una parte di esso). -in partic. nella locuz. baciare e ribaciare
; scelleratezza, nefandezza; peccato. -in partic., con riferimento alla condotta
trarre l'istoria del brigantaggio. -in partic. atto disonesto, iniquo o crudele
più la durata di un anno. -in partic.: aguzzino; boia, carnefice
; malvivente, delinquente, malfattore. -in partic.: assassino, sicario.
, che mi ha insultato. -in partic.: persona astuta e priva di
appoggio o di esposizione di oggetti. -in partic.: piano di una scrivania che
razionale al letto ribaltabile. -in partic.: che può essere inclinato posteriormente
mento (di un oggetto). -in partic.: cappottamento (di un
particella pronom. capovolgersi, rovesciarsi. -in partic.: cappottare (un autoveicolo
trasporto per scaricare il materiale contenuto. -in partic.: ribaltacarri.
. effettuare nuovi o continui scambi. -in partic.: scambiare una moneta in
ch'è atto a fracassare. -in contesto figur.: occuparsi nuovamente o ripetutamente
, or dandole la via. -in contesto figur., per indicare l'atto
amministra una seconda volta il battesimo. -in partic., nella disputa del iii
doveste un dì ribattezzare. -in partic.: attribuire il nuovo nome di
e- ravamo noi due. -in relazione con il compì, pred.
ribattitóre, sm. chi ribatte. -in partic.: nei giochi di
ribattitura, sf. il ribattere. -in partic.: rassestare le doghe e
dio nel suo stesso palagio. -in contesti figur., per indicare il contrasto
al cielo ribellante, ingrato. -in partic.: ignorante della legge di cristo
suoi seguaci si ribellarono. -in contesti figur., per indicare il contrasto
guidare o influenzare dall'opinione altrui. -in partic.: che si sottrae alle
sentimenti, o che se ne astiene. -in partic.: privo di pietà,
producitrici di tutti i malori. -in contesto fìgur., per indicare la contrapposizione
involgeva la chiesa nel gastigo. -in , sotto pena di ribellione: con la
a una pia confraternita. -in un'opera filosofica, rivalutare, fornendo
volta: crescete e moltiplicate. -in un saluto come espressione d'augurio.
apertura o che è in ebollizione. -in senso generico: suono sordo, confuso,
un cibo, una bevanda). -in senso concreto: ciò che è stato fatto
fatto bollire più di una volta. -in partic.: i fondi di caffè
risma e della sua fede. -in ribotta (con uso aggett.):
in paragone dei vecchi. -in senso attenuato: esitazione, incertezza.
bruciare di nuovo o con continuità. -in partic.: far seccare, riscaldare
di diversi materiali o piccoli oggetti. -in partic.: raccogliere i frutti rimasti
sì schifoso, sì ributtante. -in una litote: alquanto gradevole, abbastanza
provoca una sensazione fisica alquanto sgradevole. -in partic.: nauseante, disgustoso (un
o le loro qualità fisiche). -in partic.: non attirare i fulmini
attività o dal compiere un'azione. -in partic.: dissuadere dalla lettura (
. -provocare schifo, ripugnanza. -in partic.: essere nauseante, disgustoso
ciò che il mare getta sulla spiaggia. -in partic.: rottame o insieme di
anch'io invecchio? ». -in rapporto col discorso diretto. pea,
modello con la tecnica del ricalco. -in senso concreto: la copia ottenuta in
generosamente accettato la crudele prova. -in partic.: resistenza opposta dalla carnalità e
con l'uso di carta copiativa. -in senso concreto: la copia ottenuta con
sopra al coro bulignini dui. -in contrapposizione all'oro, per indicare un
l'attività o il lavoro del ricamare. -in senso concreto: ricamo. dominici
). cambiare di nuovo. -in partic.: sostituire un oggetto con un
noia, di stanchezza. -in relazione con il compì, oggetto della persona
nell'espressione aggettivale di ricambio). -in senso concreto: oggetto, pezzo usato
stesse funzioni, gli stessi incarichi. -in partic.: durante una guerra,
le montagne ed il mare. -in relaz. con una prop. subord.
dette e ridette, viete e risapute. -in par- tic.: che riprende argomenti
o a marina di cervia. -in relazione con una prop. subord.
? or non viv'elli? -in relazione con una prop. subord.
costei se discalciasse. -in senso generico: dire. s.
un dispositivo o ai un congegno. -in senso concreto: il contenitore che sostituisce
il nemico con truppe di cavalleria. -in senso generico: riassalire, riassaltare il
macchina, nelle condizioni di funzionare. -in partic.: riportare la molla di un
, in un errore già commesso. -in partic.: commettere di nuovo un
atto di ricatto o di estorsione. -in partic.: che abitualmente compie ricatti.
moneta di minaccia e di scandalo. -in partic.: estorsione mediante sequestro di
o dalla prestazione di un servizio. -in senso generico: ottenere un utile, una
avuto anche il premio. -in ragioneria, ottenere un ricavo. stampa
indizio dalle faccie dei tre. -in relazione con una prop. subord.
ricavo1, sm. estrazione di materiali. -in senso concreto: il materiale estratto.
o, anche, da una prestazione. -in senso generico: entrata, provento,
generico: entrata, provento, utile. -in partic.: nel linguaggio economico e
io riccamente vi potrei stare. -in modo da guadagnare più denaro. pontano
intitola al nome di essa. -in partic. biblioteca riccardiana (anche solo riccardiana
costituisce l'unica proprietà e risorsa. -in partic. in contesto antifrastico: lo
riceve o è dotato di un bene. -in partic.: patrimonio morale, virtù
grande valore d'uso e di scambio. -in pan- tic.: gioiello, monile
alga il loro cibo naturale. -in contesti metaforici per indicare un groviglio brulicante
un niente si appalla e aggriccia. -in contesti comparativi, per lo più per alludere
delle sue ricerche d'archivio. -in partic.: indagine scientifica che si avvale
peccati, vizi, comportamenti biasimevoli. -in partic.: esame di coscienza.
di intercettare il nemico; caccia. -in partic.: operazione compiuta da mezzi
ricercamento di quel ch'è. -in relazione con una prop. interrog. indiretta
che ecciti la sua fiducia. -in un annuncio economico, per segnalare il
necessari né temporali né spirituali. -in relazione con una prop. subord.
non ha guari accaduto. -in relazione con una prop. subord.
n'uscissi con poco onore. -in relazione con una prop. subord.:
lo ricercai tante volte quel libro. -in relazione con una prop. subord.
di esso [libro]. -in relazione con una prop. subord.
maggior provvidenza e senno. -in relazione con una prop. subord.
rinarrivabile. x x -in relazione con una prop. subord.
me e mi lasciò solo. -in senso generico: successione di note, passaggio
con molta ricercatezza linguaggio. -in senso concreto: azione, espressione verbale
? - non ancora. -in partic.: che si cerca di arrestare
che indica la cosa contenuta). -in partic.: cavità di un organo,
e sé con sé misura. -in un contesto filosofico, per indicare la sede
impressioni, sensazioni, nozioni, ecc. -in partic.: disponibilità, apertura nei
4. cavità atta a contenere qualcosa. -in partic.: parte cava di un
e di novelli amori. -in contesto negativo, con riferimento a chi
, consegnato, inviato, recapitato. -in partic.: prendere, ritirare
onore, un potere, un dominio. -in par- tic.: essere investito di
la natura, dio? -in correlazione con domandare. faba, 53
. classificare di nuovo. -in partic., nel linguaggio marittimo:
il riclassificare, l'essere riclassificato. -in partic., nel linguaggio marittimo:
porgi. - è greve. -in contesto figur. dante, conv.
io sarei morta sopra partorire. -in un contesto figur. cino, iii-1-2
incenso nel seguente autunno. -in un contesto figur., per indicare quanto
andavano attorno e le ricoglievano. -in partic.: fare confluire, incanalare (
cose uscissero da sì giovane persona. -in senso concreto: mettersi in una posizione.
a conversazione con noi. -in un contesto figur. maggi, 218
catedra, cioè dignità vescovale. -in contesto figur., con riferimento al rispetto
(ricognizione tattica, terrestre). -in marina, analoga operazione condotta nei confronti
e le disposizioni del nemico. -in partic.: la singola azione comandata a
e di compiere osservazioni vane. -in partic.: la singola azione comandata a
partic. giudiziaria o di polizia. -in senso generico: inchiesta giudiziaria. documenti
tetti, ricollocano le tegole. -in un contesto figur. salvini, 39-iv-223
monti e le colline. -in partic.: alzare la superficie di un
, ivi dirette appositamente. -in contesto figur.: ovviare a una lacuna
il sofista giuliano ancora dormente. -in partic.: pieno, rilevato (il
/ tempo, fuggitivo tremito. -in una costruzione analoga all'accusativo di relazione
d'agosto, tra gli inni. -in un contesto figur. chiaro davanzati,
, alla ricolta, ricolta). -in partic.: ritirata. m.
acqua sufficiente per azionare le macine. -in contesto figur.: agire quando le circostanze
sufficiente ricolta e sicurtà. -in un contesto figur. iacopone, 17-35
pagare quello debito al creditore. -in un contesto figur. laude cortonesi,
egli la notte a piuvica. -in un contesto figur.: unito in compagnia
parti o elementi di origine diversa. -in senso concreto: opera che risulta dalla
vero ricominciare in ogni avventura. -in relazione con il discorso diretto: riprendere
aia, come una volta. -in relazione con un verbo impers. beltramelli
2. il rendersi di nuovo visibile. -in partic.: nuova apparizione di una
zucchero nel caffè e latte. -in partic.: onorificenza, attestato o decorazione
spesa dell 'escavazioni. -in partic.: rimediare una perdita, riparare
a un oggetto la capacità funzionale. -in par- tic.: riparare un'imbarcazione
stato ricondotto dal pascolo il bestiame. -in relazione con condurre per indicare che l'azione
un contratto di locazione o di affitto. -in partic. tacita riconduzione: rinnovo automatico
. configgere). configgere nuovamente. -in partic.: crocifiggere un'altra volta
da cui ci si è staccati. -in partic.: riunirsi dia formazione militare di
. il riconoscere, l'essere riconosciuto. -in par- tic.: agnizione castelvetro
io riconoscerò la tua ». -in relazione con una prop. subord.
