col contrasto della propria gravità. -in ottima salute. alfieri, 7-49:
, duraturo o, anche, immutàbile. -in partic.: perpetuo, eterno,
tempo di cose in un luogo. -in partic.: giacenza di una merce;
secchi o troppo permeabili. -in partic.: trasparente. c.
sulla spiazzata 'ai due mari'. -in permesso (con valore aggetti): che
fossimo potuto permettere il cinema. -in relazione con una prop. subord.
che si verifichi una certa situazione. -in senso concreto: l'azione, l'evento
e antica forma di commercio). -in partic. dir. civ.:
ai fianchi due pemetti invisibili. -in partic.: cilindretto metallico che unisce a
aiutano il progresso degli uomini. -in partic.: luttuoso, rovinoso (un
altri animali (un animale). -in partic.: che arreca danni alle coltivazioni
in luogo sinistro e pemizioso. -in senso generico: cupo, fosco.
perni arrugginiti delle finestre attigue. -in partic.: estremità dell'albero di un
o parti separate; chiodo, vite. -in partic.: chiodo che viene usato
si voltava con il soffio. -in partic.: vite con cui la maniglia
ed essenziale. -in partic.: ciò che dà vita o
fallaci sono i tuoi pensieri! -in perno: montato su un supporto che ne
lungo la spalliera di peri. -in relazione con un agg. che ne specifica
, meno persici e peri. -in espressioni comparative con allusione alla forma di
può usarsi senza affettazione. -in però: perciò, per questo motivo.
mia forza: guardare ed ascoltare. -in però che: imperocché, perché.
dottori delle tre lingue principali. -in relazione con una prop. subord.
un angolo diedro retto). -in partic.: che segue la direzione verticale
risulta un percorso a zigzag. -in partic.: che è a picco,
perpendicolare a due sghembe. -in perpendicolare: verticalmente. calvino, 7-32
di una vicina idrovora. -in posizione eretta, in piedi. baretti
tuffarci verticalmente nel vuoto. -in bilico. ojetti, i-212: un
verticale; che è a strapiombo. -in partic.: che è in posizione
perfino perpetrato un romanzo. -in senso generico: fare, compiere.
potenze a struttura economica tradizionale? -in senso generico: fatto, compiuto.
.. partenope a'tremuoti. -in ogni, occasione. paolo dell'àbbaco
o per un tempo lunghissimo, illimitato. -in partic.: perenne, permanente (
illimitata, continuità attraverso i tempi. -in partic.: resistenza al deterioramento.
a perpetuità non manca. -in perpetuità: continuamente, ininterrottamente. moravia
essere un branco d'inutili infingardi. -in partic.: che segue passo passo,
perpetuo la schiavitù del popolo. -in ogni caso, sempre. ariosto,
faccia cose poco belle ». -in senso concreto: dubbio, causa d'incertezza
m'inganna a perscrutarla. -in relaz. con una prop. subord.
l'anima mia lacerata. -in espressioni con connotazione iron. e spreg
. etnica (persecuzione razziale). -in partic. con riferimento a quanto subirono
, comportamento volto a perseguire qualcosa. -in partic., dir.: l'
lume, è illegibile. -in un contesto antifrastico. de sanctis,
: la terra elementaria. -in partic.: vasaio. baldinucci,
creta o di gesso o di stucchi. -in partic.: scultore (e anche
, a conquistare vi voglio. -in partic.: triviale, volgare, grossolano
erano addolorati e avidi di garbugli. -in un esercito, l'insieme dei soldati di
che si riferisce alla plebe. -in partic.: laido, volgare (
alla monarchia dell'europa! -in modo accetto alla plebe o adatto a essa
aw. con il plebiscito. -in partic.: unanimemente. cassieri,
sulle ruine dell'ordine feudale. -in senso generico: piena autorizzazione, autonomia
plenitudine cosmica in ciascuna. -in senso concreto: quantità che riempie completamente
tutti i cessi conventuali. -in partic.: condizione dello stomaco pieno
non mai si dànno. -in tutte quante le possibilità. savonarola,
altro (inversione). -in senso generico: ridondanza. muratori,
che noi diciamo battaglio. -in espressioni comparative, per indicare ciò che
qual se move intelligenzia nostra. -in plica: piegato, ripiegato. cecco
di moore alla biennale veneziana. -in senso generico: elemento con funzione di
ant. pianta della famiglia malvacee. -in partic.: altea, ibisco.
tedesco j. plucker (1801-1868). -in partic. nelle espressioni caratteri,
colore simile a quello del piombo. -in partic.: lividezza, pallore eccessivo
erano grosse e parte sotil. -in relazione con un compì, partitivo.
vogliate ch'io vi guidi. -in posizione enfatica, dopo il sost. a
restano, e mal pari. -in posizione enfatica, dopo il sost. a
tirannide. -con uso pronom. -in partic., nella forma masch.
, per raggiungere una forma. -in relazione con un compì, partitivo.
più fidi e sicuri. -in modi allusivi, con riferimento a denari.
la non poca superbia. -in espressioni eufemistiche, conferisce valore antifrastico al
amore] giuoco, / rispose: -in me ti affida, e ti assicura
e ci staremo molto poco. -in espressioni awerb. guinizelli, lxv-29-5:
all'incessante tesoreggiare della scienza. -in relazione con un compì, partitivo. -poco
o a una categoria scarsamente numerosa. -in partic.: individui che fanno parte
le forme di cacio pecorino. -in cambio di un esiguo salario. e
state rimaneggiate nei tempi posteriori. -in relazione con una prop. negativa: quasi
chi non si contenta mai. -in poche parole: v. parola, n
onde uscì pio vi. -in forma ellittica. lunardo del guallacca,
« permesso? ». -in piccola quantità. porcacchi, i-441:
che fa parte di un podere. -in partic.: che sorge in un podere
mezza costa, di costa. -in senso generico: proprietà fondiaria;
per dar luogo al podestà. -in senso scherz. caporali, lxv-84:
, interpretativi e artistici della poesia. -in partic.: usando le metafore, le
lettore non se l'aspetta. -in modo pieno di intensità espressiva e d'
cogli errori di lingua. -in relazione con un compì, di argomento.
dico che non abbiate ragione! -in relazione con una proposizione dichiarativa. carducci
e si allontanò beccheggiando. -in relazione con una proposizione dichiarativa. redi
quello di mia madre. -in senso generico: essere posto, stare.
uso tose, e letter.). -in senso generico: colle, collina.
, sarai in cima ». -in senso generico e collettivo: luogo elevato,
di sopra regola i conti. -in correlazione e in contrapposizione con aw.
l'ho mai capito dipoi. -in posizione finale acquista particolare forza enfatica (
caggia / infra tre soli. -in prop. ellittiche. manzoni, pr
un ombrello scuro la poiana. -in un toponimo. ranieri sardo, 84
, manchi ancor della vita. -in poesia, può talvolta essere diviso fra la
qualunque mai peccati abbia fatti. -in una prop. ellittica. moretti,
il mio cotidiano / morire. -in poesia, può talvolta essere diviso fra la
che contiene o costituisce un'antitesi. -in partic.: formato da antonimi (
e negativo alle estremità opposte. -in partic.: caratteristica di ciascuno dei due
polarizzarsi in senso elettrico o magnetico. -in partic.: in un dielettrico,
polarizzazione o il manifestarsi della polarità. -in partic.: causare la polarizzazione della
ciò che più amavo. -in senso concreto: frase, espressione, opera
giornale socialista non era uso. -in partic.: sostenitore di controversie teologiche;
, sicché si possa macinare. -in senso generico: alimento, cibo; pasto
monolitismo intorno al partito guida). -in partic.: assetto mondiale fondato sulla
contrappone a monocromia). -in partic.: nell'architettura, uso
ma è stata recentemente riscoperta. -in senso concreto: opera figurativa, in
una gonna bianca e pieghettata. -in partic. dipinto o decorato con l'accostamento
varie sostanze (un organismo). -in partic.: che si sviluppa a spese
tonalità, atonalità, dodecafonia). -in senso concreto: brano vocale o strumentale
, ancora giovane e immaturo. -in senso concreto: elemento ridondante in un
e si contrappone a monogenesi). -in partic.: derivazione delle razze
la forma di tale figura geometrica. -in partic.: che ha la pianta a
poligònio1, agg. ant. poligonale. -in partic.: che ha sezione o
colori primitivi, e composti. -in formazione di poligono: assumendo tale disposizione
bianchi, coltivata per ricoprire pergolati. -in partic.: bistorta; centinodia.
, per la loro poligrafia. -in senso concreto: opera di argomento vario
di fogli scritti mediante il poligrafo. -in senso concreto: foglio riprodotto con tale
galleggiano a mezz'acqua. -in espressioni comparat., per indicare una
una carta e lo sigillerai. -in calligrafia, in bella copia. bandello
me straniera, molto politamente. -in modo esauriente e con metodo scientifico.
saggio dell''odissea'. -in senso concreto: forma o espressione linguistica
meritarla in quanto scrittore intemazionale. -in senso concreto: atto o gesto di cortesia
men varie che nobilissime doti. -in senso concreto: virtù, dote morale.
partic., il potere politicostatale. -in partic.: l'attività svolta dallo stato
fondo a cui si ispira tale attività. -in senso generico: attività che svolge chi
preti e arcivescovi e cardinali. -in senso concreto: azione o ragionamento che
e, a milano, vittorini. -in base a una considerazione generale dei problemi
-deterso, nettato (un oggetto). -in partic.: lindo, candido (
è divenuto men pesante. -in senso concreto: superficie levigata, lucida
il doppio ufficio alla dialettica assegnato. -in partic.: regime politico fondato sull'autogoverno
moltiforme che stato si appella. -in partic.: ordine pubblico, ordine sociale
ciascuno di tali organismi o ripartizioni. -in partic.: questura; commissariato.
