paura, per orrore). -far accapponare la pelle: far rabbrividire,
latrati, e parlargli. -far vaddormentato: fingersi distratto, tonto.
non so che decidere '. -far quell'affare. tommaseo [s.
ragione ha corte l'ali. -far cader le ali: togliere le forze,
; / ma al metterla poi? -far come dicesi, / scopriremo un altare
consigliere, il suo cattivo genio. -far dannare l'anima ad alcuno: molestarlo
forza, si fa fortuna senza volerlo -far fortuna vuol dire appunto essere andato lontano
come dir tirando in arcata. -far discorsi subdoli, accattivanti (per conquistare
/ tanto d'arme ciascuno adoperava. -far fatto d'arme: combattere. b
campo troiano arme vestisse. -far per arme: avere come stemma gentilizio.
si domano le pantere. -far drizzare (i capelli, i peli per
a tempo che lo arrosto. -far girar l'arrosto: avere in mano il
senza arte né parte. -far arte di qualche cosa: farne mestiere,
buono e valente, benifizio. -far l'arte di michelaccio: vivere in ozio
egli è tristo bene. -far come l'asino del pentolaio: fermarsi a
asino che porta il vino. -far come l'asino al suon della lira:
al suono della lira? -far come l'asino alla secchia, al corbello
son insaccata qua di carriera. -far l'asino: fare il testardo, puntare
farà l'asino il possibile. -far l'asino, fare carezze d'asino:
essere approdato nell'astro d'argento. -far vedere gli astri (comunemente far vedere
bel nome in paradiso. -far disegno, divisare, proporsi. chiabrera
ogni baccano. 4. locuz. -far baccano (o chiasso) intorno a
, una baldoria di luce. -far baldoria d'una cosa: darla alle fiamme
fondaco / sopra le spalle. -far di balla, andar di balla, star
balle pochi milani si trovano. -far le balle: prepararsi a partire; far
ti ballano intorno. ebbene? -far ballare qualcuno: metterlo allo sbaraglio,
i diavoli ballano a un suono. -far ballare qualcuno come il paleo: tenerlo
par ballar come il paleo. -far ballare il mento: masticare, mangiare.
confusamente e recano disordine e disturbo. -far banda: mettersi insieme, far comunella
giramondo, che ci pretendeva. -far la barba, farsi la barba: raderla
chi li prendeva? -far la barba di stoppa: fare un brutto
tutti siamo nella stessa barca. -far andare, mandare, mandare avanti, spingere
tiro con armi portatili). -far barilotto o barilozzo: far centro. -anche
era. 2. locuz. -far le barricate: sollevarsi, fare una
basso mi dà la nausea. -far man bassa: rubare, sottrarre senza
battaglia come gli getuli. -far battaglia: combattere. bartolomeo da s
di chi si considera ancora bambino. -far la bava, aver la bava alla bocca
preda a una rabbia furiosa. -far venire la bava alla bocca: far arrabbiare
luogo dove si fanno contratti. -far bazzarro: conchiudere un contratto; barattare
uccel di settembre è beccafico. -far afa i beccafichi: mostrare stanchezza e
. ant. strage spaventosa, carneficina. -far beccheria: far strage. -mandare alla
: con modi lusinghevoli e scaltri. -far le belline: adulare. goldoni,
si può desiderare di più? -far bello: abbellire, conferire bellezza, adornare
di bene da ogni lato. -far bene, far del bene: beneficiare,
con once dramme scrupoli malcerti. -far pendere { pesare, traboccare) la bilancia
non farete traboccar la bilancia. -far pesare sulla bilancia: mettere avanti,
posto un tozzo da maciullare? -far cigolare la bilancia: turbare l'equilibrio;
, e niente di più. -far [di) bisogno: occorrere, essere
bocca e bevevo e cianciavo. -far bocca da ridere: accennare un sorriso;
scarpe mie bocca da ridere. -far bocche: ridere a crepapelle, sgangheratamente.
bocche fino agli orecchi. -far le bocche: fare smorfie, boccacce.
fuori mostruosamente la lingua. -far tanto di bocca: attonito per lo stupore
marito per una sottocameriera. -far bocconi di qualcuno: calunniarlo, farne
2. persona schifiltosa, schizzinosa. -far boccuccia: assumere un atteggiamento sprezzante
lo stesso che bollire gagliardamente. -far bollire e mal cuocere: fare grandi preparativi
pagavo di borsa il noviziato. -far borsa: mettere in comune i guadagni e
sostenne a forza di boti. -far boto: giurare. boccaccio, dee
dove ho sviscerato il problema. -far branco, essere branco, entrare nel branco
doveva essere di servizio pubblico. -far brigate: farsi amici. iacopone,
abbru stolita, caldarrosta. -far le bruciate: abbrustolire le castagne.
che scende nell'ora del crepuscolo. -far bruno: imbrunire. varchi, 18-1-308
mio posto superando l'altra bruttura. -far bruttura: fare i propri bisogni.
in una buca fatta in terra. -far buchetta: riuscire a far entrare la
/ appoco appoco assedieranno noi. -far restare qualcuno un bue: giocarlo, trattarlo
coi denar che avete al buio. -far buio: sperperare i propri averi.
quando è in buona è terribile? -far buono: riconoscere come valido, accettabile.
mandarmi a san vivaldo. -far buono: termine di certi giochi di carte
, mutare opinione secondo il vento. -far fare il burattino a uno: farlo
, cercare di ottenere qualche cosa. -far buona caccia: catturare molta selvaggina.
cader dal piè che dalla cima. -far cadere le lacrime: provocare una forte
-lasciar cadere le armi: arrendersi. -far cadere le armi (di mano a
, 0 che litiga clamorosamente). -far cagnara: far chiasso, baldoria.
calcolo su qualcuno: farvi assegnamento. -far calcolo: con deliberazione, dopo attento
fa meno caldo ». -far caldo: dare una sensazione molesta di
quei c'han le lettere minute. -far calere: rendere curioso, stimolare l'attenzione
calle, a santo fruttuoso. -far calle: far luogo. straparola,
che è fatto dal verme. -far callo: rimarginare. palladio volgar.
uno callo a dolore face. -far callo: persistere in un'opinione; ostinarsi
battermela poi non arò un callo. -far più d'un callo: faticare molto per
, / sereno e turbamento. -far calura: scaldarsi. pietro de'faitinelli
a far dentro calura. -far sentire le calure: tormentare, seviziare,
3. bettola, luogo malfamato. -far cameraccia: gozzovigliare. busini,
che aveva seco di camerata. -far camerata con qualcuno: andare ad abitare
di buttarsi alla campagna. -far campagna: passare vacanze estive fuori città
vaniloquio delle loro aeree dottrine. -far campagna rasa: devastare. fagiuoli,
che debbono combattere in isteccato. -far combattere come proprio campione. andrea da
; una scossa gli medica. -far la girata, dar la volta del can
uscirà di casa con la fanciulla. -far l'erba ai cani: fare un lavoro
lui. 15. locuz. -far le fusa e i cannoni: ingannare
che lavora poco e guadagna assai. -far vita di canonico: comoda, senza
giusto, santo, verace, -far cantare il vespro siciliano a qualcuno:
augelli. castiglione, 170: -far conto che uno canti: non badare a
pianse e mostrosse dolente. -far canto del piangere: compiacersi delle disgrazie
la cena di dodici iddii. -far cantare altra canzone: far mutare propositi
e farotti cantare altra canzone. -far canzoni: comporle. -per estens.:
-in capannello: riuniti in crocchio. -far capannello: far crocchio. aretino,
): provare raccapriccio, inorridire. -far rizzare i capelli: fare inorridire.
ogni minimo caso di riparazioni. -far capitale del denaro: farlo fruttare.
*. 5. locuz. -far capitale di qualcosa: contarci su,
qualcosa: contarci su, giovarsene. -far capitale di una persona: farvi assegnamento
, fai capitale di me. -far capitale: star certo. lippi,
una lettera, un plico). -far capitare: far recapitare. caro,
dimin. capétto, capicino, capino. -far capino: far capolino, spuntare.
la poteva reggere. -capoccèlla. -far capoccèlla: far capolino. pasolini,
le feste di natale. -far venire la pelle di cappone: fare accapponare
: 4 dare il ferraiuolo '. -far cappotto dicono anche i cacciatori quando nel
è la capra del sale. -far cavalcare ad altri la capra delle sciocchezze:
due solchi profondi sulla rena. -far salire (passeggeri), prendere a bordo
realtà come alberi alla terra. -far carne: far strage, massacrare. -anche
mitragliati / cosparsi di benzina. -far carneficina: far strage, scempio.
quella zana. 3. locuz. -far del corpo carnesecca: andare in guerra
quaresima essendo e carnevale. -far carnevale: darsi al bel tempo, divertirsi
nome, / serbalo caro. -far caro: accarezzare (le guancie, i
lui « fa caro ». -far costar cara la vita, la morte,
, cedere dopo una lotta accanita. -far costare cara un'azione: farla scontare
; statuto, patto, trattato. -far carta o carte: rogare uno strumento
impotenti scorrucciati, un libro. -far carta a qualcuno: impegnarsi mediante un
'l ben viver lor piace. -far casato: prendere il cognome di famiglia
mia traduzione esca nuda. -far cascare dall'alto: concedere una cosa
la capra e i cavoli. -far cascare il pane di bocca: levare l'
cosa ti manca? ». -far cascare le parole di bocca: far tacere
grande trambusto e confusione estrema. -far casino: far chiasso, creare confusione.