, una colpa, un peccato. -in partic.: confessare. giamboni,
a duon fine una tale opera. -in relazione con una prop. subord.
..., veramente sarebbe stato capace -in altri tempi - di riconquistare il trono
illuminata e risonante di soavissima musica. -in relazione con una prop. subord.
riconto di una causa. -in senso generico: relazione breve e sintetica.
altra azione o pretensione. -in senso generico e improprio: citare in giudizio
un organo collegiale, un'assemblea. -in senso generico: invitare nuovamente una o
di nuovo (un organo collegiale). -in senso generico: nuovamente invitato a presentarsi
organo collegiale, di un'assemblea. -in senso generico: rinnovazione dell'invito a
che dio ci ha dato. -in senso concreto: ciò che costituisce occasione
del giorno che ci siamo sposati. -in espressioni di elogio riferite alla persona ricordata
è degno di speciale ricordanza. -in espressioni di esortazione a ricordare. iacopone
e benigno a ogni gente. -in espressioni di minaccia; con metonimia:
senz'avere a fondamento la religione. -in espressioni di ammonizione o di esortazione.
dolce ricordar mi accora. -in frasi esortative. mazzini, 69-171:
sarebbe stato aperto, ricordar » -in esortazioni o invocazioni. serafino aquilano,
popolari in quel tempo. -in espressioni di esortazione o ammonizione. pallavicxno
impetuoso / nelle vene del mondo; -in un riposo / freddo le forme, opache
delle quali si raccordano. -in esortazioni, invocazioni o ammonizioni. dante
anche molti domini e signorie. -in invocazioni dirette alla divinità. catzelu [
tragica della mia puerizia. -in esortazioni. detto d'amore [dante
amo tanto da vero. -in relazione con un nome collettivo o plurale
nell'interesse della sua parte. -in relazione con un nome collettivo o plurale.
che cosa si deve fare o dire. -in partic.: polizzino. pananti
, di fatti, circostanze o persone. -in par- tic.: presenza ideale che
persona, a rinnovarne la memoria. -in partic.: dono destinato a conservare
(un errore anche di altri). -in partic.: riformare (una legge
che si ripete periodicamente, che ritorna. -in partic.: che grava più volte
ultima a cui avrei voluto ricorrere. -in relazione con formule di deferente riguardo proprie
un privato o da un'autorità subordinata. -in partic.: proporre impugnazione avanti a
, esservi di nuovo, più volte. -in partic.: ripetersi con una certa
napoli come un demente. -in una corsa che si svolga ripetendo lo stesso
ricorsivo, agg. matem. ricorrente. -in senso generico: che si verifica di
e il ricorso giudiziario o giurisdizionale). -in par- tic.: atto mediante cui
delle quarziti propriamente dette. -in partic.: rigenerato. 2.
circa ciò che non si sa. -in partic.: tracciare la pianta di un'
, da sacchetti di tela. -in espressioni comparat., per indicare candore
a cottura per una seconda volta. -in partic.: in metallurgia, trattamento
dare ricovero e riparo a persone. -in partic. stor. concedere, con
(come un istituto di mendicità). -in partic.: internare in modo coattivo
per aiuto, protezione, alleanza. -in partic.: invocare il diritto d'
(come un istituto di mendicità). -in par- tic.: internato in modo
, scacciato; covo, ricettacolo. -in senso astratto: via di scampo,
; ospizio; casa di riposo. -in senso concreto: l'edificio in cui ha
lungo; sostare a riprendere fiato. -in partic.: ritirarsi a riposare nelle
di verniciare la propria casa. -in un contesto antifr. d annunzio,
e nella contemplazione di verità soprannaturali. -in partic. nelle espressioni ricreazione spirituale,
nel cortile di ricreazione. -in ricreazione (con valore aggett.):
. 10. rinnovata creazione. -in partic.: rinascita dell'uomo alla
in un canale o nel mare. -in partic.: alta marea.
le tarme si divorano il gufo. -in contesti allusivi di signif. osceno.
, generalmente senza voltare le spalle. -in partic.: indietreggiare, abbandonare una
incidente; ritrovare dopo molte ricerche. -in partic.: riportare su un'imbarcazione o
come un 'recuperatóre di energia'. -in una stufa per il riscaldamento domestico,
terra, rendendolo di nuovo usabile. -in partic.: il riportare in superficie
, il diritto di ricupero. -in senso generico: il risollevare da terra un
che è stato affidato ad altri. -in partic. ricupero crediti: nel gergo
stracci, carta, ecc.). -in senso concreto: materiale che può essere
sono praticamente al sicuro. -in una partita, tempo eccedente quello regolamentare,
si può o si deve rifiutare. -in partic.: nel linguaggio giuridico,
di religione li recusanti. -in senso generico: protestante, riformato.
sissignore, gli schiaffi. -in relazione con una prop. subord.
una prop. subord.). -in partic.: negare l'accoglimento,
mio da tutte fazioni. -in partic.: rifiutare, non volere qualcuno
cosa farà? ha detto che ritorna? -in caso ti metterai a letto un'altra
, di comportarsi, ecc.). -in partic.: scritto allo scopo di
per mano e accompagnandosi col canto. -in senso generico: ballo, danza per
riddare, intr. ballare una ridda. -in senso generico: danzare alquanto velocemente.
ridente e stranamente provocatore. -in una rappresentazione iconografica o plastica. lauro
diana, / risene. -in espressioni iperboliche come far ridere i morti
o me ne vado! -in relazione con una prop. subord.
appartenenti alla medesima classe funzionale. -in lessicologia, modificazione semantica di un vocabolo
sentirai », ridibonde suggiungendo. -in rappresentazioni iconografiche. fr. colonna,
fatti, circostanze, parole altrui. -in partic.: persona maldicente e pettegola
di che ballerina si trattava? -in funzione rafforzativa, unito con aggettivi che
si rappresenta da persone ridicole. -in una figura etimologica: che spinge ulteriormente
il riso, comicità, spiritosaggine. -in senso concreto: battuta ridicola, che
2. stupidaggine, sciocchezza; insensatezza. -in senso concreto: affermazione insensata, stolta
la riduzione di tale apparato). -in partic.: riduzione del numero dei
una riduzione di tale apparato). -in senso generico: ridurre un programma a
che è già stato detto o scritto. -in partic.: ribadire un'opinione,
ridire anziché a dire. -in relazione con una prop. subord.
il pan d'un giorno! -in relazione con il compì, predicativo.
altri prometto e mi commuovo. -in relazione con un discorso diretto. pavese
fatto. valeva la pena! -in relazione con una prop. subord.
, un messaggio, un'ambasciata. -in partic.: riportare, con scarsa
non ho niente da dirti. -in relazione con una prop. subord.
lo più con ordine e completezza. -in partic.: descrivere meticolosamente, passare
giusta e così pia. -in relazione con una prop. subord.
la soggiacente / iddia? -in relazione con una prop. subord.
. essere). scendere di nuovo. -in partic.: scendere dal luogo in
a terra da un veicolo, smontare. -in partic.: sbarcare. faldella
con profondi e sostanziali mutamenti). -in partic.: nel linguaggio della politica
stile); verbosità, ampollosità. -in senso positivo: ricchezza verbale o artistica,
finestre degli ultimi piani. -in condizione di stretta vicinanza temporale o psicologica
era ridotto a uno scheletro. -in relazione con il compì, pred.
totale, ottenuto con opportuni calcoli. -in partic.: sommato (nell'espressione
un gruppo, in un'assemblea. -in partic.: ammassato, concentrato in un
occhi chiusi come morti. -in relazione con il compì, di specificazione che
o a ridotto di giuoco. -in partic.: ambiente annesso a un teatro
dopo il cedimento di quella più ampia. -in partic.: opera di fortificazione limitata
capace di ridurre, di diminuire. -in partic.: che opera o provoca una
trasformato in una figura geometrica equivalente. -in senso generico: analogo, simile.
un esercito, negli accampamenti). -in partic.: far ritornare, lasciar
lì sonno sostenute e reducte. -in contesti metaforici, per alludere alla cura e
un'immagine; ravvivare un ricordo. -in partic. nelle espressioni ridurre a memoria,
reminescenze ch'io ne serbo. -in relazione con una prop. subord.
un osso, un auto slogato). -in partic.: ricongiungere nella posizione fisiologica
servendosi di particolari situazioni di fatto. -in partic.: far accondiscendere ai desideri
posizione di vantaggio, di forza. -in partic.: costringere il nemico alla
anche al proprio potere vizioso). -in partic.: sottoporre alla signoria dello
si produca in un certo modo. -in partic.: concludere una questione con
sotto il comando di uno solo. -in partic.: radunare, concentrare in un
un'assemblea, un consesso). -in partic.: costituire validamente, insediare
da un luogo a un altro. -in partic.: andare presso o verso
; giungervi nello sviluppo del discorso. -in partic.: venire al punto,
; convincersi; determinarsi, decidersi. -in partic.: volgersi a un cammino
in una parte rispetto a un'altra. -in partic.: passare da uno stato
normalmente inaccettabile; umiliarsi, avvilirsi. -in partic.: essere costretto a fare
, per la mancanza di originalità). -in partic.: che adatta un testo
fino alla riduzione di quattro. -in senso concreto: liquido concentrato. a
e si contrappone a ossidazione). -in chimica organica, introduzione di idrogeno in
musicali propri di un altro autore. -in senso concreto: reminiscenza di un altro
o pratica; riordino, ristrutturazione. -in partic.: fondazione di un diverso
morale e intellettuale di una persona. -in partic.: assecondare l'emergere e
correggere gli errori compiuti in precedenza. -in partic.: assecondamelo dell'emergere e
carica o ufficio già ricoperto in precedenza. -in partic.: eleggere nuovamente alla scadenza
eletto di nuovo alla stessa carica. -in partic.: che può essere eletto
che riempirono di piante esotiche. -in espressioni enfatiche. guazzo, 1-29:
di una buca, di un vano. -in partic.: colmatura di un fossato
ricava poco del buono. -in senso concreto: materiale riportato o usato
posto su un mezzo di trasporto. -in partic.: risalire a bordo di un'
posto dopo aver compiuta un'operazione. -in partic. nel comando rientrai che,
ora a parlare il poeta. -in alcuni giochi di carte, riprendere a giocare
di lunghezza, di misura; diminuire. -in partic.: farsi più denso (
o di un lungo ponte). -in astronautica, la fase del volo di un
di riassumere, di riepilogare. -in relazione con una prop. subord.
