gli economisti direbbero squilibrata. -in partic.: che presenta una notevole sproporzione
è un asse centrale d'inerzia. -in partic. squilibrio statico-, si ha
disus. decisione risolutiva, fermo proposito. -in partic.: deliberazione assunta in accordo
vi si uniforma; istituzione sociale. -in partic.: ordinamento, regolamento giuridico
con una prop. subord.). -in partic.: deliberare in base alla
pubbliche o private di carattere permanente. -in partic.: stringere amicizie, instaurare
esercita un'attività repellente. -in relazione con ungi prop. interrogativa indiretta
il documento per stabilire l'anzianità -in relazione con un compì, pred. dell'
di un'autorità politica o religiosa. -in partic.: fondare istituti d'insegnamento
bacino, puntellandolo gradatamente a misura che -in partic.: collocare una fanciulla in monastero
delle variazioni di una grandezza fisica. -in partic.: proprietà di un sistema
una mansione; nominato, eletto. -in partic.: salito al trono (
vimento, una grandezza. -in chim., rendere inaltera
che determina un effetto di stabilità. -in partic.: dispositivo o apparecchio che
e stabilità a una posizione lavorativa. -in partic.: conservazione dell'insegnamento dei
per difendersi dagl'insulti esteriori. -in farmacia, trattamento a cui vengono sottoposte le
di dighe di terra). -in senso generico: lavoro di con
di una squadra navale dalla flotta. -in senso concreto: le truppe così distaccate
svellere, strappare via, asportare. -in partic.: portare via un pezzo
di insegne che devono pendere all'infuori. -in senso generico: anello.
dosso l'odore di muffa. -in contesti iperb.: strappare il cuore,
e consegnarli come ricevuta o contrassegno. -in partic.: compilare un assegno e
una persona, sciogliendone l'abbraccio. -in senso negativo: togliersi qualcuno di torno.
qua e là si veggono. -in modo autonomo, indipendente da altre circostanze
22-1159: messo da parte il dialogo recitato -in verità assai noioso -la musica alterna arie
e sillabate come il comando. -in senso generico: non legato o, anche
alcuna se ne ruppe. -in senso concreto: parte staccata, frammento.
o la rullata). -in senso generico: balzo atletico. g
infra gli scogli. -in uguale stadera: esattamente distribuiti.
ai diversi stadi di un processo. -in partic.: in geografia fisica, proprio
letterario allo stadio cinematografico'. -in partic.: ciascuno degli stati di una
meccanismi agenti secondo lo stesso principio. -in partic.: ciascuna delle sezioni in
vi faccia il buon prò ». -in sulla staffa (con valore aggett.)
; messo, inviato, messaggero. -in partic.: soldato che ha il compito
a staffetta e che volassero? -in modo frettoloso e abborracciato. v.
a staffetta a usanza. -in modo confuso e concitato. aretino,
la condotta e la notte. -in espressioni comparai, per indicare un evento
da due stagge inchiodate. -in partic.: asta verticale nella quale sono
, perdeva il suo ritmo. -in partic.: ciascuno dei prolungamenti delle gambe
cui è destinato (un materiale). -in partic.: sottoposto al processo di
che è addetto a operazioni di stagionatura. -in partic.: adibito alla sorveglianza dei
le caratteristiche meccaniche o tecnologiche. -in partic.: trattamento al quale viene sottoposto
acquisti caratteristiche ottimali per il consumo. -in partic.: procedimento a cui vengono sottoposti
perché non vieni con me? -in partic.: periodo in cui sono più
; o s'era inutile. -in una raffigurazione iconografica. d'annunzio,
mia commozione era fuori stagione. -in stagione, nell'età giusta. salvini
saldare. -in partic.: somma di compromesso, pattuita
sostanze e di evitarne l'ossidazione. -in partic.: rivestire di stagno la
, vino, olio 0 aceto. -in partic.: recipiente a forma di bricco
. ant. chi lavora lo stagno. -in par- tic.: chi stagna i
impedire infiltrazioni o fuoriuscite di liquido. -in partic.: reso impermeabile, per
di stagno o di latta stagnata. -in partic.: ampolla di stagno dotata di
: dagli stagni salgono nuvole beate. -in relazione con un toponimo. cavour,
il cocito e il flegetonte). -in senso generico: il regno degli inferi o
semina di uno staio di grano). -in senso concreto: estensione di terreno agricolo
. ragionare della sua fortuna. -in grande numero. -usare largamente. alfieri
non guasti con importuna umanità -in senso ironico. galileo, 5-224:
disegna rozzamente la croce. -in espressioni comparai, per indicare ambienti particolarmente
riparo o rifugio (un animale). -in partic.: trovare ricovero in una
ornato e destinato a persona importante. -in partic.: ciascuno dei sedili accostati in
si trasmettono fra le palettature. -in una trasmissione o in una macchina motrice,
sm. stor. assemblea di stati. -in par- tic.: ciascuno dei tre
per filtrare liquidi o setacciare granaglie. -in senso generico: staccio.
sordida povertà del vestito. -in partic.: veste di tale tessuto
o in incavo, opportunamente inchiostrata. -in senso concreto: l'immagine impressa su
vuoisi imprimere sulla tela. -in senso concreto: la decorazione impressa sulla
una sorgente luminosa opportunamente dosata. -in senso concreto: la riproduzione così ottenuta.
delle monete della zecca. -in senso concreto: la moneta coniata.
imprimere disegni su cuoio o pelle. -in senso concreto: il pezzo di cuoio
la stampa nel mondo. -in opere narrative, rappresentazione di un ambiente,
estens.: edito, pubblicato. -in partic.: riprodotto mediante la tecnica dell'
credibile, portentosa, enciclopedica. -in corso di stampa: di prossima pubblicazione
pubblicazione (un'opera). -in stampa: pubblicato, stampato (un'opera
alla stamperia del giornale. -in relazione con il nome dello stampatore o dell'
maya di rambaldo di vaqueiras. -in senso generico: canzone di andamento leggero.
un motivo, un marchio, ecc. -in partic.: conio per le monete
stancava la volontà di opposizione. -in partic.: logorare il nemico con continue
/ per stancar questo dio. -in espressioni iperb. riferite ai santi, per
in giardino se la svignava. -in partic., in espressioni enfatiche, per
potea più muoversi. -in partic.: logorio e deterioramento progressivo
stanca, stanca, stanca. -in relazione con l'agg. morto (anche
piomba in un sonno profondo. -in una sineddoche. fiore dei liberi,
11. consunto, logoro. -in partic.: nel linguaggio tipografico,
o situazioni con cui viene confrontato. -in partic.: grado abituale di rendimento di
principali, ecc.). -in espressioni comparai -alto come una stanga:
, asta o pertica per diversi usi. -in partic.: robusta sbarra di legno
di assai considerevole pondo. -in un contesto osceno, per indicare il membro
un fenomeno conforme ai rilevamenti sperimentali. -in partic. modello standard del sole-,
nella costruzione degli edifici industriali. -in partic.: uniformazione di una divisa o
moto o di sostenere parti mobili. -in partic.: sbarra di una leva
sia levato dalle fosse. -in un contesto figur. b. croce
5. grave e imprevisto danno economico. -in par- tic.: costrizione a un
come due piccole stanghette. -in partic.: ferretto che a un'estremità
e quasi fiore della città. -in buone condizioni di conservazione (un edificio)
l'uccise quivi a poco stante. -in quello stante che. mentre, nel momento
sentii lo stantuffo del treno. -in espressioni comparai, con riferimento a movimenti
avrai / suave stanza. -in senso generico: regione, territorio.
o ha il nido o la tana. -in partic.: nido, tana
sabbione la sua bocca stopparono. -in senso osceno: penetrare sessualmente. mariano
stoppa con una ciabatta. -in partic.: murare. atti del
campo dopo il taglio o la mietitura. -in senso generico: fusto secco delle graminacee
bruciacchiata, un poverino. -in senso osceno: membro virile. aretino
: stopposi maglioni da donna. -in partic.: che ha colore opaco (
storcinare1, tr. alterare, contorcere. -in partic.: contrarre in una smorfia
stordimenti non ancora provàti. -in partic.: attonito stupore, profonda meraviglia
così stordita- mente buttato. -in modo irrazionale; senza logica. seneca
muovono storditamente e disordinatamente? -in modo prolungato e senza ragione. arpino
come il caso avvenuto fosse. -in espressioni comparai, per indicare lo stato trasognato
occuperà / non si curerà. -in relazione con agg. e compì, di
in sé la storia politica. -in relazione con agg. e compì, di
vaso pieno et odoroso. -in senso concreto: testimonianza storica; oggetto
corpi celesti ed istoria della terra. -in senso generico: evoluzione nel tempo (e
quanto oggetto di narrazione o di ripensamento. -in partic.: narrazione di vicende personali
veri o immaginari; racconto. -in senso concreto: il fatto o la
storici, leggendari o sacri; istoriare. -in partic.: illustrare un manoscritto o
storiare-, esserci poco da fare. -in modo strettamente attinente alla realtà dei pratolini
, una pagina, un manoscritto). -in par- tic.: miniato.
volta del poeta tedesco novalis). -in partic.: orientamento filosofico, formatosi
applicazione di tale criterio esegetico). -in partic.: che è tipico o si
veritiero, effettivamente comprovato o avvenuto. -in partic., nel linguaggio fìlos.
una scuola di pensiero). -in partic.: che si ispira allo storicismo
linguaggio storicizzato, un rapporto. -in partic., nel linguaggio filosofico: considerato
un particolare ambito cronologico e geografico. -in partic.: che testimonia e tramanda il
e vicende del popolo ebreo. -in relazione con un altro agg. (come
vita, della sua condi -in partic.: barzelletta. zione sociale
sonare a stormo (le campane). -in senso generico: emettere un suono prolungato
persone, considerate nel loro complesso (e -in grande quantità, in abbondanza. può
3. branco numeroso di animali. -in partic.: muta = deverb. da
3. indirizzare altrove, deviare. -in partic.: volgere in un'altra
precedenza era stata riconosciuta alla controparte. -in partic.: eliminazione o riduzione di
impresa, con danno di questa. -in partic. storno di dipendenti, storno
di una parola, di un nome. -in senso concreto: parola, nome scritti
4. grave lacuna, errore madornale. -in partic.: alterazione del significato o
contribuenti in modo arbitrario o iniquo. -in senso generico: sopruso, angheria,
tue contaminate / sono di storsione. -in partic.: depredazione, saccheggio compiuto dai
sollecitare l'appassimento dell'uve. -in partic.: torsione del collo.
legno che se ne ricava). -in partic.: adagiato obliquamente sul solco
, giudicandomi uno stravagante pericoloso. -in storto: in diagonale. mattioli [
6. incongruità, incoerenza, assurdità. -in senso 23. dimin. stortino
so che se sono diventati quello che sono -in senso generico: ciascuno degli utensili da cucina
una lastra o una superficie metallica. -in partic.: battere medaglie o monete
un luogo, uno spazio). -in partic.; colossale, imponente (
, che ancora mi commuove. -in numero enorme. crescenzi volgar.,
notte vangato a stracca. -in una stracca: in uno stesso momento.
