tango e due scimpanzé. -in espressioni comparative, con riferimento alla bruttezza
al monte per quei sentieri. -in relazione con un compì, o con un
parole, ma invocando dio. -in una costruzione analoga all'abl. assol.
sano fece iddio abimelec. -in relazione con un compì, di termine.
eziandio dalle civili ed umane. -in partic.: legge, regola di condotta
fato e l'ordinanza. -in ordinanza', ordinatamente, in bell'ordine.
bellissima del campo spagnuolo. -in un gioco, in uno sport collettivo:
sotto il baldacchino nella sua sedia. -in ordinanza', in ordine di battaglia, di
chiamando i più vecchi per nome. -in relazione con un agg. o con un
affrontare colla baionetta il nemico. -in senso generico (per lo più al plur
le licenze di vendita. -in partic. ordinanza di pagamento: ordine o
primo [ecc.]. -in partic.: curare la capigliatura, pettinarla
il tempestare delle palle nemiche. -in relazione con un compì, che specifica la
ordi- naro a rombo. -in partic.: piazzare le artiglierie.
ordine e milizia di cavalieri. -in senso generico: dotare, fornire (di
in partic. un'opera di edilizia. -in par- tic.: tracciare una strada
di notte nel palazzo reale. -in partic.: armare una nave o una
a loro stessi data cagione. -in partic.: imporre una tassa.
come ordinato gli era stato. -in partic.: prescrivere una terapia, una
una e l'atra terra. -in partic.: ordire un inganno, un'
reputava per presidente un diacono. -in corso, in circolazione legale. a
sei settimane nella capitale. -in partic.: attinente all'organizzazione comune
giustizia ordinaria, giudizio ordinario). -in partic. giudizio ordinario: nel gergo
un trapasso dallo straordinario all'ordinario. -in espressioni comparative. v. borghmi,
trattoria normalmente o in giorni particolari. -in senso generico: pranzo, pasto.
ordini o congregazioni clericali esenti). -in partic.: il vescovo posto a capo
delle persone che ricoprivano tale carica. -in par- tic.: ciascuno degli uffici
e dilettevole a udire. -in modo sincronico, con coordinazione. d
ben disposto, bene in fila. -in partic.: con uno schieramento ordinato,
'qui è buono principe '. -in modo conforme alla sapienza e all'onnipotenza
'ordinata- mente '. -in modo opportuno, adeguato, conveniente.
anche nell'espressione bene ordinato). -in partic.: che ha un ciclo
con un ordine o con un comando. -in partic.: comminato (una pena
compilatore di un elenco, catalogatore. -in partic.: bibliotecario incaricato della catalogazione
. -allestimento di un apparato. -in partic.: costruzione di un edificio
indipendenza del governo nelle cose temporali. -in partic.: prescrizione di regola monastica
splendide / per le strade gremite. -in senso generico: quantità di persone,
civili con organizzazione di tipo militare). -in senso generico: linea. -ordine di
il sistema o il criterio di distinzione. -in partic.: distinzione, disposizione secondo
-grado, posizione, carica gerarchica. -in partic.: grado gerarchico nelle cariche
es., ordine dei monaci). -in senso collettivo: l'insieme degli stati
sacro o semplic. ordine). -in senso distributivo: ciascuno dei vari gradi
, adottò il primo reietto. -in partic.: ciascuno dei sette gradi e
ecclesiastica); consacrazione, ordinazione. -in partic. sacramento dell'ordine (anche
anche con valore antifrastico). -in partic., con riferimento a locali pubblici
si verifichi alcuna prevalenza; equilibrio. -in partic. econ. disus. ordine
altre omogenee. 38. relazione. -in partic.: relazione o sistema di
iii-xv-15: mirando costei -dico la sapienza -in questa parte, ogni viziato tornerà diritto e
condotta sregolata, peccaminosa, libertina). -in senso generico: modo di vivere,
un ordine ammirabile, civilissimo. -in senso negativo: adeguamento pedissequo a una
necessari a raggiungere lo scopo. -in partic.: tecnica o procedimento produttivo
ordine direttivo di ragione. -in partic.: piano criminoso o illegale,
o illegale, congiura, macchinazione. -in senso attenuato: tresca, maneggio.
raccomando. così come viene. -in partic.: schema ritmico; cadenza.
toscano, rustico, ecc.). -in senso generico: struttura architettonica. -per
si regge (anche buon ordine). -in partic. dir. ammin. e
garantirne la sicurezza e la tranquillità. -in senso concreto: il buon assetto, il
svolgersi in modo tranquillo e sicuro. -in senso astratto: la salvaguardia e la
politico e sociale vigente, fìlogovernativo. -in partic.: conservatore, moderato;
per lo più al plur. istituzione. -in par- tic.: istituzione pubblica.
azioni o funzioni o fini comuni. -in partic.: insieme, gruppo di persone
carica o con una posizione sociale elevata. -in senso generico: prestigio sociale (con
un ordine per la prima volta. -in partic.: manifestazione di volontà che
pubblica autorità esclude la punibilità. -in partic. milit. comunicazione della volontà
il quale tale comunicazione è formalizzata. -in senso concreto: dispaccio, messaggio verbale
comparizione emessi dal pubblico ministero '. -in luogo del mandato di cattura, quando
avere un ordine da garibaldi. -in partic.: provvedimento governativo, ordinanza,
, di giro, ecc.). -in partic. dir. amm. ordine
favore di un determinato soggetto il quale -in forza di apposita clausola all'ordine in
erano all'ordine del giorno. -in evidenza,, al centro dell'attenzione degli
; secondo una determinata successione temporale. -in partic.: in fila, in
uscisse allora dalla naftalina. -in buona o cattiva salute. a.
a costanza. -regolamentare, regolare. -in partic.: conferire una regolamentazione giuridica
spese le sue richezze. -in modo inconsueto; fuori di norma, eccezionalmente
dell'ordine il riferirla. -in ordine a, in ordine di', relativamente
ordine delle cose pratiche. -in funzione di (anche con valore aggettivale
esso possano servire a lui? -in conseguenza di, a causa di.
ordine alla sua nobilissima nascita. -in ordine e figura: concretamente. goldoni
poter d'arte e natura. -in ordine sparso: qua e là, ciascuno
un centinaio sbracate in ordine sparso. -in tutto ordine: assolutamente, del tutto.
empia parca con tacito piede. -in senso osceno. malatesti, 38:
ordito il ferma e lassa. -in senso osceno. malatesti, 38:
a formare l'ordito di un tessuto. -in senso concreto: l'ordito stesso.
dell'asino quando vibrano rizzandosi. -in una rappresentazione plastica. bibbia volgar.
un'affermazione; gusto, discernimento. -in partic.: sensibilità estetica.
dire, del lavoro manuale. -in partic.: che canta o suona a
teologo. 4. apprendere superficialmente. -in par- tic.: leggiucchiare.
qualche similitudine con un piccolo orecchio. -in partic.: ciascuno dei due piccoli
cificamente alla ricezione delle stimolazioni uditive. -in partic.: padiglione auricolare, la
un'affermazione; gusto, discernimento. -in partic.: sensibilità estetica.
sono versi fatti a orecchio. -in modo approssimato, superficiale, dilettantesco;
parola letta o udita. -in modo intuitivo, istintivo, spontaneo,
che si parlavano all'orecchio. -in confidenza, di nascosto, in segreto;
al buon ascreo le spalle. -in senso generico: che presenta sporgenze,
. 5. bot. auricolato. -in partic.: formato da due stipole
raccoglie in un'orazione personale). -in par- tic.: il momento della
sonno: un'oretta sola. -in partic.: la distanza che si percorre
al dolce orezzo. -in partic.: lo stormire delle foglie sotto
-luogo buio, tetro, oscuro. -in partic.: gli inferi, il
da qualcosa di amato, di desiderato. -in partic.: condizione di chi è
orfena in questo mondo! -in partic.: non sostenuto dalla grazia,
tua voce orfica e marina. -in senso generico: artistico (anche con una
dove hanno sede gli organi della fonazione. -in partic.: vena giugulare; carotide
, che si riferisce all'organo. -in partic.: scritto per l'organo (
erano organicamente uniti e fusi. -in modo strutturale e profondo; intimamente.
le necessità funzionali dei vari uffici. -in partic.: nell'amministrazione delle forze
o pochissima considerazione alla teorica. -in partic.: che è proprio, che
scarse capacità personali, limitata intellettualmente. -in partic.: poeta, scrittore privo
costituiscono un'opera letteraria, artistica. -in partic.: insieme delle caratteristiche fisiche
-i). sonatore di organo. -in partic.: chi ha ricevuto l'incarico
, gli or ganisti. -in partic.: adatto all'esecuzione con
le parti che costituiscono un complesso. -in partic.: fondare, costituire un'
dotato di una particolare complessione fìsica. -in partic.: disposto armonicamente, secondo
l'organizzazione interiore di sua moglie. -in senso concreto: organo vivente. gioberti
dei mezzi atti a conseguirli. -in senso generico: disposizione accuratamente studiata di
, degli elementi di una struttura. -in partic.: nella cosmogonia tolemaica e
e formativa di un determinato evento. -in par- tic.: momento del tempo
, un lamento d'amore. -in senso concreto: erezione. ungaretti
a spiriti, divinità, personificazioni. -in partic.: che non si prende cura
è fabbricato, costruito o predisposto. -in partic.: abbandonato, deserto (un
in stato di quiete, immobile. -in partic.: che scorre con estrema lentezza
in un luogo qualsiasi. -in maniera graduale e progressiva. cesarotti,
: -piuttosto m'ammazza. -in modo tenue e smorzato. serra,
senato che s'armassero. -in bonaccia, non agitato, calmo (il
percossa data con la mano aperta. -in partic.: colpetto, manata data
posta o, anche, dei passeggeri. -in partic.: traghetto.