non mi facevo caso di nulla. -far caso (usato assol.): importare
o trecento non fa caso. -far caso da... a: far
, con insistenza e sfacciataggine. -far cassa comune: mettere in comune le
', ecc.). -far la catena: disporsi in fila tenendosi per
d'esser parte in causa. -far causa comune: allearsi. monti,
-cavalcare la capra: dare a intendere. -far cavalcar la capra: commettere un errore
il latino a cavallo. -far da cavallo: imitare l'andatura e i
. -fare una stecca. -far civetta, scansare un colpo abbassando il
, / incominciò così tenoreggiando. -far ceffo, far brutto ceffo: guardare di
gesti, senza far uso di parole. -far cenno (o cenni): ammiccare
resoconto e spiegazione brevissimi e succinti. -far cenno di qualcosa: scriverne, discorrerne
del gorguzzule. 5. locuz. -far ceppaia (un albero tagliato):
. -dono, strenna di natale. -far ceppo ad alcuno: donargli qualcosa in
al padre. 2. locuz. -far buona, lieta, cattiva cera: far
e a vilissimo prezzo mangiavamo. -far cera: accogliere qualcuno dimostrando gioia e
di farmi stare allegro. -far buona o cattiva cera: acquistare un
questi satiri capripedi fusignanesi. -far cerca o la cerca: cercare, ricercare
al cerchio e alla botte. -far cerchio di qualcosa: piegarla circolarmente.
ragion veduta, con giudizio. -far le cose con poco cervello: senza criterio
senza criterio, a casaccio. -far salti col cervello: dar segni di pazzia
mastro giotto. 5. locuz. -far cespuglio: far mucchio. a.
l'indivia, anche il grano. -far cesto: mettere le foglie riunite a
come abbiamo fatto mille volte. -far due, quattro chiacchiere: conversare del
e 'l nome / chiamando. -far spuntare dalla terra, far nascere e
, persuaso; certo, sicuro. -far chiaro qualcuno: informarlo accuratamente, fargli
non sono del tutto in chiaro. -far vedere in chiaro: fare conoscere chiaramente,
dintorni. 7. locuz. -far chiasso: far parlare di sé, sollevare
che chi fa le cialde. -far cialda di uno: schiacciarlo. leopardi
non ne facessi una cialda. -far cialde e gnocchi: infilare spropositi.
ciambèllo, sm. ant. zimbello. -far dietro il ciambèllo: prendere in giro
un gallo vero di ciccia. -far ciccia: far buoni affari, guadagnar denaro
i ciccioli di porco. -far ciccioli di qualcuno: tagliarlo in pezzetti
che un'opra sia del caso! -far cadere una cosa dal cielo: esagerarne i
sonettaccio. 3. locuz. -far cilecca (un fucile): quando
donna del mio voler! -far sua cima di una cosa: esserne fiero
promette molto, ma mantiene poco. -far del largo in cintura: essere generoso
e la persona in ciocca. -far ciocca: fare bella figura, ostentare
portata appositamente dal fratello premuroso. -far cocuzzolo (il mare): far alte
5. figur. ant. codazzo. -far coda: andare dietro a una persona
capo, n. 20. -far coda: fare da conclusione.
preludio di tante misfatte. -far coda romana: gioco di ragazzi, che
gli fece la coda romana. -far di testa coda: fare il contrario,
qual raccontò tutto l'affare. -far colazione a digiuno: essere ubriaco.
, eruditi) riuniti in consulto. -far collegio: riunirsi per consultarsi, per
ap 2. locuz. -far collottola: ingrassare (per l'eccesso
quattro semi delle carte da gioco. -far colore: nel gioco del poker avere
subire tanto gravi espiazioni. -far colpa a qualcuno di qualcosa: attribuirgliene
improvvisa; l'effetto di essa. -far colpo: suscitare viva impressione.
centro dell'armadiaccio vostro. -far colta: far centro, colpire, cogliere
avanzi dei ricchi in rovina. -far combutta con qualcuno: stare spesso in
altro che simulazione e inganno. -far più figure, più parti in commedia:
dalla compagnia del cittadino colombo. -far compagnia: arruolare soldati mercenari. machiavelli
, equilibrio, accordo, armonia. -far concerto'. accordarsi, convenire; essere
di tutta la persona. -far concessione di sé: abbandonarsi (a una
nave: la direzione delle manovre. -far condotta: guidare, comandare. malispini
, smarrito; mortificato, avvilito. -far confuso: umiliare, deprimere. giacomino
della congiunzione e della felicità. -far congiunzione: unirsi. iacopone, 91-35
cacciando chi vi detiene il potere. -far congiura: cospirare, complottare.
più persone ai danni di altri. -far congiura (stati, principi, popoli
ma non avere con essa alcun rapporto. -far conoscere qualcuno: fare in modo che
assai popolare negli ambienti più svariati. -far conoscere: presentare. -non conoscere qualcuno:
. conquista; possesso, dominio. -far conquisto: conquistare. guittone,
travagli provassero sempre i viventi. -far conserva: ricordare, tenere a mente,
nel raggio della santa casa. -far conto, apprezzare. giamboni, 1-41
che la si disponga mai. -far contento qualcuno di sé: soddisfarlo carnalmente
ardo tutto e mi consumo. -far stare contento qualcuno: renderlo tranquillo,
calcolo, computo, conteggio. -far conto, far di conto: le operazioni
per due mesi all'ospedale. -far conto di qualcuno: fare affidamento sul
suo aiuto, sul suo appoggio. -far conto o i conti su qualcosa:
, storia; menzione, accenno. -far conto: far menzione, riferire,
l'uso della ragione. -far contrario ad alcuno: contrariarlo. livio
attacco e parava e contrat -far contrasto: contrastare, contraddire, contaccava,
. posta a pescia *. -far coperta a qualcuno: spedire lettera a
, due fidanzati, due sposi. -far coppia fissa: di un giovane e
somiglianza o l'unione. -far coppia con qualcuno: stare sempre con
coppino, sm. occipite, nuca. -far coppino: far capolino. pulci
e difficile, rincuorarlo, dargli forza. -far coraggio, farsi, darsi coraggio:
equilibrio fra due opposte parti. -far ballare uno sulla corda: tenerlo in ima
: canto liturgico eseguito in chiesa. -far coro: cantare in coro. bonichi
e cantano fuor di coro. -far coro a qualcuno, con qualcuno: confermarne
o a qualche cosa: circondarla. -far di sé corona: disporsi in cerchio
nel corpo: che conduce vita morigerata. -far male del corpo: abbandonarsi alla libidine
male del corpo: abbandonarsi alla libidine. -far corpo con qualcuno: congiungersi carnalmente.
, solidità, consistenza, spessore. -far corpo: condensarsi. bencivenni [crusca
ed epiratiche evacuazioncelle di cassia. -far corpo con qualche cosa: costituire un
corpo con le antiche mura. -far corpo da sé, a sé: costituire
/ avete buono amico a corte. -far corte: appartenere alla corte. g
una veduta d'insieme. -far corte a qualcuno: accompagnarlo, o
faccia burbera e bonaria. -far la corteccia dura: abituarsi a sopportare
di qualche cosa: averne rimorso. -far coscienza: sentire o provocare rimorso.
soldi infino a diece libre. -far coscienza a qualcuno di qualche cosa:
cosòtto, sm. famil. cazzotto. -far qualcosa a cosotti: farlo senza attenzione
suo vecchio dolor di spodestata. -far nascere (nell'animo): suscitare.
lavallière. 2. locuz. -far cravatte: fare lo strozzino, esercitare
). -essere credente: credere. -far credente: far credere, indurre a
, in credenza: a credito. -far credenza, tener credenza: far credito
creduto. -dar credito: credere. -far credito a qualcuno: fidarsene. -far
-far credito a qualcuno: fidarsene. -far credito a qualcuno di qualche cosa:
pere le suddette prestazioni. -far credito: prestar denaro con o
me crespei delle lor ciglia. -far crespelli senza miele: rattristarsi, rammaricarsi.
aveva buttato in terra. -far criminale qualcosa: imputare a colpa.
far segni di croce? -far delle braccia o con le braccia croce:
drammatica nazione del mondo. -far la croce, fare una croce: tracciare
, senza dir nulla ». -far crollare di applausi un teatro: suscitare
vale 'ridere gagliardamente '. -far rumore, battendo gli uni contro gli
muratori nei lavori di rifinitura e di -far cucchiaio di qualcosa: servirsi di un ogmento
vulgarmente, di buona cucina. -far cucina, fare la cucina: cucinare.
propaggine di ser benedetto forzoni. -far cuore, far buon cuore: far coraggio
per far cuore alla sofferente. -far cuor duro: ostinarsi nelle colpe.
bisogna far del cuor rocca. -far tanto di cuore: rallegrarsi molto.
