in munizione tutti i sassi. -fare munizione di qualcosa', ammassare o procurarsi
che da loro sono conosciuti. -fare una buona munizione', ottenere in gran
offici à fatto bona monicione. -fare una scorpacciata. rettori, 67:
petrarca, 16-1: movesi il -fare , operare, eseguire, compiere (anche
e ombra e non altro. -fare ombra a qualcuno: impaurirlo, spaventarlo.
, abitata da'monaci di cestello. -fare ombra a qualcuno: sminuirne il potere.
mi specchi et erga. -fare ombra a un sentimento: renderlo meno
tempo ombrava i loro rapporti. -fare imbizzarrire, spaventare. conti, 483
terra un grosso passero. -fare schermo, impedire di vedere; abbagliare.
nostre case a ombrello. -fare ombrello: nascondere parzialmente il viso o
/ sopra il viso ampio cappello. -fare ombrello agli occhi: fare solecchio.
'eufemismo pistoiese per minchione. -fare l'omo, fare da omo: comportarsi
apparenza non ci può ingannare? -fare , stare a once: essere parchi,
e magre e sconce. -fare un'oncia il peso di mille: far
. cresta1, n. 14. -fare onda: addensarsi, accalcarsi. sacchetti
emissione radiofonica o televisiva). -fare venire in mente. govoni, 916
bertuccia, n. 5. -fare orazione: elevare preghiere alla divinità,
. mazzata, n. 7. -fare gli orbi di bologna, di ferrara,
hanno messo nell'orcio. -fare fuoco nell'orcio', compiere determinate azioni
detto far bocca d'orciuolo. -fare che, voltando la ruota, l'orciuolo
in avere né in persona. -fare ordinamento, l'ordinamento', provvedere sul
che produce l'incenso. -fare , praticare nei luoghi opportuni. cellini
.. ci vogliamo bene. -fare ordine: impartire una disposizione. cavalca
ordine, posonsi a mangiare. -fare ordine contro qualcuno: tramargli, macchinargli
centomila fucili per ucciderci. -fare l'orecchia di porco: ripiegare il lembo
l'orecchia di porco. -fare l'orecchia sorda, le orecchie sorde:
-fare , porgere orecchia, orecchie da o di
che parte nascesse qualche romore. -fare estrema attenzione. proverbi toscani, 33
ascoltare le vostre ragioni. -fare bocche fino agli orecchi o fare la bocca
altro per le risa. -fare capitare qualcosa agli orecchi di qualcuno:
cotanto ricco quanto ella credea. -fare orecchi sordi a qualcuno', rifiutarsi di
dio li sordi orecchi. -fare gli orecchi, l'orecchio a qualcosa:
ci dovrete fare l'orecchio. -fare , prestare orecchio, orecchi da, di
con qualche regalo o allegria. -fare pagare caro qualcosa. fagiuoli, v-104
ror tuo: sturatene gli orecchi. -fare intendere bene; ammonire, riprendere,
canne degli organi '. -fare gli organi: nel linguaggio dell'antica
a passo uguale e regolato. -fare l'organo: in una successione di persone
sta. 4. locuz. -fare gli origlieri sotto il capo: trascorrere
mondo accieca per l'occaso. -fare zona dell'orizzonte: trovarsi ai due lati
trucidata dal duca d'aveirio. -fare orlo: circondare, racchiudere. magalotti
appuntino quel che deve fare. -fare l'orma', trovarsi lungamente in una
divenuto ne lo 'ntaglio veglio. -fare l'orma di qualcosa: mostrarsi, spiccare
fu un oro appetto a questo. -fare dell'oro: essere dotato di eccezionali
far de l'oro. -fare oro: conferire pregio e importanza.
oro degli scritti del trecento. -fare vita d'oro: vivere nell'abbondanza di
un vestito da uomo. -fare , servire da orologio: essere così preciso
di natura e di me stesso. -fare orrore', risultare particolarmente ripugnante e detestabile
orsi della più bell'acqua. -fare da orso: in una rappresentazione teatrale,
altro sa far da leone. -fare motto all'orso: rivolgersi perfino a chi
fa'motto all'orso. -fare come orso quando scherza: reagire con
exercito. 10. locuz. -fare , prestare, rendere ossequio: manifestare
la principessa donna del monastero. -fare oggetto di culto, venerare, adorare.
tutti l'avevano in osservazione. -fare osservazione a qualcosa o a qualcuno: rivolgervi
e per la pelle. -fare crescere l'osso del capo a qualcuno:
l'osso del capo ». -fare l'osso o fossa a qualcosa', esserci
gli fossero state peste tossa. -fare a pezzi. b. corsini,
tutte di vivo macigno. -fare riparo, difesa (contro le forze della
era appartenente al frate. -fare conto d'oste: truffare sul conto,
di sbirro e mala femmina. -fare il gonzo per non pagare l'oste:
a oste ad ardea. -fare oste: muovere guerra; assalire.
demonia mi fanno oste. -fare oste generale: compiere il massimo sforzo
per abbassare il presente. -fare pesare, rinfacciare. foscolo, iv-344
si vive con ostentazione. -fare ostentazione: mettere in mostra, ostentare,
pure di sfuggita all'osteria. -fare l'osteria o osteria', essere oste.
uomini e convertirli in giumenti. -fare osteria di un luogo', trasformarlo in taverna
maggiori e le ottave privilegiate. -fare l'ottava: partecipare ai riti, ai
patrono della nostra città. -fare l'ottavario: tenere la serie di omelie
le vostre non ottengono. -fare approvare, confermare (una legge, una
., ma anco di castelli. -fare l'ovo: prendere un granchio, commettere
che fare con cane morto. -fare l'ovo a pentecoste: fare poche uova
a far l'ovo a pentecoste. -fare l'ovo d'oro: ottenere un risultato
ci diceva una vecchia stracciamola. -fare star ritto l'ovo: trovare una soluzione
de quilli sepellissono li morti. -fare visita a qualcuno. r. da
là dalle zinne ai polpacci. -fare un pacco a qualcuno: cercare di nuocere
ha annoiato: onde siamo pace. -fare pace, la pace: riportare una condizione
faremo la pace a vienna. -fare pace fra due parti: operare per stabilire
cascare, n. 18. -fare in padella: cucinare una vivanda ricorrendo
del messaggio. 25. locuz. -fare padiglione: costituire una nicchia.
fratelli, tenero ai nipoti. -fare come padre zappata: per indicare che
predicava bene e raspava male. -fare da padre: proteggere con affetto.
gli farebbe da padre. -fare , rendere padre: generare figli a un
il mondo come un padreterno. -fare il padreterno: arrogarsi un potere eccessivo.
in un servizio d'altro padrone. -fare da, del padrone, fare il padrone
. 6. locuz. -fare coperchio del padule: immergersi anche col
povera fanteria era paese proibito. -fare prove da scriverne al paese: compiere
sono a paga de'tiranni. -fare la paga, le paghe: calcolare la
si de'per quello defecto. -fare paga: retribuire con uno stipendio regolare.
. dare, n. 62. -fare pagamento: valere per pagare un debito.
coccio1, n. 7. -fare il gonzo per non pagar l'oste',
ch'è come paggio. -fare il paggio, parere un paggio: gironzolare
bruciare, n. 15. -fare il pagliaccio: assumere atteggiamenti buffoneschi;
quanto vi s'apicca foco. -fare a cavare il filo dal pagliaio', essere
volentieri a qualunque giuoco. -fare un pagliaio d'una busca, della paglia
un paio ben aggiustato. -fare , formare il o un paio; fare
fra esse l'amico agognato. -fare il paio con qualcuno: essere simile a
nemico che in monte. -fare pala', dare, donare generosamente.
come antipasto. 8. locuz. -fare il palato a qualcosa: abituar- vicisi
girare / come un paleo. -fare il paleo a qualcuno: volgergli le spalle
del corpo sieno in palese. -fare palese: narrare, raccontare, riferire,
-mettere a palle: mettere ai voti. -fare a palle: deliberare mediante votazione
che rottura di palle. -fare alla palla di qualcosa: disporne con assoluto
fa del mondo alla palla. -fare alla palla di qualcuno: prendersene gioco.
giammai nella mia stalla. -fare del proprio corpo una palla: rannicchiarsi,
stilistici. 9. locuz. -fare alle palline con tutti', misurarsi con
palma nella rappresentazione del bello. -fare apparire meno importante. lorenzo de *
. naso, n. 18. -fare un palmo di lingua: v. lingua
. lingua, n. 23. -fare un palmo di naso a qualcuno: v
sono fermate al palo di partenza. -fare da palo: stare in piedi immobile e
che crescono per esser pampane. -fare le cose a tutta pampana: mostrare
ch'una panca da beccaio. -fare scompisciare le panche di risa: suscitare
la pancia, cari miei! -fare insieme pancia e stomaco: fare una gran
fare insieme panza e stomaco. -fare la pancia piena: ingozzarsi di cibo.