2. bretella per sostenere i pantaloni. -in partic.: ciascuna delle due cinghiette
2. mettere duramente alla prova. -in partic.; logorare il nemico con
da straccare cento penne buone. -in partic.: levigare con l'attrito la
pressanti richieste o per una persona. -in partic.: ignavia nel compiere il
pezzi di carta o di stoffa. -in partic.: strappare un foglio per distruggere
brandelli (carta o stoffa). -in partic.: lacero, sdrucito, sbrindellato
stoffa, pezzo di tessuto. -in partic.: pezzo di tessuto, spesso
quanto si vuol grandi. -in un contesto figur., con riferimento a
straccio: v. valere. -in partic.: persona che versa in pessime
stracco non si ponesse a sedere. -in partic.: stanco di continue imposizioni fiscali
ispada e pugnale a lato. -in massa. niccolò del rosso, 268-3
suo conseglo non suona campane. -in stracco: a perdifiato. a.
3. affollato, gremito eccessivamente. -in partic.: frequentato da un gran
meccanismo, un cavo, ecc. -in partic.: binario fisso o smontabile,
: intralciare la corrente di un fiume. -in partic.: deviare bruscamente dalla direzione
, cattiva, vera strada). -in senso generico: l'insieme delle esperienze
, la strada: cedere il passo. -in partic.: accostare per lasciar passare
, pervertito, fuori dalla retta via. -in partic.: ingannarsi, sostenere o
scire a raggiungere uno scopo significativo. -in par tic.: avere
collega due o più centri abitati. -in partic.: strada di campagna, larga
terme dell'acqua santa. -in un'indicazione topografica. verbali del consiglio
, di là da perfetto. -in una classificazione merceologica, indica l'elevata
era adorno in strafoggiati panni. -in posizione pred. e con valore avverb.
. -al figur., con -in posizione pred. con valore avverb.
in pericolo la pubblica incolumità). -in partic.: eliminazione violenta di una minoranza
. e region. spreco, sciupio. -in par- tic.: consumo smodato di
padre che di propria inclinazione. -in partic.: sciogliere e liquidare una società
sbrigato, liquidato (una faccenda). -in partic.: risolto con una transazione
un elemento da un insieme. -in partic.: estrapolazione di un brano o
o citarlo in un altro testo. -in senso concreto: l'elemento selezionato o
di un elemento, di una parte. -in partic.: espunzione di un brano
di alcuni particolari da un racconto. -in senso concreto: l'elemento soppresso e
o amor con strali? » -in un'espressione comparai, per indicare la velocità
, / trapassiamo loro il petto. -in senso generico: capacità visiva. benivieni
straliciatura, sf. taglio di sbieco. -in senso concreto: il pezzo di stoffa
piè della pila dell'acqua santa. -in espressioni iperb., per indicare una condizione
giaciglio (anche collocato per terra). -in senso generico: materasso, pagliericcio.
da corpo di guardia. -in una rappresentazione pittorica. r. ponghi
cade a stramazzone per terra. -in posizione abbandonata e scomposta. rovani,
è un'ottava a rima baciata. -in senso generico: breve componimento poetico di
strambòttolo, sm. strambotto. -in senso generico: componimento poetico di carattere
o di seminarli a strame. -in senso generico: foraggio; pastura.
mentire spudoratamente, in modo sfacciato. -in partic., nel rituale della sfida
acconci et una capanna bizzarrissima. -in modo tale da contraffare l'aspetto.
, sf. l'essere strampalato. -in senso concreto: azione o affermazione o
strampalerìa, sf. l'essere strampalato. -in senso concreto: comportamento bizzarro, eccentrico
a terra la bambina. -in espressioni enfatiche di imprecazione o di minaccia.
un suono; soffocare un rumore. -in partic.: ostacolare o frenare 1'emissione
questa malattia detta anche stranguglione. -in senso concreto: la ghiandola tumefatta.
fine quelle erano faccenda da femminucce. -in partic.: farsi indifferente a una forma
persone straniate dal mondo circostante. -in una sineddoche. ungaretti, ii-85
, e in calzoni bianchi? -in una meton. a. gritti,
contro tarmi straniere. -sostant. -in partic.: chi si reca all'estero
, sgarbati; scontroso, scostante. -in partic.: indifferente ai vincoli affettivi e
frequente; che non si pratica abitualmente. -in partic.: bizzarro, stravagante.
fuori d'ogni ragione? -in costrutti impers. e in relazione con una
villano; bisbetico, arcigno, rancoroso. -in partic.: crudele, spietato.
, di un genitore insano. -in una meton. sannazaro, iv-233:
a roma, fece grande armata. -in strano modo: oltremodo. tommaseo,
a norme e a regole. -in partic.: in via eccezionale, per
illuminava straordinariamente il giardino. -in sommo grado, intensamente. cellini,
con la qualifica di straordinario. -in partic.: nell'ordinamento scolastico,
atteggiamento, ecc.; eccezionalità. -in senso concreto: evento fuori dal comune
una linea, una corsa). -in partic. treno straordinario: istituito temporaneamente
. giamento culturale del movimento di strapaese. -in più del dovuto o del valore (anche
strapazzava le persone di servizio. -in partic.: malmenare, picchiare.
e insultare questi ritardatari. -in partic.: giudicare sfavorevolmente, biasimare,
si credono buoni cristiani. -in modo approssimato, alla meno peggio.
né della testa né della mano. -in malo modo, malamente. calandra,
; rovinato per un uso eccessivo. -in partic.: sciupato, logoro, liso
anche in cose di strapazzo. -in strapazzo: in disordine, stazzonato.
oggetto, in partic. sacro. -in senso concreto: atto o comportamento che
a strapazzo non è bene. -in modo abborracciato, senza particolare impegno e
strappicanti per accrescere il peculio accumulato. -in moneta sonante (un pagamento).
da un luogo all'altro. -in partic.: trasporto funebre, funerale.
movimento rapido o in modo sgarbato. -in partic.: sottrarre, rapire,
eterni nemici della sua tribù. -in una minaccia iperb. carducci, ii-14-93
una rovere tanto annosa? -in partic.: nell'esecuzione del supplizio della
occhi). goldoni, ix-88: -in di lui vece / t'offro il mio
strappa o tira fino a spezzare. -in partic.: nella lavorazione della canapa
un congegno; sforzo di trazione. -in partic.: lo staccare, lo svellere
degli animatori, dei capi. -in partic.: distacco di una forza politica
dalla foce del roja, guardai con orgoglio -in strappi di sole, in nimbi -far
di apertura (un contenitore). -in un motore a combustione interna, che si
anche in un'opera d'arte). -in senso concreto: eccesso intellettuale o passionale
, un po'strascicante, lasciva. -in posizione pred. e con valore avverb.
con disprezzo le parole. -in relazione col discorso diretto. benni,
praticato per il tempo passato. -in senso generico: carrozza per il trasporto di
e nella configurazione orizzontale e verticale. -in partic.: nelle rocce sedimentarie, disposizione
archeologia, geotecnica e agraria). -in partic.: che concerne le caratteristiche
2. disus. giaciglio. -in partic.: letto. francesco da
parallele e dotata di proprietà fisicne specifiche. -in partic. strato di inversione, quello
tipi precedenti, seguenti o contemporanei. -in senso concreto: ciascun livello o registro
20. zool. sottile formazione laminare. -in partic. strato madreperlaceo-, quello più
. desc stravac la scudela. -in modo discontinuo. = forse da un
libagioni; banchetto, convito. -in senso generico: baldoria, gozzoviglia, crapula
, per lo più in peggio. -in partic.: mettere sottosopra lordine o
una persona, metterla in agitazione. -in partic.: alterare o confondere le
, strappandola, acciaccandola o sgualcendola. -in partic.: scarmigliare e strappare i capelli
zione, leziosaggine. forze demoniache. -in senso generico: maga, indovi
sedurre, assoggettare alla propria volontà. -in partic.: far innamorare perdutamente di
misteriosi riti notturni, ecc.). -in senso generico: mago, indovino,
eccezionali qualità in un determinato campo. -in partic.: uomo politico dotato di
a sospettarlo di stregoneria. -in senso concreto: pratica magica; incantesimo,
consumare le proprie energie; sfinirsi. -in partic.: deperire, languire.