-in partic.: applicazione di cognizioni
sconvenienza di quell'ultimo atto. -in senso concreto: atto o gesto di cortesia
. agente o funzionario di polizia. -in senso generico: guardia, gendarme.
e ingombra dei panieroni delle fioraie. -in senso generico: foglio, biglietto con una
o desiderare e d'altre faccende. -in partic.: ricetta medica. nievo
: 'la signora cinzia'. -in istituzioni simili all'ostracismo. botta
a quanto è in esso disposto. -in partic.: documento portante un ordine
la polizza del gravamento. -in partic.: permesso scritto, lasciapassare.
, di denaro o di altri beni. -in partic.: ricevuta di pagamento
ricevere la prestazione in esso menzionata). -in partic. polizza di assicurazione:
massime nelle presenti penuriosissime circostanze. -in partic.: lettera di cambio, cambiale
rizzare anche questi ultimi capelli. -in partic.: etichetta di una bottiglia.
polizzino d'alloggio. -cambiale. -in partic.: tipo di cambiale che
la polla che sommesso geme. -in similitudini, per indicare una voce limpida
triste / musica dei pollai. -in espressioni comparat. d'annunzio, v-3-665
schiamazza o chiacchiera rumorosamente per nulla. -in partic.: gruppo di donne ciarliere
/ di primo canto. -in espressioni comparat. casti, vt-70:
lesse perch'ella scalcasse. -in espressioni comparat. pirandello, ii-1-824:
ingenuo e sprovveduto, facilmente raggirabile. -in partic.: chi per inesperienza o
sorpreso per il suo volume. -in espressioni comparai, per indicare una
promessa, impegno unilaterale assunto spontaneamente. -in partic.: promessa fatta da un
, per distinguerli da altri. -in espressioni comparat. testi fiorentini, 139
struzzo. -animale appena nato. -in parti: puledrino. palladio volgar.
al ridicolo si prestino. -in partic.: stirpe, progenie.
con taminato, inquinato. -in partic.: profanato (un
, salvo il re fosse. -in carne e in polpa: in carne e
fusse così brutta com'è? -in polpa al cuore: in mezzo al cuore
(un piatto prelibato). -in espressioni comparati tassoni, a-54: balestrava
prepara dai marinai stessi. -in polpette: sotto forma di pallottoline composte
tende d'un colore giallino. -in relazione con agg. o con un'espressione
letto e poltrona qualche mese. -in poltrona: stando seduto, per lo più
questa notte facciamo nozze ancora noi. -in corte savella le farai tu, poltroncione.
poltroneria sorelle del sonno. -in senso concreto: atto che denota indolenza,
: canghero venga a la poltronaria! -in senso attenuato: riluttanza ad affrontare un
, che sei spuma della poltroneria? -in senso concreto: azione disonesta, subdola,
favoreggiatrice di poltronia). -in senso concreto: il poltrire, lo stare
om senza grazia parola graziosa. -in espressioni comparative e similitudini. iacopone,
dell'uomo in minute particelle solide. -in partic.: preparato medicinale o cosmetico
inimici suoi cenere e polve. -in polve (con valore aggett.):
da beccar senza altrui spese. -in espressioni comparative. cavalca, vii-25:
poeta non vi fosse intervenuto. -in senso concreto: opera molto arcaica nei
nell'interiore polvere et ombra. -in senso concreto: opera priva di valore,
spore d'una fecondazione sempiterna. -in costruzione ellittica. guerrazzi, 6-70:
in opportune quantità mischiati fra loro. -in partic.: prodotto medicamentoso allo stato
cresce in ima ferita. -in espressioni comparative. magalotti, 21-114:
pugnenti delle dure riprensioni. -in senso improprio: sostanza polverulenta sciolta in
polvere nel viso': s'imbelletta. -in partic.: cipria (nelle espressioni polvere
nell'espressione polvere da mina). -in partic.: miscela intima (variamente
aria e tende e cavalieri. -in espressioni comparative e similitudini. michelangelo,
, come la polvere. -in unione con espressioni che la classificano in
permette di raggiungere un determinato scopo. -in partic.: forza, coraggio,
d'uomini e di cose. -in polvere (con valore aggett.):
8. dividere in parti molto piccole. -in partic.: frazionare la proprietà terriera
tritura sostanze solide di varia pezzatura. -in partic.: mulino a martelli usato
cospargere con una sostanza in polvere. -in partic.: trattamento delle coltivazioni con
toeletta personale o per profumare ambienti. -in partic.: cipria. magalotti
sf. ant. mela, pomo. -in senso generico: frutto di forma tondeggiante
frutti in copia e morbidissimi. -in senso generico: albero da frutto.
polpa cotta di mele appiole). -in partic. crema cosmetica usata per la
corporee tondeggianti, piene e polpute. -in partic.: che evidenzia o gonfia
e maliziosa negli occhi. -in un ritratto pittorico. verga, 7-491
morti nella cinta del 'pomerio'? -in senso generico: spazio a ridosso delle
come disseccante dei gas. -in contesti comparativi, per alludere a colore
quei primi dolci pomi. -in contesti d'ispirazione mistica: frutto dell'albero
la caduta di adamo ed èva. -in partic. con connotazione antonomastica e nelle
. e letter. albero da frutto. -in partic.: melo. condaghi
alla moglie e lo ammazza. -in partic.: dispositivo mobile per fornire
che è la lingua sua. -in funzione appositiva, per indicare che uno
insieme stomacoso lusso / stavano dentro. -in contesto antifrastico o iperb. groto,
retoricamente e canonicamente ordinato delle parole. -in partic.: dovizia d'immagini mista
una specie di pompa puerile. -in pompa: in corteo. vasari [
far pompa di sé. -in pompa, in grande, grandissima, solenne
comportamenti alteri, nobili, solenni. -in partic.: con ostentazione di numero
, agiata, elegante, lussuosa. -in partic.: che si circonda di una
pompose basette. -di animali. -in partic.: che fa la ruota (
con la spada nella mano. -in relazione con una prop. subord.
esser nel mondo perfetta felicità. -in relazione con una prop. subord.
conforto, l'invidia niuno. -in relazione con una prop. subord.
di creta arida e bianca. -in relazione con levante per indicare la direzione
parte verso cui tramonta il sole. -in partic.: i paesi dell'occidente
di ponente in questa città. -in relazione con altri termini che si riferiscono
, che colloca, che mette qualcosa. -in partic.: chi stabilisce ove porre
sospesi con i parapetti traforati. -in espressioni iperboliche. g. cavalcanti,
/ di sol dodici denari. -in un toponimo. -ponte del diavolo: v
esercito di toscani sul ponte. -in un'espressione di minaccia. libri criminali
esperienze simili sull'ingrasso dei bovi. -in orologeria, sostegno degli alberi nei rotismi
impalcatura, n. 2). -in partic.: quella costituita da elementi
triangolo o dosso della lama. -in un'arma da fuoco portatile, guardamano
da le pontificali sono ordinate. -in senso generico: ecclesiastico. colletta,
che dire incominciò: abrenontio. -in pontificale, in abito pontificale, in gran
sposi la consueta interrogazione. -in senso generico: con paramenti solenni.
da parte di un determinato papa. -in partic.: il periodo durante il
, dei menti smorfiosi. -in senso osceno. pataffio, 2:
a tutto il popolazo. -in senso concreto: folla di infimi popolani.
contrapposto alla nobiltà e alla plebe. -in partic.: nell'età comunale, cittadino
politica economica di redistribuzione delle ricchezze. -in partic.: nell'antica roma,
vivace, naturale, inventiva). -in senso generico: usato nella lingua parlata
filantropiche del sec. xix). -in partic.: istituzione destinata all'educazione
praticamente politica, sempre nazionale. -in modo semplice, immediato. bacchelli,
la contessa maddalena schiaffino. -in larga misura, con vaste proporzioni.
correre la sua medesima sorte. -in relazione con un compì, d'agente,
credenza delle popolazioni campestri. -in senso generico: gente. c.
la popolazione del battello. -in senso generico: moltitudine di persone.
stelle che hanno le stesse caratteristiche. -in partic.: ciascuna delle due grandi
monete coniate in diversi periodi storici. -in partic.: moneta fiorentina d'argento
, che si riferisce al pioppo. -in partic.: ricavato dal pioppo.
governanti, tra diretti e dirigenti. -in relazione con un attributo o con un
scorta al console gherardo ». -in partic.: l'insieme dei cittadini di
che hanno una comune fede religiosa. -in partic.: gli ebrei neu'antico
abbia visto casa occhipinti. -in un ossimoro. tommaseo, 11-292:
vino] che pare la dia poppa. -in buona fé, che gli è buono
, e non poteva staccarsene. -in senso negativo. fiamma, 1-223:
e lo popparono un istante. -in un contesto erotico. - anche assol.
rema o effettua manovre stando a poppa. -in partic.: capovoga di un'imbarcazione
porti al papa? ». -in una raffigurazione pittorica o di scultura.
