dante, inf., 2-85: -da che tu vuo'saper cotanto a dentro
pietra! d'annunzio, iv-1-354: -da che io ti conosco, tu sei
pensiero, estetisti, matematisti, empiristi, -da questi ultimi segnatamente, -tutti «
aquilino fu preso da delizioso stupore quando -da quel giorno -gli si rivelò la esistenza
rallento, tu salta. -da ora in avanti, da qui avanti:
tirio della paura. -da banda: da un lato, da parte
di animalesco e di primitivo. -da , in, per ogni banda: da
non dava cenno di voler tacere. -da nessuna banda: da nessuna parte. -per
quel che 'l signor comanda. -da una banda, dall * altra: sotto
]. 4. locuz. -da basto e da sella: (buono)
per uffici e compiti diversi. -da mettergli e cavargli il basto: mansueto,
si trova qualche cosa da perfezionare. -da guastare, dite piuttosto: non sapete
lei affrontata? -io in persona. -da chi, quando, e perché? —
un volto di bistecca al sangue -da un po', spiando i due,
su porte chiuse col lucchetto. -da bombe: che merita di essere annientato,
brava. 8. locuz. -da bravo: come esortazione, incoraggiamento.
scherzare. 2. locuz. -da burla, per burla, in burla:
pinne e di armi apposite. -da caccia: che serve per la caccia (
dove andate?... -da un pediatra! -come da un pediatra?
scelta con le truppe attendate all'aperto. -da campo: che si usa durante le
voleva sapere se l'avevo più visto -da due giorni era fuori. « ero con
davanti, notte e giorno? -da candela: buono per la notte.
mestier cose da cani. -da impietosire i cani: oltremodo pietoso.
ne verrebbe pietà ai cani. -da far spiritare i cani: spaventoso, orribile
nomi da fare spiritare i cani. -da far stomacare i cani: nauseabondo.
ti sciorina ad ogni canto. -da canto: presso, vicino; accanto.
mondo divenga socialista. -da ogni canto: da ogni parte.
grazia d'ogni canto. -da qualche canto: in qualche modo.
scrivere, non m'aviene. -da un canto: da una parte; per
andato fuora con mia licenzia. -da un canto all'altro: da parte a
, con quest'asta mia. -da un canto... dall'altro:
mai fico, c'abbia foglia. -da tutti i cantoni: da tutte le parti
salta fuori pure una chitarra. -da un cantone: da una parte; in
più stretto intorno al collo. -da capestro (persona, azione, ecc.
si trovò in orlo al boschetto. -da capo: di nuovo; un'altra volta
a mente tutta l'ode. -da capo a fondo: dal principio alla fine
conosce da capo a fondo. -da capo a piede: da un'estremità all'
fatta su quelle rovine. -da un capo all'altro, da capo a
disagio in tutti e due. -da cavallo: cavallino (un volto, i
-figur. cicognani, 2-103: vedeva -da che sua madre era quasi in ginocchio
te, pasifilo intendere questa cosa? -da me non l'ha già intesa: è
guardia da quel ciancione, sai? -da quale? caro, i-104: avendo fin
un volto di bistecca al sangue -da un po', spiando i due, insaccava
acqua aromatizzata. 12. locuz. -da cima, di cima, in cima:
, una grande mano storta. -da cima a fondo: interamente, compieta-
amici, o conoscenti soli. -da collo: da portarsi intorno al collo (
bene e accrescere il proprio prestigio. -da comparsa: di lusso, da parata.
merci, di vettovaglie per eserciti. -da condotta: da trasporto. guarini
su un terrazzo, dove -mi disse -da bambina si confinava ore e ore per leggere
bene che cosa è edifizio, e -da che regole il retto edificare diriva,
come in gabbiette. -da conocchia, da conocchie: di nessun valore
, un altro lato della questione. -da o per un conto...
occhio brillava una lacrima. -da corruccio: tale da suscitare profondo sdegno
la sposa, figliuolo, contar? -da poco tempo. g. villani,
era di sconvolgitore quel riso! -da cosa nasce cosa, di cosa nasce cosa
coste ad una ad una. -da costa: di fianco, di lato,
quella virile marzia ubaldini. -da costa: in disparte, discosto.
costa, istando inginocchione. -da coste: sulle parti laterali, sulle fiancate
coatti o detenuti). -da cristiano, da cristiani: decente, decoroso
cucisco mi pungo le dita. -da cucire, per cucire: che serve per
, i-385: togliete, -diceva, -da codesto cumulo di bellezze, la religione
carte francesi. aretino, 1-40: -da che in italia si giuoca con le carte
tanto che non vieni al piano? -da lunedì passato. montale, 33: e
pronome personale, serve come rafforzativo. -da me, da te, da sé,
è bisogno che tu porti l'ambasciata? -da sé non te lo può dire.