6. diminuito nella sua superficie. -in partic.: ristretto verso l'alto
2. punto dove termina una linea. -in partic.: ciascuno dei due estremi
esce fuori e si disperde. -in partic.: gli arti dell'uomo e
momento ultimo di un periodo di tempo. -in partic.: il momento estremo della
prostrato dalle avversità; ridotto a malpartito. -in partic.: che è stato irrimediabilmente
, sendosi allo stremo dell'anno. -in partic.: il momento estremo della vita
offrono a clienti o dipendenti. -in partic.: dono, costituito in genere
nume dal lento corso cocito. -in partic.: tintinnare, stridere, cigolare
un verso stridulo, aspro e continuo. -in partic.: gracidare (la rana
è per qualcuno motivo di piacere. -in partic.: ferita, punizione che
produce un suono acuto e squillante. -in partic.: scoppiettante, crepitante (
; risonare con grande frastuono. -in partic.: stridere fragorosamente, sferragliare (
femminile di bizza o di insistenza petulante. -in par- tic.: ululato di compianto
morte da renderci così strepitosamente patetici? -in tonalità molto o eccessivamente alta, con la
a farsi strepitosamente sentire. -in modo molto ostentato. alvaro, 11-229
non si sentono o si disprezzano. -in espressioni iperb. di ossequio: devotissimo.
di un punto di un corpo elastico. -in partic.: in un sistema continuo
il movimento; l'afferrare saldamente. -in partic.: movimento con cui nella lotta
la massa, si spreme. -in senso concreto: quantità di olive che è
pronuncia delle consonanti continue o costrittive. -in senso concreto: la piccola apertura che
i due amici furono divisi. -in senso concreto: folla di persone accalcate.
improvviso aumento o abbassamento della temperatura. -in senso concreto: corrente calda o fredda
e di breve durata; fitta. -in partic.: convulsioni dell'agonia.
non praticando molto alla stretta coi mefistofelir -in combattimento a corpo a corpo. gherardi
di corde con verricello. -in prigionia. machiavelli, 14-i-517: essendo
. che sono ben accaldati. -in foggia ben stretta, tesa e legata.
s'avìa tirata questa invidiosa. -in schiera compatta, serrata. anonimo genovese
io conosco da molto tempo. -in orni modo, con tutte le forze.
mente i negoziati col duca. -in fitto colloquio personale. fenoglio, 5-i-935
rivoltò a controllare strettamente il borghese. -in modo puntuale e dettagliato; con scrupolo e
egli vivesse piuttosto strettamente. -in maniera disagevole per la ristrettezza del luogo-
teorica era pienamente giustificato. -in maniera esclusiva; unicamente, soltanto.
strettamente considerato, lo scrittoio. -in maniera letterale. bottari, 3-2-119:
, diligenza e fatica. ^ -in senso concreto: assedio. patrizi,
12. intransigenza, severità, rigore. -in senso concreto: drastico e severo intervento
19. complessità, oscurità. -in senso concreto: concetto complesso, difficilmente
, lunghezza o larghezza; restringere. -in partic.: far diventare un abito
/ che si tengono stretti. -in posizione pred. e con valore avverb.
mio mantello nessuno può conoscermi. -in posizione pred. e con valore avverb.
intera / armasti contro me. -in posizione pred. e con valore avverb.
umane o dedicarsi a frequentazioni mondane. -in partic.: rinchiuso in carcere,
il cor in lacci stretto. -in posizione pred. e con valore avverb.
, restrizioni; disciplinato, ordinato. -in partic.: sottoposto a regole, precetti
povero e stretto dal bisogno. -in relazione con una prop. subord.
messer lodovico stretto dagli avversari. -in senso generico: messo in difficoltà, in
lacci infrangi e slega. -in posizione pred. e con valore avverb.
castani avvolta stretta stretta intorno. -in espressioni figur., per indicare l'indissolubilità
consistente o anche solidificato; compatto. -in partic.: ridotto di volume attraverso
tiguo, vicino. -in partic.: raccolto in grande numero o
strette l'una all'altra. -in posizione pred. e con valore avverb.
in conversazioni scolarescamente vivaci. -in posizione pred. e con valore avverb.
e viva / lor conferenza. -in posizione pred. e con valore avverb.
stata stretta la mischia. -in posizione pred. e con uso avverb.
più che possa agli altri. -in partic.: legato da profonda amicizia con
-ridotto nello spazio; di lunghezza limitata. -in partic.: corto (il passo
riusciva a tenerla abbottonata. -in relazione con un compì, di limitazione.
siete ben stretta mamma mia. -in posizione pred. e con valore avverb.
repubblicani negli stati di terraferma. -in posizione pred. e con valore avverb.
o inadeguato rispetto alle esigenze). -in partic.: molto ridotto (i
poi e portato oltre da tacito. -in posizione pred. e con valore avverb.
, con un vocio assordante. -in uno spazio ristretto. maestro martino,
e allo stretto combattere. -in un ambiente chiuso e di dimensioni ridotte.
che per giunta aveva strabévuto. -in un luogo chiuso, da cui è impossibile
strangolare ad uno ad uno. -in un edificio, un alloggio, una stanza
grana'ora partì per a pisa. -in conclusione, alla resa dei conti.
arto o il corpo di un neonato. -in senso concreto: tutto ciò che serve
un solido strettoio al naso? -in partic.: pressa a vite, azionata
si allentò nel via libera. -in senso concreto: fasciatura stretta, rigida.
striscia di colore diverso rispetto al fondo. -in partic.: venatura di una roccia
: una coloncolonna o un pilastro. -in senso concreto: scanalatunetta divisa in più
striscia di colore diverso rispetto al fondo. -in - coperto di ferite sanguinanti
striature lucolore diverso rispetto al fondo. -in partic.: percorso centi delle strade,
stridulo (un animale). -in partic.: grugnire (i maiali,
-verso alto e stridulo di animali. -in partic.: grugnito di maiale;
da un attrito o da uno sfregamento. -in par- tic.: quello prodotto dal
-verso aspro e prolungato di un animale. -in par- tic.: barrito di un
. -affrettarsi a compiere un'azione. -in partic.: risolvere rapidamente la trattazione
! la lucrezia / dov'è? -in casa, su nell'anticamera. / -già
si reduce alle reggie consolari. -in un'espressione iperb., per indicare la
non su la spina dorsale. -in senso concreto: sudiciume che si asporta passando
altri girovaghi avessero là sostato. -in partic.: venditore ambulante di giornali che
alfieri, 12-28: -torturizzarlo posso? -in tutte quante: / alla scala legarlo
modo maldestro, dilettantesco. -in partic.: sonatore ambulante. carducci
la storia lagrimevole mi narra. -in senso concreto: strumento musicale (in partic
fulmine, un proiettile di striscio). -in senso generico: ardere, bruciare
dal villaggio in un velo di fumo. -in partic.: cordicella, nastro per tenere
, cioè sta enunciando una frase -in partic.: legaccio per calzature.
di farina, moldi caratteri). -in partic.: nel linguaggio informatico,
, magnifici sulla via venti settembre. -in posizione pred. e con valore avverb.
dal dolore il disgusto la repulsione. -in partic.: chiudere gli artigli intorno alla
una fasciatura, con una cintola. -in partic.: comprimere in un vestito
diminuirne il volume o limitarne festensione. -in partic.: portare un vestito a
, di quantità, di dosaggio. -in partic.: moderare il tenore di vita
sollecitare un gesto, un movimento. -in partic.: coprire il volto o il
quel segreto ch'esse stringevano. -in partic.: abbracciare dio nella fede,
suo core non potea passare. -in partic.: sedurre con la propria bellezza
; ammassarsi, stiparsi, accalcarsi. -in partic.: avvicinarsi gli uni agli altri
elementi fra loro serrandoli e premendoli. -in partic. con riferimento a parti del
ancora cinque canne di spazio. -in partic. condensazione o compressione di una
, operaio addetto a uno strettoio. -in partic.: nelle falegname- rie,
con più bell'occhio. -in posizione predic. e con valore avverb.
sottile e slanciato di un animale. -in partic.: spira di un serpente (
muriccioli di pietre a secco. -in un'indicazione toponomastica di natura geopolitica.
striscia sulla pietra del focolare. -in partic.: urtare di striscio contro un
da quanto vi è passato sopra. -in partic.: traccia di sangue,
ricostruzione topografica della zona ripresa. -in tecniche di stampa elettronica, stampa continua
stritolazióne, sf. ant. stritolamento. -in partic.: separazione del grano dalla
solido prismatico sottoposto a trazione. -in partic.: riduzione percentuale che subisce alla
rimangono piccole o si atrofizzano. -in senso generico, pigna; cono. -per
, prolungando indefinitamente la cadenza. -in un contesto figur. musso, ii-537
più o meno intenso e prolungato. -in partic.: sfregare un panno o una
termine ha assunto una connotazione negativa). -in partic.: compiere osservazioni o studi
in base allo studio dell'astrologia. -in partic.: cercare di indovinare,
dell'innesto della commedia pirandelliana? -in relazione con una prop. subord.
divinatoria o come scienza astronomica). -in senso generico: indovino, negromante.
, è assai bene espres -in relazione con una prop. subord.
gli strombettamenti irosi, ascol -in relazione con un compì, pred. dell'
suono simile a quello di una tromba. -in 2. intr. suonare maldestramente
tra scurabile. -in relazione con una prop. subord.
. tose. lanciare sassi con -in un contesto iperb. per indicare gli effetti
espressione della nostra generazione. -in espressioni iperb. o scherz. tommaseo
gruppo delle eolie, nel tirreno. -in vulcanologia, che presenta caratteristiche simili a
netto, troncato; rotto, mozzato. -in par- tic.: fratturato (un
dai nematodi del genere strongiloidi. -in partic.: malattia parassitarla comune nel
, molestia; incomodo, disagio. -in senso concreto: incombenza sgradita e fastidiosa.
che ha subito gravi ferite. -in partic.: che zoppica fortemente, storpio
di cui lo aveva coperto. -in espressioni enfatiche di minaccia o di imprecazione.