marxista-comunista una forte connotazione negativa). -in senso generico: atteggiamento sentimentale e velleitario
e tipico del populismo o dei populisti. -in partic.: che manifesta condiscendenza ai
golosa, torpida ed eccessivamente grassa. -in partic.: donna dissoluta e sessualmente
si lavava i baiatroni. -in espressioni comparat., per indicare lucentezza,
collegato il coltello selezionatore. -in odontotecnica, miscela di silicati e coloranti
fabbricato con uno dei materiali suddetti. -in partic.: arredo da tavola,
ancora zucchi, patate. -in una raffigurazione pittorica, come elemento dell'
frusto badava a tre porcellini. -in espressioni comparat. o in similitudini.
fuochi pallidi dalla luna forte. -in espressioni comparat. o in similitudini.
contro di solimena s'inaspriva. -in una raffigurazione pittorica, in uno stemma.
famoso per porchetta e mozzarella. -in espressioni comparati, o in similitudini.
proprio o caratteristico del porco. -in partic.: prodotto o ricavato dalla
ch'era una bestia intelligente. -in partic.: maschio di tale specie,
alle tavole è fi porco dimestico. -in espressioni comparative riferite all'uomo, per
. cinghiale, n. 3. -in espressioni comparative per indicare ferocia. s
una pecora morta di vermocane. -in senso concreto: insieme di porci.
atmosferici, ma di difficoltosa lavorazione. -in partic.: specie di roccia,
le volute grigie dei lacrimogeni. -in espressioni comparative, per indicare forza o
salivo greco per dieci secoli. -in espressioni comparative, per indicare una persona
li mettèno in forse. -in relazione con una prop. con valore consecutivo
perdonati con un gran perdono. -in relazione con una prop. subord.
come avrei saputo meglio. -in relazione con una prop. subord.
diramazioni dette pori biliari. -in espressioni iperboliche per indicare la generale diffusione
: quelli che gemono diversi umori. -in taluni funghi basidiomiceti, apertura dei tubuli
porósi1, sf. medie. poroma. -in partic.: callo osseo.
nella sua massa piccoli spazi vuoti. -in partic.: in geologia indica la
colore fra il rosso e il violetto. -in partic.: porpora d'anilina:
bei coralli vostri accesi amanti. -in espressioni iron., scherz. o ingiuriose
e la morte le pascerà. -in partic.: far sbarcare, approdare qualcuno
o una « ih! ». -in un'ipotesi o in un calcolo matematico.
, e parti per 18. -in espressioni ellittiche o incidentali. fra giordano
. 13; ecc.). -in partic.: promulgare provvedimenti legislativi,
molti la repubblica gliene promise. -in relazione con una prop. subord.
, di più sacro. -in partic.: appiccare (il fuoco)
corno sarà posto et extimato. -in relazione con una prop. subord.
farci anche qualche differenza. -in costruzione con la prep. a e un
altro legname da lavoro; palina. -in partic.: giovane pianta di castagno
animali (anche in raffigurazioni). -in partic.: porretta; cancro del fettone
dei battenti di cui è composta. -in senso generico e indeterminato: l'apertura
palo biforcato pieno di tronchi interrotti. -in contesti allegorici. iacopone, 7-6:
forse far fallir la porta? -in relazione con una molteplicità di espressioni che
funzioni di accesso in un luogo. -in partic.: ingresso di un terreno
, pittorico ed anche patriottico. -in svariati toponimi per lo più relativi a
umano o di un animale). -in partic.: apertura dell'apparato sessuale
al raggiungimento di un determinato scopo. -in partic.: ciò che, secondo la
della realtà esterna; organo sensoriale. -in partic.: organo della vista,
rappresenta un ostacolo, un impedimento. -in partic.: ciò che si frappone al
tenda o del loro palazzo). -in partic.: il governo del sultano
a poco, il pubblico. -in sulle porte: sin dall'inizio.
laica; alfiere, portainsegna, vessillifero. -in partic.: ufficiale subalterno (di
di mao incorniciato d'oro. -in rappresentazioni iconografiche. ojetti, ii-13:
invar. portatore di fiaccola. -in partic.: nell'antica grecia, ministro
corteo notturno o in una processione. -in partic.: daduco degli antichi misteri
sm. contenitore per l'incenso. -in partic.: navicella di uso liturgico
servizio regolare di posta; corriere. -in partic.: nell'attuale amministrazione delle
indaga i portamenti degli uomini. -in relazione con un agg. che esprime un
trasportare persone (una cavalcatura). -in partic.: abituato, addestrato all'
portante ritornò a roma. -in modo da progredire rapidamente. gioberti,
direzione perpendicolare alla sua velocità relativa. -in partic.: forza di sostentamento che l'
una letterina di due facciate. -in partic.: trasportare a braccia tenendo
portare [di zolfo]. -in partic.: permettere, per l'alta
potrebbero scandalizzarsi di quelle sue nudità. -in contesti metaforici e con riferimento a oggetti
indicare una funzione, una mansione. -in partic. portare rabito, la tonaca
porta i colori oscuri. -in costruzione impers., per indicare il prevalere
non occorre troppa paura per portarla. -in relazione con una prop. subord.
, del suo ambiente. -in relazione con una prop. subord.
l'aveva portato al sonno. -in relazione con una prop. subord.
il dito su per la tastiera. -in senso generico: modulare la voce nel
a vedere qualche amico. -in relazione con una prop. subord.
feminea gentilezza e portar forte. -in relazione con la prep. di che indica
tenendo marinarezza a sufficienza. -in senso concreto: il carico trasportato da
grandezza che uno strumento può misurare. -in partic.: peso misurabile da una
come portata da un vento. -in un'allegoria. dante, par.
o ne fornisce la prova). -in partic. somma portata di un documento:
si erano già messi all'opera. -in partic.: addetto al trasporto di bagagli
conte e una fìlgliuola contessa. -in partic.: funerale, sepoltura.
passava per la maggiore. -in senso concreto: ciò che si indossa o
i portenti ch'egli promuove. -in senso gravemente negativo: sventura, tragedia
fulmine, un portento. -in relazione con un complemento di limitazione.
/ così amabile con me! -in contesti interiettivi. lemene, i-63:
un'altra sembrerà strano e portentoso. -in partic.: meraviglioso, mirabile, eccezionale
. soccorso. 2. sportello. -in partic.: anta di un mobile.
della porta di un edificio privato. -in partic.: domestico che sorveglia l'
delle case di abitazione urbana; portiere. -in senso generico: custode, guardiano.
come è costume fare de'viaggi. -in senso generico: approdo, terraferma;
il porto della tradizione latina. -in contesto antifrastico. niccolo del rosso,
. 6. vita trascendente. -in partic.: vita ultraterrena in cristo
da nizza e da alessandria. -in espressioni come pranzo di cerimonia, di
contrapposizione fra teoria e pratica). -in partic.: nel materialismo dialettico,
o meno ampia di terreno pianeggiante. -in partic.: luogo sgombro da ostacoli
come ancella della pratica. -in correlazione e contrapposizione, spesso scherz.
; messa in atto, attuazione. -in partic.: ricorso a un determinato
problema; procedimento, formula risolutiva. -in partic.: operazione aritmetica come metodo
filosofica e sulla pratica legale. -in partic.: norma giurisprudenziale; modo seguito
tenuto per raggiungere uno scopo prefisso. -in partic.: azione con la quale
ch'era istrutta della pratica. -in partic.: maneggio (anche fraudolento)
convenzionalmente invalsa; costume, usanza. -in partic.: consuetudine operativa propria di
o all'esercizio di determinate professioni. -in partic.: l'esame di conduzione
in relazione più o meno intrinseca. -in partic.: amante. aretino
fuori dalle pratiche di questa elezione. -in senso concreto: materia di trattative, di
adempimento necessario per avviarlo e compierlo. -in senso concreto: l'insieme degl'incartamenti
andare a esercitare la propria professione. -in partic.: compiere le visite ai
, saria moglie di cintio. -in pratica: nell'effettiva realtà, in una
o meno precisione in pratica. -in ultima analisi; in fin dei conti.
4. cattiva, disonesta compagnia. -in senso concreto: la persona stessa con
quale praticamente riesce sì bene. -in modo concretamente esemplificativo. foscolo, vii-76
quanto praticamente della lingua. -in modo attento al tornaconto pratico; prosaicamente.
alcuno di questi sì stravaganti sognatori. -in relazione con una prop. subord.
era di più grave in europa. -in relazione con una prop. subord.
che si rivolge alla realtà concreta. -in partic.: possibilità e utilità di
conoscitive, astratte, disinteressate). -in partic. ^ che ricerca e formula
alle prata / beiverde intemerata. -in espressioni comparat. petrarca, 99-5:
d'ogni piacer siete la peste. -in un toponimo. testi veneziani, 3
spirituale: raccolta di aneddoti edificanti. -in partic.: titolo di un volgarizzamento di
negar la speranza alla chiesa. -in senso iron.: opinione poco ortodossa.
nella 'scienza nuova. -in senso generico: animale preistorico, organismo
tempi antichi, attualmente estinti. -in contesto scherz. guerrazzi, 4-553:
parole fuggivano dalla sua memona. -in preambolo: al principio, in apertura.
animismo secondo le teorie delrevoluzionismo antropologico. -in par- tic.: forma arcaica e
e si contrappone a postbellico). -in partic.: anteriore alla prima 0 alla
canonico titolare di percepire tale reddito. -in senso generico e nel linguaggio comune:
del fi'di bemardone. -in confessioni religiose non cristiane. d.