, col nespandermi in tutti e -primissimamente -in chi io tengo per altissime creature.
esplodere). esplodere di nuovo. -in partic.: sparare nuovamente un colpo
). esplorare di nuovo. -in partic.: osservare, analizzare nuovamente,
. evacuare di nuovo. -in partic.: liberare il corpo da escrementi
/ è tutto un lavorare. -in costrutti imperativi 0 esortativi: provvedere nello
andarà via la mufa. -in relazione con l'infinito di un verbo:
disporre nuovamente nel modo più opportuno. -in partic.: preparare di nuovo per
un'organizzazione, mutandole profondamente. -in partic.: trasformare radicalmente una situazione,
ai piedi della donna. -in modo scomposto. g. bini,
testa, rotolò giù a rifascio. -in rovina, in malora; a rotoli.
in via di rifazione. -in senso concreto: la parte ricostruita di un
rifende la sua piaga saldata. -in partic.: tagliare per il lungo.
rifenditura, sf. nuova aratura. -in partic.: aratura che segue la
in un vecchio libro dello scheffler. -in partic.: nell'ambito di un'attività
di riferimenti e di prospettive. -in partic. punto di riferimento: luogo del
formato da tre assi cartesiani). -in aeronautica, segno convenzionale tracciato sul terreno
l'accertamento della posizione ai piloti. -in meccanica, disposizione di piani e di punti
o il montaggio di pezzi. -in psichiatria, attribuzione di significato personale a
ha referito per darmi dolore! -in relazione con una prop. subord.
gli uni cogli altri. -in relazione con una prop. subord.
commandato, obedire et exequire. -in relazione con una prop. subord.
i suoi progetti e riferirmeli. -in relazione con una prop. subord.
state piu fertili d'oggi. -in relazione con una prop. subord.
come le parole di un grande. -in relazione con una prop. subord.
nuovo decreto ch'egli propone. -in relazione con una prop. subord.
suddiviso in due o più parti. -in partic.: fesso (lo zoccolo,
lato e non dall'altro. -in una metonimia, con riferimento a un segno
, rifiatando appena come stupito. -in frasi di tipo colloquiale: vivere.
poco le dimensioni dell'oggetto stesso. -in metallurgia: eseguire la rifinitura dei bordi
fresatrice o con una limatrice veloce. -in legatoria: uniformare con una taglierina un
di pagine o un libro cucito. -in tipografia: asportare una striscia di un
forza qui si rifinisce. -in espressioni enfatiche interrogative o esclamative, per
floridi sentieri della burocrazia. -in relazione con una metonimia. goldoni,
l'ultima fase, il perfezionamento. -in partic.: in numerose attività artigianali
]: rifinitore, rifinitora. -in un contesto iron. papini, ii-235
. il fiorire delle piante rifiorenti. -in senso concreto: ciascuna delle fioriture successive
chiazzatura che appare su una superficie. -in partic.: efflorescenza ai un minerale
intero corso di detta strada. -in senso concreto: gettata di macigni a protezione
malignità anche nel suono. -in relazione con una prop. subord.
, anche, dal prodursi delle cose. -in partic.: non prendere cibi e
sono essi che regalano i passanti. -in relazione con una prop. subord.
per rifiutare un certo lavoro. -in relazione con una prop. subord.
nel bisogno; allontanare, emarginare. -in partic.: non ospitare, scacciare.
: sempre come figlio. -in contesti iperbolici. menzini, 5-116:
invito o sdegna ciò che è offerto. -in partic.: che non corrisponde all'
le abitudini parte di un genitore. -in partic.: mancato assenso consolidate
.: mancato assenso consolidate. -in partic.: mancato compimento dei genitori
idoneo a entrarvi o degno di rimanervi. -in senso generico: persona spregevole, che
rifiuti fisici, due scorfani. -in funzione appositiva. cicognani, 2-123:
riflessi artificiali di colore ai capelli. -in partic.: che maschera la tendenza
di sé a terra. -in contesti metaforici, con riferimento al diffondersi
esser collocata la riflessione normativa. -in contrapposizione all'immediatezza del sentimento. algarotti
grande, riflesso nella vetrata. -in una rappresentazione pittorica. lomazzi, 4-i-305
risultato o un altro soggetto). -in partic. diritto riflesso: secondo una
. posturale, n. 1. -in senso generico: capacità di reagire in modo
non potrebbe dare il primo. -in modo indiretto. oddi, 1 -pref
te al lume della ragione. -in relazione col discorso diretto. cantù,
riferisce al processo della riflettografìa. -in partic.: eseguito con una riflettografìa (
). fluire, scorrere di nuovo. -in par- tic.: riprendere a fluire
e anche la bassa marea stessa). -in partic.: corrente marina causata dalla
più rauco uscendo dalle cavità. -in un corso d'acqua, fase successiva alla
movimento retrogrado di un liquido delforganismo. -in partic.: aumento eccessivo della massa
rivestire nuovamente con una fodera. -in partic.: nell'arte del restauro,
riforme e di miglioramenti economici. -in espressioni enfatiche, con riferimento a un
famiglia non poche riforme. -in espressioni enfatiche. causa delle donne,
meo, notaio da prato. -in senso generico: legge, decreto.
statuti, riformanze e tasse. -in senso concreto: l'organo collegiale del comune
riformando la sentenza appellata. -in senso generico: cambiare una sentenza (a
alle persone che vi erano preposte. -in partic.: ciascuno dei membri di
: funzionario dipendente da tale autorità. -in partic.: riformatore dello studio:
della società qual è oggi. -in espressioni enfatiche, fautore di mutamenti radicali
loro rieducazione; casa di correzione. -in partic. riformatorio giudiziario: nel dir
ritorna gran bene alla chiesa. -in contesti enfatici: rifondazione etica di una
tutela, trattarne la riformazione. -in partic.: deliberazione di un comune
abitudini, del modo di essere. -in partic.: emendamento morale, purificazione
zione ai fautori radicali della rivoluzione). -in partic.: fautore del riformismo
i viadotti del rifornimento alto. -in partic.: immissione di carburante nel serbatoio
ciò che è venuto a mancare. -in partic.: procurare i mezzi di sussistenza
rifrattività, sf. fis. rifrangenza. -in partic.: rifrazione specifica.
e 'l cor di ciaschedun moderno. -in un'antitesi: raggelare, ghiacciare (e
che potessero finire l'impresa. -in senso concreto: ciò che ristora; cibo
pena e dogliosa morte. -in relazione con un compì, di moto a
piccolo villaggio tra i monti. -in un'invocazione. foscolo, i-874:
occasione favorevole, respingere un'imposizione. -in partic.: evitare di venire a battaglia
ch'elo non fuse papa. -in partic.: non volere una persona come
su una superficie con una punta. -in partic.: segno di matita, di
è diventato matto ». -in riga (con valore aggett.):
re patria e duce calpestante. -in riga a sesta e a squadra: con
sesta e a squadra. -in riga di qualcosa: in materia di,
in superficie, ritornare a galla. -in partic.: essere rimesso in condizione
nelle pietre lavorate a scopo ornamentale. -in partic.: nelle chiaviche per
rigano il viso contratto del ragazzo. -in contesti iperbolici. carducci, iii-24-188:
/ né più si stende o è iscritto -in lor rubrica. v pananti, i-16
del tasso sopra la pittura. -in contesti iperbolici. manzini, 11-58:
nudo, rigato di sangue. -in costruzione analoga all'accus. di relaz.
per scrivere e per musica. -in partic.: addetto al funzionamento e all'
civiltà unitaria e accentratrice. -in partic.: mobilio vecchio e fuori moda
pendente dalla sacoccia del pallantieri. -in contesto polemico, per indicare una categoria
vecchia italia rigattiera e bibliotecaria. -in espressioni comparative, per indicare chi opera
stracci, ritagli, cascami. -in fotografia, componente della soluzione di sviluppo
-nell'industria nucleare, ritrattamento. -in cinematografia, ripulitura e restauro di una
. avevo incominciato a rigettare. -in un contesto scherz. bellincioni, i-177
, una supplica, una richiesta. -in partic., nel linguaggio giudiziario:
donne maomettane rigidamente velate. -in modo schematico; alla lettera. buonafede
antenne rigidamente scintillanti di zinco. -in modo da risultare teso e duro.
