avrebbe resa sospetta la virtù stessa. -in senso generico: sorvegliare un edificio.
appena a volare; piccolo della rondine. -in senso generico: rondine (con connotazione
intemo dell'orecchio o nella testa. -in otoiatria, percezione soggettiva continua o intermittente
ronzio delle sue incessanti preghiere. -in un ossimoro, per indicare la sensazione di
cranio roridi di sudore. -in partic.: bagnato dal sudore della morte
essenziali e vitamina c. -in unione con attributi che ne indicano la varietà
. pasqua, n. 2. -in toponimi. crescenzio, 3-45: a
disinganno e la sazietà. -in senso generico: vulva. d'annunzio
fisiche o, anche, morali. -in partic.: riformato dal servizio militare
per contenere piccole quantità di merci. -in partic.: cartina che contiene una
trasferirsi, traslocare, cambiare casa. -in partic.: levare le tende.
scassato la porta del 'marrabà'. -in senso osceno: defiorare. della porta
ogni gran mura- glia. -in senso osceno. sermini, 383:
perché era la più scassata. -in senso generico: che ha subito danni e
terreno. -buco, fosso. -in partic.: guasto del manto stradale
e catarro dalla bocca; espettorazione. -in senso concreto: il getto di catarro
del sorgere di una violenta passione. -in partic., nel linguaggio medico: che
timone. -disarticolare le membra. -in contesti iperb.: fiaccare, indebolire
eventi dagli esiti imprevedibili e sconvolgenti. -in partic.: provocare, attizzando gli
. -disarticolato (le membra). -in contesti iperb.: indolenzito, torpido
dalla scatenata e rabbiosa pirateria. -in un contesto iperb. de roberto,
il contenuto di una scatola. -in scatola (con valore aggett.):
lettera, n. 2). -in partic.: carattere tipografico di legno
è dunque 'a scatola chiusa'. -in modo assoluto, acritico. piovene
le altre mangerie della ribier. -in partic.: contenitore di latta ermeticamente
) fornito di un notevole scatto. -in partic.: nell'atletica leggera,
sopra come a un sedile. -in partic.: varcare, valicare.
, tr. cavare qualcosa dal suolo. -in par- tic.: dissotterrare un oggetto
seguito a ricerche o per caso. -in partic.: ottenere un'informazione;
è composto; cavo, incavato. -in relazione con un complemento di privazione:
fosse; che esegue lavori di scavo. -in par- tic.: minatore.
, sf. scavo di un terreno. -in senso concreto: cavità naturale o artificiale
gittavano a scavezacollo alle navi. -in gran fretta; precipitosamente e impetuosamente;
a qualunque più pericolosa impresa. -in modo sfrenato; senza remore morali.
e antenne, fiacco la poppa. -in senso generico: spezzare, spaccare, fracassare
insin che 'l collo si scavezza. -in una formula imprecativa. n. franco
ronper e scavigà i legni. -in un'iperbole: schiantarsi (il cielo)
lungo e poderoso scavo. -in senso concreto: cavità praticata nel terreno,
più conservato che rimanga. -in archeologia, esplorazione scientifica del terreno,
luce monumenti e oggetti dell'antichità. -in senso concreto: zona archeologica.
fcazziàri': trastullarsi, scazzellare. -in senso osceno. capitolo in lode del
2. eccesso di raffinatezza. -in senso concreto: atto o comportamento lezioso
, al raggiungimento di uno scopo. -in partic.: individuare il luogo opportuno
-in relazione con un dativo d'interesse che indica
è una coppia di sposi. -in relazione con un compì, predicativo.
muta ed ignora: altra morte. -in relazione con una prop. subord.
contraria al comune sentimento di giustizia. -in partic.: azione o affermazione empia
dolore abbiano da finire. -in modo ideologicamente trasgressivo. balbo, ii-37
, pronunziamo l'italiano scelleratamente. -in modo insopportabile, scomodo. faldella,
; il venire meno al proprio dovere. -in partic.: azione empia, blasfema
sai se t'ha voluto bene? -in una sineddoche. boccaccio, vii-186:
persone, cose, luoghi, ecc. -in partic.: selezione delle persone più
di una corrente, di un periodo. -in partic.: antologia di testi.
alla quale avviene la riduzione). -in partic.: rimpiccio- limento, di
o pronuncia oppure come espediente retorico. -in partic.: scempia- mento di consonanti
varia il auso e riflusso. -in relazione con un compì, di limitazione:
una delle misure di qualcosa; ridurla. -in partic.: rendere inferiore la quantità
misura, la quantità di qualcosa). -in partic.: rimpicciolirsi (un oggetto
covoni scemata quasi fino a terra. -in partic.: ridotto di numero, diminuito
degli elementi da cui è costituito. -in partic.; mutilato (il corpo)
prima ch'a lo stremo. -in partic.: che è o è rimasto
scarso acume (una persona). -in partic.; che sragiona o è malato
dello scemo, oggetti assenti. -in un'espressione di modestia. boccaccio,
genere umano a sedici anni. -in forma di allocuzione. nievo, 8-141
a profeta di buoni eventi. -in un ossimoro. valerio massimo volgar.
significato particolare e preciso. -in un'espressione idiomatica negativa, con valore
per gire al tempio. -in una determinazione temporale. a. pucci
. pittore, n. 2. -in cinematografia, l'ambiente reale o ricostruito
il quale venga allestito uno spettacolo. -in partic.: parte del teatro in
assai / producesti la notte. -in , nella scena, nelle scene, sopra
la scena, le scene). -in partic.: situazione storica, condizione
, spettri, becchini. -in senso generico: ciascuno degli episodi, variamente
-breve episodio teatrale o cinematografico autonomo. -in partic.: breve farsa (o,
esser può grave e amena. -in scena (con valore aggett.):
essere sempre in scena lui. -in sulla scena: con l'attività di drammaturgo
cesso le pubblicazioni nel 1940. -in un'espressione comparai, per indicare un
, di moto da luogo). -in partic.: calare da un'altura,
17. decrescere, ridursi. -in partic.: diminuire di livello (
quelli svolti o affrontati in precedenza. -in partic.: passare dalla teoria alla
provenire da qualcosa o da qualcuno. -in partic.: derivare, come conseguenza
criteri propri di tali forme di spettacolo. -in par- tic.: in cinematografia,
sola a qualche ingenuo campagnolo. -in senso generico: breve scena teatrale.
per una ripresa cinematografica o televisiva. -in senso concreto: il progetto grafico delle
., opere di architettura). -in senso concreto: la stessa rappresentazione prospettica
vorresti? il pensier tuo scemo. -in prop. incidentali, per limitare la portata
chi arso, chi morto. -in un'iperbole. monte, 1-75-10:
verghe e sparire per la scesa. -in un toponimo. malaparte, i-45:
le braccia, amicamente. -in modo che manifesta incredulità religiosa. sciascia
un'ideologia; che non ha ideali. -in partic.: che non crede alla
fu esteso ai magistrati). -in partic.: mano di giu
la potenzia del mio scettro. -in senso generico: autorità, potere.
cose diverse per qualità o valore. -in partic.: discernere il vero dal
nei registri di un pubblico ufficio. -in partic.: in una biblioteca,
contenuto e dei temi di un testo. -in partic.: in testi stampati,
, bibliografia, ecc.). -in partic.: registrato in un'opera di
di schede per organizzare uno schedario. -in partic.: registrazione e trascrizione su
appunti su certe sue schedine. -in partic.: foglietto stampato, predisposto per
nelle barche e sul tavolato onusto. -in espressioni comparati., per indicare l'estrema
di cui era un elemento costitutivo. -in partic.: frammento di un'opera
incisioni o esportando schegge di materiale. -in partic.: in paleontologia, tecnica
vischio pendenti tra i rami. -in una sineddoche. bacchetti, ii-288:
, ridursi simile a uno scheletro. -in partic., con valore iperb.
ossame suo di pietra. -in rovina, ridotto alla struttura portante (un
i gomiti e i polsi. -in una raffigurazione pittorica. -danza degli scheletri
in croce. -tracciato, griglia. -in partic.: tracciato urbanistico. borgese
figura, n. 17). -in leibnitz, la condizione di discemibilità delle
e astrazione; ridotto all'essenziale. -in partic.: nel pensiero dialettico,
. opera di difesa, di fortificazione. -in partic.: bertesca. tramater
maestro di scherma o del duello. -in partic.: che è impegnato in un
monti facevano schermo alla luna. -in partic.: barriera naturale o artificiale che
mondo, ma non feriscono. -in senso concreto: parata eseguita con la
elettrici e magnetici provenienti dall'esterno. -in partic.: negli apparecchi radiofonici e
corpo o una parte di esso. -in senso concreto: l'immagine fotografica ottenuta
nelle aspirazioni; ingannato nei sentimenti. -in partic.: respinto, rifiutato dalla
anna scherzava col cane dei vicini. -in una rappresentazione pittorica. bellori, 2-407
ne'suoi colli il tebro. -in espressioni comparat., con riferimento al
appiattimento dovuto a una forte compressione. -in partic., in astron.: quello
ridere in quel timbro asciutto. -in partic.: pestare fino a ridurre in
-tastare, palpare con forza. -in partic.: montare nel rapporto sessuale
piattita, senza rilievo. -in partic.: camuso (il naso
una compressione, da uno schiacciamento. -in partic.: forma camusa del naso
associata (gruppi di uccelli). -in partic.: gracchiare (le cornacchie)
poi adulazioni schifose al bonaparte. -in relazione con una prop. subord.