vicinanze di un terreno roccioso. -in partic. plico di lettere, di documenti
-in espressioni esclamative per indicare compiacimento o speranza
fame, ma pacchia grandissima. -in espressioni esclamative per indicare golosità o pregustazione
atteggiamenti rozzi, grossolani, pretenziosi. -in partic.: sciocco, babbeo. -anche
se scordano de se midesmi. -in un'allocuzione esclamativa. boiardo, 1-1-30
cui è stato sconfitto. -in relazione con un nome (per lo più
fratelli carnali e de'figliuoli. -in espressioni di origine evangelica, accolte nell'
tu ce la rompi a noi. -in espressioni che indicano rassegnazione di fronte a
l'ire e le paci. -in senso concreto: cerimonia con cui si
e rizzare a mazzata? -in pace (con valore aggett.):
a contemplare questo divin misterio. -in o nel tempo di o della pace:
è inutile che vi siano. -in pace, in santa pace (con valore
in pace e a benevoglienza. -in assenza di ostilità, di guerra e di
lasci in pace gli arcadi. -in espressione di commiato. p. leopardi
fosse per gradire sì buona opera. -in senso generico: chi, nei rapporti fra
a uno scontro decisivo. -in modo da suscitare sentimenti di pace, di
ripugnante all'amore che questi contrasti. -in uno stato di pace, in assenza di
nominato. 21. locuz. -in pacifico: in seguito a un accordo
o della politica di potenza). -in partic.: il rifiutare o l'osteggiare
essere pacioso, pigro, indolente. -in partic.: lentezza nel compiere un lavoro
, patate, ecc.). -in padella (con valore aggett.):
asciughi l'unto dell'olio. -in espressioni comparative. egloga del trabocco del
una sola volta in una padella. -in senso generico: vivanda arrostita o fritta
uncinelli, le tavole. -in senso generico: ciò che copre, che
di s. carlo borromeo). -in partic.: baldacchino. -anche:
idoleggiava il primogenito della famiglia. -in relazione con un agg. possessivo (e
cui dormono i miei padri. -in partic.: patriarca biblico. zanobi
vita, di azione; maestro. -in partic.: pensatore o scrittore o
monumento a dante in trento. -in relazione con un compì, di specificazione
sì. -al buio? -padre sì. -in piè? - / padre sì. -e
antonomasia il padre serafico. -in relazione con altri termini che ne specificano
e importanza in un determinato ambito. -in partic.: teorizzatore eminente di una
o di anime: direttore spirituale. -in senso generico: ecclesiastico che ha responsabilità
gruppo, di una comunità di fedeli. -in partic.: il cappellano di una
. causa prima di qualcosa; origine. -in partic.: occasione, spunto,
ottenere un oggetto similare; prototipo. -in partic.: nell'industria discografica,
invar. ant. paternità spirituale. -in senso concreto: ecclesiastico che gode di
sullo svolgimento regolare di un torneo. -in partic.: in una vertenza cavalleresca
questo è un circolo vizioso. -in partic.: confessore, direttore spirituale.
ella sembra padrona e padronissima. -in partic.: proprietaria. manzoni,
un lungo getto di saliva. -in partic.: adibito a residenza dei padroni
la stanza, la padronanza. -in partic.: diritto di proprietà su un
esercitato su una o più persone. -in partic.: dominio affettivo o sentimentale
cui non si può andare. -in senso concreto: modo di dire fine,
), sm. padrone giovane. -in partic.: figlio del padrone in età
sull'iniziativa dei * padroncini '. -in partic.: autotrasportatore con un mezzo
ricorrere a così macchinosi occultamenti. -in partic.: sovrano che concede un feudo
conto del contrabbandiere del po. -in partic.: pilota. parea,
di un'istituzione; santo patrono. -in partic.: titolare di una chiesa
far sempre il piacer vostro. -in partic.: che può ridurre ai suoi
o sgrondano nel padule medesimo. -in espressioni toponomastiche. statuto della società del
, 3-i-74: sono da un mese -in qualità di supplente per tutto tanno scolastico
di razza non paesana. -in partic.: popolazione civile di un luogo
che non sodisfacessero a contanti. -in senso estensivo: che è di condizione civile
un mascherone da galeazza, interpellollo. -in una raffigurazione di pittura o di scultura.
del servizio, non anticipata. -in partic.: retribuzione corrisposta ai lavoratori
, giorno di paga. -in paga (con valore aggett.):
senza finita l'opera. -in partic.: rata di imposta.
prezzo fa troppo gran paga. -in paga di qualcosa: come ricompensa di una
staccò gli occhi da dosso. -in relazione con un compì, che indica a
e tiranneggiare i salariati. -in partic.: stipendio militare. f
qui senza pagamenti di gioia! -in partic.: la ricompensa eterna elargita da
sareste voi il creditore. -in , per pagamento: come ricompensa del
de la sua condannagione. -in pegno. tommaseo, 2-i-71: non
della religione e della morale cristiana. -in partic.: sostenere affermazioni, teorie
religioni genericamente animiste e politeiste). -in senso generico: infedele, idolatra,
di lui pietà avesse. -in partic.: ebreo. coletta,
simpatia né la mia stima. -in partic.: esercitato dalle truppe di un
e di difensori della fede. -in senso generico: irrispettoso verso le cose
vieta retorica, classicismo indurito. -in partic.: che presenta le caratteristiche e
..., per le quali veniva -in fondo ad ogni capitolo -punito su quella
, quantità, numero di paggi. -in partic.: l'insieme dei paggi assegnati
sua pagina non sia viziosa. -in senso generico: i libri stampati; la
sulla fronte striata di rughe. -in partic.: lettiera, giaciglio formato da
fa fumo per impazienza. -in espressioni negative: a indicare scarsissimo valore
la marcia su roma. -in espressioni ellittiche e con valore interiettivo.
anni di illuminata preparazione. -in espressioni ellittiche. bernari, 8-184:
, senza problemi ». -in partic.: opera letteraria magniloquente,
chi lavora o commercia la paglia. -in partic.: chi, durante la
imballaggio, al trasporto della paglia. -in senso generico: contadino. cantini
una pagliuzza comincio a stuzzicare miro. -in partic.: filo di paglia contenuto all'
un figlio tenero e diletto. -in relazione con un compì, o con una
/ l'alma terra nativa. -in partic.: che si trova in uno
bocca d'un onest'uomo. -in partic.: la ricompensa eterna che dio
che non hanno pago. -in relazione con una prop. finale implicita o
coppia di persone, due persone. -in partic.: coppia di coniugi.
paio guerrier tutto uno stuolo. -in determinazioni temporali (anche nella formazione di
servire due para d'anni. -in partic.: nei giochi di carte,
-in espressioni comparative e similitudini. firenzuola,
-per estens. pentolone; caldaia. -in partic.: calderone (con riferimento
.) è interamente di legno. -in partic.: badile. - pala
macchina a cui l'attrezzo appartiene. -in partic.: ciascuno degli elementi piani
alle trasformazioni energetiche peculiari della macchina. -in partic.: paletto. 3
e lo accompagnavano nelle imprese belliche. -in partic.: secondo la tradizione cavalleresca,
doveva passare in rivista i paladini. -in similitudini e contesti comparativi, per indicare
suo fianco; staffiere, scudiero. -in senso improprio: garzone di scuderia,
gran palo o trave lunga e robusta. -in partic.: asse per lo più
fare il porco anche lui. -in senso generico: denaro. de amicis
di palanche; palancato, steccato. -in partic.: palizzata costruita a difesa
il bianco restasse vinto. -in senso generico: riparo di tavole, steccato
, tr. rimuovere con la pala. -in par- tic.: arieggiare, ventolare
laggiù i milioni a palate? -in gran numero. lippi, 9-31:
leggi. 2. palancato. -in senso generico: insieme di pali conficcati
possono distinguere in prepalatali, in mediopalatali -in italiano la consonante laterale indicata con gl
traguardo della 140 * esposizione. -in un grande complesso industriale, costruzione per
chiuso così su uno sposalizio. -in senso antifrasticamente ammirativo. caro, 12-i-281
orchestrina sistemata su un palchetto. -in partic.: ampia pedana provvisoria, per
palco di dimensioni superiori al normale. -in partic.: palco molto capace,
con tavole di legno; assito. -in partic.: struttura orizzontale stabile,
o perpetuo, di tale locale. -in partic. diritto di palco: diritto di
quello immediatamente sottostante al tetto). -in partic.: falso soffitto costruito per
come ghiaia, sabbia o granaglie. -in partic.: l'azione di scaricare
ventilare il grano o altri cereali. -in partic.: scaricare granaglie (o altri
? - so volgere il palèo. -in espressioni comparative per denotare la velocità e
e forme di lettere. -in relazione con un agg. che specifica a
, dichiarare; raccontare, esporre. -in partic.: rivelare un segreto;
sapeva risolversi a palesare. -in relazione con una prop. subord.
dinanzi a la compagnia. -in partic.: svelare l'identità, il
in chiaro di tutto. -in relazione con una prop. subord.
d'un cor liberi sensi. -in relazione con una prop. subord.