/ garrule al passo. -in medicina, rigidità. stampa periodica milanese
in rigidezza flessionale e torsionale). -in par- tic. con riferimento alla resistenza
nei tratti (una persona). -in partic.: severo nel volto, duro
andare in qua e in là. -in unione con girare: andare e venire
comodità del rigiro delle carrozze. -in partic.: meandro, sinuosità (di
la sposa e la vita. -in partic.: relazione amorosa, per lo
affronta l'argomento direttamente e schiettamente. -in partic.: proposizione o periodo sintatticamente
hai dato troppo rigoglio. -in senso positivo: fierezza orgogliosa. g
golese, crostate di piccioni. -in espressioni comparative, con riferimento all'aspetto
i rigoletti e le risate. -in un contesto allegorico. f. scarlatti
dilata la pupilla insensibile. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla
un maggiore rigore nelle penitenze. -in senso concreto: intervento punitivo o correttivo
di pietra simili a gemmei steli. -in senso concreto: oggetto duro, rigido.
di elasticità e di spirito di adattamento. -in par- tic., nel linguaggio filosofico
morale gli impediva di approvare renzo. -in partic.: purismo linguistico. algarotti
interessi o agli affetti personali. -in partic.: nella storia del cattolicesimo
severità nell'ambito artistico o letterario. -in par- tic.: che sostiene una
rigoristi spietati in questo genere. -in senso generico: scrupoloso nel comportamento.
e rigorosamente dimostrata da nessuna. -in modo evidente, chiaramente. borgese,
li uomini più alla vigilanza. -in senso concreto: atto che manifesta severità
, alquanto a lungo; fissare. -in partic.: guardare in taccia una persona
e una vita in colpe consumata. -in forma attiva con significato passivo nell'espressione
volgendo indietro il capo o la persona. -in partic. in endiadi col verbo radicale
da riguardare, da rammendare. -in relazione con una prop. subord.
sia collettiva). -in relazione con un compì, di modo
tipo del bello spirito francese. -in costruzione reciproca. f. cornaro,
per ferirlo solo lievemente; risparmiare. -in partic.: non sottoporre a violenza durante
onore, gl'interessi; assistere. -in partic.: difendere come capo la
arduino il cenere riguarda. -in relaz. con una prop. subord.
essere volto a ottenere uno scopo. -in partic.: essere predisposto per l'
su un determinato luogo o paesaggio. -in partic.: stare dirimpetto; stare
sorpresa; cautelarsi nei confronti di qualcuno. -in partic.: ripararsi; scansare i
astenersi da precisi atteggiamenti o comportamenti. -in partic.: non prendere cibo o bevanda
beve; non esporsi a strapazzi. -in partic.: usare cautele e prevenzioni
all'agire altrui in modo passivo. -in partic.: fruitore visivo di un'
-che è sollecito di un bene spirituale. -in par- tic.: difensore dell'onore
credeva la famiglia che li somministrava. -in un appellativo. bembo, iii-382:
gli animava fosse lucida. -in contrapposizione alla maggiore fisicità degli altri sensi
-segno, di protezione divina. -in senso concreto: oggetto, della benevolenza
sotto tutti i punti di vista. -in questo riguardo: a questo proposito,
per quanto presente- mente si esamina. -in tate riguardo: con tale proposito.
, mi diliverò di cattività. -in senso concreto: elemento di giudizio.
anche diffidente; circospezione; precauzione. -in partic.: avvertenza nel- r attuare
altro riguardo lo sciolto. -in relazione con il costrutto latineggiante tipico dei
, non abbia riguardi. -in senso concreto: ostacolo. alfieri,
; attinenza, relazione; corrispondenza. -in partic.: relazione grammaticale, concordanza
questo genere di cose. -in paragone di qualcosa, rispetto a qualcosa.
impulsi generosi del sentimento. -in riguardo!: alla buonora (come inter
oh! dillo / in riguardo! -in riguardo a, di qualcosa: in rapporto
verso gli altri uomini. -in dipendenza da qualcosa; a misura di essa
questo fastidio in riguardo dell'amicizia. -in riguardo a qualcuno-, nei suoi confronti.
meglio, senza tanti riguardi. -in modo brutale. morante, i-31j5:
del necessario, allestire di nuovo. -in partic.: armare nuovamente (una
nuovo, alterare un'altra volta. -in partic.: corrompere nuovamente (un
letter. guardare intensamente di nuovo. -in endiadi iterativa col verbo radicale.
fu clemente nel punire i falli. -in relazione con un compì, che indica in
lesti, gonfi, maliziosi. -in espressioni comparati, per indicare l'avanzamento
ed amaro che lo sconvolgeva. -in espressioni comparati, per indicare il venire
in direzione opposta, di rimando. -in partic.: nel calcio, lancio alquanto
anche a lei piacevoli venti? -in partic., nel linguaggio giornalistico. rilasciare
in una così rigorosa circostanza. -in partic.: nel diritto civile, abbandonare
remissione (di una pena). -in partic.: condono (totale o parziale
rilassamento ed evacuazione aboliscono gli stimoli. -in partic.: prolasso di un organo.
.. quasi d'incantato rilasciamento. -in senso concreto: attività o circostanza che
non rilasciarmi nel sonno. -in partic.: essere interessato da un prolasso
pretendevano d'esser sempre puri. -in senso concreto: comportamento o atteggiamento che
, nell'esercizio di un'attività. -in senso concreto: atto o comportamento che
che produce sereno raccoglimento interiore. -in senso concreto: ciò che procura diletto,
rilassato, le gambe fiacche. -in una rappresentazione pittorica. condivi, 2-127
nella testa da tumori ulcerosi. -in partic.: prolasso di un organo.
affari, ecc.; svago. -in senso concreto: attività o circostanza che
ma vennero gli innocenti proscritti. -in senso concreto: comportamento o atteggiamento vizioso
originaria con un'altra più solida. -in senso concreto: copertina più o meno
, che si può notare. -in partic.: che può essere oggetto
un principio, un problema). -in partic., nel linguaggio giuridico e
capacità di provocare notevoli conseguenze. -in partic.: tessere degno di essere preso
. levare verso l'alto un oggetto. -in partic.: inalberare un'insegna.
rilevar bene il nome della piantina. -in relazione con una prop. subord.
non rilevò l'allusione. -in relazione con una prop. subord.
cosa a quesi giorni possibile. -in relazione con una prop. soggettiva.
rilevano che da dio solo. -in partic.: dipendere da un potere politico
dagli zigomi rilevati e piuttosto paffutello. -in partic.: che ha forma piena e
una responsabilità o aa un obbligo. -in partic.: rimborso delle spese sostenute
su altri fenomeni si dice indiretta). -in senso generico: conteggio. arbasino
e (famigliarmente) bambini. -in senso concreto: il bambino allevato.
o a una struttura di appartenenza. -in senso concreto: la parte sporgente,
un corpo, di una struttura. -in partic.: protuberanza o prominenza di
come se fusse una mano. -in una connessione a incastro, elemento sagomato
da pigliarsi qui intorno. -in geografia fisica, ogni corrugamento o elevazione
e tutte tra sé diverse? -in senso concreto: composizione plastica, figura,
non è sempre afferrabile dall'osservatore. -in senso concreto: parte di un'immagine pittorica
alla speranza della gloria. -in rilievo: in modo marcato. cassola
riluca sui buoni e sui cattivi. -in contesti allegorici. iacopone, 50-19:
come la lucciola / riluce altrove. -in una parestesia. d'annunzio, iii-1-759
comportamento, ad assumersi un impegno. -in senso concreto: comportamento o atteggiamento
scrivere in o per rima). -in senso generico: verso o testo poetico
): rime e ritmi. -in senso generico: opera poetica, poema
, proprio per le rime! -in conseguenza di un comportamento precedente. bacchelli
mandare indietro quanto si è ricevuto. -in partic.: restituire a qualcuno
quale mia madre ha bisogno. -in senso generico: inviare. conti di
. rimandiamo ad altro mese. -in relaz. con una prop. subord.
avversario (negli sport della palla). -in partic.: nel gioco del calcio
o la parola che lo indicano). -in partic.: in un'opera lessicografica
all'interno di un organo collegiale. -in partic.: rimpasto ministeriale.
nel luogo in cui si trova. -in partic.: non unirsi a chi parte
/ di chi rimane a terra. -in unione con un compì, predicativo o con
rimango / che sconsolatamente piango. -in formule di saluto per dare o prendere commiato
. -intrattenersi in compagnia di qualcuno. -in partic.: fermarsi a pranzo o
presso qualcuno (un oggetto). -in partic.: restare attaccato all'albero
tra le braccia della balia. -in formule di congedo epistolare. orsi,
si rimarranno dalle cattive imitazioni forestiere. -in costrutto con la doppia negazione. aretino
sere alla quercie della madonna. -in costrutto con la doppia negazione. dante
- anche: non essere eseguito. -in partic.: non farsene nulla, non
di questa chiave divina. -in costrutto con la doppia negazione, di cui
, scritto, sperimentato, ecc. -in relaz. con un infinito o un sostantivo
. -dover ancora essere percorso. -in contesti metaforici con riferimento al cammino della
con altri, che ne restano esclusi. -in partic.: toccare in eredità (
un compì, pred.). -in partic.: durare in reciprocità (
rimanere brutto, per bruttò). -in costrutto causativo: lasciare meravigliato. rime
essere situato, venire a trovarsi. -in partic.: trovarsi rispetto all'osservatore
altri, vecchi, triti e ritriti. -in partic.: periodico che ripropone servizi
consumata la maggiore e migliore parte. -in par- tic.: scarto di cibo
rozzi rimator del secol rio. -in formule di modestia. carducci, ii-4-140
che non potesse insuperbirne. -in modo non grave, superficialmente. segneri
apparire come in truppa. -in risposta, di rimando; a propria volta
più a un indumento per accorciarlo. -in legatoria, ripiegare al di sotto del cartone
. ant. e letter. traboccare. -in partic.: straripare, tracimare (
o più volte l'orlo. -in senso concreto: parte ripiegata, estremità arrovesciata
produce il medesimo effetto. -in legatoria, ripiegatura della tela o della
avvertito nel cranio o nel petto. -in partic.: disturbo auricolare che si manifesta
suono o un rumore particolarmente intensi. -in senso concreto: suono o rumore che
ripercuote nell'aria incupito e amplificato. -in acustica, il persistere di un suono
; sgridare con insistenza, bruscamente. -in senso attenuato: ammonire.