in tumulto; rumore di alterco. -in partic.: voci e rumori provocati
bambini si divertono a schiantare. -in un contesto figur., con riferimento alla
e glieli schiantò il morbo. -in un'espressione di minaccia. dannunzio,
alla morte (il cuore). -in partic., con uso iperb. e
pianto ne raddusse molt'altri. -in una formula di malaugurio. poesie bolognesi
asino] stesse per schiantare. -in espressioni di malaugurio. nieri, 259
è una commessura del legname. -in arboricoltura, potatura dei rami più sottili
lo spezzarsi producendo un forte rumore. -in senso concreto: spaccatura, rottura netta
case! 7. infarto cardiaco. -in senso generico: morte improvvisa.
e repentina di uno stato emotivo. -in partic.: scoppio di pianto,
pezzi, 50 schiappati. -in senso generico: rotto, spezzato, incrinato
che usa la sciabola in combattimento. -in partic.: che tira bene di
2. scuotere in un liquido. -in partic.: risciacquare. vocabolario pistoiese
cattive condizioni, maltrattare, sciupare. -in par- tic.: sgualcire, stazzonare
le scarpe! così le sciacagni tutte! -in espressioni comparative, in partic. per in
. sciacquatura, sf. risciacquatura. -in senso concreto: l'acqua usata per
colpa assai che la sciaùra. -in senso concreto: comportamento, azione peccaminosa
di preti, stroncato scia -in espressioni esclamative. guratamente dai sovrani esteti
sciagurata, non riuscendo adza, nefandezza. -in senso concreto: atto o comaltro cne
, al vizio, al peccato. -in partic.: empio, sacrilego-
corpo, benché sciaurato sia. -in espressioni esclamative, quale rimprovero nei confronti
24-1 (395): per lo racquisto -in modo disordinato e casuale. della predetta
scialbatura, sf. intonacatura. -in senso con la campagna mietuta
sotto la camicia trasparente. -in massa. sanminiatetti, n-131: tutto
e scritti 'alla sciamannata'. -in modo esagitato e scomposto. bresciani,
degli spiriti. -in senso generico: mago, stre- sbocciare
: johnny puntò e colse un -in partic.: colonia di api guidate da
s'era fatto sciattamente presuntuoso. -in modo privo di originalità; piattamente.
indagine scientifica o di speculazione filosofica. -in partic.: ciò che costituisce il
ricercata e preziosa; raffinatezza eccezionale. -in senso concreto: oggetto raffinato e lussuoso
conca- uomo di scienza: scienziato. -in senso genetenate, le quali or più
tal doglia m'ha miso. -in formule testamentarie, per intendere la piena
l'efficacia dell'acqua forte. -in senso concreto; nozione. bisticci,
il vario fortemente connessi. -in partic., secondo il racconto biblico di
agg. con valore rafforz.). -in senso generico: modo di parlare o
scilinguato / e lingua balbuziente. -in proposizioni interrog. retoriche, per esprimere
usando la forza delle scimitarre straniere. -in senso generico: grossa spada. caro
e lazzo e porcheria. -in espressioni comparative, per lo più con
fatta cattiva come una scimmia. -in un toponimo 0 nell'insegna di un esercizio
spesso in modo inadeguato e maldestro. -in par- tic.: chi riproduce o
sareb- ber potuti trarre. -in espressioni comparative, per lo più con allusione
grossolana, all'emulazione pedissequa. -in senso concreto: imitazione goffa e ridicola
, di usanze, di istituzioni. -in partic.: imitazione priva di ingegno e
virtuosi stentano al mondo. -in espressioni, anche iron., di autocommiserazione
, in vicissitudini remote. -in partic.: suddividere un territorio nazionale
, chiaro esempio di una virtù. -in partic.: passione amorosa, fuoco
prudenza, per astuzia, ecc. -in senso generico: parte piccolissima, minima
scintil lare degli astri. -in partic., in astronomia: appa
nostri spiriti, li nostri danari. -in modo futile. tommaseo, 1-81:
situazione oscura, ambigua, incerta. -in partic.: spiegare il significato di
come trottatori alla mossa. -in metafore sessuali. ottonaio, cxviii-183:
cuore da'legami del corpo. -in senso concreto: scritto ridotto a frammenti.
. conclusivamente le vicende narrate. -in partic.: -composizione di una
un tempaccio, vero? » -in scioltezza: con abile disinvoltura.
. -disgiunto da un abbraccio. -in partic.: non allacciato a un
, ammucchiato insieme senza essere legato. -in partic.: non rinchiuso nel fascio
staccato dal tutto di cui faceva parte. -in partic.: strappato dal tronco (
anche, con armonia ed eleganza. -in partic.: veloce, spedito, sicuro
dei beni mondani); sereno. -in partic.: che non è avvinto
... cascano per cato. -in partic.: redento dal peccato per il
, per l'inadempienza della controparte. -in partic.: esonerato dall'adempimento di
difensore in possesso della palla. -in scivolata: facendo scorrere i piedi sul terreno
altalene. castelli. passerelle. -in una cava o in una miniera a giorno
. provocare la sclerosi di tessuti. -in partic.: determinare la sclerosi di vene
signor, e fa'che l'arco / -in partic.: rivolgere un rimprovero o un'
un sasso, una palla di cannone. -in senso generico: vibrare un colpo.
si scambiano abbracci e auguri. -in partic.: presentarsi (un momento atteso
orecchie a un cavallo. -in una frase iperbolica, con riferimento al
parmai né desinare né cenare. -in senso generico: pasto. ariosto,
sm. chi fabbrica o vende scodelle. -in senso generico: vasaio.
la pietra dura e sdrucciolevole. -in espressioni comparai, con allusione a difficoltà,
carattere fermo, inflessibile, spietato. -in partic.: donna orgogliosa e superba,
maestro, di un precettore. -in partic.: alunno iscritto alla scuola elementare
e imitativo, privo ai originalità. -in senso concreto: espressione o concetto banale
atteggiamento pedantesco tipico della scuola. -in senso concreto: componimento letterario o concetto
acque piovane o di uso domestico. -in partic.: fogna, cloaca.
per avere maggiore libertà nei movimenti. -in partic.: che porta abiti molto
li inchini delle contradanze. -in una raffigurazione pittorica. par dessa,
col- legamento, staccare, slegare. -in partic.: procurare una slogatura.
una o più creste collinari. -in senso generico: andare a zonzo per
camicia o di un indumento. -in partic.: scollatura alquanto ampia di
, 2-18: zampillo regolabile a volontà -in vasca centrale - / e dev'esser letificante
servitù del fondo inferiore. -in senso concreto, per lo più al plur
rio, attenuazione di una tinta. -in partic.: impal- lemene, ii-260:
era scolorato nel viso. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla
scoloriti, goccianti e rabbrividenti. -in partic.: impallidito repentinamente, per
e dell'intensità di un colore. -in senso concreto: parte sbiadita di una
scolpiménto, sm. lo scolpire. -in senso concreto: elemento decorativo scolpito o
legge sua scrisse e scolpìo. -in contesti iperbolici per indicare l'importanza di
deste agli argini corrispondenti. -in contesti poetici, albero o gruppo di alberi
uno ancorché menomo stralunato astrologuccio. -in modo confuso, disordinato. f.
una passione, ecc.). -in partic.: offuscare la mente, obbacchetti
di un fatto improvviso e inatteso. -in partic.: che è in uno stato
, oppure essere semplicemente tollerata). -in partic. con riferimento alle convenzioni riguardanti
scommesse a mastio o femmina. -in relazione con un compì, che indica la
un'attività. getti, 17-36: -in somma, come aveva io a fare?
ti saresti voluto scomodare! -in espressioni di cortesia. stuparich, i-353
o sgretolare un corpo solido compatto. -in partic.: sconnettere un edificio,
unico complesso o un'unica serie. -in partic.: privare un volume di fascicoli
-scompagnato dal latte: svezzato. -in un contesto enfatico, per indicare l'
essere sottratto alla vista; sparizione. -in partic.: assenza di una persona
dalla vista, nascondendosi o allontanandosi. -in partic.: che non è più comparso
le aiuole, le colture, ecc. -in senso concreto: ciascuna delle aiuole o
un testo in parti o capitoli. -in senso concreto: parte o capitolo di un
cinghie e scompartimenti vari. -in partic.: suddivisione di un territorio;
pittorica o plastica in spazi geometrici. -in senso concreto: spazio geometrico, talvolta
o ispirazioni è nel 'fedro'. -in partic.: frazionare un giardino in modo
vari luoghi o per determinate funzioni. -in partic.: suddividere un reparto militare
2. compensare, pareggiare. -in partic.: estinguere un debito,
funzioni che gli sono proprie. -in partic. scompenso cardiaco: alterazione della
. scomplèto, agg. incompleto. -in partic.: privo di uno o
smembrare, fare a pezzi. -in partic.: smontare ciò che è
, di ordine, di pace. -in partic.: sovvertire le istituzioni di
espressione di sentimenti, di passioni. -in senso concreto: discorso eccessivo, intemperante
mi hanno cacciato dal letto. -in modo scompigliato, arruffato. cesarotti,
sottrarre un quantitativo da un totale. -in partic.: detrarre un importo da
di una quantità da un totale. -in partic.: detrazione di un importo da
dato potestà di scommunicaré. -in un'invettiva. catzelu [guevara]
a te proibita e scommunicata. -in un contesto paradossale: destituito di valore
. disus. turbamento, sconvolgimento. -in partic.: alterazione della funzionalità del
venne il solletico dell'orgoglio. -in senso concreto: evento, comportamento o
trambusto; confusione, agitazione rumorosa. -in partic.: sbandamento, dispersione di
gote enfiate, dispiacque. -in senso concreto: oggetto o spettacolo ripugnante
piuttosto che sconcezza della dizione. -in senso concreto: opera priva di valore artistico
, ma tutti esultavano sconciamente. -in modo sgradevole per i sensi, tale da
e condanna; vergognosamente, spregevolmente. -in par- tic.: in modo blasfemo
disonorava sconciamente la sua stanca vecchiaia. -in modo osceno, licenzioso, scostumato.
afferrò uno e lo percossesconciamente. -in senso generico: gravemente, rovinosamente.
e alla previdenza di dio? -in modo inopportuno, non appropriato o improprio;
sconciano questi poveri busti. -in partic.: adulterare, contraffare.
bisogna anche potere, comare. -in relazione con un compì, di limitazione:
tanto si sconcia. ciatamente. -in modo madornale. bencivenni, 7-23:
un accordo già prossimo alla conclusione. -in partic.: mandare a monte un
ant liberare da una condanna spirituale. -in partic.: liberare dal peccato originale
da lungo tempo nutriti. -in relazione con una prop. subord.