. riduzione della larghezza di una superficie. -in partic.: strettoia di una strada
o di fibre vegetali compresse insieme. -in partic.: mannello di paglia usato
provocarne il decesso o l'estinzione. -in partic.: travagliare a lungo con
il biancheggiare delle ville. -in senso concreto: seccatura. pascoli,
è attuata; il risultato ottenuto. -in partic.: parte della didattica musicale
. sonatore professionale di uno strumento. -in partic.: chi suona in un'
e rudimentali a quelli più raffinati. -in partic.: congegno elaborato, o costituito
, le tavolette ancora vergini. -in unione con un attributo o con una specificazione
uomo, essere e fare. -in partic.: organo sensoriale (e la
con vantaggi o un bene materiale. -in partic.: mezzo tecnico proprio di un'
sulla canonica ai don abbondio. -in maniera marginale, senza conseguenze gravi.
tipo delle costruzioni romaniche. -in senso concreto: costruzione, edificio, complesso
, scolastica, ecc.). -in unione con un agg. che ne designa
principale o secondaria). -in partic.: struttura portante: elemento di
, la struttura della società -in senso concreto: l'organizzazione o l'ente
a una rappresentazione lineare. -in senso concreto: l'organismo stesso.
obbligavano gli altri a riflettere. -in senso generico: costituzione del corpo umano;
dell'erbe graminifolie non pria conosciuta. -in senso generico: configurazione del tronco e dei
configurazione delle parti di un'entità. -in partic.: costituzione e disposizione delle
a pieghe, ecc.). -in senso generico: aspetto o conformazione di
e i metodi dello strutturalismo linguistico. -in partic., nella critica letteraria e
dei club forza igiene. -in espressioni comparai, per indicare la capacità
mai s'alza a volo. -in espressioni comparai, per indicare un fìsico
di tinteggiatura, verniciatura o lucidatura. -in partic.: decorare con l'applicazione
e all'installazione di stucchi decorativi. -in partic.: artista o artigiano che
alrintelaiatura con sostanze collanti. -in senso concreto: la parte stuccata,
, chi si applica allo studio. -in partic.: persona, per lo
2. sm. disus. studente. -in partic.: studioso di una determinata
, - ove porran studiare. -in relazione con un compì, introdotto dalla prep
scibile secondo le diverse materie e discipline. -in partic.: attività di tale tipo
per comporre e realizzare l'opera definitiva. -in partic.: disegno rapido e schematico
e quasi sparisca nel pensiero. -in senso concreto: gesto ben calcolato e non
svolgimento di particolari processi di lavorazione. -in partic.: serra riscaldata per riparare
i correggiuoli] e si stufino. -in partic.: sottoporre i bozzoli a stufatura
stufo morto. goldoni, v-1296: -in verità, donna florida, siete assai de
sm. moltitudine armata, esercito. -in senso generico: schiera o gruppo di soldati
lo stuolo dei parenti. -in partic.: séguito di un sovrano,
originalità, la bellezza o l'armonia. -in partic.: ricercato appositamente per suscitare
, la stella del sud. -in un ossimoro. piovene, 10-197:
innamorato di mazzola junior. -in modo esemplare. zena,
mia insensibilità era stupenda! -in senso antifrastico: che si segnala per il
mascherare un pensiero molto serio. -in modo superficiale, approssimato; senza originalità.
2. viva e profonda ammirazione. -in partic.: senso di meraviglia prodotto
turbamento dei sensi e dello spirito. -in partic.: stordimento dovuto all'ubriachezza
forza a un rapporto sessuale; violentare. -in partic.: privare della verginità con
bambini e di infermi di mente. -in partic.: secondo la morale
, iniziare, instaurare; scatenare. -in partic.: dare inizio a discorsi
l'apertura dal tappo o dal coperchio. -in partic.: stappare una bottiglia
e furia le bottiglie appena sturate. -in posizione pred. e con valore avverb.
in essa; guastare, rovinare. -in partic.: rattristare, funestare.
nessuno la sua bella donna. -in relazione con una prop. subord.
, sturbano la mente. -in formule di cortesia. bacchetti, 13-724
leva nelle giunture e negl'interstizi. -in partic.: smuovere o rimestare una
, incitato; istigato, provocato. -in partic.: provocato a guerra o
), sm. ant. nettatoio. -in partic.: stuzzicadenti. codice
un giubbone di pelliccia. -in su: v. in1, n.
/ su quest'acqua. -in senso generico: in un luogo.
giallo vigoroso che dà sul verde. -in sintonia con una stazione radio emittente.
e l'aveva presa sul tragico. -in una determinata condizione. pasqualigo, pref
più sù si gira. -in una stanza di sopra (anche nell'espressione
ciel che sì li avanza. -in groppa, a cavalcioni. novellino,
amorosi entro v'affisse. -in lungo e in largo. faldella,
nazioni da spadroneggiarvi su. -in paradiso. laude di assisi, 222
, cercò d'un crocifisso. -in superficie, a galla. dante,
budapest, praga, varsavia. -in relazione con un movimento dall'alto o con
l'amor che può tuttolocò. -in misura notevole o cospicua. chiaro davanzati
. giù, n. 7. -in capo su: a capotavola. giuliani
un giovanotto tanto mai bello! -in giù e in su: v. giù
. giù, n. 6. -in su: verso l'alto. dante
su, in giù agilmente. -in su (con valore aggett.):
non era gente molto in su. -in su e in giù: avanti e indietro
di un fa acuto. -in progresso di tempo, col trascorrere dei secoli
ant. capacità di persuasione. -in senso concreto: atto, parola volto a
, i suoi abitanti, ecc. -in partic. abitante o governante di tale
secondo il proprio giudizio; dipendente. -in partic.: apprendista o garzone in
una carica, una posizione). -in senso generico: modesto, umile (una
la corsia fu in subbuglio. -in disordine, in stato caotico. monti
non si mostravano tranquilli. -in subbuglio-, in condizione di costante insicurezza.
origine o si forma nel subconscio. -in senso generico: vago, indistinto;
delle scuole psicologiche non psicanalitiche). -in senso generico: attività psichica non compiutamente
sarebbero prossimamente subentrati alle autorità naziste. -in relazione con un compì, pred. che
figliuolo, sarìa regina. -in senso generico: prendere il posto di altri
nel l'attività produttiva. -in senso concreto: complesso di beni o
-sottomesso ai dettami della ragione. -in partic.: subordinato, asservito alle
tua maggior subiezione e servitude. -in senso concreto; atto di omaggio, di
senza conseguire altro risultato. -in una competizione sportiva, avere un punto segnato
un subisso di cause. -in partic.: profluvio (di parole,
una più che villanesca bellezza. -in modo avventato, senza riflettere. polomei
3. impulsività, impetuosità. -in senso concreto: atto impulsivo, irruente
la scuola del dottor bransby. -in partic.: che sopravviene imprevedibilmente,
disinvoltura di un momento prima. -in posizione pred. e con valore awerb.
a pubblicar lodi dell'avversario. -in posizione pred. e con valore avverb.
queste notizie subito subito subito. -in frasi ellittiche del verbo, come ordine,
sull'orlo di un abisso. -in , su, in su quel subito:
gradi alla deriva del disastro. -in partic., nel linguaggio sportivo, inflitto
istinti, le emozioni più basse). -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi
(anche in espressione iperb.). -in partic.: far alzare una persona
deprecabili, trasfigurandosi in valore spirituale. -in partic.: nel linguaggio della psicanalisi,
e felicità; favorito dalla sorte. -in partic.: che ha ottenuto la beatitudine
zione. -in partic.: depositato allo stato solido diretta-
vigore della passione e dello stile. -in partic.: intenso godimento che deriva
suolo / tu sì sublime ascendi. -in posizione di prestigio o di potere.
forse più che nell'arte. -in modo suggestivo. pellico, 2-383:
stringere fra le braccia tanta rara -in senso concreto: nozione o concetto profondo.
proibito di saper di lettera. -in senso concreto: frase, espressione sublime (
sotto stante ai monti. -in partic.: che si colloca fra il
si effettua e si esprime. -in secondo luogo, in seconda istanza, secondariamente
che istituisce un rapporto di subordinazione. -in partic. congiunzione subordinativa: che collega
, era punito o perseguitato. -in partic.: nel linguaggio giuridico, indurre
anche al tradimento, alla menzogna. -in partic.: nel linguaggio giuridico,
subprefètto, sm. ant. sottoprefetto. -in partic. in marin.: comandante
l'abbassamento del fondale. -in geotettonica, lento sprofondamento di un'in
può essere distinto un sistema complesso. -in partic.: entità statale facente parte
una questione che scottò in sicilia. -in partic.: che può usarsi nella preparazione
il matrimonio senza intoppi. -in relazione con una prop. soggettiva.
ci avesse rimesso qualcosa. -in relazione con una prop. soggettiva.
mie fatiche per sì felice succedimento. -in senso generico: evento, fatto.
lo più per diritto di nascita. -in partic.: insediamento come successore,
che ricorda le parentele tiestee. -in senso concreto: territorio acquisito per eredità
i diritti dello stato sulle eredità. -in senso concreto: asse ereditario, patrimonio.
un limite, finito o infinito. -in partic.: serie dei numeri naturali
4. discendente da un capostipite. -in partic.: figlio, rispetto al
acqua dalle narici nere fila. -in partic. aspirare il latte materno dalla mammella
un succhiello o con uno strumento analogo. -in senso generico: trapanare, trivellare.
