causato, determinato, prodotto. -in par- tic.: che si fonda
. riscuotersi; rianimarsi, riprendere coraggio. -in partic.: farsi avanti in aiuto
origine; derivare da una stirpe. -in partic.: apparire nella storia o nella
in ogni parte d'italia. -in espressioni enfatiche, per indicare il nascere di
acquisire un gusto artistico più raffinato. -in partic.: compiere il passaggio intellettuale
i marosi nel cupo tirreno. -in su quel giro tondo, / che 'n
d'antenne della televisione. -in araldica, con riferimento a uno scudo o
, finte tutte e due. -in funzione pred. e con valore awerb.
faccia tosta mi avevano sorpreso. -in relazione con una prop. subord.
gambe con il loro ventaglio. -in modo imprevedibile, inaspettatamente. barilli,
. scatola, n. 1. -in sorpresa (con valore aggett.):
lumetto di ragione per buo -in sorpresa (con uso aggett): preparato
da un velo di vergogna. -in partic.: innamorato di una persona.
persona, una parte del corpo). -in partic.: sostenuto, nel camminare
vedere che cipigli di nemici. -in una raffigurazione pittorica o plastica. c
foglia, accettando la sorte. -in relazione con un verbo di dire.
il sorriso dell'ignoto marinaio. -in relazione con un agg. o con un
dalla sorrisa paroletta alata. -in un ossimoro: attenuato dall'espressione sorridente
te n'hai fatto un sorso. -in due 0 tre sorsi: con un breve
a lui e al figlio. -in espressioni negative per rafforzare l'esclusione.
questi giudici e alla tua sperienza. -in modo tale che (in relazione con una
2. gruppo, categoria di persone. -in partic.: ceto, classe,
di buona sorta a piovere. -in sorta: forse (per attenuare un'affermazione
orte io fussi giunto. -in relazione con un agg. possessivo, per
. casualità con cui avviene un fatto. -in senso concreto: caso fortuito.
il figliuolo di mariannina? -in una prop. interrog. indiretta o dubitativa
/ fosse venuto a casa. -in una prop. ipotetica: qualora, nel
periodo o stagione dell'anno. -in sorte (con valore aggett.):
di dominio si tratti. -in espressioni negative per rafforzare la negazione o
del patrimonio familiare fra gli eredi. -in senso generico: fondo rustico, campo
21. patrimonio, capitale. -in partic.: capitale investito in un'
in genere, delle arti magiche. -in senso generico: opera di magia che
, minucio la macedonia. -in età comunale, assortire o accoppiare i nomi
persona alla vita sociale. -in senso concreto: guardia addetta alla vigilanza;
la final disposizione di quel tale. -in espressioni di cortesia nella chiusa di una lettera
sospeccione. congetturare da indizi. -in partic.: temere un perico
, bofonchia, e sospende. -in relazione con una prop. subord.
in cui è tua moglie. -in partic.: rinviare lo svolgimento di un'
sospeso o appeso in modo da penzolare. -in par- tic.: l'appendere un
del pulviscolo o della nebbia. -in senso concreto: massa rarefatta e leggera
tonnellate di materiale in sospensione. -in fisica e in chimica, sistema in cui
oggetto o che serve per appenderlo. -in partic.: filo, catenella o asta
consente limitati spostamenti secondo direzioni prefissate. -in partic.: nei veicoli con ruote e
, riunioni della giunta comunale. -in partic.: divieto temporaneo di divulgare una
veramente deve amarla sul serio. -in partic.: incertezza e curiosità per lo
all'aria (la polvere). -in partic.: che appare immobile nel cielo
meditazione o nel pensare; cogitabondo. -in partic.: staccato dalla materialità o
. fiato1, n. 13. -in sospeso: con espressione interrogativa o perplessa.
e l'adocchiava in sospeso. -in sospeso (con valore aggett.):
forza da pratiche da moneta. -in costruzioni sintattiche analoghe a quelle latine in
congiurare bassamente ai danni di guido. -in relazione con un compì, pred.
marciò avanti e più forte. -in costruzioni sintattiche analoghe a quelle lat.
ne riportasse la vittoria assalendogli disuniti. -in partic.: avanzare un'ipotesi scientifica,
fare il nostro lavoro. -in relazione con un compì, di limitazione o
che rilascia un prigioniero. -in relazione con un compì, di limitazione che
esservi poste in mia lode. -in partic.: che si suppone malsicuro,
trovato. f f -in partic.: situazione in cui si ritiene
all'azione disordinata di una folla). -in par- tic.: scostare un uscio
obbedienza la bestia sospettosa. -in funzione predio, con valore awerb.