far la pancia piena. -fare pancia', gonfiarsi, deformarsi in modo
ed il lume si spense. -fare pancia a qualcuna', ingravidarla. settembrini
dovrò allevare un figliuolo. -fare scoppiare la pancia', fare cadere la boria
fiorenza fa scoppiar la pancia. -fare una pancia di qualcosa: farne una scorpacciata
molle! - borbottò pergentina. -fare , cuocere il pane: come metafora del
pazienza per amor tuo. -fare per sé pan buffetto e per gli altri
buffetto e per gli altri inferigno. -fare più cose in un giorno che in un
pappardelle. 4. locuz. -fare paniccia'. ridurre a mal partito con
carne e delle sue ossa. -fare paniccia in bocca: non poter essere deglutito
alla pelle. 7. locuz. -fare arrecare l'anima a un granel di
giardiniera '. 8. locuz. -fare d'un cestone una paniera: mettere
vicino ad un estremo pericolo. -fare la zuppa nel paniere', fare una cosa
quello misurerà e'suoi disegni. -fare il panno serrato: in senso osceno,
io pensar pur a voi! -fare la cappa a misura del panno: agire
del panno fan la cappa. -fare lavoro convenevole al panno: adeguare le
scherz. se usato da adulti). -fare la pappa', mangiare. testi
.. sempre di biasimo. -fare la pappa a tutti i gusti: accontentare
pappa a tutti i gusti. -fare la pappa secondo il pane: adeguare il
del panno fan la cappa. -fare , masticare la pappa a qualcuno: lavorare
sol di chi è infingardo. -fare a pappaceci: gioco infantile consistente nel
in cascando con la bocca. -fare una cosa a pappaceci: farla svogliata-
asino vestito da papagallo. -fare il papagallo: ripetere in modo ottuso e
mandandoli a prezzi stravagantissimi. -fare il paradiso in un luogo: renderlo piacevole
v'ha fatto il paradiso. -fare il paradiso, un altro, un nuovo
, canti, soni, balli. -fare il proprio paradiso di qualcosa', considerarlo
essere a paraggio cogli altri. -fare paraggio a qualcuno o qualcosa: paragonargli,
paraggio / poria giuno. -fare paraggio di qualcuno o qualcosa: sperimentare
la vecchiaia di paragone. -fare paragone a qualcuno o a qualcosa: essergli
fine più forti e securi. -fare parallelo, un parallelo: istituire un raffronto
vela. 3. locu z. -fare paranzana'. preparar e l'attrezzatura per
sulle amicizie di parata. -fare la parata: provvedere al necessario,
di tutti i suoi pavesi. -fare parata: fare sfoggio, mettere in mostra
a victoria falls è strepitosa. -fare mostra di sé. f. corsini
molino. 2. locuz. -fare paravole: menzionare. c. e
paese, in mille occasioni. -fare parentela', congiungersi, tirare in parentela',
e sopraccigli a grondaia. -fare parentesi: interrompere un discorso. buonarroti
. 7. locuz. -fare parentezza: unire in matrimonio. elegia
sciavi e somettease alli impi. -fare parentezza con qualcuno: unirsi in matrimonio.
crede il pruovi un poco. -fare parere l'uno due: fare sembrare doppi
due: intriga, 'mbroglia. -fare parere uno per un altro: provocare un
un fantasma di gretsero. -fare il parere di qualcuno: operare secondo
paretaio. 8. locuz. -fare un paretaio: chiacchierare fittamente, a
, che daranno in parete. -fare parete: costituire un ostacolo. dante
io ancora ho pargoleggiato. -fare capricci bambineschi. marino, 1-5-48:
. tutti pari e patta. -fare a pari a pari: svilupparsi in stretta
con l'esperienza della morte. -fare , giocare al pari dispari, a pari
tocca tornare in quell'inferno. -fare il gioco del pari: porsi in condizione
commettere le parole al vento. -fare la bocca pari: dissimulare subdolamente nell'
! 'a un ipocrita untuoso. -fare pari le cose dispari: abolire differenze e
pari le cose dispari. -fare par pari con qualcuno: non superarlo
far con lei par pari. -fare , rimanere pari, par pari, pari
paro del tempo perduto. -fare in una volta quel che non si è
pariglia di quello di crotoi. -fare la pariglia: formare una coppia di oggetti
ingegno e del proprio coraggio. -fare parlamento: stabilire per legge. savonarola
admunire e fare parlamento. -fare parlamento di qualcosa: rivelarla. scambrilla
erano più bugie che parole. -fare delle parole carte: mettere per scritto il
delle lor parole carte. -fare fango delle parole: v. fango,
. fango, n. 8. -fare la parola di qualcuno: obbedire ai suoi
sua casa sopra la pietra. -fare le belle parole: diffondersi in cortesi e
. fece le belle parolle. -fare le parole a qualcuno: licenziarlo, dargli
partirono allegri e lieti. -fare , muovere parola: parlare. ariosto
alcuna inclinazione a far parola. -fare , muovere parola a qualcuno di qualche
non avrà pane per lui. -fare parola di, sopra qualcosa o qualcuno:
è sconveniente averne fatto parola. -fare una determinata parola: tradurre in pratica
cymbalaria). 8. locuz. -fare la parrucca: nel linguaggio marinaresco,
è dalla mia parte. -fare a parte, fare le parti: dividere
a far le parti. -fare la parte della serva: essere relegato a
fuori delle porte ad aspettare. -fare la parte del leone: v. leone
. leone, n. 14. -fare la parte o le parti del diavolo:
diavolo1, n. 23. -fare la propria parte: compiere il proprio
ha fatta la sua parte. -fare le parti di qualcosa: essere usato in
pigiama, aprì l'uscio. -fare le parti di qualcuno: esercitarne le funzioni
col maritarmi a mio senno. -fare parte a qualcosa: prenderlo in considerazione.
parte alle varie opinioni manifestate. -fare parte da, per se stesso: rifiutare
da me stesso fo parte. -fare parte di qualcosa: dividere con una o
delle rendite degli stati europei. -fare una parte: comportarsi in un certo
di dar sospetti a qualunque. -fare una gran figura. carducci, ii-12-54
di umberto per me. -fare una parte a qualcuno', rimproverarlo,
maggiori. 20. locuz. -fare partecipazione: tenere mano, essere complice
fanno e i complimenti. -fare partenza, la partenza: partire, lasciare
', 'principiando '. -fare una bella, brutta partenza: iniziare
da me dae partimento. -fare partimento: separarsi, allontanarsi (fisicamente
quattro ciascun quartiere della città. -fare la divisione catastale del terreno. salvini
ho tempo per aggiungere altro. -fare partire: andarsene, allontanarsi. chiaro
a darmi l'ultima partita? -fare , prendere partita: partire, allontanarsi
affari più difficili e ostrusi. -fare ogni partito', servirsi di qualsiasi mezzo
s'io non m'inganno. -fare partito di qualcosa', farne l'oggetto di
far partito di questa gioia. -fare partito su qualcuno: prenderlo in considerazione
figure grammaticali. 14. locuz. -fare partizione: avere funzione partitiva (una
. illustrissima abbia partorito un calculo. -fare uscire, lasciar fuoriuscire (con riferimento
sua apparenza e simiglianza. -fare paruta'. far le mostre, fingere.
l'ha amato e pasciuto. -fare oggetto di mecenatismo. g. gozzi
il prato, perché e'duri. -fare pasciona: appagare le proprie esigenze spirituali
la pasqua verrà in giovedì. -fare pasqua: fare festa, divertirsi.
circondata strettamente da colline armoniosissime. -fare passaggio: tralasciare (un argomento).
soli anche per la poesia. -fare passaggio contro, sopra qualcuno: attaccarlo
convento1, n. 6. -fare passare, passare qualcuno o qualcosa per
poltrona; in attesa. -fare passata, una passata', rinunciare a un
a levargli la corona di testa. -fare passata di qualcosa con qualcuno: fargliene
qui fui morso dall'invidia. -fare scorrere lo sguardo. bontempelli, i-802
e da starvi a piacere. -fare passeggiare qualcuno: mandarlo via. [
passio simil fùro e poi. -fare , scrivere un passio: dilungarsi eccessivamente
a cantar sempre il passivo. -fare il latino per il passivo o i passivi
latino, n. 23. -fare le materie per il passivo: essere omos-
. gallo1, n. 11. -fare il passo più lungo della gamba: v
gamba1, n. 19. -fare , misurare il passo secondo la gamba:
. gamba1, n. 19. -fare passi da gigante: v. gigante,
. gigante, n. 14. -fare passo: cercare, tentare. salvini
vorranne, / ricevil. -fare quattro passi: passeggiare per un breve
di sgranchirsi le gambe. -fare tre passi sopra un mattone: v.
mattone1, n. 13. -fare un passo per uno: fare una concessione
le infinite stragrandi bellezze. -fare passo: procedere. botta, 5-466
il più incredibile pasticcio. -fare un grave errore. monti, xii-5-40
sottoscrissi per riconciliarmi con la chiesa. -fare i propri affari. manzoni, pr
a un banco a riscotere. -fare in pasticcio qualcuno, fare pasticcio di
io più veder mi fo. -fare un pasticcio: fare un imbroglio.
vita è un pasto asciutto. -fare a pasto, mangiare a pasto: pagare
oggi 'mangiare a pasto '. -fare il pasto dei carcerati o dei passerotti'.
passerotti: pane e acqua. -fare pasto: offrire un banchetto.
, meno che di mattina. -fare tutto un pasto dalla mattina alla sera,
': altro che mangiare. -fare tutto pasto di qualcosa: divorarlo avidamente
preghiamo che voi facciate ragione. -fare una pastoia: impedire i movimenti istintivi
a quei dannati gazzettieri. -fare pastura: tramare. a. pucci
ineffabile. 8. locuz. -fare patimento: soffrire. priuli, li-1-363
il mondo è patria. -fare un luogo propria patria: considerarsene cittadino
pari1, n. 31. -fare pari e patta: v. pari1,
dimenticarsi quel che ha patteggiato. -fare oggetto di una trattativa di resa.
son cauti come il patto. -fare , prendere, togliere patto; stare a
padre che comandava il reggimento. -fare pattuglia: pattugliare. d'azeglio,
praticarlo egli era una paura. -fare , mettere paura: impressionare profondamente e
della terra ch'erano scorretti. -fare , mettere paura a qualcuno di qualcosa:
pochetto. 14. locuz. -fare pausa: abbandonare un argomento (per
agli uomini d'ingegno. -fare pausa con qualcuno: stabilire una tregua,
al nome di p. -fare pavimento: spianare e ripulire il suolo.
di penne di pavone. -fare il pavone, fare la ruota del pavone
a'grilli perché ballassero. -fare a modo di un pazzo: seguire un
'l podere a lagorare. -fare il pazzo: ribellarsi, recalcitrare.
testa e fanno il pazzo. -fare occhi pazzi: stupirsi grandemente. g
far a landò occhi pazzi. -fare uscire a qualcuno il sangue pazzo: farlo
attossicato. 6. locuz. -fare a bere con le pecchie: bere
a ber colle pecchie. -fare da pecchia: saper scegliere opportunamente il
segnano per qualche fine. -fare da pecora: accettare con rassegnazione ciò
la quistiondel resto del fiorino? -fare come il pecorino da dicomano: rivelare
bel sermoncino da pedagogo? -fare da pedagogo a qualcuno: ammaestrarlo,
costringermi a farle da pedagogo. -fare del pedagogo addosso a qualcuno: sottoporlo
quel stato in casa sua. -fare il pedante: assumere un atteggiamento presuntuoso
sono un po'seccante. -fare il, del pedante a, addosso a
elettori, pigliarmi a pedate. -fare alle pedate: lottare a calci (animali
talento su di una scacchiera? -fare una pedina a qualcuno: intralciarne i
peggio in peggio per venti giorni. -fare da peggio: giudicare molto negativa- mente
ci ha fatti da peggio. -fare peggio, di peggio, alla peggio:
lo costringeva sempre a indebitarsi. -fare alle peggiori con qualcuno', perseguitarlo.
tomere'per ley sul mantello. -fare un pegno: contrarre un debito su garanzia
vi sia sangue da suggere. -fare accapponare la pelle: v. accapponare1,
n. 2. -fare la pelle: uccidere, sopprimere.
