manifesta nella luce che la sovrasta un'iridescenza -e proviamo un peso. 6
tra lingua istituita, che è strutturata -e le lingue sussidiarie, pseudo-lingue, che
: -ancor io mi voglio dormir qui. -e 'l dirlo, lo spogliarsi e l'
mi dice-ah! sei tu! -e mi dà una buona insaccata nelle spalle e
de marchi, i-369: -si dice -e io ripeto la cosa senza insaponarla -che
inschidionar l'amico... -e disarmato, aggiungi... - e
. i. nelli, iii-211: -e che si dice costì? -le migliori
idiotismi e la sincopi effeminate d'un dialetto -e sia pure il migliore - d'italia
sa dove va a finire. -e la guardò di nuovo fisso, ma lei
intrigante. patrizi, 721: -e a me pare d'essere assai più cortese
né sarà mai altro che un mercato -e de'più turpi -un mercato d'anime
buon umore. vittorini, 8-137: -e quest'intruglio a quest'ora?
, quando c'è tanto sentiero! -e tirava la briglia dall'altra parte;
di che si trattava. quella inuzzolì: -e perché non mandate me?
,... or è venticinque anni -e non temo che la data m'invecchi
fisso, invelenito. pirandello, 5-625: -e li vorresti pubblicare su le grazie?
: il colonnello mi guardò sorridendo: -e allora? -disse, invitante. moravia,
-via, raccontami qualcosa di te, -e per invogliarlo a parlare gli fece una
cose che è utile sapere, perché volgarizzate -e involgarite -come sono, hanno cessato da
ionico, frigio, eolio, lidio, -e dei loro intermedi, -ipodorico, iperdorico
ionico, frigio, eolio, lidio, -e dei loro intermedi, -ipodorico,
ironice, da ironìcus col sufi, avverbiale -e . irònico (ant. irrònico)
traversata e di tutta l'avventura continentale -e riacquistano il passo degli aborigeni sulla loro
irrefrenato, oltre lo sguardo / dell'uomo -e tu lo fissi. 3
che il tasso non essendo affatto matto -e tutta la sua corrispondenza di quel tempo lo
figlia, riconciliazione di lei col marito, -e la maniera di evitare fastidi gravi.
, che tu parli come un ragazzo. -e poco dopo si vide come e quanto
negli ambienti ebraici e in quelli aconfessionali -e , recentemente, anche in quelli ecumenici
-lascia che di te parlino gli altri. -e certamente lascio che ne parlino, quando
di breme, 85: -e per ciò fare v'andate a chiudere in
feste / della valle del belbo '-e che la dicano / quei di candii »
l'ultimo morso [della fortuna] -e mai null'altro laccio, / ond'io
ché nullo mal dilaccia / si '1 menerà -e smenerà laccia. fiore, 149-2:
pure ho risposto. cassola, 2-416: -e che ci sei andato a fare a
, deggio dirvi una verità lagrimosa. -e che cosa? -non ho tanto danaro
italiano-russo, caffi, che sa le cose -e molte cose. calvino, 2-161:
freschezza tutto è caratteristicamente 'lamartiniano '-e nessuno ne ha ereditato il segreto.
? -mantiensi più ch'ella può. -e panta mia cognata? -su le grazie.
vorrebbe darti una coltellata nel volto. -e que'rispon- dea: -..
angoscia e di rabbia: -moeuri minga! -e poi non udimmo più nulla.
per la prima volta languida, cedevole, -e il corpo aveva una grazia nuova,
fero languire / e toltogli il gioire -e tutto bene. petrarca, 224-2: una
: / -il pare un lardaiuolo! -e ciaffi e messi / pizzegamorti e mulinar da
bandiera: / -saldo! -diceva -e non sia che si mova. / saldo
noi -alungiare, / lassastine, padre, -e a coi? - / ai figliuoli
i sopraccigli / e ti profumi! -e tu lo servi sempre / in lascivie conviti
la patria de'sommi, l'italia -e non mi sono nodrito del suo latte.
/ rendo aunore -laudore -in core -e 'n visagio / per tal coragio -non cagio
le membra mutate / in lauro: -e queste -disse -goder mi giova. soderini
lavato era stampato / per sempre -e nel ricordo. pavese, 6-11: aveva
.. / troppo galbato. -e sa, son lazzaròle. soffici, i-49
sm. e f. (plur. -e ). cerimonia corrispondente al baciamano (
matutini. gr azzini, 4-479: -e dove vuoi andare, se è lecito?
legasalviétta, sm. (plur. -e ). anello di materiale vario (
di coscienza fu superata -necessità fa legge -e l'angiolina, alle mansioni normali di
fatta la vicitazione, disse messer ridolfo: -e che ci hai fatto a bologna?
per esserne ricambiati. cassola, 1-40: -e smettetela di darvi del lei, -esclamò
, senza canti, la campagna. -e che cos'è il canto, se non
-lenta quel figliuolo, razza di cane. -e nel tempo stesso un colpo furioso sul
, 6-514: -bello artieoi davvero! -e come scritti! / con che lepor di
gusto del paese. borgese, 1-149: -e , di', che cosa ai mangiato
-quando, prima? -quando era libera. -e aggiunse: -mara, mi dica una
. bontempelli, ii-935: -guarda! -e con la mano libera additava. comisso
da te generato... -e detto questo, si rivolse alla donna e
colei che alcuno in sogno piange lontana -e tu gli dormi florida moglie accanto -o
tasso, 2-52: abbian vita -respose -e libertade, / e nulla a tanto
. s. maffei, 193: -e gioca tutto a libro aperto. / -e
-e gioca tutto a libro aperto. / -e gli altri a libro chiuso? -
cosa abbastanza bella per esser mia! -e da questo a pensare: mia è
. papini, iv-1136: questi gastigamatti -e talora gastigasavi -non furon mai troppo accetti
nella mente. varchi, v-45: -e [come direste voi fiorentini] quello
aspetti a fare il tuo dovere? -e di grazia, quale dovrebbe essere,
, gridò: -son tornati i giardinieri! -e suonò la lira. -per
un vecchio per sagrificarmi in tal modo. -e non dev'essere sagrificata e si farà
un ristorante? che rara pensata! -e chiamiamolo albergo e ristorante. -con
deriva. arlia, 321: -e poi tu hai a sapere che la guerra
qé del proenzalesco / no m'acresco: -e fora cosa nova, / q'om
scritto, / ti manda quell'afflitto -e sventurato, / che vive desperato -in vita
obscura, / lontan da tua figura -e di tua vita. pallavicino, 6-1-272
voluto s. venanzio -disse tra sé tatorino -e , sbadigliando allungò il testone come un
, sm. plur. (femm. -e ). formula di cortesia (
il fratello che aborri... -e adunque quante siam qui eravamo losche allora?
dona a lui, signore, - / -e la luce perpetua l'allieti - /
5-93: tutto per nulla, dunque? -e le candele / romane, a san
signor generale e accettate questo per bere -e così parlando gli cacciò in mano un bellissimo
pareva un'altra lumacona come il marito -e pensa che questo signore vorrà certo il
pensiero ch'ero, là, nella radura -e la vidi. -toccare la
mio giudizio. fagiuoli, xi-31: -e se vuoi farti un uomo e bene e
mati e a tempi no bene savii -e quisti s'apellano lunatichi. bibbia volgar
mati e a tempi no bene savii -e quisti s'apellano lunatichi. fasciculo di
.. bisogna pure ch'io le acconci -e si fanno per lettere; e si
e, con vostra licenza... -e permissione! vieni al fatto, lungagnola
a dire di caolo o di paste? -e di pane scusso inzuppato nel brodo lungo
in quale parte / mi meni? -e que'rispose: -al tuo disio. -
mio padre. -egli è desso. -e che faremo? / -entra tu in casa
lusca. d'annunzio, iv-2-1008: -e mi pare che da un occhio sia
cun ki l'antico serpente / già pillando -e per onnia losengando, / ké li
volesse dir poesia attraverso virgilio o dante -e tanto meno per virtù del petrarca o
. d'annunzio, iv-1-1018: -e se io morissi? -egli ripetè senza sorridere
non son che lezzi. / -e giuochi, e vezzi, e lezzi,
spalancò le porte. / -entrate! -e si mostrò roma immortale. / allor allor
! malis simo! / -e pur parea che dovesse esser molta. /
pur parea che dovesse esser molta. / -e pareva anche a me, padron
scala, e mi scontro col vecchio. -e gisella? -mah, - dice
gli mostrò una macchia sull'avambraccio: -e questo è niente; devi vedere che
intersecate, frastagliate, avvivate e adornate -e spesso anco inter rotte e
scannare sua figlia... -e il nostro giorgetto qual parte rappresentava in quella
levat'una macina d'in sul cuore. -e a me d'in sull'anima.
sf. (plur. ant. anche -e ). donna che ha concepito e
soddisfatti -ci rifugiamo in essa -ci installiamo -e non andiamo più oltre - ci rimettiamo
ch'è mezza santa... / -e l'altro mezzo diavola. / -ben
: altra ragion qui non mi trasse -e certo / venuto non sarei, / se
dico che voi mi fate maravigliare. -e io vi dico che voi sareste buono per
la quietina, e insieme arrossì. -e ci ha magnano per tutto -ribattè l'
dopo due anni quel caro paese là -e additava la sponda lombarda -mi siete venuto in
. mazzini, 60-283: devo ringraziarvi -e v'ho già ringraziato molto col core
foglie qui è una fanciullezza ancora allegra -e son tutti in fiore: cartocci bianchi
è proprio di mano sua: strano! -e di chi dovrebbe essere? - senza
impetrassero grazia. calvino, 72: -e medardo? e medardo? -m'interrogava
d'un quattrino ad un altare. -e che malasin paghereste voi - disse allotta
adesso? d'annunzio, iii-1-822: -e noi? come siam noi qui rimase /
-dopo l'attuale convalescenza dei liricini malazzati -e non è detto che non s'abbia
7-635: -anche tu? -proruppe. -e temi niente niente che ti prenda la
solo per ridere. alfieri, 1-61: -e tebe / non biasmeria la fraude?