direzione, per lo più in avanti. -in partic.: pro pulsione
come spesso indarno si suspira. -in relazione con un compì, che ne indica
7nelle grotte profonde di calipso. -in relazione con una prop. subord.
che si è stati costretti ad abbandonare. -in partic.: piangere un defunto (
anteriore alla rivoluzione francese. -in relazione con una prop. subord.
chi le fosse accanto. -in relazione con un compì, che ne specifica
. 2. respirazione. -in partic.: respiro affannoso dovuto a
deltagguerrita astiosità del mondo. -in senso concreto: persona o sentimento che costituisce
16 ottobre al loro posto. -in stato di profonda confusione mentale. buonarroti
un fascio il suo destriero. -in modo da portare in superficie lo strato profondo
o invece solo sosta di emergenza). -in senso improprio: arresto o fermata di
variabile e sottoposto alla flessione nominale. -in partic.: nome comune.
servire a propria sostanza. -in senso concreto: alimento. romoli,
, patrimonio di un ente amministrativo. -in partic.: l'insieme dei fondi pubblici
e se ne abusa! -in , nella sostanza: per quanto riguarda l'
quelli e le immagini. -in fin dei conti, in conclusione, tutto
valeva troppo la pena. -in somma, in poche parole, in sunto
il carattere necessario, la sostanza. -in par- tic.: ciascuno degli elementi
ed efficace (un discorso). -in partic.: realistico, attento più ai
, montati su un sostegno. -in partic.: ganghero, cardine.
le condizioni generali o a architettonica. -in partic.: nella tecnica delle costrudizionario
), sf. ant. sostentamento. -in senso con creto: ciò
e in ispazio equidistante. -in senso generico: reggere il peso di qualcuno
per sostenere la gravità della situazione. -in partic.: affrontare con vantaggio o senza
, di un esercito, ecc. -in partic.: finanziare, sovvenzionare.
buoni e sollevando i pravi. -in relazione con una prop. subord.
sostenerla voialtri e non io? -in relazione con una prop. subord.
sostener tacendo oltraggi tanti. -in relazione con una prop. subord.
, a odio de'col -in relazione con una prop. subord.
una innlata di carceri. -in una dittologia sinonimica. loredano, 1-74
moneta si deprezzi e si svaluti. -in partic.: mantenere stabile il rapporto di
tenersi su d'animo, non scoraggiarsi. -in par- tic.: trattenersi dal piangere
2. nutrimento, sostentamento. -in senso concreto: ciò che serve per
pugno di fave, ogni giorno. -in senso concreto: cibo, alimento.
del re di spagna. -in senso concreto: prebenda. magri,
, in quello di cui ha necessità. -in partic.: assistere un malato.
sostentare la validità dell'arte magica. -in relazione con una prop. subord.
volanti, caddero a terra. -in un esercizio ginnico, reggersi sulle braccia.
. disus. mantenimento, sostentamento. -in partic.: alimentazione, nutrizione.
col disegno della sola sua sustentazione. -in senso concreto: ciò che serve al sostentamento
dopo dal generale cialdini. -in senso generico: detenuto in carcere.
, senza difficoltà o differenze apprezzabili. -in partic. bene sostituibile-. quello che
pubblica (civile o ecclesiastica). -in partic.: mettere sul trono un
cestini sostitutivi del pranzo agli operai. -in partic.: che assume le funzioni e
o nelle funzioni di un altro. -in partic.: il sostituire (in
egitto il diploma di sostituzione. -in sostituzione di qualcuno: al suo posto.
un elemento a un altro elemento. -in partic. sostituzione processuale-, istituto giuridico
una vita futura, più felice. -in partic.: nella teologia cristiana, studio
il vestito, nell'abbigliamento maschile. -in partic.: panciotto, gilè.
significato legalitario di quella carezza. -in relazione con una prop. subord.
bacino idrografico, da un fiume. -in partic. dir ammin.: derivazione
e fanno cascar nel graticcio. -in un elenco o in una classificazione, venire
devozione verso il suo proprio re. -in un dialogo, introduce il discorso diretto.
poi sotterra, per sempre. -in una prigione sotterranea. campanella, 970
ficchino solamente un dito sotterra. -in senso osceno. malatesti, 61:
felicità che sognavo più piena. -in modo dissimulato, sotto sotto. eco
jahier, 2-18: zampillo regolabile a volontà -in vasca centrale - / e dev'esser
di un condimento ridotto in polvere. -in senso concreto: il sottile strato cosparso
adiacente a un corso d'acqua. -in par- tic.: ciascuna delle
zuanne boccador per te risponda. -in senso generico: regione, paese, plaga
6. muro laterale di una costruzione. -in partic.: tratto di muro.