addio / mi rimbrottò dall'argine. -in relazione col discorso diretto. a.
vedere come si fa in francia. -in una metonimia. dossi, iii-95:
numeri per un'estrazione a sorte. -in partic. stor.: rimettere a sorteggio
14. ottenere lo scopo desiderato. -in relazione con una prop. finale:
vorrà quel gran rimedio della pazienza. -in partic.: opera letteraria, attività intellettuale
per eliminarne o risarcirne le conseguenze. -in partic.: nel diritto processuale,
alma mia d'error ombrata. -in , per rimembranza: perché costituisca testimonianza
, rimembrando la fede maritale. -in costruzione impers. anonimo, i-587:
stimoli o battiture (animali). -in partic.: far ritornare dal pascolo
più belli / primavera ridente. -in contesti metaforici. vico, 5-365:
la mano; rimescolare, agitare. -in partic.: rigirare un tessuto immerso in
persona, una parte del corpo. -in partic.: tentennare in continuazione il
.. comincia in questo modo. -in una metafora oscena. - anche assol.
approssimazione e precisione); rammendare. -in partic.: rammagliare una rete nelle
e ordito; rammendatura, rammendo. -in senso concreto: la parte così riparata,
denominata la medesima città. -in una sineddoche. ghislanzoni, 18-17:
. rimescolata, sf. rimestata. -in partic.: scozzata. tommaseo [
casa. capuana, 15-179: -in partic.: impulso di eccitazione sessuale.
paesi stranieri per la giu -in partic.: mescolanza di popoli eterogenei o
razze vogliose di costituirsi..., -in senso concreto: parte sostituita, aggiunta
dai quali passono le mie rimesse. -in senso generico: pagamento di una somma
, stanziamento, finanziamento, ecc. -in senso concreto: la somma di denaro
aerei, ecc.) in sosta. -in partic.: deposito dove affluiscono i
giorno la piena ci porterà tutti. -in modo alquanto guardingo e prudente. correnti
meno intenso (una qualità fisica). -in partic.: non elevato (la
riporre là donde era stato tratto. -in partic.: rinfoderare una spada;
o consumato o è andato perduto. -in partic.: apporre nuovamente un sigillo.
chi non è piu presente o disponibile. -in partic.: mandare di rincalzo in
, nella dignità posseduta un tempo. -in partic.: insediare un sovrano sul trono
consentire di rientrare in un gruppo. -in partic.: far ritornare nella comunità
la saggezza; riportare in uso. -in partic.: rendere di nuovo libera
a una propria lettera; mandare. -in partic.: consegnare una ricevuta.
ha la capacità o l'autorità. -in unione con una prop. subord. che
rispetti, alle mie paure? -in formule di reticenza, come artificio retorico
a un'autorità competente o superiore. -in partic.: assegnare una causa o
la decisione di qualcosa; procrastinare. -in partic.: stabilire che qualcosa sarà
nuovamente; ritornare a occupare militarmente. -in partic.: riprendere posizione in uno
rimettiménto, sm. disus. ricacciamento. -in partic.: trasferimento di un detenuto
dita nella trasparenza del tessuto. -in relazione con una prop. subord.
dovunque tu non vedi il bene. -in relazione con una prop. subord.
, modifiche o ristrutturazioni; ammodernare. -in partic.: rendere più funzionale un'
rifiuti, da residui, da depositi. -in partic.: spurgare fossi, condotti
da angoscia o da tedio interiore. -in partic.: purificare l'anima dalle conseguenze
per la rimondatura degli ulivi. -in senso concreto: il legname ottenuto con la
liberato dalla buccia (un frutto). -in partic.: dirocciato (una castagna
la sostituzione di quelli persi o inutilizzabili. -in senso concreto e al plur.:
di suole a dovere. -in senso concreto: la pezza applicata sulla tomaia
per la quale si era discesi. -in partic.: salire di nuovo al
e dal corso del fiume. -in un contesto iperb., con riferimento al
anche con maggiore intensità e vivezza. -in partic.: riaccendersi, rinfocolarsi (
fino al tavolo dei rinfreschi. -in un ballo, condurre il compagno nell'esecuzione
bersaglio mobile effettuato da un rimorchiatore. -in senso concreto: la nave che effettua il
uso speciale e per trasporti specifici. -in partic.: vettura di un convoglio tranviario
il comando a distanza di questa. -in partic.: imbarcazione di piccole dimensioni
/ perso nel / deserto. -in frase ellittica: causa di rimpianto amaro e
ingombrano e vanno nel vento. -in unione enfatica con morto. bocchelli,
partic., protesta diplomatica). -in senso generico: appello o supplica per
e farmi stare seduta ». -in relazione con una prop. subord.
di cui ormai godeva tereso. -in partic.: allontanamento di un soggetto da
l'assistenza del cancelliere. -in partic. dir. pen. ciascuno dei
uso o danneggiata dagli agenti atmosferici. -in partic.: turare le fessure dello
queste sue cose e figure. -in senso negativo: raffazzonare. cantù,
tr. far ritornare in patria qualcuno. -in par- tic.: ricondurre in patria
penale o misura di prevenzione). -in partic.: ordinare a una persona (
penale o misura di prevenzione). -in partic.: rinvio obbligatorio di una
. sm. parte anteriore di qualcosa. -in partic.: facciata di un edifìcio
e, anche, continue querimonie. -in senso attenuato: sentire spiacevolmente la mancanza
, sf. l'impiastrare di nuovo. -in senso concreto: cosa fatta alla meno
o per sfuggire a chi insegue. -in partic.: farsi piccolo, rannicchiarsi
; che appare smagrito, mal messo. -in partic.: scavato, emaciato (
reso più piccolo, ridotto nelle dimensioni. -in partic.: riprodotto in piccolo
. re-, con valore intens., -in illa tivo, e da
rimpolpa, essa uccide e risuscita! -in una raffigurazione pittorica. rosmini,
tolgo e rimetto i nei. -in una raffigurazione pittorica. r. bonghi
di cadere in molti difetti. -in senso spreg. bresciani, 6-x1i-345:
nei ricordi del tempo antico. -in relazione con una prop. subord.
servi remproperasti al signore. -in relazione con una prop. subord.
gorgheggio limpido di tenore sfogato. -in una raffigurazione pittorica. giusti, i-531
segno della gentilezza squisita sua. -in relazione con una prop. subord.
i benefici fatti rimproverarmi? -in relazione con una prop. subord.
sf. ricompensa, premio. -in senso concreto: ciò che si dà in
acconciare, rassettare; ripulire, nettare. -in par- tic.: ravviare, ordinare
beatitudine, parlatemi, vi prego. -in partic.: passare da una posizione politica
, tuttavia significativo ed evidente). -in partic.: riformare, rinnovare o
alla percezione (anche visiva). -in partic.: riformato (un sistema
fanno vive / se ci misurano. -in senso generico: che appare rinnovato, più
il mondo e può rinascere. -in un'espressione enfatica: riformarsi dopo essersi
, viaggio di ritorno per mare. -in partic.: rimpatrio da troia degli
di base o di rincalzo. -in partic.: cumulo di terra posto intorno
. convocare da parte di un'autorità. -in par- tic.: citare in giudizio
luogo, anche a scopo punitivo. -in partic.: mettere in carcere.
, cupide, al sicuro. -in una sineddoche. tansillo, 1-26:
, non frequentando i luoghi pubblici. -in partic.: messo in collegio.
.); compreso in un perimetro. -in partic.: contenuto in un cibo
che la rincontro, miracolosa. -in relazione con una prop. subord.
mano la vergine tramortita. -in faccia a una persona. getti,
pose di rincontro al cappellano. -in posizione simmetrica o opposta rispetto a un
contenuto dalle linee ba ac. -in corrispondenza, all'altezza, sulla stessa linea
romani posti a rincontro. -in senso contrario. restoro, 6-5:
con truci occhi di spade. -in antitesi. de sanctis, n-16:
di molte persone che salivano. -in partic.: il ritrovarsi dopo un periodo
sera un venticello soave. -in senso concreto: lato di un edificio che
, a vicenda, cercando di acchiapparsi. -in partic. come gioco infantile (anche
nell'espressione prendere la rincorsa). -in partic.: prima fase del salto
a qualcuno; il corrersi dietro. -in partic.: la corsa di un calciatore
scrivermi da quel che sono. -in costrutto causativo: rendere motivo di rammarico
anche, diventare odioso, insopportabile. -in partic.: non piacere più,
a scapaccioni questo scimunito. -in formule di cortesia. tommaseo [s
non piace, deprecabile, detestabile. -in partic.: che si compie controvoglia
doloroso e rincrescevole per noi. -in espressioni ridondanti. passavanti, 171:
con rincrescimento rinunciava au'acquisto. -in espressioni di cortesia. spallanzani, ii-97
si congiungono, si impugnano. -in costrutto causativo. g. villani,
con la pala il pietrisco. -in posizione opposta a quella di marcia.