-ridere di cuore: di gusto. -far ridere il cuore a qualcuno: farlo
pedina raddoppiata nel gioco della dama. -far dama: riuscire a far giungere una propria
al massimo la potenza della spinta. -far danzare qualcuno: porlo in uno stato
la popolazione d'un paese. -far argomentare, dimostrare. esopo volgar.
scrivere sopra di ciò. -far data: rimanere impresso nella memoria.
sua camerina per non disturbarla coi preparativi -far notte tarda, e alle prime ore
dall'altra i quattrini. -far debito a qualcuno: rimproverarlo. ojetti
spesso anche le determinano. -far conoscere una persona o la sua indole
che sieno distribuite gratis. -far degno qualcuno di qualche cosa: giudicare
suo e il nostro male. -far denari: arricchirsi, accumulare ricchezze.
agrario che ha fatto danaro. -far ragione del denaro: render conto, giustificarci
parte col filo di pitta. -far ballare i denti: mangiare, vivere.
a farci il dente? -far mettere i denti alle ranocchie: essere
giunta della derrata. povero cliente! -far derrata della propria persona: logorarsi (
dice, il corpo al desco. -far desco: fare da mangiare. a
altro. 3. locuz. -far desiderabile: rendere grato, cattivare la
asai bene li dé da desinare. -far da desinare: preparare, cuocere, am-
. destro: v. curadestro. -far suo destro: andare di corpo.
determinasse le fortune umane. -far inclinare, far piegare in una direzione
assoluta di cibo, digiuno, inedia. -far dieta: soffrire la fame. -rompere
modo di trattare persone o cose). -far differenza, non far differenza fra persone
da un artista cosciente. -far differenza: avere importanza. giacomini,
tradire le sue idee. -far differenzi'di: differenziarsi da, distinguersi
immobili a digerire il bagno. -far dimenticare. periodici popolari, ii-69:
digiun comandato, è da guardarsi. -far digiuni e vigilie non registrate in calendario:
militare grandezza e grandigia. -far cessare, far mancare, togliere.
di tempo; permanenza, soggiorno. -far dimora, stare a dimora: sostare
2. luogo in cui si abita. -far dimora, fermare la propria dimora,
, indecisione, incertezza; ritardo. -far dimora, frapporre dimora: esitare,
ant. dimora; indugio. -far dimoragione: indugiare, esitare.
con alcuno de'migliori. -far dimoranza quieta: condurre una vita tranquilla
), sm. ant. sosta. -far dimorato: fare sosta, interrompere.
l'animo e con l'ingegno. -far provare, far sperimentare. bibbia volgar
allontanamento; separazione, commiato. -far dipartita: andar via, allontanarsi.
una volta o due alla settimana. -far divenire meno frequenti le disgrazie, le
figliuoli è tutto dire. -far dire di sé: offrire materia di commenti
e faremo dir di noi. -far dire qualcuno: farlo arrabbiare. fagiuoli
vortice fresco di gemme. -far sgorgare, far scaturire. de jennaro
fosse stata accettata. -far conto, sperare; tenere certo.
la loro allegria con delle capriole. -far prorompere, dar libero sfogo (perciò
il raggiungimento di un determinato scopo. -far una cosa per disimpegno: più per
2. azione sleale, tradimento. -far disleanza: tradire. francesco da
ant. dismisura, eccesso. -far dismisuranza: eccedere, esagerare. mazzeo
disordina più la truppa. -far fallire (un progetto), deludere (
egli era sul disperarsi. -far disperare: condurre alla disperazione. -anche
avrebbe scoperto gli altarini. -far morire disperato qualcuno: farlo morire a
schiaffati giù dal ponte 1 -far le disperazioni: manifestare esteriormente e in
, un tuo disegno. -far preparare, provvedere a che sia disponibile.
per l'aperto campo! -far funzionare con energia (una macchina).
un flusso e reflusso continuo. -far fondere, sgelare. morando, iii-230
per aspettare la sorella morte. -far cadere in terra, far cader morto;
ad altra meno opportuna. -far tornare indietro, respingere. varchi,
le rivelazioni di sarretta. -far cessare, interrompere. zaguri, lx-3-25
, divampa il fuoco. -far balenare. f. f. frugoni
vicende visibili degli astri misteriosi. -far partecipe della divinità, della natura divina
3. partenza, separazione, rottura. -far divisa da qualcuno o da qualche cosa
ciascun dovesse, / quanto potesse, -far che stesse -in possa / onne cosa,
con tanta avidità dal tempo. -far passare inutilmente, sciupare (un periodo
, uffici, ecc.). -far domanda: nel linguaggio comune, presentare
nel suo cantone proprio. -far furore, aver gran successo, spopolare.
a fanciulla, a vergine). -far donna: deflorare. -essere, diventar
fosse troppa calcina. -far la donna addosso: minacciare, strapazzare.
sposata ancor non è. -far la donzelletta: mostrare ritrosia, atteggiarsi
quello opposto si chiama tirante). -far dormiente: espressione usata nel descrivere il
sovra l'erba un giorno. -far tappa per riposare, fermarsi a dormire,
: / nessuno la desta. -far dormire: addormentare somministrando farmachi o bevande
daino e gli stivaloni alla dragona. -far arrossire un dragone: fare o dire cosa
dura1, sf. ant. durata. -far dura: durare. francesco da
walpole ebbe eco in altre nazioni. -far eco, formar eco: riflettere un suono
/ eco allora al mio canto. -far seguito, rispondere a un suono (di
assistendo i lebbrosi nel lazzaretto. -far buona o cattiva impressione, disporre favorevolmente
-elefante della strada: grosso autotreno. -far di una mosca, di una pulce un
a un determinato scopo, inutile. -far da empitura: essere inutile. d
lunge dal becco di gertrude. -far erba: falciarla o raccoglierla per uso
anche in terra: pace. -far crescere, far divenire alto. bembo
rotolando silenziosa per i cieli! -far cessare, porre termine a qualcosa.
mezzi [dei delatori]. -far morire applicando la pena capitale. a
ne andavo facendo esperimento. -far mostra, dare saggio di qualche cosa.
vorrà pria saper donde tu sei / e -far parte. chi t'ha scorto ne
piazza, sicome l'estinse. -far dimenticare; coprire d'oblio. campanella
, ti attondo, ti estinguo? -far cessare di esistere, distruggere. -anche
quel cristianissimo pensiero dell'anima. -far insuperbire, far inorgoglire (una persona,
trangugiò fino all'ultima bricciola. -far fronte agli eventi, sfidare gli eventi:
e danno nel fagiuolo. -far fave e fagioli: non fare amicizia non
andremo a stabilirci in città. -far fagotto: raccogliere, riunire in un fascio
/ donna senza pietate. -far fallimento: commettere una colpa, una
. tradimento, inganno, azione sleale. -far fallimento: tradire, ordire un'insidia
tutte sanza alcuno fallimento. -far fallimento: venir meno, abbandonare.
buona desinata alla barba del ladro. -far fallimento: decadere, andare in rovina.
allora costellavano lo stile classico. -far carte o monete false: servirsi di qualsiasi
oro, acconciovi alla fantastica. -far andar fantastico, far star fantastico: rattristare
ripari; imporre divieti, proibizioni. -far fronte, far testa: fronteggiare,
errori regola per non errare. -far niente, dolce far niente: inerzia,
è il colore del mare. -far la scuola alle farfalle: far cosa inutile
su la farina del diavolo insomma. -far lasagne dell'altrui farina: fidarsi ciecamente
, copertamente, andare all'osteria. -far fascina: far fagotto, fuggire.
. giovanni piglia 'l fascio. -far d'ogni erba un fascio: v.
e fatto fascio / ne venne. -far fascio di fieno all * asino: congiungersi
camera, cum infinito suo piacere. -far fascio di qualcosa: raccogliere, radunare
non alla pace e al riposo. -far fastidio a qualcuno: offendere, urtare,
bestie al fin son tutte fava. -far fave e fagioli: v. fagiolo,
favola riuscire a mandarle giù. -far favola: spargersi dicerie, estendersi voci
è piaciuto, n'ha parlato. -far venire in favola qualcosa: volgerla in
io, s'io ti credessi. -far qualcuno fra fazio: dargli a credere,
ultimi pini in alto. -far fazione: servire, tornar utile.
che sorridesse e m'incuorasse. -far fegatelli del cuore di uno: fare innamorare
a dispetto mio uscire dalle coltrici. -far fendere tutto il viso: far schiattare dalla
si fende per accoglierlo. -far largo, aprirsi. tasso, 17-37
le giura, quanto alle cause. -far ferie: sospendere l'esercizio delle proprie
ch'egli vada in traccia? -far feria: riposarsi, interrompere ogni attività
questa che avete, misser iannes? -far ferlezzare come gufo alla feria: far muovere
. fermata frequente e breve. -far fermerella: avanzare fermandosi spesso. tesauro
son fermo di piccone. -far fermo: assicurare, stabilire, fissare.
, come si suol dire. -far passare qualcuno per il ferro: ucciderlo,
festa i suoi creditori. -far festa, far gran festa, far buona
preannuncio di un triste evento. -far festa, far gran festa: gioire,
. cioè, siete licenziati. -far festa di qualche cosa: rallegrarsi, gioire
festa per gli notevoli libri. -far festa e vigilia al volere di qualcuno:
averle fatto la festa. -far la festa, a uno: ucciderlo,
fece la festa immediatamente. -far la festa di san giminiano: consumare
brucia addosso / festeggia e ride. -far festa a qualcuno; fargli onore. -anche
il ventaglio d'un palmizio. -far festoni: fare moine. g.
fette senza la minima misericordia. -far la parte sulla fetta: dare a qualcuno
rosse, gonfie, screpolate. -far ingurgitare. tassoni, 10-53: chi
i lor beni mutasson fede. -far giungere, far pervenire (la luce,
dell'orto di sua madre. -far fico: fallire, andare in rovina.
nome. 4. locuz. -far le nozze coi fichi secchi: v
alla fiera a lanciano \ -far fiera: riuscire a guadagnare, ad accattare
fiera se ne tornò. -far fiera di una cosa: metterla in mostra
in mutande com'era. -far fare figura a qualcosa: metterla in risalto
essere l'aria nelle aule. -far supporre, lasciar credere. carducci,
tempo a filare il sentimento. -far trascorrere, far passare (le ore,
intrichi. 3. locuz. -far stare al filatoio: fare stare cheto
su cui è redatta la quietanza. -far fine: saldare. testi fiorentini,
avea la fine. -vendita. -far , dare, mettere fine: vendere.