, spiegare; tradurre in parole. -in partic.: divulgare una teoria,
, della grecia arcaica di cnosso. -in relazione con una prop. subord.
nogli pubblicando e palesando. -in partic.: esibire una prova materiale in
palesato per quello che era. -in relazione con una prop. subord.
, in modo da essere risaputo. -in partic.: commesso pubblicamente (un
per sante e giuste che siano. -in tutta evidenza, chiaramente. a.
dentro impetrò tutta di dolore. -in modo scoperto, in uno scontro aperto.
come appare a noi. -in modo aperto. abate isaac volgar.
cor mortale si facea palese. -in palese: in presenza di altre persone e
palese com'essa deciderà. -in modo aperto o scoperto, con tutta franchezza
si disse li diè maggiore legazione. -in apparenza. leandreide, lxxviii-n-284: vechia
, quivi ucciso in palese. -in modo visibile. lauro, 2-119:
quasi compissero una operazione vergognosa. -in lotta aperta, in battaglia campale.
originario o vive nella palestina. -in partic.: che appartiene alla popolazione
a tutte le altre epoche. -in partic.: lotta, pugilato.
delle loro donne primiere. -in senso concreto: amplesso amoroso. cademosto
anche come giocattolo per bambini). -in partic.: strumento metallico usato per
persone o di animali; palizzata. -in partic.: opera difensiva di carattere
palio qualche coppia di milioni. -in palio (con valore aggett.):
, anche, per azioni di guerra. -in partic.: scialuppa. balducci
chiunque ci abbia provato. -in giro di palla: in cerchio.
sue linfe silenziose irrora. -in una sinestesia. g. l.
sf. piccola palla, piccola bilia. -in partic.: ciascuno dei piccoli
diametro superiore a 5 mm). -in senso generico: pallottola di fucile di
di palliare, di intermettere. -in partic.: celare l'identità di qualcuno
ritiene utile far conoscere ad altri. -in partic.: non lasciar trasparire nel
compì, che indica la causa). -in partic.: che è di colore
gambe snellissime, pallidissime. -in costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla greca
dieci anni sotto quella pallida fatica. -in un'ipallage. battista, vl-i-10:
restava di un colore pallido. -in relazione con la denominazione di un colore
; pure pensate che basta. -in partic.: che ha scarso valore artistico
, sf. piccola palla, bilia. -in partic.: piccola palla di
giocare a palla con qualcuno). -in partic.: ciascuna delle piccole sfere
/ di pompeggiar nel pallio sanguinoso. -in partic.: drappo di stoffa pregiata che
stuonano a lato delle vecchie. -in senso generico: drappo o veste sacra.
pallone, palla di piccole dimensioni. -in partic.: palla usata nel gioco
il suo palloncino e canta. -in partic.: boccia, ampolla di vetro
e susanna giocavano con un pallone. -in espressioni comparat., per indicare una
piccolo, giallo, chiuso. -in partic.: boccia o ampolla di vetro
ecc. -anche: candore, bianchezza. -in partic.: clorosi delle piante.
, pallina, grano; pillola. -in partic.: ballotta usata per scrutini
'l rubaste e vogline l'ammenda. -in partic.: escremento, sterco.
mano come pallottola di neve. -in partic.: pallina che gli scarabei fanno
arrostite con creste di polli. -in senso generico: piede di un uccello.
volta e se ne andò. -in unione con un compì, ogg. che
le palme, come gesù. -in partic.: ciascuno dei rami benedetti che
una cosiffatta pietra di paragone. -in partic.: nel linguaggio dei teologi e
superficiale e l'altra profonda). -in partic. muscolo palmare breve o piccolo
biatel che alle palmate muccia. -in senso generico: colpetto inferto sulle palme
mile a quella della palma della mano. -in par- tic. zool.: che
figurazioni di coccio policromo. -in senso generico: motivo ornamentale che rappresenta
nella proporzione di palmi trentadue. -in relazione con un agg. che specifica il
andava a palmi di sacco. -in partic.: lunghezza di un tessuto.
esistenza a palmo a palmo. -in modo graduale, con un'azione lenta e
in fil d'erba. -in tutte le membra. comisso, 5-108
aratro o di un ingranaggio. -in partic.: nelle ferriere di un
stava legata ad un palo. -in espressioni comparative, per indicare la posizione
era dritto come un palo. -in senso osceno: membro virile. rustico
, di perno, ecc.). -in partic.: albero verticale che
di palo in frasca. -in una condizione ugualmente spiacevole. pataffio,
, sia munito di apposita attrezzatura. -in partic.: chi si immerge a
che è proprio del colombaccio. -in partic.: che ha il colore
colombaccio (columba palumbus). -in senso generico: colombo. alberti,
sopra un palone della luce elettrica. -in partic.: ciascuno dei tronchi robusti che
spirituale dentro il materiale. -in partic.: che si presenta cpme persona
il diritto altrui sulle cose. -in modo convincente e persuasivo, con prove
accertarsi della sua materialità; tastare. -in senso generico: percepire col senso del
a lungo con la mano. -in partic.: operazione eseguita dal
palpi, che reca i palpi. -in partic. entom.: che, negli
stringeva con le sue mani. -in costruzione analoga a quella greca dell'accusativo
astrazione - virtù, bellezza, gloria -in un mondo di gente simile a noi
cardiaco che non è nulla. -in senso generico: battito cardiaco, pulsazione.
che gli snelliva il corpo. -in paltò (con valore di agg.)
giorni di pontificale solenne. -in senso generico: mantello, manto, cappa
paludare1, tr. coprire di paludamento. -in senso generico: rivestire di abiti particolarmente
poi raccoglierne il sale. -in relazione con un nome (per lo più
cioè a lettere di scatola. -in pampana: senza fare nulla. nieri
ricordi in un cuore nostalgico. -in una raffigurazione a rilievo o, anche,
diate de'pampani per uva. -in pampano: in età giovanile. fausto
': ostie, cialde. -in partic.: ostia per sigillare le lettere
/ udì lungo le ripe. -in una raffigurazione di scultura o di pittura.
l'animalità dei semplici. -in senso generico: medicina. p.
, poteva diventare panacea. -in partic.: concetto che è o pretende
tutto sia tagliato a dadi. -in partic.: lardo striato di carne della
esse varie picciole panchette. -in partic.: ciascuna delle assicelle di legno
all'utilizzazione gastronomica di tale parte. -in partic.: pancetta di maiale.
gli occhietti fra il grasso. -in partic.: grembo di una donna in
sgominate, disseminate languirono. -in evidenza. e. cecchi, 5-301
dentini, alla pancina. -in un contesto comparativo per indicare un delicato
'si dice 'maligno. -in relazione con espressioni di moto. fagiuoli
cinse una splendida corazza. -in partic.: il ventre di una donna
panciotto, sotto l'ascella. -in panciotto: senza la giacca. verga
panciuto. -con riferimento ad animali. -in partic.: tondo, grosso (
cui regna grande, generale confusione. -in partic.: metropoli caotica, convulsa
per estens. disus. raccolta legislativa. -in partic.: raccolta di provvedimenti legislativi
amministrazione, da un notaio, ecc. -in partic.: l'elenco di tutti
seguace della scuola * pandettistica '. -in senso generico: studioso di diritto civile
e con riferimento ad alimenti spirituali. -in partic.: nel convivio dantesco,
contrapposizione a quella in denaro). -in partic.: il mantenimento che un
infornare, n. io. -in , a tempo di carestia, pan vecciato
. carestia, n. 2. -in una il pane, nell'altra il bastone
; panino piccolo, leggero e soffice. -in partic.: pane benedetto, distribuito
con torchi e panelli accesi. -in espressioni comparat., per indicare sporcizia
è proprio, che riguarda il pane. -in par- tic.: usato, adatto
o per rivenderlo al minuto: fornaio. -in partic.: artigiano panificatore che provvede
panetto di talco sul volto. -in partic.: quantità di burro confezionata
] ha qualcosa da fare. -in espressioni comparative, in partic. per
. eufem. sedere, deretano. -in senso osceno: organo genitale femminile.
panierina da lavoro i gomìtoli. -in partic.: piccolo cestino destinato a contenere
pena a raccattarne un panierino. -in partic.: cestino chiuso in cui vengono
tessuta a ciascuna delle donne. -in senso osceno: l'organo sessuale femminile.
a fimi o pannacci fradici. -in senso osceno. canti carnascialeschi, 1-54
nella costruzione di manufatti di legno. -in partic.: ciascuno dei riquadri lignei
considerati uno per uno. -in partic.: velo per coprire il capo
potere avere panni di colore. -in una rappresentazione pittorica o plastica. vasari
nell'espressione panno d'altare). -in senso generico: paramento sacro.
peso delle lunghe pannocchie rogge. -in partic.: spiga composta del granturco,
dimensioni; pezzuola, pannicello. -in partic.: fazzoletto, salvietta.
, distendono pannilini al sole. -in partic.: lenzuolo. segneri,
piccole dimensioni e di tessuto ordinario. -in partic.: cencio, strofinaccio.
del pensiero e ridotti ad unità. -in modo da cogliere tutte le possibili implicazioni
. colei che confeziona i pantaloni. -in partic.: nell'industria dell'abbigliamento
sul fianco del pantalone della tuta. -in partic.: ciascuna delle due parti,
bene la maglia di ferro. -in pantaloni (con valore aggett.):
maniera della maschera veneziana di pantalone. -in partic.: in dialetto veneziano.
era stato dedicato un apposito tempio. -in partic.: costruzione eretta da agrippa
: portava ai piedi pantofole felpate. -in pantofole: con tali calzature nei piedi.
sotto la pantofola della moglie. -in punta di pantofola: con affettazione.
