tutta pasta d'un sapore. -fare focaccia di una cosa: ridurla in cattivo
figur. gruppo, massa di gente. -fare una ghiacciata: arrestare in massa;
ed i danari in quel punto. -fare qualcuno o vanimo di ghiaccio, tenerlo
amare e rimanga immobile. -fare il ghiaccio all'intorno', circondarsi di
. fiore, n. 28. -fare ghirlanda a qualcuno o a qualcosa:
giaciglio per la notte. -fare , rifare il giaciglio: preparare, riordinare
sapete far de'giganti. -fare passi da gigante: fare passi lunghissimi.
nervosamente, con le labbra aride. -fare atto di sottomissione (per lo più per
grido fievole come un anelito. -fare atto di sottomissione. menzini, i-20
nella miseria e nella sventura). -fare giobbe qualcuno: ridurlo male.
che vi son dentro. -fare buon viso a cattivo gioco: mostrarsi
viso a cattivo gioco. -fare , giocare un brutto, un cattivo,
lei sta giocando un brutto gioco. -fare gioco a qualcuno o a qualcosa: servire
del buon per farle gioco. -fare il gioco di qualcuno: favorirne le intenzioni
centri di potere della regione. -fare (o riuscire) il gioco netto:
ancora 'farla pulita '. -fare per gioco: scherzare. pirandello,
in gioia e in festa. -fare gioia a qualcuno: fargli festa. -anche
, e faceali grande gioia. -fare la gioia di qualcuno: farlo felice.
che te. 9. locuz. -fare gioioso: allietare, dilettare, colmare
giorgio con le seccaticce. -fare lo spaccone, il prepotente. berni
lo spaccamontagne, il bravo. -fare il galante; farsi bello, pavoneggiarsi.
la fantesca poi di coppe. -fare giorgio qualcuno: ingannarlo. sercambi,
nel giornalismo e viaggiare. -fare giornalismo: esercitare la professione del giornalista
, d'ogni giornata. -fare giornata: durare tutto il giorno; occupare
due pinzette a far giornata. -fare , dare giornata; venire a giornata:
di far giornata cogl'imperiali. -fare la propria giornata, fare alcune giornate:
che occorrono alla giornata. -fare , farsi giorno: albeggiare, levarsi il
e sembra il nostro elemento. -fare il giorno: combattere, giostrare.
nell'interno del duomo. -fare falsa giostra: agire in maniera subdola;
secreto fanno falsa giostra. -fare giostra: giostrare. pietro de'faitinelli
mosterren far giostre e torniamenti. -fare giostra d'amore: congiungersi carnalmente.
d'amor feciono giostra. -fare la giostra o una giostra: andare su
cocomero al canto alla cuculia. -fare la giostra o una giostra a qualcuno:
farmi. 3. locuz. -fare , apportare giovamento: giovare. bonafe'
. persona che si comporta giovanilmente. -fare il giovanotto: comportarsi da giovane,
, e 'l rimembrar 5. locuz. -fare , giocare a giova giova: aiumi
il duolo e 'l pianto. -fare scattare l'interruttore. e. cecchi
o controcorrente. 36. locuz. -fare a girare con gli arcolai o con
d'estimo. 9. locuz. -fare una girata di qualcosa: addossarla,
circospezione. giochi con pedine). -fare alle girelle: giocare caro,
di società e di politica. -fare , dare un giro: andare a diporto
macchina a fare un giro. -fare giro a un luogo: essere distribuito
intenti a disasprir l'affanno. -fare il giro del mondo, del paese,
delle taverne e delle piazze. -fare il giro di più persone o cose o
giro completo delle nostre facce. -fare , compiere il giro di un luogo,
a sedermi di fronte ad emilia. -fare , prendere il giro: andare torno torno
. il girotondo, incominciò. -fare il girotondo: correre, volgersi in giro
riempiva di giubilo il paese. -fare giubilo, star in giubilo: alzare grida
è ancora avanti al giudice. -fare come i giudici da padova: condannarsi
pareva il giorno del giudizio. -fare cattivo, reo, poco, mal giudizio
di questa mossa d'armi. -fare , formare giudizio, il giudizio, i
giudicio ed amare la misericordia. -fare vendetta, punire esemplarmente. fra giordano
comandò a'padri nostri. -fare il giudizio: risolvere una controversia,
il giudicio ne la sbarra. -fare un giudizio buono, diritto, fermo,
perché formassero diritto giudicio delle cose. -fare , tenere, dare, esercitare, usare
versarsela sul petto e sulla schiena. -fare giumella delle palme, delle mani, delle
la tazza del sangue umano. -fare , dare, prestare, proferire, pronunciare
fosse di mia specialissima giurisdizione. -fare qualcuno o qualcosa di propria giurisdizione:
tornano. 2. locuz. -fare , dire, giurare il giuro: giurare
poco, a chi nulla. -fare giustizia o la giustizia: eseguire una
secondo il modo dei pagani. -fare giustizia di qualcuno: giudicarlo colpevole,
delle novità dell'idealismo attuale. -fare , rendere giustizia a qualcuno: chiamarlo
come 'non siete nel vero -fare il giusto: amministrare la giustizia.
anziché vivi e lucenti. -fare il giro del globo: fare il giro
a far il giro del globo! -fare un globo con qualcuno o con qualcosa:
qualsiasi testo; nota, postilla. -fare la glossa: commentare, interpretare.
inimicizia con la glosa. -fare la glossa: dare giudizi negativi, criticare
da un brutto neo marrone. -fare gnocchi della propria pasta: disporre delle
per eredità goder la robba. -fare la gobba: curvarsi, inarcarsi (un
immantenente non vi chiarisce del vero. -fare le spalle gobbe: chinarsi con le spalle
goder. 24. locuz. -fare allegro godere, grande godere: trarre
ovile io vo'vivere alla goffa. -fare il goffo: fingere di non capire,
quanto lo sbirro a goffo. -fare , giocare a goffi: far la figura
conto di quasi duecento lire. -fare groppo alla gola: v. groppo,
. groppo, n. 12. -fare ressa nella gola un sentimento: presentarsi
a golfo lanciato verso la libertà. -fare un golfo di sangue: fare una strage
della pudica industria di tal donna. -fare gomicciolo: contrarsi, torcersi (le budella
e poi per uscire. -fare a gomitate con qualcuno: essere in
, ritirando il gomito. -fare , formare gomito: piegarsi ad angolo
avvolgeranno i tuoi gomitoli. -fare gomitolo di sé: raggomitolarsi, rannicchiarsi.
sono cose d'una volta. -fare il gonzo: comportarsi come un babbeo;
ultima parte del4 confiteor '. -fare il gonzo per non pagar l'oste:
a usignolate impertinenti, interminabili. -fare due gorgheggi: conoscere solo poche nozioni
t'è grave questo panno. -fare grave: gravare, appesantire. fra
. casse sera a -fare il grave, stare sul grave, avere
cittadini per li pubblici bisogni. -fare gravezza: appesantire, opprimere, cagionare
gravezza a lo stomaco. -fare violenza, danneggiare; molestare, incomodare.
-fare grazia o la grazia (in frasi esortative
muoia in grazia di dio. -fare , dare, donare, concedere, compartire
vita, relegandomi nel nostro castello. -fare grazia: essere condiscendente, usare indulgenza
un'aria di cane rabbioso. -fare il grazioso: comportarsi galantemente (verso
, e non fare il grazioso. -fare la graziosa: comportarsi con civetteria (
gregge sulle cime. -fare gregge di capre o di pecore: allevarle
grembiate vi saranno dati i fiorini. -fare la grembiata: riempirsi il grembo di
poi che tu le concepesti. -fare grembo: presentare una rientranza, una
conca e grembo di se medesima. -fare grembo di una veste: disporla in modo
greppo. 6. locuz. -fare greppo: raggrinzare le labbra incominciando a
, facendo il greppo. -fare la barba al greppo: fare il contadino
/ noi ti sia, madre. -fare greve: aggravare, molestare. frezzi
fa più greve). -fare il greve: darsi un contegno.
quest'espulsione delle spagnuole. -fare grandi meraviglie. aretino, iv-1-126:
scherzi di bamboli inesperti. -fare grido; fare grido e rumore: strepitare
l'udire, facevate grido? -fare grido verso qualcuno: invocarlo, supplicarlo
da imitare il grugno del porco. -fare il grifo a qualcuno o a qualcosa:
grinta a chiunque si fosse. -fare , avere, mostrare la grinta o una
levare le grinze dal ventre. -fare le grinze: presentarsi rugoso (il viso
/ il sudore colavagli. -fare la gronda o le gronde: corrugare la
si vive senza intoppo. -fare groppo: arrestarsi, accumularsi. guerrazzi
n'è turgido e ansante. -fare groppo di qualcosa: avvolgerla. b
ch'el atende per merto. -fare groppo di sé o per sé: radunarsi
. fanno groppo di sé. -fare il groppo: indurirsi, irrigidirsi.
cominciamo a sentirne il peso. -fare il groppo a qualcuno: impiccarlo. -
che gli facci il groppo. -fare il salterello del groppo: essere impiccato.