è confitto, inchiodato; sconficcare. -in partic.: schiodare cristo dalla croce
. fuggirò vilmente in isconfitta. -in un contesto fìgur. che allude alla vittoria
-in sconforto (con valore aggett.):
struttura argomentativa, sintattica o narrativa. -in senso concreto: frase, pensiero sconclusionato
era, non sconoscente o cattivo. -in relazione con un compì, di limitazione.
destino mi ha elargito. -in espressioni interiettive o esclamative (anche con
i'sono sconoscente e vile. -in relazione con un compì, di limitazione.
retti e forti, talvolta. -in espressioni esclamative. baruffateli, 1-217:
un compì, di specificazione). -in senso concreto: atto o comportamento che
mente i benefici ricevuti; ingratitudine. -in senso concreto: atto o comportamento che
di morire a gerusalemme ». -in relazione con una prop. subord.
-in formule di cortesia. bacchelli, 1-iii-534
; deluso da una relazione amorosa. -in partic.: insoddisfatto nel desiderio amoroso
vendita ai clienti in italia. -in forma di superi., per denotare una
incontrollati; torcersi su se stesso. -in partic.: sussultare nelle convulsioni dell'
compiere un'azione difficile o faticosa. -in partic.: contorsione acrobatica del corpo
valesca mi proposti da altri organi collegiali. -in senso conscontrai con lui. guido dette
incastra o si aggancia un'altra. -in partic.: ciascuno dei risalti della
magior, zoè de scontro. -in scontro di: invece di, in sostituzione
sf. indole scontrosa, scontrosità. -in senso concreto: comportamento o discorso che
la parte della poesia. -in senso concreto: atto o comportamento sconveniente
di congruenza, di coerenza logica. -in senso concreto: comportamento, affermazione,
parole, di parti del discorso. -in senso concreto: scadente passo o aspetto
greca che mi sbircia tranquil -in senso concreto: atto o comportamento maleducato,
episodio bellico che ne è causa. -in senso generico: alterazione o interruzione
castagno ed all'ombra. -in senso generico: ramo, per lo più
dentro la buca del trampolino. -in un contesto paradossale. piccolomini, 10-300
scopa la barba dalle guancie. -in senso generico: pulire, ripulire, spolverare
degli altri servizi più umili). -in partic.: addetto alla nettezza
alcuni giovani scostumati e viziosi. -in espressione comparai, per indicare l'azione
, otto navi di scoperta. -in senso generico: sopralluogo, ispezione di
. sm. mancanza di copertura finanziaria. -in partic.: nel linguaggio delle operazioni
a riposar sopra il mare. -in modo manifesto, visibile a tutti; dichiaratamente
l'amore allo scoperto. -in una posizione non riparata, esposta ai colpi
/ piena tra gli scopeti. -in un toponimo. ranieri sardo, 144
millenni a scopo di lucro. -in forma ellittica senza preposizioni nel linguaggio delle
con un compì, di causa). -in partic.: nel linguaggio sportivo,
, manda a chiamare me! -in formule di imprecazione. fagiuoli, i-i-ii
una prova di tiro annuale. -in una comparazione, per alludere a una rumorosa
momentaneo, più o meno fragoroso. -in partic.: fragore di un fulmine;
prodursi di un violento fenomeno fisico. -in partic.: il divampare di un
o di fenomeni di vasta portata sociale. -in partic.: inizio di un conflitto
un'impresa o da un'opera eccezionali. -in partic. nell'espressione fare scoppio.
sulla nuca con la mano aperta. -in senso generico: colpo, botta.
scoprì la zucca inchinandosi. -in senso generico: privare qualcosa di quanto
privare qualcosa di quanto la ricopre. -in partic.: scoperchiare un recipiente o
e racca gli voltò un dieci. -in una tirata di dadi, presentare sulla faccia
lasciare privo di protezione, di difesa. -in partic.: nel linguaggio militare o
casualmente o in seguito a ricerche. -in partic.: rinvenire ciò che costituisce
ti combatto ma ti comprendo. -in relazione con il compì, predicativo dell'oggetto
scientifica, una tecnica, una prassi. -in par- tic.: individuare i caratteri
si animò tutto il viso. -in relazione con una prop. subord.
la natura e studiarne i caratteri. -in partic.: perlustrare una zona per
, si fanno boni. -in relazione con il compì, pred. dell'
altre due più piccole. -in un volo fantastico. g. gozzi
privo di quanto serviva a ricoprire. -in partic.: scoperchiarsi alla resurrezione dei
o da un riparo rendendosi visibile. -in partic.: in un'azione bellica,
; che ha compiuto una scoperta. -in partic.: che ha raggiunto e
corto, ridurre di lunghezza qualcosa. -in partic.: accorciare un indumento tagliandolo
). accorciato, ridotto di lunghezza. -in fenoglio, 3-80: l'importante
scorciatoia della guerra ». -in un contesto antifr. taneo,
si tiri indietro. -in senso concreto: immagine dipinta o oggetto
piombo della comprensione antica. -in tralice. imperiali, 4-530: il
compendio e rappresentarla in iscorcio. -in modo essenziale e con forte rilievo.
che è in disaccordo, dissenziente. -in partic.: che offre diversa (
gli aveva comandato di tenere. -in relazione con una prop. subord.
: ogni -venire in disaccordo con qualcuno. -in par- anno, per la
scherzare in quell'acqua. -in un'espressione comparai, per indicare la
s'innalza, / lo valica. -in relazione con il compì, pred.
de'trai già stretti ad assediarlo. -in relazione con una prop. subord.
ne chiese alla fine la cagione. -in relazione con il compì, pred.
gli ho scorti scelerati e sacrileghi. -in relazione con una prop. subord.
nestra che non s'illumina. -in relazione con il compì, pred.
pregollo di nuovo caldissimamente. -in relazione con una prop. subord.
diviso e pieno di turbamento. -in relazione con il compì, pred.
a chi più acuto scorge. -in relazione con una prop. subord.
o in segno di onore; scortare. -in par- tic.: condurre in un
, di peccaminosità, di vizio. -in partic.: persistenza nell'animo di
(scòrto). ant. scorticare. -in par- tic.: enucleare l'organo
da uno di questi animali. -in espressioni comparative, per indicare chi nasconde
che costituisce una costellazione prossima). -in astrologia, ottavo segno dello zodiaco;
complessivi annotati sul registro dei corrispettivi. -in senso generico: indicare separatamente il prezzo
l'uno dall'altro due elementi. -in partic.: isolare una disciplina speculativa dal
economico-contabi- le o patrimoniale o organizzativa. -in partic.: di visione
un animale; girovagare per divertimento. -in partic.: giocare e correre in
ciò che è necessario o utile. -in partic. marin.: privare una
per lo più a passo di corsa. -in senso generico: correre. dante
rompe in se stesso. -in una raffigurazione a rilievo. salvini,
fissa, con moto meccanico regolare. -in partic.: dipanarsi. - anche
successive con effetti vistosi; balenare. -in partic.: scaricarsi (la corrente
tempo o una delle fra- estendersi. -in partic.: frapporsi fra due terzioni
una sua figliuola per concubina. -in una metafora oscena. a. f
considerazione, ripercorrere con la mente. -in partic.: studiare. -anche in
sorpresa. letter. errore, inesattezza. -in partic.: refuso, svarione prodottosi
a partire per palermo. -in partic.: arretrato, non corrisposto (
di un pensiero, di un ricordo. -in senso concreto: il sentimento, la
le loro scorte di danaro. -in scorta: fornito di denaro. p
alla spaccatura e alla sfibratura). -in senso concreto: la corteccia asportata e
, rozzo, villano, incivile. -in partic.: che non si attiene alle
, rispose scortesemente lo schroder. -in modo brusco o violento. c.
voi, e vi perdono! -in imprecazioni. poesie musicali del trecento,
chi non sa comportarsi abilmente compromette la -in araldica, è attributo di lupi, cavalli
, de la tua diva, / ad -in formule d'imprecazione. incontrar va'tu
cause accidentali e non commestibili. -in senso generico: macello, mattatoio.