casa per le finestre. -far una finestra sul tetto a qualcuno: recargli
modo alcuno separare dai cattolici. -far credere, far apparire. niccolò del
ciascun che fusse morta. -far aver a qualcuno finita di qualcosa: privamelo
o d'esser de'loro. -far finta: fìngere, dare a vedere,
sere mi porto qualcuno in casa. -far finta di niente: comportarsi con indifferenza,
cade in fio di privazione. -far pagare il fio, dare il fio:
, tutte rose e fiori. -far ghirlanda d'ogni fiore: scegliere le cose
« mettevano la firma ». -far onore alla propria firma: rispettare gli
indicare un avvenimento impossibile o meraviglioso. -far tornare, voltare un fiume al monte
oltre reno. 7. locuz. -far fiutare una cosa a uno: percuoterlo
, energia, ecc.) -far primiere e flussi: riuscire ottimamente che
/ bicchieretti fatti a foggia. -far le fogge: sfoggiare, trattare bene.
una bevanda che vada di traverso. -far fogo, metter fogo: andare per
la curiosità per la lettura. -far aumentare (la febbre); aggravare (
noi, né noi a quella. -far fondamento sopra una cosa: ritenerla prova
di fondare con anna una famiglia. -far nascere o crescere, produrre; attuare,
fiancheggiate le verità fisiche. -far affidamento, fidarsi. g. morelli
argilla, viene di terracotta. -far colare in uno stampo una sostanza fusa
il mio poco valore. -far fonte: traboccare. anonimo, ix-872
per salvare il paese. -far le forche: lusingare, far moine;
com'esso pianto australe. -far nascere nell'animo, nella mente, nella
osserva quel che promette. -far terminare con una determinata desinenza (un
fare a'sassi pe'forni. -far forno di una cosa: bruciarla.
ma era più forte di lui. -far forte qualcuno di gente, di denaro:
gioia era in fracasso. -far fracasso: creare scompiglio, subbuglio;
io franco alla posta. -far franca una lettera: pagarne le spese di
, darle a 'l messo. -far franco qualcuno: affrancarlo, renderlo libero
ancor vi si frapone. -far penetrare, introdurre. zucchelli, 130
tenere, quando era tempo. -far sfrusciare le frasche: mettere a rumore.
mezzo al frascheggiare del vento. -far muovere le frasche passandovi in mezzo (
di fallimenti. 3. locuz. -far squagliare le frattaglie a qualcuno: suscitare
entusiasmi a qualunque costo. -far tacere bruscamente, raggelare con gesti o
bigazzi siamo in freddo. -far freddo: esserci temperatura bassa.
più freddo che mai. -far freddo a qualcuno: fargli provare sensazione
gli prese una buona febbre. -far sentire freddo e caldo a qualcuno: tormentarlo
via di toriosi di groppa. -far venire, mettere freddo: far provocare
scrigno andar trattando intorno. -far le freghe a uno: colpirlo, batterlo
suoi luoghi. 11. locuz. -far fregare le lenzuola a qualcuno: metterlo
11 rigor del ferro acuto. -far crepitare (con riferimento alla pioggia che
dire: friggerlo il maledetto! -far rimescolare, mettere in fermento, in
in grembo. 5. locuz. -far frollare un affare: menarlo per le
, tenerlo lungamente senza spedirlo. -far frollare qualcuno in carcere: tener velo
augusta fronte inver le nubi inalza. -far buona o sicura fronte: farsi coraggio,
commodità di parlarle. -far callo e fronte: perdere ogni ritegno.
gittasi disperatamente a ogni male. -far fronte: opporre resistenza, contrastare;
sempre... pura. -far fruttificare. soderini, i-363: nel
era messo a frutto. -far coprire dal maschio (un animale femmina)
maschio (un animale femmina). -far tesoro, sfruttare, trarre un insegnamento
del can che fugge. -far fuggire: mettere in fuga, mandar via
giovani / son fumo in aria. -far andare, far riuscire, mandare in fumo
sua città di utili istituzioni. -far del fumo: sparare. beltramelli,
del fumo? - sì. -far fumo: fumare; sprigionare un'eccessiva
fumo e tardi aiuto invoco. -far fumo al naso di qualcuno: dargli da
un fungo fuori di stagione. -far le nozze coi funghi: v. nozze
: v. nozze. -far nascer qualche buon fungo: far sorgere
potrebbe far nascere qualche buon fungo. -far nascere qualche fungo: trovare un pretesto,
altro che la semplice formalità. -far fuoco di una cosa: bruciarla, arderla
. esercizio, n. 1. -far dentro e fuori: v. dentro,
. dentro, n. 24. -far fuori: escludere da un affare (cfr
il pregio fura. -far cessare, interrompere; privare della vita,
furia addosso a'nemici. -far le furie: darsi a furiosa reazione;
dov'il papero si metta. -far gabbia: compiere l'atto sessuale.
i briganti finirono la loro carriera. -far gabbia: intrappolare. caro, 12-426
che non fosse stato stampato. -far gaio: rendere felice, allegro; allietare
appunto la furia gli cala. -far gala: far sfoggio; agire con magnificenza
, della sua nudezza bandiera. -far cose mirabili. g. m.
che era in compagnia mia. -far le corna al galateo: venir meno alle
, sm. ant. sgambetto. -far gambaruòla a qualcuno: farlo cadere.
, lo facevano uscire dai gangheri. -far uscire il cervello dai gangheri: far perdere
domanda. 3. locuz. -far gangola: far dispetto. tommaseo [
. ant. allegria eccessiva scomposta. -far ganzega: abbandonarsi a vivaci manifestazioni di
ciale riferimento alla furacità del gatto). -far gaspero: rubare, rubacchiare.
cucina spenta, poca ospitalità '. -far andare in zoccoli il gatto (o il
impedito di contrastare alla corrente. -far passare la voglia anche ai gatti in gennaio
dei gatti in gennaio. -far versi ai gatti: esaltare cose che non
compianto marchettini... nella 'gazzetta -far parlare le gazzette: dare motivo a chiacdel
) / il mondo in gelatina. -far andare in gelatina: rendere felice; fare
può morire d'orrore. -far caldo e gelo: fare ciò che pare
generano nel cavo dell'onda corrente. -far provare bisogno e desiderio di cibi o
mite, i raccolti saranno scarsi. -far rincarare a bologna il fango di gennaio:
di volontari si formavano altrove. -far gente: raccogliere proseliti, simpatizzanti,
sentimenti e le opere buone. -far gesù con le mani: esprimere preghiera
, d'affetto, e simili. -far gesù con cento mani: essere felicissimo
tempi. 12. locuz. -far gettito della vita: sacrificarla, immolarla
se non per se stessi. -far gettito di qualcosa: disfarsene, rinun-
di 'transazioni poetiche '? -far congetture bizzarre o infondate, abbandonarsi a
una gran volata a ghirlanda. -far ghirlanda d'ogni fiore: v. fiore
il giacchio a tondo. -far cadere in un tranello parecchie persone;
si tolse la laurea. -far comparire il giallo per rosso: far apparire
entrato nel gigante '. -far di giganti: riuscire a compiere opere
non trovava più modo di uscirne. -far fiorire le rose dal ginepraio: compiere
ghiaccio e 'l verno. -far venire il latte alle ginocchia: v.
re e per lo figliuolo. -far di notte giorno; far di giorno notte
anguinaglie uno gli mostra. -far giostrare il pesce: nella pesca, dare
di tromba d'aria. -far funzionare (una macchina). pirandello
macchinetta d'un cinematografo. -far cuocere allo spiedo. - anche assol.
a girar con gli arcolai. -far girare la testa: richiamare l'attenzione.
in giro le stelle fisse. -far passare di mano in mano, da una
regno, cantando la girométta. -far discorso sopra la girométta: disputare intorno
a un argomento senza concludere nulla. -far gita: viaggiare. a. f
terra è fatta a un modo. -far gita, far gite, far le gite
per andare a far gita. -far gita a un luogo: andarvi, dirigervisi
mano che lo va lambendo. -far diventare dolce per maturazione (un frutto
ufficio. 5. locuz. -far nascere, cercare, trovare il nodo
ed a prua l'evangelio! -far giuro dyassassino: minacciare tremenda vendetta.
, gocciano, logori dalla fatica. -far cadere la pioggia, mandar giù pioggia.
/ fa un gomito tranquillo. -far venire il latte ai gomiti: essere estremamente
che le gonfiava la pelle cinerina. -far sporgere in fuori, incurvare, far rilievo
gonfiarono come tanti otri. -far enfiare, tumefare (il corpo, un
indigesto che si trova nello stomaco. -far gozzaia: fare indigestione. burchiello,
, sono ricercate da'credenzieri. -far apparire, formare. viani, 19-367
di più vermi sull'amo. -far grappolo: ammucchiarsi, ammassarsi. monti
a gratta 'l cui giannino. -far grattare dove non rode: eccitare un desiderio
grattar dove non mi rode. -far grattare le tempie a qualcuno: procurargli
vi fa grattar le tempie. -far grattare qualcuno con dieci dita o con ambearetino
gravarsene. 14. locuz. -far gravare qualcosa su qualcuno: affliggerlo con
che gravitavano sugli ebrei? -far pressione, forzare, insistere. botta
di cui parlava il signore? -far grazia di qualcosa a qualcuno: fargliene
del * latinorum '. -far grazia di qualcuno a qualcuno: concedere
lui gli volesse fare grazia. -far grazia di sé: donarsi, offrirsi,
su, non esser tarda. -far le grazie a qualcuno: usargli gentilezze
metteva fuori della grazia di dio. -far qualcosa in sulle grazie: con grande
cose che altri neppure osservava. -far gregge: ammassarsi. ojetti, iii-356
rase... gridino dopiezza? -far sapere, far conoscere, ammonire solennemente;
a dar caccia ai grilli. -far come il grillo, che 0 salta o
grande di far figure isolate. -far groppo alla gola: contenersi nel mangiare
si può come vuoli adusare. -far groppo; far groppo alla gola o in
4 io non posso '. -far venire il capo grosso: procurare un gran
al suo pianger posa. -far grotte, far grotte di leone: aggrottare
, e i buoni, pochi. -far conto, attribuire importanza. bartolomeo da
o di lei o di lui. -far guazzetto di qualcuno: ridurlo in cattive
guazzo fino a mezza vita. -far guazzo di più acque: generare confusione
strazio di corpi e di sostanze. -far guerra alle strade: compiere atti di
di rubare e spargere sangue. -far guerra all'occhio, a occhio: combattere
e con poco disegno prefìsso. -far guerra simulata, ricreduta: combattere fiaccamente
la guerra per l'offeso. -far danno. redi, 16-v-322: ringraziamo
lussuria monacata e la superstizione. -far perdere il dominio di sé, rendere furioso
suo'foglie perde. i3-locuz. -far imbiancare o imbiancare qualcuno: metterlo
loro occhi il padre comune. -far di testa propria, sbizzarrirsi. cesari
cui tuttor s'imbruna! -far diventare nero (con riferimento all'uva
pelle pallida le imbrunì il sole. -far annerire (le uve). pisani
nella fonda / cantina di vocadì. -far entrare in una tana. l.