in una gamba di seggiola. -in un'espressione comparai, per indicare uno
cui si leccavano molti le dita. -in un'espressione comparai, per indicare uno stile
per succiarne quel sugo dolce. -in partic.: aspirare il latte della mammella
questo incontro nelle memorie carducciane. -in modo eccessivamente semplice, informale e anche
con una forte aspirazione delle labbra. -in partic.: il succhiare l'epidermide
succio d'averle a conseguire. -in senso generico: godimento, soddisfazione, appagamento
fusto o di un tralcio. -in partic.: in selvicoltura, taglio del
di rilevare la presenza di liquido. -in partic. succussióne ippocratica: quella mirante
sono indegni delle nobili orecchie. -in senso concreto: gesto, comportamento vizioso,
o dell'ambiente in cui si vive. -in senso concreto: sporcizia che si deposita
un altro si trova a meridione. -in partic.: i paesi e le aree
posizione rispetto all'italia e all'europa. -in senso generico: i paesi caldi.
scuro, sudava ancora umidità -in partic.: produrre una resina a goccia
che gli si porge. -in espressione comparai, per indicare chi è preso
e umido (l'aria). -in partic.: mandar fuori, emettere un
sempre sotto la terra? -in partic.: la sindone. panigarola
adoro; reliquia delle reliquie. -in espressioni comparai, per indicare un manto
somma sua devozione e sudditanza. -in senso concreto: insieme di sudditi.
indipendente (come sinonimo di cittadino). -in par- tic., nel linguaggio politico-ideologico
. scomposto, distinto in parti minori. -in par- = voce dotta, lat.
concreto: azione riprovevole e vergognosa. -in partic.: comportamento sessuale illecito, vizioso
schietto (un colore). -in modo da insozzare, da imbrattare. dette
inedito, nella biblioteca vati -in relazione con il compì, di limitazione.
o dell'ambiente in cui si vive. -in senso concreto: sporcizia che si deposita
dal tempo su un'opera d'arte. -in partic.: incrostazione. carradori,
del sud contro quelli del nord. -in partic.: che appartiene all'esercito
con un dato punto di riferimento. -in partic.: esposto, volto a
particolari situazioni, funzioni o condizioni. -in partic.: che ripaga in giusta
sentivo sufficientemente padrona di me. -in discrete condizioni di salute. giordani,
soddisfa cimento di una necessità -in partic.: quanto basta per
, in virtù della comunione dei santi. -in partic.: offerta di preghiere e
diamoli ispedizione questa notte. -in partic.: sostegno materiale, sovvenzionamento
), sm. il suggellare. -in partic.: chiusura di un oggetto in
, una volontà certificatrice; sigillare. -in partic.: chiudere con un sigillo una
in un contenitore munito di sigillo. -in partic.: chiuso con sigilli di
, impedirne la manomissione; sigillo. -in partic.: sigillo regio o imperiale,
vero segno del comune di firenze. -in pistoia, antica gabella dei pesi e delle
un fatto esterno, da un'esperienza. -in partic.: innamoramento suscitato dalla persona
evento; gesto anche simbolicamente conclusivo. -in partic.: esito, destino.
. sommergere, inghiottire nei propri abissi. -in un contesto metaforico: comprendere totalmente in
fare o dire in date circostanze. -in senso concreto: ciò che è suggerito
acqua borica, impacchi freddi. -in relazione con una prop. subord.
di tornare sulla sua poltrona. -in relazione con il discorso diretto. pirandello
ogni giorno un sacrifizio nuovo. -in relazione con una prop. pred.
, alluso senza essere espressamente dichiarato. -in partic.: proposto per essere ulteriormente
vasetti di sugna e di pomodori. -in espressioni comparai, per indicare bianchezza o
che involge gli arnioni. -in similitudini, per alludere alla grassezza di una
salsa omogenea costituita da svariati ingredienti. -in partic.: quello preparato con pomodoro
d'una bella / vaccherella. -in espressioni scherz., con riferimento alla virilità
da un uomo scarnito. -in sugo (con valore aggett.):
suoi piedi, lo scongiurava. -in sugo e in sostanza: nella totalità dei
l'innesto] s'appiglia. -in senso concreto: linfa di un organismo vegetale
e felicità; favorito dalla sorte. -in partic.: che ha ottenuto la beatitudine
i sultani e i califfi. -in espressioni comparai, per indicare una condizione
per gratitudine e per interesse. -in relazione con un nome proprio, per indicare
donna prossima a partorire. -in relazione con un numerale, per indicare l'
sapesse che sono dei suoi. -in partic.: i genitori. fenoglio
su percorsi ripidi o accidentati). -in senso generico: il fondo della scarpa
, o suolo del ponte. -in agronomia, soprassuolo. -per simil.
e un rovescio di parmigiano. -in partic.: ciascuno degli strati di ingredienti
dolce) o di una parola. -in linguistica, fonema e, in partic.
etimologie, suoni e flessioni. -in senso generico (e con valore improprio)
per aria. -rumore corporeo. -in partic.: sibilo prodotto dalla respirazione
certi arcadi della filantropia. -in suono: con determinate parole (e introduce
nel prezioso sangue suo. -in espressioni comparai, per indicare umiltà e
che è questo? ». -in relazione con il nome scelto all'atto della
pippa sua moglie e suoro. -in unione con un agg. possessivo in forma
del cammino, di un viaggio. -in partic.: doppiare con la navigazione
togliere a tutte la superbia. -in una rappresentazione allegorica o come personificazione.
dagli altri suoi pari. -in superbia (con valore aggett.):
la superbiosa demenza del semidio. -in un ossimoro. c. carrà,
e guerreggiò contra corrado. -in una sineddoche (in partic. nell'espressione
o fisiche eccezionali superiori alla media. -in partic.: che ha attributi sessuali
o è più alto di qualcosa. -in partic.: che si erge al di
, una ripetizione del tutto pleonastica. -in partic.: parte di un'opera letteraria
, di un corpo, ecc. -in partic.: che è proprio, che
hanno dotato dolori e preoccupazioni. -in senso concreto: azione, comportamento, scritto
coltelletto superfizialmente la raschia. -in modo non radicale, imperfettamente. serao
ebbe superficialmente o per metà. -in modo incompleto, parzialmente. giordani,
, è contenuto: superficie interna). -in senso generico: spazio pianeggiante, piatto
nelle prime luci dell'alba. -in superficie, per tutta l'estensione.
acidi, fatui, agri. -in superficie, con uno strato spalmato superficialmente.
che si ricava da una situazione. -in partic.: parvenza empirica (contrapposta alla
anche la più tranquilla e morigerata. -in superfìcie, a una considerazione o osservazione
ecclesiastici il possedere superfluamente. -in consumi o spese non necessari. guicciardini
uno stile di vita semplice e parco. -in senso concreto: insieme di beni,
affidava incarichi di squisita superfluità -in senso concreto: atto, operazione, istituzione
della superfluità esplicita di ogni fondamento. -in senso concreto: argomento, concetto, espressione
la superfluità di quella allegrezza. -in senso concreto: occupazione vana, intrattenimento
parole sarebbero state superflue. -in posizione pred. e con uso avverb.
di due milioni mensili. -in una disposizione grafica. bontempi,
rappresentato da un numero più alto. -in partic.: più elevato, più
una condizione o di un'aspettativa. -in partic.: che travalica le forze o
che gode di più elevata considerazione. -in partic.: più eminente, più
in una congregazione, in un ordine. -in partic.: chi dirige una comunità
fu intimata la soggezione. -in senso concreto: persona o organo collegiale che
isperanza per la prima elezione. -in relazione con un agg. qualificativo.
/ cime l'alpi. -in partic.: altissimo nell'atmosfera (le
vista della lotta alla criminalità organizzata. -in partic.: capo della direzione investigati
scatenare forze soprannaturali; attività divinatoria. -in partic.: credenza nella comunicazione fra
scrupolosità; comportamento formalistico, cerimoniosità. -in partic.: rigida osservanza del formalismo
ciò che venia dagli antichi. -in base a credenze popolari, prive di verifica
temperatura superiore a 5000 ^ kelvin. -in senso generico: temperatura elevatissima.
attività, di una fase di essa. -in partic. supervisore casse: nella grande
economica di un film. -in radiofonia e in televisione, chi controlla il
chissà quale storia le andava inoculando. -in relazione con un agg. fanfani,
mani e i piè distesi. -in posizione orizzontale. pasolini, 1-124:
un bambino in terra alla supina. -in supino: con una superficie di taglio orizzontale
dal freddo le gracili membra. -in un'espressione comparai, per indicare il livello
poco o nulla coltivato. -in partic.: che costituisce un supplemento o
che non lo si guardasse. -in formule di cortesia, in partic. nel
benefichi supplicato che senza suppliche. -in un contesto metonimico. manzoni, 314
detto pigliamo nella mente nostra. -in senso concreto: ciò che è richiesto con
; che chiede benevolenza e indulgenza. -in partic.: che supplica la persona
. supplicemente il ti ridomanda. -in formule convenevoli di omaggio. l
assenza o alla perdita di qualcuno. -in partic.: provvedere a colmare le perdite
generale quando questi è assente. -in partic.: svolgere un incarico d'insegnamento
: ciò che ne è causa. -in partic.: persona insopportabile, molto
d'alberi e di case. -in relazione con una prop. subord.
la soppose al pispino. -in partic. offrire il dorso a sostegno di
era stata provvisoriamente collocata. -in orologeria, perno che sorregge un asse fissandolo
, l'autentico e il supposto. -in relazione con il compì, pred.
svaniva, perfezionandosi nel filosofare. -in supremo grado: in modo impareggiabile; massimamente
una ciocchettina di neri capelli. -in posizione sovrastante, incombente. girone il
, dal mandatario speciale. -in senso generico: far subentrare qualcuno nelle
l'autore, surrogare il riflesso. -in partic.: usare un prodotto o una
e generalmente con un costo inferiore. -in partic.: miscela sostitutiva del caffè
ove accettassi offerte che niun galanavversità. -in partic.: che può essere adibito a
stimolo, impulso a fare qualcosa. -in partic.: scatenamento di una guerra
una reazione o una funzione fisica. -in partic.: eccitare la libidine.