4. scoiamento di un animale. -in senso concreto: il cuoio che se
. nelle arti figurative, scorcio. -in senso concreto: l'oggetto raffigurato di
, anchese presentati di scorto. -in scorto: di scorcio, in prospettiva.
o narrato in modo chiaro, perspicuo. -in partic.: pronunciato chiaramente.
o una scheggia di scorza. -in espressioni comparative per indicare la rugosità della
scorzatura), sf. scortecciatura. -in partic.: in silvicoltura, asportazione
region. serpe nerastra e velenosa. -in partic.: saettone (anticamente ritenuto
aprirne o slogarne le cosce. -in un'espressione iperb. di minaccia, per
una sua parte; scatto. -in partic.: gesto fatto col
e determinano gli effetti del terremoto. -in relazione con un agg. indica le
ponendomi di fronte a lei. -in senso concreto: atto disonesto, immorale,
mancanza di rispetto dei costumi civili. -in senso concreto: atto o comportamento che
per procurarsi un trofeo di guerra. -in senso generico: trucidare, fare scempio
non già di nemici da scotennare. -in espressioni iperb., come minaccia o per
. scotitura, sf. scotimento. -in partic.: raccolta delle olive (
a tale invasione, scozia. -in senso generico, nel linguaggio ant.
e da produrre bruciature, ustioni. -in partic.: che è appena uscito di
; colpire in un punto debole. -in partic.: porre in cattiva luce
alta del normale per forte febbre. -in senso generico: essere fortemente accalorato.
a scotto con qualcosa ben nascosto. -in senso concreto: ciò che tavemaro
tradizioni, del loro patrimonio culturale. -in partic.: parlato dagli abitanti della
apicio potrei far da maestro. -in partic. di una donna: esperta sessualmente
funzione che vi si esercita). -in senso generico: sedia, panca (e
o di una carica). -in senso generico: sedia, sedile, sgabello
dubbio religioso; ateo, miscredente. -in partic.: che non crede nel
non ha ragione ». -in un contesto scherzosamente ingiurioso. calvino [
. scricchiata, sf. scricchiolio. -in partic.: crepitio della fiamma.
filippo -per sfogarsi un poco. -in partic.: il rumore di una calzatura
e arcuato (anche patologicamente). -in partic.: fornito di una protuberanza
. arte e tecnica della scherma. -in senso concreto: gara di scherma; giostra
e riservato alla trascrizione dei manoscritti. -in senso generico: studio.
figlioli dei nostri figlioli ». -in scrìtta, per scritta: con uno scritto
dal parlato allo scritto. -in senso concreto: caratteri di scrittura; grafia
da non falsar lo scritto. bandella, -in , per scritto: in forma scritta.
avevamo già in tasca. -in maniera perentoria. chiaro davanzati, xxviii-102
quarantaotto di salario. 0. -in relazione con un agg. o con un
di un ufficio, di un ente. -in partic.: scrivano, cune
, utopico e feroce. -in partic.: redazione di un atto,
note musicali, i geroglifici. -in relazione con agg. quali destrorso, sinistrorso
bustrofedo: aggiunto di anticascrittura. -in relazione con aggettivi che qualificano il sistema
. amministrativa; contabilità di un esercizio. -in ritmo cassinese, xxxv-i-10: 'ergo'poneteb'
fatto, anche nella sua conversazione. -in partic.: testo (o, anche
e i tonfetti dei timbri. -in partic.: soldato addetto alla fureria di
or con un altro. -in partic.: cancelliere, funzionario subalterno
le quattro e tre quarti. -in relazione con un compì, o con un
di quando in quando d'arte. -in relazione con una personificazione o con una
di norme, disposizioni, leggi. -in partic.: stendere per scritto in
ignoto nelle vie della terra. -in relazione con un compì., con una
e caldo, / ma sempre saldo -in sul dritto volere / più per altrui
il disegno o con la pittura. -in partic.: disegnare una figura geometrica.
ant. e letter. scricchiolare. -in partic.: riuscire roco, stridulo
dal primo fino all'ultimo. -in funzione appositiva. f. f.
intrecciate; togliere le brac -in senso generico: donna malvagia, indegna.
cane, la loro scrofa. -in insegne militari o come simbolo araldico (
prova un grande scrupolo a rizzarsi. -in senso concreto: sottigliezza, minuzia, anche
schienale di una seggiola. -in ordine perfetto. montano, 348:
scrupolosamente ai divieti di micòl. -in modo inoppugnabile. carducci, ii-4-136:
cristiano e della consacrazione a dio. -in partic.: che si accosta con
pone allo studio delle pas -in relazione con una prop. interrogativa insioni
potuto scartarne ben pochi. -in relazione con una prop. interrog. indiretta
occuparsi delle armi e del cavallo. -in senso generico: persona, anche di
per incitare o correggere il cavallo. -in senso generico: sferza, frusta.
le figure e le pezze araldiche. -in senso generico: arme gentilizia; emblema
soldidurante il sonno, la notte). -in senso generico: parte,
ricavata da un tronco d'albero. -in , di scultura (con valore aggett.
verismo della scultura borghignona. -in partic.: ornamento scolpito (anche in
adibito a scuola di pilotaggio. -in relazione con un agg. che indica il
amici, molto migliorata. -in partic.: esperienza amorosa; titinerario e
, v. scola1. -in metafore sessuali. scuolabùs (scuòlabus)
dal sonno; strapazzare, strattonare. -in partic.: stringere vigorosamente la mano
dosso o facendole cadere in un recipiente. -in partic.: far cadere i frutti
arrigo, ultimo de're portoghesi. -in espressioni iperboliche. mare amoroso, xxxv-i-499
figura di mezzaluna vien detta scure. -in un contesto figur., con riferimento alla
ch'a notte ben scura. -in un'espressione iperb. bandello, ii-099
i volti e le parole! -in costrutti impers. come essere o fare,
che va male (un affare). -in partic.: pessimistico (una visione
delleocchiaie era ombra e scuro. -in un dipinto 0 in un disegno, tonalità
. l'essere scurrile, triviale. -in senso concreto: atteggiamento, comportamento,
a teresa una lettera di scuse. -in espressioni ellittiche. carducci, ii-19-103:
con la scusa che ero nipote. -in espressioni ellittiche ed esclamative. galileo,
, con gran leggereza ne nominò, -in formule di cortesia o di modestia o di
scusarlo. e un miserabile. -in relazione con un compì, predic.
caduta o un'imperfezione di stile. -in partic.: ammettere una soluzione stilistica
, scusando il difetto con la -in relazione con una prop. subord.
s'ignora il commandamento. -in scusazione, per scusazione: in discolpa,
con in man la scutica. -in una raffigurazione. boiardo, 5-43:
che ostenta un aperto e altero disprezzo. -in partic.: che rifiuta proposte amorose
sdegnosi o condannano severamente. -in relazione con il compì, di specificazione.
che si sdimentica l'utile. -in relazione con una prop. subord.
rendere doppio, il divenire duplice. -in partic.: suddivisione di quanto era
compieta- mente diverse da quelle abituali. -in senso generico: stato di profonda contraddizione
essere affetto da sdoppiamento della personalità. -in senso generico: essere in una condizione
strumento, una parte del corpo). -in senso generico: franare verso il basso
l'essere sdrucciolevole (un terreno). -in senso concreto: superficie, terreno scivoloso
, chi lo fa lavo -in dipendenza da un verbo che indica un
: pieretto se la rise. -in posizione proclitica rispetto a un pron.
-in posizione enclitica rispetto al verbo. 3.
il paese mancava di guarnigione. -in posizione proclitica rispetto alla particella ne.
ottiene, non calcano. -in posizione enclitica rispetto al verbo. boccaccio
de'quattro nuovi soggetti. -in posizione enclitica rispetto al verbo. petrarca
e li doi senza il secondo -in sé, in sé e per sé.
da mangiare da sé. -in modo indipendente, con piena autonomia.
a strappare la veste ardente. -in correlazione con una cong. avversativa nella
sempre amata e l'ama. -in un costrutto ellittico: per quanto.
e alterazione della secrezione del sebo. -in senso concreto: la secrezione stessa.
cibo le foglie dei mori. -in una rappresentazione topografica, sezionare un rilievo
puzi tucti assec- caro. -in senso concreto: luogo arido e secco o
o aridità per impossibilità di irrigazione. -in senso concreto: luogo arido, secco
aver udito alcun rumore notturno. -in modo nudo e crudo. ruscelli
a fenomeni atmosferici o meteorologici). -in partic.: far perdere l'acqua
abrac- di umidità; reso secco. -in partic.: che ha subito
febbre, temperatura eccessivamente elevata). -in partic.: aridità della gola o
. siviera (anche nell'espressione secchia -in una rappresentazione plastica. -monna bertina della secchia
valori diversi da luogo a luogo. -in partic.: a la spezia, antica
minacciando acqua a secchie. -in grande abbondanza (e ha valore iperb.
in un secchione da bucato. -in espressioni comparai per indicare la forma e
il calor si ributti. -in un contesto iperb., per indicare una
ogni arte e negozio languiva. -in difficoltà, in pericolo. machiavelli,
in secco la povera mamma. -in maniera netta e brusca, di colpo.
scirocco stanno in riposo. -in magra, privo di acqua (un corso
e la ingoiò a secco. -in isola secca: nell'impossibilità di ottenere
secolo xvii; che risale al seicento. -in partic.: che ha i caratteri
schiller, shakespeare, dante. -in partic. feste, giochi, ludi secolari
nome in questo treno stanotte! -in datazioni, unito con un agg. numer
tiva o consacrata dei religiosi). -in partic.: condi maestà
consumazione2, n. 2. -in espressioni che riprendono quella biblica in saecula
insino alla consumazione del secolo'. -in senso generico: periodo, lasso di tempo
di tutti i partiti. -in base o in relazione a, in dipendenza
varia a seconda dei luoghi. -in rapporto con, in proporzione a.
su la riva del fiume. -in seconda (con uso aggett.):
, secondariamente è chiamato fato. -in modo da concordare nel numero con un
ha soprafatto questa dependenza. -in secondo luogo, in seconda istanza.