: -dàmmi almanco moneta buona. -in paoli papali. tassoni, xii-1-17:
i bocci paonazzi / sono caduti. -in espressioni ellittiche. s. degli arienti
con lucco nero foderato di paonazzo. -in paonazzo: vestito di tale colore (per
e per qualità maestosa. -in partic.: che è di ottima qualità
gli umanisti, i filosofi. -in papalina (con valore aggett.):
papavero ardendo sullo stelo. -in espressioni comparative per indicare una colorazione rosso
olio o della candela; stoppino. -in partic.: la parte estrema del lucignolo
: papeo bisanti i per balla. -in papeo: registrato per scritto. busone
parlando o, soprattutto, recitando. -in partic.: errore consistente nello scambio
vane, per lo più maschio. -in senso generico: oca adulta, maschio
, ad ali aperte, barcolloni. -in espressioni comparative, per lo più con
stantio! che tovaglia lorda! -in senso osceno. aretino, 20-27:
sono più paperi che altrove! -in partic.: ragazza goffa e bruttina.
lattuga in custodia a'paperi? -in forma ellittica. g. m.
modo abnorme le funzioni del papa. -in partic. la papessa giovanna: leggendaria
di vantar papesse ancora? -in personificazioni. c. e. gadda
longobarde glossata da carlo di tocco. -in senso generico: opera dottissima e ponderosa
papìlio, sm. letter. farfalla. -in partic.: papiglióne. gozzano
persone non sposate o senza prole. -in senso generico: legge contro il celibato
1 moderni distillano un alcool traditore. -in senso improprio: fascia di lino, per
legittimità del potere temporale dei papi. -in senso concreto: il governo del papa
come capo supremo della chiesa cattolica. -in partic.: che afferma la legittimità
anche ad anziani privi di denti. -in senso generico: ogni tipo di alimento
a memoria parole o idee altrui. -in partic.: riprendere, far propri
ideone intorno alla dignità umana. -in relazione con una prop. subord.
atti, gesti, parole di altri. -in par- tic.: che deriva da
capacità di imitare la voce umana. -in senso generico: piccolo uccello psittaciforme da
o ad accettare situazioni moralmente imbarazzanti. -in partic.: marito che per interesse
cotta, incoerente, simile a poltiglia. -in par- tic.: brodaglia, pastone
lancio, con paratola altissima. -in parabola: descrivendo tale traiettoria. bernari
. che cura le malattie contagiose. -in partic.: nel periodo bizantino,
(paradisea guillelmi), ecc. -in partic.: specie di tale genere
diritto di andare in paradiso? -in espressioni comparative. faba, 55:
verso di noi '. -in esclamazioni che esprimono un dolore accorato,
: « paradiso benedetto ». -in espressioni augurali. g. morelli,
tutti o in parte, i defunti. -in partic.: nella dottrina coranica,
e, paradossalmente, di risolutezza. -in modo singolare, inaspettato. bacchelli,
categoria dei beneficiari della loro sfera. -in partic.: l'insieme dei meccanismi
qualsiasi fruttificazione o soro delle crittogame. -in partic.: nei funghi provvisti di
fascia di lettori o uditori. -in partic.: traduzione condotta con una
di un incendio di origine accidentale. -in partic.: striscia di terreno posta
a, del paraggio di qualcuno). -in partic.: rango aristocratico, condizione
cui ne riceveva omaggio. -in partic.: dote che il genitore o
più avversari in condizioni di parità. -in partic.: confronto ad armi pari
/ paragonare agilità e valore. -in forma attiva con significato passivo. lacopone
pieno di fiducia in te. -in partic.: mettere a confronto grandezze
a confronto, confrontarsi, compararsi. -in partic.: gareggiare, cimentarsi. -
vener bella / porger lieto. -in partic.: scontro armato, cimento fra
fare alle sue incorporali paragone. -in paragone di qualcuno: a suo favore.
fu anche usato negli incunaboli). -in età moderna, rappresentazione grafica (di
in partic. di una lettera). -in senso generico: passo di un'opera
fine del giusto '. -in partic.: termine con cui in passato
non vai paragrafo o ricetta. -in lessicografia, ciascuna delle suddivisioni nel corpo
paraguanto, sm. disus. mancia. -in partic.: percentuale su una mediazione
parafai periferiche o flaccide o atrofiche). -in partic. parafai agitante: denominazione impropria
di una funzione neurologica non motoria. -in senso generico: cessazione parziale o totale
a carico del treno posteriore). -in partic. paralisi buibare infettiva: pseudorabbia
osservato da due stazioni differenti. -in partic.: angolo con cui dall'
a me nella stessa direzione. -in modo simmetrico. r. longhi,
che le scendevano sul petto. -in partic.: concentrico (un arco)
coll'ossequio degl'inferiori. -in parallelo: contemporaneamente. busenello, 93
quasi sempre tautologie e paralogismi. -in partic.: nella * critica della ragion
azioni o i progetti anche illeciti. -in partic.: colui che tutela con
damaschi rossi a strisce d'oro. -in partic.: ciascuna delle vesti che sono
, di un veicolo; parato. -in partic.: arazzo (anche nell'
piccole dimensioni e di portata limitata. -in partic.: nelle navi a vele
i bozzelli e tirare il cavo. -in partic.: ciascuno di tali congegni
difficoltà che si frappongono alle nozze. -in partic.: sensale di matrimoni.
spazio, dividendolo da quello circostante. -in partic.: la balaustrata che nelle
al parapetto del gigantesco camino. -in un teatro, elemento che, posto anteriormente
ma non compromette i movimenti isolati. -in senso generico: l'insieme di errori
a una maggiore scientificità). -in senso generico: insieme di fenomeni inquietanti
. preparare, apprestare, disporre. -in partic.: apparecchiare (una tavola)
-apparire, presentarsi, manifestarsi. -in partic.: venire in mente.
paraschélmo), sm. palischermo. -in partic.: barca che chiude la camera
un ospite munifico; farsi mantenere. -in partic.: banchettare sontuosamente, gozzovigliare
finestra o un peduccio di volta. -in senso improprio: lesena.
un'autorità civile o militare; rivista. -in senso improprio: luogo per una rivista
fa loro maggior parata. -in ordine di parata: con una collocazione
di parata sulla sua scrivania. -in parata (con valore di agg.)
a riceverlo [il tesauro]. -in atteggiamento solenne. -anche: che fa
locali all'interno di un'imbarcazione. -in partic.: nelle moderne navi di
. riparo dal vento collocato all'aperto. -in partic.: siepe o filare di
-con metonimia: la morte stessa. -in senso generico: sorte, destino.
di costumi, rifuggendo dal lusso. -in partic.: accontentandosi di un vitto
parcamente fiorito di roselline giapponesi. -in misura o in quantità moderata. taegio
ombreggiavano parcamente i tetti. -in modo stringato, conciso; succintamente.
mente, parcamente e severamente. -in modo limitato. segneri, i-727:
che sa tenersi lontano dagli eccessi. -in par- tic.: che sa accontentarsi
.. io sono parco. -in relazione con un compì, di limitazione.
con un compì, di limitazione). -in par- tic.: che si esprime
parco quadrupedi, ecc.). -in partic.: quello, per lo
suonava una cetra dorata. -in similitudini e in espressioni comparative, con
pose / con parecchi altri. -in una gradazione crescente. cesari [imitazione
parecchie e parecchie volte. -in posizione enfatica, dopo il sost. a
delle ore parecchie alla finestra. -in relazione con un compì, partitivo.
- con un parecchi giuli. -in relazione con un sost. collettivo, quale
un paio, di una coppia. -in partic. con uso eufemistico: testicolo.
, livellare, eliminare ogni asperità. -in partic.: arrotare, levigare.
la forma, sia il contenuto. -in partic.: raggiungere un livello stilistico
spianare, livellamento; luogo spianato. -in partic.: in legatoria, allineamento
vo'dire alessandro humboldt. -in partic.: eguaglianza sociale. riccardi
centinaia di bisanti d'oro. -in parentado', fra parenti, in famiglia.
di fenomeni o della vita sulla terra. -in partic.: la natura stessa,
atroci d'un incesto ideale. -in forma di superi. verga, 4-172
, parendo illuminarsi a quel ricordo. -in relazione con un verbo causativo. f
cominciavano a farla parere stretta. -in relazione con una prop. al congiuntivo
un ritornello / di castagnette. -in relazione con un aggettivo con uso neutro
egli di questo atto? -in relazione con un verbo causativo. dante
alla noce di benevento. -in proposizioni incidentali. tasso, 4-37:
di sete, mi pare. -in proposizioni interrogative, dirette o indirette,
iscritta al partito? ». -in periodi ellittici o assoluti per affermare o
la loro tenuità non vi parevano. -in relazione con un aggettivo qualificativo o con
di poeti più veramente popolari. -in relazione con un avverbio. dante,
bene senza che lo dicesse. -in una prop. incidentale. grifoni,
di una valle, di una collina. -in partic.: superficie di una montagna
(femm. -a). fanciullo. -in partic.: bambino in età molto
innanzi tu, che sei padrone. -in questo caso, io vo'lasciare essere
diplomata all'università di torino. -in confronto, a paragone. gherardi,
di egidio tornò al suo padrone. -in condizione di equilibrio di forze.