vi si trovoron suso. -in posizione elevata. restoro, 6-7:
nella pelle della verga loro. -in alto (in una raffigurazione cartografica).
ancora io te ne cangi. -in cielo. dante, conv.,
in alto suso splende. -in paradiso. dante, par.,
e ritornò suso notando. -in groppa, a cavallo. cavalca,
per quella fiumara in suso. -in suso e in giuso, suso e giuso
amaro, orò a dio. -in relazione con una parte del corpo.
ha, biondi e rigoleli. -in groppa a una cavalcatura. elucidano volgar
vero; e dormivi suso. -in suso: verso l'alto, all'insù
di panno biso rusticale. -in avanti, in più (in relazione con
suso demmo noi a lui. -in suso (con valore aggett.):
intenzione ostile di altri; sospettare. -in partic.: ritenere una persona colpevole
che dall'oste m'allontani. -in relazione con una prop. subord.
sua mente non ebbe mai. -in costruzioni sintattiche analoghe a quelle lat.
ei prosperassero o intristissero. -in relazione col compì, pred. pallavicino
suspizione di obblianza per parte mia. -in una rappresentazione allegorica. alberti, iii-92
volta uno sbocco al mare. -in secondo luogo, secondariamente. dante,
susseguenza e non per antecedenza. -in senso concreto: avvenimento successivo nel tempo
quel che importa la dote. -in caso d'inapplicabilità della norma principale.
uguale, senz'ombra di sussiego. -in sussiego (con valore aggett.):
, all'anima o alla sostanza). -in senso generico: realmente esistente (un
. 7. sostentamento. -in senso concreto: quanto occorre per garantire
le premesse sono false. -in partic.: nel linguaggio filosofico, esistere
3. onda sismica sussultoria. -in senso generico: scossa di terremoto.
di un sentimento, di un'emozione. -in partic.: fremito di gioia,
per la stanza. -in grave ansia, agitazione, inquietudine.
è profondamente ingiusto sussumere degli atteggiamenti umani -in tutta la loro varietà, in tutte
che [questa scenetta] venga sussunta -in tutto il suo squallido e ridicolo realismo
. produrre un rumore lieve e continuo. -in partic.: mormorare, gorgogliare (
del susurrar delle fronde. -in un contesto figur. c. sterbini
gli sussurrava dietro parole perdute. -in relazione con una prop. subord.
a proposito del padiglione. -in relazione con una prop. subord.
2. rumore sommesso e continuo. -in partic.: mormorio di acque che
simil. membro o parte del corpo. -in partic.: fascio muscolare che consente
accepti per nostri fedeli. -in una ipallage. antonio di meglio,
liquido con le labbra mediante aspirazione. -in partic.: aspirazione del latte dalla
avevano svagato, in borgata. -in relazione con una prop. subord.
. ant. distratto, svagato. -in partic.: distolto dal pensiero di
che si furono i tumultuanti. -in senso concreto: ciò che è stato sottratto
utilizzata per la loro svalutazione. -in senso improprio: riduzione del capitale sociale.
lo romperai, testa svanita. -in senso attenuato: svampito, molto distratto
cui non godevano che l'usufrutto. -in partic.: perdita di denaro.
che per me erano svantaggiosi. -in partic.: dannoso economicamente. broggia
corso un tempo nel regno lombardo-veneto. -in senso generico: moneta, denaro.
modi svariati, in molti modi diversi. -in par- g. bianchetti, 1-210:
. variazione; differenza, diversità. -in senso concreto: aspetto, caratteristica differente.
errore (specie grave, grossolano). -in partic.: errore linguistico.
agg. ant. diverso, differente. -in partic.: che si discosta dalle
errore interpretativo o valutativo; cantonata. -in senso concreto: la parola, l'
-comportamento fuori della norma, esagerazione. -in partic.: grossolano errore politico, economico
cono (per lo più rovesciato). -in partic.: potare una pianta,
si ottiene, la parte così lavorata. -in partic.: forma conica che si
propugnato dal nazionalsocialismo in chiave antisemitica. -in senso concreto: insegna, distintivo che
facoltà sensoriali, le funzioni vitali. -in partic.: eccitare i sensi, gli
fatto; sprone ad atteggiamenti virtuosi. -in senso concreto: ciò che costituisce uno
, anche, a tenerla desta. -in partic.: orologio fornito di soneria
approfondimento e uno svelamento di verità. -in partic.: rivelazione della propria nascosta
sarebbe stato soltanto fabrizio. -in relazione con una prop. oggettiva, dichiarativa0
precedentemente ignoti o di difficile interpretazione. -in partic.: decifrare una lingua sconosciuta
più rapido, più svelto. -in partic.: snellimento del traffico; semplificazione
5. scaltro, smaliziato. -in partic.: che ricorre a sotterfugi
-figur. affrontare ogni difficoltà o sacrificio. -in artic. sottostare a ingenti spese,
tutto quanto quel notturno conciliabolo. -in senso concreto: atteggiamento o discorso rozzo,
madre tutta svenevolezza e civetteria. -in senso concreto: atto o discorso improntato a
chi non vi attende. -in senso concreto: tratto stilistico stucchevolmente lezioso
altrui né grati né graditi. -in senso concreto: azione che denota volgarità,
mia faccia svenevolmente cachettica. -in modo stucchevolmente lezioso. pasolini, 17-258
aperto, disposto a ventaglio; sparpagliato. -in partic.: lasciato ricadere disordinatamente sul
/ fischiano pei marciapiedi. -in senso concreto: atto avventato, sconsiderato.
egli sventolasse il cuore. -in espressioni iperb. e iron. caro
lanciati in aria e sventrati. -in contesti iperb. tansillo, 3-11:
di una conduttura sventrata. -in partic.: che ha il rivestimento lacero
ci ha fatto ai grazia. -in partic.: sconfitta, disfatta.
minuto a quella sventurata madre. -in espressioni esclamative. guittone, 118-5:
pellegrin d'amore / convenienti. -in espressioni esclamative. varchi, 22-3:
chiazzato di macchie di colore acceso. -in partic.: illividito e congestionato (il
taggine. -anche: impudicizia. -in senso concreto: at svergheggiare
-anche: lascivia, impudicizia. -in senso concreto: atto, comportamento licenzioso
(un animale, un insetto). -in par- tic.: nel linguaggio biologico
mancanza di garbo, grossolanità. -in senso concreto: atto o comportamento sgarbato,
il legno detto verzino. -in espressioni comparai, per indicare il rossore
mondato della gluma (un cereale). -in partic.: sottoposto a sbramatura (
e secchi in vetta. -in un contesto metonimico. - anche assol.
o, anche, a un vizio. -in partic.: terapia disintossicante, disintossicazione
può farle un semplice commissario. -in relazione con il discorso diretto. fenoglio
sviluppo una pellicola fotografica o cinematografica. -in senso generico: sottoporre a sviluppo e
20. giungere alla pubertà. -in senso generico: acquisire la compiuta maturità
necessità del suo sviluppo cerca di alleare -in contratti chiari, con sanzioni -il rispetto
sviluppo (una pellicola fotografica). -in senso generico: che ha subito i
più genericamente di un sistema economico. -in partic.: intensificazione della presenza di
delle linee e l'ampiezza degli angoli. -in senso concreto: la figura piana ottenuta
fidecommissi e le manimorte. -in partic.: ritirare una merce dal deposito
da quanto avvince, stringe, circonda. -in partic.: sciolto da un abbraccio
comm. francesco ceriana. -in partic.: liberazione di un bene dal
. tamente legato o inviluppato. -in partic.: districare rami o tralci
, svizzeri e tedeschi. -in partic.: che appartiene al corpo di
rivolgersi altrove per le proprie necessità. -in partic.: far perdere il desiderio sessuale
, nonmalvolentieri, con scarso impegno. -in partic.: senza curante, scostante.
una svogliatezza, poi una febbre -in partic.: che dimostra scarso interesse e
, ricercatezza; lambiccatura, incontentabilità. -in senso concreto: ciò che appaga tale
/ trepido su le gronde. -in una rappresentazione della resurrezione di gesù cristo
coniglio oppure un uccello svolazzante. -in una rappresentazione pittorica. fanzini,
10. convincere, persuadere. -in partic.: indurre con -avere luogo,
aleggiare di angeli o di farfalle. -in senso concreto: lembo di una stoffa,
particella pronom. srotolarsi, svolgersi. -in partic.: allungarsi distendendo le spire (
. scomparsa di qualcosa da un luogo. -in partic.: sparizione di una merce
-in chirurgia, sottoporre ad ablazione organi o tessuti
. perdere tutto il proprio contenuto. -in partic.: dissanguarsi (il corpo
tutti (didascalia musicale). -in elettromagnetismo, maiuscola non puntata, è
terminano lo sviluppo nel timo. -in termologia, minuscola non puntata, è simbolo
, gastroenterico e del sistema nervoso. -in senso generico: uso abituale ed eccessivo
, recante iscrizioni o figure incise. -in partic.: tavoletta spalmata di cera
scolpito / esser deve costui. -in senso generico: assicella. imperiali,
tabella piccola, contenente pochi dati. -in partic.: la serie dei prodotti di
nella luce della sera estiva. -in partic. edicola chiusa nella quale si conserva
romani, tenda o padiglione militare. -in partic., nel linguaggio religioso: la
cantassero gli accennati salmi. -in senso generico: tenda o capanna usata come
. figur. sede di beni spirituali. -in partic.: nel linguaggio scritturale,
secondo la concezione sensistica o spiritualistica. -in senso generico: mancanza di ogni cognizione
(tàbulo). compilare una tabella. -in partic., matem.: compilare
di cuneo, praticata su una superficie. -in senso generico: scalfittura, intaccatura,
circonferenza della ruota di un meccanismo. -in partic.: intaccatura della spartiora di
graduata che indicano una determinata misura. -in partic.: ognuno degli intagli posti
denaro, parsimonia esagerata, avarizia. -in senso concreto: atto che denota tale caratteristica
state legate penne di tacchina. -in senso generico: tacchino (in partic.
