è un affarruccio'. beltramelli, i-55: -già , già, l'affa- ruccio si
armadio. zini, iii-794: -già , diplomaticamente, le cose non vanno
-han fatto cambiar aria all'attrice! -già , l'han vista che partiva in
la villania, quasi aggrandendosi, disse: -già alla fine cognosci me esser filosofo?
passeggiare / con essa tutto dì. -già è 'l caso landò, i ch'
a cena. gozzano, no: talora -già la mensa era imbandita - / mi
atroce?... no? -già i connotati sono un po'troppo comuni
davanzati, lxi-64: né son né fui -già mai senza consiri. = provenz
seccatore atroce?... no? -già i connotati sono un po'troppo
curioso anch'io, forse troppo; -già sono stato sempre, -curioso forse come
altro orecchio! ariosto, 9-1: -già savio e pieno fu d'ogni rispetto,
fredura / l'aqua dighiaccia e prende -già nom s'arende, / cotanto indura
. petrarca, 119-42: madonna -dissi -già gran tempo in voi / posi 'l
tasso, 1-2-81: goffredo incominciò: -già cinto il perso / antiochia di grave ed
. dottori, 184: senta il furore -già del cor la destra / fatta maestra
donna per me! -rispose la morosina. -già io sto qui a tutto mio
altro inghiottì la saliva e disse: -già , parevano i fuochi d'una festa di
aver effetto fuori dell'immaginazione. -già fu, fiata fu: una volta,
fermo in posta? pirandello, 5-389: -già , già, -fece la caporale
una bella figura co'que'forestieri. -già : tu parli il francese come una gatta
già baldo di giunta stamaiuolo. -già figlio di, figlio del già: figlio
di nobiltà! pavese, i-139: -già , disse il vecchio nel silenzio, sanno
era così, ve'. -già che: v. giacché. -già
-già che: v. giacché. -già già: proprio in quel punto, proprio
brontola / la ribellione. -già mai: v. giammai. -già
-già mai: v. giammai. -già non sarà tanto, già non sarà sì
già non sarà sì piccola. -già che sia, già sia ciò che,
nei piatti. gozzano, no: talora -già la mensa era imbandita - / mi
d'innanzi. d'annunzio, iii-1-829: -già fu sempre mezzo pazziccia. / -ma
tregua '(con lenizione di -tia in -già ). indugiato (part. pass
/ l'agua in ghiaccia raprende, -già 'n s'arende, / cotanto indura per
dante, xxxv-n-723: non tegno amor -già quel che fina male, / ma volontà
mai corsi. cassola, 1-202: -già . per esempio, cosa ne dici di
trattavan sin della filosofia. -già mai: v. giammai. -mai
mal che soferio / e non partio -già mai per spaventare. guittone, xxix-144
piacere, ma ne ha quaranta. -già , perché non guarda te, brutto
-la proprietà resta in casa macchiavelli. -già , con un'ipoteca, con un
. gozzano, i-130: talora -già la mensa era imbandita - / mi trattenevi
pare che sia dispostissima a mescolarsi. -già , già... ma anzi meglio
-in difficile? -domandò maria. -già in moscovito! -rispose la balia, credendo
hanno messo lo spauracchio dei piselli. -già -dico con indifferenza. - quel grosso
cui: / né son né fui -già mai senza consiri. laudario urbinate,
partire domani - rispose donatella arvale. -già , non dovrei essere qui. la
-azione persecutoria. nievo, 258: -già ella sa che a questo mondo i giudizi
ordinato e fermato debbia vivere. -già pronto, già preparato. romoli,
], 1 73-11: -già de l'angnello non si teme morso,
1-iv-625: -glila darà pur per moglier? -già datagli / l'ha: si sono
: -è morto il padre? -già due mesi passano. baldi, i-142:
, che non avresti ragione di lagnartene. -già , perché... piaccio.
qui per il sequestro. -il sequestro. -già , il pignoramento, e poi u
contesti interiettivi. lemene, i-63: -già narciso sparì. / -è ver, noi
ver, noi veggio più. / -già sul margin fiorì. / -oh gran forza
mio amore, e crudelmente illesa. -già esistente prima della fecondazione (secondo la
e la puglia. linati, 18-90: -già , già - fece l'angioletta -ne
e segnatamente dell'etniria. -già ottenuto da altre persone (un privilegio)
temprandosi a malincuore dalla presa corsa, -già il caso suo... eh,
il papa] mormorava nella sua lunga vigilia -già lunga, ora un attimo senza tempo
chiarenza, riponendosi gli occhiali sui naso. -già ho messa oggi stesso [l'azione
2-316: -io vi ho venduto questo? -già , vale a dire il vostro procuratore
e birbo v'ha poco divario. -già che parlate con forme proverbianti, sentite
-per lo più attinente a questioni istituzionali -già fatta dal potere stesso. -con riferimento
del ben pensare è l'anima. / -già vi conosco: siete un refrattario.
via di ritornarvi. bacchelli, 18-i-652: -già , già, il faust di goethe
gli altri ufficiali? ortiz ridacchiò: -già , per tutti! immaginarsi! per
, 3-i-105: il tempo che mi avanza -già un poco sfibrato -dovrebbe esser speso nel
, del fritto e rifritto. -già pubblicato in precedenza. fogazzaro, 1-629
un luogo. bernari, 5-62: -già , c'è pure questo, adesso -fece
beatitudine celeste. tasso, 1-3-68: -già non si deve a te doglia né pianto
/ l'agua in ghiaccia raprende, -già . n s'arende, 7 cotanto
ebraiche adducono, credetele voi tali? -già v'ho detto che d'alcune si può
non uscire dalla strada segnata. -già sperimentato da altri, non più originale.
dal piccone né sfregiate dalla perforatrice. -già : è operaio meccanico, lui.
café-chantant del quartiere di saint-denis. -già detto e ripetuto troppe volte. baldini
lo mal che soferìo / e non partìo -già mai per spaventare. chiaro davanzali,
giacomino pugliese, 186: rosa fresca, -già non ti 'ncresca / domenichi [
-in casa, su nell'anticamera. / -già so io che la non è fuori.
amor, tu se'sua vita: -già non se pò partire; / perché la
superiore. jahier, 68: carrera -già vestito da uomo, incarnato di serpe vaiolosa
fuori tempo: ecco tutto. -già tempo, già gran tempo: da molto
sé. gozzano, ii-171: talora -già la mensa era imbandita - / mi
! tu anderai in visibilio. / -già lo so io ch'egli hanno per nemico
visto, per tetemamente ignoto. -già visto: per indicare la sensazione illusoria di