, scacciarlo di casa. -in relazione con una prop. subord.
lati; rinforzo, sostegno laterale. -in senso concreto: struttura che svolge tale
nuovo o maggiormente folto; rimboschimento. -in senso concreto: zona rimboschita.
persone impegnate in una determinata attività. -in partic.: scritturare uno o più artisti
. sovvenzionare, dare soccorso finanziario. -in partic.: finanziare un contingente militare
volte che rinforzò l'assalto. -in relazione con il discorso diretto: incalzare
, che dissipava ogni ombra. -in partic.: sostenere, soccorrendolo, un
far ricuperare una somma di denaro. -in partic.: ammortizzare una spesa, rientrare
d'ardire alla parola di virgilio? -in partic.: riprendere coraggio e slancio nel
, pieno di serena sicurezza. -in partic.: divenuto più ardito e coraggioso
fluido corporeo o il corpo stesso. -in senso concreto: cibo, balsamo o medicina
, pasto più o meno leggero. -in senso concreto: rinsieme dei cibi e
e, anche, con riposo. -in partic.: far riposare un esercito
nuovo un edificio o un appartamento. -in partic.: tinteggiare nuovamente le pareti
-aggiustare, riparare un'arma. -in partic.: pulire con la lanata
ordine un abito smacchiandolo e stirandolo. -in partic.: pressare la piega di un
(un cibo, una bevanda). -in partic.: che ha proprietà benefiche
altre bibite; in altri rinfreschi. -in partic.: sorta di rosolio poco alcolico
del ring o del pedale. -in un contesto metaforico che considera la vita
altri grandi cani neri ringhianti. -in una metonimia. f. f.
un grande successo! ». -in relazione con una prop. subord.
bussole che sono di ottone. -in un autobus, riparo laterale del bagagliaio;
astrologa / in sin la mula. -in che modo? -quand'io / le
in fondo, l'adesione al fascismo -in italia e altrove -se non un tentativo
con quel ringraziare che accetta. -in relazione con una metonimia. lorenzo de'
relativamente ai nostri governi. -in relazione con il compì, ogg. del
di vendicare l'ingiurie. -in relazione con una prop. subord.
era di viver tutto risaziato. -in espressioni di cortesia in cui si desidera
infernale sorriso di soddisfazione. -in un'espressione enfatica, per indicare uno
. suscettibile di rinnovazione alla scadenza. -in partic.: che può essere prorogato o
sia stato giudicato all'estero. -in partic.: stipulazione di un nuovo accordo
4. far spuntare la nuova vegetazione. -in par- tic.: rimettere le foglie
con loro nella villa. -in relazione con il discorso diretto. anonimo
3. inizio di un ciclo temporale. -in partic.: noe. cecchi,
l'abbandono dei superati o tradizionali. -in senso concreto: elemento compositivo del tutto
. compimento di un nuovo atto giuridico. -in partic.: stipulazione (espressa o
a colloredo per la rinnovazione. -in partic.: emissione di una nuova cambiale
di un debito oltre la scadenza. -in partic.: sostituzione di una cambiale in
ingrommata di polvere bianca. -in una raffigurazione pittorica. vasari [zibaldone
principio al monachismo di ponente. -in senso negativo: nomea. storia dei
peso troppo greve. -in partic.: subire, durante la
fatte alla mia presenza. -in partic.: migliorare le condizioni economiche
/ e si rinselva. -in partic.: rifugiarsi fra le fronde di
alle proprie attività, alla meditazione. -in partic.: chiudersi in convento per seguire
-in partic.: provare di nuovo affetto o
dal sole al tramonto. -in partic.: sonare ripetutamente per avvertimento
, emesso da altre fonti sonore. -in partic.: rullio cadenzato di tamburi
e vasto (un rumore). -in partic.: sonare forte e terri
prevalente il vile, promosso pignorante. -in funzione di preposizione. f. f
mia opera ad una tradizione. -in relazione con una prop. subord.
fusse, rintracciarne la giuntura. -in relazione con una prop. subord.
nuovamente o un'altra o più volte. -in partic.: comporre una ghirlanda intrecciando
, flora-cipride, i tuoi doni! -in senso generico: intrecciare. bergantini,
te buona novella. -in relazione con il discorso diretto: pronunciare
suono); risonare, echeggiare rimbombando. -in partic.: essere emesso con forza
sa o che si è appreso. -in senso concreto: notizia, informazione.
colorava i suoi poemi erotici. -in espressioni retoriche di reticenza. tarchetti,
: io renuncio alla mia carica. -in partic.: ritirare una mozione.
-ricusare, respingere un accordo. -in relazione con una prop. subord.
si accresce ai suoi coeredi. -in partic.: abbandonare volontariamente una carica
a cui essa per legge spetta. -in partic.: trasferire per ragioni di
se dio non muti sentenza. -in partic.: rifiutare di accettare un'elezione
rinunciare tutto l'amore d'isabella. -in relazione con una prop. subord.
previdente, nella città puntuale. -in partic.: deposto (il potere politico
le dette rinunziazioni scrisse il cancelliere. -in partic.: abdicazione (per lo più
, i-vi-1983], ii: il metallo -in particolare se la lega era ricca di
-trovare ciò che sta nascosto o sepolto. -in partic.: riportare alla luce nel
inventare; determinare con precisione scientifica. -in partic.: trarre per logica conseguenza
un sol punto la morte. -in partic.: differire di uno o più
aveva inviato (un oggetto). -in partic.: rispedito al mittente (una
è meglio andarci subito ». -in partic.: il differire per uno o
continuare la trattazione di un processo. -in partic.: fissazione di una successiva
, 27: rinvii testuali. -in partic.: rimando fatto da una fonte
bambagia o altro: rinzaffare. -in contesti osceni. rustico, vi-159 (
intonaco su una parete ancora grezza. -in senso concreto: primo strato di calcina
la sembianza anco i desiri. -in un'imprecazione o come insulto. libri
che ti sovrasta ornai ». -in un contesto allegorico, con riferimento alle
profitto ed utile de'buoni. -in un'esclamazione. b. corsini,
ciò ch'e'discredo, -credo -in voi non faccia; / ma, chi
in questa parte e in quella. -in espressioni iperboliche, per indicare una grande
ad ammonizioni; indocile; restio. -in partic.: ritroso (una donna)
e iamuso palazo riale. -in senso generico: rilievo del terreno; balza
in ripa a csanto. -in ripa al proscenio: sull'orlo della scena
ha ripagato, facendomi male. -in senso negativo, per indicare l'adeguata
aiutando filippo in altri modi. -in relazione con una prop. subord.
ed era già ripetente. -in senso generico: ripetere l'esame non superato
addosso a occhi chiusi. -in uno scontro verbale, scagionarsi da accuse
alle nostre cattive azioni. -in partic.: legittimare un'unione illegittima
da minacce, da azioni ostili. -in partic.: trincerarsi in un luogo
semplicemente entusiasmo., artistico. -in partic.: che legalizza un'unione illegittima
di patrocinare la mia causa. -in botanica, fenomeno di rigenerazione per cui
edifici o di opere di difesa. -in partic.; nell'architettura militare,
a una situazione critica o ingiusta. -in partic.: misura per risolvere problemi di
o colpevole con atti positivi e lodevoli. -in partic.: espiazione di una colpa
la vittima accettasse la riparazione. -in partic.: legittimazione di una relazione illegittima
un oltraggio, di un'offesa. -in partic.: nel codice cavalleresco,
con ripetitività, delle stesse cose. -in senso improprio: presentare nuovamente una richiesta
prudenza e il proprio riparo. -in etnologia, la forma più elementare di abitazione
. opera di difesa militare, fortificazione. -in partic.: nel sistema difensivo delle
fronte alle azioni dannose di una persona. -in partic.: provvedimento con cui si
nostro comune alla sua difesa. -in senso concreto: contingente di soldati inviato
o astratta) in più parti. -in partic.: divisione in più settori di
mente il danaro che tengo. -in più rate o porzioni. f.
di una grandezza, di uno spazio. -in partic.: spartizione, distribuzione fra
contenuto rivoluzionario del socialismo. -in senso concreto: quota. foscolo,
circoscrizioni a fini di organizzazione amministrativa. -in senso concreto: ciascuna delle parti di
in parti, ripartizione. -in partic.: distribuzione in parti uguali o
circoscrizioni a fini di organizzazione amministrativa. -in senso concreto: circoscrizione, distretto,
creditori dei beni del debitore comune. -in senso concreto: utile da dividere.
di apportarvi modifiche atte a perfezionarli. -in par- tic.: correggere le bozze
serbo a la ripassata. -in un esercizio ginnico col cavallo, secondo
e ripassare per alcun luogo. -in partic.: migrazione degli uccelli dai luoghi
di ripatriaménto era agostino. -in partic.: rinvio in patria a opera
gracidante alla riva del canale? -in relazione con una prop. subord.
ripensa teco stesso la mia generosità. -in relazione con una prop. subord.
le acclività delle piagge. -in partic.: urto delle onde del mare
. perdere). perdere nuovamente. -in partic.: farsi sottrarre dal nemico
, ripresa la via del ritorno. -in relaz. con una prop. subord.
un filo di voce. -in una prop. incidentale. mazzini,
ripete la voce tredici volte. -in relazione col discorso diretto. pascoli,
raggiunse la perfezione nel disegno. -in relazione con una prop. subord.
. in seguito a vicende belliche. -in partic.: rivendicare con l'uso
azione o di una ricerca scientifica. -in partic.: ricaduta in un
la voce s'innalza. -in relazione con una prop. subord.
