che iddio comandò. -disse la belcolore: -deh ! andate, andate: o fanno
, poi che lei tacer vide: -deh ! anima mia dolce, che parole son
s'assedea, dice al signore: -deh , non facciamo tanti atti; tu fai
da trivio. firenzuola, 718: -deh , di''l vero, giri tu il
'la berta'. ricchi, xxv-1-273: -deh ! scendi a basso. -tu
. -perché? -è col negromante. -deh ! lassami entrare. -in fine, non
qualche alterazione febbrile. foscolo, v-93: -deh ! perché il cielo, eugenio mio
egli che io abbia? disse nello: -deh ! io noi dico perciò; ma
., 9-4 (361): -deh ! angiulieri, in buona ora lasciamo
sostegno / d'ogni nostra speranza. / -deh ! parlaci più chiaro. / -la
dee., 8-3 (247): -deh ! vedi bel codolo, così giugnesse
: qui viene egli a momenti / -deh ! prence, intanto entrar mi lascia
qualche difetto. foscolo, i-iii: -deh ! vieni; coprimi col tuo / velo
debito. ariosto, 423: -deh , non temer che giostrino, / che
. s. degli arienti, 233: -deh , diesima te! certo tu hai
nome avevano! ariosto, 19-4: -deh , come fui -dicea -sì negligente,
detta. / -io vi vorre'parlar. -deh , dite tosto / quel vi bisogna
dolce figlia? /... / -deh ! taci... un dì ritornerò
.. un dì ritornerò... -deh ! il voglia / il voglia il
caldo fiume. petrarca, 279-11: -deh perché inanzi 'l tempo ti consume?
ramo. gr azzini, 4-199: -deh ! contatemene qualcuno, giuoco che voi
braccia di cavezza, e impiccarti. / -deh figliuol di... -al cor
sarcasmo). grazzini, 4-433: -deh , che ti possa manicare, il mal
eternale vita. ariosto, vi-379: -deh , domandalo / un poco da mia parte
. m. cecchi, 7-5-5: -deh sì, pallottola, / imparami un miccin
/ -innanzi pure! idem, 1-i-32: -deh sì, di grazia; perché i'
comincia a incordar il leuto. -deh , signora del cuor mio, alzate il
/ averne in seno due grossi bellissimi. -deh , ti venga il malanno! nardi
: la reina ridendo disse: -deh in mal'ora, dinne una bella,
la barca, premi e 'nvia. / -deh , sta forte! / -volgi man
lacrimando egli ancor, così rispose: / -deh , vita mia, non vi mettete
fa'le parti, / e piglia? -deh non tante melarancie! / io non
sua gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto! -ant.
gallina, ci sarebbe da augurarsi. -deh sia presto! landolfi, 11-49: la
sì, e caso che molto importa. -deh di- melo, crocette mio, mostazzin
mo- vea, il tocca forte: -deh , fatti in là con la mala pasqua
altezze. ariosto, 19-4: -deh , come fui -dicea -sì negligente, /
g. m. cecchi, 260: -deh ! ascoltami. / -questa befana!
amore. boccaccio, 1-ii-410: -deh , non vi spiaccia, ditemi oramai
umilemente in suo lingua pagana: / -deh , non far, bel signor. s
per ridurre in breve... -deh , sta a vedere ch'io credevo
sacchetti, 28-111: disse ser tinaccio: -deh dàgli la mala pasqua, ché tanto
, tenendo fermo il conto disse: -deh , donna, che vuol dire questo dimenare
pinto dalli suoi prossimani, dicendo: -deh , messer niccolò, voi sete un
sacchetti, 28-112: disse ser tinaccio: -deh , dàgli la mala pasqua, ché
c'ha possanza. guarini, 455: -deh dimmi, amor, se gli occhi
barca, premi e 'nvia. / -deh , sta'forte! / -volgi man,
grembo del paradiso. guarini, 455: -deh , dimmi, amor, se gli
, il prò'marchese incominciava: / -deh come par che il cielo anco s'
chiamano ancora lapi. ariosto, 13-56: -deh , come, o prudentissima mia scorta
per polcella. parabosco, 2-10: -deh , di grazia, dimmi il vero
confortava, e spesso li diceva: / -deh , non pensar che ti fallin l'
sacchetti, 66-33: disse coppo: -deh , andatevi con dio oggi al nome
cicogna si leva ritta dicendo: -deh , vacche, che quello debbo dire di
poesie musicali del trecento, lxxxiv-152: -deh , pon quest'amor giù! /
76: disse l'una all'altra: -deh , che gran peccato è di due
si movea, il tocca forte: -deh , fatti in là con la mala pasqua
si comincia a versare, dicendo: -deh , morto sia tu a ghiado,
ci è? -tu lo saprai. / -deh , ditei presto. -una buona novella
et ha portato seco la chiave. -deh , scende nel ridotto! vuoi,
vi recreserebbe. ariosto, 1-67: -deh ! -diss'ella -signor, non vi rincresca
ingiusta offesa. goldoni, ix-365: -deh , rinaldo, venite al seno mio.
, 8-222: -caccia fuor questa spada. -deh , non fate, signor capitano;
insultarmi, ed ecco nata l'inimicizia. -deh , sfuggite per ora di riscontrarvi.
camera! ariosto, i-iv- 549: -deh , va'in malora! -anzi in buon
cosimo iii nel zt$òodoni, 1-52: -deh , tacete un po'di grazia; stiamolo
che sono oggi quasi tutti quanti perduti. -deh ! contatemene qualcuno, ché voi mi
, angusto. chiabrera, 1-iv-142: -deh perché gli venne vaghezza di sì scarse
da'piedi / ti lasci giuso pendere. -deh , taci: / troppo questa è
non vorrei esser il primo, io. -deh non mi fare più stentare!
degli etnei giganti. marino, 1-1-85: -deh quanto, o tonator, che da
sono oggi quasi tutti quanti perduti. -deh ! contatemene qualcuno, che voi mi fate