21. equivale a tra, fra. -da uno a un altro, da uno
l'uomo in poche ore. -da una voce singalese. daccanto, prep
signor dea tractar lo servente. -da traverso e dallato: da ogni parte.
, avvolto colla foggia dallato. -da altra parte. a. pucci,
uomo che trema e che maledice. -da parte di, a causa di.
. leonardo, 2-79: derisibile -da esser dilegiato. buonarroti il giovane,
e membri che la compongono. xjguccione -da lodi, v-i51-168: poi lo ferì dal
buongiorno: cfr. buondì). -da molto tempo. angiolieri, 106-4:
da scardassi -il diavolino e il diavolone -da cui la lana balzava spumosa e tempestosa
da scardassi -il diavolino e il diavolone -da cui la lana balzava spumosa e tempestosa
grandi, di cartone. -da diecimila: di diecimila lire (un biglietto
quadri schierati nelle gallerie. -da diletto: che ha per unico scopo il
età sostenere possiamo. -da tempo. cicerone volgar., 1-45
. -raro. in futuro. -da ora dinanzi: d'ora innanzi,
tuoi diporti sul boccaccio. -da diporto: per attività sportiva, sportivo.
! cose che si dicono! -da dirsene: memorabile, degno di memoria
, si guariscono presto. -da discosto, di discosto, dal discosto:
non punto; / ma ch'è digiunto -da verità mi pare, / se lo
in cui disnor ragiono. -da disonore: disonorevole. pagliaresi, xliii-80
come un disperato la faccia. -da disperato: con grande energia, con cieca
dita se lo trasse dietro. -da potersi contare sulle dita: a indicare
- risponde lui, - donne. -da donna, di donna: tipicamente femminile,
-e intrare / 'n sì gran foco, -da per poco / no m'aucido -de
te troppo preziosa preda. -da destinarsi (un periodo di tempo).
a dozzine, di clienti. -da dozzina, di dozzina: di fattura grossolana
/ gorgogliava un frezzi, iii-2-75: -da che di questo -dissi -m'hai suon muto
trapassare la foresta spessa e viva. -da entro, d'entro: esprime un movimento
poco, ci subentra quella serena equanimità -da non confóndersi coffa indifferenza la quale,
eterno: v. ab eterno. -da eterno, dall * eterno: fin dall'
politica, per condurre questa faccenda. -da faccende: da lavoro, adatto alle occupazioni
il grembiule da faccende. -da faccende o di faccende: sovraccarico di
fussi un bambolin di culla. -da fanciulla: nella fanciullezza; prima del
, gli è tutta mia. / -da che venuto a star sono al podere,
si dona una rosa. -da fata: meraviglioso, fantastico. carducci
fello. 9. locuz. -da feccia: di nessun valore, spregevole.
? ancor non è mia sposa. / -da lei dunque la fede / non
mollezza d'un re femina. -da femmina, di femmina: tipicamente femminile,
e prescindendo anche da'suoi interessi -da che in altri tempi avrebbe potuto eleggersi altro
nove dalla parte dell'anticamera. -da fermo: in posizione di riposo, che
ma non posso non vederla. -da fianco, dal fianco, di fianco,
-lunga fiata: per lungo tempo. -da lunga fiata: da molto tempo.
, 142: -bella figura, eh? -da vergognarsi, -rispose ario; e arrossì
e finali, interrotta -non legata -da un recitativo qualunque che non s'ascolta.
malvezzi stacca le vecchie pitture dalle pareti -da tàcito, da svetonio, da qualsivoglia
, 226: la bocca poi: -da me l'alta dolcezza / del parlar,
, distinguerò gli fuochi da le terre? -da quel, che gli fuochi sono fissi
il segno. cicognani, 2-103: vedeva -da che sua madre era quasi in ginocchio
foglie: v. frasca. -da foglia: che deve conservarsi fra le foglie
bastimento colò a fondo. -da capo a fondo: v. capo,
. capo, n. 19. -da cima a fondo: v. cima,
rivista europea 'del 1874. -da fonte: dall'origine. carducci,
/ egli è il cristo! -da piccolo fonte non può nascer gran fiume:
formica: avere pochissimo senno. -da formica: di poco conto, trascurabile.