6-82: -peccato! -esclamava un altro. -e il povero faluca che ha avuto il
metteva a gridar: -hop! hop! -e menava male dettamente la frusta
dove stava seduta affettando un abbandono sentimentale -e non ci riusciva una maledetta, poiché
dati sentimenti. l'individuo li valuta -e nel caso speciale, considerando le relazioni
/ di qualche strega? -guarda! / -e d'una maliarda? / -uhibò,
m'asalglia / lo mal che malglia -e frangiesi non pare. f.
modo, ecco! cassola, 3-150: -e dopo il cinema? non mi dirai
immaginavo d'essere io l'arciprete; quando -e fu certo opera del maligno -per davvero
'con dissimilazione di -l-in - » -e passaggio di e ad a per incrocio con
prima di spenderli... guardami! -e mi fulminò con un'occhiata fiera e
piccoli! -diceva la femia. -e hanno già la malizia come i grandi!
-affetto? voi non siete suo parente. -e per questo? guardate. non si
di consolazione. amenta, 3-136: -e tu, maliziata, a che non
. ma potrà forse ricevere te. -e il grimiti si mise a ridere maliziosamente,
e bordet chiamano giustamente « festività » -e che in san filippo è anche qualcosa di
che fussero. moravia, 13-120: -e che c'è dietro il ritratto di
malnato o che io sono zoppa! -e la zoppa di nome rebbiò un calcio
: -molla il sacco, brigante! -e s'avventò su un cavaliere strappandogli il
malvascio pensamento / nato di mal talento -e da vii core. fra giordano,
é: -tu sia la mal venuta -e se non l'é detto colle parole,
con vigore -insufflati da un calore dilatante -e finalmente si fan uomini seriosi e
'mammella'. dossi, 3-77: -e tuppete! -gridò in falsetto
guida, -le rispose / brunello allora -e ne verò teco io. di costanzo,
, -mi disse, io manco: -e , vacillando / una e due volte,
per testimonio? -per l'appunto. -e pagherai per me la venticinque lire?
a l'amor con esso voi? -e dettovelo / ha? -manca! -o
/ d'una pipita un fistolo. -e che cosa / faresti? -che so io
sola di queste esistenze, miraggi forse -e purtroppo! -di tante letterature. moravia
g. m. cecchi, 19-23: -e chi è quello che l'ha a
/ -voi, perché egli non può. -e io via manco. 3.
te le renderei fra tre giorni. -e chi le ha? -rispose menu maravigliato dalla
abito. quarantotti gambini, 4-141: -e poi mandarlo - concluse, mentre da
. m. cecchi, 413: -e messer giulio vostro, che ha la fausta
scritto, / ti manda quell'afflitto -e sventurato, / che vive desperato -in vita
obscura, / lontan da tua figura -e di tua vita. ariosto, 361:
i miei versi -in verità non dannunziani -e li portai nella tipografia,..
un altro marito? -così è. -e chi fu egli? -fu un giovane pisano
gitterannola in terra. bruno, 3-882: -e tu ti ricordi d'aver portata la
voglio vivere; lascia stare. -e dino in gote, e non mangia.
mangiascàtola, sf. (plur. -e ). cinem. man- giacassetta.
pochissimi oggetti potrebbe o paragonarsi ai maniaci -e noi, per troppa distrazione a infiniti
io dico ch'io vorrei costei; -e toccò drusolina per lo manicone della guarnacca
voglio io mettare la mia falce? -e stassi così sospeso. rappresentazione del
di frenare le passioni dell'uomo. -e di sviluppare le menti; o le resta
! l'avrei sentita tanto volentieri. -e a braccia spalancate andò verso la finestra
: -non si dice: per dio. -e come, allora? -in nessuna maniera
.. vi sarà distribuito... -e se non arriva? -starete senza.
come una parola d'ordine: -zoca! -e pian10 veggo el mazzo / e 'l
dio non gerai di rimando: -e manèra! -e ciò per lunga e fatua
gerai di rimando: -e manèra! -e ciò per lunga e fatua ce repara
confondi, / anzi che tanto abondi, -e viva amore. dante, xlviii-5:
sa? -te do la man ritta. -e io, per non parere ingrato,
e ne deve avere piena la scarsella. -e pongli mano a un carniere ch'egli
iii-387: -io rimango attonita... -e perché? -perché abbiate avuta la
-gli ha ritenutimi / venti ducati. -e perché? -vuol la polizza / di
: -l'una man lava l'altra. -e tutte e due / lavano poi il
agli attori: -attenti, si gira! -e io mi metto a girar la manovella
signora. a quest'ora sarà entrato! -e andiamo allora subito! voglio veder la
lasciami dormire, se tu vuogli. -e come lo vedea posato un poco e
mantello. goldoni, ii-373: -e questo mantellone chi diamine è?
bella conversione! -riprese don abbondio: -e si mantiene, n'è vero?
natura, è il capo maestro. -e le altre cagioni, sotto di lei saranno
sam mac vea si propone di volare? -e il fantino o 'neil. - e
al punto indicato dal signor la cuba -e troviamo un 4 gaucho ', ventre
-oibò! zola è un immorale, -e chiude gli occhi e raggrinza il naso
cortile, alto e ristretto come un pozzo -e frastagliato da ringhiere, da assiti,
mano? -chevalier d'industrie. -e in italia mariuolo, che vale lo stesso
la fanciulla vi ama... -e che dite voi, signore? -io dico
nel seno di anfitrite l'anello maritale -e la dichiaravano sposa -propiziandola agli arditi navigatoridelle
perde, dee compensarla un dono. / -e me non maritate! forse son io
quello però che non passa... -e qui la marmellata vocale di don serafino
mio, dimmi quel che tu hai. -e agnolo chiese d'entrar nel letto;
- chi t'ha così bastonato? -e parea il corpo suo o di profferito o
nera; e un paio di pantaloni -e un gilè. probabilmente mi farò ancora
. probabilmente mi farò ancora un cappotto -e per ora basterà. ghislanzoni, 1-35
, sopra / gli orti. -e la mala incetta delle pelli / di martora
in questa stazione! -sono doganieri. -e anche alcuni plutoniani. -che visi antipatici
far nessun guadagno / -diceva il gratta -e sol fo per l'onore. - /
-oibò! zola è un immorale, -e chiude gli occhi e raggrinza il naso.
sul letto, con la sua pipa. -e noi, -disse una lala arborea).
carne e d'ossa? -no. -e che dunque? -una massaccia di nuvolo,
vescovo, qualche frate e le chiese -e con un tempio massonico eretto dalla repubblica
un giovane di quella qualità? / -e da straccarlo. -bàstivi, che ci è
che non si può separarle senza distruggerle -e quindi ne devono risultare delle teorie e
9-325: sono invecchiata al materiale come -e più assai -al morale. sento un terzo
vi do il mio figliuol per marito. -e così, che volete esser pagato per
dell'altrui matrimonio. goldoni, viii-410: -e che cosa dite del lucemburgh? -oh
e bordet chiamano giustamente « festività » -e che in san filippo è anche qualcòsa
, svagarlo. fagiuoli, 1-5-214: -e che mal ha ella? -chi lo sa
non la vogghia cavar di mattana. -e i'credo appunto ch'e'ce l'
, osteopatologia e traumatologia lo ebbe trionfatore -e mattatore, come si diceva - al
stupido da non capire che i signori -e specie quella razza di signori: stranieri
par già che gli è. -e sarà più: / che 'l buon dì
luigi. capite? -soggiunse elena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro
2-75: -lévamiti dinanzi in tua malora. -e non andando, fu da'servitori del
compari che hanno bisogno di denari. -e allora che mi vieni a raccontare con
quattro, e portale qui... -e tu -disse a un altro -va sul
/ cento ducati maturi... / -e di quanto! giov. sor ansio
la ragione mi sforza a parlare. -e io colle mazzate ti sforzerò a star
dell'agricoltore, gridò commossa: -e perché il dolore non potrà separarsi dalla fatica
, se voi mi pagassi a doppio. -e io non vi terrei, se voi
due bei stu pidi, -e lo fece passandomi davanti per entrare nella
pelliccione le scuoteva. aretino, 20-154: -e s'io avessi gran sete? -medesimamente
miserabile lavoro ch'era ogni giorno la vita -e gliela mediava -i padroni hanno chiamato «
nel mare tempestoso / navica vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate
2-149: -sono studentessa di medicina. -e brava -esclamò salzana, -brava la medichessa
le gambe vale un perù. -e qui si dice una spalla. -basta,
men copioso il cielo. / -e poi? -che vedi? -una stelletta sola
a schermirsi dalla cosa udita, avanza -e pare lo porga -il fiore scintillante della
alquanto ancor nel bel sermon vernacolo. / -e un calcolo per lettere anco descrivere;
remo. / - eccomi. -e non da burla; or via da bravo
. m. leopardi, 1-86: -e quest'altro involto cosa contiene? -ci
6-274: poi d'anno in anno -e chi più contava / le stagioni in quel
scienza e perizia -d'architettura e matematica -e idraulica -per ingegno e bontà -a parenti
sf. (plur. ant. anche -e ). ciascuna delle seguaci del culto
menale, sm. (plur. anche -e e menài). marin. disus
alto e fino / è il suo dimino -e di virtù possente. dante, xxi-22
xl-681: alfieri è l'ultimo tragico -e forse dovea dire « il primo » -che
brache or ne venga per esse; -e grida: -buonanno -facendo intorno alle brache
donna che viveva di espedienti -non disonesti -e di larvata mendicità. codice penale,
tu de'fedel guarigione / e restorazione -e refetto, / en ciascun mendo a defetto
cornificare. d'annunzio, iv-1-282: -e poi, menelaizzare quel- l'heathfield dovrebbe
/ a lo viso piagente, / -e poi guardai / in quello punto ed io
un modo che l'altro? / -e chi m'accerta che il suo desir
arretrò -cercava certo il suo padrone -e poi saltellò via guardando un'ultima volta
quel mentre dei preti in stola, zucchetto -e candele accese -escono due a due,
l'animo in maraviglia d'altro. -e di qual cosa? -di questo, che
di questo? — vuone trenta soldi -e al cittadino non la vendi se non vinti
g. m. cecchi, 17-134: -e in vero, come riesce la mercanzia
è né sarà mai altro che un mercato -e de'più turpi - un mercato d'
di tutti i giovani di quella terra -e lo lasciarono stupito di essersi commosso a
carattere sentimentale. oddi, xxi-n-365: -e del far l'amor con arselia,
di fuori. cantoni, 533: -e nemmeno esse lettere ci aiutano ad acquistar
la lezione che meritava, il prete. -e sollevò il pugno, mostrando le nocche
in questo ardore / con fermo core -e non son meritato, / ché lung'usato
vostra dama? qualche vedova denarosa? -e la vostra, che è qualche vedova
-chiedeva quando battiamo il grano. -e dov'è -sono andati sull'aia col
avere 1200 fr., credo, -e avrai pagato pergola e tutti. tu,
ha messe / e vèn la messe -e '1 frutto non ricoglio. giraldi cinzio
voi chiamassi -messer tale, mio padre, -e non -piero, mio padre,
. a. caracciolo, 34: -e che t'hae detto. -po. -di
/ -ed i'son tu'. -e cotesto disdico. / -i'sarò altrui.