è riposta per merenda. -in contesto scherz. g. c.
g. m. cecchi, 1-1-97: -in casa vostra astrologa / in sin la
vostra astrologa / in sin la mula. -in che modo? - quand'io /
al- gonchiano e l'archeano). -in partic.: algonchiano. -anche
di un acquedotto costituito obbligatoriamente. -in maniera non legalizzata; di fatto.
di sicurezza; malsicuro, incerto. -in partic.: privo di autorità o
approveria della nostra mena. -in partic.: preghiera rivolta alla divinità;
le deprecazioni al divertimento del male. -in senso concreto: testo o raccolta di preghiere
invocazione o di ringraziamento a dio. -in partic.: rogazione. guicciardini
a delinquere di un imputato. -in senso generico e al plur.: la
di fatale e di memorabile. -in senso generico: facoltà o pretesa di agire
dell'affondo. 5. locuz. -in precedenza: in un tempo precedente,
anche, in modo enfatico e fastidioso. -in senso generico: che ha un'abbondante
uccelli per questa pianta. -in senso concreto: ciò che è particolarmente
dimessi o addirittura la strada. -in relazione con una prop. subord.
. stor. dir. bene immobile. -in par- tic.: immobile rustico,
mi predicevano un brillantissimo avvenire. -in relazione con una prop. subord.
uno scopo da attuarsi in futuro. -in partic.: apparecchiare, allestire,
o, anche, spirituale o psicologica. -in senso concreto: azione con cui si
di dette due sostanze. -in senso concreto: elemento predominante in un
ucciderli. f f -in partic.: brigante nomade delle steppe e
preesistenza di una tariffa protettiva. -in senso concreto: ciò che preesiste (e
preparano gli spettatori au'audienza. -in partic.: preambolo premesso al testo di
suo era convinto di riuscire. -in senso concreto: trattamento di particolare favore
gioie del vino e dei tarocchi. -in relazione con una prop. subord.
sopravvissero senza più effettivi poteri). -in partic.: prefetto dell'urbe o della
di natura per lo più dirigenziale. -in signa il sopraintendente di una biblioteca importante;
e comunali e degli algine ecclesiastica. -in partic.: direttore di una bitri
direttivo dipendente dal ministero degli interni. -in senso generico: funzionario dell'apparato amministrativo
con riferimento al prefetto moderno). -in senso generico: città, territorio, regione
risoluzioni sono prefisse dai dirigenti. -in relazione con una prop. subord.
sente di non averla proprio meritata. -in relazione con una prop. subord.
perdita della coscienza e successivo coma. -in partic.: eclampsia puerperale.
a più gioconda sfera. -in un'endiadi. g. b.
che da lontano vi scorga. -in relazione con un aw. o con un
/ innalzati frementi dai bambini. -in relazione con un compì, di argomento (
uomini più valenti ai loro. -in relazione con una prop. finale.
tuoi preghi / sariano indarno. -in relazione con una prop. finale ellittica della
te concerto ineffabile / di sonagliere. -in un colloquio immaginario fra l'autore e
di colpo il leopardi. -in prop. negative indica che si è disposti
via che ti stea bene. -in relazione con una prop. subord. finale
por mente a quello che fate. -in prop. fortemente ellittiche. fiori di
vorrebbe dar mano alla casa. -in relazione con un compì, di argomento (
, - rispose il cardinale. -in relazione con un aw. o un compì
, a non adontarvi. -in una frase incidentale: di grazia, per
ché già vi sfida amore. -in formule notarili. testi veneziani, 2
: io non ho premura. -in forma interrogativa, per chiedere all'interlocutore
pregare la nostra preghiera alla finestra! -in relazione con un aw. o con
il sesto pio reclinato prega. -in formule liturgiche. tommaseo [s.
'pregate, fratelli '. -in locuz. di valore ottativo e augurale.
nell'ora della nostra nascita. -in relaz. con un aw. o con
vantaggioso opportuno per i propri scopi. -in partic.: chiedere con preghiere a
l'entratura nel monastero. -in una formula notarile. testamento di lemmo
le qualità eminentemente positive che possiede. -in partic.: ammirevole dal punto di vista
meridionali tanto bestemmiate e neglette. -in relazione con una prop. subord.:
un pensier vero infinito. -in relazione con un compì, di limitazione.
gaudio, vostro pregio io spando. -in relazione con un compì, di specificazione.
una rocca con un assedio. -in senso concreto: fatto, azione o condizione
vorresti alle tue voglie amica. -in relazione con un compì, di specificazione.
versi perderebbero ogni pregio. -in relazione con un compì, di specificazione.
in altissimo pregio in roma. -in relazione con una prop. subord.:
sentenze definitive di condanna per reati. -in partic., nel linguaggio comune o
rimandarne la trattazione senza esame. -in un contesto generico o scherz.
130 - pregiudizievole pregiudizio -in modo aprioristico, a prescindere da una verifica
pregiudicialmente escludere la proposta. -in linea di principio. moretti, i-544
che una distinta signora italiana. -in contesti mitologici o filosofici e con riferimento
pregnezza loro è il medesimo. -in contesti mitici. frachetta, 3-126
il suo studio o la sua applicazione. -in par- tic., in linguistica storica
per cominciare una bella mangiata. -in contesto antifrastico. graf, 5-867:
, sm. letter. chi pregusta. -in partic.: il servo che,
). incarico precedente o preventivo. -in partic., nel linguaggio politico:
quel giudicando con discrezione. -in senso generico: sacerdote, prete, ecclesiastico
frime o di prodotti da analizzare. -in partic.: nel- industria degli
linguaggio della burocrazia militare). -in senso generico: prendere un oggetto.
chi esegue un prelievo. -in partic.: chi si appropria di una
una massa di beni o di oggetti. -in partic.: imposizione fiscale,
, da considerare o analizzare successivamente. -in medicina, l'operazione con cui si
piazza della certosa, preliminarmente. -in modo aprioristico. b. croce,
o come formula di ossequio). -in senso generico: suddetto, succitato,
un discorso introduttivo o una prefazione. -in partic.: tenere la prolusione a
preludia alle rime volgari. -in relazione con una prop. oggettiva.
per dirti.. ». -in relazione con una prop. subord.
pre messero. -in senso osceno. canti carnascialeschi, 1-434
di quanto si dirà in seguito. -in senso generico: affermazione preliminare, considerazione
affermazione preliminare, considerazione preventiva. -in partic., nella logica aristotelica:
di ciò che segue; preambolo. -in partic.: testo con identico fine
tutta via tepido così vi mostro. -in relazione con una prop. subord.
non per questo meno significativi. -in costruzioni analoghe alpablativo assoluto latino del
una ricompensa, un riconoscimento di merito. -in partic.: che può essere premiato
in contrapposizione a diritto penale). -in partic.: che prevede, a
, che riconosce o ricompensa meriti. -in par- tic.: che remunera col
pigiatura. -in senso concreto: rimasuglio del frutto sottoposto
nella eternità insieme con lui? -in senso concreto: la divinità, dio.
posizione particolare all'interno della società. -in partic.: privilegio pertinente a una
che quella da basso. -in senso generico: vantaggio, beneficio.
loro idea su l'universo. -in un testo letterario, posizione di rilievo di
premi: v. montepremi. -in forme di attività o di promozione economica
premi letterari. -competizione sportiva. -in partic.: concorso ippico.
premio non era largo. -in contesto scherz. tansillo, 1-301
degli alberi di natale. -in premio: a titolo di ricompensa o di
in premio alle massaie mattutine. -in cambio, come contropartita. marini,
ant. il mettere innanzi, anteposizione. -in partic.: il premettere parole o
e premeccanico che stava scomparendo. -in architettura, che precede lo sviluppo del
loro esistesse un rapporto. -in metapsichica, fenomeno paranormale costituito da un'
del concetto di predestinazione). -in partic. premo zione fisica
di respingere gli assalti del nemico. -in partic.: fortificare un luogo,
, le andò incontro senza premura. -in senso concreto: faccenda urgente e importante.
per questa mia premura. -in senso concreto: sollecitazione. l.
, agg. compresso, schiacciato. -in senso generico o in contesti scientifici:
corteccia senza ferire il legno. -in un gioco di carte, fare una presa
11. cercare di avere, procurarsi. -in partic.: acquistare, comprare.
da lui uguale ricompensa. -in una gara sportiva, guadagnare un vantaggio.
un contratto; ottenere mediante pattuizione. -in partic.: affittare un al- leggio
di beni, di ricchezze, ecc. -in partic.: rubare. g
conoscere il mondo di dopo. -in imprecazioni, per esprimere ira e sdegno (
fani, a cui mal prenda. -in espressioni interrogative o esclamative che indicano stupore
con il compì, predicativo). -in partic.: assumere al proprio servizio
amante o come marito o moglie. -in partic.: sposare. abbracciavacca,
. mandare giù nello stomaco, ingoiare. -in partic.: bere, mangiare.
rimedio, una decisione, una precauzione. -in j>artic.: approvare, deliberare,
di dover prendere una decisione ». -in relazione con una prop. subord.
rispetto ha il diritto di denunziarmi. -in relazione con una prop. subord.
se stesso e in se stesso. -in espressioni di cortesia, in partic. epistolari
52. derivare, ricavare, desumere. -in partic.: trarre da un artista
ha mai preso sul serio. -in relazione con una prop. subord.
prendere, bambini perpetui. -in espressioni esclamative o interrogative che esprimono sorpresa
la base de'patrimoni. -in relazione con una prop. subord.