a volerci giocare alla pari. -in rapporto di parità (senza riscuotere un
per amor suo. verga, 8-35: -in tal caso, bacio le mani a
combatterono un pezzo del pari. -in modo equanime. v. martelli,
per istar loro in pari. -in equilibrio fisico. soderini, i-496:
loro nom giurerò en paro. -in pari tempo: al tempo stesso.
per lo più su muri e rocce. -in partic.: vetriola, muraiola {
compresi in questa infelice pariglia. -in pariglia: in coppia. d'azeglio
ami te come tu lui. -in parti uguali, equamente. bibbiena,
parimenti ne sgorgano, gemelli. -in unione con ancora, cosi, d'accordo
di favola e di discorso. -in una locuz. prepositiva: insieme con,
amano parità d'anni. -in partic.: uguale numero di membri votanti
(un trattamento, una condizione). -in partic.: formato da un numero
criterio di parità (un rapporto). -in partic.: costituito da rappresentanze numericamente
adibita ad assemblee civiche o militari. -in partic.: nella città di firenze,
castigatissimo fu il suo discorso. -in relazione con un discorso diretto o indiretto.
parlamentò loro in questa maniera. -in partic.: dibattere una questione, per
di prigionieri fra due parti belligeranti. -in par- tic.: trattare la capitolazione
eletti nelle liste di un medesimo partito. -in partic.: la stabile organizzazione a
si incontravano durante la navigazione). -in partic.: contrattazione, per lo più
chiama tutti, teniamo parlamento. -in partic.: a siena, nel xiii
delle autorità o delitti particolarmente gravi. -in senso generico: dieta, convegno,
parlante: v. malparlante. -in relazione con una locuz. avverb.,
bavaglio, piccina mia. -in senso concreto: discorso spontaneo, appassionato,
: - parla, parla. -in relazione con un compì, o con un
, è diventato uno stile. -in relazione con un compì, di argomento.
più e del meno? -in partic.: esprimere un giudizio per lo
fronte di parlar di congiura siciliana. -in espressioni negative (e, talvolta, esortative
di tutti i suoi defunti. -in uno scritto. -anche con riferimento a
un brontolio fra i soci. -in relazione con il compì, dell'oggetto interno
ai letterati della consunzione ». -in espressioni deprecatorie ed enfatiche. rime anonime
ufficiale, di un ambiente colto. -in senso generico: usato nella comunicazione orale
contrapposizione alla declamazione enfatica). -in un'opera teatrale musicale, le parti recitate
non fu mai mendace parlatore. -in partic.: portavoce. ser giovanni
pintura - a la parete. -in parlatura (con valore aggett.):
correttezza, con proprietà, con eleganza. -in partic.: oratore.
cavalleria e alla fanteria leggera. -in senso generico: scudo. fr.
cantato. -anche: tale genere compositivo. -in partic.: parafrasi. tommaseo
furoreggiano oggi. -in senso generico: ridicolo, grottesco.
della gran vecchia paruffia. -in paroffia'. in gruppo, in schiera.
filmico] procedeva rapido, serrato. -in partic.: scritta, iscrizione.
flauti, le parolenon sillabate. -in relazione con un agg. o con un
me li levava nessuno. -in espressioni ellittiche, per invitare a un
-ah, lieo, buone parole. -in relazione con un compì, o con un
con parole di consiglio. -in contrapposizione esplicita o implicita con i fatti
o, come diceva, teatro. -in espressioni ellittiche e interiettive, per affermare
nella retorica industremente passionata. -in partic.: il contenuto normativo di una
un far contro alla medesima legge. -in contesti allusivi alla scarsa possibilità di approfondimento
mia parola che ti sposo. -in partic.: promessa di matrimonio.
i denti tutte le mattine! -davvero! -in parola di galantuomo. 5.
intesa come prerogativa del genere umano. -in partic.: capacità di parlare,
gli ultimi a prendere la parola. -in partic.: diritto di esprimere liberamente
rono a fugir le parole. -in parola (con valore aggett.):
che si verifica ogni volta. -in parole: nel modo di parlare.
in atti e semplice in parole. -in parole povere: usando termini ed espressioni
un senso letterale estremamente concreto. -in una, in due, in poche parole
ma due vite opposte. -in gran fretta. ariosto, 1-iv-625:
[poeti] -tzara, ribemont-dessaigne e compagni -in nulla si dimostrano superiori ai nostri paroliberi
in partic. delle tonnare. -in senso generico: cavo di piccole dimensioni.
acuto che vi corrisponde; crisi. -in partic.: accesso, attacco (
mi viene il parasisimo. -in senso generico: malattia, morbo.
candela, di una lampada). -in partic.: testa di morto (
alla delfina', v. delfina. -in parrucca (con valore avverb.):
), sm. piccola parrucca. -in partic.: mezza parrucca che copre
vincoli di affetto o di sangue. -in partic.: coniuge; figlio (
altra, sotto gli orecchi. -in partic.: fianco. giamboni,
parti del corpo umano. -in una raffigurazione plastica. cellini, 2-41
molta parte del giorno appresso. -in partic.: stagione. boccaccio,
dalle parti di codigoro. -in relazione con un agg. dimostrativo.
cui prestigio vengono operate. -in relazione con un agg. o con un
contendenti o di due potenze belligeranti. -in partic.: schieramento di soldati opposto
di 200 mila franchi. -in partic.: ciascuno dei due soggetti che
comune o a un ente collettivo. -in partic.: quota di partecipazione a
convenzionali che regolano la situazione stessa. -in partic.: la quota (e il
una persona o della sua indole. -in partic.: qualità positiva, dote
parte che eseguisce il cantante. -in una composizione vocale o strumentale, la
e decrepiti, dormicchiavano. -in relazione con un agg. possessivo, per
altrui in mala parte teneano. -in condizione di estrema abiezione. guittone,
n'aveste albire, / farestelo venire -in mala parte. chiaro davanzati, xxv-40:
di loro in mala parte. -in accezione spregiativa. luna [s.
cioè omo di molte trame. -in senso sfavorevole. ruzzini, lxxx-4-393:
parte, ai frequentativi. -in conseguenza, a causa di esso.
la corsa roma-arezzo e ritorno. -in un altro recipiente. artusi, 246
rendere e anco de'danni. -in comune fra due persone, a mezzo.
furor de la matregna. -in tutte le membra. g. b
parte assieme a gurù. -in segreto, di nascosto. a.
parte fra le cose sicure. -in un canto. pascoli, 530:
arquà. ella ci avrà piacere. -in relazione con una prop. dichiarativa.
nel personaggio (un attore). -in parte', parzialmente, non interamente, in
parte come fatto a sé. -in qualche misura (in espressioni correlate).
d'aver tito per parente. -in modo incerto o non ben distinto.
gente possedea quel loco. -in disparte, in uno luogo isolato o solitario
parte vedrem la mia figliuola. -in parte di fare qualcosa: sul punto,
con lieve corso si togliea. -in parti', a pezzi, a brani.
cor lasci in parte. -in , per ogni parte, in tutte parti'
crescean nella grave / umidità. -in ogni occasione e circostanza. latini,
per ogni parte eccellenti. -in qualche parte: in misura limitata, sotto
parte amministrano le cose pubbliche. -in quella parte: in quel momento.
avemo curato di raccogliere. -in posizione subalterna. giuliani, ii-328:
ci s'allargò per tutto. -in schiere contrapposte. alfieri, 7-21:
un vantaggio, averne diritto. -in partic.: avere diritti politici in una
ancora partecipi alla vita. -in partic.: contenere un elemento chimico
cui erano stati spettatori. -in relazione con una prop. dichiarativa.
il compimento di un atto illecito. -in partic.: adesione attiva o contributo
di concorrere alla ripartizione degli utili. -in partic., nel linguaggio degli affari
azioni l'una dell'altra). -in senso concreto, per lo più al
è quel de'demoni. -in partic.: nella filosofia platonica, rapporto
mi sono carissime e preziosissime. -in senso concreto: lettera, foglio o cartoncino
di chi ha rubato le ricotte. -in partecipazione (con valore di agg.)
sostengono una determinata forma di partecipazione. -in partic.: che è favorevole alla
ogni altro. monti, x-4-351: -in roma gracco? /... /
roma gracco? /... / -in roma, / ti dico; e
una specie animale o vegetale). -in partic. uova partenogenetiche: quelle che
nonn-à podere, / né pò cappére -in cor, for di sapienza / (vi
bene o male una determinata impresa. -in partenza: subito, fin da principio.
senza piante fino alla facciata. -in partic.: nome di un giardino pubblico
occupata dal pubblico intorno al quadrato. -in un velodromo, settore riservato ai corridori
-in relazione con un agg. che ne specifica
un'opera, di un testo scritto. -in partic.: sud- divisione dettagliata,
luogo di 'gioventù vivace '. -in relazione con un agg. che ne specifica
dita egli alza dal pisside. -in espressioni comparative. d'annunzio, iv-1-491
concerne o interessa specificamente una persona. -in , nel mio particolare: per quel
applicazione politica. 35. locuz. -in modo particolare, in particolar modo:
particolar modo, sono ammirabili. -in particolare: singolarmente, individualmente, personalmente
nulla da pensare agli altri. -in un'opera d'arte figurativa, rappresentazione
dalle vicende della coscienza pratica. -in relazione con una prop. subord.