e m'insegni l'arte mia. -e che arte è la tua?..
lui fa una vita sacrificata, -disse. -e dei suoi dolori come sta? -chiese
-il dir mio è lucido. -e le meste comete son lucide e le spade
: disse allora donna mestola: -e chi ve ne gastigò così? idem,
frammenti di eraclito invero sono di carattere etico -e che laerzio parli di politica si spiega
in piedi dicendo in loro metro: -e buon giorno. gozzano, i-319: perché
poi stabilire e scompartire un edifizio. -e né pure mettere i disegni al pulito
accordarsi con lui. cantoni, 778: -e la vecchia? -non mette nessuna difficoltà
quella signora amneris era molto ridicola. -e la signora cesarina? dove metti la signora
dei conti l'hai conosciuto soltanto oggi. -e chi ha intenzione di mettercisi? io
spiccarti quel chiavistello e venderlo al ferravecchio. -e ci si berebbe ancor sopra una mezzetta
-convien ch'io non rifiuti. / -e sopra tutto buon pane e buon vino.
sarà trovata l'arte di vivere felicemente. -e in questo mezzo? b. croce
plur. m. -i; f. -e ). sport. atleta che pratica
g. chiarini, 361: suona mezzogiorno -e passa / la processione! pascoli,
a razziare. panzini, iii-118: -e sono perle vere? -vere? vero
midóla), sf. (plur. -e ; anche le midolla, per lo più
): disse allora calandrino: -e quante miglia ci ha? -maso rispose:
, tu sarai impiccato: e mille! -e voi sarete arso: e mill'una
la mia vita / di gioi partita -e da ralegrare / e mille anni mi pare
(p. 7}m <;), -e che oscilla tra il significato di «
che qui abitino i grossi magnati sudafricani -e che qui si trovino le famose mine
-ammonimento, avvertimento improntato a fermezza. -e severità. -anche: insistenza premurosa.
. (plur. f. anche -e ). che minaccia, che esprime o
-volle spiegare lo stalliere, interrompendo, -e così si son decisi a levarlo [
mauro! le mie bestie... -e non sai, minchione, che dove
fatto pipì nei vasi da fiori! -e perciò? -perciò, non fare il
varia, ottima. borgese, 1-149: -e , di', che cosa hai mangiato
della comunione -te, il pastore, -e ti chiudi il viso nella mano e
. f. ant. anche -e ). più piccolo (è contrario di
già di mio avuto due lettere. -e ha risposto sempre? -sempre. fagiuoli,
crovello per loro [aratori]. -e il mivolo, o il gobbello? -bah
: -stamane tu mi fai de'misteri. -e tu mi fai de'miracoli.
, 3-7: sappiamo che il più sicuro -e più rapido - modo di stupirci è
dighe! bisogna fare dei progetti! -e scoppiava in piccoli gridi e saltelli d'
plur. -i; disus. anche -e ). bot. genere di piante della
una mischianza può succedere anche innocentemente. -e quando mai ho confuso e mischiato le
-stamane tu mi fai de'misteri. -e tu mi fai de'miracoli. landolfi,
piana, volume, angolo, ecc. -e un'altra grandezza, con essa omogenea
. gozzano, i-403: l'inglese eruditissimo -e scortese -... lavora in
posare, / ma 'l fa alungiare -e ben pugnare -onora: / ma tuttavia
non muti registro -mi predicava mio padre -e cambi metro, non diventerai mai uomo.
/ -è come dire a sacchetto. -e seguito / gran massacro. cuoco,
far gran figura agli esami, è -e tiene in questo del papà - troppo
(direi per insistenza quantitativa della realtà -e oggi questa insistenza, nella mobilità continua
me. -tu sei graziosa, moccicona! -e che si ch'ella fa delle sue
, che anima santa di donnina! -e si baciò il dorso della mano e attaccò
casa aveva navigato. cassola, 5-69: -e quello? -domandò l'amico indicando un
parte la modestia. graf, 5-1134: -e per dir tutto in uno, alla
molto tempo, una fabbrica di moggi -e , di questi momenti, un comitato
mogli pensivi: / que'cotai son cattivi -e villani. storia de troia e de
1x7: -mi vogliono dar moglie. -e questo è peggio ch'esser frustato,
/ ché 'l mal vien presto e coglie -e vassen piano, / se non ti
3-146: -molla il sacco, brigante! -e s'avventò su un cavaliere strappandogli il
colli, / e le campagne molli -e la neve alta, / e '1 ghiaccio
onde il nome. landolfi, 12-11: -e qui ora che ci fai?
, i-904: caro maestro, ricorda -e come nq, se ne vide l'agglomerarsi
comunemente. d'annunzio, iv-1-283: -e della parola che mi diceste? -soggiunse
sai / che dobbiamo udir assai? / -e ancor io parlo ben molto. -
all'altro. buzzati, 6-162: -e al tuo marcello chi hai detto che
gri- don per ciancia / mongioia! -e carlo! -e dionigi! e francia
per ciancia / mongioia! -e carlo! -e dionigi! e francia!
quale i poeti siano insieme gli agenti -e i prodotti -di un felice tempo di
a suo modo oggettivo, in joyce -e in gadda -facendosi mimetico, produce un
grandi... ai ragazzi sembra -e àn ragion loro -opprimente monotono falso senz'
e di scritture soddisfacenti ma l'amico -e nient'altro -; se voi siete entrato
sp., 38 (673): -e io, -disse un giorno al suo
- / disse [la morte] -e so quando t mio dente le morse.
niego / che n'han ridotti in piego -e in pellicino. -mordersi la lingua
si. (plur. -i e anche -e ). medie. ant. emorroide
- dovevano essere anime di genovesi. -e per qual cagione? -per questa,
quaresima i peccati stando a letto infreddate -e chi sa poi! chi sa, povere
, 1-19: l'ultimo morso -e mai null'altro laccio, / ond'io
eccoci al morso: ci siamo. -e perché non ce lo avete detto subito?
perché non ce lo avete detto subito? -e come potevo dirvelo? tutti bene,
disse rosen -dovessi combattere a morsi. -e tentò di slacciarsi una mano per menargli
l'altre ho un buon mortaio. -e noi aviamo buoni pestagli. l.