, ma non m'ammazzano. -in una costruzione ellittica o personale, per
x x f f -in partic.: cercare il sollievo da fatiche
di circolazione; portatore, possessore. -in parile.: colui al cui ordine
futuro verificarsi di un determinato evento. -in partic.: l'atto con cui un
fino al quinto mese di vita. -in senso generico: stretta, presa.
vero fare e principiare. -in partic.: predisporre condizioni adatte a
somministra senz'arte e preparamento. -in senso concreto: ciò che è preparato,
il conseguente trionfo della luce. -in senso concreto: ciò che predispone psicologicamente
di una disciplina, di un'arte. -in senso concreto: la preparazione culturale,
di armi, di vettovaglie, ecc. -in senso concreto: l'insieme delle truppe
offersi e fui accettato. -in formule di comando: ordine impartito dagli
difficile, che si vuole eseguire. -in partic.: confezionare un cibo, un
massaie nella fretta di preparare. -in formule di comando: ordine impartito ai
verrà impedito o trattenuto. -in partic.: confezionato (un cibo,
confezione o all'allestimento di qualcosa. -in partic.: che ha l'incarico di
per lo scopo a cui e destinato. -in senso concreto: ciò che viene preparato
delle prime sette materie indicate. -in senso concreto: preparato chimico o farmaceutico.
preparazioni, le salvasse dalla corruzione. -in senso concreto: organo o pezzo anatomico
la realizzazione è: morire. -in senso concreto: ciò che anticipa e predispone
a un tavolin di giuoco. -in senso concreto: nota, appunto, scritto
militare tedesco che è crollato ora -fortunatamente -in una grande sconfitta. =
interesse di colui che l'ha preposto. -in par- tic.: il titolare
l'indipendenza nazionale dei popoli. -in partic.: considerare più appetibile, delizioso
priore claustrale di un'abbazia benedettina. -in senso generico: superiore di una comunità
ecc.); rettore, sovrintendente. -in par- tic.: preposito (v
in alcune cattedrali e collegiate. -in taluni ordini conventuali, dignitario di grado
provvedimenti umani che tentano di opporsi. -in partic.: molto intenso, sfolgorante
si attua prima di particolari lavorazioni. -in par- tic.: raffreddamento a cui
di una scienza, ecc.). -in partic.: qualità fisico-chimica o,
principali istituti consimili del regno. -in senso negativo: arroganza, superbia.
ha accettato lo stesso. -in senso concreto: bottino di guerra.
e non mai fare ingiustizia ». -in senso concreto: nave nemica catturata in
fece d'un solennissimo peccatore. -in senso concreto: la preda che è frutto
di un'attività da questi svolta. -in partic.: provvedimento con cui la pubblica
per venire incontro a necessità fisiologiche. -in senso concreto: la medicina stessa.
preparare un boccon di cena. -in senso generico: quantitativo molto piccolo.
, beffa, satira. -in senso concreto: imbroglio, raggiro, truffa
mirano evidentemente a un effetto-verità. -in presa diretta (con valore aggetti):
le soffiava la presa. -in senso concreto: carta sottratta all'avversario.
d'acqua, dell'acqua). -in senso concreto: il manufatto che compie
-figur. contatto, esperienza immediata. -in presa diretta: all'atto della fruizione
un ambiente o in un impianto. -in partic.: organo destinato a fornire
di guerra li ha costruiti. -in relazione con una prop. subord.
presagivano fame o morte. -in relazione con una prop. subord.
mi presagisca il cuore! -in relazione con una prop. subord.
gran presaglia di bestiame. -in senso concreto: bottino di guerra.
, in reti aviluppati. -in senso concreto: preda. folengo,
far coagulare il latte; caglio. -in partic.: caglio ricavato dai fiori
con ostie consacrate in una messa precedente. -in partic.: la messa del venerdì
quel ch'io però presapea. -in relazione con una prop. subord.
detti comunemente preti 0 sacerdoti). -in senso generico: clero. -anche:
di supporne in anticipo il comportamento. -in partic.: divinazione del futuro propria
della creazione della sua opera. -in relazione con una prop. subord.
(il futuro, un fatto). -in partic.: conosciuto da dio come
di leggi e di codici. -in formule ellittiche. g. bassani,
spaziale o temporale, un limite). -in partic.: fissato o convenuto in
da quello della poesia. -in partic.: ordinare una cura, una
vita in quanto confacente alla salute. -in senso concreto: ciascuna delle disposizioni date
alla terapia da usare; ricetta medica. -in partic.: in una ricetta medica
ad altri; riuscito in modo passabile. -in partic.: elaborato sufficientemente, adatto
presentabilità, sf. l'essere presentabile. -in partic.: condizione di chi è
alcuni preciosissimi cibi presentati. -in partic.: offrire ai convitati, mettere
fu presentata una parte. -in senso attenuato e generico: dare, porgere
destinatario con opportune considerazioni critiche. -in partic.: donare o dedicare un'opera
con un forchettone sdentato. -in un contesto allegorico. montale, 9-13
ad assente o a lontano). -in partic.: che assiste o partecipa a
festa, alla cerimonia. -in relazione con un compì, di luogo.
dal mio gruppo di partigiani. -in relazione con un compì, di termine (
4 presenti alle bandiere '. -in relazione con un compì, di compagnia.
in su la detta nave. -in costrutti assoluti (e, nell'uso ant
che aveva incominciato l'appello. -in cerimonie o in scritti rievocativi di caduti
stati presenti in quelle terre. -in costrutti perifrastici e con riferimento a entità
tempo che è fuori di lui. -in lettere, resoconti o pubbliche scritture:
dio tutte le cose. -in contesti filosofici o con riferimento a successioni
nuovi e presente ai lontani. -in partic.: che regna in questo tempo
benissimo la nostra lingua. -in altre espressioni qualificative di tale tempo nel
buca, e ciascuno abbaiava. -in questo tempo, in questo momento; attualmente
i fiorentin sì di presente. -in , nel presente: in questo tempo,
con tutta distinzione ragionare presentemente. -in relazione con un tempo passato: in quel
cielo, mi mette dei presentimenti. -in relazione con una prop. subord.
posa, ma un presentimento. -in partic.: aspetto dello stile o del
[l'anima] ingombra. -in senso generico: venire a sapere, apprendere
ne avrebbe avuto bisogno più tardi. -in relazione con un compì, predicativo del$
di sale fui nei cortile. -in relazione con un compì, predicativo.
di non uscire la sera. -in contesti allegorici. poliziano, 1-763:
! ella pare una principessa! -in partic.: prestanza fisica, aspetto attraente
la verità sempre ha l'essere. -in modo da essere presente e disponibile in
siccità e dalle sregolate piogge. -in formule ottative. savonarola, i-122:
uno stato sottoposto a dominio straniero. -in partic.: nello stato pontificio,
magistrato preposto a vari uffici pubblici. -in par- tic. presidente alle accuse:
chi presiede l'assemblea dei fedeli. -in partic.: il sacerdote che celebra
parolaccia ora come presa in giro. -in senso concreto: imbroglio, truffa.
stabilire un rapporto sentimentale o amoroso. -in partic.: sposato (anche nelle
si trova (un oggetto). -in partic.: indossato (un indumento)
un'operazione guerresca, occupato militarmente. -in partic.: espugnato dopo un assedio
sottoposto a una delle operazioni aritmetiche. -in partic.: moltiplicato. firenzuola,
.). tato. -in partic.: l'ammassarsi confuso di soldati
perché sta particolarmente a cuore. -in partic.: che deve esere recapitato
; stiparlo in un volume minore. -in partic.: costipare in uno stampo
stampaggio di metalli, ecc.). -in partic.: chi ha la mansione
sottoporre all'azione di una pressa. -in partic.: compressione di un materiale
che adiscono su un corpo solido. -in partic.: centro di spinta idrostatica,
mia lentezza di scrivere. -in , sotto pressione (con valore aggett.
tenere in pressione la caldaia. -in una fase di elaborazione o di formazione.
, presso e lontano. -in espressioni ellittiche con funzione sostantivale. alberti
parte del mio letto sedette. -in unione con un altro aw. di luogo
che non aggiunge nulla. -in un compì, di moto da luogo,
. dappresso, n. 2. -in unione con la prep. a.
che parla ed è disciolto. -in espressioni che precisano la distanza. boccaccio
/ siccome richiedeva il convenente. -in unione con la prep. di.
autografi stanno presso di me. -in casa di, nella residenza di; al
presso l'una e l'altra. -in unione con le prep. a e di
legato i suoi ammaestramenti. -in relazione con un verbo che indica azione o
, luoghi, indicazioni toponomastiche). -in partic.: nelle vicinanze, in vista
italiani a porta pia. -in quei pressi: lì vicino, da quelle
semprecché ', 'innanzittutto \ -in partic., con riferimento a verbi,
da un giornale di milano. -in formule deprecatorie e di malaugurio. ricchi
o di stampaggio. -anche sostant. -in partic.: nell'industria grafica,
il cui nome vanno opere altrui. -in partic.: poeta, anche storicamente
ubbidiscono come a principe. -in partic.: valente nelle armi, valoroso
. che fa prestiti a interesse. -in partic.: che esercita l'usura
la sua prestanza virile. -in senso concreto: qualità, dote eccellente.
di una dote o di una facoltà. -in partic.: acutezza, vigore dell'
disus. il prestare, prestito. -in senso concreto: ciò che si concede
per un tempo determinato. -in uso temporaneo. dossi, ii-188:
avevano avuto in prestanza. -in modo forzato, inadatto. g.