, rimase appunto come aggomitolata. -fare una cosa groppo alvaltra: susseguirsi a
limpida evidenza. 16. locuz. -fare grossezza a qualcuno o a qualcosa:
tra i ponti; castrone! -fare capo grosso: adirarsi, sdegnarsi.
non vuole pace né tregua. -fare la voce grossa: parlare con tono alto
per trovarmi a questo punto. -fare il grosso o del grosso: comportarsi con
ha questo cotal cucito addosso? -fare le viste grosse: mostrarsi freddo.
a essere orrida e malgraziosa. -fare il grossolano: comportarsi in modo villano
gruccia e le gambe dinoccolate. -fare le grucce ai voti o alle figure:
: trattare qualcuno come merita. -fare , tenere il grugno: arricciare il naso
di chi è venturoso a giuoco. -fare gruppo: radunarsi, riunirsi, fare circolo
facevamo gruppo, davanti alla radio. -fare un gruppo di se stessi: serrarsi in
tate linea (la palla). -fare la guadagnata: ottenere un utile,
ottenere un utile, un vantaggio. -fare la guadagnata in fallo: fallire lo
ritornerà in sul guadagno. -fare guadagno: guadagnare, condurre un'operazione
à fatto il guadagno dal disastro. -fare o avere guadagno, venire a guadagno
di temperanza, di pace. -fare guadagno dell'anima: salvarla, assicurarle
far guadagno dell'anima. -fare , esservi tristo o poco guadagno; fare
vergogna alcuna l'uno all'altro? -fare delle interiora guaina al coltello: trapassare
per piume, le tavole? -fare guanciale di qualcosa: servirsene per sostenere
bembo sono a la guarda. -fare guarda di qualcosa: custodirla. francesco
. e sono sanza guardia. -fare guardia o la guardia: vigilare, sorvegliare
curare; sorvegliare attentamente, spiare. -fare guardie o le guardie: per indicare
, 1333- 36) -fare la guardia al focolare: stargli vicino;
far la guardia al focolare. -fare la guardia a un morto: vegliarlo.
far la guardia a questi morti? -fare guardia da qualcuno: guardarsene, non
muta / signore o compagnoni. -fare guardia di qualcuno o qualcosa: custodirlo,
avessi a offendere la persona. -fare guardia di onore a qualcuno: accompagnarlo
di mannaie, di capestri. -fare i guardi sotto vale: guardare di sottecchi
ria serà se li credessi. -fare il guardo torvo a qualcuno: v.
si guastarono e morirono. -fare degenerare. tommaseo [s. v
portargli odio, essergli nemico. -fare il guasto con qualcuno: mostrarsene ardentemente
: voglio dargli il guasto. -fare , commettere, menare, portare, produrre
nell'animo di giannina. -fare guasto di qualcuno: farne strage.
si fece di più acque guazzo. -fare o passare qualcosa a guazzo: agire
figur.: confusione, groviglio. -fare gueffa: aggiungersi, sovrapporsi.
perch'io sto in guerra. -fare buona o cattiva guerra: combattere o
il guasto in quello di siena. -fare , menare la guerra: compiere azioni
, delle meno prevedibili zie. -fare il gufo: fare l'uccello del malaugurio
che fugge la compagnia degli uomini. -fare il gufo o la vita del gufo
plausibile per tornare indietro. -fare , essere, servire da guida a qualcuno
gusto a fare il re costituzionale. -fare il gusto a o di qualcosa: cominciare
addosso. 4. locuz. -fare iattura di qualcosa: gettarla a mare
di sette galee miserabile iattura. -fare iattura di sé: sacrificarsi. mamiani
redense con le proprie vene. -fare iattura per qualcosa: protestare per la
meschini dissidi interni del fascismo. -fare illusione a qualcuno: illuderlo, trarlo
lasciare l'imbasciata! ». -fare un'imbasciata o l'imbasciata: trasmettere
di pastiglie. 6. locuz. -fare vimbecille: comportarsi in modo poco sensato
flagellato e sputacchiato e deriso. -fare imbestialire. c. e. gadda
sua casa, adombrava e imbizziva. -fare le bizze, fare i capricci (un
vico nero ad imbuto. -fare imbuto: formare una conca o una
sassi, contro le intemperie. -fare imbuto di qualche cosa: disporla in
alla sua ambizione particolare. -fare espiare colpe non commesse, offrire come
, fornita è lor bisogna. -fare impegolare in una relazione sentimentale; fare
sacchi. berto ti aiuterà. -fare un impasto (di calce, cemento,
e subito lo impazzisce. -fare sragionare, rendere dissennato. bibbia volgar
posto al suo sviluppo politico. -fare impedimento: ostacolare il regolare corso della
cammin de'grandi eroi. -fare , compiere, effettuare. muratori,
tuttodì si trasformano in altri. -fare l'imperiale: dimostrare simpatia per il
: di carattere impulsivo. -fare impeto: premere, spingere. -anche
faceva impeto alle loro spalle. -fare irruzione, irrompere in un luogo.
degli alberi. 10. locuz. -fare impiastro: innestare a occhio.
cioè il nesto così appellato. -fare un impiastro, l'impiastro: concludere
impiccolire l'annua ri- produzione. -fare apparire meno esteso. e. cecchi
gente, io sono impossibile. -fare , compiere l'impossibile', fare il possibile
con essi da presso. -fare l'impossibilità: far l'impossibile.
monopoli dei baroni dell'industria. -fare imposta o imposte: mettere un tributo.
condottier di più forza. -fare , compiere, eseguire, finire, consumare
suo esercito non era disciolto. -fare , finire l'impresa di una città o
indubitata di fame l'impresa. -fare impresa di qualcosa con qualcuno: discuterne,
faceste impresa con la regina. -fare impresa di una merce: commerciarla,
otto uomini di decto comune. -fare impresa di un fatto: promuovere un'inchiesta
voluto sentirne di quel promesso. -fare impressione: lasciare un'impronta, un
fara che una leggiera impressione. -fare impeto contro i nemici; andare all'assalto
i tempi della vita sua. -fare , eseguire, curare, dare uri impressione
testi e li fanno circolare. -fare , produrre, suscitare, lasciare una certa
scuoprono. 6. locuz. -fare dell'impronto: essere insistente, importuno
, originale e appassionato. -fare valere, avanzare (una pretesa, un
mal'aria richiede miglior nutrimento. -fare fortuna. gargiolli, 319: 'aver
con uno stile d'incanto. -fare l'incanto alla fantasima: v. fantasima
fantasima, n. 4. -fare l'incanto a qualcuno: indurlo a fare
tenesse [una fanciulla] nascosamente. -fare l'incanto con lo staccio: fare un
lo 'ncanto con 10 staccio. -fare qualcosa come la biscia all'incanto: farla
bisogno de'vostri archi. -fare incarco a qualcosa: esercitarvi una pressione
tal corda l'anima sospira. -fare incarco a qualcuno: offenderlo, danneggiarlo.
l'uno a l'altro incarco. -fare scorno. g. stampa, 12
affusto un pezzo d'artiglieria. -fare scorrere entro un determinato alveo; contenere
banche diverse ad incassare. -fare buoni incassi, avere successo di cassetta
ala non so quante botteghe. -fare compenetrare, avvicinare strettamente. cicognani,
istudia d'incattivire la bontade. -fare stizzire, irritare. emanuelli, 2-123
tanto esprimeva amore. -fare struggere d'amore, consumare di passione,
dar lo incenso a'morti. -fare olocausto e incenso a dio: offrirgli
dissotterramenti. 4. locuz. -fare incetta di qualcosa: procurarsene la maggior
loro etichette, francese. -fare incetta di qualcuno: assicurarsene la benevolenza
onor compiuta ho questa inchiesta. -fare , condurre, portare avanti un'inchiesta:
porto avanti la mia inchiesta. -fare inchiesta di qualcuno o di qualcosa:
puro che seppe trovare. -fare , muovere un'inchiesta a qualcuno: rivolgergli
e chi cammina inciampa. -fare come san lò, che non inchiodava i
. senza inciampar anima viva. -fare incontrare, far conoscere. bresciani,
grave inciampo a favarone. -fare inciampo o inciampi: ostacolare, intralciare
viaggiatore, viaggiare in incognito. -fare dell'incognito: ostentare falsa ingenuità,
più astuta della madre. -fare l'incognito: viaggiare in forma privata
voglio. m'è d'incomodo. -fare d'incomodo, portare, porgere, recare
di incontrarmi in facce amiche. -fare , stringere conoscenza con qualcuno; conoscere
napolitane, uscirono incontanente ad incontrarle. -fare affrontare. ariosto, 21-9: non
. -anche rifl. recipr. -fare fronte animosamente, con coraggio; affrontare
presto a confessarvi il vero. -fare incontro a una legge, a una prescrizione
la spatola, mescolo e incorporo. -fare amalgamare sostanze diverse (con riferimento all'
si gl'in- corpora. -fare presa (una vernice, un coesivo per
duole ed ho grave increscenza. -fare , dare increscenza: recare dispiacere,
terra, e se si cruccia. -fare convergere. rosmini, xxv-107: le
i saggi in corte hanno il mestier più -fare marcia o macchina indietro: v. marcia
. mazzini, iv-2-314: pur -fare un passo avanti e uno indietro: non
indietro il predator la preda. -fare uno sconto. berni, 52-55 (
reagisce chimicamente. 15. locuz. -fare l'indifferente, posare a indifferente:
indirizzarmi alla carriera dell'insegnamento. -fare conoscere in un ambiente nuovo (una
quelle due una mossaccia sgarbata. -fare indirizzo: dirigersi. cattaneo, vi-2-334
via de'retori accusare altrui. -fare intendere, fare capire; accennare.
alba e alla sera. -fare indizio: mostrare, rivelare; indicare,
, tinse di ceruleo il cielo. -fare maturare (le spighe, i frutti)
guerrazziano. 2. locuz. -fare , porre indugia; stare in indugia:
/ che infarina il romano carnevale. -fare incanutire. del bene, 1-3:
: -e'ci è rimedio. -quale? -fare dormire subito con lei un altro che
la forma. 9. locuz. -fare vinformato o dell'informato: fingersi al
persona notiziosa di alti segreti. -fare , tenere informato qualcuno: procurargli (
siate ad inganno con meco. -fare inganno: indurre in errore; illudere;
condotti. 12. locuz. -fare inghiottire i denti: far cadere i
sé oltraggiose; oltraggio, insulto. -fare ingiuria: far torto, mancare di
e sovra lor si chiuse. -fare scomparire, togliere alla vista; coprire
lo avrà ingoiato la posta. -fare trascorrere (il tempo). leopardi
gola. 4. locuz. -fare un'ingozzata di qualcosa: prenderne in
innalzati al peso del sacerdozio. -fare insuperbire, inorgoglire. varchi, 22-18
farle offerta di sposalizio. -fare vinnamorato di qualcuno: mostrarsi particolarmente gentile
numero, o va innanzi? -fare carriera, raggiungere un'elevata posizione (
amattì con una donna pagana. -fare innanzi: appressare, avvicinare. nardi
a natura ed all'arte. -fare carriera, elevarsi socialmente, acquistare prestigio
più d'un nabucco inombra. -fare insospettire o irritare, inasprire. pallavicino
per non inombrare il popolo. -fare apparire sotto un aspetto negativo. siri
anche: gruppo eterogeneo di persone. -fare un'insalata: mettere in disordine,
in mano dei democratici. -fare insegna: fare segno, accennare.
scolaro, non il maestro. -fare imparare a memoria. boccaccio, dee
feretro il mio sepolcro insegna. -fare sentire, far provare. leopardi,
un trio o un quartetto vocale. -fare musica d'insieme: interpretare una composizione
lor si mise a fronte. -fare raccolta (in modo ordinato e sistematico)
sordidezza venale! meriti mille patiboli. -fare sborsare danari a qualcuno. cellini,
d'oggi in domani. -fare attenzione, considerare rettamente. francesco da
altra parte ò mia intendanza. -fare intendanza in qualcuno: fare assegnamento.