, 10-37: disse la fede: -e credi, chi fa contra le dette comandamenta
dette comandamenta, che commetta peccato? -e io dissi: -sì pecca mortalmente d'
d'alcun di sette peccati mortali. -e qua'sono essi? -e io dissi
mortali. -e qua'sono essi? -e io dissi: -avolterio, micidio, furto
giamboni, 10-37: disse la fede: -e credi, chi fa contra le dette
dette comandamenta, che commetta peccato? -e io dissi: -sì, pecca mortalmente d'
carducci, 998: -italia, italia! -e il popolo de'morti / surse cantando
, è morto. fagiuoli, i-4-441: -e ch'ha egli serrato quando venne su
coi denti? a forarti schizzi materia! -e beppe le affondò un dito nel viso
, non sapete il rimedio? -e che, quando vien dallo stomaco? -volta
/ chi mi t'ha morto? -e gran pianto facea. / -o maco-
un asino, e un barone!. -e a te un capitano. - (ch'
realtà della produzione, ci fu chi -e non si dice che la mossa mancasse
che v'è dipinto?... -e io dissi il medesimo: che crediate
g. m. cecchi, 1-1-114: -e questo bel ventaglio, / e queste
folle) / gridò: -sei morta, -e l'asta in van lanciolle. sarpi
che fare il contadino... -e meglio che fare il signore, -motteggiò
proprio si mette a monacarmi. / -e orazio poveretto, / che vi vuoi
sf. (plur. ant. anche -e ). disus. moto, movimento
moniglia, 1-iii-305: venga ancor lei. -e quando? - domattina. - oh
io son tuo, noi celo, -e tu lo sai; / sempre tei dimostrai
g. m. cecchi, ii-360: -e creda che sia vero / che il
presa sulla faccia della sua padroncina. -e se vedesse che occhi si è fatti
veduto l'ornitopetro di adolfo pado? -e il multiplano di guido longhi? marinetti,
pia munificenza. nievo, 696: -e a te dunque -soggiunsi io -non restano
si. (plur. ant. anche -e ). complesso delle cariche esplosive e
vostra dama? qualche vedova denarosa? -e la vostra, che è qualche vedova
. anonimo, i-534: ben cante -e perda prova / chi a sua donna
plur. -i; ant. anche -e ). zool. genere di molluschi gasteropodi
muro v'era la pista di ioco -e quegli uomini vestiti di bianco, coi calzoncini
gli sparti / senza sossidio o arti. -e fuor del prato / chi per porta
tramonti, di solitudine, di musica nazionale -e più di tutto d'italia. trama
semplici, che avrebbero dovuto esser dette -e che non avevo detto.
: quando ne saprai la ragione -e la saprai presto -ti rallegrerai, anche se
musorno, / ché chi non cura scorno -e coccoveggia / mettil co'ciechi in
porti via le creature sul più bello! -e scosse enfaticamente il dito verso un rustico
sé ognuno aulimento / di cotal pensamento -e sì villano, / che de l'
umano -suo sangue naturale / crede cotanto male -e si cattivo? cavalca, 20-645:
stringendo le membra mutate / in lauro -e queste -disse -goder mi giova. tartara,
è stata un'esperienza di secoli -e che ora è stravolta anch'essa dalla '
, v-401: infatti i titoli di 'massimo'-e di 'giove '-di 'astro
. (plur. ant. anche -e ). mitol. nella mitologia greca
non occuparsene. codemo, 46: -e siamo sempre lì, -gridò salvatore, -
. m. dial. ant. anche -e ). che è nato o vive
o immaginarie. arbasino, 3-128: -e un po'di vergogna, mai? -sbuffa
plur. femm. ant. anche -e ). che nasce, che sta nascendo
giacomo da lentini, 56: angelica figura -e compro- bata, ^ dobiata -di riccura
compro- bata, ^ dobiata -di riccura -e di grandeze, / di senno e
/ il mio nome stia occulto. -e come ardisci, / senza dirmi la nascita
a mistero? / ditemi il vero -e rasgione mostrate: / cioè conoscienza e senno
egli stava sì in contento? / -e lo raffermo e allor mi si nascose /
davanzati, vi-41: oh i dolzi smiri -e la gaia fazzone! / del parpaglione
e star fermo in su coteste credenze? -e io dissi: -sì, -e
-e io dissi: -sì, -e così avea creduto d'ogni tempo; ed
: naturale non vuol dire che primitivo -e non c'è termine ultimo -non c'è
pucciandone, 350: ben agio speramento, -e non fia grave / quello -che lo
all'uscio -'toc toc toc '-e da un cavernoso « si può? »
naufraganti / clamano a furia, -e l'atra notte incombe. d'annunzio,
cupola d'oro, poi una focaccia ardente -e mentre s'appiattisce eccolo orlarsi di verde
buzzi, 33: sangue e fuoco! -e la salvezza / dei poveri giorni,
versi. e fu / il tuo incanto -e dopo la mia nausea di me.
sf. (plur. ant. anche -e ). costruzione semovente di cospicua grandezza
nel mare tempestoso / navica vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate
mazzini, 1-378: la poesia nazionale, -e per nazionale intendo quella che non è
dal particolare formalismo che regolava i processi -e che si esprimeva nella formula bis de
sf. (plur. ant. anche -e ). letter. pelle di cerbiatto
fatti a treccine, chiare come la cenere -e un viso nebuloso fatto a ciabatta.
66: lì ci abbiamo de'necci, -e mi accennò il paniere della moglie,
mi accennò il paniere della moglie, -e qui dentro ci ho delle castagne. p
trovare cose vere, cioè argomenti necessari -e nota * necessari ', cioè a dire
riforma -lutero, giansenio, ecc. -e respinta come eretica dalla chiesa cattolica)
nefandigia, sf. (plur. -e e anche -ie). letter.
• elle superstiti -della vedova, della figlia -e dei loro anni di miseria senza nome
(plur. ant. anche femm. -e ). ciò che si deve o si
(ant. plur. femm. anche -e ; superi, nemichevolìssimo). ant
non vado mai. -bene. -e né manco bevo vino. -benissimo. fogazzaro
nella via dei tempii vedo un pellegrinaggio -e un morto, che passa portato, su
si leggano tutte le poesie di sanguineti -e si vedrà come questa descrizione sia esatta
versi. e fu / il tuo incanto -e dopo la mia nausea di me /
infelice, dissi, è l'ora! -e infin ecco la virtù / e il
sf. (plur. ant. anche -e ). mitol. nella mitologia
(plur. ant. anche -a e -e ). entità anatomica costituita da un
te sarò semper un asen! '-e poi via di corsa a scaracchiare e nettarsi
dir? mi par vedegli. / -e dove? mostra un poco. / -su
quello che soggiace. bacchetti, 12-157: -e tu da che famiglia tieni? -finché
genere è? -oh bella! neutro! -e dunque! -sm. genere neutro
sf. (plur. ant. anche -e ). vaporeacqueo atmosferico che per forte raffreddamento
conversione! -riprese don abbondio: -e si mantiene, n'è vero? si
-ma basta con questo nihilismo spasmodico! -e questa voluttà d'annientamento! -negare non
, nulla importa. verdinois, 126: -e chi è che assume la direzione del
per caso. pirandello, ii-1-930: -e che niente niente vorrebbe farci entrare anche
suo talento. / und'eo tormento -e vivo in gran dottanza. tommaso di
sul grugno, ti scasso il niffo -e la signora scotrionava federigo nel muro.
femminile, d'un sussurrato segreto -e sono invece le ninfegerie, le * compagne
dagli altri -esempi, spinte, consulti -e vuol essere ninnato dagli incoraggiamenti e dalle
. (ant. plur. anche -e ). soggetto che, considerato nei rapporti
disciolte nell'organismo, che caravaggio -e dai suoi partigiani -per il dispetto delladànno origine
. nocchino. bacchetti, 1-iii-565: -e tu, -si volge a orbino che sta
negasti la realtà del mondo -opera di dio -e condannasti l'esistenza - dono del creatore
significar dalle lettere cosa che nuoce. -e quando s'usasse la voce nogara?
quando / con voi mi vedea / sollazando -e in gioia stando / come far solea
persona plur. masch. (femm. -e ). indica un gruppo o una
per una tavola zoppa da cucina a nolo -e lui aveva a nolo tutto: dalla
: -non si dice: per dio. -e come, allora? -in nessuna maniera
* non 'vogliamo. -e non \ neppure (in un'enumerazione negativa
, contrordini -la partenza da preparare -e nossignore, si rimane ancora all'àncora fino
; femm. plur. ant. anche -e ). degno di essere notato,
. (plur. ant. anche -e ). periodo di tempo compreso fra
/ ché fan sì dolci e belli -e divisati / lor trovati / a provasione;
arbuscelli. guittone, xvii-147-30: gioioso -e novello, / gaio ed adorno bene /
voi? -dissono: - vedetelo. -e fra '1 noverare e dire: «
, centro coordinatore, bacchetti, 18-ii-399: -e il nucleo famigliare, dottore, polo
piè? / - padre sì. -e nuda? -padre sì. nieri, 2-125
-madonna! -gridò mamm'antò'. -e che avete fatto santo cristiano? -io
vita -rispose - e libertade, / -e nulla a tanto intercessor si neghi.
numerar, va'pascie il fieno. / -e tu la paglia, romito zarlotto.
signor generale e accettate questo per bere -e così parlando gli cacciò in mano un
schi. a. adimari, 1-77: -e chi t'ha detto ch'io son
e cattiva. da due cose viene questo -e nota -o da determinata tradizione culturale.
tardi la patria de'sommi, l'italia -e non mi sono nodrito del suo latte
, v-336: domani spero potrò continuare -e logicamente -e dio voglia che l'analisi
: domani spero potrò continuare -e logicamente -e dio voglia che l'analisi fredda de'
in ubrianza / fina gioia e allegrarne -e dolce amare. albertano volgar., 1-65
del doloroso, / d'ogni vizio mendoso -e sto in obrio! canti carnascialeschi,
. bacchetti, 13-39: disse dunque: -e per tanto, dunque, donno moisè
fatto di teologia, non si nutrono -e spesso 'obtorto collo '-che di quel
202): le grida son tante -pensava -e il dottore non è un'oca.
r. borghini, 2-16: -e questo a che ti servirà per util
, 2-425: -voi mi parete torbo. -e lo sono, disse il frate agguantando
gli diceva con l'occhio del gatto: -e questo qui lo conosci ancora?
, occhiuzzo (plur. ant. anche -e ). nuccoli, vii-695 (2-4
barile, fargli due occhioni da basilisco -e se le occhiate ammazzano, ammazzalo pure
due volte all'anno... -e da bere? -chiese lei portando alla bocca
; ant. e letter. anche -e ). componimento lirico, di metro
1-iii-134: - non so leggere. -e i vostri figli?... -quello
che tu faccia pace con lui. -e salardo disse: -come posso ogimai?