gratuitamente o anche a titolo oneroso. -in partic.: concedere in mutuo una
verbi denom. dell'oggetto espresso). -in partic.: fornire un bene,
accordare con favorevole disposizione d'animo. -in partic.: concedere la propria fiducia,
sentimento, una disposizione d'animo. -in partic.: dimostrare deferenza, sotto-
indurre una condizione piacevole o molesta. -in partic.: infondere forza e coraggio
la prestazione diventa impossibile. -in senso concreto, e soprattutto in relazione
ebbe fretta di partire. -in senso concreto: esempio di prontezza, di
, per vero assai limitata. -in partic.: rapidità di ciò che provoca
ai suoi occhi surmenagés. -in senso generico: abilità, destrezza manuale.
non previste, non vinte. -in senso generico: trucco. pananti,
, culturale, ecc.). -in partic.: fascino suggestivo, avvincente (
prestigio dell'eredità classica. -in senso concreto: spettacolo naturale particolarmente suggestivo
bonaccia, poi cagionano sommergimento. -in senso generico: ingannevole, illusorio, fallace
così concesso in uso o in godimento. -in partic.: nel linguaggio economico e
, una attenzione disinteressata. -in prestito: in una condizione provvisoria.
e può avere valore scherz.). -in partic.: cessione di un atleta
quella normale per talune operazioni quotidiane. -in partic.: di buon mattino,
madre, come sei partita! -in età infantile. giuliano de'medici,
senza lasciarsi mai raggiugnere. -in relazione con un agg.: alquanto,
sfoglia sul tagliere di faggio. -in relazione con una prop. subord.
fosse una speranza vicina. -in relazione con un compì, di limitazione.
o gagliardia nella persona; agile. -in partic.: rapido nell'andare o
, la volontà, un desiderio). -in par- tic.: che comprende rapidamente
ai postiglioni di partire. -in partic.: servito (il cibo,
erano le loro innumerevoli fantasie. -in relazione con una prop. subord.
alle pene dello 'inferno. -in relazione con una prop. subord.
interessi pei presti dello stato. -in senso concreto: ciò che è stato prestato
talora in modo provvisorio o posticcio. -in partic.: imitazione pedestre di un'opera
d'alcuna terra, trasviati, -in relazione con un compì, pred.
o no, propugnatori. -in relazione con una prop. subord.
vuote braverie di poeti. -in relazione con una prop. subord. stabilire
di loro quasi ogni cosa presumendo. -in relazione con una prop. subord. avere
di fare, sia condannato. -in relazione con una prop. subord.
determinato argomento o di una persona. -in partic.: essere temerario in un
politica presuntuosamente leggiera e incongruente. -in modo pacchianamente sontuoso. p. levi
'l bastone si fanno star discosto. -in senso concreto: azione o discorso o affermazione
maggior mal che sia. -in relazione con una prop. subord.
ricompensarsi con presura di pescagione alcuna. -in senso concreto: bottino della caccia o della
o che ama intrattenersi con loro. -in partic., al femm.:
il perete d'agliana. -in senso generico: ecclesiastico, religioso,
, con mori e con nubi. -in senso generico: principe, signore potente e
mancanza di gusto o vuoto sussiego. -in partic.: detto o scritto
; lasciar passare, lasciar perdere. -in partic., in esposizioni o
conversione e glorificazione di san paolo. -in relazione con una prop. subord.
lume che lì m'apparinno '. -in espressioni specificative del tempo verbale. delminio
opere che non seppe compire. -in partic. dir. trascurato nel testamento (
cose ne hanno grandissimo bisogno. -in relazione con una prop. subord.:
grave perché io potessi pretermetterlo. -in relazione con una prop. subord.
trova anco nella lingua illustre. -in una figura di preterizione. cavalca,
natura relativamente e riguardo al modo. -in partic.: che è superiore alla
posizione giuridica, ecc.). -in senso generico e problematico: richiesta dell'
dell'imputato in quanto considerato colpevole. -in partic.: rivendicazione (di titoli o
e di pretese e rivendicazioni. -in contesti che ne accentuano il valore negativo:
di omero del far west. -in espressioni (per lo più di valore aggett
che è proprio dei preti. -in partic.: tipico di abitudini e
e buona, un pretesto. -in relazione con una prop. subord.
che costuisce un pretesto, pretestuoso. -in partic.: motivato da cause diverse
parlare indirettamente -attraverso un qualsiasi alibi narrativo -in prima persona. i personaggi pretestuali non
. che costituisce un pretesto. -in partic.: addotto per motivare speciosamente
riguarda il clero o il culto. -in partic.: che è influenzato o
dal pretorio, che vi risiede. -in partic.: che costituisce o che
da lui esercitate in età arcaica). -in par- tic., diritto pretorio:
-in senso generico: palazzo che è sede di
un nome prettamente tedesco. -in maniera caratteristica e peculiare; tipicamente.
. -non lavorato, grezzo. -in partic.: non conciato o non
prevale, che ha il sopravvento. -in partic.: che afferma la
. il pre valere. -in partic.: supremazia economica o mili
più efficace e più caldo? -in assemblee elette: maggioranza. b.
e che sapevo destinato a prevalere. -in espressioni che richiamano o traducono la predizione
e della propria autorità; prevaricazione. -in senso concreto: atto, gesto con cui
i vizi che travolgono le innocenze. -in partic.: non osservare un comandamento
fini illeciti; che commette prevaricazione. -in partic.: malversatore, concussionario.
rimasto immutabilmente a bologna. -in relazione con una prop. subord.
l'europa sarà scarso. -in relazione con un compì, pred.
suole il fine irrevocabilmente rispondere. -in relazione con una prop. subord.
essa com'de mi medessimo. -in relazione con una prop. subord.
una data pre fissata. -in partic.: cedere un servizio giornalistico
fosse così divertito dalle premure settentrionali. -in relazione con una prop. subord.
può essere assalito da una crisi. -in relazione con una prop. subord.
. previsto in anticipo, programmato. -in partic.: calcolato in anticipo,
detto di vari istituti giuridici). -in partic. carcerazione preventiva: quella disposta
pareva lungo: una settimana. -in via preventiva: come misura preliminare e
un modo determinato; preventivamente informato. -in partic.: preso da un
possibili o a impedire conseguenze spiacevoli. -in senso concreto: ciascuna delle misure cautelari
educazione e la sorveglianza. -in partic.: preparativo militare, apprestamento
pregiudizi », disse senza baffi. -in relazione con una prop. subord.
degli scrittori italiani ha voluto assegnarmi. -in senso concreto (per lo più al plur
100 mila baionette regolari. -in senso concreto: previsione scritta. alfieri
previa non abbia elicitato a responso. -in costruzioni analoghe all'abl. assol. latino
in un futuro, anche lontano. -in partic.: nella filosofia della scienza
guglielmo, ricominciò a piovere. -in senso concreto: ciò che è previsto per
me poca voce in capitolo? -in partic.: preannunciato in una previsione
e si direbbero dipinti su vetro. -in partic.: con ricercatezza e purezza (
si fa torrenziale d'inverno. -in modo molto saporito. soderini, iii-468
grato et allettevol sapore. -in modo utile e proficuo. mazzini,
l'aria di preziosità. -in senso concreto: gran personaggio, celebrità
pietra., n. io. -in partic.: raffinato, squisito, prelibato
un ricchissimo gioiel- liero. -in partic.: illuminato dalla luce di dio
mostrare ancor l'italica grandezza. -in relazione con una prop. subord.
smaltirli a prezzi d'occasione. -in relazione con un agg. o con un
al 15, 2 per cento. -in relazione con un compì, che ne specifica
può avere la buona. -in cambio di esso. giordani, x-4
/ fóran ben degne. -in prezzo: in cambio di un bene o
il vostro annual gioco. -in posizione finale acquista particolare forza enfatica.
mantiensi entro il barometro elevato. -in correlazione con poi e dopo. ritmo
bella / esistenza novella. -in relazione con un aw. negativo: ancora
e voi vegnesteve da me. -in contesti allegorici. fiore [dante]
che con sé li mena. -in contesti allegorici. giostra delle virtù e
angusto; chiuso da ogni parte. -in partic.: regolato, incanalato (
conosce il tremolar della marina! -in primamente: v. imprimamente. =
(organizzato secondo strutture confederali). -in partic.: superiore generale dell'ordine
collegiale o di una gerarchia qualsiasi. -in partic.: l'esercizio delle più alte
terra avida di semi. -in espressioni comparative. chiaro davanzati,
di un'evoluzione politica o culturale. -in partic.: fase iniziale della storia
grande strada della primavera. -in senso concreto: evento gioioso (in un'
forma più estesa fior di primavera). -in partic.: nome comune della pianta
superiorità, maggiore autorità e prestigio. -in partic.: supremazia politica, egemonia
f f 3. locuz. -in primieramente: prima, dapprima; per
da primero / da lucefero. -in primiero: prima, dapprima; nel primo
caci, aspettando seduti. -in senso generico: la parte più importante e
qualcosa, data in offerta votiva. -in partic.: il primo taglio dei capelli
, il diadema, il nome. -in partic.: opera giovanile di un artista
ho saputo il perché. -in costrutti pred. di valore awerb. (
per primo, commosso e intimidito. -in una serie di sovrani, papi, ecc
degli eserciti per occuparlo. -in costrutti pred. di valore awerb.
naturalmente desiderano di sapere. -in f. bacone (1561-1626) designa la
estreme / aperto un faggio. -in medicina, per indicare (nell'espressione
, io farei a lui. -in prima: che ha una posizione superiore (
, aiutante maggiore in prima. -in prima faccia: all'apparenza immediata.
il costume dei suoi predecessori. -in prima mossa: fin dal momento della partenza
prima mossa non fussi con meco. -in prima persona: v. persona, n
. persona, n. 27. -in primo: prima di tutto; soprattutto.
