, trecento settantacinque mila. -gente d'arme: che esercita il mestiere delle
» nella sua educazione nazionale. -gente del battesimo: i cristiani. ariosto
-per estens.: senza soverchio impegno. -gente alla buona: gente semplice, senza
in paradiso in carrozza ». -gente che va in carrozza: molto agiata,
dell'esercito chiudevano il retroguardo. -gente , milizia, uomini a cavallo o da
-mettere in conoscenza: far conoscere. -gente di conoscenza: persone con le quali
di promissione. monti, x-4-339: -gente / s'appressa. -state:
i loro sciami chiama genti. -gente mortale, umana gente: il genere umano
loro / conventi e simil. -gente di colore: persone appartenenti a gruppi
sento / di gente di terra. -gente di fuori: forestieri, stranieri, ospiti
ceto sociale o la classe di appartenenza. -gente bassa o minuta o vile: il
il volgo ed ordinaria gente. -gente mezzana, piccola gente: piccola borghesia.
paese esemplare, la francia. -gente di razza, gente patrizia, buona gente
] della [gente] minore. -gente nata: persone appartenenti a una famiglia
gente non nata »? -gente nuova: persone che accedono per la
, cavallari, mercantini di passaggio. -gente profana: i laici. bontempelli,
ed invigoriti dal cibo. -gente d'arme (o dell'arma, o
il passaggio di gente d'armi. -gente da piede e da cavallo: fanteria e
di quel regno, usa archi. -gente d'aiuto: truppe ausiliarie. b
ma le legioni sostennero la carica. -gente grossa: truppa di bassa forza.
che li ruppe e fe'volgere. -gente tumultuaria: truppe d'assalto. dovila
gente di capo! -gente di remo: galeotti, ciurma.
viani, 10-32: il merciaiolo grida: -gente ? ma siete tutte morte? vittorini
/ tate il fea. -gente di guerra (o da guerra):
assise / non se devise. -gente , popolo. tasso, 10-21:
la sua carrozza di gala. -gente da livrea: servitù. galanti,
loro alla macchia. -gente dalla macchia: gente di malaffare,
elemento che vi si agglutina. -gente da maneggio: persone abili o adatte
passano a'governi di quelle provincie. -gente di mano, uomo di mano: esecutore
perla più bella e lucente. -gente di mare: v. gente, n
mattinate, « mazinae ». -gente di mattinata: mattinatoli. buonarroti il
per il principe. folengo, i-135: -gente devota, e voi persone care /
altressì. pucciandone, 356: similemente, -gente -cria- tura, / la portatura -pura
consegna del negozio '. -gente di negozio: la categoria dei bottegai (
noci in un sacco! -gente da cui non si piglierebbe una noce con
comandi e gli onori si arrogano. -gente nuova: v. gente, n.
di scrivere; scrittore, letterato. -gente di penna: l'insieme di coloro
lezzo di scaglie e di salsedine. -gente di pescheria: pescivendoli. moretti,
chiamò per vedere più cose. -gente , persone. g. r.
. pucciandone, 356: similemente, -gente -criatura, / la portatura -pura -ed
. pucciandone, 356: similemente, -gente -criatura, / la portatura -pura -ed
diede a'remi verso livorno. -gente , uomini da, di, del remo
le cose non le mandava a dire; -gente ritrosa e senza cura, mala semenza
arrestava per lasciar passare il mesto corteo -gente si scopriva reverente. jovine, 2-128
tette! oh pelle incarnatina! -gente di roba: persone appartenenti alle classi
ch'è un piacere ». -gente da poco, di bassa estrazione sociale,
vuol dire avari, ch'i'sappia? -gente che ha fatto dimolta roba di mffa
si era promesso in premio. -gente di saloni: abituata alla vita di società
o è vissuto sulla terra; vivente. -gente terrena, terrena prole: il genere
processo. da ponte, 1-512: -gente !., servi!.. al