didi di origine australiana; talegalla. -in espressioni comparai, per indicare l'aspetto
, sostenere o sollevare un oggetto. -in partic.: cuneo che, prima
sf. ant. pezza, toppa. -in partic.: ritaglio di cuoio o
coloro che la contrastano. -in partic.: che non pronuncia parole sulla
non articolare parola, stare zitto. -in partic.: non osare di parlare
in distanza e ascoltare i clamori. -in una sineddoche.
do il glorioso vanto di appellarmi. -in espressioni enfatiche per indicare l'inadeguatezza di
nel parlare o anche nello scrivere. -in partic.: non riportare una notizia
non parlare più, fare silenzio. -in partic.: trattenersi dal parlare, dal-
in ciò che riesce a tacere. -in relazione con una prop. subord.,
: operazione di misurazione della velocità. -in partic.: misurazione della velocità istantanea
manifesta con scosse sismiche alquanto brevi. -in senso generico: scossa sismica repentina e
entra nell'animo e lusingati. -in modo non evidente esteriormente, non manifesto;
) i diritti vantati da una persona. -in partic., indurre il titolare di
sentimento, uno stato d'animo. -in partic.: mettere in pace la coscienza
120 d. c.). -in partic.: orientamento politico-culturale, diffuso
storiografica e della figura di tacito. -in partic.: scrittore politico dell'età
ascosa e tacita ti stai. -in relazione con una sineddoche. aretino,
fare qualcosa il più silenziosamente possibile. -in partic.: il non rispondere a
/ fa salvo il tafanario. -in espressioni comparat. e ingiuriose. c
di maestà, terror dei tafani. -in espressioni comparai, con riferimento a cose e
e importuna, seccatore; impiccione. -in partic.: corteggiatore, spasimante insistente
messa al bando da un territorio). -in partic. nelle espressioni mettere, porre
scafo. -esecuzione capitale cruenta. -in partic.: decollar. mannelli,
tagliare, l'essere tagliato, taglio. -in senso mi. concreto
per consumare il pasto. -in relazione con la specificazione dell'uso.
i tagliandi-mensa del primo turno. -in partic.: parte staccabile di un titolo
trangugiò in fretta i bocconi. -in partic.: separare le pagine ancora unite
più securo ed irremovibile gaudio. -in un ossimoro. — anche assol.
tempo rami ed alberi secchi. -in un contesto metaforico osceno. l.
prua perché la nave scenda. -in partic. tagliare vancora: troncare le funi
anche in espressioni iperb.). -in partic.: recidere la lingua per rendere
organi più gelosi bisogna tagliarlo. -in un contesto metaforico. mezzanotte, 167
tagliarle le sue poche possibilità -in relazione con una prop. subord.
tagliarlo con quello greco. -in un contesto metaforico. algarotti, i-x-iii
o spezzettato mediante uno o più tagli. -in partic.: affettato (un cibo
. strumento fornito di lama tagliente. -in partic.: taglierina per carta o per
generico di diverse macchine per tagliare. -in partic.: nell'industria della carta,
manuale o con un'apposita macchina. -in partic.: che svolge il mestiere
lama o con un'apposita macchina. -in partic.: taglio del legname
recisione delle parti di una pianta. -in senso concreto: la parte tagliata o intaccata
o di una parte del corpo. -in senso concreto: la ferita inferta con un'
taglie, di tributi iniqui e vessatori. -in guicciardini, 13-ix-iqo: gaspar guld si intracterrà
e i taglieri loro. -in espressioni comparai, per indicare la forma
di uccidere, specie in combattimento. -in partic.: colpo, fendente.
il dintorno della materia sconficcabile. -in sartoria, tecnica di ritagliare dal tessuto i
fusti, di rami, di virgulti. -in partic.: potatura. soderini
per questo si dice spicchio. -in partic.: ciascuno dei pezzi in cui
anche nell'espressione articolo di taglio). -in partic.: articolo in carattere corsivo
, i caratteri bodoniani). -in una lettera fusa, parte sporgente dal quadro
taglio e di punta. -in posizione obliqua, di sbieco, con una
egli l'accocca col tagliolo. -in partic. punzone ideato nel sec. xvi
costituisce il fondamento delle parti soprastanti. -in partic.: diaframma di tenuta delle
per lo più in una dimora signorile. -in partic.: camera nuziale.
.. in dicto consiglio. -in epoca medievale, il palco su cui venivano
vasta terra collo spirito de'venti. -in una rappresentazione iconografica. c. bragaccia
gli allaccia i talari al piede. -in contesti figur. battista, vi-1-87:
che si presenta in aggregati scagliosi. -in senso generico: roccia eruttiva di aspetto
s'incantano nell'aria. -in relazione con una prop. consecutiva.
se ne caricavano delle barrocciate. -in un'espressione esclamativa, anche ellittica.
, appassionata all'oggetto. -in relazione con una prop. consecutiva.
con astuzie di piccolo malfattore? -in correlazione con quale. dante, conv
conoscenza, tale la volontà. -in relazione con quanto. ramberto malatesta,
ore, tali volte piscia. -in relazione con tanto. g. faba
] ritrovo me stesso bambino. -in relazione con un nome proprio. codemo
c'è il tale. ricevilo. -in relazione con un appellativo (come madonna,
vita che più loro talentava. -in relazione con una prop. soggettiva all'inf
attività, arte, disciplina, ecc. -in senso generico: grande capacità, ingegno
corso nella repubblica di slovenia. -in senso generico: denaro. b.
, non si vede quasi. -in partic.: accestire (il frumento)
di un carciofolo tallito. -in un contesto metaforico sessuale. canti carnascialeschi
sono i seguenti signori. -in partic.: nelle scatole di medicinali,
peggiore, ne vengono talmente tanti. -in correlazione con qualmente-, così...
in ogni parte operante. -in costruzione correlativa o disgiuntiva. lorenzo de'
talor, talor mi secca. -in correlazione alternativa con altrove, sempre o
etruschi per fondarvi città. -in costruzione correlativa o disgiuntiva. fra giordano
e talotta con parte. -in correlazione alternativa con spesse volte-, sovente.
neurotrico (neurothricus gibbsi). -in espressione comparai, in partic. per indicare
quadrighe tratte da cavalli bianchi. -in correlazione con altro: alcuni...
taluno, nuotavano nell'idilio. -in relazione con un compì, partitivo.
vuole integrare la conoscenza naturalistica. -in correlazione con altro, talaltro-, qualcuno.
signore ricco e stanco della vita. -in costruzione correlativa o disgiuntiva. casti,
e talvolta di critica. -in correlazione con alle volte, talaltra, o
amo, / e, vivo, intamo -in pene tamante, / di chi tamante
tu con pazienzia non vincessi. -in una prop. correlativa. ovidio
curro, tamanto amador io sum. -in partic.: tanto profondo (una ferita
v 3793], xxxv-7: vivo intamo -in pene tamante. 4.
amo, / e, vivo, in-tamo -in pene tamante, / di chi tamante
persona rozza, grossolana, maleducata. -in partic.: giovane della periferia delle grandi
, sm. tamburo di piccole dimensioni. -in partic.: piccolo tamburo cilindrico a
a scaldare i lenzuoli. -in espressioni comparat. per indicare una persona
che vien detto futuro? -in espressioni comparai, in partic. per indicare
ordini addosso a'grandi. -in età comunale, specialmente a pisa, cassa
una piccola sotto- scrizione. -in partic. pagare sul tamburo: pagare all'
sulla pelle dei tamburoni. -in espressione comparai salgari, 8-88: il
e tampoco la vista di tito. -in risposte o affermazioni negative per escludere risolutamente
tana della valle invisibile. -in partic.: covo di malviventi.
nelle tane, nelle mura. -in senso generico: dimora, abitazione.
mentre è tutto tangibilità e senza scampo -in ogni dove, in ogni forma -
, della birra, ecc. -in partic.: quello che si ottiene dalle
tr. disus. sottoporre a tributi. -in partic.: censire un territorio stabilendo
/ a provocare delle scosse. -in un tantino: in poco tempo.
-in correlazione con quanto o come per indicare
conseguire un fine determinato; bastante. -in partic.: adeguato alla gravità di una
tante ragazzette smaniose e svergognate. -in correlazione con quanti per indicare corrispondenza di
-fra tanto-, v. frattanto. -in quel tanto-, in quel tempo, allora
che seppe i suoi proponimenti. -in questo tanto: nel frattempo. febus-el-forte
questo onore ke avea tamantu. -in espressioni enfatiche, per lo più con riferimento
, ha mai sofferto tanto. -in relazione con una prop. consecutiva.
all'ospedale maggiore di udine. -in forma ellittica. oroscopo di guicciardini,
decore della buona indole. -in relazione con un agg. ritmo laurenziano
aveva mai pensato così tanto. -in relazione con un aw. giacomo da
cuore dall'orecchio dalla vista. -in relazione con un numerale per indicare una
avevan avuto a patire qualche sopruso. -in relazione con un agg., a cui
premuniti con diplomatico stratagemma. -in forma iterata: appena. giuliani,
li soccorrevoli tanto solamente. -in un'espressione negativa e in relazione con l'
a collocarla tra costruzioni ardite. -in costrutto correlativo (tantopiù... quantopiù
, fondato sul taoismo; taoistico. -in partic.: sorto sul fondamento ideologico
dalla scena del mondo. -in un'espressione comparativa, con riferimento all'
: 'tappeto rotante'. -in un contesto figur., con riferimento a
di assicurare un tiraggio uniforme. -in partic.: chiudere con il tappo una
. figur. risolvere una questione spinosa. -in par- tic.: pagare un debito
, con una capsula. -in senso concreto: la chiusura che se
napoletana per il caffè. -in un'espressione comparai, per alludere ad un
piena di rimembranze cocenti. -in un contesto metaforico. tornielli, 501
liccio, del secolo xviii. -in partic.: arazzo figurato. cesariano
gli atterrò sulla schiena. -in relazione con una prop. subord.
che venezia voleva da lui. -in relazione con una propr. oggettiva.