. e letter. ripetuto, reiterato. -in par- tic.: affermato o dichiarato
segnali emessi da un'altra stazione. -in partic.: ricetrasmettitore che connette fra
o d'inteletto avessi testa dura. -in partic.: il verificarsi di nuovo di
sia comunque da altri indebitamente trattenuto. -in partic.: la relativa azione giudiziaria
la gonnella a gian figo. -in contesti metaforici, con partic. riferimento
. riferimento a ferita deh'anima. -in partic. (e anche assol.)
-anche: giuntatura di una corda. -in senso concreto: il pezzo di stoffa
impresa, ecc.). -in partic., nel linguaggio politico contemporaneo:
ammanco di cassa, ecc.). -in partic., nel linguaggio politico contemporaneo
spianata; altipiano; pianoro. -in geografia, superficie di modesta inclinazione che
salita né in discesa; erto. -in partic.: che scende a picco
; l'effetto che ne deriva. -in partic.: pieghettatura; drappeggio.
nella stanchezza degli uomini. -in un gioco di parole. buonarroti
. espediente tecnico, segreto del mestiere. -in partic.: risorsa espressiva di un
contenitore predisposto o costruito internamente vuoto. -in partic.: riempire totalmente, completamente
. l'essere pieno, colmo. -in partic.: soverchia pienezza di stomaco
, affollato (un luogo). -in partic.: tutto esaurito, completo
darlo esteriormente a divedere. -in una metonimia. i. andreini,
e, anche, di ispirazione poetica. -in partic.: pervaso di spirito santo
il testo musicale che la registra. -in senso generico: pieno di un complesso
o di parte degli strumenti. -in senso generico: combinazione di un numero
ricevere qualcosa da altri o riappropriarsene. -in partic.: nella fede cristiana,
gente barbara. asso, 2-23: -in te sola -ripigliò colui / -caderà tira mia
vane trascurar la filosofia. -in relazione col discorso diretto. d.
marchese e due del mare. -in partic.: spingere di nuovo in giù
un po'più in là. -in partic.: essere ripreso da un gorgo
l'anima nello sconforto. -in partic.: far ricadere un popolo o
. ricoprire nuovamente con il piombo. -in odontoiatria, otturare nuovamente un dente con
che tornavano alle proprie case. -in partic.: accogliere un maggiore numero di
vassen'a sua via. -in partic.: riconsegnare un bambino.
sospirò e ripose la penna. -in partic.: deporre un oggetto sotto l'
radi monaci nel diserto. -in partic.: trasmissione della fama di una
davi pace a'nemici. -in partic.: conseguire un risultato giuridico
spia); confessione di un misfatto. -in partic.: maldicenza, pettegolezzo.
m'acertate? -c'aggi persevransa. / -in che madonna? -ne lo ben servere
lo languire, / pene e martire -in me tutto riposa. pannuccio del bagno,
su una convinzione e anche sulla fortuna. -in par- tic.: sperare nell'osservanza
filosofico, anche un atteggiamento). -in partic.: avere a fondamento la
sopra i gigli di pria. -in funzione iter.: soffermarsi continuamente su
una non buona condizione di salute. -in partic.: fare vacanza, concedersi
è la madonna d'agosto. -in relazione con un compì, di limitazione che
danno di quelli di aureliano. -in una sineddoche. marini, ii-74:
modo di vivere, l'esistenza). -in partic.: pacifico (la vita
si possa avere l'animo riposato. -in stato di riposato animo: pacificamente.
e nei riposi ci contiamo. -in partic.: possibilità, accordata a un
aragona il magnanimo (1396-1458). -in senso generico: pascolo pianeggiante. galanti
alla posizione di riposo. -in riposo: per riposare. bellori
almo riposo lor cura molesta! -in espressione negativa, per indicare la condizione
arse / impetuoso / nelle vene del mondo -in un riposo / freddo le forme,
in tavola circondata da gelatina. -in riposo (con valore aggett.):
passo in piedi i riposi. -in partic.: tregua di un combattimento,
il tempo che ci si trascorre. -in senso generico: insenatura, approdo.
un periodo più o meno lungo. -in senso concreto: la scorta, la
ecc. -anche: magazzino, deposito. -in senso generico: stanzetta angusta, sgabuzzino
e tutti i ripostigli. -in partic.: fodero. cesarotti,
dal sole e verso tramontana. -in partic.: nascosto, segreto (il
e il riposto del convento. -in partic.: sulle navi, locale disposto
dove un 'cristiano'possa campare. -in relazione con il discorso diretto. govoni
discorso vitale senza la conclusione. -in relazione con una prop. subord. retta
a piovere, sono rovinato. -in relazione con il discorso diretto: ricominciare
potevi ordinare anche al plurale. -in relazione con una prop. finale: rimproverare
riprende perché men si piagna. -in relazione con un compì, o con una
uomini e col riprenderne i vizi. -in relazione con una prop. subord.
una delle due squadre avversarie). -in senso generico: ricominciare il gioco dopo
l'uno e l'altro di essi. -in un quadro: la pennellata che ravviva
artistica, per lo più pittorica. -in senso concreto: opera d'arte.
venga consacrato in forma pubblica). -in senso tecnico: ricalcato fedelmente su un
. che può essere riprodotto. -in partic.: riproponibile e ripetibile indefinitamente
una forma legale nuova e diversa. -in partic.: conservare in forma legale più
. che si riferisce alla riproduzione. -in partic.: inerente alla generazione di
una forma legale nuova e diversa. -in partic.: consacrazione in forma legale
un < opera artistica o letteraria. -in senso generico: rappresentazione letteraria o artistica
agli ebrei in quanto popolo eletto. -in partic. terra di ripromissione: terra
e gli augurò un viaggio felice. -in formule d'ossequio. orsi, cxiv-32-25
). ant. verificatore, controllore. -in partic.: saggiatore di monete.
ripudi della personalità d'attore. -in senso concreto: persona rifiutata da un ambiente
con esso; contrastante, discordante. -in partic.: non conforme a una regola
per il raggiungimento di uno scopo. -in partic.: disagevole, difficilmente attuabile
, di ripulsione, di fastidio. -in partic.: molesto (un rumore)
mettere in sospetto della supposizione. -in senso concreto: elemento o aspetto antitetico
dell'azione di agenti o fattori esterni. -in partic.: resistere a elevate temperature
2. finitura esterna di un oggetto. -in partic.: levigatura, polimento.
ornato e ad abbellire il discorso. -in partic.: figura consistente nel ripetere
; levigare, polire, lucidare. -in partic.: raschiare irregolarità e sfilacciature
testo a una lezione filologicamente corretta. -in partic.: riordinare e condurre alla
accordo, una proposta di pace. -in partic.: soffocare la voce della
da immondizie; sgomberare, svuotare. -in partic.: mondare un terreno dalle
. risanato da una malattia. -in partic.: mondato dalla lebbra.
anche il costo di tale lavoro). -in senso concreto: fregio che orna tutt'
che si è fatto per scendere. -in partic.: ritornare al piano superiore
al cielo, alla sede dei beati. -in partic.: essere assunto al cielo
latin. ant. saltare nuovamente. -in partic.: rituffarsi in mare (
essere respinto indietro, rimbalzare indietro. -in partic.: subire il fenomeno della
un'ultima volta, nell'andarsene. -in partic.: dare un ultimo addio a
ecologico con l'eliminazione dell'inquinamento. -in senso concreto: complesso di tecniche volte
un manufatto o di un prodotto. -in partic. risanamento di una botte:
cura); guarire una malattia. -in partic.: rimarginare una ferita;
ma non come risani. -in un ossimoro. guittone, xvii-440-12:
(un danno morale o materiale). -in partic.: che deve essere risarcito
dèe risarcir la spada. -in partic.: rimediare le conseguenze dannose
adoperavasi per risarcire il timone. -in partic.: rimettere in sesto e in
non altro che carota selvatica. -in una figura etimologica. a. boito
generalmente dilazionate, un precedente scaglionamento. -in partic.: lo stabilire in modo
perdite dielettriche o del bombardamento elettronico. -in partic.: nelle apparecchiature chimiche,
di appositi impianti fissi o trasferibili. -in senso concreto: generatore di calore o
; rendere caldo o più caldo. -in partic.: infondere calore nelle membra
incoraggiare energicamente; eccitare vivacemente. -in partic.: sobillare, istigare alla ribellione
presto riscaldata una pagina. -in senso iron. carducci, ii-6-187:
che s'alza a mezzogiorno. -in partic.: scaldato da un impianto calorifero
estetica. r r -in senso concreto: atto o comportamento intemperante,
.. inutili i particolari. -in partic.: che ha abbandonato la casa
che può essere oggetto di riscatto. -in partic.: acquistabile o riacquistabile,
un diritto, un'obbligazione periodica). -in partic.: riacquistato mediante riscatto (
per un lungo periodo di tempo. -in partic. riscatto della rendita perpetua:
prestazioni o attività svolte in precedenza. -in partic.: utilizzazione, da parte
quanto tutta la mia vita. -in senso improprio: retratto. legge 27
una congestione cerebrale. bacchetti, 12-157: -in che? voi, matricolati, se
pareva che il bisogno parlasse. -in senso concreto: informazione, notizia, delucidazione
regolative a forniture speciali. -in relazione col compì, di specificazione o con
. immersione ripetuta in acqua pulita. -in senso concreto: acqua usata per risciacquare
le tracce di sudiciume; risciacquatura. -in partic.: fase del funzionamento di lavatrici
rilevarne affinità, simiglianze, differenze. -in partic.: mettere a confronto testi;
che quelli del mulino. -in relazione con una prop. subordinata.
west anche su questo punto. -in relazione con una prop. subordinata.
non eran complici della sorpresa. -in relazione con un compì, predicativo.
riscontrare su nessuna informazione autorevole. -in relazione con una prop. subordinata.
e nscontra che è vero. -in relazione con un compì, predicativo.