) espulsi al termine del parto. -in partic.: ropea, i padroni dell'
dopo il primo e prima del terzo. -in partic.: sovrastante il primo (
frequenza di oscillazione del cesio). -in senso generico e con valore iperb.:
educazione secondo i tempi buona. -in relazione con un compì, di limitazione.
verità, era molto superba. -in modo appropriato o confacente a. pea
, ma compressi e membruti. -in qualità di, in quanto (con valore
possibile dopo la critica kantiana. -in relazione con come. buccio di ranallo
bocconi secondoché l'estro lo permetteva. -in correlazione con così. giamboni, 10-35
di gioia e di tormento. -in modo diverso se, a seconda che (
morti non dènno resuscitare? -in quanto. bibbia volgar. [tommaseo
fin sulla personalità dell'individuo. -in senso concreto: la sostanza così prodotta.
più in tuono lamentevole. -in composto silenzio. cesarotti, 1-xvi-1-12:
secondo posto dietro la glottologia. -in sede di: in una determinata circostanza,
speculazioni filosofiche o comunque metafisiche. -in sede ultima: per la risoluzione conclusiva.
, sociale, morale). -in separata sede-, al di fuori della situazione
si desse anche per meno. -in altra sede, in un'altra occasione.
determinata funzione, potestà o competenza. -in altra sede, in separata sede,
nel quadro di un altro procedimento. -in sede amministrativa: nell'ambito dell'esercizio
nell'ambito di un processo giudiziario. -in sede stragiudiziale. nelrambito di rapporti privati
al di fuori dei rapporti processuali. -in sede deliberante o legislativa:
v. referente1. -in sede referente-, v. referente1.
sede referente-, v. referente1. -in sede redigente-, v. redigente.
/ bear l'eteree menti. -in una rappresentazione pittorica o plastica. lomazzi
di un'accademia; esservi eletto. -in partic.: collocarsi politicamente a destra
attende alla fine della traversata. -in senso generico: sedile. ramusio,
sedia di qualcuno, ecc.). -in par- tic.: trono { sedia
sf. ant. sedile, scanno. -in partic.: trono. masuccio
avrebbe avuto il suo compimento. -in relazione col nome di un re, di
per ciascuna delle due facce sedici pagine. -in legatoria: formato di libro ottenuto ripiegando
la portavamo sul salto. -in espressione frazionali (in funzione di numeratore)
magistrature collegiali di alcune città italiane. -in partic.: a bologna, tra
a forma di fungo. -in partic.: nelle carrozze, nelle vetture
o divano su cui ci si siede. -in relazione con un agg. indica negli
centrifuga, elettrica, ecc.). -in partic.: la separazione per forza
un grosso strato di muffe. -in partic.: insieme delle sostanze (elementi
e dial. sedia, sedile. -in partic.: seggio, trono (ed
. senza quasi nessuna difficoltà. -in un contesto iron.: trono.
. sedile; posto a sedere. -in senso generico: qualsiasi sostegno che venga
e dall'ingegno torbido e sedizioso. -in partic.: incline ad ammutinarsi, a
dottrina ufficiale della chiesa; scismatico. -in senso generico: eretico; miscredente.
batte idee, ecc. -in senso concreto: ciò che suscita vivo
alle lunghezze che occorrono. -in espressioni comparai, per indicare una fila
: che è proprio della segale. -in partic.: confezionazei palmi del circuito
ne dessero i brani a'creditori. -in un'espressione iperb., con riferimento a
recidere con un'arma da taglio. -in partic.: tagliare la gola o le
di entrambi fosse stata la vita. -in un contesto ipotetico e iperbolico. de
spalliera, talora corredato di baldacchino. -in partic.: trono su cui siede un
suo seggio di arbitro. -in seggio: in carica. macinghi strozzi
parte di un organo collegiale). -in partic.: ciascuno dei posti ottenuti
, sègiola), sf. sedia. -in senso generico: sedile. cavalca
e là, allo sbaraglio. -in relazione con un agg. o con un'
di un seggiolino la bambina. -in relazione con un agg. o con un'
parlare della sua assenza. -in relazione con un'espressione attributiva, che
, talvolta, molto tagliente). -in partic.: intaccato da colpi violenti
continuo articolatorio o del continuo acustico. -in fonematica, ogni posizione del sintagma inferiore
un vessillo 0 in un gonfalone. -in senso generico: simbolo. -segnacolo di
ciò che contraddistingue una condizione spirituale. -in partic.: il segno sensibile della
fatto una sola nazione. -in relazione con un compì, di limitazione o
o per disciplinare una competizione sportiva. -in
, della marina o dell'aviazione. -in senso concreto: il segnale o l'insieme
di lassù, dalle nubi, -in partic.: annuncio bibliografico, breve notiogni
, fare segnale o segnali). -in senso concreto: qualsiasi oggetto o strumento
sovrani, di pontefici, ecc. -in senso concreto: il vessillo, l'
un nobile, di un mercante. -in senso concreto: il sigillo, il
, di una regione, ecc. -in senso concreto: ciò che viene usato
raggiata foce dei fiumi. -in relazione con un agg. o con un
con cui viene effettuato, ecc. -in partic. per una formazione di navi
o radioonda che convoglia un'informazione. -in partic. segnale per telecomunicazioni: in
riga e i successivi quadri. -in radiotelegrafia, segnale di sicurezza: quello
piovasu l'altare? ». -in quanto che, poiché (in relazione con
al fine di conservarne la memoria. -in partic.: in un conto, registrare
farla segnare a suo credito. -in giochi di carte e nel biliardo, o
, aa accomodare qualche cosa. -in frasi iperb., per indicare una reazione
trattato, un'alleanza, la pace. -in par- tic.: sottoscrivere una supplica
di una persona rispetto alle altre. -in partic.: neo, voglia,
premessa di avvenimenti o situazioni future. -in partic.: preannuncio attendibile dell'evoluzione
o, anche, di saluto. -in partic.: gesto d'intesa fra
.; segnalazione acustica o visiva. -in partic.: segnale di resa.
partic.: segnale di resa. -in senso concreto: oggetto che, messo in
estens., un linguaggio artistico. -in partic.: la parola come significante
è estraneo si accorga di nulla. -in partic.: parola d'ordine;
per giungere al risultato conclusivo. -in partic.: struttura che indica una sepoltura
tu fossi entrato. quadro. -in partic.: tratto tipico e rivelatore della
a grossezza d'ingegno. -in modo tale da. domenico da fano
ve- stigia delli occulti. -in , per segno di, che-, come
lo accolse quasi con ostilità. -in segno che: al punto che, tanto
verità approvate da'vecchi. -in modo esatto, rigoroso. giuliani,
e li distribuivano secretamente. -in modo non visibile. f. badoer
si rivelano pensieri e sentimenti segreti. -in partic.: confidente e intermediaria d'
/ e l'erme solitudini compagne. -in un'allegoria, con riferimento alla chiesa in
il suo segretario personale. -in titoli di trattati di autori cinquecenteschi e
a cui vengono assegnati compiti riservati. -in partic.: confidente e intermediario d'
documenti riservati o di oggetti preziosi. -in partic.: mobile in uso soprattutto
assoluta riservatezza, discrezione, riserbo. -in partic.: decisione di non rivelare
coloniale licenzia il becherucci. -in modo inaspettato o imprevedibile. baldi,
. impostore, ciarlatano. -in partic.: sedicente taumaturgo; presunto conoscitore
i portolani, i secreti. -in sicilia, già sotto federico ii, ufficiale
. ant. parte intima del corpo. -in partic.: organo genitale, per
dallamateria. 8. locuz. -in seguimento: successivamente, dopo. f
sontuoso, benché degenere, abbiglio. -in seguimento di qualcosa: dopo un determinato
agl'istinti; soddisfarli senza freno. -in partic.: appagare il desiderio sessuale
e seguo e continuo. -in relazione con una prop. implicita introdotta
seguissero a portare quelle insegne. -in relazione con il gerundio. alberti,
; secondo l'ordine di svolgimento. -in partic.: senza omettere parti o
olandesi il seguitamento della tregua. -in seguitamento-. successivamente. siri, xii-796
anche nel male e nel vizio. -in partic.: seguire la professione,
imitare lo stile di un pittore. -in senso negativo: imitare il comportamento vizioso
intendere bene quanto viene detto o fatto. -in partic.: esaminare e contestare punto
scritto; darne un'interpretazione fedele. -in partic.: trarre ispirazione da un
un comportamento, perseverarvi; insistervi. -in partic.: proseguire nel compimento di
che dobiamo seguitare. castelvetro, 8-1-256: -in relazione con una prop. subord. implicita
laseguiti bagnarsi con quell'acqua'. -in relazione con un gerundio. ariosto,
da un codazzo di ammiratori). -in partic.: scortato da uomini in armi
un metodo, un'opinione accreditata. -in partic.: fedele sostenitore della verità
. conte rebau- dengo. -in conseguenza, a causa. dissimo risparmio
giurare il seguito del podestà. -in seguito, nel seguito: poi, dopo
lustro e il naso rosso. -in seguito a o di qualcosa: come conseguenza
intemazionale di musica contemporanea. -in composizione con altri numeri semplici o composti
il sesto elemento di una successione. -in partic. il giorno sei o il
- / - almensei ore. -in relazione con altri numeri. g.
inimici, come fa mestiero. -in composizione con altri numeri. dante,
il secentesimo elemento di una successione. -in partic.: indica il secentesimo anno
dalla galvanica luce lunare. -in partic.: scheggia di tale roccia usata
/ delle selci su'clipei. -in espressioni comparai, per indicare durezza e
m'hanno sperperato ogni cosa. -in espressioni iperboliche, per indicare la capacità
, il resto non esiste. -in relazione con il compì, di materia.
scalzi o calzati battere il selcio. -in senso generico: sasso, pietra.
diciamo e poi una sintesi. -in senso concreto: insieme di oggetti scelti seguendo
a un criterio qualitativo e rappresentativo. -in semiologia, scelta di elementi lessicali che,
numero internò dell'utente richiesto. -in radiofonia, sintonizzazione su una stazione emittente
interazione con il proprio campo elettromagnetico. -in meccanica quantistica: emissione e riassorbimento di
all'altra era fissato un contrappeso. -in sella-, come ordine o invito o esortazione
o nella riparazione di tali componenti. -in senso concreto: l'insieme dei sedili
qualche salvaggina traffitta o stancata. -in una comparazione per indicare una popolazione oggetto
del vecchio cimitero a maggio. -in una metafora, per alludere alla violenza
non ha vie segnate, impenetrabile. -in partic.: intricato, oscuro e
l'insieme di prede selvatiche cacciate. -in partic.: carni di selvaggina usate
della sua gioventù in campagna. -in senso concreto: intrico di vegetazione; vegetazione
allo stato libero (un animale). -in partic., unito al nome di
parte del brasilvive alla selvatica. -in modo sfrenato, a scavezzacollo. pippo
sopra la terra alla salvatica. -in modo sgarbato, scortese. grazzini,
selvosa, il cielo aperto. -in relazione con un complemento che indica la
region. seme, semente. -in frasi negative: nulla. boiardo,
luogo) non trovarci nulla. -in partic.: seme di zucca abbrustolito e
(stradale o ferroviario). -in partic.: che sostiene un semaforo (
fisico, fattezze di una persona. -in partic. (anche al plur.