striscia su alle sponde del legname. -in un affusto a cassa, ciascuna delle due
pure e anche negli anapesti! -in un bisticcio scherz. con dattilo (nel
, sf. medie. artropatia vertebrale. -in partic. spondilosi rizomelica: spondiloartrite anchilo
lunga napoleona memore di quattro sponsali. -in partic., in formule enfatiche che si
manifestazioni che richiamano molto pubblico. -in partic.: nelle trasmissioni televisive, finanziamento
, organizzazioni e statuti. -in senso generico: tendenza ad agire senza interventi
. b. croce, 11-5-128: -in posizione pred. e con valore avverb.
gran gesti, / spontanee morti e cortesie -in posizione pred. e con valore avverb.
la spontaneità, allontana il presente. -in posizione pred. e con valore avverb.
tale vuol prendere moglie. -in posizione pred. e con valore avverb.
alla vegetazione rigogliosa e spontanea. -in posizione pred. e con valore avverb.
. della riproduzione associativa. -in posizione pred. e con valore avverb.
.]: combustione spontanea. -in posizione pred. e con valore avverb.
la sua opera, la sua musica. -in partic.: composto da spontini
, carestie, emigrazioni, ecc. -in partic.: diminuzione della densità relativa
porti e le coste. -in relazione con un compì, di privazione.
creste apparirono sempre più spopolate. -in relazione con un compì, di privazione.
in ambienti diversi (un fenomeno). -in partic.: non diffuso, non
latte un po'meno sporcamente. -in modo misero, trasandato; nel sudiciume.
solo, generoso insieme e credente. -in modo volgare, scurrile, blasfemo.
gente e bestemmiava sempre sporcamente. -in modo corrotto e peccaminoso. panigarola,
partic. residuo o rifiuto sudicio. -in partic.: scoria, impurità.
stava tenendosi il parlamento. -in senso concreto: sudiciume depositato sul corpo.
o comportamento disonesto o moralmente corrotto. -in partic.: pratica sessuale illecita,
comportamento disonesto, scorretto o corrotto. -in partic.: pratica sessuale oscena,
abiti che si indossano, ecc. -in senso concreto: sudiciume depositato sul corpo
ritrasse, come vellicato. -in relazione con il compì, di limitazione.
costruito con i soldi 'sporchi'. -in partic.: che offende la morale sessuale
una struttura architettonica, di una costruzione. -in senso concreto: la parte sporgente di
dei funghi, che produce spore. -in partic.: ricettacolo sporifero dei ma-
ciascuno dei processi che originano spore. -in partic.: formazione di una tetrade
o un corpo in un luogo. -in partic.: deporre un neonato o
vocabolo, il contenuto di un testo. -in partic.: spiegare la sacra scrittura
una sola ed unica causa. -in relazione con una prop. subord.
originariamente indicava il semplice svago). -in partic.: ciascuna delle discipline sportive e
bastioni sportanti ai quattro angoli munita. -in partic.: aggettante da una parete o
che sportano e s'attraversano. -in partic.: aggettare rispetto a una parete
tagliati negli usci i molli soriani -in senso generico: battente di una porta.
onorario'a un professionista. -in senso generico: compenso, elargizione. -con
ed è così diventata sua moglie. -in partic.: donna sposata di recente
bindo del chiaro notaro. -in funzione appositiva: che vive in un luogo
loro paese, a staiti. -in similitudini, per indicare grazia, lindore,
costituisce una scelta irrevocabile di vita. -in partic.: la povertà, nell'ordine
attraverso la fede e i sacramenti. -in partic.: battesimo. dante,
uno scopo, votarsi a dio. -in partic.: conformarsi alla volontà altrui
darne notizia per obbligo redazionale? -in partic.: esegesi biblica. guido
donna dal vincolo matrimoniale; marito. -in partic.: uomo che va a nozze
in cui sono necessarie o richieste. -in partic.: mutamento di assetto di un
quantitativa in aumento o in diminuzione. -in partic.: scarto del valore di un
cambiando la posizione dell'accento tonico. -in enigmistica: indovinello la cui soluzione consiste
. modificare l'equilibrio di un sistema. -in partic.: in una soluzione,
colonneletteraria o di significati in un lemma. -in partic.: d'èrcole che,
beni economici (un padrone). -in partic.: pienamente libero, che non
giù per la viadelle clavature. -in falegnameria, ciascuna delle traverse che tengono
modo scriteriato o facendone cattivo uso. -in partic.: spendere malamente, sperperare
. sciupìo, dilapidazione, sperpero. -in partic.: cattivo o eccessivo e poco
gli paresse uno spreco. -in economia, uso errato delle risorse disponibili,
riserbo nei suoi ospiti. -in un'opera letteraria, impiego sovrabbondante di
l'ormai troppo docile preda. -in relazione con una prop. subord.