, 7-84: -oh è cadetto. -e restò lì seduta e contenta, e
-oh, cara! vieni, vieni, -e cominciò a risalire, ansimando.
nozze dappoi che tu ti partisti. -e che nozze? -camillo nostro, che ha
borgese, 1-348: « oi! » -e si rizzò - « questo è delirio
lo mio core / lo an dolore -e la grande impietate. arrighetto, 218:
agg. (plur. femm. anche -e ). letter. ant. che
-è saldo, è sempre quello; -e , al parroco che accorreva con tolio santo
dalla polvere ho corso queste cinquanta miglia -e sempre pieno di voi, e vinto
mazzini, 39-255-è tempo che i buoni -e i buoni son molti in piemonte -rompano
, 8-27: tu sei giovane, rodolfo -e mio marito patisce l'ombrìa.
. m. -i, ant. -e ). chi causa illecitamente la morte di
esamino nelle prigioni un capitano reo d'omicidio -e mi elesse difensore. manzoni, pr
omòplato), sm. (plur. -e , -i). anat. scapola
resto, la barca ondeggiava malamente. -e la marina era torbida. - ma
masch. -i, plur. femm. -e ). indica ognuno degli elementi omogenei
cortesia. = lat. omnis -e : secondo l'ipotesi di a. castellani
fiorentini, 121-128), le forme in -e deriverebbero dall'accus. sing. masch
cun ki l'antico serpente / già pillando -e . pper onnia losengando, / ké
non che per lor volontà non albergassero assai -e sarebbero ben ricevuti, chi vi volesse
piglieremo un boccone insieme... -e voi, comare, mi volete onorare
sicura io sia / del mio onor -disse -e ch'io non ne sospetti, /
saba, 265: oh quante volte / -e questa ancora -per lui che nessuno /
considerare come ontologico l'universo del coito -e non metterlo dunque in discussione -se non
gentile, 1-221: non è possibile, -e ormai tutti se ne dovrebbero essere accorti
disastro. ma vinceremo lo stesso. -e quello, guardandolo con la coda dell'
buoni oppressi / e deserti, od obsessi -e morti a strazio. savonarola, iii-106
inadatti alla mia triste condizione. -e orai: per esprimere impazienza e disappunto
terra or ora. manzoni, ii-607: -e adelchi? / - or or fia
che queste / cose li sbalordiscono. -e perché / gli oratori non son qui
ma partitosi, disse: -or bene: -e andò a quello da ricasoli.
per il class. &pxk; -e toc; * testicolo; orchidea ')
e di insegnamento o potere di giurisdizione -e questa ha al suo vertice il sommo
costituiscono la gerarchia di giurisdizione -e l'altra, basata sul potere di santificazione
ecc., che contrastino con quello -e in tale contesto si parla di ordine giuridico
contesto si parla di ordine giuridico interno -e impedisce il riconoscimento e l'esecuzione nel
straniero ma che presentino un tale contrasto -e in tale contesto si parla di ordine
internazionale formalmente indi- pendente e sovrana -e come tale riconosciuta dagli stati cattolici -anche
ordine giurisdizionale o giudiziario e ordine amministrativo -e l'ordine del privato, ad es
ordine di attaccare -a mezzogiorno allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati
g. m. cecchi, 7-5-5: -e qui dentro che c'è? -gioie
(plur. femm. ant. anche -e \ superi, orientalìssimo). geogr
cupola d'oro, poi una focaccia ardente -e mentre s'appiattisce eccolo orlarsi di verde
ci volve / e ci porta lontani -e poi non restano / neppure le nostre orme
mal? di', via; / -e che? e'non c'è mal nessun
è rupreso, / orruto e dispresiato -e posto a grave. maestro alberto [
entrare un orso in chiesa... -e chi vuoi che m'abbia dato tutte
a far l'orso? -e lo spingeva alla socievolezza. e. cecchi
l'è tua, -disse il conte -e tua si sia / ché già per lei
piena e frequentata / d'ogni brigata -e d'ogni buon bestiame, / c'
bestiame, / c'è dell'ossame -e della robba grassa. a. maffei,
e congiurati che complottano il doppio giuoco -e donne di malaffare, a dormire, col
sf. (plur. ant. anche -e ). atteggiamento, forma mentale che
spalle è un vociare / confuso d'uomini -e l'aspro / odore del vino.
), sf. (plur. anche -e ). medie. ant. donna
oltre far drizzare i capelli sulla testa -e ce ne sarebbero tanti al giorno d'
, 17-24: la mia vanità femminile -e confesso d'averne la mia buona dose
, ottuso: -u, u, u -e con faccia lieta e cuor giocondo stava
plur. femm. ant. anche -e ). stor. che celebra una vittoria
sf. (plur. ant. anche -e ). condizione normale dei rapporti bilaterali
sia sempre con voi... -e con il tuo spirito. ibidem, 394
sia sempre con voi... -e con il tuo spirito... -scambiamoci
fatto professione di modellarsi sul più antico -e questo sul più antico ancora, di
-in piè? - / padre sì. -e nuda? -padre sì. -e in
. -e nuda? -padre sì. -e in letto? - / padre sì.
diletto? - / padre sì. -e sempre padre sì. fra me / dico
xc-416: -segui pur, padrùccio. / -e membra e capi siete d'una stampa
un festino? / -è vero. -e non lo dice al genitor la figlia?
. 1. nelli, ii-113: -e ella fuor di padrone? signor sì,
e padule, sf.; plur. -e , -i). palude, per
strada. - come? -faccio, -e quel pagadebiti che hai preso? non
da una parte -una vergine troppo paganeggiante -e venere dall'altra -una venere che sa
fatti 'n là. goldoni, v-1141: -e voi stareste bene un paio d'anni
età preistorica ma presente in culture successive -e anche in popolazioni contemporanee dell'asia e
(plur. femm. ant. -e ). conosciuto da una o più persone
-con uso femm. (plur. -e ). lucini, 7-40: bambine
altra vita oblia, / contempla rapto -e capto -la figura, / sen9a rancura
qui giudica il vescovo d'assisi, -e la gente si volge tutta al vescovo,
sue frittatine -pam! pam! pam! -e s'affaccia alla porta con la padella
panza), sf. (plur. -e ). parte del tronco del
- io bado ai fatti miei. -e la pancia ai fichi: bel patriottismo
un amante]... allora -e smoccolò una famosa bestemmia -altera io te
ella vole, noi stiam conci! -e perché? -per ciò che non gli basteria
l'ho imparata, professore... -e perché? -perché non sono un pappagallo
. (plur. ant. anche -e ). esposizione di un testo, per
. (plur. ant. anche -e ). astron. angolo formato dalle
palazzeschi, 1-586: -bisogna lavorare. -e come no? -chi non lavora è un
all'ombra dei primi castagni del bosco. -e la terza parca dov'è? -domandò
e però il raffinamento della morale convertiva -e convertirà - in eunuchi parecchie centinaia di
, vi-457: -bisognava ungergli la mano. -e con che? - con un parecchi
a l'uomo per boca di dio; -e io ti dico che è da più
sm. (plur. ant. anche -e ). persona unita a un'altra
mente / in quel che sia piagente -e coraggioso. tasso, 6-17: or si
cor sorviziato / e l'alma forsennato -e l'altre membra. petrarca, 127-36
generale e accettate questo per bere; -e così parlando gli cacciò in mano un bellissimo
ci prostrò nel dolore 'ecc. -e all'altra: 'sepolta! oh il caro
ponte, 1956: giochiamo! -cento zecchini -e mille, se volete - parola.
di già non mi giungerà nuovo. -e poi, le parole non fanno lividi.
; plur. ant. anche -e ), sf. ciò che deriva dalla
animosa fede. graf, 5-1153: -e se voi, per ipotesi, voleste /
anonimo, i-615: lo gran valore -e la gentil plagensa / e la valensa
al rollio spaventoso a cui siamo sottoposti -e particolarmente grave per noi che abbiamo le
la mia vita / di gioi partita -e da ralegrare. anonimo, i-464: perduta
, 121: d'amor prendo cumiato -e vói partiri. anonimo, i-564: poi
. mi date parola di venire f -e come! a queste partite non dico
i governi hanno tutto -e inutilmente -tentato: dio sta pei popoli
li vizi con tutta loro amistade. -e io dissi: -molto sono male partiti:
, / ch'io pur v'adori -e voi non mi 'ntendate. dante,
parturiènte; plur. ant. anche -e ). che partorisce; che sta
tale parzialissima indulgenza -rara negli uomini politici -e l'affetto bastavano a suggerirmi ciò che
pascea. l. strozzi, 1-54: -e da che nasce? / - che
pascióna, sf. (plur. -e ; ant. anche -i). abbondanza
sapere: pasifae e il toro -e fai l'intellettuale!... »
d'amore [tasso], 31: -e se amore vi ha fatto stravedere?