, in me si travagliava. -in una rappresentazione plastica o pittorica. a
colui che li è davante. -in sembiante di parole-, solo a parole (
, ma non in opera. -in sembiante di qualcosa-, al suo posto.
virtù di negromante! » -in sembiante di qualcuno-, con il suo aspetto
quanto donna avanza: / d'angel sembianza -in voi non mancòne. chiaro davanzati,
sembianza d'importante cosa. -in modo da presentarsi o da assumere specifiche
presentava in sembianza d'oppresso. -in modo da far ricordare o immaginare una
fanno sembianza di formarsi. -in sembianza, alla sembianza: a giudicare dall'
di operoso viaggio. -in sembianza di un animale: imitandone i gesti
giorno. sembrava impazzito. -in partic.: mostrarsi alla vista; dare
, e non pensata altrove. -in relazione con un agg. di valore neutro
molto applaudito tra gli arabi. -in proposizioni incidentali. chiaro davanzati, xxxiv-33
-in costrutti negativi per indicare l'impossibilità di
senza luce civile. -in un'espressione interiettiva, come maledizione.
più fertile il pensiero scientifico. -in partic.: agente infettivo, causa eziologica
un'istituzione, un fatto culturale. -in partic.: nozione primaria, elementare
sm. tose. venditore di semel. -in senso generico: panettiere, fornaio.
-categoria di persone o popolo. -in senso spreg.: genia.
più non se ne vedeva. -in senso generico: seme o insieme di semi
moderato da un ritmo eguale. -in senso generico: insieme di semi generati da
, non è conseguenza ». -in semenza (con valore aggett.):
in un grido inorridito. -in parte disteso (il palmo delle mani)
semiasse, sm. mezzo asse. -in geometria analitica, in un sistema di
ori gine del sistema. -in geometria piana e solida: metà
due gli occhi, va bene. -in posizione predio. piovene, 10-512:
e il re degli astuti. -in una raffigurazione scultorea. d'annunzio,
semipoeta, semi son filosofo. -in senso spreg.: persona che si atteggia
gruppo, metà di un gruppo. -in partic.: in matematica, insieme associativo
abbia la forma di un semicerchio. -in partic.: lunula dell'unghia.
, che consente la determinazione grammaticale. -in partic.: vocale tematica di un
detta seminagione dovevano provenire. -in senso concreto: terreno seminato; insieme
; che causa un dato fenomeno. -in partic.: che determina l'insorgere
d'oro nelraccóme le messi. -in espressioni che indicano il tipo di tecnica
soprannominato arcivescovo di spalatro. -in relazione con una prop. subord.
spesso in correlazione con raccogliere). -in partic.: compiere opere meritorie presso
anno. -originare un errore. -in partic.: essere il propagatore del
calco del ted. seminar). -in germania, anche la sede tommaseo [
fonte di inquinamento o di infezione. -in partic.: germe di malattia infettiva
lentamente le palpebre pesanti. -in una raffigurazione pittorica o in una scultura.
cibernetiche e la semiologia strutturale. -in senso improprio: il sistema di segnali attraverso
ha carattere in parte sacro. -in partic.: che in parte si riferisce
designare le popolazioni affini). -in partic.: ebreo. -anche sostant.
di elementi simili fra di loro. -in partic., nella fisica antica,
stabilire tra intellettuali e semplici. -in unione con un aggettivo sinonimico, con
che aveva raccolta quella mozzina. -in partic.: inesperto d'amore.
d'una semplicissima fanciulla. -in una sineddoche. edo, 1-49:
quella semplicità una struttura classica. -in funzione predicativa, con valore avverb.
gerarchia o ne è al di fuori. -in partic.: le vecchie fascine.
), dupla e tripla. -in un'indicazione di movimento per richiedere un'
e col cuor nelle mani. -in modo elementare. d. battoli,
un capo i quaderni del libro. -in modo ingenuo. grazzini, 9-85:
de'mortali i raggi del sole? -in partic.: che non ha pratica della
municipale che m'hanno colpito. -in relazione con una proposizione causale (anche
- 'semplicemente'vuol dire conside -in posizione iniziale, per conferire a quanto rando
non conosce ancora nulla del mondo. -in partic.: che non ha ancora
potenza ecclesiastica nel medioevo. -in senso concreto: atto o comportamento che
per sempre, v. volta. -in formule di cortesia o per esprimere affetto
quelle che vincono i granai. -in espressioni comparai, per indicare l'estrema
senato in età medievale o moderna. -in partic.: ciascuno dei decreti emanati
del senato di comuni e stati. -in partic.: suprema autorità cittadina (
proprio dei senatori antichi e moderni. -in partic.: che è distintivo o
dell'arresto dei processi di accrescimento. -in partic.: invecchiamento dell'uomo,
un possibile decadimento dei ravecca. -in determinati settori di un'azienda, appellativo
tecniche o per i risultati ottenuti. -in partict: nel canottaggio, vogatore che
morte ilsenno eterno mi liberò. -in relazione con un agg. che indica l'
opera o attività compiuta con assennatezza. -in partic.: atto o comportamento previdente
all'in- ganno, al raggiro. -in senso concreto: azione maliziosa. giamboni
., 1409: tutti quelli -in seno a dio-, nel paradiso.
seno il figliuolo desiderato'. -in suo possesso, in suo dominio.
suo modo e non terreno. -in comunione con lui. savonarola, 7-ii-5
mar d'adria giace ristretto. -in una descrizione metaforica del corpo femminile.
di un territorio o di un edifìcio. -in seno a una regione, a una
11. cavità, antro, caverna. -in partic.: abisso infernale.
un sensale, anche di matrimoni. -in senso concreto: compenso spettante al sensale
senso che interviene nel processo). -in partic.: nel linguaggio filosofico,
sensazioni, piacevoli o dolorose. -in partic.: nella fisiologia umana, attività
tutte ancora rugiadose della inesper -in un carburante, variazione del numero di
sentiamo commuovere da misericordia e da dinario. -in partic. remo sensile (anche solo senzione
borromei. e portatemele. -in un'espressione comparai per indicare la sensibilità
sono avvertiti gli stimoli; sensibilità. -in partic.: insieme delle sensazioni,
-per estens. sentore, profumo. -in senso concreto: minima quantità di un
miei sensi come amoroso canto. -in senso spreg.: efferatezza, bestialità.
si riceve da un agente esterno. -in partic.: effetto non lieve prodotto nell'
sviluppare passioni e slanci del cuore. -in partic.: ciascun sentimento specifico di
l'odio nel cuore de'guelfi. -in espressioni formali contenenti profferte di stima,
intensità con cui è percepita). -in partic.: ricordo fortemente impresso,
da irrisolti complessi e conflitti psicologici. -in senso generico, nel linguaggio comune:
un senso metaforico o immaginativo. -in senso lato, largo: con tutte le
possibili estensioni e connotazioni; estensivamente. -in senso stretto: attenendosi al solo significato
insenso lato culturale del giornalista. -in tutti i sensi: in ogni possibile significato
, in tutti i sensi. -in un certo senso: relativamente, sotto un
molto maggiore importanza la morte. -in tutti i sensi: sotto tutti i punti
, percorribilità in una sola direzione. -in senso concreto: strada percorribile in una
36. direzione di un moto. -in partic. senso orario: la direzione
orizzontalmente da una banda bianca). -in senso concreto: strada vietata al transito
. -desiderio sessuale, lussuria. -in senso concreto: atto o comportamento indotto
che è effettivamente la loro. -in sua sentenza: nel suo animo.
da seguire; proposito, intenzione. -in partic.: progetto politico, indirizzo
ti doni mia sentenza. -in relazione con aggettivi o complementi che ne
, nella motivazione e nel dispositivo. -in senso concreto: il documento scritto che
di agire in posizione di imparzialità. -in senso generico: decisione politica imposta o
, non di sentenza. -in partic.: nella terminologia aristotelica, la
quintessenza / degli uomini. -in sentenza: in conclusione, insomma.
sentenziavansi a roma come settari. -in relazione con una prop. subord.