1 mezzani ed i piccoli. -fare a non s'intendere: non volere o
a non s'intendere. -fare intendere, dare a intendere una cosa
mai non si poteva vedere. -fare intendere qualcosa a qualcuno: metterlo a
moglie si staccò dal suo braccio. -fare il proprio intento: fare ciò che si
carlo d'una intenzione. -fare il processo alle intenzioni: v. processo
-fare vintenzione, far contenta l'intenzione di
] senza entrare in interessi. -fare a mangiare con gli interessi o con
overamente gravemente oppressi dal male. -fare , rivolgere un'interrogazione a qualcuno:
altro luogo ove andare. -fare intesa: stringere un patto, mettersi
e avevo voglia di ballare. -fare , rendere inteso qualcuno: informarlo,
opinione del suo carattere. -fare intrigo: creare difficoltà o confusione.
leone. 9. locuz. -fare vintroito: entrare in discorso. g
intronò fino d'entro tossa. -fare baccano, produrre un forte rumore.
di un'ora che aspetto. -fare oggetto di sguardi attenti, di manifestazioni
per questo crepa d'invidia. -fare invidia a qualcosa: superarla considerevolmente in
fanno invidia a i veri. -fare , causare invidia a qualcuno: suscitargli
caraba la paglia invita. -fare affluire. algarotti, 1-vi-68: il
vada con un compagno solamente. -fare l'invitata o un'invitata: invitare,
il cielo invoca la luna. -fare ricorso a uno strumento, a un'arma
sempre crescente li aveva involti. -fare oggetto di sguardi pieni di un sentimento
involgerlo in uno sguardo divorante. -fare oggetto di brame, di desiderio.
frasi. 10. locuz. -fare un involto di qualcosa: avvolgerla,
e ne fece un involto. -fare un involto di molte cose: affastellarle
scrupolo se non avesse dell'ipocrito. -fare vipocrito: comportarsi ipocritamente. p.
numi e le muse). -fare ira a qualcuno: mandarlo in collera,
allora c'è che ire. -fare ite e venite: pagare o riscuotere subito
lei il novellino ». -fare dell'ironia: assumere un atteggiamento o
, abbandonato, spiritualmente isolato. -fare isola: formarla, darle origine.
intento, di apprendere una notizia. -fare istanza: insistere, sollecitare vivamente.
istoriette clandestine. 11. locuz. -fare istoria: costituire materia o argomento di
miei tormenti / faranno istoria. -fare , tenere istoria o un'istoria di qualcosa
qui farne un'istoria. -fare opera di storiografo. d. bartoli
ti accompagno un po'io. -fare , seguire, percorrere un dato itinerario:
justizia per isguardo dei frati. -fare iustizia: amministrare la giustizia, giudicare,
berroveria. 6. locuz. -fare , commettere, esercitare un ladroneccio:
date lagno, / madonna. -fare , muovere lagno: lagnarsi, protestare,
il fine della città di sagunto. -fare lamento o lamenti: sfogare il proprio
non so trovare essempro degno. -fare riverberare, riflettere. valeri, 3-234
improvvisamente corrano punte dall'aria. -fare rivivere, ravvivare. carducci, iii-25-351
un parto i due bruti. -fare lampi e fulmini: adirarsi violentemente.
pelo e d'una lana. -fare d'ogni lana un peso: comportarsi senza
far d'ogni lana un peso. -fare la lana: lavorarla. s.
grosso lo stame della bambagia. -fare tante chiacchiere intorno a poca lana:
a suon di boccale. -fare molto rumore e poca lana, far più
letterato di prima lancia. -fare a lance rotte: continuare a combattere
spada o a lancie rotte. -fare di qualcosa scudo e lancia: farne arma
d'amor fere e difende. -fare di una lancia uno zippolo, un fuso
gran tubo dell'aorta. -fare discendere, scaricare da un aereo in
corsa sempre più folle. -fare sollevare da terra. vittorini, 2-152
ma qualche cosa ci tratteneva. -fare un salto. tasso, 19-24:
bisogno cercarla colla lanterna. -fare il possibile per attirarsi fastidi e malanni
ha bevuto come un lanzo. -fare il lanzo: fare la guardia.
caratteri. 13. locuz. -fare o menare larghezza: comportarsi con liberalità
della vita affermato nella gioventù. -fare larghezza di sé: intrattenersi per lungo
... in cintura. -fare i conti larghi: tener conto di tutto
disposte alla prima chiamata. -fare largo: cedere il passo; tirarsi da
. 9. popol. radiografia. -fare le lastre a qualcuno: sottoporlo a
dissipate dai figli in latino. -fare il latino a cavallo: v. cavallo
. cavallo, n. 26. -fare il latino o i latini: eseguire i
a rotta di collo. -fare il latino per gli impersonali: perdere
, è stato ammazzato. -fare il latino per i deponenti: fare bancarotta
, ha deposto il suo. -fare il latino per i gerundi: perdere la
intendere ch'egli è impazzito. -fare il latino per il passivo o i passivi
egli ha tocco delle busse. -fare il latino per i neutri: non essere
non è buono a nulla. -fare un latino a rovescio: commettere un
agli elementi della grammatica. -fare i latinucci: incominciare lo studio del
tutta quanta l'umanità. -fare , pigliare lato alla predica: v.
gli occhi neri dalle forti ciglia. -fare andare via, mandare via il latte:
acque, parata da balia. -fare acqua da lavare occhi: fallire clamorosamente
tante spine che mi lavoravano il core. -fare e disfare è tutto un lavorare: v
mai permesso. 5. locuz. -fare , usare lealtà: agire lealmente,
osservato. 4. locuz. -fare lecito: concedere la facoltà, dare
questi scioperati entrato in lega. -fare , concludere, stringere, stabilire una lega
/ così avvien degli uomini. -fare lega: con riferimento a un metallo,
non c'è nulla da dire. -fare , contenere, indurre legge: avere valore
potrai lavorare con tuo padre. -fare una legge, fare leggi: stabilire una
ch'egli fosse il signore. -fare una legge: osservarla, applicarla.
, un po'di fiamma. -fare leggero di qualcosa: liberare, purgare.
poco dianzi il signore della pelliccia. -fare qualcosa leggero: nasconderne la gravità.
. lei padrone, io servitore. -fare di legno: dedicarsi alla scultura lignea.
seguaci suoi con mortai pondo. -fare scattare (una molla). tommaseo
]: lentare la molla. -fare scorrere (una fune). d
calavano capovolto dentro la fossa. -fare scendere lentamente. salvini, 17-554:
fava in bocca al leone. -fare la parte del leone: impossessarsi con la
il leone si piglia tutto. -fare le volte del leone: passeggiare avanti e
leonina. 11. locuz. -fare , avere la parte leonina: fare,
faccia per servire un altro. -fare lepre vecchia o da lepre vecchia: ritirarsi
monete sarebbe di lesione assai. -fare lesione: recare danno sia materiale sia
mangiando galline a lesso. -fare lesso, cuocere lesso: lessare.
cognosco l'oro dal letame. -fare , lasciare letame: produrre escrementi,
che guido si nominò. -fare letizia: godere, compiacere, rallegrarsi,
fe'letizia e festa. -fare segno di letizia: applaudire. f
un'arca di lettere. -fare belle lettere: fare sfoggio di erudizione.
? - / padre sì. -fare della mano (o della palma) letto
levato a poggiato al ginocchio. -fare o farsi letto a qualcuno o a qualcosa
pensieri e nido di crudeltà? -fare il letto a qualcosa: adoperarsi per assicurarne
le fatali conseguenze delle vostre premesse. -fare il letto a qualcuno: procurargli simpatie
posto di letteratura italiana a faenza? -fare letto di qualcosa: servirsene come di
quali lo portarono a giacere. -fare , ordinare, preparare, acconciare, rassettare
si dànno la leva per rivoltarsi. -fare leva: fare forza con uno strumento
il tempo, come una statua. -fare leva su qualcuno o qualcosa: ricercarne
mi vedesse qualche poco sbilanciare. -fare inorgoglire. panciatichi, 265: sento
far che elena s'abbigliasse. -fare alzare da letto dopo una malattia;
da noi anche gli affanni. -fare rimarginare (una piaga); fare scomparire
lo sbaglio. 79. locuz. -fare alto leva: darsela a gambe levate
corno d'orlando ebbe sentito. -fare levare i morti: resuscitarli.
uomo di non gran levata. -fare le levate o buona levata: alzarsi al
mi riesce il far buona levata. -fare levata: alzarsi, sollevarsi. -anche al
più di venti miglia. -fare , formare, raccogliere levata o levate di
di sei [padri gesuiti]. -fare una levata di spada: aggredire, assalire
incomincia a praticare il mondo. -fare una levata a qualcuno: rivolgergli rimproveri,
che io lo voglio castigare. -fare una levata di cappello a qualcuno:
levatacce. 3. locuz. -fare una levataccia: alzarsi di buon mattino
mette in servo in un forzieri. -fare , dare, impartire lezioni o una lezione
modo lo si può sempre studiare. -fare la lezione: montare in cattedra.