signora litigia, mia consorte amatissima. -e voi, signor pasquale, mio marito pasqua-
1-57: il sole, -in alto, -e un secco greto. / il mio
, passato padrone, non so -e in due giorni mi aveva trovato un posto
. ant. anche f. -e ). pietanza confezionata con svariati ingredienti
o otto piatti, che ci si dànno -e questi sono, carne, bollita,
costoro parve essere nelle pastoie e dissono: -e anco noi vi preghiamo che voi facciate
« un piatto di scienziati! » -e quegli a recar tosto un piatto di zucche
e ricciutelli. borgese, 1-149: -e , di', che cosa hai mangiato
. (plur. ant. anche -e ). padrenostro. latini, i-2701
ora non si magna. / -e intanto s'ha a patire? -con
mesi ti nega la casa! -e all'uomo ci vuole la casa, nella
mac vea si propone di volare? -e il fantino o tsteil... -e
-e il fantino o tsteil... -e il pattinatore de koning. gozzano,
, 8-174: -una proposta seria! -e fece un'altra pausa significativa. pratesi,
carducci, iii-1-115: -san dionigi! -e sovra il ponte / giganteggia un cavalier
paron checco, -non vi vergognate -e ridi se sai ridere -andatevi a nascondere.
dire di caolo, o di paste? -e di pane scusso inzuppato nel brodo lungo
il polveraccio. fucini, 571: -e dopo? -una buona fetta di cacio
a tutte le cose! -disse l'evelina -e non sa mai quel che vuole.
uso della misura -ben plebea e pedestre -e delle rime) dal discorso giornaliero e dalla
. m. ant. anche -e ). milit. negli eserciti del passato
l. strozzi, 1-85: -e tu come la fai? -ogni dì peggio
o qual è mostrat'ò, -e né-mic'à / di contrado ver'di quel
al gioco. fagiuoli, 1-6-77: -e in che maniera sapete voi delle dieci
niego / che n'han ridotti in piego -e in pellicino. -rimanere a qualcuno
confortate, queste parole alla lingua nostra -e perisca chi non le sappia rimarginare e
pelòride, sf. (plur. anche -e ). zool. ant. tipo
dare -per to'caritate / prospera sanitate -e bona pa9e, / a lo pena9e
plur. femm. ant. anche -e ). appeso, sospeso, attaccato
tu menti -diss'io -per la gola! -e tutto a un punto misi mano alla
pascoli, i-904: caro maestro, ricorda -e come no, se ne vide l'
sta, / nef core me sta -e nel viso '1 dimetto. neri de'visdomini
malvascio pensamento / nato di mal talento -e da vii core. dante, vita
altro fare, / se non penzare; -e quanto più mi sforzo, / allora
pensa, italia, al riparo. -e al resto pensi iddio: per indicare che
si faccia coraggio -dissi al ragazzo, -e che c'è qualcuno che le vuol bene
a pontremoli, e già venti anni. -e poi / in quell'abito, né
? l. strozzi, 1-258: -e ch'io inganni anche il frate? -e
-e ch'io inganni anche il frate? -e che tu inganni / il frate,
che non ha a far nulla seco. -e perché? -perché? perché sì.
, 2-95: -non ridere, cattiva, -e cominciò a per cuoterla.
-disse bebé, appena furono soli. -e loro, perché non mi lasciano perdere a
. e f. (plur. -e ). persona che perde il proprio tempo
ti feci studiare! - esclamava. -e di questo, mamma, vi ringrazio.
domani tornerò, domani / vi rivedrò. -e siamo ancor lontani, / anna,
ordine di attaccare -a mezzogiorno allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati.
colui beato, / cui grande stato -e buon perduto atrista / e sperso e fuor
nio morì confinato a cuma... -e forse tu hai inchinato l'animo a
essare senza principio e senza fine. -e dice che era d'oro, perfigurando l'
), 277]: ben fo dirictura -e altura / avesse in dio potenza /
v-1-295: soltanto quando già era vecchio -e aveva in bocca tutti e trentadue i
è vero quel che si dice? -e la voce gli tremava peritante, come
lui? -non in casa ancóra. -e dove? perché ti periti? s'aspetta
lo voglio perdere. con permesso, -e andò a invitare un'altra ragazza.
dedicato a chi o chi celebrante?. -e ci risei coi vani personalismi!
per avvilirla. tarchetti, 6-ii-216: -e vero, è vero -io dissi più sopraffatto
accidenti possibili dei « tempi perversi » -e cioè le serve, i medici di casa
provincie -i matricolini, si direbbe noi -e si divertivano a tormentarli per 'pascere
, -stava per dire 'una peste'-e ... solo per ciò non l'
(plur. ant. anche femm. -e ). bot. ciascuna delle foglie
serbiamo e'fatti per te. -e il grosso che ti venga, carogna.
il grosso che ti venga, carogna. -e , petarda, lo vorresti il grosso
poesie musicali del trecento, lxxxiv-312: -e so fieschi quissi lattalini? - /
: -messere, io lavato l'hoe. -e messer giacopino diede della mano nella guastada
. non so... -e tuffò il mento nel pettino magro, come
avversità. dolce, 1-113: -e chi mandasse un petto? -ammonirebbe che
'. c. arrighi, 2-80: -e voi ci andate volentieri? -peuh!
d'imbecille! -scattò paolino lovico. -e che ti figuri adesso? che ti
femm. plur. ant. anche -e ). che piace, che è (
giacomo da lentini, 39: tutto credo -e non discredo / che la mia venuta
sono donna, sono donna... -e mi pare, scusa, che non
vestitevi, ché filitemo v'aspetta. -e dove? disse gabriella. -nella sua casa
. plur. anche -gli e femm. -e ; superi, piacevolissimo). che
nel mare tempestoso / navica vigoroso, -e ne lo chiano / teme la tempestate
piàia), sf. (plur. -e , anche -ie; raro piàggi,
le si riempirono gli occhi di lagrime. -e laméntati per giunta, piagnucolona! -gridò
serao, i-573: -prendete, concetta, -e , messa la mano in tasca,
anche sf.; plur. -i; -e per le forme femm.).
accendendo; / non pianger, vien ridendo -e sia sagio. giamboni, io-io:
ordine di attaccare -a mezzogiorno allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati
, portane me e ser cola lassa. -e questo disse molte volte. p.
vedere che tu hai spigionato l'ultimo piano -e coll'indice della destra toccavasi la fronte
coll'indice della destra toccavasi la fronte -e che se da qui in avanti non
alla lidia, l'apostrofò bruscamente: -e tempo che la finiamo di far parlare
è nulla, / è nulla, -e le tergea coi baci il pianto. graf
non che ha i sensi poco sviluppati -e non mi dispiace -e che la parte superiore
sensi poco sviluppati -e non mi dispiace -e che la parte superiore della sua casa
. r. borghini, 2-27: -e di vostra moglie che ne seguì?
mele cotte. goldoni, vi-1124: -e il deser non lo calcola?
buonanno? o che vuol dir questo? -e buonanno croscia un'altra buona piattonata.
g. m. cecchi, 7-2-4: -e 'l piatto poi? / -oh! piatton
paterno: la sagrifìca come una trovatella -e conserva u portafogli. ghislanzoni, 12-205:
il basso. 22. locuz. -e picchia!: per esprimere impazienza o
in cupola, attraverso spicchi -diritti o tortili -e attraverso a picchiettature, a reticolati,
i... i dice la gente -e egli ora da messa? / ecci
vi si vedeva da queste parti. -e voi, sempre all'erta?
c. e. gadda, 20-13: -e questa bellezza chi è? -sono la
niego / che n'han ridotti in piego -e in pellicino. idem, lxxxviii-i-102:
l'alto -le stelle pienamente sonavano: -e pace tra gli uomini di buona volontà
: caratteristica di tutte le religioni urbane -e quindi delle 'élites'delle classi dominanti -è
erano composte. goldoni, iii-980: -e le pietracce che avevate al collo,
d'ambra. goldoni, ii-945: -e i pesci petrificati? -sono sassi un
. prov. pirandello, 7-931: -e tu scrivi -ripetè la vecchia, ostinata
le donne a farsi tanto bramare. -e che aspettavano le trombe, le nacare
di bimbo. leggevo carducci -le prose -e giocavo a 'ciaparse'.. nessuno
è il mio amante da due anni. -e tu mi ài pillaccherata de'tuoi residui
di presidente. da ponte, 1-662: -e la mia dorabella? / come s'
: - la barca ondeggiava malamente. -e la marina era toibida. -ma voi
retro delle librerie, come un'indecenza -e non è ed al valore d'arte -che
poi lo schiaffeggiò. e vero? -e vero: pare che la portasse per
quand'è dal maitino / darò e sereno -e bell'è da vedere, / per
lor latino, / cantare fino, -e pare dolze audire; / e poi ver'
al passegger. pirandello, 5-225: -e accendete un fiammifero! -aggiunse pepè guardando
maremma dove sono stato a murare. -e questi, son vostri compagni? -
mia vita mi piovesse di lassù. -e la vecchia signora accennò al soffitto a grosse
buon pippione. ricchi, xxv-1-182: -e che? saremmo / forse come leggiam
sf. (plur. ant. anche -e ). imponente costruzione eretta come tomba
somiglia mai a se stesso... -e così pirandelliana? pirandellismo,
(plur. -t, ant. anche -e ). chi esercita la pirateria.