. bisognava fargli la pelle. -fare la pelle lustra: vivere neltabbondanza,
, far buona vita. -fare pelle nuova, rifare la pelle: mutare
nuova e cominciavano a respirare. -fare scarpe della propria pelle: lavorare con
per amore della roba! -fare una pelle da ippopotamo', diventare insensibile
avessimo il corpo affatturato. -fare venire la pelle di cappone: v.
pelliccia. 9. locuz. -fare a qualcuno una pelliccia di bastone',
pedicello e fa una piaga. -fare di un pellicello un canchero: esagerare
rigonfiamento cutaneo; bolla, vescica. -fare un canchero d'un pellicino: esagerare
pèlle, n. 24. -fare il pelo lustro: curare la propria pulizia
servizio faceva il pelo lustro. -fare sudare i peli a qualcuno: riempirlo di
faria sudar gli peli. -fare tremare addosso ciascun pelo: procurare un
region. il divertimento dell'altalena. -fare il pendolo: praticare tale divertimento.
pendolo, se più vi aggarba. -fare il pendolo: dondolarsi. bozzati,
a fare il pendolo. -fare il pendolo per la gola: impiccare.
il pendol per la gola. -fare un pendolo', essere impiccato. a
tremi quando penetrerà l'ago. -fare breccia. peti, 70: resistere
mole alquanto si divella. -fare entrare. brusoni, 22: egli
si partisse di questa vita. -fare , portare penitenza, la penitenza', espiare
questo grave peccato d'ommissione. -fare ammenda. carducci, iii-18-48: giuseppe
deve far penitenza con noi. -fare penitenza senza peccato: subire conseguenze spiacevoli
la qualità di coltellaccio triangolare. -fare penna o la penna: alzare l'antenna
nocchier c'à falsa canoscenza. -fare una penna: scagliare un dardo, una
il pennelleggiare procelloso del roberti. -fare emergere i moti interiori nell'espressione di
di servigio nel dar fondo. -fare pennello all'àncora: tenere verticalmente l'
un pensiero: prendere in considerazione. -fare mille pensieri: passare da un proposito
alcun d'essi il chiodo. -fare pensiero: proporsi, decidere, determinare,
prenderlo gli fosse stato difficile. -fare attenzione. fagiuoli, v-167: saliti
corrispettivo del vitto e alloggio ricevuto. -fare pensione, tenere a pensione: dare
compero tanto 11 pentere. -fare pentire qualcuno di qualcosa: indurlo a
ce- ner sarà almeno. -fare bollire la pentola: fomentare passioni e
attizzare le passioni d'uno. -fare la pentola a due manici', porre le
-fare come l'asino del pentolaio', v.
accozzare, n. 4. -fare dei pentolini, più di un pentolino',
d'un pentolino. -fare il pentolino: esercitare l'arte magica.
mezzo di nemici a stuol severo. -fare penuria di qualcosa: limitarsi nel consumarlo.
altrimenti. 8. impiccato. -fare penzolo di qualcuno: farlo impiccare.
penzolo di qualcuno: farlo impiccare. -fare penzolo: essere impiccato. pataffio,
la gomena a seguirla. -fare il penzolo: tenere sospeso a un cavo
fa far pepe delle dita. -fare pepe di luglio: compiere qualcosa di
pepino. 2. locuz. -fare pepino: riunire le dita della mano
percosse un'aria profonda. -fare schioccare. baldelli, 5-2-108: scrive
sforzo per far la prosbole. -fare risonare un luogo con suoni, con grida
e che studia sui libri. -fare a perdere con le tasche rotte: v
passi: così vuol chi può. -fare cosa inutile. muratori, 10-ii-132:
fa pergola'. nihil intelligit. -fare pergola, fare restare pergola qualcuno,
, leggermente potrebbe pericolare. -fare naufragio con la nave; annegare in
la vita ritorna la letizia. -fare pericolo a qualcuno: aggredirlo, assalirlo.
dalla ingiuria de'romani. -fare pericolo di qualcosa: metterlo alla prova.
contro uno sfondo di perla. -fare del bruscolo la perla: rendere la realtà
ti possa aver me'traboccato. -fare perno di, su qualcosa: usarlo come
un particolare sempre diverso. -fare stare ritto il perno della bilancia: comportarsi
grossolane, di fondo eccellente. -fare pero, piantare un pero: rimanere in
che mi perseguita ». -fare oggetto di giudizi o di apprezzamenti negativi
/ quei della setta ipocrita. -fare oggetto di riprensioni e di sanzioni (
divulgati in questo presente libro. -fare perseveranza: durare lungamente. anonimo
perseveranza san za guai. -fare perseveranza di qualcosa: perseverarvi.
opera biografica di giovanni fantuzzi. -fare nuova persona in un luogo: convocarvi
far nuova persona in bologna. -fare offesa o violenza nella persona a qualcuno
persona avrebbono voluto offendere. -fare persona addosso a qualcuno, sopra qualcuno
che in quell'azione ebbero personaggio. -fare gran personaggio: ricoprire una funzione determinante
poesia sublime rifiuti gli affetti. -fare assegnamento, contare. guicciardini, i-161
si potrian dar dei casi. -fare persuaso: convincere. l. bellini
! imprecazione ironica o scherzosa. -fare la pertica: eseguire l'esercizio ginnico
; inghiottitoio. 8. locuz. -fare un pertugio nel cuore: suscitare un'
trent'anni. 16. locuz. -fare a pesa e paga: obbligare a un
voglio fare a pesa e paga. -fare pesare qualcosa a qualcuno: insistere nel
pesare questo gesto di cortesia. -fare pesare sulla bilancia: v. bilancia1,
ragazzi! 13. locuz. -fare pesca in un tonfano: perdere tempo
come pesci fuor d'acqua. -fare il pesce in barile: fingere ignoranza o
scriva altro sul suo rapporto. -fare l'occhio di pesce morto a qualcuno,
, vivo o morto? -fare pesciolini: nuotare sguazzando. tommaseo [
pesi piuma dell'arte vocale. -fare d'ogni lana un peso: v.
. lana, n. 11. -fare peso: costituire gravame economico. vico
di donde uscì pippa mia. -fare la pesta: battere nervosamente il piede
budella le trarranno ancora. -fare mangiare del pesto a qualcuno: picchiarlo
. o genti senza niuno sentimento! -fare un occhio a petronciani: come minaccia.
della seta che venga sdrucita. -fare ondeggiare. bemari, 1-52: d
ritentare la fortuna dell'armi. -fare petto delle spalle: avere il capo comple
e fa retroso calle. -fare petto, farsi a petto a qualcuno:
detto la segnò sette volte. -fare pezza: essere contiguo e poter essere
facevano pezza con un loro campo. -fare pezza da calzari di qualcuno: vituperarlo
curioso come si invecchi a pezzetti. -fare a pezzetti: strappare in frammenti minuti
. pane, n. 17. -fare due pezzi di qualcuno, mettere in due
dua pezzi in sulla piazza. -fare la campana d'un pezzo: risolvere un
negocium unica vice absolvere. -fare , mettere, porre, ridurre a,
cangia i difetti in bellezze. -fare pezzi di qualcosa: dividerlo, spartirlo.
mia lettera ne facesti pezzi. -fare pezzi di qualcuno: trucidarlo, ucciderlo.
-fare piacere: non richiedere un compenso,
si sia è piaga antiveduta. -fare come sulle piaghe di cristo: operare con
auguri al libro nascituro. -fare esperienza diretta di una situazione complessa,
largo più d'una pianella. -fare fiutare una pianella a qualcuno: colpirlo
gola a lasciarsi segare? -fare piano: chiarire, spiegare; illustrare.
troia structa e fatta piana. -fare piano qualcuno: renderlo benigno, propizio
tutti a un piano. -fare come chi loda il monte e attiensi al
. monte, n. 21. -fare essere qualcuno piano di monte: v.
monte, n. 21. -fare piano di un pezzo di stoffa: stenderlo
accenni ghignando voler piantargli. -fare un piano di ogni cosa., mandare
è sotto le tue piante. -fare voltare le piante al cielo a qualcuno:
essere molto noioso o sgradevole. -fare il pianto di qualcuno o di qualcosa:
sommo in tutte le parti? -fare , levare il pianto: piangere.
signori e gli altri cittadini. -fare piatà ax qualcuno: averne compassione.
darò piatanza. 3. locuz. -fare la piatanza: assicurare il vitto.
di settembre, di purgatorio. -fare una piatanza: offrire un pasto.
piattel di que'medesimi. -fare piattello, prendere dei piattelli: rimbalzare
formosa. 17. locuz. -fare buon piatto a qualcuno: dargli da
ella fé lor buon piatto. -fare il piatto di mezzo: fare il ruffiano
chi fa il piatto di mezzo. -fare il piatto magro: essere avaro.