per le sue triste conseguenze. -da evitarsi, dannoso. dovila, 467
sol fosse davante. frezzi, iii-2-75: -da che di questo - dissi -m'hai
zucchine. 6. locuz. -da fritto: che si presta particolarmente a
e cinto saltò via. -da frustate: malvagio, disonesto, iniquo.
che possa esser accettato da tutti. -da frutto (con uso aggettivale): che
». 5. locuz. -da funerale (con uso aggettivale):
colle occhiaia livide tossire. -da poi che il fuoco scalda: da che
damocle agli archi delle porte. -da fuori: dall'esterno (e corrisponde a
ogni fiata. ariosto, 7-47: -da che, donna, -dicea - l'
o per arroganza. -da toccare con un fuscello: da evitare con
; e lo menavano in gabbia. -da gabbia: degno di essere rinchiuso in
ch'ella canti di gala. -da gala: che serve nelle cerimonie solenni
non si può scherzare. -da galea: degno della pena del remo o
a fare? di'tu da dovero? -da gallióne; fate a mio modo,
gazzettieri hanno scritto sulla carestia. -da gazzettiere: trasandato, sciatto (lo stile
abbiamo in giuoco tutto. -da gioco: poco importante, irrilevante, insignificante
rado nei paesi del centro. -da giogo (con uso aggettivale): atto
centro i giorni a noverare. -da giorno (con valore aggettivale): che
gli dessero il mal giorno. -da un giorno all'altro: entro un breve
sciupi da giorno a giorno. -da un momento all'altro, prossimamente.
mortale, vi lasciò la vita. -da giostra (con valore aggettivale): che
, nella prima età della vita. -da giovane: nella giovinezza.
-costà giù: v. costaggiù. -da giù in su: dal basso verso l'
battuto giuso e sia racconcio. -da ... in giuso: a partire
l'estrema etade afferra. -da indi in giuso: da allora in poi
: una zuppa da poveri... -da poveri? gnorsie! anzi. pirandello
fiabe, chiacchiere e menzogne. -da gogna (con uso modale): malvagio
trampoli. 4. locuz. -da gonzo: degno di uno sciocco,
. è musica d'assalto. -da gottoso (con valore modale): adatto
ce ne andiamo in fumo. -da governo (con valore aggettivale): esperto
intorno alla familiare / lucerna. -da grande: in età adulta. paolo
, gravissimo? quasi per morire? -da che ci sto io, no, signore
sempre mezzo secolo sulla groppa? -da groppa: da soma (un animale)
uomo. 3. locuz. -da mezzo grosso: di poco, di nessun
in mostra di meretrice. -da o di guadagno: da monta (un
guadagno verso le giumente. -da sfruttare. pascoli, 321: la
un troppo abusarmi delle vostre grazie. -da parte i complimenti. voi sapete il mio
scene. 3. locuz. -da ieri a oggi: nel periodo di
quale si è perduta la memoria. -da tempo immemorabile: da tempo molto antico
7. antichissimo, remoto. -da tempo immemore: da un tempo molto
memoria entrò di salto. -da sommo a imo, da imo a sommo
scavare -e sufficientemente solido ed impermeabile -da poter formare abitazioni sicure. marinetti,
le mani per provare ai suoi connazionali -da cicerone improvvisato - la perfetta sonorità della
i morti, ma cambiò: -da svegliar questo cimitero... -e s'
stesse, o condizione di chi le offre -da dar motivo di sospettare la loro provenienza
dov'è gita la tua padrona? -da quest'ora si suol fare inchiavare nel
berlioz. 4. locuz. -da indemoniato: che manifesta un'ira incontenibile
oprano il ferro indi la gola. -da indi in su, in giù, in
ogni soldo, ducati dua. -da indi intorno: ah'incirca.
e la calma tornò nel corridoio. -da indi: poi, in seguito, da
.. se non per morti. -da indi addietro: in passato, prima d'
molto più gli onorò. -da indi innanzi o in avanti, da indi
dimostra che sia da fare e che -da lasciare. sarpi, vii-18: da molte
bisogno che voi mi con -da qui indietro: nella parte che precede.
questa casa come al mondo? -da qualcuno o da qualcosa infuori o alv infuori
voleva dire i morti, ma cambiò: -da svegliar questo cimitero... -e
vanno dando gran confortamento. -da ora, da indi, da quindi,
qualche anno di più. -da ora, da allora, da oggi,
.. con uno sguardo inquisitorio: -da chi -domandò -l'avete sentito dire?
piene di dolci veleni. -da cima a fondo. sarpi, i-2-159
dèi una volta anche a me! -da voci calde e liete, di ragazzi,
-donde vien? chi l'invia? -da roma ei viene, / ma legato
. locuz. avverb. e prep. -da ivi a (seguita da un'indicazione
pare che sia andato? -da ivi in suso: di là innanzi.