vezzi, va nel lezioso. -fare il lezioso: dimostrarsi schizzinoso, incontentabile.
di zebrino era lì per spezzarsi. -fare il chi va lì: gridare il chi
ceto e famiglia di committenti. -fare lecito il libito, fare di libito lecito
far licito il libito. -fare libito: fare piacere, recare diletto.
in tutto essere assicurato. -fare liete le voglie: soddisfarle.
ad torto m'è stato villano. -fare lieto qualcuno di qualcosa: fargliene dono
vita vi fe'lieti? -fare , rendere lieto (o più lieto)
vince di mille secoli il silenzio. -fare lieto viso o lieta cera: mostrarsi allegro
ne andò a'fatti suoi. -fare , rendere lieto qualcuno: allietarlo, consolarlo
abbiano a trovare divisi. -fare lima lima: sfregare per qualche tempo
o fu conceduta con gran limitazione. -fare limitazione a una regola: farvi eccezione.
giugno, ancora in prima linea. -fare per linea: agire rettamente, operare
liquori che la carica procura. -fare la lingua scorta, sciolta, ardita,
. 5. locuz. -fare le linguacce: tirare fuori la lingua
hypoglossum). 19. locuz. -fare linguetta: fare un gesto di scherno
far tanto tanto il bellumore. -fare il linguino: mostrare la punta della
con voi stesso in lite. -fare lite di qualcosa: farne oggetto di emulazione
non intende mai discacciar dio. -fare qualcosa a livello: eseguirla con grande
a'potenti per averne difesa. -fare livello di qualcosa: darlo a livello,
v'àe messo di nuovo. -fare consistere, considerare un tutt'uno.
dicesi di persona robusta. -fare , mettere i lombi: acquistare forza,
altro che per dono gratuito. -fare lontano: allontanare. giacomo da lentini
lordure? 5. locuz. -fare lordura: andare di corpo, defecare
ancora da buttarci nel loto. -fare il loto addosso a qualcuno: recargli
la lutta. 6. locuz. -fare , giocare alla lotta: lottare.
cosce, ai lombi. -fare le proprie lotte: raggiungere gli scopi
gela / sul duro mattonato. -fare l'amore. caro, i-311:
il libro era in luce. -fare , gettare luce su qualcosa: chiarire un
luce su importanti precedenti. -fare luce: vegliare fino all'alba.
far luce o passeggiare ancora. -fare luce a qualcuno: illuminargli il cammino
/ le carte ebree. -fare lucerna: servire come guida.
il tal altro più lucro. -fare lucro o un lucro: procurarsi un cespite
/ t'abbian fra sé. -fare ludibrio di qualcuno o qualcosa: deriderli,
ludibrio con quelle risa indecenti. -fare , rendere una persona 0 una cosa ludibrio
che emana da un corpo celeste. -fare lume: illuminare. chiaro davanzali,
sé vede lumero, / veneli chero -fare al poderoso. sanudo, xiii-80: domente
avesse la luminaria dentro. -fare luminaria: ¦ illuminare. -anche al
, le cose van liscie. -fare montare la luna a qualcuno: provocarlo
di lavoratori che lavorano la domenica. -fare la lunediana: non lavorare, fare
una fraude pur troppo evidente. -fare di lungi da qualcosa: allontanare, separare
chi volesse prestargli le sue. -fare il passo più lungo della gamba:
. gamba1, n. 19. -fare il viso lungo: dimagrire, deperire.
leopardiana di tutta la terzina. -fare o farsi luogo: aprirsi il passaggio,
... con ogni miseria. -fare luogo: essere necessario, conveniente,
fa luogo di ragionare. -fare luogo a qualcuno: fargli posto; offrirgli
rimaneva indietro di qualche passo. -fare luogo a qualcosa: aprirgli un passaggio.
della mia mamma ». -fare oggetto di attenzioni eccessive, di cure
atleti di sport a squadre). -fare lusso: sfoggiare. pananti, i-298
rispondevo, - sono in lutto. -fare lutto: contristarsi, rammaricarsi, rattristarsi.
macca delle pensioni e dei nastri. -fare il carnevale a macca: spassarsela, darsi
novelle. 5. locuz. -fare , giocare di maccatelle: giocared'astuzia,
quelle / n'arete voi. -fare gli occhi come maccatelle: farli gonfiare.
che tali disegni sono suoi. -fare macchia: risaltare nitidamente, spiccare.
adsum con le loro mogli. -fare macchia a sé: essere, tenersi in
distanti dagli altripasseggeri già affiatati. -fare macchia d'olio: diffondersi estesamente,
, è caratteristica di tali anni. -fare scadere, far degenerare. pananti,
macchina: v. ruota. -fare macchina indietro: far retrocedere un veicolo
anderà a broda e a macco. -fare , menare macco: fare scempio; sterminare
macello o magra o grassa. -fare il macello: esercitare il mestiere di
che sempre putisse di beccaio. -fare macello o un macello: compiere una
e vincenzino avrebbe fatto un macello. -fare macello di qualcuno: ucciderlo selvaggiamente;
far macello di quei due. -fare macello di qualcosa: ridurla in pessimo
intenda. 4. locuz. -fare una macia: ridursi in un ammasso
; il tale fece una macia. -fare una macia di qualcosa: ridurla in un
di chi ostenta pietà. -fare alle madonne: imitare le donne e fanciulle
: essere privo di ogni malizia. -fare da madre a qualcuno: prendersene curacon animo
padre che fece anche da matre. -fare , rendere madre una donna: ingravidarla.
stato maestro a se medesimo. -fare da maestro, essere maestro a qualcuno:
a un tempo maestro e marito. -fare di qualcuno il proprio maestro: sceglierlo
libera e consapevoledelle sue ragioni. -fare il maestro addosso a qualcuno: sottoporlo
nostra. 13. locuz. -fare i magazzini: approntarne le attrezzature necessarie
eserciti, fabbriche e simili. -fare magazzino: restare immagazzinato per un lungo
lesioni dentarie o faringee). -fare magazzino di qualcosa: procurarsene la maggior
cine, delle caldaie. -fare magazzino di vettovaglie: procurare gli approvvigionamenti
maggese. 6. locuz. -fare ricco maggese: fare buon raccolto.
più titoli ai cuori italiani. -fare maggiore qualcuno: favorirlo, preferirlo (
la festa de'magi. -fare i magi: mostrarsi meravigliato e stupito.
suoi forte magion gli appresta. -fare , prendere, avere magione in qualche
fusse sedesse nel magistrato. -fare magistrato: costituire un collegio giurisdizionale.
il coraggio delle solitudini polari. -fare col maglio, adoperare il maglio: comportarsi
0 tori col maglio. -fare al maglio: giocare a pallamaglio.
storie tratte da gli annali. -fare il magnifico: comportarsi con generosità,
ragione: siamo in magra. -fare una magra-, fare una meschina figura.
marcata. 20. locuz. -fare di magro: osservare l'astinenza nei
si girava sotto il lenzuolo. -fare magra figura: v. figura, n
. figura, n. 22. -fare magra spesa: v. spesa.
magra spesa: v. spesa. -fare , rendere magro: far dimagrire; consumare
eserciti delle due guerre. -fare il maiale: comportarsi impudicamente, compiere
aveva fatto il maiale. -fare la festa al o del maiale: macellarlo
or so en el malanno. -fare il proprio malanno: fare il proprio
letto malato di mala sorte. -fare buon viso alla malasorte: mostrarsi sereno
cedendo. 7. locuz. -fare una malattia: esserne colpito, andarvi
ho mai fatto una malattia. -fare una malattia per o di qualcosa: soffrirne
squadrista del malaugurio! ». -fare , portare il malaugurio a qualcuno: in
e morto con tutta sua compagnia. -fare il male per il male: agire,
le cose gli vanno male. -fare in maledizione: rendere oggetto di esecrazione
ò vista notte scura / contra natura -fare , / ed aportare -'l bene in
persone. 4. locuz. -fare il malgoverno di qualcuno: torturarlo,
pioggerella chiara che spruzzolava lieve pungente. -fare compassione, suscitare pietà. betti,
tutte le furberie di mestiere. -fare una malizia a qualcuno: sottoporlo a
non lo connosci bene. -fare il malizioso: comportarsi con malizia.
e compiuta malleveria pel futuro. -fare malleveria; assoggettarsi, legarsi, sottomettersi
il fior della farina. -fare le prove intorno alla malvasia: competere
freddo ': di donna freddolosa. -fare da mamma a qualcuno: allevarlo o
ragazze piangevano. 4. locuz. -fare da mammana, fare l'ufficio di
fango a manate e riprovò. -fare una manata di qualcosa: afferrarla,
avea mancamento di vettovaglia. -fare mancamento a qualcuno: mancare (condanno e
dell'oncia. 9. locuz. -fare mancanza di qualcuno: farne strage,
e con vergogna tornò in francia. -fare mala mancia a qualcuno: offenderlo,
scudo e imbracciò la lancia. -fare o dare mancia di qualcosa: donarla,
, a tutti in uso. -fare mancipio qualcuno: assoggettarlo alla propria volontà
comandi, ci faccia correre. -fare dei dritti manchi: presentare ciò che è
con un reciproco monito economico. -fare mane: fare giorno, albeggiare.