a chi ha dato. -in spregio a o di una norma: nel
sm. disus. disprezzo, spregio. -in senso concreto: atto, gesto 0
ogni umana e civile legge. -in spreto a una norma, a una regola
considerazione) nei confronti di qualcuno. -in senso concreto: atto che rivela disprezzo
era violento, dispotico e sprezzante. -in posizione pred. e con valore avverb.
, in fondo ne era attratto. -in relazione con una prop. subord.
sia pure con vicende alterne. -in partic.: che non cura i valori
tutti agli ordini di quell'uno. -in senso concreto: espressione offensiva. agostini
i capei con la sprezzatura. -in un ossimoro. marino, 1-2-118:
la sprezzatura dei suoi modi. -in partic.: trascuratezza voluta, più apparente
e palpita come le vene. -in senso concreto: espressione o frase che rivela
prigionia o da una condizione negativa. -in partic.: separazione dell'anima dal
un materasso o un cuscino. -in senso concreto: rigonfiamento che denota la
-in relazione con una prop. interrog. indiretta
le piote e le piante. -in un contesto figur. d'annunzio,
crosta terrestre o di un terreno. -in senso concreto: depressione, cavità provocata
seduto comodamente, adagiato o appoggiato su -in speleologia, nome di cavità prodottesi in sesproloquio
esperto di potatura e di ta- -in relaz. con una prop. subord.
che lo sprona al viaggio. -in partic.: istigare al male.
. mancanza o alterazione della proporzione. -in senso concreto: oggetto o elemento sproporzionato
2. per estens. enormità. -in senso concreto: cosa enorme.
da alterare e sconvolgere le proporzioni. -in partic.: tradendo le proporzioni del
che nel tutto appariscano esse. -in modo disarmonico, dissonante. galileo,
colpeggiano sopra il nostro timpano. -in posizione troppo lontana o troppo vicina.
. ant. sproporzione, disarmonia. -in senso concreto: elemento, parte sproporzionata,
che lo spropositare degl'idolatri. -in relazione con una prop. subord.
superiore alle dimensioni medie, usuali. -in partic.: troppo grosso per il
capace di fare questi spropositi. -in un contesto iron. manzoni,
avrebbe detto uno sproposito. -in espressioni di modestia. orsi, cxiv-32-78
voi ci vedete. -quantità enorme. -in partic.: somma di denaro esorbitante
poi fece il burchiello. -in modo del tutto infondato, senza che sussista
, né tetto, né tattera. -in modo incauto, avventato. b
gl'imboscati, vannogli addosso. -in grande quantità, in misura eccessiva.
scommetto che sonnecchiava. -in un tempo sbagliato. svevo,
a spro posito. -in modo eccessivamente esacerbato. g
sarebbe spropriato a qualunque costo. -in partic.: rinunciare spontaneamente a tutti gli
le o necessario; lasciare sfornito. -in partic.: sguarnire sprovare1,
= nome d'azione da sprovincializzare. -in modo non intenzionale; inconsapevolmente.
un disegno e un quadretto. -in modo improvvisato, senza preventiva e adeguata
, senza preventiva e adeguata preparazione. -in partic.: all'impronta. sermini
sentivamo profondamente scontenti e irritati. -in partic.: privo di denaro, di
molli, l'aborto succede. -in modo immediato, intuitivo, senza riflettervi
per spruzzare sostanze liquide o semisolide. -in partic.: macchina a pompa impiegata
aspersione di acqua odi un altro liquido. -in senso concreto: la sostanza (in
incolume. 6. screziatura. -in senso concreto: area circoscritta (anche
d'assistere quella spudorata. -in una sineddoche. ungaretti, iv-56:
spugnature. forse di origine mediterranea. -in idroterapia, applicazione per breve durata di
la sua spulciatura di rigore. -in senso concreto: errore o imperfezione messa in
(un gruppo, la folla). -in partic.: dileguarsi rinunciando a combattere
di aria o di gas. -in partic.: formazione di bolle sulla superficie
, 5-130: il de -in espressioni ingiuriose (come spuma d'errore,
(come nella spuma di cioccolato). -in partic. pentirmene. nella gamma dei
solleva ta. -in una meton. dondi, 264:
è prefissato superando ostacoli e difficoltà. -in partic.: ottenere un successo,
e spuntò condizioni decisamente mediocri. -in relazione con una prop. subord.