dell'ormeggio, -diceva titàpoli apprestandosi, -e si dice che il fiume l'ha
fiamminga e quella olandese ci si sono ammattite -e guardiamo la faccia, che è dipinta
malinconia. guerrazzi, iii-168: -e posto che io mi piegassi a chiedere
al presidente del consiglio dei ministri. -e s'ei non mi dà udienza? -i
piazzetta fredda e ventosa? -e più: e oltre (rispetto a una
/ non sai se foglie o uccelli -e non son più. pavese, 4-66:
aveva né pane né vino. -e non più: indica la quantità indicata e
mi trovo in gran necessità. -e nulla più: e null'altro (di
signora e nulla più. -e più, e ancor più: indica aggiunta
s'è un po'raccorciata. -e meglio, con maggiore perfezione. ottimo
, ma ancora le divine. -e poi più: indica iperbolicamente che non vi
15-176: ben altro / è l'amore -e fra gli alberi balena col tuo cruccio
de figliuoli quando da lor non manchi. -e noi, nel loco di padre accettandovi
non si permettevano di fare dello spirito -e il rifiuto della fabbrica come accumulo di
: / -il pare un lardaiuolo! -e ciaffi e messi / pizzegamorti e mulinar da
aveva pizzicata. codemo, 54: -e tu? -chiese alessandro pizzicando leggermente una
pizzicando leggermente una guancia della sposa, -e tu? castelnuovo, 36: il
? -, sì come volesse dire: -e egli forse sua arte di sarcir retagli
altri modi, -ribattè il sergente. -e un altro che potrei pizzicare è quello
saporita e bonaria. bacchelli, 1-ii-287: -e morto dunque un galantuomo. -e possiamo
: -e morto dunque un galantuomo. -e possiamo dirlo, signor pietro! -
sue opere. cassola, 2-526: -e così, -disse broggini. -a milano,
la corona. de sanctis, ii-13-442: -e una sottigliezza. ma lasciamo star questo
orecchie, ve', le tengo! -e fu bel motto. montano, 1-126:
cupe / quel ch'i'or vidi -e ritegna l'image, / mentre ch'io
/ -la piata, dice il cuoco; -e che vuoi fame? / - del
uso della misura ben plebea e pedestre -e delle rime) dal discorso giornaliero e
. viani, 19-523: -alleluia! -e il capitano alzò le braccia ploranti al
mi plora -che vede altrui / tenire lui -e si disamora. manzi, lxxxviii-ii-579:
parlare e poi disse: -voi, -e appuntò il dito verso di me,
f. f. frugoni, vi-592: -e che seguì di quella tua moglie così
/ gridò: -venghin mie arme, -e fu armato; / sopra un destrieri
-agg. (plur. femm. anche -e ). fazio, v-16-25: assai
3-119: assurdo ogni tentativo che si faccia -e se ne son fatti tanti! -per
agg. (plur. femm. anche -e ). numism. ant. medaglia
posseggo un bastone animato... -e poi? -chiese il bambino. e
sp., 29 (501): -e poi.. -e poi, e poi
(501): -e poi.. -e poi, e poi, quando saremo
o di querela. landolfi, 2-65: -e poi?.. -eh, poi
lentini, 4: lo meo lavoro spica -e poi no 'ngrana. pucciandone,
amadore / disia, vive 'n dolore; -e poi che tene, / credendos'aver
, dio non è dove.. -e chi legge deve spostarsi di alcuni passi e
male romantico, suona contradizione in termini -e si cercava in tal caso la fede
bartolini, 16-91: né è vero -e come gli suggerisce la poliziottaglierìa - che
: manette. pratesi, 5-276: -e che sono? -domandarono... -le
, 3-37: guardo la tua bocca -e non altro so del tuo viso /
d'un padrone, merita la polpetta! -e lei il mio trincetto.
sf. (plur. ant. anche -e ). insieme di particelle incoerenti molto
ii-635: -ieri fui in campagna. -e così? -è tutta una polveriera. un
, mi favorisca altri sei zecchini. -e per che fare, figliuola mia? -per
pomin di rosa? nievo, 634: -e giovane e bella la cameriera? -fresca
, finché fu proprio un lamento: -e perché, vanetta, ce l'avete tanto
anche lì: -lei mi fa ridere. -e il lomi pronto: - e lei
coma a tutte le carceri del granduca! -e io a quelle di sua santità!
dire piuttosto con chi non l'ha! -e vuoi che te lo stronchi io?
di marx -disse il signor romeris. -e popolari poiché il barone si ostinava a
quella parte e riporterei il desinare, -e così dicendo indicò le balze scoscese,
di cappelle: il nuovo messia. -e il vecchio monocolo con un linguaggio caldo
propri doveri. mezzanotte, 45: -e tu perché non t'alzi? e tempo
, -le disse amaramente un contadino: -e n'avevo una dozzina bella grassa,
roba delle nostre parti -egli diceva, -e non queste porcherie delle città. moravia
la corda -. sputò il fumo. -e scappato a milano. -come soprannome
, iii-24-28: -sta qui gigi porco? -e l'oste fiorentino... /
barbone ed io berrò... -e lo poltrone li le porse. dante,
-appoggiare. bemari, 5-127: -e vieni qua che te lo dico -disse la
, di'/ se bella è questa rosa -e bella sì, / ché col natio
anonimo, i-615: lo gran valore -e la gentil plagensa / e la valensa
. (plur. ant. anche -e ). bot. pianta erbacea della famiglia
.). bemari, 4-234: -e voi non lo sapete? / replicò il
che mi fa bene alla salute. -e fa bene anche al portafoglio! -diceva uno
di trapasso. d'annunzio, iii-1-63: -e i cavalieri? e la mula?
lucidi... poi gli domandò: -e come li guadagni tanti soldi? -
moglie. -non temete della mia puntualità -e si portò la mano sul cuore -;
i. romano dentro vi si metta, -e messoli le mani a dosso e gittatola
papa a roma e andar senza suoni. -e postavi su la bocca, cominciò a
de'nemici. borgese, 1-197: -e tu? che sono queste tre stelle come
-con che l'edificio si era concluso -e questo momento inaugurale, erano intercorse fervide
febbre ancosciosa / ove tanto mal posa -e duro affare! dante da maiano, 1-7-12
cotale fenita / facesse la mia vita, -e fora santo ». anonimo, i-571
la possanza / de're di franza -e la sua ballìa, / credo sarìa /
: quant'o qual è mostrat'ò, -e né-mic'à / di contrado ver'di
-psicologicamente forte. tasso, 11-ii-226: -e chi può quetare i movimenti d'un
, i vecchi dei vecchi!, -e dice: « fammi il piacere, portami
terranova, antica proprietà dei ricasoli. -e vero -dissi perciò -aveva qui dei possessi.
plur. femm. ant. anche -e ; superi, possibilissimo). che è
e l'imperatore. / -il terzo? -e il papa. -a che giuoco?
macchinale del catechismo -troppo noto e posticcio -e il macchinale dell'istinto. landolfi, 8-92
anonimo, i-615: lo gran valore -e la gentil plagensa / e la valensa
14-601: -ciò ch'io comando -disse -e ch'a me piace / è legge e
di nocche all'uscio -toc toc toc -e da un cavernoso 'si può? '.
d'accordo, eh? -disse zalda, -e dividersi il potere! questo mercato faranno
pozzo, nel girare, strideva. -e perché stridi tu, le disse il secchio
secchio? -a cui la carrucola: -e perché non debbo io piangere, se,
di poi seco a praticare la corte. -e è possibil questo? -così non fosse
avvenire. rapini, v-523: quella morte -e quale morte! -prendeva, in quelranime
qual parte ella or si venga. / -e ci voleano tutti quei preamboli? g
la mediocrità, nelle dignità della chiesa -e finché tu campi, disse l'orgoglio,
. (plur. m. anche -e ). che è titolare di una prebenda
ad intendere -e lei à bevuto tutto -di un urto momentaneo
, pregazióne; plur. anche -e ), si. letter. ant.
ant. anche pièce-, plur. anche -e , -te). letter. preghiera
suoi quattrini un sopra l'altro. -e v. s. vuol precipitar la sua
, i-57: -rispondi. è vero? -e il prete con tono rassegnato, precipitosamente
lasciami andare, giuliana. addio. -e uscii dalla stanza a precipizio. pirandello,
/ vanno in preda con ogni vento. -e voi / mandate legni in corso a
-in guerra hai saputo chi sono.. -e in pace l'ignoro. in guerra
incensar chi comanda. verga, ii-430: -e la zia che mi faceva la predica
di verità, le trastullavano e deludevano, -e dove, invece, il concettizzare è
che ti pare di questa magione? -e io dissi: -questa è tanto maravi-
non muti registro -mi predicava mio padre -e cambi metro, non diventerai mai uomo
, delinquenti! -continuò il sindaco accalorandosi -e che divengono tanto più insolenti, quanto meno
, xi-75: in nessun altro luogo -e qui per millenni -furono con pari
-non fate scandali, per carità! -e tacque, soffocato dalla tosse, premendosi
poco pratici del linguaggio teologico, affermano -e non ebbe, cioè, vere e
. saba, 1-52: mefistofele sapeva -e non sapeva -che cosa voleva dire per
da servir dopo lui - seconda premuta -e a 5 soldi (invece di quattro)
, donna altera, / fueme pantera -e presemi d'amore / come d'aulore /
. capisco -disse benevolmente il primo preopinante. -e il marito volle saperne di più.
sorte cada, / -disse agra- mante -e non sian più parole: / veggiàn quel
infuriato, la prese per le braccia. -e ora? che intendi l
triumphante victoria adepta. agostini, 1-120: -e se 'l vescovo o il paroco foss'
presentissimo; plur. ant. anche -e ). che sta nel luogo di chi
. (plur. ant. anche -e ). dono, regalo. uguccione
badava a quelle parole. -voglio uscire, -e nella pressa urtò il tavolo. dossi
il cordoglio di prestarmi gli uffici supremi -e £pà m'era, prima che tu
quella che mi tiene / sulle soglie -e potrei prestarti un volto, / vaneggiarti
impalato dietro l'uscio, gli disse: -e lei? cosa sta ad aspettare qui
tutta la / roba del mondo. -e non è mal che 'l prete / ne
agata pensò: -ha chiesto il prete? -e stava per chiederne a giorgio, che
: fategli mettere le man addosso. -e per che causa vuo'tu eh'i'mi
re, per torla al figlio. / -e perché questo? -perché il re d'
dieci luigi. capite? -soggiunse élena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro
adiutao, et io perdono ad essi. -e tutti li presoni de roma renneo pirrus
senta spirare nelle mani e nelle tasche -e dove no? -la divinità onnipotente priapesca
aiuto ora, pensò, mio danno. -e subito alzò la voce: « figliuoli
di geometrie. trissino, xx-i-93: -e che le disse nel primiero incontro?