/ vitto ripieni sian tuoi magazzini. -fare oggetto delle proprie cure, governare (
in casa e quanto fuori. -fare maneggio: imparare a cavalcare, praticare
tutti d'accordo, eravate! -fare v esperienza o sentire il morso delle
mangiato dalle bombe ogni giorno. -fare sprofondare, inabissare, ingoiare. d'
un poco di cacio fresco. -fare a mangiare con gli interessi: v.
interesse, n. io. -fare mangiare qualcuno: somministrargli il cibo.
non aver detto nulla a papà. -fare da mangiare: preparare e cuocere le
sarò a lui senza fallo. -fare , dare un mangiare: preparare un pasto
e poscia il frega bene. -fare manicare: dare in pasto. fatti
agitandone l'avambraccio a pugno chiuso. -fare rapetta / cerca la pipa e
granata vestito da uomo. -fare il manico e la quartara: essere padrone
voi la quartara ». -fare la pentola a due manici: v.
saranno come la polvere. -fare , operare in maniera o di maniera che
fila di un plotone; esercito. -fare mano: riunirsi, radunarsi in un
novelle intorno a federico ii. -fare riferimento, citare. varchi, 24-35
non si badava. -fare alle mani di qualcuno-, avere a che
far che con gli altri. -fare a mano: causare, determinare, provocare
. gesù, n. 2. -fare , prendere la mano a qualcosa o a
rubare per vendicarmi di questo aguzzino! -fare la mano morta: tenerla inerte per sfiorare
intendere di non averlo fatto intenzionalmente. -fare man bassa: v. basso1, n
. basso1, n. 16. -fare qualcosa a mano: al fine di trarre
quali si dava manovella alle parole. -fare manovella: fare leva. guglielmotti,
sovrani. 18. locuz. -fare o farsi manto di qualcosa: vestirsene
dipinto. 8. locuz. -fare il mappamondo: riempirs idi macchie mangiando
3. ant. spia. -fare la marachella: fare la spia.
testa insaccata nelle spalle. -fare marcia indietro: tornare sui propri passi
-chi ama, deve esser ardito. -fare mare: distruggere, devastare. sassetti
tal volta le marie. -fare viva maria: rubare, saccheggiare (dal
costumi, onde restò ingannata. -fare maritaggio: contrarre matrimonio, sposarsi.
non la risveglierebbe il terremuoto. -fare la marmotta: assumere un atteggiamento dimesso
. incudine, n. 7. -fare andare a martello: fare in modo che
di san miniato al tedesco. -fare da martinicca, mettere la martinicca a
risuscitò. 9. locuz. -fare san martino: v. fare1,
di tutto. 5. locuz. -fare dei martiri: infierire contro gli avversari
dare pretesto a rivalersene. -fare il martire: affrontare il martirio.
. si metterebbe a ridere. -fare il martire, atteggiarsi a martire: farsi
un velo di sposa inviolabile! -fare martire o far morire martire qualcuno:
fiorentino. 7. locuz. -fare il marzocco; fare da o del
alle mascelle: v. tranare. -fare sgangherare le mascelle a qualcuno: farlo
son disposto che tu moia. -fare maschere, le maschere: mascherarsi;
adiutorio / quel libello infamatorio. -fare masnada: raccogliere e organizzare le proprie
direttamente impiegabile dal comandante di reparto. -fare massa: radunare le truppe in un
necessari per una determinata campagna bellica. -fare massa: approvvigionarsi di mezzi e vettovaglie
a sacca, a barella. -fare massa: ammucchiare, ammassare. -
cinque, sei o sette. -fare buona masserizia: amministrare con oculatezza,
conceda sapere farne buona masserizia. -fare la masserizia (o la masserizia di casa
masserizia e governare la casa. -fare mala masserizia: amministrare con imprudenza e
loro o inducendole a peccato. -fare masserizia: risparmiare, spendere con parsimonia
, se volete renderli gloriosi. -fare masserizia dei fatti propri: vivere con
era in questa matassa. -fare matasse: presentarsi aggrinzita, piena di
di questa arte. -fare la matricola a qualcuno: sottoporre
prezzo della mia vita. -fare viso o volto di matrigna: rivolgere uno
per la bellezza di lei. -fare , trattare un matrimonio o matrimonio:
con molta proprietà di vocaboli. -fare ai mattaccini: baloccarsi, gingillarsi.
della zecca i contadini. -fare il mattaccino, giocare a mattaccino:
il lepido o il mattaccino. -fare i mattaccini sul grave: affrontare con
matto nel giuoco de'tarocchi. -fare il lavoro dei matti: affaticarsi eccessivamente
quest'ora è già morta. -fare il matto: abbandonarsi a un'allegria
par di far la matta. -fare matta cera: assumere un atteggiamento,
come colui che ho rappresentato. -fare tre passi sopra un mattone: camminare,
e del maturare dei frutti. -fare appassire. govoni, 842: densa
il carabiniere meridionale a umberto. -fare , farsi il mazzetto', fare il mazzettino
questi aveva sparpagliato i sette. -fare mazzo: moltiplicarsi in modo impressionante.
star quivi mi parve disagio. -fare un mazzo di qualcuno o di qualcosa,
essere sottoposto a un duro regime. -fare 11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto
che già portavano i fiorèntini. -fare mazzocchio: stringersi in ranghi serrati.
feciono mazzocchio di loro stretti. -fare un mazzocchio: legare insieme. soderini
al giardiniere. 4. locuz. -fare il mazzolino a qualcuno: offrirgli un
a'pacifici dell'olanda. -fare mazzuola: andarsene; piantare in asso.
che vivo io n'esca. -fare a teco meco con qualcuno: opporglisi
. -anche: voto di scrutinio. -fare le medie: fare gli scrutini.
luogo divenisse in meglio. -fare del proprio meglio: v. fare1,
. fare1, n. 62. -fare il proprio meglio: seguire, scegliere la
il vostro meglio a irvene. -fare meglio, il meglio: v. fare1
. fare1, n. 62. -fare il meglio di qualcuno: favorirlo, beneficarlo
vi son le minestre. -fare di un pruno un melarancio; dire del
far d'un pruno. -fare di un melarancio un pruno: peggiorare
di foraminiferi. 9. locuz. -fare una melma di qualcuno (con valore
altri cavalieri arme portare. -fare membranza: ricordare, commemorare. francesco
concorressero tutte le voci. -fare o lasciare memoria di qualcuno o di
prima s'introducesse questo uso. -fare bella mena di sé: comportarsi in modo
mena buon'acqua di vena. -fare scorrere o muovere in un senso determinato.
. 7. 41. locuz. -fare a mena l'uovo: v. uovo
l'uovo: v. uovo. -fare la corda che ci mena: essere responsabile
questi del sangue ghiottoni. -fare un gran menare: essere in grandi faccende
invidia. 3. locuz. -fare la menda ai panni: sparlare,
e mendico per il paese. -fare del mendico: farsi passare per pove
loro onomàstica. 3. locuz. -fare lavorare, affaticare le meningi: applicarsi
vuoi vivere, smetti di vivere. -fare a meno o di meno di qualcuno o
farsi fregare da loro. -fare a meno o di meno di fare qualcosa
vino ed i gnocchi. -fare la mensa di fabrizio e di curio:
sette noci e due rape. -fare mensa comune (o insieme): prenderei
ufficiali che fanno mensa comune. -fare stare qualcuno con la mensa distesa:
, francesco de sanctis. -fare a mente a qualcuno: richiamargli alla
loro esilio si scortasse. -fare mente locale: concentrare il pensiero,
mentecatto a tanti ingegni novatori. -fare il mentecatto: comportarsi dissennata- mente
te stesso non sie mentitore. -fare mentitore o fare rimanere mentitore qualcuno:
tedesca. 4. locuz. -fare da mentore a qualcuno: ammaestrarlo,
]). 5. locuz. -fare menzione', ricordare, rammentare, narrare
di anticiparli se tenta farsegli incontro. -fare menzione di fare qualcosa: ricordarsene,
al signor consigliere torre. -fare menzione di qualcuno: ricordarlo, anche
e di bertoldino suo figliolo. -fare menzione di qualcosa: parlarne per lo
di chi faceva lo schiz -fare menzognero qualcuno: accusarlo di menzinoso e
/ ch'è una maraviglia. -fare , dare, operare meraviglie: compiere prodigi
o per arte di mano. -fare meraviglie o meraviglia: compiere azionisorprendenti, portare
bizzarro, compiere gesti inconsulti. -fare le meraviglie: mostrarsi stupito, lasciare
parte sua; e allora? -fare le meraviglie o la meraviglia di o a
quasi aspettasse la sua visita. -fare qualcuno in meraviglia e in maledizione:
procede con la nostra ragione. -fare meravigliare: colmare di stupore, di
maravigliosa. 11. locuz. -fare , dimostrare meravigliosa qualcosa: manifestarla in
si levano contr'a loro. -fare il meraviglioso: mostrarsi sorpreso, stupito
retrocedere ed io retrocedo rinculando. -fare meraviglioso qualcuno: colmarlo di stupore e
stato, con giustizia commutativa. -fare oggetto di traffico simoniaco. f.
chiesa. 7. locuz. -fare , porgere orecchie da o di o del
principe faceva orecchie da mercante. -fare ufficio di mercante: operare esclusiva- mente
ne riportò un cappello cardinalizio. -fare oggetto di traffici simoniaci. g.
spiegherò, è una mercanzia rara. -fare mercanzia: esercitare il commercio. velluti
presto schernita la lor malizia. -fare mercanzia di qualcosa: esercitarne il commercio
commodo, ogni tempo opportuno. -fare mercanzia di qualcuno o sopra qualcuno:
polacchi istessi ne fariano mercanzia. -fare mercanzia su qualcosa: profittarne egoisticamente e
dimandate. 9. locuz. -fare orecchie da o di mercatante: fare
l'orecchie facea di mercatante. -fare vita da mercatante: vivere in mezzo a
mercatanzia e d'arti. -fare , esercitare, praticare mercatanzia o la
che egli oggi far vuole. -fare mercatanzia di qualcosa: farne commercio.
e mercatanzia co'monaci. -fare mercatanzia di donne: esercitare l'attività
in fare mercatanzia di donne. -fare mercatanzia del proprio corpo: prostituirsi.
come i cani da pagliaio. -fare buono o gran mercato: smerciare a
basto anche a me preme? -fare oggetto di trattative illecite; violare disinvoltamente
un po'da per tutto. -fare buon mercato di qualcosa: cederla quasiinteramente.