e può avere connotazione negativa). -in partic.: all'interno di una
e può assumere connotazione negativa). -in partic.: in senso politico, che
(e può avere connotazione negativa). -in par- tic.: in senso politico
o un certo gruppo di persone. -in mia particolarità', per quel che mi
informarmi con maggiore particolarità. -in particolarità: singolarmente. boccaccio, vili-1-201
e si contrappone a generalizzare). -in partic.: nel linguaggio filosofico,
2. reso particolare, specifico. -in partic.: nel linguaggio filosofico,
-ripudio di una credenza; abiura. -in par- tic.: disconoscimento, rinnegamento
il gelso è in succhio. -in relazione, attraverso la prep. distrib.
tal piacere mi facesse. -in relazione con un pron. pers. o
, spezzare, frantumare, fracassare. -in partie.: spaccare per metà con un
animali, anche fantastici o immaginari. -in partic.: spiccare il volo, volar
di trasporto, un veicolo). -in partic.: salpare (una nave
son da me partute / e concedute -in tutto meo disagio. mazzeo di ricco
o fisiologiche che la determinano). -in partic.: venir meno, esaurirsi
fisica) da una causa determinante. -in partic.: irradiarsi da una fonte
situazione patrimoniale, di un bilancio. -in partic.: somma di denaro periodicamente
di controllo da parte della dogana). -in senso concreto: le operazioni relative a
omogeneo di individuazione e di esposizione. -in partic.: ciascuna delle unità di
di giovani a cavallo. -in partic.: gruppo di persone legate da
battute altre partite nemiche. -in partic.: pattuglia di armati a cui
la stessa somma. -quantità. -in partic.: quantità assunta come unità
in tanti pezzi e spezie. -in partic.: nella retorica classica, ciascuno
possa girar partite proprie. -in gran partita', in massima parte.
sentimento sentito come penoso e opprimente. -in partie.: elevarsi dallo stato di
nostre principali posizioni strategiche. -in maniera specialistica. leopardi, i-985:
delle figure che vi abitano. -in relazione con un compì, di separazione.
altro prende sopra di sé. -in partic.: che presenta la scriminatura (
che partito appigliarsi, tenersi). -in partic.: trovata, espediente, accorgimento
o in un contesto di rapporti sociali. -in senso generico: schiera di fautori,
, politici, ecc.). -in partic.: concordato, trattato;
visto cambiare fino a 175. -in senso generico: somma, quantità.
con partiti di danari. -in partito: in dettaglio, con particolari.
; il documento che lo contiene. -in partic.: riforma, decreto. -partito
dell'ambito morale o intellettuale). -in partic.: ripartizione fra più persone
sono partizioni di uso mnemonico. -in partic.: stanza, piano o ala
un sol parto con me. -in parto: in occasione di un tale evento
una bambina già morta. -in costruzione con un compì, di vantaggio
lasciandola in travaglio di morte. -in costruzione con un compì, di origine,
quando è vicina a partorire. -in costruzione con il compì, dell'oggetto
ne gli ha partoriti. -in partic.: cagionare effetti maligni e negativi
critico o di costume). -in relazione con una prop. subordinata.
mente; elaborato concettualmente, culturalmente. -in partic.: fabbricato, prodotto (
serena aucidelo 'n cantare. -in parvente: apertamente. mocati o monaco
, le parvenze, falbe. -in contrapposizione all'essenza o alla sostanza,
di un corpo celeste; apparizione. -in senso concreto: la figura, la
locato / e 'n tal segnoria dato, -in mia parvenza, / che non trovaria
parvenza s'io saccio cantare. -in parvenza', di persona, di presenza.
mi tien tanto affannata. -in evidenza, in vista. chiaro davanzati
probabili insorti una parvità. -in una formula enfatica di cortesia. faba
essi introdursi in città. -in relazione con un compì, o con un
dimostra rispetto, ossequio; amico. -in partic.: che in una disputa
distinto da ogni altra cosa; esclusivo. -in partic.: rivolto in modo peculiare
; fazioso, settario, sedizioso. -in senso generico: disonesto, non equo.
, di un insieme; singolo. -in partic.: limitato, circo- scritto
essere fazioso, partigiano, settario. -in partic.: il sostenere smodatamente una
sono ancora parzialmente oscure. -in numero, in quantità ridotta. garibaldi
sete sua vicina a tacque. -in una visione allegorica o fantastica. dante
a una popolazione o alle truppe. -in partic.: rifornire un esercito del
, pascetevi di quelle. -in relazione con una prop. subordinata.
soddisfatto di cose inconsistenti, vane. -in partic.: amarsi spiritual- mente,
cortesia, concesso dal re. -in espressioni comparative, anche ellittiche, per
ci avesse avvezzati male. -in relazione con un compì, di specificazione.
2. pascolo ricco e pingue. -in senso generico: prato adatto alla pastura
pasciuta poi, sana, placida. -in relazione con un compì, di mezzo.
cittadino. -di animali. -in partic.: messo all'ingrasso,
ben pasciute corpulenze. -in una rappresentazione pittorica. lanzi, iv-33
4. cibo, vitto, nutrimento. -in partic.: erba, foraggio per
si pascolano solo d'insetti. -in partic.: favorire la crescita di una
i simi e i glauchi. -in partic.: becchettare, razzolare (un
all'ammirazione del pubblico. -in pascolo: con uno sguardo che spazia tutto
altri erano la loro pasqua. -in espressioni comparative, per indicare una situazione
dato la mala pasqua. -in espressioni ingiuriose, di malaugurio e come
si svolge in tale ricorrenza o periodo. -in partic.: che si riferisce alla
potuto diventare un giocatore nemmeno passabile. -in partic.: privo di particolare eleganza
anna riusciva di remare passabilmente. -in discrete condizioni economiche, con sufficienti mezzi
in modo da poterci stare passabilmente. -in discrete condizioni di salute. manzoni,
meo coraggio, / farea questo passaggio -in tal manera, / che falcon di rivera
di riferimento geografico, reale o fittizio. -in partic.: transito di una frontiera
fanti il ventiquattro maggio. -in partic.: transito delle anime attraverso
volessero le interiore. -scalata alpinistica. -in partic.: tratto di una salita
territorio di residenza a un altro. -in partic.: l'esodo del popolo
. 7. migrazione di animali. -in partic.: passo degli uccelli migratori
sorgeva sull'acropoli cumana. -in partic.: solco tracciato da una punta
passaggio per le fiamme. -in partic.: flusso sanguigno. malpighi
passaggi fra quelle due nature. -in partic.: cambiamento di indirizzo politico;
ipotecato il passaggio del turno. -in partic.: ciascuna delle azioni di carica
dolce mistura. -transizione. -in partic. mota di passaggio: in
con riferimento a cometizioni ippiche). -in partic.: nel salto con asta
oltre l'asticella da superare. -in una gara sportiva (come la corsa,
occhi ci getta sul passaggio! -in passaggio: in fretta. lancettotti,
abiti, tendaggi, tappezzerie, ecc. -in senso generico: ogni sorta di passamaneria
un cibo, una bevanda). -in partic.: dotato di proprietà diuretiche
passaporti erano necessari alcuni certificati medici. -in espressioni ellittiche, come richiesta rivolta da
ed a la signora clelia. -in partic.: transitare per uno stato straniero
meno lungo; giungervi, pervenirvi. -in partic.: trasferirsi in un determinato
è continua pace e sicurezza. -in relazione con una prop. subord.
appartamenti non si potè passare. -in formule di cortesia, per invitare qualcuno
passai alle indicazioni terapeutiche. -in relazione con una prop. subord.
da un discorso all'altro. -in relazione con una prop. subord.
altra persona, ente o stato. -in partic.: essere trasmesso ereditariamente.
. montale, 1-57: il sole, -in alto, -e un secco greto.
a passare, quel sabato. -in relazione col compì, pred. del soggetto
col temibile capitano cola. -in costruzione passiva impersonale col compì, d'
degrinter- preti passarono vicendevoli complimenti. -in partic.: rivolgere una supplica.
passa via: v. passavia2. -in formule di cortesia, per invitare una
fa passare per suo zio. -in passando: senza soffermarsi su un argomento,
.. dove ella bolle. -in un passare: in un tempo brevissimo,
regione, un paese; invasione. -in partic.: discesa di un esercito
polemicamente a 'futurista '). -in senso generico: che manifesta un atteggiamento
alcuni passati esempi della storia francese. -in partic.: corrisposto o restituito dopo il
a quello di chi parla o scrive. -in partic.: antico. latini
alla corte di francia. -in partic.: che ha mutato di schieramento
passato di mano in mano). -in partic.: imprestato. rebora,
/ che si chiama passato. -in relazione con un attributo che ne indica
di proclamare il proprio passato antifascista. -in partic.: la storia, le vicende
tutta piena di cose morte. -in un anno passato: nel corso di un
balestra, da un arco, ecc. -in partic.: freccia, dardo.
tessuto rotto o particolarmente logoro. -in senso generico: rammendo, rattoppo.
passeggero: domani torno a casa. -in partic.: che si muove velocemente,
della suocera finì ogni cosa. -in modo passeggero: per poco tempo.
più ricche delle sue botteghe. -in partic.: pellegrino. oliva,
passeggiamenti, gli strepiti. -in partic.: l'andare avanti e indietro
di notte per la città. -in partic.: camminare in compagnia di
gli imprudenti al varco. -in partic.: nella danza, muoversi ritmica-
/ come una grossa pulce. -in partic.: portare al passo un cavallo
brano musicale compiendo passaggi e ornamenti. -in partic.: pizzicare le corde di
ornit. femmina adulta del passero. -in senso generico: passero (e può
o che comincia appena a volare. -in senso generico: passero. serventese
] fanno il passetto. -in senso concreto: verga di legno, a
o passini, come il malespini. -in senso concreto: verga di legno corrispondente
che è proprio della passione amorosa. -in partic.: commesso sotto l'
tormento intenso, acuto, straziante. -in partic.: il complesso dei tormenti
o desiderio sensuale violento, travolgente. -in senso concreto: relazione amorosa.