per le poste il suo cervello. -in primo luogo: prima di ogni altra cosa
l'elevazione sopra i ripicchi. -in partic. figlia primogenita, figli primogeniti
trògoli e stridor di denti. -in partic.: privilegio conferito per anzianità.
era di più femmineo e soave. -in senso concreto: prima testimonianza. cattaneo
, 165: più su, è nato -in terra -il mazzolino: una genzianella ha
attenuazione del concetto di priorità). -in partic.: che ha una funzione primaria
, ideologici o scientifici; fondamentale. -in partic.: che, nell'ambito di
in una tradizione civile o religiosa. -in partic.: celebrato con maggiore solennità
un territorio (una città). -in partic.: che è il capoluogo,
la funzione di rilievo che svolge. -in partic.: che costituisce il maggiore
, un oggetto, un ornamento). -in partic.: che costituisce il pezzo
; eminente, ragguardevole, illustre. -in partic.: insignito di maggiore autorità
assumere quella del possessorio. -in partic. debito, obbligazione, obbligo principale
su una delle sillabe atone. -in senso generico: più importante (il significato
di simmetria di una quadrica. -in prospettiva, punto principale: quello che
persona di grande prestigio o autorità. -in partic.: cittadino ragguardevole per nobiltà
in una struttura gerarchica; capo. -in partic.: comandante di un esercito
giorno, noi dobbiamo ubidire. -in una corte, capo della servitù, maestro
si abbiano per due distinte. -in qualità di titolare di una carica.
ture sieno in lui principalmente. -in un primo momento, prima, dapprima;
primamente è l'anima. -in correlazione con un altro aw. temporale.
al principato di questa repubblica. -in una dinastia o in un casato, maggiorascato
ampi quando non addirittura assoluti). -in partic., nella teoria politica dell'età
e quasi mai in principato. -in senso generico: sistema di governo, regime
storiografia di roma antica, impero. -in partic.: la forma particolare di governo
entra per niente nella mia decisione. -in espressioni comparative iperboliche, per indicare una
controllo; autorità assoluta, preminenza. -in partic.: comando militare.
essi andavano a far guerra. -in senso concreto: stato, nazione che esercita
che te vole essaminare. -in contesti figurati, con riferimento al predominio
dei nove cori della gerarchla angelica. -in partic.: con riferimento alla classificazione
espressioni principe sovrano, supremo). -in partic.: nel rinascimento, ciascuno
i prìncipi della casa reale. -in relazione con il nome proprio o con l'
visitare aleppo prima del 1914. -in espressioni comparative, per indicare il lusso
autorità su di loro; capo. -in partic.: chi gode di largo prestigio
ghirlande e mazzi di fiori. -in espressioni comparative, per indicare la sontuosità
romper amistà e fede. -in una costruzione passiva analoga a quella personale
a raccontare e a dimandare. -in relazione con l'aus. essere (ed
incontrare l'altrui principiato. -in relazione con un inf. preceduto dalla prep
un po'inquieto e disattento. -in espressioni comparative, per indicare la sontuosità
un uso o di una consuetudine. -in partic.: carattere originario di un'
l'inizio di un periodo di tempo. -in partic.: l'inizio dell'anno
qualcosa comincia o da cui si comincia. -in partic.: il primo tratto di
cui è diviso un testo normativo. -in partic.: la prima parte di un
principio alla cisalpina repubblica. -in partic.: il valore o, meglio
ne imposta la complessiva concreta disciplina. -in partic.: princìpi generali di diritto
erano rimaste avvinghiate ai quercioli. -in primo luogo, per prima cosa, anzitutto
guardia sin dal bel principio. -in linea di principio: v. linea,
. linea, n. 33. -in , nel principio; nel primo principio:
provò a calmarlo, ma invano. -in principio: teoricamente, in generale.
caso nostro non regge. -in questo principio, in, per questi princìpi
cuore e dell'indole mia. -in , su quel principio, in quei princìpi
da lui la tunica da novizio. -in un ordine cavalleresco, chi presiede l'organo
assaltato da uluzzalì con diecesette galee. -in una gerarchia qualsiasi, chi occupa il grado
non è più come un tempo). -in partic.: accaduto o costruito o
è l'inesorabile regno della geometria. -in partìc.: ciascuno dei grossi parallelepipedi
vasi, fistole e sifoni. -in senso generico: lente. venditti,
o la figura di un prisma. -in partic.: che cristallizza in forma
scritto apparsi sullo stesso giornale. -in privato; segretamente; in un luogo segreto
costume, attivissima nei paesi. -in partic.: privilegio di stampa (v
prerogativa, che elimina un inconveniente. -in partic.: che priva di un diritto
bollo della regia zecca. -in partic. diritto o gius privativo, ragione
o della collettività in generale). -in partic. violenza privata: quella compiuta
sociali e politici; non pubblico. -in partic.: che si riferisce al
particolari di persone o di gruppi. -in partic.: che lede l'onorabilità
più per soddisfare un'esigenza personale. -in partic.: nel gergo degli annunci
27. confidente di un sovrano. -in partic.: nome con cui,
francia. 30. locuz. -in , nel privato: non pubblicamente,
ben non ha essere proprio. -in relazione con una prop. subord.
. il privare qualcuno di qualcosa. -in partic., nel linguaggio giuridico:
suppongo aa molte privilegiato. -in contesti scherz. n. franco,
lusso dominava tutto all'intorno. -in contesti filosofici: superiore (la conoscenza,
di cittadino antico di roma. -in contesti scherz. o merbolici.
, lettera del, di privilegio). -in partic.: in diplomazia, la
de'piedi e delle mani. -in espressioni eufemistiche, per indicare la morte
prò xxx denari fo comperatu. -in onore di una persona. iacopone,
adorno a gemme d'oro. -in prò... in contro: v
vostra pigliare l'uno. -in qualità di, nella carica di.
introito, non d'esito. -in espressioni interrog., per lo più retoriche
prò: v. malprò. -in senso concreto: opera altamente lodevole e
capitale impiegato; frutto, interesse. -in partic.: nella repubblica di venezia
fronteggiare furono subito considerevoli. -in appoggio, a sostegno di un argomento,
benefiche, a prò dell'umanità. -in sua difesa o aiuto come alleato di guerra
morali, virtù, doti eccelse. -in partic.: pieno di coraggio e di
/ quand'io lo presi ». -in relazione con un compì, di limitazione.
che assume per il soggetto). -in partic.: carattere di un'enunciazione
un improbabile richiamato a probabilità. -in senso concreto: opinione, conoscenza, affermazione
parlare; plobare-, contiene. -in relazione con una prop. subord.
le doti; periodo di sperimentazione. -in partic.: nel linguaggio ascetico, ciascuno
probità e di dottrina. -in probità: secondo quanto è giusto; a
il collegio composto da tali persone. -in partic.: nella seconda metà del xix
da premesse già contenute nell'enunciato. -in senso generico: domanda di una certa
la simulazione o 'l rigore. -in forma dubitativa e ipotetica. b.
. specie o esemplare di tale ordine. -in partic.: elefante. moretti
mise l'erba in bocca. -in una raffigurazione pittorica o scultorea. comanini
assumere alle proprie dipendenze; assoldare. -in partic.: prendersi per amante, per
procaccio sopra i buoni destrieri. -in una dittologia sinonimica. g. villani
impettimenti del cagnolo di madama amaranta. -in senso attenuato: impertinenza. bandi,
è venuto assumendo specifica importanza). -in partic.: giudizio che si svolge
, di agire, di condursi. -in partic.: atteggiamento politico, diplomatico,
comportarsi, di agire; condotta. -in partic.: nel linguaggio degli storici
iv-2-93: e il coro rispose: -in nomine christi. amen. -era l'annunzio
ulivo insino al canpidoglio. -in giro, qua e là, a zonzo
che l'orsa andava a processione. -in fila, uno dietro l'altro; in
, s'erano messi in processione. -in gran numero, in massa.
se lo recano in spalla. -in un filare. govoni, 503
dal padre e dal figlio. -in senso generico: derivazione, emanazione.
azione, di un fatto; corso. -in par- tic.: sviluppo successivo di
celebri cristianità dello scimo. -in processo, in processo di tempo: in
in una certa linea o serie. -in partic.: il risalire per via di
un'autorità amministrativa o politica). -in partic., nel linguaggio comune:
4. circostanza, momento, frangente. -in par- tic.: situazione grave,
/ in suo'dodici segni figurato. -in senso generico: territorio. fazio,
si faccia avanti ». -in senso concreto: il foglio sul quale è
archi di trionfo floreali. -in relazione con un compì, di limitazione che
: ciò che viene così comunicato. -in partic., disus.: pubblicazioni di
giornali o altri mezzi d'informazione. -in partic.: comunicare al pubblico,
comizi i progetti utopistici del capovolgimento. -in relazione con un compì, pred. (
d'obbligo il salto mortale. -in relazione con un compì, pred.
allora proclamarono i futuristi? -in relazione con il discorso diretto: esclamare
, un bando delle autorità). -in partic.: comunicato solennemente (l'
difesa delle posizioni orientali. -in senso concreto: la formula usata per annunciare
una donna con l'intenzione di sposarla. -in par- tic., al plur.
letter. cadere a terra bocconi. -in partic.: cadere in combattimento;
il servizio venne procrastinato. -in relazione con una prop. subord.
fuori? una procrastinazione. -in relazione con un compì, o con una
lettera, mandato di procura). -in partic.: atto formale con cui un
ecclesiastico, hanno tale denominazione). -in partic. procura della repubblica, procura
, / rimorsi non ha. -in relazione con una prop. subord.