, e così fu fatto. -in relazione con un compì, di pena.
ch'erano perugini ed aretini. -in unione con una prop. subord.,
, fu fatto battere crudelmente. -in relazione con un compì, di pena.
anche bollando con un epiteto offensivo. -in partic.: sindacare o deplorare il comportamento
, immatura a libertà. -in relazione con un compì, di colpa.
io, in tono solenne. -in relazione con una prop. subord.
dif- del messico? -in relazione con una prop. inter. indiretta
andar professando una eresia così enorme. -in relazione con un compì, di pena.
e si conversava a lungo. -in una figura etimologica. catzelu [guevara
e mantenimento dei sentieri per escursionisti. -in senso concreto: rete di sentieri appartenente
pensiero, di un'emozione estetica. -in partic.: la bocca, come
; il ricatto sentimentale. -in partic.: amoroso, erotico (un
per certo non esser morta. -in senso concreto: operazione assennata, comportamento
di noi, in maniera misteriosa. -in formule di ossequio, per significare gratitudine,
da questi sfuggiti per perdite. -in espressioni comparai, per indicare un ricettacolo
bruttura recettacolo, 'sentina'chiamai. -in senso generico: stiva di una nave.
e d'ogni scetticismo!). -in partic.: luogo in cui si sono
o di sorveglianza, all'erta. -in senso generico: con diligente attenzione o
e vado alla prima cascina. -in relazione col compì, pred. che indica
mi sentivo rifatto lo stomaco. -in relazione con una prop. oggettiva.
dolcigno il mio sangue ai ginocchi. -in relazione con un dativo d'interesse (o
caldo': patirlo per natura. -in partic.: avvertire col senso del tatto
, rumori, voci, parole. -in partic.: udire pronunciare o dire.
, agli alti giri. -in relazione con una prop. oggettiva implicita
oziosamente a deplorare un particolare. -in relazione con una prop. subord.
sento v'è la moria. -in relazione con un partitivo. boccaccio,
cui egli si fidava molto. -in relazione con un compì, dichiarativo.
. -anche di sogg. collettivi. -in partic.: praticare un comportamento,
tengano appagato il cuore. -in espressioni formali. bembo, 9-1-127:
qualcuno, l'incombere di una minaccia. -in par- tic.: subodorare, sospettare
o del sacro; esserne pervaso. -in partic.: partecipare alla beatitudine celeste
formano la percezione intellettiva. -in relazione con una prop. subord.
a vivere in campagna. -in relazione con una prop. subord.,
accostarle senza sentirsi rivoltare. -in relazione con una prop. subord. di
. monio di sentimenti e di emozioni. -in partic.:
di piè sensa sentita sua. -in senso concreto: segnale, in partic.
non conclusivamente accertata o puramente intuitiva. -in partic.: consapevolezza di sé;
di ostilità verso l'italia. -in costruzione con agg. indefiniti con valore
senza mi chiami ». -in unione con un infinito che acquista valore
« i'mi sobbarco! » -in unione con avverbi con valore rafforzativo.
lascia trapelare nulla della propria vita. -in par- l'universo delle 'singole'.
in poi furono raccolti tutrinsieme. -in modo tale da non mescolarsi con altri elementi
le città si reggevano separatamente. -in modo specifico, con una coniugazione particolare.
due disposizioni più gravi. -in modo tale da poter essere distinto e riconosciuto
dallo stato di cui fa parte. -in senso concreto: il movimento politico o
elementi o sostanze congiunti o mescolati. -in partic.: divisione degli elementi dal
scheletri, indicazioni di muro. -in senso concreto: stanza divisa, isolata dalle
quando non avviene per vie legali. -in senso generico: rottura dell'unione matrimoniale
a una stessa famiglia o categoria). -in senso generico: cimitero; necropoli.
sepolcro consumasse tutto il principato. -in espressioni comparai, per indicare una casa
il tempo della pesca delle seppie. -in espressioni comparai fagiuoli, x. -
la sequenza composti dal glorioso san tommaso -in partic.: processione di persone. per
un gruppo di persone da altre. -in partic.: separare persone infette dalla
di indisponibilità che viene così costituito. -in partic. dir. proc.
, al controllo del potere centrale. -in partic. sequestro di temporalità ecclesiastiche-,
obliquamente / i tagli. -in titoli di giornali o di trasmissioni radiofoniche
. figur. ultima parte della vita. -in partic.: vecchiaia, tarda età
serafica e impressione delle stimmate. -in un'espressione comparai., per indicare
cena, o alle condizioni atmosferiche). -in senso a. cocchi [d'
alessandria nel quartiere urbano sud-occidentale). -in partic.: il sepolcreto sotterraneo dei
leggerezza e rapidità essenziali. -in relazione con il compì, pred.
tenuto per un loro uso. -in relazione con il compì, pred.
era meglio serbare l'incognito? -in relazione con il compì, pred.
mille miglia dall'italia. -in relazione con il compì, pred.
letteratura serbò impreteribili modelli. -in relazione con il compì, pred.
, ho serbato la sorpresa. -in relazione con una prop. subord.
o doversi conservare in un luogo. -in par- tic.: rimanere impresso nel
via i prigionieri dai lager. -in unione con un altro agg., per
tranquillità, serenità interiore, letizia. -in partic.: divertire, svagare l'animo
del cielo nell'assenza di perturbazioni. -in senso concreto: condizione di tempo soleggiato
nell'affrontare una situazione prot>le- matica. -in senso concreto: atteggiamento che rivela (
: l'erba più verde e -in epiteti riferiti alla madonna o a gesù,
dell'atmosfera e assenza di perturbazioni. -in senso concreto: cielo limpido, terso,
-soldato a piedi, fante. -in partic.: soldato di presidio o
, fra la mandibola e la gola. -in senso generico: pugno.
leo allargò le braccia, seriamente. -in partic.: ponderatamente. brusoni,
vengono mandate in onda in più riprese -in serie: in successione, l'uno dopo
come sottogruppo le classi; divisione. -in partic.: categoria tassonomica posta fra
di un brano dalla musica dodecafonica. -in senso generico: successione di note.
4. composizione poetica, testo poetico. -in par- tic.: satira (dal
anno pur muta al sole. -in una raffigurazione pittorica o plastica, anche
quel vecchio albero in fiore. -in espressioni comparai, per indicare una persona
viti verdi di zolfo. -in una rappresentazione plastica. poliziano, st
serpeggiamento, moto oscillante e sinuoso. -in partic.: in aeronautica, movimento
e prudenza di serpente. -in funzione appositiva. bonagiunta, xxxv-i-268:
-serpente uccellatore: v. uccellatore. -in espressioni comparative per denotare la lunghezza e
sguisciò via verso una macchia. -in un'espressione comparat. pirandello, 8-798
per se stesso una domanda. -in un'espressione di umiltà, di modestia,
numi e acque irradiate scintillavano. -in senso generico: scorrere. a verri
con andamento tortuoso e irregolare. -in partic.: erpete. bencivenni,
fila di persone venendo per ultimo. -in partic.: ufficiale o sottufficiale che
pesci e a favorirne la cattura. -in partic.: nelle valli di pesca
da una città, da uno stato. -in partic.: esiliare. compagni
poi la spediscono in forma. -in partic.: chiudersi in conclave. -anche
a una persona odiata, incalzandoli. -in partic.: inseguire da presso la
una cassa, un forziere). -in partic.: tappato, turato (una
tubolosi di colore bianco o violaceo. -in partic.: serretta (serratula tinctoria)
a compiere gratuitamente prestazioni di lavoro. -in partic.: servitù della gleba (
, siccome servano i milanesi. -in relazione con una prop. soggettiva.
per molti capi assurda. -in relazione con il compì, pred.
7. destinare a una determinata sorte. -in par- tic.: riservare alla beatitudine
ed onor, larghezza e cortesia. -in senso concreto: servizio, favore.
: servitore, domestico, famiglio. -in partic.: chi serve a tavola
facea l'ufficio della cucina. -in espressioni comparai, per indicare un'attività
al quartier generale del nugent. -in senso concreto: prestazione o insieme di
carrozze, barche e altro. -in senso generico: attività, lavoro, incombenza
confronti di dio; culto religioso. -in senso concreto: atto di culto,
riserve e appassionata alla persona amata. -in senso concreto: l'insieme degli atti
si dice, ma parecchi insieme. -in servigio di qualcosa: a proposito, riguardo
, non avendo taciuto. -in servigio di qualcuno: al suo posto,
sempre premuroso, ma senza servilismo. -in senso concreto: atto, gesto o comportamento
, ch'io sempre amai compiangendolo. -in modo degno di un servo, e quindi
coll'animo forte e franco -in modo pedissequo e goffo nell'imitazione di
ordini o alle dipendenze di altri. -in senso concreto: prestazione di un servizio
servisse malamente presso cecilia. -in espressioni colloquiali di cortesia (a servirla,
.. / per servirvi. -in relazione con un compì, pred. o
; accontentarlo nelle richieste che avanza. -in par- tic.: fornire di truppe
, fargli credito di una somma. -in partic.: corrispondere quanto dovuto o
20. apprestare qualcosa a qualcuno. -in par- tic.: preparare una sorpresa
aveva mandato a servir lontano. -in relazione con un compì, che indica il
un'utile esperienza, un ammaestramento. -in partic.: andare bene, essere
che obbliga tutti a privarsi. -in formule interrogative retoriche, per indicare sostanziale
proprio a titolo d'antichità. -in relazione con il compì, predicativo.
sanno servirsene in bene. -in relazione con un compì, pred. che
di portata, trasferendolo nel proprio. -in senso generico: nutrirsi di un cibo
un'autorità o di un'istituzione. -in senso specifico: servizio militare (anche
servitrici alla bella venere. -in piemonte, garzone, bracciante, salariato
e poi riprese a parlare calmo. -in partic.: svuotare un otre bevendone il
con le pareti molli ed elastiche). -in par- tic.: svuotato del sangue
di carta per distrazione o trascuratezza. -in partic.: cancellatura di un errore
goder semprequello sgorgo di divinità. -in senso concreto: gorgo prodotto dal deflusso
di uno sgorgo bilioso. -in senso generico: fuoriuscita di vapori, di
, fra la mandibola e la gola. -in senso ge nerico: pugno
lo più in formule di cortesia). -in partic.: accettare l'invito a
io ti rivelo le più sfumate -in modo metricamente disarmonico. linee dell'esser
sgradevolmente, corinna russava. -in modo spiacevole alla vista o al senso estetico
, a causa della caduta. -in modo da risultare sgradito all'olfatto.
enon sgradevolmente senzienti di umidità. -in modo da provocare disagio fisico. g
maleducazione, mal- creanza, villania. -in senso concreto: atto o espressione sgarbata
in certi lavori di oreficeria. -in senso generico; incidere segni, figure.