eletto custode della verginità di irene. -e donna ulivetta cattabega, delle primizie di
et altri? -sì per una maniera. -e per altra linea che addimandano trasversale,
= voce dotta, lat. principalis -e (nel lat. tardo anche come
. (femm. plur. ant. -e ; superi, probabilissimo).
sf. (plur. ant. anche -e ). disus. prova a cui
io non ho mai peccato teco. -e lei disse, come fanno queste donne
ero alla finestra -del mio casolare dei campi -e stavo in procinto di mettermi a disegnare
. anche sf., plur. -e ). ciascuno dei vari tipi di atti
. (plur. ant. anche -e ). ant. e letter. tradimento
questa? allora dovevi dirmelo subito! -e si vuota tutto il prodotto addosso spalmandoselo
dà quelle squisite mozzarelle, un vanto -e perché no? -di questa regione.
sf. (ant. plur. anche -e ). il fatto di produrre,
proemiavano: -vedrai quanti sequienzia sancti vangeli -e facevan, colle dita sul ventre, la
: -che fai, sacro ministro? -e tu, uomo profano, / perché ritieni
maestro. cantoni, 520: -e i colleghi in gonnella? -domandai a testa
saltò alla sua volta sur una panca concionando -e ora che abbiamo dato una lezione al
. -i; ant. anche -e o invar.). persona che,
, sebbene in tono più dolce: -e 10 ti dico moglie mia., e
momento stesso in cui egli vede alee -e il suo conscio non lo realizza, mentre
od accompagnano. oriani, x-14-166: -e la prognosi, dottore? - non
giorni al tempo proibito per le nozze; -e , se posso tener a bada,
aveva mai veduto macinare le olive? -e cominciò a figurar l'opera delle macine
, agg. (plur. femm. -e ). letter. ant. rilucente
3-162: dei pronunciatoli del panegirico -e dei consentanei - già fatta era la combricola
sia, se bene si pensa sottilmente -e dico 'corporeo o incorporeo 'per
me ha dello spirito che mi basta. -e lo preferite a quel galantuomo..
, egli diceva: -non fae per me -e tantosto si dipartiva. seneca volgar.
dispiace / lo pingere che face -e si riprende, / ché non è per
can barbone -una nera figura di velàsquez -e dai tira e molla viscerali della sua
assurdo ogni tentativo che si faccia -e se ne son fatti tanti! -per definire
150): -per dio, consigliatemi! -e 'l frate rispose: -io non ti
dignità? -non, che io sappia. -e molto meno ne la prospettiva e ne
italiana perché se tu sapessi quante lettere -e a così dette intelligenze -ed inutili!
disse: -u'è questo moscato? -e come intendente delle mercanzie co- gnove che
sing. (-0; letter. -e ): individuo appartenente a tale sottoregno
ed epifisi. ghislanzoni, 270: -e queste prove [dell'iaentità], se
. anonimo, i-534: ben cante -e perda prova / chi a sua donna
di'ch'a- prin ben gli orecchi -e scopra i cori, / si che ciascun
/ ché fan si dolci e belli -e divisati / lor trovati -a provasione; /
del proenzalesco / no m'acresco: -e fora cosa nova, / q'om
una linguistica marxista '-in funzione antistaliniana -e qui ci porge alternative che respingono verso
primo con cui faccio all'amore? -e si mise a ridere. ghersi si sentì
femminea suonò: / -savoia, avanti! -e da'ferrei polmoni / la provocata macchina
laonde nascono tutte l'altre virtual. -e io dissi: -e come hanno nome
l'altre virtual. -e io dissi: -e come hanno nome? -ed ella disse
rispondeva lui gravemente. sciascia, 8-n: -e che è, una minaccia? -una
farmacista con una punta di ansietà. -e che altro può essere? uno scherzo.
11-39: però ci sono / dei vuoti -e in primis / supposta e non ammessa
, i pterodattili. landolfi, 14-45: -e gli pterodattili? - che cosa?
accidenti possibili aei 'tempi perversi '-e cioè le serve, i medici di casa
gli studenti del politecnico, ecc. -e soprattutto la crisi puberale di gigi (il
un voto. bocchelli, 18-i-440: -e allora che cosa aspetti? ne ha più
è avvezza, -riprese ersilia. -e poi le nostre donne, sa, noi
, con fare pugnace e rabbioso, -e se io non partissi? se io dicessi
ne va e u grano rimane. -e tu credi di essere il grano! tu
senta spirare nelle mani e nelle tasche -e dove no? -la divinità onnipotente pria-
all'uscio delle scuole / aspettar suole -e a bere in pindo mena / all'alta
vuoi tu che io lo creda? -e ci si stava per sempre se non impregnava
, 2-274: -riprendetevelo -disse alla femmina -e dategli una pulita. moravia, viii-18:
, come dirai? / -dirò bene. -e di chi? -di voi, di
cercare di farla pulita, -disse baba. -e non ho cercato di farla pulita?
, viaggiava sempre. vedrai che tornerà. -e di nascosto chiedeva notizie al portalettere o
fin che puoi... / -e il giorno fonde le rive in miele e
anche ridere, benché uno interrompesse: -e chi dirà messa? - questa domanda
duro piuolo. parabosco, i-46: -e le mie aghe? -tuo, figliuola mia
disse quel giorno il sor matteo, -e hai lasciato che il padrino sprecasse la vigna
f. f. frugoni, vi-232: -e perché tanto litigare? -per l'appetito
5-137: increspò il naso priamo, -e un gran sospiro / trasse dal cor
le mie vesti sono tutte toppe. -e non reggono più il punto -non reggono più
che sia lo stesso punto di colore, -e accostò la matassa al filo.
luigi. capite? -soggiunse elena. -e all'ultimo quel matto di galeazzo secìnaro
punto? -punto. cicognani, 9-17: -e voi vi siete divertite? - punto
col naso in aria. -bellissima. -e punta fredda! fucini, 96: -
scodelle ricolme del seme d'oro. -e adesso mastica, bambina, e non mandarli
= voce dotta, lat. puteàlis -e , deriv. da putéus (v.
di cosa mentita? io stupisco. -e 10 putisco... come sento
anche nelle puttanate. arbasino, 3-128: -e un po'di vergogna, mai?
per certo male v'a consigliati. -e allora tue tra lo'come lo lione
darei un calcio. pratolini, 1-123: -e diciamoci francamente la verità, -scattò un
. / lo vento è buon. -e tutti alzòr l'antenna / « aiòs aiòs
piedi, e cacciando giù rultimo sorso; -e se avrete da far dei quadrati anche
fuori delle competizioni ufficiali vengono pure disputate -e di esse esistono i primati nazionali,
non siate oggimai stracchi di spolmonarvi -e il feudatario de'sette comuni -per quistioni che
del cancro. borgese, 1-119: -e ... quando? -giovedì. -questo
in macchie nere o livide. -e con questo?: per esprimere stizza,
avesse la possanza / de're di franza -e la sua ballìa, / credo sana
intender cupe / quel ch'i'or vidi -e ritegna l'image, / mentre ch'
[a feltrinelli], invece -e direi a torto - il progetto del periodico
lotta. a. monti, 727: -e il reggimento dov'è? - è
la lingua.. sporca, sporca -e celestino tentennava il capo. -vuoi un
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d] -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
delle piagge. -a delle piagge? -e si rabbuffa. bacchelli, 1:
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, e con
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, e dal
plur. m. e anche f. -e ). nell'antica roma, avvocato
pref. lat. r [e] -e ad-, con valore intens., e
pref. lat. r [e] -e ad-, con valore intens., e
terra di matti e di fanatici. / -e questo appunto mi fa raccapriccio. casti
pref. lat. r [e] -e ad-, con valore intens., e
'l ailaccia, / si 'l menerà -e smenerà -a laccia! tommaseo, 10-122:
madonna gismonda rivoltato, così disse: -e voi, bella giovine, che ricercate
, quando chiederete la mia mano? -e perché? non sono mica cannibale.
pref. lat. r [é \ -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
. dai pref. lat. rie] -e a [d \ -, con valore
rovesciate le sue, disse: -perduto -e collocando nuovi biglietti sul vassoio, aggiunse
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -e da duplicare (
[e \ -e a [d \ -e da duplicare (v.).
chiamò le 'città radiose '? -e lo sviluppo di quelle città di abitazione
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e] -e a [d \ -, con valore
pref. lat. r [e \ -e a [d \ -, con valore
spinella di settanta carati? '-e 'la spinella di settanta carati? '
'la spinella di settanta carati? '-e ''l manico di diaspro? '
''l manico di diaspro? '-e ''l manico di diaspro, quel proprio
, serra., presto., presto -e tutte le donne di casa e tutti
è morto! è caduto nel fiume! -e così dicendo s'era rialzata, e
nulla riesce -se devo far lo scrittore -e se l'intelletto può rianimarsi -un volume sarà
dato di ascoltarlo con questo vecchio musicista -e sopratutto wagneriano - riassorbito e tormentato,
tacevano, si rivolgeva a rosa dicendo: -e così., e così..