lo spuntar di essa. -in relazione col compì, pred.: crescere
apostoli pescatori e gabellieri. -in relaz. con il compì, pred.
che gli spunta dal taschino. punto. -in partic.: espungere una o più parole
un capello, un pelo). -in partic.: venuto alla luce, nato
e messa in commercio da rigattieri. -in partic.: libri, scartati dalle
relazione adulterina o incestuosa; illegittimo. -in partic.: nato da una meretrice
è masticato, evitando di deglutire. -in partic.: espellere denti infranti da
per volere mostrare che lui era el -in relazione con una prop. subord. o
o da un graduato di truppa. -in senso generico: gruppo non molto numeroso di
: sergente o graduato di truppa. -in senso generico: chi comanda un gruppo
, asciugare e indurire. -in squadra: in perfetto allineamento. vasari
il palazzo in isquadra. -in doppia squadra: in file parallele e incrociate
provare alle cascine? » -in senso generico: corpo di polizia.
dell'operazione a cui è destinata. -in senso generico: gruppo di navi,
-gruppo alquanto numeroso di persone. -in par- tic.: brigata, comitiva
non puoi? -branco di animali. -in partic.: gregge di pecore e
al meglio le possibilità del collettivo. -in partic.: nel ciclismo, aiuto
da pavia e da altre città. -in gruppi distinti. giorgio dati,
atto di sfida o di superiorità. -in partic.: fissare con particolare intensità
il marmo, la pietra). -in partic.: scalpellino nell'industria estrattiva,
pezzo di legno a squadro. -in modo perfetto. della porta, 7-35
gli angoli fuori di squadro. -in modo da alterare le proporzioni. g
la squadra per ottenere configurazioni ortogonali. -in senso concreto: figura geometrica con angoli
ingrandito fuori di squadro. -in modo storto, deforme. bersezio,
senza licenza del magistrato. -in squadro (con valore aggett.):
, soli e a squadroni. -in fitti nugoli (gli insetti).
stato solido a quello liquido o semiliquido. -in partic.: fondersi (un metallo
solido allo stato liquido o semiliquido. -in partic.: fuso 0 prodotto per
male in arnese (una persona). -in partic.: che veste abiti scuri
o di tristezza che ne emana. -in senso concreto: quanto appare tetro e
in cui vivevano e lavoravano. -in partic.: sciatteria di un ambiente o
sfilacciano in alghe e sargassi. -in senso concreto: abito miserabile; sudiciume.
delle malattie patite o dei dolori sofferti. -in senso concreto: il pallore, la
canizie non ci immalinconiscano. -in partic.: aspetto orrido, repellente di
10. povertà espressiva. -in senso concreto: opera o insieme di
o organi di aspetto piatto e lamellare. -in partic.: organo vegetale costituito da
. squama di piccole proporzioni. -in partic.: ognuna delle placchette denticolate presenti
infino al cielo si parte a parte. -in partic.: squartare un corpo umano,
di una ferita, riaprirla violentemente. -in partic.: incidere una piaga per
una nazione; percorrerlo da invasore. -in partic.: provocare dissensioni e lotte
veder quella metamorfosi così mostruosa. -in grande abbondanza, in enorme quantità.
rotto, sfondato, fatto a pezzi. -in partic.: aperto da una falla
fenditura, crepa, spaccatura; falla. -in partic.: breccia nelle mura di
ta ferita da arma da taglio. -in partic.: il ferirsi prosinistra andata
-per simil. fessura, orifizio corporeo. -in partic.: il b
taglio, strappo prodotto in un tessuto. -in senso concreto: brandello di stoffa strappata
a squarci, metterlo a bollire? -in modo discontinuo, a tratti; in più
cacciatori che squartavano le prede. -in partic.: tagliare in quarti o in
anche per far penitenza. -in partic.: sottoporre al supplizio dello squartamento
impiccavano, li ardevano. -in espressioni enfatiche e iperb., anche come
. dilacerato, fatto a pezzi. -in partic.: smembrato per l'esecuzione
battuta, riduce in mortadelle. -in partic.: la pena capitale dello squartamento
una catena o di una corda. -in partic.: tratto di corda inflitto a
se d'i pe suxa. imbarcazioni. -in partic.: scalo coperto o tettoia per