. ant. diffondersi in disquisiziogrammatica. -in senso attenuato: improprietà di ni grammaticali
parti a contatto in un ingranaggio. -in partic.: nel linguaggio marinaresco,
manifesta puro e pretto allume. -in partic.: lacerazione o abrasione superficiale
che dendoli o facendo del moto. -in partic.: smuovere ha liberato le membra
so da una superficie. -in partic.: nell'industria au
lo sgrassare un brodo, un sugo. -in senso concreto: la parte grassa tolta
, costituiscono un onere economico eccessivo. -in partic.: sfollarlo dagli abitanti in
passò, / sgraziatissimamente sbadigliò. -in modo rozzo e brutale. moravia,
eliminazione della gromma da una botte. -in senso concreto: la gromma asportata con
, sf. scossa energica, scrollata. -in partic.: alzata di spalle (
liberare dalle incrostazioni minerali, scrostare. -in partic.: ripulire le botti dal
, mi fece una carezza. -in senso concreto: atto sconveniente. leopardi
citrulla nel suo scialo. -in senso concreto: espressione o componimento insulso
per deformità e sguaiataggine. -in senso concreto: oggetto di cattivo gusto.
e della creanza nei rapporti sociali. -in partic.: che si esprime con un
esercizio di un'attività; inetto. -in partic.: limitato nelle facoltà mentali
o dovette poter essere avvenuto. -in relazione con una prop. subord.
di me un veglio solo. -in un contesto allegorico, a indicare la contemplazione
. dare, gettare uno sguardo). -in un girare di sguardo: in un attimo
che debba essere molto grande. -in partic.: privare un'imbarcazione dell'attrezzatura
un compì, di privazione). -in partic.: privo di guarnizioni e di
più umili e faticosi della cucina. -in senso generico: servo che svolge le
, in pendente, tendina. -in partic.: ciascuno dei due umido,
(una persona, gli occhi). -in senso generico: che ha la vista
il collo aldirezione obliqua, sbieco. -in senso concreto: elel'altro. nievo
di sguincio con la pancia. -in tralice, con la coda dell'occhio.
., un frutto, un seme. -in partic.: liberare dalle glume con
si faccia ingelosire da buono. -in posizione enclitica rispetto al verbo (normale
stia di sé in ascolto. -in posizione enclitica. dante, inf,
5-135: ricorditi di me, -in posizione proclitica rispetto alla particella che son la
/ amare, canterei sì novamente! -in relazione con un agg. superi.
che ti farei metter giudizio! -in relazione con un agg. o un avv
proposta che viene sottoposta a votazione. -in senso concreto: voto a favore. -
di genere, sia paesaggi. -in correlazione con la cong. che (ed
incirca a quello dell'attuale thailandia. -in partic.: che si riferisce al grup
dolcezza dei soffici materassi e guanciali. -in partic.: chi ama la buona tavola
il lassismo e il buongustismo. -in senso concreto: abitudine in cui si esplica
. m. ci). siberiano. -in par- liburnio, 3-90: udendo
a volte a sibilar consigli. -in relazione con il discorso diretto. gozzano
il momento di dirtelo ». -in relazione con una prop. subord.
i posti più costosi. -in relazione con il discorso diretto. fucini
son dovenuti come paralitici. -in relazione con una prop. subord.
a persuaderla con la propria parlantina. -in partic.: sobillare, istigare alla
, sm. fischio continuo e fastidioso. -in partic.: emissione ripetuta di brevi
sibilla / che lo sappia. -in una rappresentazione pittorica o plastica. condivi
titanica e di scultura perfetta. -in un'espressione comparai, per indicare una
-in partic.: boia. botta,
sicché potrebbe essere mia figlia. -in forma interrogativa, a esprimere curiosità,
a differenza dell'altre chiamate seconde. -in partic.: nella fisiologia, uno dei
il signor padrone nelle fascie. -in relazione con una locuz. aggett.
un alito lieve di vento! -in relazione con così, sì. imitazione
il possesso, siccome fece. -in correlazione con così> sì. iacopone,
. che si è naturalizzato siciliano. -in partic.: che ha assunto la parlata
trenta sicli, suo valsente. -in senso generico: moneta. landino [
. l'attività del sicofante. -in senso concreto: menzogna, calunnia.
3. leziosaggine, svenevolezza, smanceria. -in mare che ne bagna le coste.
una quantità d'automobili. -in sicura (con uso aggett.):
, e così fue. -in relazione con una prop. subord.
strettamente necessario per evitare incidenti imprevisti. -in partic. edil.: v.
egli che si sarebbe fidato. -in partic.: garanzia reale; bene (
! 16. precisione; correttezza. -in partic.: appro- priatezza semantica.
forte braccio, / per cui sicuro giaccio -in ogne lato. guido delle colonne,
tutte le donne per massima. -in partic.: che non corre il rischio
; sereno, tranquillo; spensierato. -in partic.: non turbato da sogni
dove dormi stanotte? ». -in partic.: certo dell'attaccamento, della
vicine isole di macao. -in contesti figur. latini, rettor.
(una prova, un riscontro). -in partic.: indubitabile perché oggetto di
sbaraglio mentre che caminano o si riposano. -in santa pace. nievo, 435
tuttavia si giuoca alla sicura. -in sicuro: sicuramente, senza dover temere
la vegliante e la tutelare. -in sicurtà da: al riparo da.
lasciavano esercitare la mercatura. -in senso concreto: luogo sicuro. alamanni
, sm. tose. situazione precedente. -in partic. nelle espressioni essere al sicutèra
in modo de uno sieve. -in espressioni comparai, per indicare ciò che
gamba della canna cheè nel vaso. -in partic.: tubo per aspirare e travasare
superficie libera nel serbatoio a monte. -in partic.: negli impianti igienico-sanita- ri
che fumava un grosso sigaro. -in relazione con espressioni e agg. che indicano
tificatrice, di accettazione, ecc. -in partic.: chiudere con un sigillo
un involucro munito di sigillo). -in partic.: chiuso con sigilli o
settimo1, n. 1. -in un'espressione comparai, per indicare un
del palais de chaillot. -in senso generico: abbreviazione, parola abbreviata.
documento, di un accordo preliminare. -in partic.: nella prassi diplomatica,
, marchio; segno di riconoscimento. -in partic.: emblema, impresa.
anche nell'espressione sigla musicale). -in partic.: tema appena accennato o inizio
, a un articolo di giornale. -in partic.: nel linguaggio diplomatico,
con garbo una cosa difficile. -in relazione con una prop. subord.
, a significare il fuoco. -in relazione con una prop. subord.
coloro ch'ella piglia a favorire. -in espressioni con valore enfatico, spesso in-
voci allo spirito universale. -in una rappresentazione pittorica. patini, 925
mani significante paura e sospetto. -in relazione con una prop. subord. o
una stima desunta da un campione. -in partic. analisi della significatività: analisi
decisione importante - allora si diceva 'significativa'-in materia di toponomastica: cambiò bruscamente nome
troverebbe poco da gloriarsi. -in linguistica, secondo la definizione formulata da
un atto o di un gesto. -in partic.: importanza che un'azione
e l'altra di poca significazione. -in un'opera letteraria, profondità o complessità
d'una società sóppiattona. -in unione col cognome o col nome di battesimo
vostro devotissimo giuseppe mazzini. -in unione con un nome che esprime un rapporto
scrivevi tu? proprio 'signora'? -in unione con un titolo professionale o nobiliare.
signoria, dominio, potestà. -in partic.: nel rapporto feudale, insieme
spetta, della risoluzione morale. -in unione con un sostantivo di genere femm.
amore sovvenire coll'aiuto umano. -in una formula di buono auspicio. m
fatto l'amore con lida. -in partic.: chi gode di autorità e
è lasciato da'suoi. -in un gioco o in una festa, chi
straordinario tiranno dei lor dì. -in espressioni colloquiali, per rilevare l'eccellenza
dipendenza in ambito professionale o pedagogico. -in partic.: esercitare il dominio in ambito
, signore della campagna. -in senso attenuato: custodire un luogo.
signoreggiatore, da un pensiero potente. -in una sineddoche. g. gozzi,
che gode di autorità e potere. -in partic.: moglie di un signore
mente la temporale sengioria. -in senso generico: forma di governo.
il pittore ufficiale della signoria. -in alcune città italiane dell'età intermedia,
la quale era una grande confusione. -in senso generico: ufficio, carica pubblica;
rendono ragione della administrata signoria. -in partic.: suprema carica politico-amministrativa in
zappa e dottrineggiare senza dottrina. -in modo conforme alle regole della moda,
come alla signorile di roma. -in modo abbondante. aretino, 20-159:
ascolta le mie preghiere. -in modo che indica l'appartenenza a una
a quindici anni già nei cantieri. -in senso generico: ragazzo, giovanotto.