né anche immergendolo negli studi. -far compenetrare, inserire. buonafede, 3-54
si sono morti di fame. -far tribolare; infastidire, molestare. goldoni
debbe avere da imperadore? -far conto che passi vimperatore: non curarsi
che d'oprare ebber talento. -far sorgere, suscitare (una situazione o,
comune alle forche dei gerundi. -far stare in ansia. caro, i-194
., ci costrinse ad impicciolirle. -far socchiudere (gli occhi). pavese
ella non impigli e roda. -far restare intricato. govoni, no:
eterno / dolce impigrisce. -far indugiare, lasciare vagare. d'annunzio
di sangue il suolo impingua. -far crescere di volume, ingrossare (con riferimento
fuoco fatuo impolvera la strada. -far cadere nell'oblio; allontanare nel tempo.
delle numerose strofe per incanto. -far proprio; prendere coscienza. g.
seno di una bianchezza pazzesca. -far penetrare. pindemonte, 145: ché
imprime / forza di melanconico diletto! -far prevalere, imporre (la propria volontà)
le impronta con un anello. -far restare impresso. boiardo, 3-247:
avendolo inargentato salvatore della patria. -far diventare allettante e invitante; cercare di
e nostre opre incammina. -far crescere (una pianta). b
incassato » quel maledetto fiume. -far correre in trincea il tracciato di una
che al sopraggiungere d'un'ape. -far discendere; spingere, lanciare, distendere,
dovrebbero essere i rapporti sociali. -far resistenza, opporsi. caraccio, i-61
mattinale all'alzare della bandiera. -far passare le gomene una sull'altra in
, di capannone a cupola. -far fruttare, trafficare (un capitale).
mi stordisce, m'inebria. -far perdere il lume della ragione, indurre
infinita. 3. locuz. -far venire l'inedia, far morire d'
pace, infiamma l'ombra. -far maturare. carducci, iii-3-274: sotto
/ il vento e la bufera. -far provare bisogno e desiderio di cibi o
cacano via trasformata come vogliono loro. -far sprofondare. giamboni, 251: il
n'entrava ne l'acqua. -far affondare, travolgere fra le onde, nella
/ al retaggio degli onori. -far spendere in abbondanza, far sperperare.
attraverso tutte le galassie dell'universo. -far apparire molto più grande della realtà,
e filar via all'inglese. -far l'inglese: fare l'indifferente; fingere
duro secolo il loro splendore. -far provare un sentimento, infonderlo. pulci
il corpo di gesù cristo. -far apparire maggiore della realtà; esagerare,
principali autori di que'misfatti. -far precedere, preporre. cesari, iii-401
egli innanzi, donò del suo. -far carriera, conseguire prestigio, autorità.
faceva un piacere immenso. -far immigrare, trasferire. genovesi, 3-187
bisognava inoltrare regolare domanda. -far procedere, avviare a destinazione (la
o quanto il suo parlare fatuo. -far diventare saggio (una persona).
che aveva dapprima progettato. -far apparire con piena evidenza, mettere in
sf. ant. sugna, grasso. -far smagrare vinsugna a qualcuno: riempirlo di
e vilipendiosa coll'auricolare. -far credere cosa non vera o esagerata;
far intendere che qualcuno sentiva. -far credere cosa non vera; darla a bere
la causa del fallire. -far apparire insignificante; superare, sopra- vanzare
alcuna non vi si scorgea. -far marcire, infradiciare. b. davanzati
monti le note canzoni di lui. -far entrare, introdurre (una persona).
e muletto fossero d'intesa. -far parte di un accordo; essere convenuto.
altri il pianto a scherno. -far scemare, indebolire. tommaseo, 11-500
aggira, ne fanno meraviglie. -far ruotare. bruno, 3-557: esso
intromette nelle dispute di religione. -far valere; rendere operante. alfieri,
che appartengono ad altri tempi. -far ascoltare. pindemonte, ii-287: eccoti
oratori qui lo straniero invia. -far muovere un esercito o una flotta alla
tante cose poteva insegnarmi. -far venire una persona in invidia altrui:
dal cor m'invola. -far venir meno (un ricordo); offuscare
alla dimane al fianco mio. -far perdere (tempo). campofregoso,
costoro. 3. locuz. -far da lacchè a qualcuno: trattarlo con
sangue che lacrima il vesuvio. -far spuntare (fiori). govoni,
chi più t'ama. -far lama fuori: sfoderare la spada.
/ umide ancor di tempesta? -far evacuare, alleggerire (il ventre).
del pian di pistoia? -far largura: far posto; aprire un varco
significato osceno: organi genitali femminili. -far lasagne: possedere carnalmente, esercitare il
forte verso torre delle battaglie. -far lassa: sguinzagliare i cani dietro alla
cessare la secrezione delle ghiandole mammarie. -far venire il latte alle ginocchia: riuscire insopportabile
il latte ai ginocchi ». -far venire il latte ai gomiti: v.
... lavorata in famiglia. -far funzionare un impianto, regolarne l'attività.
, provederò come potrò. -far legna o legne: raccoglierla o tagliarla
incavo, o di rilievo. -far pigliare il legno; far passare sotto un
stato così fin da bambino. -far dare fuori la lepre: riuscire a far
, e levossi la botte. -far salire dal basso verso l'alto.
non abbandonassimo la battaglia. -far alzare dal letto; svegliare. s
secchio d'acqua dal pozzo. -far emergere dal fondo del mare; recuperare
ch'erano nel tempo suo. -far levata di un simbolo, di un vessillo
ragazzi imparar fa la lezione. -far tesoro di ammaestramenti, esortazioni, suggerimenti
lui un libro chiuso, -far libro: a firenze, scrivere in un
sopra le gabelle del comune. -far libro di più cose: raccoglierle tutte insieme
sozzissime, ov'egli le disfà. -far libro nuovo con qualcuno: iniziare un
. 2. locuz. -far lievo di qualcosa: rifiutarlo, respingerlo
non può far non detto. -far un palmo di lingua: allungare la lingua
fece un palmo di lingua. -far stare la propria lingua: tacere.
stare la sua lingua. -far venire (o correre) l'acquolina alla
poi divenuta la ruffiana. -far sparire dalla scena politica, togliere ogni
per un regalo alle mie nipotine. -far pagare o pagare a qualcuno ventuno (
con tutte quante nostre sottigliezze. -far loggia: tenere riunioni; far capannello.
mancò che logra l'aveva. -far subire lentamente ma continuamente perdite sempre più
periglioso mare di questa nostra vita. -far dileguare, far sparire. latini,
alle farfalle e alle lucciole. -far vedere le lucciole, mille lucciole, più
esposto per guida degli altri. -far lume: con riferimento a persona magrissima
d'ira che fece lume. -far lume e candela a qualcuno: offrire per
/ chi fosse del medesimo lunario. -far lunari o qualche lunario: far disegni a
lupino. 7. locuz. -far dolci i lupini amari: mitigare un
/ lieta la state. -far vibrare uno strumento a corda; pizzicare
in lustre, / 4. locuz. -far le lustre, le belle lustre: usare
non magnificasti la letizia. -far sembrare più lungo. e. cecchi
il male per il male. -far male: procurare dolore, dispiacere, afflizione
ma seccano i coglioni ai galantuomini. -far cadere, attirare, invocare la maledizione
-far spirare, far soffiare (il vento)
s'affacci / manda saluti. -far preparare, far apprestare; far portare.
i ragazzi mandavano il cerchio. -far librare, far volare (l'aquilone)
di miglia la sua luce. -far balenare, emettere (un lampo).
nella stanza piena di sole. -far apparire, rappresentare (un colore).
che aveva tal commissione. -far uscire; comandare d'uscire (a una
e ritengono per uso loro proprio. -far abortire. crescenzi volgar., 5-25
mandò l'anima fuori. -far esalare. tasso, 2-35: venendo
la tua ira, tu iracundo. -far balenare, scagliare. tasso, 20-20
] dal più interno seno. -far scendere, calare. tasso, n-ii-305
i campi bruciati dalla ghiaccia. -far passare inutilmente (un periodo di tempo
un altro paio di maniche. -far le maniche a qualcosa: prolungarla,
. gioco, n. 27. -far vultima mano: giocare per ultimo e
zelo eziandio di chi governa. -far gesù con le mani-, v. gesù
. gesù, n. 2. -far gesù con cento mani: v. gesù
: vale indurlo a rissa. -far fare conoscenza, mettere in relazione una
una donna in sua compagnia. -far stare o restare; tenere in un determinato
uno sproposito regalatoci dagl'innovatori. -far notare, mettere in evidenza; rilevare.