21. dimin. passioncèlla. -in partic.: innamoramento passeggero.
trascinare passivamente dalla vicenda? -in dipendenza dalla volontà di altri. de
una sostanza o in un elemento. -in partic.: stato passivo di un
nome mio nel conto barbera. -in senso concreto: ciascuno degli elementi o
, finanziamenti, ecc.). -in partic.: saldo passivo fra entrate
elementi negativi di una situazione patrimoniale. -in partic. stato passivo: in una procedura
debito, spesa, onere economico. -in partic.: l'insieme degli elementi
atrio in cui si può passeggiare. -in partic.: sala del palazzo romano
andò col suo passo oscillante. -in partic.: modo di procedere più lento
oppure può avere conseguenze molto rilevanti. -in partic.: scelta del proprio stato,
medesimo ne va la fede. -in partic.: modo di comportarsi, atteggiamento
ecc.; luogo, brano. -in partic.: citazione, estratto.
passo, guardie alle cantonate. -in modo ordinato, docilmente. petrarca,
mattoni smossi o mancanti. -in ogni momento, in ogni istante.
11 nome delle cose. -in ogni circostanza o occasione, molto spesso
vetturini a passo a passo. -in modo graduale e progressivo, gradualmente,
fino ad un infelice consentimento. -in tutti i particolari, per filo e per
ascoltare volentieri il restante. -in ogni momento, in continuazione. lamenti
di passo in passo considerando. -in continuazione. masuccio, 364: certo
forse, di questo passo. -in questo modo di comportarsi o di agire;
passo, non guadagna paese. -in un passo e in un salto: in
di scorrimento; passaggio, transito. -in partic.: ingresso; uscita.
, chino su una cassetta. -in partic.: posizione di notevole importanza
prato concavo dai contorni svaniti. -in relazione con un toponimo. ottimo,
passi della più cupa disperazione. -in relazione con un agg. che indica un
palizzata o per legarvi il bestiame. -in partic.: palo di legno (per
tanto pasteggiare dei nostri tempi. -in senso generico: consumare il pasto; mangiare
: consumare il pasto; mangiare. -in partic. pasteggiare a, con una bevanda
da sostanze coloranti ridotte in pasta. -in partic.: cannello di materia colorante
, sf. pasta fluida, molliccia. -in par- tic.: poltiglia di cibo
o fra partiti per un fine illecito. -in partic.: broglio elettorale.
oggetto di forma discoidale e appiattita. -in partic.: pietra lavorata e incastonata
particolarmente gustoso, appetitoso e ghiotto. -in partic.: piccola pasta dolce,
, faciloneria, trascuratezza; abborracciare. -in par- tic.: eseguire male,
dimensioni, particolarmente pregiata e delicata. -in senso generico: piccolo dolce.
e di aromi selvatici. -in partic.: pietanza delicata e raffinata a
zie e delle nostre nonne. -in pasticcio (con valore aggett.):
sola gli puzzava di pasticcio. -in espressioni di modestia. carducci, ii-2-348
nervosità c'erano fatti solidi. -in senso generico: ammasso confuso e intricato.
e far d'uomin pasticcio. -in espressioni iperboliche. c. i.
mettetemi nei pasticci ». -in pasticci', in un mucchio.
oggetto di forma discoidale e appiattita. -in partic.: insieme di sostanze odorose
ridurre una massa polverulenta in pastiglie. -in partic.: confezionare pastiglie.
. ant. pasticca. -in partic.: pastiglia medicinale o, anche
pranzo, la cena, ecc. -in senso generico: tutto ciò che è atto
mali o dalla sofferenza, conforto. -in partic.: gesù cristo in quanto
oggi a tutto pasto. -in grande quantità, con gran gusto.
ne mangio a tutto pasto. -in dose massiccia. carducci, iii-20-393:
nell'espressione avere le pastoie). -in partic.: laccio usato per tenere
di crusca al suo cavallo. -in senso generico: cibo per animali.
o riso troppo cotto o rassodato. -in senso generico: qualsiasi vivanda in cui
, / finché fu cotto. -in pastone (con valore aggett.):
trattato tutto ciò pastoralmente. -in abiti da pastori. carducci, iii-14-171
pastore e reggitore di popoli. -in partic.: governante. guittone,
missione sacerdotale: sacerdote, prete. -in partic.: vescovo, cardinale,
ha dettato questa legge. -in senso generico: terreno di caccia di animali
funebre. j j -in senso generico: sostanza di uso comune
limo in cerca della loro pastura. -in partic.: erba, foraggio per il
conforme a'suoi divini pensamenti. -in partic.: disciplina, scienza pratica.
possibilità di dubbio o d'incertezze. -in senso generico: ovvio, lampante,
. 4. esposto, scoperto. -in partic.: esposto al pubblico.
elemento di una figura araldica). -in partic. croce patente: croce che
firme reali charles o loys. -in partic.: decreto di elezione, di
qualora presenti un rilievo centrale). -in senso generico: tazza, coppa da
lo più una connotazione scherz.). -in senso generico: relazione amorosa, legame
impossibile nel metro dattilico. -in partic.: nel linguaggio burocratico, l'
sarebbe recitato insieme il paternostro ». -in espressioni comparative per indicare l'assoluta veridicità
, semplice come il paternostro. -in senso generico: preghiera, orazione.
parnaso tornavano 'retrogradi 'riprovati. -in modo ingenuo (e anche inadeguato).
eccessivo, sdolcinato, affettatamente svenevole. -in par- tic.: abuso di elementi
ne il conoscermi tanto semplice. -in partic.: incomodo, molestia (anche
uniformità, di colore, ecc. -in partic.: l'impasto di sostanze
sporco, ecc.). -in partic., con riferimento al bronzo:
lucentezza che ne deriva. -in senso concreto: lo strato costituito da
patisce, in quanto è determinabile. -in partic. essere soggetto a un determinato
fé ne pativa le pene. -in ellissi del compì, oggetto. panigarola
quarto d'ora di moda. -in relazione con una prop. subord.
che dir non sapo. -in espressioni ridondanti. anonimo, 1-618:
subire ostacoli, ritardi, impedimenti. -in partic.: contenere un errore di
e patire ove il dover destini. -in espressioni ridondanti. g. moro,
, si fanno tormentose e dolorose. -in partic. patire la fame: soffrirla
di mingherlino che paté! -in forme comp. con il part. pass
morbo [mal caduco]. -in relaz. con una prop. subord.
con altri il mio corpo? -in relaz. con una prop. subord.
pei grandi caldi patire vestimenti. -in forma impers. e con la reggenza di
aggettivi di approvazione né di riprovazione. -in relaz. con una prop. subord.
patisce, non sale nessuno. -in partic.: soffrire la fame, non
spasimante sfortunato, vagheggino disdegnato. -in partic., negli usi sociali del sec
3. sm. apertura. -in partic.: bocca di un vaso
, col cipiglio dello straniero. -in espressioni antonomastiche per reticenza, quali la
rigore della mia disciplina. -in età moderna, in rapporto col concetto di
inutili quartine ci tocca sorbire. -in unione con un agg. possessivo.
modello originario creato da dio). -in partic.: abramo, isacco, giacobbe
al patriarca s. giuseppe. -in espressioni comparative, per indicare un aspetto
della chiesa ortodossa russa. -in partic.: il papa, in quanto
(in contrapposizione al matriarcato). -in senso generico: che si fonda in
. residenza, sede di un patriarca. -in par- tic.: ciascuno dei palazzi
eccles. residenza di un patriarca. -in partic.: il palazzo del laterano a
. che si riferisce al patrimonio. -in partic.: che fa parte di un
cameretta in cui dimorava. -in senso improprio: patrimonio ecclesiastico. muratori
ai normanni per investitura papale). -in senso più circoscritto: la tuscia romana
della libertà personale o alla morte. -in partic.: durante la rivoluzione francese
o la celebrazione delle feste nazionali. -in partic.: la prima e storicamente
più una lieve sfumatura aulica). -in partic.: in vari stati o
e ha una sfumatura aulica). -in partic.: in alcune regioni come
per colui al quale viene accordato. -in partic.: protettorato militare e politico
una società di patrocinio. -in senso concreto: atto, gesto compiuto per
un'istituzione, di un'attività. -in partic.: protetto- rato militare o
coi vecchi e coi preti. -in partic.: pattuire la resa a determinate
iride, onor del cielo. -in partic.: scendere a compromessi.
farsene complice e zimbello. -in relaz. con una prop. subord.