con che comprarne più. -fare il mercato nero: esercitare clandestinamente un'
che fanno il mercato nero. -fare malo mercato a qualcuno: recargli una
grecia ben sono resonadi. -fare partito secondo il mercato: prenderele proprie decisioni
in america è lo scetticismo. -fare merce di qualcosa: comprarla, procurarsela.
naturali nel nuovo viaggio intrapreso. -fare merce qualcosa o di qualcosa: farne
, / cadere forse fu mercé -fare mercé: compiere un'opera di misericordia,
morire ad ogn'or'forte. -fare mercé di qualcosa a qualcuno: concedergliela
campi in mia mercede. -fare mercede o mercedi: prestare un servizio,
loro eziandio talora paesi vasti. -fare mercede a qualcuno di qualcosa: concedergliela,
titolo di suo gentiluomo mercede. -fare tornare alla propria mercede: sottomettere alla
nazionali. 7. locuz. -fare mercimonio di qualcosa: farne oggetto di
amico il permesso di intervistarlo. -fare mercimonio di sé: prostituirsi. bocchelli
in qua contro divieto? -fare merenda: consumare, per lo più in
fuori a dormir la meridiana. -fare , tracciare una meridiana o le meridiane:
vita. 9. locuz. -fare meridiano in un dato luogo: coprirlo
verbigrazia, facciamo parlare le cifre. -fare merito da qualcosa: trarne profitto.
dove feci meiito certo. -fare merito di qualcosa a qualcuno: dedicargliela,
l'affronto con indifferenza. -fare il merlotto: comportarsi con grandeingenuità, vera
cercando il mondo come peregrino. -fare del meschino: comportarsi con pavidità,
n'aria fatto norandino, -fare il meschino: ostentare afflizione.
'n giù e fanno il meschino. -fare una meschina figura: v. figura,
ma tutte le giudicate buone unitamente. -fare una mescolanza di più cose: comporne
/ una per me. -fare messa o la messa: celebrarla, officiarla
». 11. locuz. -fare un messaggio: compiereun'ambasciata. romanzo
la pentecoste. 11. locuz. -fare messe di nemici: menarne strage,
essere assoluto e dispotico padrone. -fare il messere: comandare, spadroneggiare.
vuol soprastare agli altri, padroneggiando. -fare messere (o il messere) qualcuno:
parco de mi- lanno. -fare il messia: assumere, per lo più
o a fare il mestiere? -fare il mestiere di chi non ha mestiere:
mestier di chi non ha mestiero. -fare il mestiere di michelaccio: condurre un'
bere e andare a spasso. -fare il proprio mestiere: esercitarlo con impegno;
ai 300 franchi per volume. -fare mestiere, fare o farsi di mestiere:
la ressa è grande. -fare mestiere dell'ozio: vivere inoperosamente,
ozio vii si fa mestiero. -fare mestiere di qualcosa o di fare qualcosa:
facevano un mestiero per vivere. -fare mestiere di qualcuno: essere in lutto
facesse mestiero di qualche suo parente. -fare tutti i mestieri: essere abile a svolgereattività
or quello or questo. -fare mesto qualcosa: renderla partecipe del proprio
lunghe. 3. locuz. -fare il mestolino: sporgere il labbro inferiore
osato pensare di poter raggiungere. -fare la meta: diffondere maldicenze sul conto
conto di qualcuno; sparlarne. -fare meta: porre termine. attribuito a
notevolmente o, anche, eccessivamente. -fare la metà di nonnulla: concludere poco
non far cosa veruna. -fare a metà: dividere in parti uguali una
solito faranno a metà. -fare le cose a metà: non portarle a
che da lor s'impone. -fare con il metro: badare più all'aspetto
che mettono acqua nella cascina. -fare scorrere, immettere, dirigere per un
collaterali, mettetevi gli occhiali. -fare indossare, aiutare o costringere qualcuno a
metteva fuoco dovunque le inviava. -fare innamorare, sedurre, affascinare. boccaccio
. gamba1, n. 19. -fare le cose a mezzagamba: a metà,
alla barra del timone. -fare la mezzaluna: distendere sulla galea metà
25 giorni di travagliosa fatica. -fare un mezzo denaro di viso: mostrare un
l'ordinamento della civiltà moderna. -fare a mezzo con qualcuno, fare mezzo per
medesima non lo credesse. -fare a mezzo di qualcosa: averla, disporne
mezzo delle polpe delle gambe loro. -fare tanti mezzi: dilungarsi in chiacchiere inutili
voi dico [ecc.]. -fare le cose a mezzo: lasciare a metà
che il mochi le andava facendo. -fare a miccino di qualcosa: usarne con
. omicidio, uccisione, assassinio. -fare micidio o il micidio: uccidere,
dello spirito e a micolino. -fare a micolino: piluccare, mangiare a piccoli
bocca uno mele suavissimo a nominarlo. -fare amaro il miele: capovolgere la realtà,
lassù caldo il migliaccio. -fare migliacci: intrecciare tresche amorose.
le forze di ercole con stallieri. -fare migliaccio: subire un arresto.
longa più di mille miglia. -fare più miglia che la lepre: compierelunghi percorsi
rallegrar si de'del suo migliore? -fare migliore: riuscire più comodo, più piacevole
per esigenze di un principio. -fare il militare: adempiere agli obblighi di
segni, o a mimica. -fare la mimica: imitare; fare il verso
fuoco alla mina, barone. -fare la mina, fare giocare o volare una
strillo d'ira e di minaccia. -fare minacce: fare sentire lo stimolo, farsi
confondesse a pigliarla coi re. -fare il minchione: assumere un atteggiamento ambiguo
ostinava a fare il minchione. -fare la figura del minchione o una figura
chi è minchione suo danno. -fare il minchione per non pagare gabella:
vorria beccarne ogni persona. -fare la minestra, le minestre o la propria
sì bene per l'anno. -fare recere, far vomitare la minestra a qualcuno
sconterà con l'altre colpe. -fare smaltire la minestra a qualcuno: dargliele
farò smaltir qui la minestra. -fare una buona minestra: commettere un guaio
tempo di ripigliare la parola. -fare una minestra di qualcosa: farne scempio,
a brani in quello inferno. -fare a pezzi, squartare, maciullare (ed
minuzzoli e a grandi intervalli! -fare , ridurre, stritolare, tagliare, tritare
di mio? - non so. -fare col mio, fare coi miei: affrontare
d'altri in far checchessia. -fare , come la civetta, tutto mio:
mio, tutto mio '. -fare mio prò di qualcosa: avvantaggiarmene,
degli atti di quella gente. -fare sul mio: rischiare personalmente. crusca
guerre e senza schiavi. -fare riferimento; porre l'attenzione; badare;
ci ha preso di mira. -fare oggetto del proprio interessamento o di desideri
vecchia ròcca del pensiero fichtiano. -fare oggetto di critiche, di battute pungenti
stretta cerchia d'iniziati. -fare mirabilia: compiere imprese ammirevoli, comportarsi
miracolo non averlo perduto. -fare il miracolo di maometto: prendere un'
tutto il tempo che bisogna. -fare , operare miracoli: compiere azioni di
un buco largo col palo. -fare miracoli di qualcosa: esprimere una viva
mi fai de'miracoli. -fare miracolo di qualcuno: convertirlo in modo
più che non m'aspettava. -fare il miracoloso: ostentare presuntuosamente e inopportunamente
misantropo e del pedante. -fare il misantropo: comportarsi, nei riguardi
e quasi al miserere. -fare gridare il miserere a qualcosa: provocare
gli farà gridare il miserere. -fare venire il male del miserere: provocare
: languire nella miseria. -fare qualcosa a miseria (oppure senza miseria)
gran democrito messi in favola. -fare misericordia, la misericordia, usare misericordia:
». 6. locuz. -fare il missionario: essere disinteressatamente generoso e
? so che mi burli. -fare dell'insistente moralismo; sprecarsi in raccomandazioni
/ ben per lo apunto. -fare buona misura: essere generoso. sacchetti
/ sempre pagon di grossoni. -fare miglior misura a qualcuno: ribattere in
le misure io prendo. -fare oggetto di un determinato trattamento. g
di cascio salso la formano. -fare mobile, accrescere il proprio mobile:
con due castelli triangolari alla moderna. -fare moderno: pensare, agire, comportarsi
occhi con poca modestia. -fare professione di modestia: ostentare un atteggiamento
arrischiando il meno possibile. -fare a modo: agire o comportarsi con saggezza
sua che lo seguiva nera. -fare a modo di qualcuno: accettarne i consigli
che dovremmo fare di preciso? -fare a proprio modo: comportarsi secondo la
e come loro accomoda. -fare in, di o per modo che,
/ dieci staia di cenere. -fare più di un moggio per uno staio:
originale. 4. locuz. -fare la gatta mogia: fingere di non
e scrivo. 3. locuz. -fare mogliazzo: combinare un matrimonio.
altr'or si son sensale. -fare mogliazzo con qualcuno: unirsi in matrimonio
al basso a molendar farine. -fare oggetto di piccoli furti; alleggerire.