, allarme procurato, morte procurata. -in partic.: reso possibile dalla collaborazione
più specificamente denominato procuratore commerciale). -in partic.: nella carriera direttiva bancaria
di quello ch'egli voleva. -in partic.: che amministra il patrimonio di
categoria o di un ceto sociale. -in partic.: che è eletto a una
è proprio o peculiare del procuratore. -in , per nome procuratorio: in qualità
presa la santa comunione. -in senso generico: sostituzione con un'altra
di vacare ai minori negozi? -in senso generico: affare, faccenda.
lago o di un corso d'acqua. -in par- tic.: costa adatta per
erba folta e tenera. -in senso generico: rilievo del terreno, balza
mai, con le donne. -in relazione con un compì, di limitazione.
schiere e delle spade terrene. -in una rappresentazione pittorica. intelligenza, 174
sue prodezze e virtù venatorie. -in partic.: azione di gioco o movimento
effettua le manovre stando a prua. -in partic.: chi manovra il fiocco.
sfoggiare in questi giorni. -in senso concreto: atto o comportamento da
, di gioia, possono prodigarsi. -in senso concreto: atto o comportamento che
, alla sensualità, all'erotismo. -in senso concreto: atto o comportamento che
di agnelli e selvaggine talvolta. -in grande quantità o con notevole intensità;
mio tempo che fu. -in partic.: evento storico memorabile, di
che ci fioriscono d'accanto. -in partic.: pianta rara, per lo
ce ne voleva per ammansirla. -in altre espressioni formate con un compì, di
le telefonai di nuovo. -in dittologie sinonimiche o in endiadi. chiaro
istava a punto di morte. -in punto di morte, condurre in punto di
andarlo a raggiungere in francia. -in senso concreto: sfumatura, tonalità (di
accostò la matassa al filo. -in diverse scienze e tecnologie, condizione di
differenti dell'andamento dell'utile commerciale. -in partic. punto critico dell'inflazione:
anche nei punti collegati. -in medicina diagnostica e chirurgica, parte della
per strutture anatomiche superficiali o profonde. -in partic. punto di repere: v
fanno capo al sacco lagrimale. -in sartoria, punto di vita: quello dove
v. metallico, n. 12. -in par- tic. punto dell'oro,
, istituito nel febbraio del 1977. -in carte annonarie o in tessere di razionamento
a seconda delle posizioni nella scrittura. -in partic.: segno posto sopra o
non fino a questo punto. -in frasi interrogative (anche di uso enfatico)
questa visita a una vecchia signora. -in o per breve tempo. fra giordano
innondazione di misto popolo. -in fretta; con rapidità. m.
spavento e confusione d'ogn'uno. -in partic. nella forma rafforzata e di valore
. frego, n. 7. -in , nel punto a, di qualcosa:
non fantasticate mai in punto salute. -in punto: nell'indicazione di date o di
de'nostri tempi o paesi. -in punto (con uso aggett., e
. era una cosa insipida. -in costruzioni con la cong. senza (e
malfare! 2. locuz. -in punto e virgola: in modo perfetto;
ci pensate sopra un pontolino. -in frasi affermative, con valore pronom.
passò a designare gli arcali). -in senso generico: ciascuna delle travi inclinate
osservare un impegno o una norma. -in partic.: che si presenta in
un problema, di una questione. -in partic.: precisazione scientifica, messa
-che termina a punta; appuntito. -in partic.: lanceolato (una foglia
casi previsti dal regolamento di gara. -in cinematografia, segnare l'inizio delle rifirese
punzonatóre, sm. chi punzona. -in partic.: nell'industria siderurgica,
3. idolo religioso. -in partic.: il simulacro di cera
un sangue rosato e brillante. -in espressioni comparative. pratesi, 5-84:
patria potestà, viene sottoposto a tutela. -in senso generico e disus.: orfano
padre gli era stata promessa. -in unione con un agg. possessivo o con
sarà mai tua moglie. -in un contesto iron., con riferimento a
cinta d'un verde lauro solamente. -in modo legittimo. de luca, 1-1-212
per mostrarmi la sua elezione. -in modo completo, perfetto, inequivocabile.
puramente dagli antichi tutti insieme. -in forma di calco o di riproduzione perfetta.
per seguire l'uso. -in relazione con proposizioni concessive introdotte dalle congiunzioni
mostrasse bontà in cessando di farci danno. -in questo certamente. -voi conchiudete dunque che
aloè. f f -in espressioni di incoraggiamento o di rimprovero o
, come da tempo non faceva. -in unione con avverbi temporali { ora, allora
purétto, agg. puro, limpido. -in partic.: non annacquato, diluito
ha lo stesso significato. -in senso generico: genuino, autentico.
della lingua o dello stile letterario. -in partic.: immunità da barbarismi,
purgamento del petto o del ventricolo. -in senso concreto: ciò che rimane dopo la
carmine oranti alla madonna. -in senso generico: sofferente. calzabigi,
questa [la gramigna]. -in espressioni iron., per rintuzzare e schernire
matrimoniale si debbono astenere. -in senso generico: curare, risanare, guarire
semplicità e purgatezza nello stile. -in senso riduttivo: lindura, diligenza.
elevato, raffinato (lo stile). -in partic.: che non contiene elementi
), sm. secondo il purganti. -in contesti comparativi e figur., allude
scorie e di impurità; purgazione. -in partic. tess. lavaggio e rifinitura
concreto: impurità eliminata attraverso purgazione. -in partic.: moccio, sterco,
purgazioni per l'anima tua. -in senso concreto: vittima sacrificale. simintendi
della calce e del salnitro. -in senso concreto: locale attrezzato per la
consentire un legittimo contatto col sacro. -in partic. con riferimento ai rituali previsti
e a'seguaci le consegnò. -in senso concreto: rito espiatorio. s
e specialmente di lessico). -in partic.: nel dibattito intorno alla questione
là di un limite storico. -in senso generico: chi affetta speciale ricercatezza
della puritade ed onore. -in una rappresentazione iconografica. tramater [s
omogeneità e calzante proprietà del lessico. -in partic. con riferimento alla norma linguistica
al puritanismo più rigoroso. -in senso concreto: manifestazione di intransigenza morale
e re di puro nome. -in pura perdita: v. perdita, n
ha un'intensa colorazione rosso violacea. -in senso generico: rosso (in tutte le
imbelle e comoda delle inerzie. -in un vocativo, come ingiuria o biasimo.
o censura. 2 2 -in partic., secondo la concezione dantesca,
peccato d'amor proprio. -in partic.: diserzione. siri,
aleksandr sergeevic puskin (1799-1837). -in partic.: che richiama contenuti,
mondo pieno di animali. -in una maledizione. boiardo, cvi-514:
compie, le parole che dice). -in partic.: che dice cose false
subitamente un lume grandissimo apparve. -in partic.: l'insieme degli elementi non
depravazione, decadimento spirituale, degenerazione. -in senso concreto: ciò che costituisce motivo
sé la sua macola di putredine. -in senso concreto: persona, gente immorale,
, l'acqua, la terra). -in partic.: stagnare, intorbidarsi;
che è in cancrena, cancrenoso. -in partic.: cariato (un dente)
furon trovate decomposte dalla putrefazione. -in senso concreto: materia putrefatta; insieme
, le putrefazzioni dei corpi. -in senso concreto: membro, organo, ferita
depravazione; decadimento spirituale, degenerazione. -in senso concreto: insieme di persone moralmente
putrelle, travature, tavolame. -in senso generico: trave. montale,
e mugne le flemme. -in senso concreto: materia in stato di decomposizione
da ogni residuo di materia organica. -in partic.: la cripta dell'e-
, non più al passo coi tempi. -in senso concreto: profusione di testi letterari
animo; depravazione, degenerazione spirituale. -in senso concreto: ciò che costituisce motivo
per vezzo, uccelli parlanti. -in espressioni del tipo cicalare come, più delle
demente, / me putta. -in unione con un agg. possessivo e con
/ o barattiera svergognata putta. -in espressioni imprecative. filippo degli agazzari,
punisce la moglie puttana. -in unione con un agg. possessivo o con
.]: una paura puttana. -in esclamazioni o in imprecazioni. angioletto,
compromessi con i propri avversari). -in unione con un compì, di compagnia:
anche un po'puttanella. -in appellativi ingiuriosi. libri criminali lucchesi,
difficile aver pane e vera lode. -in unione con un compì, di specificazione:
tiri e più ch'incanto? -in espressioni comparative con allusione all'ingenuità o
dalla mangiatoia della maliziosa circe? -in partic.: odore corporeo sgradevole (causato
deh, che carogna! -in quanto caratteristica delle apparizioni diaboliche. cavalca
avesse così vituperosamente maltrattati. -in contesti figur.: presentare alcuni aspetti negativi
puzza un po'di surrogato. -in partic.: rivelare tendenze e contenuti non
alla gola. s s -in partic.: odore corporeo sgradevole, repulsivo
di una componente estetica, ecc. -in partic.: ciò che in una rappresentazione
verificarsi di fatti o di avvenimenti. -in partic.: indizio del futuro attuarsi
stati è una puzzolente sepoltura. -in raffigurazioni dell'inferno. giacomino da verona
sf. ant. puzzo, lezzo. -in senso concreto: sostanza graveolente
peggio d'un veleno. -in partic.: odore corporeo sgradevole, provocato