meriti 'l più grande applauso. -far contare, far valere a fini amministrativi.
tagliò. 14. locuz. -far marciare qualcuno: farlo rigare diritto;
. gesù, n. 2. -far le marie: biasimare in forma tale che
un principotto tedesco mediatizzato. -far unire, adoperarsi per far unire in matrimonio
la prima lode nella poesia. -far marte: far guerra. - anche al
parevano abbastanza protetti dal silenzio. -far apparire meno grave (una disgrazia).
pena dovuta a un traditore. -far espiare, affrancare dalle colpe. pascoli
in quel giorno facevano mazzo. -far mazzo di propri salci: andarsene, fare
o essere picchiato) duramente. -far piovere le mele jracide addosso a qualcuno:
le gioie del pensier. -far giungere la vista. dante, inf
si mentova con un sorriso. -far ricordare, far venire in mente.
mercarsi con arti ben più fortunate. -far conseguire, far ottenere, procurare.
cino, iii-100-30: chi mi facesse -far pur una morte, / merzé faria e
di nobili passioni col loro specchio. -far salire il mercurio: infondere fiducia,
a messa co'tegoli. -far dire o celebrare una messa per qualcuno:
come la mestola nella pignatta. -far tenere a qualcuno la mestola degli affari'.
mette in su le vivande. -far sfociare, riversare una massa d'acqua
metteremo in un caffè lì vicino. -far salire a cavallo. bocchineri, 1-9
, gli condussono in prato. -far sedere, fare accomodare una persona.
mettersi in una purga reffrigerante. -far apparire, mostrare una persona (o,
dall'anno 1527 all'anno 1530. -far cadere, far convergere (il discorso)
figliuolo tutta questa vacante. -far gravare una tassa, un tributo; esigerne
la pace, a benedir. -far recapitare, far pervenire, inoltrare (una
e mettono in diversi luoghi. -far navigare, dirigere (un'imbarcazione).
ha tra le mani. -far fare una brutta fine a una persona.
essere svelto e infaticabile camminatore. -far parere sterminate le miglia: importunare a
che non ne aveva prima. -far parte di un gruppo numericamente inferiore rispetto
/ né il sospettar minora. -far apparire o rendere meno grave; attenuare,
loro ambizione si minuisca punto. -far apparire meno grave (una colpa);
essa [nella lattuga]. -far confluire, immettere. - anche al figur
calpestati sotto le ugne dei cavalli. -far viluppo, avvilupparsi. forteguerri, 4-83
la fronte del re de're. -far misteri-, assumere un atteggiamento riservato,
tanti milioni di uomini. -far combattere, opporre in battaglia. f
il debito fa 'l mobile. -far tesoro. fazio, 11-43: giovin
impressione di essa cavità. -far aderire una materia plasmabile a una superficie
ondeggiamento del suo passo. -far vibrare. borgese, 6-35: era
dà molestia ogni altra persona. -far del male, ferire, colpire.
scrivendo vi inimicate la invidia. -far molestia: fare del male.
vi si sente spinto. -far saltar su qualcuno come una molla:
mano e ai suoi incoraggiamenti. -far scattare la molla: reagire prontamente è
di tanti altri infusori. -far riprodurre, favorire la nascita e lo
essere l'anima del poeta. -far correre una moneta: metterla in circolazione.
congegno). 42. locuz. -far montare i fumi o le chiare a
, saltare in collera '. -far montare in cielo qualcuno: contribuire in
-far montare la luna a qualcuno: v.
n. 21. -far montare la mosca al naso a qualcuno:
si parli di quanto occorse. -far cadere in prescrizione, far dimenticare.
tutti quanti fare un monte. -far essere qualcuno piano di monte: abbassarne
fam'esser pian di monte. -far tornare, voltare un fiume al monte:
monte ornai si metta. -far giungere a una condizione di privilegio,
gli valse quattro more gelse. -far venire per sedere le more: credere di
galoppo e di buon trotto. -far spirare più o meno intensamente (i
moria, da pestilenza. -far vedere la morte a qualcuno: ridurlo in
malattia e la fame. -far sentire o rendere qualcuno disincantato, privandolo
moscerino e ingoiano il cammello. -far montare, venire, saltare il moscerino sul
, pregato dal figliuolo. -far vedere minacciosamente, con atteggiamento aggressivo e
indice perché mostra le cose. -far visitare o percorrere un luogo, in funzione
grazia mi ti mostra? -far visitare da un medico. carducci,
attorno al padrone si rappresenta. -far avvenire, operare un miracolo, un
-far rilevare o costituire la causa per far
piagato e morto il crocifisso iddio. -far presagire, far prevedere. petrarca,
che mostrasse i suoi titoli. -far valere (un diritto, le proprie ragioni
a voi sul territorio romano. -far presumere una determinata condizione. libro di
a'francesi il possesso di brissach. -far motivo: prendere un provvedimento.
in mille appetiti e desideri. -far moto: far cenno. bacchelli,
mettere in moto gli avvocati. -far circolare (la moneta). belloni
ancor che paia altrui disordinato. -far qualche movimento: suscitare interesse, attenzione
a mozzarle: tace. -far diminuire di valore, di importanza;
colà 'n testa di scala? -far fare mula di medico a qualcuno: non
a chi non spedisce di sonantibus. -far nuove borgie alle mule', fare spese superflue
mulinerà un pezzo come foglie. -far dileguare (un suono, un rumore)
e mandava innanzi il re. -far funzionare, mettere in azione, in movimento
redini e il cavallo scappò. -far ondeggiare o oscillare; agitare con un
'l rende a la terra. -far scuotere violentemente (con un moto sismico
siero di latte depurato. -far slogare, far lussare. crescenzi volgar
destrier con lento passo. -far venire, convocare (una persona da un
candide / nel sangue di gesù. -far volgere a un determinato fine. dante
. nemmeno muoveva il respiro. -far risonare, far echeggiare cupamente, far
che lo muovono le parole. -far recedere da un'opinione, da un proposito
d'amore a morte move. -far liquefare, intaccare. cellini, 573
la pelle dell'oro. -far esalare (un odore). marchetti
che modo vai? ». -far muovere la lingua di qualcuno: darglil'occasione
di orare per lui. -far decadere qualcuno da una carica, rimuoverlo
cadde la stanca man! -far conoscere in una visione mistica. 5
dato la luce. -far crescere, far spuntare, far germogliare
la gallina: v. uovo. -far nascere qualche fungo: v. fungo,
armadio o in una soffitta. -far appostare in agguato qualcuno. ariosto,
azzurre luci, un giorno. -far dimenticare completamente un fatto, un discorso
trasformarlo in una forza razionale. -far trattare la natura: v. trattare.
sull'acque vicino a'lidi. -far procedere, condurre a effetto (un piano
. bigio2, n. 2. -far del bianco nero (e del nero bianco
ched è sottile e fina. -far venire il mal di nervi', essere estrema-
. fare1, n. 62. -far niente, dolce far niente: v.
facendo dondolare la seggiola. -far dondolare, cullare. fanzini, ii-687
forza e maestosa bellezza nobilitarono. -far apparire più gradevole o più dignitoso un
cogli arcani del trascendentale. -far assurgere a una dignità, a un'importanza
per candore e bianchezza. -far apparire più prezioso un materiale attraverso l'
'. 2. locuz. -far venire la barba di noè: annoiare
un ritaglio dove è nominato. -far comparire nella leggenda di una moneta.
messi sulle note e cantati. -far nota di qualcosa: menzionare, includere
si fa notte avanti sera. -far venire notte: protrarre la veglia, fare
carcere e quel periodo guerresco. -far ricordare, ricondurre alla memoria (anche
numerare degli abitanti del porto. -far decorrere da un tempo determinato. bibbia
aa ogne mover d'anca. -far libro nuovo con qualcuno: v. libro
con un po'di caprino. -far prosperare, rendere rigoglioso (con riferimento
n'andò fra nuvolo e sereno. -far credere che il nuvolo sia sereno: dare
tenea le luci fisse. -far dimenticare, cancellare il ricordo. ghirardacci
altre in oblivione lasciassero. -far obliare, far dimenticare. rime anonime
] e non osservate. -far apparire maggiori le cose senza occhiali'.