chi fa 'l piatto magro. -fare piatto: pranzare. della casa,
ne son piene le piazze. -fare bella la piazza: farsi il vuoto intorno
altro con la mazza. -fare bella la piazza, belle le piazze:
vuol far bella la piaza. -fare il bello in piazza: bighellonare oziosamente.
che si dice anco piazzeggiare. -fare i salti in piazza: comportarsi con
fare i salti in piazza. -fare piazza: procurarsi clienti, acquirenti.
venditori fermi all'aperto. -fare piazza, piazza d'armi: porre la
stabilito di farla in verona. -fare piazza, larga piazza: cedere il passo
facciam piazza agli arrappatori. -fare piazza pulita intorno a qualcuno: appianare
ci s'era accanita lei. -fare piazza, una piazza, piazza pulita o
princìpi e di quel sistema. -fare piazze: formare zone di terreno riarso.
località con un'efficace pubblicità. -fare opera di convinzione su una persona,
caccia. 3. locuz. -fare a picca con le materasse: essere
picca con le materasse. -fare a picca con qualcuno: litigare.
serà pegio che amazar pizone. -fare testa e viso da piccione: mostrare un
giornata, n. 6). -fare piccole giornate, le giornate piccole:
grandi sedizioni erano in piedi. -fare gran piede a qualcosa: dargli un valido
l'uso de'buon maestri. -fare il passo più lungo del piede: agire
le forze della sede apostolica. -fare piede: raccontare l'antefatto, fare una
in piedi la disciplina. -fare o mantenere (un accordo).
spagnuoli quali aveano ora in piega. -fare una piega: fare una figuraccia.
suggello della corte di roma. -fare come la piena: non fare alcuna distinzione
). non si usa. -fare il pieno carico: riempire le stive al
a motore o di un aeromobile. -fare il pieno: rifornire compietamente il serbatoio
nell'espressione esserci il pieno). -fare il pieno delle spese: costituire un'
, che è una pietà. -fare pietà: suscitare compassione (anche manifestando
uso). 2 2 -fare pietà alle piante: v. pianta,
cibo; vitto largito come elemosina. -fare la pietanza: largire vitto straordinario
-mite, mansueto (un animale). -fare pietoso: ammansire. leone africano
dare, specialmente danaro. -fare qualcosa di impossibile. -sfruttare al massimo
ogni uom mi par freddo. -fare alle pietre: prendersi a sassate (anche
e faremmo inseme alle pietre. -fare cuore di pietra: mostrarsi freddo, ostile
/ contro quel can. -fare due colpi con una pietra: conseguire due
colpi di righello sulle dita. -fare rimanere immobili e attoniti (una sensazione
fece amor la corda. -fare innamorare, disporre all'amore. boccaccio
in una profonda malinconia. -fare (un pronostico). sansovino,
sì facilmente dar possi di piglio. -fare piglio: unirsi, congiungersi. lacopone
fame de iustizia hanno apportato. -fare piglio di qualcosa: accogliere in sé (
com'io, del pigro. -fare pigro: rallentare, arrestare. aretino
marito in perpetuo martire. -fare oggetto di sarcasmo mordace. crudeli,
pignersi verso lo sportello]. -fare impeto. guido da pisa, 1-348
vulcano. 6. locuz. -fare il pin di monte: comportarsi da
fare il pin di monte. -fare l'incanto del male del pino e dell'
la mia morte quell'uomo. -fare la pioggia e il bel tempo: fare
piuolo e col martello? -fare il piolo: non fare e non dire
già uscita per la spesa. -fare piombo: svilire, banalizzare. carducci
e di qui mi scivola! -fare piovere: procurare fastidio per il modo
lì per lì » *. -fare piovere fieno: v. fieno, n
. fieno, n. 3. -fare piovere qualcosa: spargerlo, lasciarlo cadere
in ogni caso basto io. -fare pipa: restare in silenzio. pasolini
volatile. 10. locuz. -fare la guardia ai pipistrelli: vigilare di
polli a becco asciutto! -fare un fistolo di ogni pipita: v.
e un po'di più. -fare a chi più: tentare di superarsi a
più alte cose e soze scagliare. -fare più: costituire maggiore vantaggio, più
meco dormir ciascun ricusa. -fare la piva: gonfiarsi. cagna,
avrebbero consegnato alla polizia? -fare prigioniero. verga, 5-216: che
una delle più prossime case. -fare risonare le corde di uno strumento ad
un pizzico di vespa. -fare rientrare in pizzico qualcuno: suscitargli soggezione
erbose) o con terra. -fare il pizzo: riunire i polpastrelli delle dita
idealizzarle, plasmarle con voluttà crescente. -fare nascere un'idea nella mente. panzini
diventar calvo. 8. locuz. -fare platea: comportarsi come uno spettatore;
anno che non è a podere. -fare a lascia podere: v. lasciapodere.
parea convenirsi. 5. locuz. -fare come il podestà di senigallia: comandare
becco1, n. 2. -fare podestà della contrada di comovaglia: tradire
pubblico rideva e la fischiava. -fare la polenta: versare una quantità eccessiva
mosca, n. 24. -fare piazza polita di qualcosa: v. piazza
un bastone da pollaio. -fare il pollaio: amoreggiare all'aperto, in
come i polli di mercato. -fare il pollo: fare lo sciocco. -anche
florido, essere bene in carne. -fare la polpa di qualcosa: contribuirvi per la
a levarla, non guasta. -fare polpette di qualcuno, ridurre qualcuno in
al poltrone m'usa cortesia. -fare il poltrone: stare inerte, senza poter
affari e d'ogni diavoleria. -fare polve di qualcuno: ucciderlo, annientarlo.
discorsi di polveri asciutte. -fare polvere di qualcuno o di qualcosa: massacrare
tua gloria: io lo promisi. -fare pompa: figurare degnamente. menzini,
pompa e tra 'donzelli. -fare pompa di qualcosa: ostentarlo, vantarsene;
tocco trionfale a quella miseria. -fare largo ricorso, ampio uso; produrre,
in italia, dominatrice e trionfale. -fare una dimostrazione di forza puramente formale.
a sé di pondo. -fare pondo: gravare. saluzzo roero,
, ma fùr corti i ponti. -fare con piedi e con mano che altri tomi
secche mi lasciate in piano. -fare da ponte: servire come passerella.
anche a cielo sereno. -fare di sé un mezzo arco di ponte:
mezzo arco di ponte. -fare , formare il ponte d'oro, indorare
stradar bene questo negozio. -fare passare sotto un ponte di legno: bastonare
sotto un ponte di legno. -fare ponte: costituire l'elemento che unisce
ben su senz'altre scale. -fare ponte delle spalle: incurvarle con atteggiamento
poi mi spingo / veloce. -fare ponti e scale di qualcosa: non parlarnepiù
maradagalese. 6. locuz. -fare come la vacca di ceffù, che
forti e popolavano la casa. -fare risonare. ungaretti, ii-31: ancella
chi non le volea udire. -fare popolo: radunare molta gente. della
) non imputassero a tradimento. -fare , levarsi a popolo: suscitare tumulti,
tutte quelle belle prodezze. -fare popolo di dannati: procurare la dannazione
fa'/ che la sia porcellana. -fare , stare come la porcellana: vivere in
mangiare. 9. locuz. -fare i porcellini: vomitare, rigettare.
in bocca a'porci'. -fare il porco: dedicarsi a frequenti pratiche
, a fare il porco. -fare la vita del beato porco: vivere nell'
: oziosa e peggio. -fare l'occhio, guardare con l'occhio del
. di dove m'è venuta? -fare oggetto di una valutazione, di un giudizio
corso il paese? ». -fare la propria comparsa, presentarsi per la
alle porte della città. -fare porta: immettersi in un luogo.
costringere a una spesa rilevante. -fare bene al portafoglio: consentire un guadagno
tutti la cognizione delle leggi. -fare sì che tutti possano parteciparvi. angiolini
nave è fuori di pericolo. -fare porto: costituire una difesa naturale, un
modo di porto naturale. -fare porto a qualcuno: rivolgerglisi per ottenere
mia speranza in te afina. -fare porto di qualcosa: vederne la conclusione;
lontano ateso in benenanza. -fare porto in qualcuno: essere, trovarsi in
sol si mantien d'amare. -fare porto in un luogo: sceglierlo e usarlo
porzione fralle sue creature. -fare le porzioni: suddividere una pietanza secondo
, faceva le porzioni. -fare porzione: costituire quantità sufficiente per un
e sono suoi membri. -fare porzione di qualcosa: fame parte,
che facea porzione dell'altra. -fare una porzione: separarla concretamente dal tutto
di me fatto gran sire. -fare due pose: riposarsi per un certo tempo
dolce la voce mandi fuora. -fare posa in qualcosa: rassegnarvisi. muratori
fa posa nella sua ignoranza. -fare posa nel cuore: esservi insito, esservi
guanciale di morte posava. -fare una pausa durante un'attività, per
un tettuccio di bambagia. -fare gravare il proprio peso appoggiandosi a terra
, pezzi di legno sdrucciolevoli. -fare cadere il proprio accento principale (un
amicizia tra lui ed il neutrale. -fare , mostrare l'estremo di possa: tutto
che saranno in nostra possanza. -fare vestremo di possanza: fare tutto il possibile
della loro possanza per impadronirsene. -fare possanza: sforzarsi. brasca,
ciò non è tra i possibili. -fare il possibile, ogni possibile, tutto il
! - disse il generale. -fare il possibile e l'impossibile: v.
poste ai nostri piccoli segreti. -fare la posta: nel linguaggio venatorio, ricercare
tortore nelle aie dei dintorni. -fare la posta o le poste a qualcuno,
le poste ogni qualvolta uscivo. -fare oggetto di attenzione amorosa; corteggiare.