: vuole vendetta intiera e piena. -in una sineddoche. dotti, 1-64:
le urecchie de giove. -in partic.: macchinare, tramare qualcosa
sfrenata libertà del divorzio. -in relaz. con una prop. subord.
senza necessità di alcuna formalità). -in partic.: convenzione fra organismi sindacali
saltare i patti di gennaio. -in partic. patto nuziale, coniugale o matrimoniale
patrimoniali (ed eventualmente politici). -in senso improprio: inpegno di fidanzamento o
la figlia di lui. -in forma ellittica. pananti, ii-153:
una cotta delle buone. -in misura normale. giuliani, ii-194:
può consentire di raggiungere uno scopo. -in partic.: accettare come condizione di
il salario che aveva pattuito. -in partic.: tramare, macchinare d'accordo
/ gelo e paura. -in espressioni enfatiche e iperboliche. boccaccio,
; pavidità, viltà, codardia. -in senso concreto: azione dettata da codardia
impedisca o altra ria sciagura. -in costruzioni sintattiche analoghe a quelle latine in
, a una narrazione, ecc. -in partic.: breve sospensione che si
quanto mancava al- tintervallo preextrasistolico). -in senso improprio: sistole.
di piatto accentuava le pause. -in partic.: interruzione del suono per la
sia pure come semplice toponimo). -in partic.: nome con cui è
, temerne l'ira e i castighi. -in partic.: provare timor di dio
e il 'banale '. -in relazione con una prop. subord.
seco mi trascina paventosa. -in relazione con un compì, che specifica la
in aiuto all'arciere o al balestriere. -in senso generico: fante armato di scudo
scudi di forma e ampiezza analoga. -in partic.: sorta di testuggine costituita
. numism. moneta coniata a pavia. -in partic.: il denaro emesso a
. -anche agg. lira pavese. -in senso generico: moneta, soldo.
. moneta lombarda: pavese. -in senso generico: moneta, denaro.
uno dei soliti meridionali pavidi. -in relazione con un compì, di causa o
5. riparo, protezione. -in partic.: fortificazione. bibbia volgar
di pavimento o di pavimentazione. -in partic.: corredato o ornato di
sul prato liscio danzano i pavoni. -in similitudini e contesti comparativi, con allusione
i grandi a buon patto! -in relazione con una prop. subord. o
altrimenti 'paura '. -in senso concreto: ciò che costituisce motivo
non potevo più vederlo. -in relazione con una prop. subord.
, meticoloso, scrupoloso, assiduo. -in senso negativo: pedante. lomazzi
tale condanna o le ha patite). -in partic.: martire.
sopra ai spini, bisognando. -in tono pacato. borgese, 1-227:
ha freno che la ritenga. -in senso negativo: acquiescenza, remissività eccessiva
applicazione e perseveranza più che abilità. -in partic.: quello che consiste nel ricostruire
è il mio destino. -in un inciso, per esprimere concessione.
pazienza! 16. locuz. -in pazienza: pazientemente. fra giordano,
n'era il legittimo proprietario. -in senso attenuato: irragionevole, insensato,
le diverse forme di psicosi). -in senso generico: perdita della ragione,
di pazzia: v. ramo. -in personificazioni e in rappresentazioni allegoriche.
pazzie, fare una pazzia). -in senso attenuato: comportamento, atto bizzarro
era innamorato di lei. -in una frase esclamativa. ferd. martini
che testimonia un cattivo gusto delirante. -in senso concreto: scritto letterario privo di
de'pazzi del medio evo. -in senso attenuato: lunatico, nevrotico.
di un unico rapporto. -in partic.: violare o non osservare le
o letteraria o una recitazione). -in partic.: secondo le antiche concezioni
peccato carnale, della carne). -in partic.: relazione amorosa extraconiugale o
a un soggetto femm.). -in partic.: donna colpevole di amori
pecchia ronzante del muschiato cerambice. -in espressioni comparative, per indicare un numero
pécchia3, sf. tose. buccia. -in partic.: sottile membrana che si
peci spalmate freddavano calafatando le coste. -in espressioni comparative per indicare un'assoluta nerezza
gomma per le pecette. -in partic.: in una fotografia, piccola
, che si riferisce a pechino. -in partic.: che è nato,
grecia, portico decorato con pitture. -in partic.: portico dell'agorà di
ammone adoravano una pecora. -in similitudini e in espressioni comparative per indicare
. lupo, n. 24. -in ogni gregge c'è una pecora matta,
il mio corpo di pecorella. -in similitudini e in espressioni comparative per indicare
alcun inganno? guerrazzi, 9-ii-106: -in casa mia comando io...
possibilità di disporre o maneggiare. -in partic.: delitto contro la pubblica amministrazione
a lavorare e a sfaticare. -in partic.: denaro che appartiene a un
), diffusa nell'america tropicale. -in partic.: il frutto di tale
una scuola normale femminile. -in senso generico: pratica educativa applicata da
e della pratica pedagogica. -in relazione con un altro agg. b
; tratto iniziale di un ramo. -in senso generico: tronco d'albero;
timbro, altezza o intonazione. -in partic.: nell'organo, ciascuna delle
e tasti e pedali. -in alcuni antichi organi portativi e nei moderni
piedi; gruppo, serie di pedali. -in partic.: negli aeromobili, barra
un mezzo metro per aria. -in diverse discipline sportive, striscia o area
per il tiro del giavellotto). -in partic.: nella scherma, striscia
albero; fusto di una pianta. -in partic.: base del tronco.
mai non li abbandona. -in senso generico: maestro, insegnante (anche
-comportamento o atteggiamento considerato come esemplare. -in partic.: modello artistico, letterario
a pedate dai loro giardini. -in maniera brusca ed energica. carducci,
rapporti sessuali con bambini e ragazzi. -in senso generico: chi pratica l'omosessualità
piccoli in calzoncini corti. -in senso generico, come epiteto spregiativo e
, ove fu largamente diffusa!. -in senso generico: omosessualità maschile.
possibilità di valersene); appiedato. -in partic.: che combatte a piedi (
fiore, frutto, ecc.). -in partic.: ciascuno dei peduncoli che
nutrimento dalle radici delle piante vicine. -in partic.: pianta infestante dei pascoli
rispetto alla cavalleria; fante. -in partic.: pe- dite della
a chi guida un'automobile). -in senso generico: viandante. galileo
impari averla nel polmone. -in peduli', indossando soltanto le calze,
colo corto e sottile. -in partic.: sostegno di ciascuno dei
di accarezzare o di uccidere. -in patol., appendice con cui taluni tipi
naturalistica, la mitologia comparata. -in una raffigurazione scultorea, in un rilievo.
li vide ridicolissimo spettacolo. -in modo più errato. marsilio ficino,
sempre dir peggio udirete. -in modo più umiliante; con maggiore crudeltà,
spende di più e peggio. -in modo meno chiaro e distinto. castelvetro
peggio, e tardi. -in partic.: metallo meno pregiato immesso
meno peggio di sistemarsi. -in qualche modo o misura. c.
, riadattate alla peggio. -in modo sommario, con mezzi di fortuna.
e rabberciate alla peggio. -in maniera stentata o insufficiente. carducci,
, ripescava e stroppiavate alla peggio. -in modo gravemente scorretto o offensivo, con
, mi diede licenza. -in modo scapestrato, sregolatamente. forteguerri,
fare1, n. 62. -in peggio: con un progressivo deterioramento o
qualitativo; condurre a esiti più negativi. -in partic.: rendere più precaria,
più rovinosa (uno stato). -in partic.: perdere autorità o potere.
meno in termini monetari o venali. -in partic.: che contiene una parte minore
o provvedimento del giudice). -in senso generico: la garanzia spettante a
oggetto di amore e di predilezione. -in partic.: figlio (nelle espressioni
. e letter. pece. -in partic.: pece nera o navale,
d'acqua, laghetto, stagno. -in partic.: vasca o laghetto
nell'antichità per la tintura delle vesti. -in senso improprio: il mollusco da cui
connotazione di vastità e profondità). -in partic.: mare aperto, alto
, flusso incontrollabile di sostanze liquide. -in partic.: grande spargimento di sangue
letterario e più in là. -in senso generico: narrazione, esposizione lunga
copre talune parti dell'epidermide umana. -in partic.: barba, baffi,
verità chiara e patente. -in senso attenuato: burlone. fagiuoli,
che si riferisce al monte pelio. -in par- tic.: fabbricato con legno
. carne floscia e cadente. -in partic.: mammella avvizzita. pirandello
e dall'ipoderma); cute. -in partic.: strato superficiale della cute
torbidi non la buchino a me. -in partic.: persona disonesta, falsa e
conigli dopo averli sventrati. -in partic.: involucro epidermico che i rettili
-con riferimento all'uso in legatoria. -in mezza, in piena o tutta pelle
pregevoli, da amatore. -in partic.: zigrino usato in ebanisteria per
o internamente, un organo animale. -in partic.: tegumento fibroso che unisce
che hanno le oche. -in partic.: membrana testacea contenuta nel
intorno al suo farsetto. -in espressioni comparative, per indicare la tensione
-budello o involucro artificiale per insaccati. -in senso generico: membrana o strato sottile
. un atto di liberalità. -in modo immediato e vivo. dossi,
ogni ricordo de'tempi andati. -in maniera connaturata. viani, 13-406:
-in modo inconscio e inespresso. alvaro,
pensato pelle pelle altra volta. -in maniera imperfetta e superficiale, senza approfondimento
cerata, usato un tempo dai pellegrini. -in par- tic.: mantellina, per
. e letter. ospizio per pellegrini. -in par- tic.: locale all'interno
determinata; condurre una vita raminga. -in partic.: viaggiare, spostarsi da
gronda la rondine pellegrina. -in partic.: che si reca in pellegrinaggio
è nato o è solito vivere. -in senso generico: persona che compie viaggi
alle tribù indigene del continente americano. -in partic.: edificato, costruito e
non si può neanche steccare. -in partic.: diaframma di animale.
pelliccia costosa che tolse subito. -in pelliccia (con valore aggett.):
fattura poco raffinata ed elegante. -in partic.: indumento femminile o maschile
attaccate ai ventri degli uccelli. -in partic.: membrana testacea dell'uovo.