/ un occhio così fatto. -far fare a qualcuno occhi pazzi', fargli perdere
del tutto le sia ribelle. -far travisare o non intendere rettamente. sarpi
ciascun ricusa e scappa. -far cessare inimicizie e avversioni. bisticci,
consentire alle cose ragionevoli. -far capire (con riferimento a un soggetto
per loro olio da bachi. -far guarire dopo gli oli santi: essere così
. macchia1, n. 15. -far tenere l'olio a qualcuno: farlo stare
ombrarla, non gli mancavano. -far dimenticare. emiliani-giudici, ii-49: garbava
l'azzurro dal morello. -far apparire più scuro. lomazzi, 4-ii-203
inchino e la man baciole. -far scuotere gli omeri', suscitare reazioni di
panni da mantelli e veste. -far aumentare di prestigio (un titolo).
fratelli e le sorelle. -far apparire non sconveniente, non indecente;
del doveroso o convenevole. -far l'onesta da campi: ostentare un falso
opera al veneno in italia. -far agire, muovere. ariosto, 18-189
altera e guasta l'operato. -far agire, far funzionare. tasso,
di pensiero nel primo architetto. -far funzionare, mettere in moto. m
per opporli alle truppe estensi. -far gareggiare. baldi, i-184: avito
opprimerlo nella sua faccia. -far scadere nella considerazione, nel concetto di
s'è fatto! '. -far parere le ore minuti: riuscire a dare
ora fa: essere battuto duramente. -far sentire a qualcuno che ora fa: percuoterlo
, fiorenza, il vedi. -far bocca d'or duolo: protendere le labbra
pittura 'da vendere '. -far venire, chiamare un'autopubblica * 0
dànno ai pavimenti i muratori. -far tornare indietro l'orinolo: concedere un
ne'mercanti e ne'contratti. -far progredire eticamente (una società, una
d'ogni bene e la pace. -far apparire in tutto lo splendore che è
potè aquistar tesoroj che non potè oro -far lui valoroso. dante, inf.,
il suo * chronicon '. -far notare con insistenza. foscolo, xiv-331
e la perfezion di fine. -far credere o cercare di far credere o voler
quattro e quattr'otto. -far di quattro e d'otto: stare in
riprendere la fuga come delinquenti? -far sì che cessi ogni guerra. serafino
laggiù a rimetter le paci. -far cessare la guerra. compagni, 2-6
si risolve e s'assicura. -far pagare il fio: v. fio1,
s'aggirò come un paleo. -far ballare come il paleo: v. ballare
. ballare, n. 6. -far girare qualcuno come un paleo: imporgli
al colpo una minor superficie. -far palla corta: fallire in un tentativo.
a più d'uno. -far oscillare le membra con gesti armoniosi.
capita sempre a pallino. -far girare il pallino a qualcuno: irritarlo.
la porta in palma di mano! -far prosperare rigogliosamente. sbarbaro, 4-41:
in capo all'anno al forno. -far mangiare a qualcuno il pan pentito: farlo
casa la versiera non si caccia. -far vivere il pane: fare che ce ne
confronto alla condizione di carcerato. -far andare qualcosa in paradiso: aumentarne vertiginosamente
giudice di pareggiarla con la pena. -far scontare un torto o un'ingiustizia,
pareggi e torni all'equilibrio. -far pari; non avere né debiti né crediti
morto, n. 61. -far parlare, far parlare di sé: destare
di far parlare il paese! -far parlare un morto: v. morto,
piccolo e misero manifestamente dimostra. -far conoscere, comunicare, informare. fausto
, e stettono buon pezzo. -far aprire le acque del mare (con riferimento
con la testa di gatto. -far nascere. mattioli [dioscoride],
partoriscono assai piacevole concento. -far originare. alberto campense, ii-128:
che poi genera l'anima. -far nascere a vita spirituale, convertire.
che se sta 5elatamente. -far parvenza', dimostrare pubblicamente. dante
/ il mio dispetto pasci. -far godere sessualmente. sercambi, 2-i-133:
e poscia / gli addormentati ancide. -far uso nel processo fisiologico. delminio,
buoni o d ^ appressarsi. -far attraversare, condurre sull'altra riva di
tibia chi il cembalo. -far muovere lentamente un mezzo di locomozione.
passeggio stretta al braccio. -far apparire, far figurare (un personaggio
soffrirla abitualmente, vivere in indigenza. -far patire la fame: far vivere in condizioni
cose mal concepite, mal fondate. -far patire: provocare dolore fisico (unamalattia)
s'era gettato sul fratello. -far battere a qualcuno il pavimento con la
la terra non lo succi. -far parte della pavimentazione di un edificio.
azzurre bandiere su le tre penne. -far l'uomo alla penna: mandare un uomo
che dalla mente generate. -far camminare la penna: scrivere. svevo
a quel modo la penna. -far della penna carro: fare le cose a
prendere cura di sé). -far pensare: suscitare dubbi, inquietudini,
restare accanto ad alice. -far stare in pensiero: causare apprensione.
male. 5. locuz. -far mangiare a qualcuno il pan pentito;
. pane1, n. 17. -far pentito qualcuno: indurlo a provare rincrescimento.
di pepe della sandra. -far pepe: unire i polpastrelli delle dita in
: apparire fiacco, debole. -far la pera a qualcuno: arrecargli pregiudizio
antica / la man percote. -far scorrere l'arco sulla corda. chiabrera
perpetuare il ricordo dell'olimpo. -far funzionare ininterrottamente. f. lana,
seppellita da chissà mai quanto! -far rivivere uno stile, una cultura con l'
distenda un perseguir feroce. -far fuggire, scacciare, disperdere. foscolo
si pesca a lenza. -far vedere pescare col gufo: far credere cose
poeta, il miglior educatore? -far sentire il peso di qualcosa: fame avvertire
pesta e lo strisciapiedi. -far rientrare nella pesta: far rientrare in
... e da piangere. -far secernere lacrime (in seguito a un'irritazione
cielo 7tutto velato a nero. -far depositare la rugiada. filicaia, 2-2-56
ad uso di guerriera mazza. -far scomparire alla vista, con la propria,
e i formaggi del suo paese. -far pubblicare. baldini, 9-171: pascoli
un numero grandissimo di banche. -far fallire un progetto, un'iniziativa.
goti due bei parentadi. -far inclinare verso una certa opinione. baldini
sorrisi / d'intenti visi. -far diventare una persona o il suo volto di
gadner lo può piombare nella costernazione. -far cadere (nelle tenebre). carducci
piombar bologna nelle tenebre. -far precipitare in uno stato di grave crisi.
scialbo ciel parea piovesse foco. -far cadere la manna (secondo il racconto
e dato pane celeste. -far soffiare dall'alto. dante, inf
piova gran danzica e tripoli. -far crescere in gran numero. belli,
guerra senza le schioppettate? -far pisciare: eccitare sessualmente una donna (
e placò il fer sembiante. -far diventare calmo (il mare).
away » di lawrence. -far assumere un'espressione determinata. guglielmotti,
miseria ereditaria, inguaribile. -far esistere. graf, 5-863: se
nell'acquisto d'una fortezza. -far apparire più lucente; abbellire. bandello
-anche: fare il galante. -far ridere i polli: comportarsi in modo
la potevi fare, no? -far tremare, scuotere, sgangherare i poli:
, se pretendono di sopraporglisi. -far pompa di sé: essere in bella mostra
mani tagliando l'aria in croce. -far indossare, aiutare o costringere qualcuno a
sì che gli sproni non sonassero. -far riposare (il corpo, le membra)
questo importantissimo e gravissimo maneggio. -far risalire a una data, a un periodo
, tanto meno veloci. -far giungere alle orecchie un suono, alle
che li temporali portano. -far guadagnare una determinata somma di denaro (
lei. girammo a zonzo. -far venire a vivere con sé. jahier
, li debiano portare ligati. -far andare o venire, mandare, indurre a
possiamo fallire a buon porto. -far naufragio, naufragare in porto; rompere
tutte le sue speranze. -far ottenere un buon risultato. inghilfredi,
che non le vie letterarie. -far progredire in modo soddisfacente; sistemare efficacemente
ha posato il volo. -far cadere una particella del discorso. gigli
la perderebbe nel corso. -far l'ufficio di recapitare la corrispondenza.
leggier corso anticipar co'piedi. -far camminare per le poste: far compierel'atto
la faceva per le poste. -far correre per le poste qualcuno: mettere in
bel viso di monna lauretta sua. -far correre le poste a qualcosa: fame oggetto
di far posto agli altri. -far posto a qualcosa: dimostrare interesse nei
precipiterò tutta questa facciata. -far ribaltare un veicolo. g. brasavola
supposizioni offensive, come feci. -far andare a cadere (l'argomento di un
mostravan d'aver la cacarella. -far ridere, far stomacare le predelle: provocare
una predica e un sermone? -far lato alla predica: restringersi; fare spazio
che bastasse a una salsa. -far uscire dagli occhi (le lacrime).
nel deserto, preparando le vie. -far presagire. g. bassani,
, come gli aveano richiesto. -far apparire in sogno, in visione.
l'occulte scelleraggini le aperse. -far comparire dinanzi per magia. castelvetro,
, 3-i-557: da un pezzo dico: -far da concime - / ma poi,
al disgiungimento da napoli. -far valere i propri diritti su un'eredità.
principieremo mai la nostra vita. -far iniziare da una data o da un evento
, condurre nella loro sentenza. -far assumere una certa denominazione. g.
per mangiar di nuovo. -far insorgere una malattia o un malessere (un
supremo dell'esercito italico. -far indire o convocare. tortora, iii-177
potè pure contare uomini imprudentissimi. -far vedere troppo spesso, con eccessiva insistenza.
film d'interesse locale. -far mostra del proprio corpo; offrirsi. -anche
che li produsse alla luce. -far giungere a una condizione spirituale, spingere
di leucotoen produtta da febo. -far derivare. -in partic., con riferimento
piramide, l'aria dall'ottedra. -far risalire. c. campana, iv-77
ormai per arrivare ». -far prevedere, lasciar presupporre determinati sviluppi e
o si sente tentato. -far presentire, indurre a prevedere determinati sviluppi
che avevo proffilati da ritto. -far assumere la forma o il profilo voluto.
il presente e provvedo al futuro. -far fruttare un bene spirituale o morale.
affogata e danneggiata dall'acque. -far precipitare. bontempi, 1-1-8:
con quello ramo prof fondono. -far affogare, lasciare affogare. s
salvarmi da una rovina assoluta. -far sì che sopraggiunga con lentezza (la morte
quell'età in tutto il mondo. -far prevedere una condizione atmosferica; lasciar presagire
e grandezza non più vista. -far temere un pericolo, indurre a prevedere
e fa promuovere qualunque pelandrone. -far progredire nella considerazione, nella stima.
ne accaparrano le opere. -far ascendere a una condizione migliore (in
si davan lietamente la morte. -far progredire una disciplina di studi o la conoscenza
videsi intorno i figli. -far sopravvivere nella propria discendenza, in uno
tra i contadini analfabeti. -far giungere in possesso del maggior numero possibile
propagare i fogli di mazzini. -far conoscere i pregi di qualcosa, i meriti
tuttora buccinando per la penisola. -far nascere nuovi adepti. cesarotti, i-xxxiv-65
la sua prudente condotta. -far durare ancora; continuare. d'annunzio
amare lagrime de'falli commessi. -far cadere lungo disteso; stendere a terra
prostese della terra 1 regi. -far vivere prono. d. bartoli,
colla data di firenze. -far presagire un evento futuro. allegri,
protrae il dì tra i gotti. -far perdurare determinate condizioni fino a una certa
ribollimento drammatico dell'ottocento. -far sembrare un intervallo di tempo più lungo
dalla romana giustizia terminate. -far incollerire dio. musso, 17
a sequestrarci il camion. -far infuriare una belva. giuglaris, 375
d'intesa del becerume circostante. -far accadere sperimentalmente un fenomeno. cattaneo
e 'l suo corso. -far fronte a bisogni, soddisfarli; sopperire a
addirittura sui pruni, lui. -far fiore i pruni in mano a qualcuno:
adoprano in prò della repubblica. -far sapere ad altri, divulgare, propalare.