stati. 7. locuz. -fare postille: dilungarsi in spiegazioni, insistere
quella sera finì così. -fare posto, il posto a qualcuno: offrirgli
luogo del re di francia. -fare vultimo di potenza: fare ogni sforzo o
un avvocato di potere. -fare , mettere il potere, il proprio potere
mangiare e bere in modo smodato. -fare vedere, mostrare, promettere la luna nel
è di pranzo? ». -fare pranzo: pranzare. -misurarsi il pranzo
pratica a qualcuno: esserne intrinseco. -fare pratica di qualcuno: cercarne e coltivarne
pratica / sei di tòr donna. -fare pratica che: adoperarsi affinché. ariosto
e non hanno del pratico. -fare del, il pratico: atteggiarsi a persona
precipitato dal monte tarpeo. -fare crollare, abbattere, demolire. gailini
vi farà far giudizio. -fare un precipizio: compiere un'azione sconsiderata
aver dietro il suon delle predelle. -fare predella: essere collocato in basso rispetto
; non ne intendeva nulla. -fare di ogni cosa una predica: lagnarsi e
, tanto ha saputo predicare. -fare ufficio di ruffiano. boccaccio, dee
siete umanissimo e scienziatissimo. -fare oggetto di venerazione, di culto.
poco par che 'l pregi. -fare stimare, fare apprezzare. guittone,
ch'io fermi i lettori. -fare , farsi pregio, un pregio di qualcosa
di vivere con loro. -fare onore e pregio a qualcuno: onorarlo,
è facto onore e precio. -fare poco pregio di qualcuno: non tenerlo in
pregio che fa di lui. -fare pregio a qualcuno (in relazione con una
lavoro prima dello smith. -fare pregio d'opera, fare, ottenere il
... premura '. -fare fretta, invitare a sbrigarsi; incalzare.
prendere la vita con filosofia. -fare accoglienza a una persona. boccaccio,
nella chiesa medesima. -fare in modo di essere presente a un avvenimento
uno squadrone di cavalleria. -fare oggetto di attenzione, di cura una per
nostro e la nostra nazione. -fare in modo di prevenire gli eventi futuri o
preposto immediatamente al verbo. -fare agire per primo; far fare qualcosa prima
piano di 'poetica '. -fare presa, fare alta, buona, grande
fiume passino tutti quanti ». -fare presa di qualcuno: catturarlo. brusoni
rustica e mal creata. -fare , dare presagio, presagi di qualcosa:
al campo alla pianura. -fare prescia: sollecitare con pressanti inviti alla
presenza, verrò a roma. -fare atto di presenza: recarsi con regolarità in
comune affumicato e turrito. -fare presepe con le mani: accostarle in modo
sambuco dell'or- taglie. -fare presto: v. fare1, n.
più i debiti che i crediti. -fare come prete meo, che di ventanni cantò
è uno scherzo? » -fare capire. gobetti, 1-i-597: ci
prezioso, questo dotto scriba. -fare il prezioso: ostentare disdegno, fare il
è succeduto e succede. -fare la stima del valore di un oggetto,
sopra prezio - amici trovato. -fare un prezzo di qualcuno: tradirlo per denaro
poi. 14. locuz. -fare prima: fare più in fretta, impiegare
scuola non eravamo tra i primi. -fare il primo: voler primeggiare a tutti i
ora che siamo ne'prencìpi. -fare il principio di qualcosa: cominciare con
vicina alle mura della città. -fare il proprio principio: ispirarsi. 3
città dell'anima sua. -fare principio da qualcosa: incominciare da quella
diede il buon prò. -fare il suo prò di qualcosa: usarne a
e da polvere trae succo. -fare prò: v. fare1, n.
ampliare le file dell'ordine. -fare procaccio, buon, gran procaccio di qualcosa
sospette, se non più vere. -fare procaccio di qualcuno: assicurarsene i servigi.
pudore, contro una sgualdrina. -fare il processo, un processo a qualcuno,
e pubblico esercizio procurato. -fare o farsi assegnare una carica o anche ottenerla
tu non cessi d'imbagnare. -fare prode: v. fare1, n.
inferiori e producersi e nutricarsi. -fare apparire per virtù di magia. guido
quale ho l'onore di proferirmele. -fare atto di omaggio alla divinità. storia
libero1, n. 18. -fare la professione: nel linguaggio dei professionisti,
questa parte da'vari eruditi. -fare progressi nell'addestramento (un animale).
del sudetto antico padronato. -fare profitto di qualcosa: trame vantaggio intellettuale.
promesse, ma senza mallevadori. -fare profitto a qualcuno: riuscirgli utile, giovargli
che sale, che sale. -fare progresso: proseguire in una trattazione,
. epperciò amici promoviamoci eroi! -fare assurgere una città a un rango civile o
spesso riferiti al totocalcio e simili. -fare una prognosi medica; diagnosticare una malattia
, d'altra si pronunzia. -fare sentire l'intensità o la variazione di tono
pianta mediante propagginazione; propagginazione. -fare le propaggini: propagginare. crescenzi volgar
i quali non avea propensati. -fare attenzione. - anche in relazione con una
la direzione che mi proponete. -fare la proposta di ammettere una persona in
fosse proposito sempre delle medesime teste. -fare proposito: ripromettersi fermamente. bibbia volgar
che non voleva più saperne. -fare , ritornare, tornare a proposito: riuscire
. mano, n. 47. -fare proprio: aderire con convinzione a un
lochi ameni c'han prospettiva. -fare prospettiva: offrire una vista panoramica.
capo all'altro della via. -fare prospettiva di qualcuno: fame spettacolo;
virtudi. 9. locuz. -fare prossimano: avvicinare. calogrosso, 30
in bianco così grande amore. -fare oggetto di scherno, di derisione.
carica quanto il consiglio regionale. -fare provincia: essere il capoluogo (una località
e recoti salute quali eleggi. -fare osservazioni su una persona; valutarne le
generi di prima necessità; approvvigionamento. -fare provvedigione: fare scorta. sigoli
fine che pace ne seguisse. -fare la provvisione: acquistare generi alimentari per
come tu hai veduto. -fare le gambe alle provvisioni: v. gamba1
il fiocco al vento. -fare prua, prendere la prua: fare rotta
vostro / in questa guerra. -fare , pigliare, prendere pugna, la pugna
scrival pur per meraviglia. -fare , pigliare, prendere pugna, la pugna
piccolissimo, infinitesimo, quasi impercettibile. -fare gli occhi alle pulci: lavorare con
. - anche come epiteto ingiurioso. -fare il pulcinella: comportarsi con troppa arrendevolezza
, evitando così il fallo. -fare piazza pulita: v. piazza, n
preso. 7. locuz. -fare pulizia: annientare il nemico. moravia
forza alla vostra sensualità e tacete. -fare pressione per ottenere un dato scopo.
tal cagione. 5. locuz. -fare gran punga per ottenere qualcosue felice resta
mio compagno di ravenna. -fare punta a o contro qualcuno: compiere un
e cavalcato più d'un pergamo. -fare punta di fare qualcosa: impegnarvisi,
del signore di sarmoneta. -fare , rifare, temperare la punta a qualche
punteggiano la sua storia. -fare rimarcare, mettere in rilievo, sottolineare.
di zeppe che di puntelli. -fare puntello: sostenere. g. gozzi
gran puntello alle risposte loro. -fare o farsi puntello del braccio, della mano
persone che si rappresentano. -fare punto: arrestarsi nella lettura. proverbia
di virgole e di sottintesi. -fare sentire i punti e le virgole: parlare
più rigorosi tribunali del mondo. -fare , formare il punto: fissare in termini
in punto da firenze. -fare punto-, prestare attenzione; soffermarsi.
quello che il generale gli proponeva. -fare punto, punto e basta, punto e
in altro nuovo maggior vaso. -fare punto e frego: v. frego,
al suo punto e virgola. -fare punto e vìrgola: interrompersi, arrestarsi
a forza di punzoni nello stomaco. -fare , esercitarsi a punzoni: gareggiare nel pugilato
mettermi in purga per qualche tempo. -fare una purga: praticare una cura depurativa.
è un purgatorio continuo. -fare in terra il proprio purgatorio: soffrire a
abbia espiati i suoi falli. -fare purgatorio: fare penitenza. 358:
divieto con un rigore da puritano. -fare il puritano: atteggiarsi a moralista intransigente,
la puzza al fiato? -fare le puzze: emettere peti. strambotti
diavolo. 13. locuz. -fare puzzare l'odore di qualcuno: porre
case poi fecer far puzzo. -fare puzzo a qualcuno: dispiacergli, non gradirlo
luna continua. 4. locuz. -fare quadragesima, osservare la quadragesima: praticare
'. 23. locuz. -fare quadrato, porsi in quadrato: unire
non tacque tanto presto. -fare quadrato del tondo, fare del quadrato rotondo
formare bande violente, gruppi armati. -fare quadriglia: unirsi a un gruppo.
al primo getto, manchevolissimi. -fare o dare il quadro, un quadro:
non possono fargliene il quadro. -fare quadro: dare vivacità e risalto a una
messa. 8. locuz. -fare il quantunque: atteggiarsi a persona d'
pezzi almeno una bona. -fare il, un quarantotto: provocare tumulti,
si fa il quarantotto! -fare chiasso, baccano, confusione. pasolini
. - ve'viso di quaresima! -fare carnevale o mascherarsi di, in quaresima:
. carnevale in quaresima. -fare quaresima: osservarne il precetto. velluti
una parte e dell'altra. -fare ragione senza quarteruoli: fare i conti,
dicesi piuttosto 'di quarto '. -fare le ore il quarto: annottare un quarto
quarto '(le ore). -fare , mandare, mettere in quarti: squartare
cui mi trovavo in quattrini. -fare ballare qualcuno su un quattrino: tenerlo
ballare tutte su un quattrino. -fare quattrini: vendere qualcosa per procurarsi moneta
. otto, n. 8. -fare il diavolo a quattro: v. diavolo1
quella, tant'è finire \ -fare come quei di prato: lasciar piovere
vale lasciare piovere quando piove. -fare di quelle di qualcuno: comportarsi in
rendetevi en colpa e perdonate. -fare quel fatto: compiere un'azione che per
porco, n. 14. -fare quercia: compiere l'esercizio ginnico della
ritto e andare con le mani. -fare querciòla: rimanere senza soldi. i
sette giorni a letto. -fare querciolo: stare a testa in giù con
come il diavolo il gobbo varese. -fare questione: discutere di un argomento difficile,
orribile al vedere ed all'odorare. -fare questione le forche e il fuoco: essere
quistion mette per obliqua via. -fare perdere validità. stampa periodica milanese,
e così rimase octo imperadore. -fare violenza, aggredire. chiose al 'de
insegna, nostrana e forestiera. -fare quintana a qualcuno: attenderne a piè
ed 10 vi farò chintana. -fare quintana del viso: restare impassibile.
quintana e tavolazzo del viso. -fare come quintana: esporsi senza difese ai
/ in una'pergamena una scrittura. -fare , porgere. c. gozzi,
. adunanza, riunione, assembramento. -fare raccolta di persone: convocarle. -
raccolta di navi: allestire una flotta. -fare raccolta di genti: arruolare truppe.