500 some di grano]. -fare oggetto di una causa. lapo da
prega iddio per me. -fare molesto a qualcuno-, recargli gravi danni
pellegrini in terra d'egitto. -fare molesto di qualcuno-, farne grande strage
artista diventi 'facile ed ovvio'. -fare molla: essere dotato di elasticità,
largo e fa molla. -fare qualcosa, lavorare a scatti di molla:
poveretto ormai alla disperazione. -fare uscire dalla gabbia, mettere in libertà
in un conchino. -fare , rendere molle: bagnare di lacrime.
il bosco all'infinito. -fare apparire maggiore, far credere più numeroso
che te, nostro salvatore. -fare momento: avere importanza, costituire elemento
ne ha presentati e difesi. -fare momento di qualcosa: farne calcolo,
vede, rinchiusa e nascosa. -fare come le monache da genova: cercare
ch'eran tornate di fuori. -fare , porre monaca: consigliare, invitare o
perché non farsi monaco addirittura? -fare , vestire qualcuno monaco: ammetterlo a
: indurvelo, consacrarlo. -fare una vita da monaco: vivere in solitudine
franchezza mi divenne monca. -fare a pagare coi monchi (in costrutto ipotetico
cretinerie. 3. locuz. -fare mondezza di qualcuno: umiliarlo spietatamente.
mondezzai. 5. locuz. -fare un mondezzaio: ricoprire un luogo di
più assai che non valeano. -fare moneta falsa di metallo buono: sprecare
laude ditta del mondo. -fare moneta di qualcosa: metterla in vendita,
pochi monocoli nel regno dei ciechi. -fare monocolo qualcuno', accecarlo da un occhio
mare1, n. 26. -fare andare i monti: per indicare un
la sua grazia i fonti. -fare come chi loda il monte e attiensi al
e seguirne un'altra. -fare i monti e le valli: ripromettersi,
monti e le valli. -fare monte o a monte: interrompere il
spigoli facendo un monte ». -fare monte di qualcosa: raderla al suolo.
e de'lor casamenti fecer monte. -fare un monte di qualcuno: farne strage.
il montone alle pecore. -fare montone di qualcosa: servirsene per colpire
che passi via la mia ira. -fare un monumento a qualcuno: manifestargli profonda
manifestargli profonda gratitudine e riconoscenza. -fare un monumento di qualcosa: conferirle maggiore
lingua. 12. locuz. -fare la morale a qualcuno: pretendere di
snerva. 24. locuz. -fare morbido: spiegare, rendere chiaro e
fanciullesche. 4. locuz. -fare uscire o passare il morbino a qualcuno
la battevano per restar abbattuti. -fare o battere la moresca o la moresca trevigiana
gli fa poi la moresca. -fare una moresca a mostaccioni', picchiare sonoramente
mai s'udisse in corte. -fare la moresca, una moresca o le moresche
farli sempre la moresca adosso. -fare una moresca o le moresche intorno a
/ è tutto una moria. -fare moria: menare strage. finiguerri,
or. 4. locuz. -fare cascare la muffa dai morioni'. vibrare
dai morion cascar la muffa. -fare il morione a qualcuno: tradirlo (con
al sartor facevano il morione. -fare l'asperges sopra i morioni: versare un
sta per morire tra'pazzi '. -fare morire qualcuno: procurargli una morte violenta
più oglio alla lampada. -fare alla morra: scalciare (un animale)
piè di dietro alla mora. -fare la morra con qualcuno: tenergli compagnia.
sopra una ferita mortale. -fare a o ai morsi o ai morsi e
'fare a'capelli '. -fare coi calci la risposta ai morsi: reagireagli
salti mortali: v. salto. -fare mortale qualcosa: farla cessare, interromperla.
anche la stalla era vuota. -fare la mala morte: andare perduto.
la gabella del mal recapito. -fare la morte del conte ugolino: morire di
dell'» inferno » dantesco. -fare la morte di giuda: uccidersi.
poi fanno la morte di giuda. -fare la morte in un luogo: svaligiarlo
lasciarvi più nulla. 1 -fare morte: v. fare, n.
. fare, n. 45. -fare paura alla morte: avere costituzione sana
pecore d'uccisione siamo stimati. -fare ammenda e correggere un errore. vasari
un uomo morto ». -fare cosa perfettamente inutile, sprecaretempo e fatica.
ritornar tra i vivi. -fare o fingere il morto: fingersi privo di
, facendo il morto. -fare il morto, nuotare a morto: tenersi
che ti verrò a prendere! -fare la gatta morta: v. gattamorta,
. gattamorta, n. 2. -fare la mano morta: v. mano,
. mano, n. 47. -fare lume ai morti: accendere i lumini
triste come un mortorio. -fare il mortorio: pronunciare un discorso di
far il mortorio, come annientati. -fare il mortorio a qualcosa: provocarne la
mie allegrezze il mortorio? -fare il mortorio di qualcuno', punirlo severamente.
faccio con dolcezza ». -fare di una mosca un elefante; pigliare una
. elefante, n. 4. -fare gambe di mosca sulla carta: scribacchiare;
sulla carta a pubblico servigio. -fare il passo o il giro della mosca:
vattene, escimi di costì. -fare montare o saltare la mosca, far venire
più cose di voi. -fare uscire la mosca dal naso a qualcuno:
stesso. 3. locuz. -fare come il moscon d'oro, essere
ciò sarebbe un procurarmi morte. -fare mossa o la mossa di qualcosa: fingere
sfidavan già nettuno a mostaccioni. -fare una moresca a mostaccioni: v. moresca1
dato qualche schiaffo ai fascisti. -fare sfoggio di sé, pavoneggiarsi. pirandello
in mostrare loro il culo. -fare sapere ad altri i fatti propri.
aver suole il cervello poco saldo. -fare pettegolezzi, malignare, sparlare. rime
avori / del bel collo. -fare , gettare un motto a qualcuno, con
per caro padrone e benefattore. -fare motto: parlare. onesto da bologna
che cosa ha decretato il magistrato. -fare motto a qualcuno: rivolgergli la parola.
occhi miei faceva motto. -fare motto a qualcuno di qualcosa: metterlo
del suo lieto stato. -fare motto di qualcosa: parlare, trattare,
abbondio verso casa nella sera. -fare un gran motto a qualcuno: ossequiarlo.
fecegli un gran motto. -fare zitto nè motto: tacere in modo assoluto
in giro, in movimento. -fare movimento: accennare un gesto; manifestare
5. ant. iniziativa. -fare mozione', prendere un'iniziativa.
vi mozzicate come cani. -fare oggetto di ostilità, aggredire polemica- mente
un mucchio di rovine nel '18. -fare mucchio: radunarsi in un gruppo numeroso
??). locuz. -fare la bocca mucida: arricciare abbra in
mugnaio ch'è sempre infarinato. -fare come l'asino del mugnaio, che porta
- no, vi so dir. -fare da mula, fare mula, fare mula
a suo fratello, scienziato. -fare oggetto di accurata attenzione; esaminare sistematicamente
sol temer mi fa. -fare mulinello: diffondersi, propagarsi in modo
un fiume di maldicenza? -fare mulino', trarre vantaggi, ottenere lauti
ci diventi mummia. -fare le mummie: mascherarsi; cercare di
si disfano e rientrano in nonnulla. -fare da muraglia: apparire solido, massiccio
ed altre tali stomachevoli cosacce. -fare a calci o a cozzi coi muriccioli;
assai più potenti di sé. -fare ridere, fare stomacare i muriccioli: non
lecco, n. 7. -fare alle murielle coi tegami', scaraventare addosso
la chiesa di camposanto. -fare alle capate col muro: v. capata
. capata, n. 3. -fare muro: costituire con la propria azione
musa. 2. locuz. -fare di musa: scambiarsi un'occhiata significativa
conobber ch'era testa busa. -fare la musa: tenere la bocca chiusa,
non oziosi. 8. locuz. -fare i muscoli duri', temprarsi alle fatiche
con una statuetta di tanagra. -fare musica, un po'di musica: sonare
con essa tutto fa musica. -fare una musica: gridare, far chiasso.
] muso da schiaffi. -fare il muso di lepre: atteggiare il volto
il muso di lepre. -fare lima lima sul muso a qualcuno: sfregare
sul muso lima lima. -fare muso rotale: assumere un atteggiamento contegnoso
in nella rocca di castillioncello. -fare a muta: alternarsi, avvicendarsi.
nei movimenti. 3. locuz. -fare mutande a tutto paragone: abbandonarsi a
straniero volto a provocare rivolgimenti politici. -fare mutazione: subirla, esserne teatro.
un pesce', v. pesce. -fare il muto: tacere, non rispondere.
l'ira che l'affolta. -fare scena muta', tacere con grave imbarazzo,
d'inventare una morra alla mutola. -fare il mutolo: non rispondere. g
zittato fuor la seanna. -fare la nanna: stare in riposo.
canali: vegliate dai fanali. -fare veterna nanna: dormire il sonno della
lesione traumatica. 8. locuz. -fare nappo della mano: bere nel cavo
: della quale arrossire. -fare a capo a nascondere: inseguirsi, cercarsi
, quand'anche possa dispiacergli. -fare il naso rosso: bere smodatamente,
/ v'arriva all'osso. -fare il naso a una puzza, a un
sentirne più disgusto o piacere. -fare il naso del rinoceronte: fare una smorfia
vi giudicano di poco giudicio. -fare un palmo di naso a qualcuno: beffeggiarlo
mano sul naso, per beffa. -fare uscire la mosca dal naso a qualcuno',
dopo il giorno di natale. -fare i natali di qualcuno: festeggiarne il
del flusso. 7. locuz. -fare navetta: nel linguaggio marinaro, incrociare
lodole. 5. locuz. -fare naviglio: approntare una flotta da guerra
fa scappare la pazienza. -fare la nebbia il seme: agglomerarsi in gocce
pel corso di parecchi anni. -fare , farsi di o della necessità virtù',
leva negando dicesi il predicato. -fare un gesto di negazione. jahier,
a metter mano sui cantanti. -fare oggetto di contrattazione; mercanteggiare, contrattare
negoziato. 8. locuz. -fare negoziato doppio: fare il doppio gioco
accomodata ed in negozio. -fare nogozio: negoziare. crusca [s
servire a i lazzeretti. -fare negozio di qualcosa: farne commercio.
ma far negozio delle loro lodi. -fare negozio di qualcosa o su qualcosa: cominciare
che mettere checchessia in negozio. -fare negozio di una determinata merce: gestire
a noi sovrasta grave mina. -fare nembo: condensarsi, addensarsi (la nebbia
bianco2, n. 20. -fare di nero: mangiare di magro. -al
.: mangiare alquanto poco. -fare nero in un luogo: esservi un'atmosfera
nero faceva in quella casa! -fare o farsi nero: farsi buio, annottare
di nervi. è vero. -fare nervo: irrobustirsi. cenne da la
soccorre. 3. locuz. -fare del nescio: non riuscire a nascondere
volte avete fatto del nescio. -fare il nescio: fingere ignoranza o indifferenza
che qui fussi netto a fatto. -fare il tratto netto: agire con decisione,
poter fare il tratto netto. -fare netto', fare pulizia. sanudo,
ha fatto netto], -fare netto un posto: liberarlo dei nemici,
la maggior parte de'tedeschi. -fare netto e presto, farla presto e netta'
bisogna farla presto e netta. -fare piazza netta', eliminare tutto ciò che è
dell'avvenire col passato. -fare o riuscire il gioco netto', v.