. a un'ora avanzata del giorno. -in partic.: sul finire del pomeriggio
a un limite di tempo determinato. -in partic.: inoltrato nella sera,
riconoscimento, di identificazione, ecc. -in partic.: quella che riporta il
passioni, sentimenti o situazioni esterne. -in partic.: passione amorosa o desiderio
, agg. provvisto di tarozzi. -in partic. cavo tarozzato: cavo conduttore di
fur tutte in cenere disfatte. -in un contesto allegorico, rendere vana l'azione
freno, reprimere un determinato atteggiamento. -in partic.: annullare le resistenze di
suoi remi era tarpata. -in espressioni comparai, per indicare una persona
palpebre, donde spuntano le ciglia. -in anatomia comparata, nei tetràpodi, la parte
un tempo tartaruga di cuoio. -in espressioni comparai boccalinx, i-298: più
tartassata, sf. grave batosta. -in partic.: disfatta dare allo spedale
: risotti, fondute, crostini? -in un'inter., come esclamazione di stupore
da tenere distinti dagli altri. -in un contesto osceno. allegri, lvii-157
organo o cavità a forma di sacca. -in par- tic.: piccola rientranza costituita
, come nelle foglie di iperico. -in senso generico: orifizio di varia conformazione
, sf. filat. piccola tasca. -in partic.: piccola busta di plastica
di gruppo (mutua assistenza). -in partic. nell'espressione tassa di lavoro
una persona, una situazione). -in partic.: applicare una sanzione pecuniaria
dal ministro delle finanze. -in partic.: stabilire i prezzi di merci
ecc.; inderogabilmente, obbligatoriamente. -in partic.; in modo inderogabilmente stabilito
di una determinata situazione di fatto. -in partic.: accertamento dell'esistenza e
sm. bot. bosco di tassi. -in partic.: coltivazione specializzata di tassi
tasso, contro il malocchio. -in espressioni comparai, con allusione a chi dorme
valori, espresso mediante una percentuale. -in partic.: importo, percentualmente espresso
soprattutto in lavori di meccanica di precisione. -in senso generico; incudine.
il comportamento sciamante si porterò il conto. -in verità che ella è tasta che si può
co'i piedi il suolo. -in relazione con una prop. interrog.
, buttan sottosopra la casa. -in partic.: palpare una parte del corpo
con pertiche o con appositi strumenti. -in partic.: perforarlo con la tasta
quarto, non può. -in partic.: mettere alla prova il nemico
uve in appositi cestelli. -in partic.: nel microcomparatore, particolare
fosse e ticchettava col tasto. -in senso generico: qualsiasi pulsante o interruttore
per annientarli poi tutti insieme. -in senso concreto: operazione di addestramento militare
. similmente 'tatticista', 'tatticistico'. -in partic.: chi adotta per il gioco
e della sollecitazione unitaria al taglio. -in partic.: la particella carica instabile
ha forma o aspetto di toro. -in partic., nell'antichità classica, come
nei discorsi di sociologia letteraria. -in partic.: perissologia. -forma del
proposizioni elementari che lo compongono. -in logica matematica, nel calcolo delle proposizioni,
d'amici, d'omaggi -in tavola (con valore aggett.):
scrittorio in metallo, legno o pietra. -in partic., nell'antica roma,
di alcuni tipi di organi collegiali. -in partic. tavola valdese-, il supremo organo
più usato al plur.). -in partic. tavola reale-, gioco che si
re e de'collegati. -in tavola (con valore aggett.):
usato nel medioevo; targa, targone. -in partic.: a perugia e
a mezzo 'l verno aggiaccio. -in senso osceno. genitali femminili. leonardo
che occupano una tavola, un tavolato. -in partic.: quantità di pane posto
tavolato di mattoni. -palcoscenico teatrale. -in un contesto metaforico: la realtà fittizia
particolari giochi di società o di ruolo. -in senso generico: tavolo da gioco.
come con tele di ragno. -in contesti figur. salvini, 39-iv-69
chiaro, fin troppo acuto. -in partic.: quantità di liquido o altra
non te le sognavi nemmeno. -in posizione proclitica rispetto a un pron. atono
ma te ne farò avvisata. -in posizione proclitica rispetto a ne. guarini
su noi; ten pnego. -in posizione enclitica atona rispetto al verbo e
ti fa la pelle. -in funzione di compì, di termine: ti
che ha la forma della lettera t. -in partic.: baglio a te-,
la preparazione di bevande mediante infusione. -in partic.: tè dei gesuiti o tè
qui una prima cinghiata. -in partic., raddoppiato, come richiamo o
sul lato di terra. -in un'espressione comparativa, con riferimento al
sportiva, di studio o di lavoro. -in partic.: squadra sportiva.
dissimulato la insufficiente sincerità. -in senso concreto: atteggiamento, comportamento considerato
essere teatro di qualsiasi vicenda. -in partic. teatro di o della guerra:
teatro della mia testa. -in espressioni metaforiche che alludono alla componente di
si sforalla vita ritirata e contemplativa. -in partic.: rifugio, zava a
più nero, con venature dorate. -in partic.: presso i romani, il
nubi irragiungibili di astrattezza. -in partic. l'insieme delle regole compositive sulle
parte tecnica e delle officine. -in relazione con un agg. che ne specifica
la presentazione di un memoriale. -in senso generico: chi conosce molto bene una
di una luce totale. -in partic.: fondato sull'applicazione delle regole
cultura tecnica specializzata necessaria. -in relazione con un agg. che specifica il
, che si riferisce alla tecnocrazia. -in partic.: fondato sulla tecnocrazia (
fasi linguistiche eroiche -si udiva, dai buchi -in cui un metalinguaggio, come sarebbe il
volontà, checché vadano scoreggiando i tedescofili -in un paese che domani sarà in guerra
un vassoio e si avvicinò. -in teglia (con valore aggett.):
tra l'esterno e l'interno. -in partic.: la pelle, il tessuto
corredo tutto di vera tela. -in relazione con un agg. o un compì
23. anat tessuto connettivo. -in partic.: tela sottocutanea o subcutanea
alle altre parti dello stesso sistema. -in partic.: ciascuna delle componenti fisse
ascendendo e discendendo ne'canaletti. -in partic. montatura degli occhiali. citolini
vari elementi che compongono la macchina. -in partic.: struttura di lamiera d'acciaio
numeri ordinativi di ciascun biglietto. -in legatoria, attrezzo, un tempo in legno
telecomandare, tr. comandare a distanza. -in partic.: azionare a distanza i
o congegno trasmittente usato per telecomandare. -in partic.: piccolo dispositivo a raggi
. addetto a servizi di telecomunicazione. -in partic., nella marina militare,
serve di sistemi telematici multimediali. -in partic.: sistema di insegnamento universitario
, in partic. assiduamente. -in partic.: chi è solito parteci
-in un'organizzazione criminale di rapitori, chi in
linea usata per comunicazioni di emergenza. -in partic.: quella diretta fra la casa
, riproducendola in disegni schematici. -in senso concreto: teleradiogramma. m.
zone sprovviste di insegnamenti superiori. -in senso generico: l'insieme degli insegnamenti scolastici
con l'ausilio della telematica. -in partic.: controllo medico esercitato con mezzi
momenti sfiora un po'tutti. -in relazione con una prop. subord.
di una conversazione o di uno scritto. -in par- tic.: materia, soggetto
. insieme di temi, di argomenti. -in partic.: il complesso di motivi
si riferisce al tema di una parola. -in partic. vocale tematica: quella che
chi è tementi - fugge villania. -in relazione con una prop. subord.
e fastidiose saccenterie degli insolenti. -in partic.: paura di essere riconosciuto autore
mise a trotteva vergogna, impudente. -in partic.: che si comporta zani
sine rubore'. fagiuoli, ii- -in posizione pred. e con uso avverb.
allusivo e pieno di sottintesi. -in partic.: che intraprende un'azione legale
chiamandone di più me usurpatore. -in partic.: che osa sostenere argomenti contrari
deliba i tuoi dritti ogni pensiero. -in relazione con una prop. subord.
il primo che l'offese. -in relazione con un compì, indiretto.
passi verso l'aperto. -in partic. essere in trepidazione per il timore
, consistente in temerità giudizio, -in relazione con il compì, di termine analogo
. casualità della sorte o degli eventi. -in sengnore, se la lingua non temesse
e raffredda menti rapidi. -in senso concreto: l'insieme delle ope
psichici che ne derivano. -in relazione con un agg. che indica il
provvedimento per fronteggiare una situazione deteriorata. -in partic.: ripiego, espediente per
perché funzioni in un certo modo. -in partic.: regolare un orologio.
fossero adatti al contrappunto. -in contesti figur., con riferimento all'ispirazione
in quello stare temperatamente. -in misura equidistante fra il caldo e il freddo
l'inverno temperatamente calda. -in modo perfettamente equilibrato (con riferimento alle
che le diminuisca la frigidità. -in partic.: annacquato per attenuarne la gradazione
soldo, non ancora temperata. -in espressioni comparat. per indicare oggetti aguzzi
e nel verso è temperato. -in senso generico: privo di sottigliezze formali o
pe 'l pasto della sera. -in partic.: clima temperato. serdim
) molto meglio dell'uomo. -in partic.: equilibrio perfetto di uno stato