, fu benefico per tutti? -fare raccolta: raccogliere, mettere insieme (
/ i raccolti seminati a righe. -fare buon raccolto: quello degli sciacalli, che
nello scegliere questa frase. -fare oggetto di resoconto, di rapporto.
arrebbeno raccontate tutte le ossa. -fare oggetto di revisione, di verifica numerica.
molto diverso dalle sue intenzioni. -fare tacere. aretino, 13-40: aveva
viottolo, vi si radducono. -fare ritorno. caro, 10-97: a
come dalla terra un fiore. -fare , mettere radici o le radici in un
su le mortifere acque. -fare proseliti. documenti dell'amiatino tre-quattrocentesco,
dassene ora fiorini xxii. -fare alla raffa: arraffare in fretta e furia
di raffi: v. ruffa. -fare a ruffa raffa: v. ruffa.
così sempre un vecchio ragazzo? -fare ai ragazzi: comportarsi in modo capriccioso
ora venite fuori con gli scrupoli. -fare il ragazzo: comportarsi in modo infantile
la forte la dolce tua madre. -fare oggetto di uno sguardo, di un sorriso
studiati. 9. locuz. -fare un raggiro col pensiero intorno a qualcosa:
« povera donna! ». -fare su i bagagli, avvolgendoli insieme.
l'animo cerca di scioglierla. -fare groppo nella gola (il pianto).
visco immuni lodole e rosignuoli. -fare un nodo. - anche al figur.
ch'io rassereni il viso. -fare , dire, tenere ragione: parlare,
o delle sue lezioni orali. -fare intendere ragione agli orbi: ridurre all'ordine
far intender ragione agli orbi. -fare piangere la ragione: essere del tutto stolto
fanno pianger la ragione. -fare ragione: agire giustamente, corretta- mente
ì, feci ragione ». -fare ragione (in relazione con una prop.
che maniera il rimanente fosse vestito. -fare ragione a qualcosa: spiegarla. tenca
belle cose che prima ignorava. -fare ragione a qualcuno: rendergli ciò che è
coh'arte dell'assettatura. -fare ragione di qualcosa: contarlo, calcolarlo.
nel giorno io di agosto. -fare ragione di qualcuno: fargli caso, badargli
il passo a guardarlo. -fare ragione, la ragione: esercitare l'autorità
alli quattro savi omini. -fare ragione, la ragione con qualcuno: regolare
spesso fa ragion con dio. -fare una ragione a qualcuno: farlo rinsavire.
loro un tei di ragna. -fare una ragna coi piedi: dare prova di
come una tela di ragno. -fare il ragno sotto gli occhi: andare e
secreti, è alta cosa. -fare diventare più ricca una lingua, avvalendosi
si capisce e non lo discuteremo. -fare oggetto di riflessione, di un'orazione,
i giorni nelle sue preghiere. -fare oggetto di discussione o di conversazione.
di vostra figlia, qui? -fare silenzio nei ranghi: tacere di fronte all'
proprio sangue si rannicchia e more. -fare spallucce. panzini, i-266: d
non sono per dime parola. -fare qualcuno oggetto di un'espropriazione coatta.
non può bene avere. -fare proprio un detto, un'espressione o un
rapissero in due diverse parti. -fare apparire qualcuno sempre più lontano (una
a ciascun fece allor nota. -fare la ruppa rappa: v. ruppa.
nuovo. 24. locuz. -fare rapporto: riferire, rapportare (per
sono obbligato a mandarti via! -fare rapporto a qualcuno: denunciarne a un
il gatto con gli stivali '. -fare di un episodio l'argomento di un'opera
le rastiature della madia. -fare la raschiatura sulle dita: compiere un gesto
che un imperator vecchio. -fare campagna rasa: abbattere la vegetazione o
all'ingresso del porto. -fare rassegnare una nave: intimare a una nave
tomo. 2. locuz. -fare del naso un raveggiolo: spiaccicarlo.
nostra madre e di nostra sorella. -fare presente nella memoria. metastasio, i-v-503
allevata per la riproduzione; allevamento. -fare razza: fare riprodurre, moltiplicare (
son io buono da razza. -fare razza a sé, non fare razza con
razza con i compagni. -fare proseliti. pavese, 4-113: venne
recinsero il tuo dolore. -fare oggetto di deferenza o di rispetto.
ragazze]. 3 3 -fare reclute: arruolare soldati. salvini,
provenuto dalla mia colpa. -fare ammenda di colpe o delitti precedenti.
cambio è migliore in tutto. -fare oggetto di benefìci e di elargizioni; beneficare
campione nazionale 'junior '. -fare regata: gareggiare con un'imbarcazione.
altro caseggiato del crocicchio. -fare finta di nulla, dissimulare. cavalca
reggerebbono seco gli angeli. -fare a reggersi, a reggi reggi: darsi
, controllo morale sulle proprie azioni. -fare reggimento: condursi, comportarsi (in
tanti al suo registro. -fare registro: ricordare per sempre. buonarroti
famiglia? era ricco? -fare uno strappo alla regola: v. strappo
. 7. locuz. -fare rena: liberarsi da una situazione gravosa
/ voci d'un amator. -fare atto di sottomissione all'autorità di qualcuno.
. dare1, n. 62. -fare sano qualcuno delle reni: mantenerlo in
, dis- s'ella. -fare specchio delle reni: allontanarsi voltando le
ma non può sindacarli partitamente. -fare opposizione, contrastare. b. davanzali
interprete c'è degli aforismi. -fare qualcosa per reputazione: per acquistarne rinomanza
: mentir quasi per riputazione. -fare reputazione di qualcuno: averne grande stima
pensieri non lasciavano requiare. -fare una pausa nel corso di un lavoro,
se stesso e per gli altri? -fare o organizzare in uno stato l'opposizione
almeno al sec. v. -fare apparire più antiquato o arretrato. colletta
di caffè, a riposarci. -fare scalo durante una navigazione. piero da
: e va'del resto. -fare del resto: giocare tutto il denaro che
ell'ha fatto del resto! -fare del resto dei propri giorni: morire.
de'giorni miei faccia del resto. -fare un resto: acquistare tutta la quantità residua
austriaci, restrinse molto la piazza. -fare più serrato. guicciardini, 2-2-351:
figliuolo entro reti ben forti. -fare oggetto di un provvedimento legislativo restrittivo.
vederli presi alle reti loro. -fare la rete: essere visibile attraverso la grata
di retroguardia. 7. locuz. -fare da retroguardia: seguire insistentemente una persona
un tratto al rezzo. -fare a pezzi, togliere di mezzo.
ne rabbellì tutte le azioni. -fare più degno, più nobile; elevare.
questo povero popolo deriso e sfruttato. -fare apparire meno indegno (una persona) o
oro che era una ricchezza. -fare ricchezza di qualcosa: appropriarsene indebitamente.
le perle e pendenti alle orecinanellata. -fare , farsi i ricci: arricciare, arricchie
riceverei più in casa mia. -fare accoglienza a qualcuno, anche andandogli incontro
facevano le 9. locuz. -fare buona ricevuta a qualcuno: moverità nella
ai genitori o parenti. -fare accedere nuovamente a un'udienza, a un
al corpo suo da ericto. -fare che non sia stata pronunciata una parola
cui la barca approderebbe. -fare presente. a. pucci, ii-136
medesimo richiederò te vostre anime. -fare oggetto di una richiesta di condanna.
ha detto, delle autorità alleate. -fare richiesta dì qualcuno: ricercarlo, chiederne
punto avrebbero osato spingersi. -fare di nuovo trascorrere un certo tempo in
riconciliandosi con gli oggetti famigliali. -fare penitenza. giuglaris, 1-136: si
creder ch'el fosse desso. -fare oggetto una persona della diagnosi di una
di cocenti / baci lo ricoperse. -fare oggetto di ripetute ingiurie. carducci,
volumi a'loro compagni. -fare presente, anche con intenzioni di polemica.
vanno tirati da bianchi cavalli. -fare oggetto di conversazione. busone da gubbio
di gonna in gonna. -fare scorrerie. carducci, iii-5-156: dal
del mezzo alcuni sottilissimi fili. -fare oggetto di scorrerie. g. villani
dell'infide e dell'ingrate. -fare risuscitare. m. adriani, i-403
erano alle ricreazioni de'loro castelli. -fare ricreazione a qualcuno: ristorarlo. cavalca
. bocca, n. 16. -fare per ridere: non fare sul serio.
con riuscir loro a ridosso. -fare ridosso: costituire un riparo.
riducete infine in dadini il prosciutto. -fare a pezzi, squartare (una persona,
la casa riempir di muratori. -fare in modo o essere la causa perché un
gratitudine costretti all'amore. -fare oggetto di grandi benedizioni. bibbia volgar
le pive nel sacco ». -fare ritorno al luogo di partenza o di sosta
in sullo riguardare isotta. -fare di nuovo fronte in un combattimento dopo
le ha strappate le basette. -fare a riffa e a raffa: arraffare quanto
tu dubitassi dell'onestà loro. -fare oggetto di delazione (alla polizia).
tutto diverso dall'usuale. -fare venire alla mente, suggerire (in relazione
simposi, degli scoli di armodio. -fare appello o riporre speranza e fiducia in
ci vorrebbe, per farti rigare. -fare molta attenzione a quello che si dice.