. piazza, n. 26. -far pulito: fare le cose per bene.
le piante prima di abbatterle. -far pulito qualcuno: lavarlo, riassettargli gli
lo scettro del re vittorio emanuele. -far punta in un dato luogo: terminare in
per disincagliare o sospingere una nave. -far puntone: far forza. cinelli,
di vormazia alcune compagnie di soldati. -far soffrire a qualcuno le pene del purgatorio:
e puzzo ancora di mondano? -far sospettare l'appartenenza a una categoria infamante
botanici. 11. locuz. -far fare puzzo: incendiare, ridurre in
con mangiare pocchi bocconi d'insalata. -far cessare, far terminare, interrompere o diminuire
è d'onor farsi erede. -far riposare. poliziano, st.,
temperare e refrigerare i liquidi. -far diminuire, far rallentare (il battito del
rimasto 4 lice '. -far precipitare dall'alto. bracciolini, 2-15-12
cosa di buon da mangiare. -far tornare d'accordo, riconciliare. nievo
procedimenti mi raccapricciano tuttora. -far rabbrividire (una sensazione). d'
cuore le restò prode. -far rizzare i capelli. niccolò da correggio
amor ch'inverso noi discende? -far scintillare gli occhi (per ira, sdegno
che laove vera ragione racende. -far di nuovo innamorare o eccitare di nuovo
non si fosser difesi. -far nuovamente scorrere il sangue nelle vene a
racchetare la tumultua- zione. -far cessare un rumore, un suono, un
farla ricomparire a nostro talento. -far convergere. dante, inf, 18-18
sagge / intenderne i costumi. -far accostare a sé, sotto un riparo comune
donna a cu'ti mando. -far assumere come garzone presso un artigiano o
raccomando, egli informava domane. -far dipendere il buon esito di un'azione dall'
ingannò il suo comune. -far agire, rappresentare un personaggio in un'
che fa per se medesimo. -far cadere, eliminare o sollecitare a eliminare
aggiunse del proprio una seconda parte. -far toccare, unire due parti di uno stesso
giudice con apparato di scempi. -far cessare lo sbattimento delle ali. poliziano
purificarla, di raddolcirla. -far diminuire l'acidità dei fluidi del corpo
bot- tiglier d'acque gelate. -far regredire un processo morboso. dino da
coll'onda castalia il mare. -far diventare più temperato il clima. stampa
con molta confusione sdoppiare e raddoppiare le -far aumentare molto di valore. giuglaris,
sol raddoppia ognor più l'ombre. -far aumentare considerevolmente di volume. giuliani,
splendore e raddiava la luce. -far diffondere la luce da una fonte luminosa
or lo rivome or lo raffonda. -far precipitare, inabissare. g. b
numero con numero rafronto. -far combaciare parti. g. p.
robuto e fa grandissimo strepito. -far roteare, far vorticare in aria (un
/ or qua or là. -far svoltare, deviare (un cavallo).
nel raggirare de'cambi. -far funzionare gli scambi commerciali. f.
da farvi giuocare lo spirito. -far passare per la mente, indurre (un
non basta a rallegrarla. -far felice, far contento. g.
o da rallegrare l'ingegno. -far trascorrere o aiutare a trascorrere piacevolmente un
mare entro la insenatura. -far diventare o far apparire più luminoso;
delle nostre nonne. -far fiorire. foscolo, i-655: ma
io le rallento al seno. -far uscire, far erompere. rusconi,
languidamente fino a morire. -far ritardare. d'annunzio, ii-183:
l'estate su i mari. -far evolvere meno precipitosamente. manzoni, fermo
ingegno, rallenta l'intendimento. -far procedere meno speditamente. varchi, 18-2-118
queste bocche di ramarro? -far della mosca baco ramarro: ingigantire un
e stendilo in un cencio. -far rinvenire con l'acqua. redi,
farsi che rammorbidir ugualmente la terra. -far apparire più comodo e accogliente il letto.
conosce o che non le merita. -far saltare delle ranocchie: indurre qualcuno ad
possedere quanto ha loro rapito. -far perdere a un paese il dominio su un
rapìa da questo suolo. -far diffondere (un profumo). socci
parole esotiche che rapivano nino. -far giungere una persona a uno stato di
era molto aggravato di peccati. -far precipitare all'inferno, alla dannazione eterna
che al partir mi diede. -far svanire dalla mente o da un sogno.
solo dada sua libera volontà. -far trascorrere molto velocemente il tempo (un'
stando o camminando, rappresentargli. -far incontrare, mettere in contatto. s
per agguantare il milione. -far riscontrare. ricettario fiorentino, 56:
che i sensi rappresentano. -far sorgere nella mente un'immagine; raffigurare
rareface- vano i pedoni. -far diminuire, ridurre di quantità o di consistenza
colle gambe e col cervello. -far raggrinzire. moravia, i-618: il
; che pare un ravanello. -far piantare ravanelli nel proprio orto: farsi
papa dichiarò re desiderio. -far rientrare, risospingere nel gregge (un animale
glielo vo'far vedere. -far ritornare nel favore di un potente.
una turba di reduci disoccupati. -far nascere, far sorgere (una speranza)
in modo che par suo. -far arrivare (una merce). g
pur recava clamor nuove parole. -far giungere alle orecchie un suono, alle narici
il vento a tratti reca? -far sorgere il giorno, la luce.
e si reca a lento foco. -far penetrare. crescenzi volgar., 5-19
egl'intende ch'è un recere! -far recere il fiele: far sfogare la rabbia
ignominiose recere il fiele. -far recere la minestra: punire duramente per
il bordo a uno spiro. -far inclinare. carducci, iii-7-354: la
sf. ant. ricevuta, quietanza. -far refidanda al piatto: svuotarlo completamente mangiandone
sommarsi geometri camente. -far fronte a un impegno, a un'incombenza
del corpo de la calce. -far defluire, scaricare (l'acqua).
strana e dolce melodia rendendo. -far giungere un suono (l'eco).
gli squarciò la strozza. -far concordare un numero o un genere grammaticale
macchina di un organo. -far somigliare o far ricordare nell'aspetto qualcuno
tant'anima e movimento. -far apparire, mettere in mostra, in evidenza
le spore del possibile! -far apparire, far vedere o mostrare qualcuno
ripresso e l'importuna sete. -far cessare. galileo, 4-2-116: non
, c'è da restare. -far restare bugiardo: sbugiardare. caro
da principio furono stabilite. -far nuovamente coincidere, mediante una riforma del
, ora in altro modo variando. -far ammassare in uno spazio ridotto; stipare.
passare i ponti o gli argini. -far apparire piccolo o più piccolo; annullare,
suo spazio il cerchio ardente. -far diventare un abito o un capo di vestiario
nel caso fosse troppo liquida. -far rinsecchire. ariosto, 15-3: questo
lo fa mediante la siccità. -far contrarre. caviceo, 1-158: il
, non fanno più giuoco. -far dimagrire. boccaccio, vin-2-154: pongono
in pochi dì si spacciò. -far coagulare, far rapprendere, condensare,
mai sempre / vogliate consumarvi. -far regredire la manifestazione di uno stato d'
che tira a ristringere. -far rimborsare, far saldare un debito.
solo termine di due anni. -far durare di meno. sacchi, 1-7-9
una zona più riparata. -far arretrare una linea di difesa da posizioni
nuove dell'altro mondo? -far rinvenire, rianimare; far ritornare i sensi
vi mandarono le prime colonie. -far apparire di nuovo bello un volto.
specialmente da jean paulhan. -far considerare con simpatia. moretti, ii-734
far buon abito ai costumi. -far ritornare a un più alto grado di civiltà
ogni vittima la vampa. -far risaltare un colore; esaltare un sapore.
di questa branca dell'arte figurativa. -far crescere nella stima, nell'opinione altrui;
togliesse da quella vita oziosa. -far tornare a godere di un beneficio.
parete mentre riappoggiava il ricevitore. -far posare un velivolo. del giudice
stamane che m'ha riavuto. -far sì che lo spirito, l'anima riacquistino
piaghe, ripara le perdite. -far stringere (i pori). crescenzi
questo mondo il non riflettere. -far comprendere il significato di un sogno.
fiumi, luci, ombre. -far comprendere (anche in relazione con una
, siamo tolti a sospetto. -far credere qualcosa (in relazione con una