', cioè 'mio '. -fare come fa il nibbio: subire passivamente,
se'tu ben degna. -fare la nicchia nel cervello di qualcuno: entrargli
cervelli degli altri servitori. -fare nicchia a qualcosa', costituire un supporto
mi ha fatto passar di qui. -fare del petto nido alle muse: dedicarsi interamente
, veloce e fido. -fare , farsi, avere, tenere nido,
petto a farsi il nido. -fare nido: mettere su casa. moretti
-fare , porre le nova nel nido di qualcuno
l'uova nel lor nido. -fare o porre nido, il nido, il
[le api panacridi]. -fare , porre nido, il nido negli occhi
niego. 2. locuz. -fare niego di qualcosa: rifiutare, negare
. fare1, n. 62. -fare , non fare niente: v. fare1
niffolo? 3. locuz. -fare il niffolo: mettere il broncio,
acquistai con loro assai nimicizia. -fare , pigliare nimicizia: diventare ostile, nemico
con le sue castronaggini. -fare la ninna: dormire. -al figur.
ninna nanna da giganti. -fare la ninna nanna', addormentarsi. moniglia
sì e il no funestamente ondeggia. -fare del sì no e del no si:
del no sì con noi. -fare , fare segno, accennare di no:
e gli occhi sfavillanti. -fare no e sì: essere dialetticamente abile
co'nòccioli che lo lasciai! -fare , giocare a o di noccioli: sprecare
sono diversi modi di praticarlo). -fare , giocare alle noci: praticare tale
è in sé rinchiusa. -fare o farsi il nodo o un nodo al
un nodo al naso '. -fare nodi in ogni filo: voler vedere dovunque
il destino, il destino. -fare nodo o fare nodo a qualcuno, o
, ostruendone il corso. -fare nodo al cuore: produrre una commozione
sofferire tacendo, volli sfogarmi. -fare nodo o il nodo al filo, alla
d'un tal ragionamento. -fare qualcosa come alessandro sciolse il nodo gordiano
le parti vergognose con alcuna frasca. -fare come i buoi di noferi, restare come
. e questi tali gli spidocchino. -fare male, nuocere (un cibo, una
risentimento contro i preti. -fare noia', arrecare disgusto, dispiacere o
non si scerpi il pecto. -fare male all'organismo. -anche: ubriacare.
ab antico abitassi uno spirito. -fare il nome di qualcuno: citare una persona
prima volta da eugenio montale. -fare notne a qualcuno: nominarlo. cellini
opera lor che fu nonnulla. -fare la metà di nonnulla: v. metà
può aver valore scherz.). -fare il norcino: esercitare tale attività.
concorrervi a darsi in nota. -fare le note, mettere o porre in nota
che guardi sempre all'azzurro. -fare oggetto di attenzione (una persona).
distinte agli altri di questa istoria. -fare notizia di qualcosa: trattare un determinato
tua casta gota. -fare , rendere noto: portare a conoscenza,
, io la cossi benissimo. -fare notomia, la notomia: spolpare accuratamente
mia di sì fatta natura. -fare notomia di una pulce: sottilizzare su
le ricchezze del dizionario. -fare oggetto o argomento di un'accurata indagine
infinito e senza frutto alcuno. -fare notorio: portare a conoscenza in modo
salute. 2. locuz. -fare nottata, la nottata', trascorrere la
ho fatto nottata quasi completa. -fare nottata, la nottata a qualcuno: vegliare
la nottata » giuditta disse. -fare nottata bianca: trascorrere una notte insonne
ò vista notte scura / contra natura -fare , / ed aportare -'l bene in
per monza era notte fatta. -fare della notte dì: scacciare ogni malinconia
fate della notte dì. -fare della notte o di notte giorno: trascorrere
fa di notte giorno. -fare la notte: vegliare e, in partic
notte anche lei? -fare , farsi, venire notte: scendere le
, sulle acque grosse e rapide. -fare notte del dì o del giorno: trascorrere
facendo, in sonno rifacendosi. -fare parere notte a qualcuno: farlo stramazzare
lo stretto obbligo di essere. -fare una novella, far sentire novella: far
bocconi amari '. -fare come le nozze dei baroni: avere breve
ha durato poco davvero. -fare le nozze coi funghi o coi fichi secchi'
far nozze coi fichi secchi. -fare le nozze di co: agire con giudizio
n'avanzò né ne mancò. -fare le nozze di qualcuno: sposarlo.
). 47. locuz. -fare nudo: scoprire, svelare. de
han rifoggiati a gomito. -fare apparire con piena evidenza; far conoscere,
empie il numero dell'altre. -fare numero: stare al mondo senza alcuna
han la sua gloria nunziato. -fare oggetto di un messaggio, di una comunicazione
alla salute i continui spaventi. -fare male, causare dolori o sofferenze fisiche
. libro, n. 31. -fare nuovo qualcosa: costruirlo ex novo, di
soddisfare a'miei capricci. -fare il proprio obbligo: adempiere ai propri
avendovi passato il tempo. -fare obbligo: imporre in modo autoritario,
in sul terzo di nove. -fare il becco all'oca', v. becco1
. becco1, n. 2. -fare il volo dell'oca', fare molto strepito
in fine non ha fatto nulla. -fare l'oca a qualcuno', corteggiarlo, dimostrarsene
mia lancia falcata nell'addome. -fare o dare l'occhietto a qualcosa', guardare
1882 essa occupa l'egitto. -fare acqua da occhi', v. acqua,
. acqua, n. 4. -fare degli occhi un fiume: piangere copiosamente
farei degli occhi un fiume. -fare , farsi l'occhio', abituarsi a vedere
gran materasso buttato per terra. -fare gli occhi', allargarli in segno di minaccia
e ci fa gli occhi. -fare gli occhi alle pulci', essere eccessivamente
ima- gine del locco ambrosiano. -fare occhio: far apparire più vistoso, suscitare
apparenza, far piu vistoso. -fare occhio, fare gli occhi, fare l'
, faceva l'occhio dolce. -fare occhio, fare occhi', dimostrare pena,
dar segno di dispiacere. -fare qualcosa un occhio così fatto a qualcuno:
una chiavarda. 7. locuz. -fare gli occhioni, dare occhioni: in
, e il pontefice superiore. -fare proprio. g. capponi, 1-i-123
per le materie scientifiche. -fare odore: spandere profumi. magalotti,
si offende, si arreca danno. -fare offendimento: offendere. - pietra dell'
voglio dir l'agricoltura. -fare offensione: assalire, aggredire. inghilfredi
vi staia di biada. -fare offerta o offerte: gratificare con donativi.
onorevole e graziosa a dio. -fare oggetto di sé: presentarsi alla vista.
troppo al suo cavaliere. -fare ognissanti: festeggiare tale ricorrenza con la
dopo ancor degli oli santi. -fare l'olio: amoreggiare con discrezione,
il segreto di quegli andirivieni. -fare macchia d'olio: v. macchia1,
sonno in grande oltraggio. -fare il grand'oltraggio: uccidere. berni
lui fé il grand'oltraggio. -fare oltraggio: superare, vincere. bruni
sua copra ed adombre. -fare oltraggio al vero: dire cosa manifestamente
entrò un poco in ombra. -fare l'estate all'ombra e l'inverno al
e 'l verno al foco. -fare ombra: essere inetto, sciocco; non
al dì della santificazione. -fare festa. epicuro, 50: torniamo
uomini in qualche onore. -fare dell'onore', giocare senza posta, per
io, fate di niente. -fare gli onori di casa, gli onori:
so proprio di che mondo sono. -fare l'onore di dio: vivere secondo i
onore e la volontà sua. -fare onore', onorare, manifestare stima, considerazione
forte / ti faranno onore. -fare le onoranze funebri ai defunti. sacchetti
espressione fare onore di ospitalità). -fare onore ai forestieri: offrire agli ospiti
contraddire, andare a detrimento. -fare onore alla parola: rispettare scrupolosamente un
al piatto: v. piatto. -fare onore al proprio nome, alla propria
alle sue cambia- lette? -fare onore a una vivanda, al cibo,
proprio gradimento servendosi lautamente; rimpinzarsi. -fare onore a una festa, a una
al piatto di salame. -fare onore a un offerente: mostrare di gradirne
per cari e per buoni. -fare onore di qualcosa: farne dono, omaggio
ch'io t'uccida. -fare onore di un'impresa, di un progetto
giulio / dell'impresa. -fare onore per qualcosa: nel linguaggio marinaro,
fanno alcuni gran signori. -fare onta: fare torto a una persona o
nella cappella de'bardi. -fare una cosa con l'opera, non con
la voluntà non vi si impacci. -fare o dare opera', operare o, anche
opera, mandisi allor manno. -fare l'opera', lavorare. bibbia volgar
facesse in via della pergola. -fare opera di qualcosa: comportarsi secondo l'
e nuovi ognor ne attendi. -fare , compiere, eseguire (con valore generico
suez. 4. locuz. -fare buon operamento: dare buona prova di
seria documentazione. 27. locuz. -fare operazione di qualcosa', operare per raggiungere
, entra in quel mezzo. -fare oggetto di invettive; investire verbalmente.
scende, opprime e schiaccia. -fare pressione, premere con forza e insistenza
santo commemorativa dell'agonia di cristo. -fare le tre ore: celebrare tale funzione
sarebbe l'ora - aggiunse. -fare l'ora', rimanere per tale spazio di
passarla in preghiere davanti al sacramento. -fare l'ora di qualcosa, una determinata ora
far parerci le ore minuti. -fare qualcosa alle sue ore: nel tempo opportuno