vergogno a solamente riguardarla. -fare oggetto di nuovi conteggi e riscontri (
, per religione, per sapere. -fare oggetto diosservazione (il comportamento altrui)
pietosi inverso le sorti mie. -fare oggetto di manifestazioni pubbliche di deferenza e
, la penetrazione dello sguardo). -fare riguardo-, volgere lo sguardo, guardare
simili. f f -fare riguardo a qualcosa: fame dipendere un
rilevarlo, fu opera perduta. -fare rinvenire chi è svenuto. laude,
ciglia basse rilevare in alto. -fare apparire più gonfio o ampio. ariosto
dei cibi consumati in un pasto. -fare rilievo di qualcosa: non mangiarla,
su l'alba partiva. -fare muovere nuovamente un esercito alla volta di
rimaneva chiusa nella propria camera. -fare scalo durante una navigazione; fare tappa
sensibile avanzamento dell'architettura. -fare riferimento. temanza, 332: or
fremito da cui erano scosse. -fare balzi all'insù (un animale).
spillo. -risvolto del lenzuolo. -fare la rimboccatura del letto: prepararlo per
suo fino amore. -fare rimembranza a qualcuno: stimolare in lui
che è triviale e ripugnante. -fare oggetto di analisi la propria interiorità.
io debbo attendere da lui. -fare prevedere. soderini, i-33: quando
vita rincara. 6. locuz. -fare rincarare il fango di gennaio: provocare
e fare altre molestacione. -fare rincrescimento a qualcuno: recargli molestia,
rinforzasse, la vi coricò. -fare di tutto per ottenere uno scopo.
; da ultimo si rinterza. -fare il terzo solco. p. petrocchi
pronostico rinunziargli alla chiesa. -fare oggetto di denuncia (il difetto di una
al ii secolo d. c. -fare affiorare l'acqua con opportuno scavo.
tutta lei era un sì. -fare riparo: risiedere, dimorare, trattenersi in
si rinnova la vergogna. -fare ricerche in un testo. manzoni,
crede più ai sacerdoti. -fare presente o lasciare intendere continua- mente,
, sostiene l'attività. -fare proprio un gesto che è stato di altri
andando investigando i repitii. -fare il ripetio: ripetere qualcosa per l'ennesima
lo protegge dal disinganno. -fare ripiego: porre mente. lancellotti
lo servono. 7. locuz. -fare ripienezza; determinare gravezza di stomaco (
lì che per ripieno. -fare assai ripieno in poco ordito: mascherare
in poco ordito assai ripieno. -fare ripieno: far sentire la propria presenza.
con la mia novella mostrarvi. -fare o prendere riposo in qualcuno: essere,
, - fermo e diletoso. -fare riposo in un luogo: avervi sede (
versi che da lui si intitolano. -fare il calco di un'opera di scultura.
, che vi si ripugna. -fare opposizione politica o diplomatica. a.
sul porre qualche straordinario balzello. -fare resistenza. c. bartoli, 127-19
assai malagevole trovar il filo. -fare capo, trovare fondamento, origine (un
lavorate che recano maraviglia. -fare risalto: presentare maggior spessore. zabaglia
di tre anni a risquoterla. -fare salvo un diritto. sanudo, lii-342
fioco lume'. -fare progredire culturalmente un paese. stampa periodica
a riscontrarti come un principe. -fare la conoscenza di qualcuno. machiavelli,
o a fianco di un altro. -fare riscontro a qualcosa: essere collocato in posizione
28. contrapposizione, antitesi. -fare riscontro a qualcosa: contrapporglisi.
perché siete messaggio confidato. -fare oggetto di una risposta per lettera.
, e da quelle riscuotermi. -fare ammenda, scusarsi. rinaldo degli albizzi
donna, ove voi state. -fare il nido (un uccello).
con riserbo di tutti i buoni. -fare riserbo di qualcosa: custodirlo nella memoria,
quasi rispondere non poteano. -fare le risa della castagna: ridere fino a
chi mal ci vuole. -fare le risa grasse di qualcuno: deriderlo,
tanno le risa grasse. -fare la bocca a riso: assumere un atteggiamento
assai presto e probabilmente bene. -fare cicatrizzare una ferita. erholario volgare
risolve tutto in sudore. -fare cessare la vita. serafino aquilano,
fessarmegli superiore o ver superato. -fare sapere (in relazione con una prop.
per la marina mercantile. -fare ritornare indietro negli anni una persona.
vanno intesi d'applaudire un'opera. -fare il risotto a un attore: fare parte
in carne e in ossa. -fare risparmio di qualcuno: risparmiarlo, averne
. botta1, n. io. -fare risposta: replicare alle domande o alle
fede di libero commercio. -fare lo restoro: rimborsare una persona del
memoria. 20. locuz. -fare risuscitare un morto: v. morto,
e allargamento della lor coda. -fare girare meno velocemente. d'eredia,
ben chiaramente p animo suo. -fare oggetto di galanterie, di corteggiamento.
dalla terrena a vita migliore. -fare riferimento oggettivo. g. bianchetti,
con non mai ritornata. -fare ritornata a qualcosa: volgersi nuovamente a
, che s'appellano tentazioni. -fare ritornata, la ritornata: ritornare indietro.
corte. 7. locuz. -fare un ritornello addietro: nel corso di
ora sarebbe di ritorno? -fare , avere, riprendere ritorno: ritornare nel
non hanno fatto ritorno. -fare ritorno a qualcosa: riprendere un'attività
dì, tutte le cose. -fare ritorno col pensiero o nel pensiero sopra o
paradiso crittografico per amatori decadenti. -fare del ritroso: mostrarsi restìo ad accondiscendere.
e stupore all'eleganza della cosa. -fare la riuscita del serviziale: v. serviziale
quattro o sei mesi all'anno. -fare l'inventario di un bottino di guerra.
vogliono sacro allo stendardo del profeta. -fare oggetto di venerazione o di adorazione.
, né anco a mangiare. -fare riverenza: piegare il capo e il busto
molto a dio in desire. -fare oggetto del tributo d'onore dovuto ai sovrani
a padre spirituale in tutte cose. -fare oggetto di devozione filiale. chiaro davanzati
ciascuno riverita e onorata. -fare oggetto di rispetto alla memoria. c
cui / ricoverai l'altrier. -fare oggetto di dichiarazione di fedeltà e sottomissione.
alla necessità della santa chiesa. -fare oggetto di suffragi le anime dei defunti.
, non siamo tenuti ad obbedirgli. -fare riversa la vista: stravolgere lo sguardo.
al teatro delle nostre vite. -fare oggetto di una nuova attenzione di pubblico
.. addio a rivista. -fare la rivista dei conti a qualcuno: sottoporlo
d'oro / rivolvon impetuosi. -fare scorrere impetuosamente le proprie acque (un
sputo sopra alla vostra dignità ». -fare roba: guadagnare, accumulare ricchezze.
volontà e comandamenti del legato. -fare rocca del cuore: armarsi di coraggio,
forma. io. locuz. -fare filare alla rocca: ridurre in schiavitù
restava. 12. locuz. -fare rocchi, mille rocchi: ridurre in
una cosa per un'altra. -fare roma e toma, rome e tome per
comprendi solo per mentirle. -fare un romanzo della propria vita: sottolinearne
giorno del loro matrimonio. -fare romanzi su qualcosa: soffermarsi a lungo
devo ancora digerire rospi simili? -fare il rospo a qualcuno: fame il verso
12. locuz. -fare rosseggiare il sangue dei martiri: utilizzare
mosche o involgerne il migliaccio. -fare rosta delle mani: usare le mani per
; avambecco. 9. locuz. -fare rostro: resistere (ed è calco dello
essi non possono esercitare. -fare un lavoro di rotolo: compierlo mediante
rona della vecchia roma. -fare rotoli: inciampare, ruzzolare. boiardo
ognun pareva una zolla scalbata. -fare la bocca rotonda: parlare con tono enfatico
boce, e tu sarai pura. -fare a lance rotte: tenzonare.
lo più muore di cuore rotto. -fare banco rotto: essere in gran copia.
della vita del povero. -fare degli orecchi zufoli a rovaio: dormire all'
non si sarebbe potuto migliorare. -fare il ritratto a una persona senza che questa
scudo abissino. dono di rubrica. -fare testo e rubrica dei fatti di qualcuno:
sentisse ne le calze. -fare a mffa raffa: lottare violentemente con
, rossi, una brace. -fare rumorosamente le fusa (un gatto).
un spiedo antico e tutto raggine. -fare la ruggine: invecchiare (una persona)
questi topi / da sacristia. -fare il gradasso. granucci, 2-27:
le facultadi a'posteri. -fare sentire la propria potenza (uno stato)
: dal fr. 'rouler'. -fare una sigaretta arrotolando la cartina contenente il
senza numero ne'rulli. -fare , giocare ai rulli: agire come un
di romor né da giullare. -fare un rumore in o sopra il capo o
aveva levato il rumore. -fare baccano. aretino, 26-87: ne
come un mare in burrasca. -fare una scenata. galileo, 5-320:
faceva perpetuamente gli stessi atti. -fare rumori fastidiosi mangiando. fenoglio, 5-ii-443
e sé dopo sé tira. -fare la ruota: rannicchiarsi, raggomitolarsi.
dettero ruota alle scimitarre. -fare la ruota: corteggiare una donna assiduamente,
di quello bianco da sposa. -fare le ruote col mantello: avvolgerselo intorno
divertimento, in partic. di bambini -fare alla ruzzola di qualcuno: schernirlo,
creditori come una fortezza? -fare il ruzzolone o un ruzzolone: subire un
, se tu vuoi. -fare sera e sabato: fare tardi senza concludere
liquido assorbito con gli alimenti. -fare sacca: formare una vescica di pus.
sacche. 12. locuz. -fare sacca: riempire la borsa. a
dai topi. 3. locuz. -fare saccaia: accumulare pus (una ferita
fare l'intervista. -sostant. -fare il saccente: darsi grandi arie di
amante. 4. locuz. -fare del saccente: darsi arie di persona
qualche pretesto dal popol re. -fare incetta di una merce. guidiccioni,
per il sorteggio di funzionari e ufficiali. -fare un'elezione a sacchetto: con sorteggio
pregiate. 11. locuz. -fare sacchetto di qualcosa: appropriarsene. dossi
favorevole scarseggia. f f -fare sacco: spiegarsi malamente dopo una manovra
non già fazion ma mente. -fare man bassa, sottrarre senza misura.
dii sacco con tonino me'genero. -fare il sacco: imbarcarsi clandestinamente. viani
sacco ripieno di contrabbando. -fare il sacco a qualcuno: per indicare lo
corica non possa distendere le gambe. -fare sacco: accumularsi fino a un livello intollerabile
impostemisce e fa sacco. -fare sacco di sé: rimpinzarsi. leandreide
/ ella andò al lecto. -fare un sacco nella ragna: cadere in un
il campo dell'archeologia classica. -fare , giurare mille sacramenti, mille giuri e
ch'ella è vergine. -fare sacramento, essere disposti a fare sacramento
giorno gli uomini di sacrificio. -fare sacrificio di qualcosa: rinunciarvi.?