a trovarsi in una data situazione. -in partic.: incappare in una difficoltà
fra essi riscontrati è sensibile. -in partic.: verificato sull'originale o su
dell'awenuto versamento di una somma. -in senso concreto: polizza che testimonia tale
fra entità astratte; corrispondenza puntuale. -in senso concreto: corrispettivo reale e preciso
(nell'identificazione di una persona). -in senso concreto: segno di riconoscimento di
e virgilio la loro. -in contraccambio. caro, 12-ii-75: al
scena dei 'promessi sposi'. -in posizione simmetrica rispetto a un asse.
nel balcone di riscontro. -in riscontro a, di qualcosa: di fronte
e la rinnovazione dell'aria. -in cambio di qualcosa. canaldo, 36
te non allestisca la morte. -in conseguenza di qualcosa. pallavicino, lx-1-180
di così ostinata fierezza. -in contrapposizione, in antitesi a qualcosa.
file di uno schieramento dalla retroguardia. -in senso concreto: l'insieme delle truppe
delle entrate, delle imposte). -in senso concreto: la somma stessa riscossa
dal signor canonico apportator di questa. -in relazione con una prop. subord.
ancora in tasca il denaro? -in contesti metaforici, con riferimento a personificazione
consegnare da chi ha in deposito. -in partic.: prelevare dal vettore o
trova; far ritornare in sé. -in partic.: risvegliare dal sonno,
da un'occupazione che assorbe totalmente. -in partic.: svegliarsi bruscamente, di
come induriti e quasi riseccati. -in un contesto iperb.: inaridito per il
abi tazione, stabilirsi. -in partic.: prendere e tenere residenza
della persona (un sentimento). -in partic.: risplendere in viso,
-per estens. nicchia. -in partic.: rientranza di una superfìcie
risegatura, sf. intaccatura. -in partic.: segno che rimane sul
periodica recrudescenza di un sintomo morboso. -in partic.: stato di alterazione nervosa.
risentì orribilmente il suo esilio. -in partic.: provare o mostrare insofferenza nei
e allora ella si risentì. -in partic.: riprendersi daltintirizzimento. giuliani
tanto si debilita la complessione. -in partic.; avvertire i sintomi della stanchezza
la france! ». -in modo colorito, espressivo. cesari,
ma par ripieno di sassi. -in modo sensibile. m. colombo,
la gragnuola delle sue frasi risentite. -in partic.: aspro, concitato (un
sé la parte del miratore. -in relazione con una prop. subord.
che mi riserba la vita? -in partic.: tenere in serbo una sorpresa
per vostro padre ». -in relazione con una prop. subord.
avete fatto con me. -in partic.: in un'opera letteraria o
luogo o in uno spazio circoscritto. -in partic.: imprigionare, incarcerare.
, idrogeologica e paesistica. -in senso generico: area di rilevante interesse
riserva statutaria, prescritta costanze. -in partic.: rifornimento abituale di der
quanto rate, di merci. -in senso concreto: ciò che viene
evidenti spressione con riserva). -in partic.: restrizione residui.
richiamato alle armi in caso di guerra. -in partic.: la categoria degli ufficiali
s'espandeva la sua animalità. -in modo sregolato, senza opportuni controlli o
ultimi anni del liceo. -in forma ellittica, nel gioco del poker,
o da un atto amministrativo. -in partic.: ciascuno degli stretti
a titolare di un beneficio ecclesiastico. -in partic. riservato in petto: ecclesiastico
riassumere l'antico sistema. -in partic.: attribuzione di un beneficio o
johnny capì che li disturbava gravemente. -in relazione con una prop. subord.
, se non il puro amore. -in relazione con una prop. subord.
a quel ch'ora risguardo. -in , per ciò o quel che risguarda:
quell'altiera s'addolcisse. -in risguardo a: a paragone, a confronto
, faceva un suo risino. -in relazione con un agg. o un compì
risme la buona da milano. -in grandi quantità (per lo più in contesti
tuttora) che ognuno possegga. -in espressioni comparative, per indicare bianchezza e
minuto il riso s'appiccica. -in relazione con un agg. o in una
la satira dal riso accompagnata. -in relazione con un agg. che rivela e
parimenti ne sgorgano, gemelli. -in partic.: condizione spirituale di perfetta letizia
espressione di gioia e di letizia. -in partic.: aspetto ameno, piacevole
perché dedita agli stupefacenti, ecc. -in partic.: aiutare, agevolare tale
quando risoffiavi tutto alla questura. -in relazione con una prop. subord.
una calzatura con una nuova. -in senso concreto: la suola applicata in sostituzione
andò, salutato da risolini. -in relazione con un aggettivo o con un complemento
comporta nei rapporti con gli altri. -in partic.: che sa usare con proprietà
su un determinato argomento o problema. -in partic.: enunciato con cui un
6. scioglimento, liquefazione. -in partic.: disgelo. crescenzi volgar
avvenimento futuro e incerto. -in senso generico: cessazione dell'efficacia di
si perviene a risolvere un problema. -in partic.: misurazione di una dimensione;
l'inizio del processo di guarigione). -in partic.: conclusione di un'infiammazione
o della nevrilità motrice. -in senso generico: atonia nevrastenica.
di potentissimo discuziente e risolvente. -in senso generico: farmaco (soprattutto per
. frantumare, disgregare un corpo solido. -in partic.: sminuzzare il terreno con
159: fin allora, il socialismo -in quanto socialismo genuino e non già socialismo
fosse risolto il nostro caso. -in senso generico: appianare una difficoltà pratica
artistica e sulle influenze subite. -in relazione con una prop. subord.
può far risolvere presto. -in relazione con una prop. subord.
fare il giornale ad ogni modo. -in costrutto impers. vasari, 1-3-538:
dunque nsoluto mio caro figliuolo? -in relazione con una prop. subord.
lasciarvi godere l'eredità? -in relazione con una prop. interrog. indiretta
3. riassorbimento di un male interno. -in senso generico: guarigione. giuliani
corpo elastico; emissione di suoni. -in partic.: fenomeno fisico per cui un
la splendida risonanza del metallo. -in senso generico: eco di un suono nell'
che indica la presenza di cavità. -in partic.: suono cupo della cavità
triton glauchi a risonarlo uscirò. -in relazione col discorso diretto. pagnini,
riverenze e a parlare fitto fitto. -in partic.: genuflessione che si compie all'
quelle particolarissime di mio padre. -in apostrofi di saluto, in formule di congedo
magni- ficaggine della sua corona. -in un contesto scurrile: il deretano.
la riverenza portata ad essi). -in partic.: cura riverente, venerazione
chi comanda, quello riveriamo. -in relazione col compì, pred. pallavicino
l'ambasciata a la riversa. -in modo illogico. bartolucci, 2-1-50:
6. ritorcersi contro qualcuno. -in partic.: ricadere su chi lo
ornamentali, igienici, ecc. -in senso concreto: ciò che riveste la superficie
accompagnamento musicale di un'opera letteraria. -in senso concreto: parte musicale di un
, protettivo, isolante, ecc. -in partic.: foderato. allegri,
, ecc. (una vivanda). -in partic.: decorato per la presentazione
2. che esegue lavori di rivestimento. -in par- tic.: che impaglia recipienti
o incavernato nei depositi. -in partic.: capsula dentaria. cassieri
feste fluviali. e e -in relazione con un compì, che ne specifica
alcuna volta piglia il lepore. -in una similitudine, per indicare un fenomeno
/ affaticarti in corso? -in determinazioni geografiche (e, più recentemente,
eventuali competizioni in corso di svolgimento. -in atletica, nella gara dei m 3.
ottenerne conforto, consiglio, aiuto. -in partic.: raccomandarsi a dio,
asse o a un punto; rotare. -in partic.: descrivere un'orbita.
di ciascuno sopra di sé medesimo. -in partic.: veloce moto rotatorio di una
illegale e non di rado violento. -in senso concreto: lo stesso processo politico-sociale
più vicina a un propizio rivolgimento. -in partic.: nella rappresentazione drammatica classica
o di un accessorio d'abbigliamento. -in partic.: bavero. malgalotti,
procuravano rivoltare il regno. -in un'espressione iperbolica. giuliani, ii-394
, per raggiungere un determinato scopo. -in par- tic.: indirizzarsi a dio
sf. il rivoltare, il capovolgere. -in partic.: dissodamento del terreno.
, capovolto; voltato, girato. -in partic.: arato, smosso (
disus. pistola a rivoltella). -in senso generico: pistola (per lo più
). rovesciato, capovolto, rivoltato. -in par- tic.: smosso, dissolato
l'uomo rivolto alla strada. -in una raffigurazione plastica. leggenda aurea volgar
fini che c'importano poco. -in relazione con una prop. subord.
attraverso l'azione di massa. -in periodo di governo rivoluzionario; per opera
precedente di 'mutamento, trasformazione'). -in senso generico: rivolgimento politico (e
da determinati ceti sociali o forze politiche. -in partic. nell'espressione rivoluzione sociale (
riferimento a trasformazioni ritenute positive). -in senso attenuato: ciascuno dei mutamenti delle
per effetto di forze naturali; cataclisma. -in senso attenuato: mutamento di forma e
. profonda trasformazione fisica o morale. -in senso attenuato: mutamento, trasformazione che
al terreno e permette l'assorbimento. -in alcune alghe, la parte differenziata del
paravento a un altro letto. -in partic. piantare una tenda, un padiglione
tocca la costa del continente. -in senso generico: porre in capo a qualcuno
aprile da un'altra fiamma acceso. -in questo tempo s'innamorò il petrarca,
si fosse rizzata innanzi una vipera. -in segno di ossequio o di deferenza. -anche
piano piano lo avrebbero rammollito. -in partic.: selvaggina. vittorini,