: 'saetta': stizza. -fare saetta a qualcuno: farlo stizzire.
acquistaro. 9. locuz. -fare del saggio: atteggiarsi a persona esperta
a parte. 18. locuz. -fare il saggio del miele: godere i
all'una che all'altra. -fare oratorio e sagrestia di qualcuno: v.
ognor somiglia a se stessa. -fare la salamoia a qualcosa: renderla più gradevole
piangente o babilonico. locuz. -fare lega d'altro che di salci: formare
d'altro che di salci. -fare mazzo dei propri salci: raccogliere le proprie
gli darò il saldo. -fare un saldo con qualcuno: pareggiare i conti
là ad ogni incresparsi delracqua. -fare il folle, lo sciocco per non pagare
? poi gliela lascio ». -fare oggetto di arrembaggio una nave. citolini
procedono ascendendo. 20. locuz. -fare salita nella grazia di qualcuno: conquistarne
-scherz. persona saccente, sapientone. -fare il salomone: parlare, agire con
salonmusik). 3. locuz. -fare salotto: chiacchierare spensieratamente e con frivolezza
son salsa della medesima. -fare la salsa a satanasso: ingannare, imbrogliare
andaste in bricioli, in salsiccia. -fare salsiccia di qualcosa: criticare con asprezza
loro odio alla verità. -fare salsicce o una salsiccia di qualcuno o dell'
chiamavano saltare. 37. locuz. -fare saltare la testa di qualcuno: v
non gli dar tregua. -fare saltare qualcuno sulla seggiola: stupirlo,
, ti faro aggiungere la propina. -fare il saltarello: essere gettato di qui e
salto egli e nelle nubi. -fare il salto: salire. antonio da
non ho moneta da partire. -fare il salto di baldaccio: essere buttato giù
a fare il salto di baldaccio. -fare il salto di sotto: capovolgersi.
difalta, i. lascia! -fare i salti in piazza: v. piazza
. piazza, n. 26. -fare pochi salti e brutti: avere scarse forze
poca resistenza, cede e muore. -fare quattro salti: ballare in famiglia o fra
cioè a dire inimitabilmente pedestre. -fare salti di gioia: manifestare la propria contentezza
faceva salti di gioia. -fare salti sino alle nuvole: perdere il controllo
fare dei salti sino alle nuvole. -fare sì largo salto: osare.
le mie sante ferute. -fare un salto: crescere considerevolmente di statura
salto, un bel salto'. -fare un salto nel buio: v. buio2
voci lo coro il saluta. -fare oggetto di manifestazioni di affetto.
pie / invita ad onorarie. -fare oggetto di venerazione un simbolo della religione
salva mano: v. salvamano2. -fare a salvo: pattuire con l'avversario,
nel mediterraneo in caso di burrasca. -fare la sampiètra: issare tale vela raccomandandosi
sangue nella provincia del verde. -fare sangue: pronunciare e far eseguire una
ha dato passo all'impunità. -fare giustizia di sangue: pronunciare (e far
sangue che si levava. -fare cattivo sangue: arrabbiarsi, angustiarsi.
venga il male nero! » -fare buon sangue: divertirsi. carducci,
di parola ch'io facessi. -fare lago di sangue: commettere molti omicidi.
sangue fece spesse volte laco. -fare qualcosa brutto, tristo sangue: suscitare
fabbrica, e fa brutto sangue. -fare qualcosa buon sangue: costituire nutrimento salutare
amandole e fa buon sangue. -fare sangue: avere un'emorragia. bencivenni
di madri, bestemmie paterne. -fare sangue a qualcuno: ferirlo. vite
guasti a me colla gelosia. -fare incattivire. pavese, 5-112:
di partire pel campo. -fare sacrifici cruenti. massaia, viii-174:
san martino. 2. trasloco. -fare san martino: v. fare, n
), sm. region. trasloco -fare san michele: cfr. fare, n
diversi pensieri o costumi). -fare il santarèllo: fingere virtù e castità in
che doveva fornirmi gli spolveri. -fare sapere (ant. fare a sapere)
, che gli dispiacque. -fare esperienza di un dolore, di una privazione
vispa, saputa, pettegola. -fare da saputo, del saputo, il saputo
ne se'tenuto per saraménto. -fare il saraménto: pronunciare la formula di
saraménto, giunse la reina. -fare qualcuno sicuro per il saraménto: dargli
me tua seguitatrice potrai avere. -fare vano, rompere un saraménto: violarlo,
persona difficilissima da domare e sottomettere. -fare le risa sardesche: ridere sardonicamente.
il resto di que'milioni addocchiati. -fare il collo torto al sasso: cercare di
il collo torto al sasso. -fare ai sassi per i forni: cose da
tra i figliuoli di dio. -fare il satanasso: darsi il piglio di persona
non dar retta ai tentatori. -fare del savio: atteggiarsi a persona saggia e
di mal di san vito. -fare ondeggiare o saltare violentemente qualcosa o qualcuno
chiare e della critica rigorosa. -fare sbaraglio di qualcosa: consumarlo del tutto
altra parte sol s'attende. -fare scempio di un corpo. imperiali,
segno che oggi si veggono. -fare a pezzi un impero. seneca volgar
per scontarvi una pena detentiva. -fare la sbarra: impedire scherzosamente il cammino
padrone, sbattendo la porta. -fare aprire e chiudere più volte con frastuono
, je tocca stà accostato. -fare una sortita. muratori, 7-ii-125:
le decime, perché vivano. -fare dono delle proprie qualità spirituali. n
uom dabbene ed uno sciagurato. -fare scacco di qualcosa: mettere insieme confusamente
fu assolto dalle imputazioni. -fare le scale in capo: tagliare i capelli
e il prò a scaletta. -fare scaletta: fornire un appoggio a chi vuol
come gli scalini di casa. -fare salire, scendere gli scalini a quattro a
sarebbe corso per ogni casupola. -fare scalpore di qualcosa: dare grande risonanza
si contentavano rubare la pezza. -fare a scampoli: cambiare frequentemente idea.
costume o con la morale corrente. -fare scandalo, uno scandalo: provocare volutamente
instromento. 9. locuz. -fare o porre qualcuno scannello dei piedi di
) dio per il piè. -fare di qualcosa scanno alle piante: porre sotto
rorchestra gli scappa di mano. -fare a meno di compiere un'azione (in
. bue, n. 6. -fare a scappa che ti inseguo: trovarsi in
come i portoghesi a teatro. -fare a scappellotti con qualcuno-, litigare o polemizzare
guzzi. 5. locuz. -fare , giocare a scaricabarile: incolparsi,
e naturale stupidità e accidia. -fare a scaricabarile: lasciare in eredità i propri
tavoliere. 3. locuz. -fare , giocare a scaricalasino: riversare su
scaricato intorno delle occhiate terribili. -fare ricadere su qualcuno una maledizione, un
dio sa quant'è lontano. -fare quel conto di qualcuno che si fa delle
te che delle scarpe vecchie. -fare la scarpa o le scarpe a qualcuno:
farebbe le scarpe a nord. -fare scarpe della propria pelle: non avere alcun
di scarpa al bastione ottavo. -fare scarpa: digradare. magi, 32
. 5. locuz. -fare scarpetta o la scarpetta: raccogliere l'
di scassinare due volte. -fare oggetto di furto con scasso. verga
, sf. ferro fuso, ferraccio. -fare la scea: far scolare e rapprendere
petrarca. 8. locuz. -fare , farsi scede di, intorno a qualcuno
io lavoro come un facchino. -fare sceda di qualcuno: fame scempio, strazio
peggio conduce. 2. locuz. -fare sceglimento di qualcuno: privilegiarlo. bibbia
la diamo scema e misera. -fare lo scemo: comportarsi volontariamente in modo
sarta. f f -fare scemo del capo: decapitare. ariosto
punto riesca un minchione. -fare di scempia doppia: trarre un cospicuo
-a scena muta: senza parlare. -fare scena muta: v. muto2,
scena'scendendo la varàita. -fare la scena: ostentare, anche esagerando,
, insomma taccio la scena'. -fare qualcuno scena: esporlo alla chiacchiera e
spagna. 4. locuz. -fare balzare qualcuno in una schiavina: mandarlo
balzare in una schiavina. -fare una schiavina a qualcuno: malmenarlo,
capriola eseguita alla maniera degli schiavoni. -fare lo schiavonesco in un buco di grattugia
e rotolando sentì il calpestare. -fare le schiene: ingrassare, irrobustirsi.
: 'far le schiene': ingrassare. -fare schiena: costituire un ostacolp. di
a schiere morian. -fare schiera di diverse persone; riunire, raggruppare
che lo aveva a schifo. -fare lo schifa, stare sullo schifa: avere
e fece una boccaccia di schifo. -fare schifo ai cani o al cazzo: essere
che chiudeva l'insenatura. -fare schiuma (il sapone, l'acqua saponata
non lo poteva soffrire. -fare lo schizzo a qualcuno: imitarne gli atti