d'orecchio con eventuale lacerazione del lobo -da una mano virilmente predatrice, son una
: giocatore poi [il figlio] -da mettere su lanzichenetto in mezzo alla brace
alla larga dal pallino. -da un ampio punto di vista, secondo una
mille per lo cavalcare largo. -da largo, dalla larga: da lontano,
mi pare avere pochi rimedi. -da o di un buon lato: in base
ne fussi per venire quantità. -da lato: v. dallato. -ant
eravate molto da lungi. -da lato a qualcuno: accanto a lui.
lato ad me zenone. -da o dal lato di qualcuno: da parte
e da fanti il terren. -da ogni lato, da o per tutti i
la cosa da tutti i lati. -da tutti, con tutti. a.
toglie acqua dentro. -da traverso e da lato, contro e da
angosciato! / la gente ci corressoro -da traverso e da lato. francesco da
con cui perde om vincendo. -da un lato, da uno dei lati:
cercherò altro lavoro -tu? perché? -da fare a casa. pavese, 1-101:
prestezza. 19. locuz. -da lavoro (con valore aggettivale):
giovinetta? / -appena pubescente. / -da qual dio nata? / -proferire il nome
ad altri mostrata. metastasio, 1-i-17: -da lui che brami? -il suo
0 questo non avvenisse. -da lì avanti o in avanti: d'allora
-quanto esser puote / l'interesse?. -da voi potete fare / il conto,
tutto liberata. goldoni, ii-890: -da qua avanti no la sarà tormentada dai
la scuola -cioè gli uomini della scuola -da tutte le tirannie che li opprimevano,
: composta da elementi figurativi geometrici o -da sole linee senza il chiaroscuro.
tensione razionale -anzi -ha molto di umorale -da ciò viene che tanta letteratura del settecento
quattro e quattr'otto. -eliminare -da una gara. bartolini, il-no:
! e quanto ti ha lasciato? -da vivere finché campo, e circa tre
eran brighe e pene. -da loco, di loco: di là,
mio cor non sen pente. -da molto tempo. inghilfredi, 376:
fu? come lontanamente! -da origini assai antiche, addietro nel tempo.
si visitassero e di lontano. -da un paese remoto e straniero. a
cose simili e le consequenti. -da causa profonda. bigiaretti, 8-284:
parole in luce recarono? -da una luce alvaltra: da un'aurora all'
vilissimo uomo, timido e rimesso. -da lumaca: con grande lentezza. bocchelli
-procedere con lunghezza: agire con prudenza, -da lontano. con calma, con circospezione
che fanno una lunghièra / durante dal mattin -da lontano. fino alla sera. magalotti
giudiciosi precettori mai sempre raccomandata, -da lungi, di lungi, dalla lunge:
gli stava ancora da lunge. -da lungo tempo, fin da principio.
tosto, colmo di amarezza. -da , di o a lungi da o a
unghie lunghe: v. unghia. -da lungo: da molto tempo. francesco
strategico della guerra nazionale. -da lungo, di lungo: lontano; da
] vigilavano nell'ombra. -da lupo, di lupo. a.
anco inter rotte e ingombrate -da una grande abbondanza di descrizioni romane,
il figlio di don placido. -da macello (con valore aggettivale): destinato
degnamente un simile personaggio. -da maestro (con valore attributivo): abile
casa. 8. locuz. -da magistrato (con valore attributivo):
-contra voglia, / ca seria argoglia -da criar malenanza. anonimo, i-587:
o mancina. 7. locuz. -da ritto e da mancino: in grande
questa mane. 2. locuz. -da mane a sera: dal mattino alla
sera al davanzale della sua finestra. -da mane e da sera, da sera e
, 315: -onde vien? -da dar rodere / alla mula, acciocché
sia roba da mangiare ». -da mangiare, da mangiarsi (con valore attributivo
', è gallicismo veramente nauseante. -da mangiare o che mangiare (con valore
randello. 11. locuz. -da manicare (con valore attributivo):
manicomio. 4. locuz. -da manicomio (con valore aggettivale):
della concretezza contro l'astrattezza. -da mano (con valore avverb.):
. si rispondeva a concerto. -da mano di qualcuno: a causa sua,
da man di bella donna. -da portare in mano (con valore aggettivale)
bagnino. 2. locuz. -da marinaio a galeotto: v. galeotto1,
queste parti, superior all'italia. -da marito (l'età di una donna)
romanico di una chiesa marchigiana. -da marito (con uso aggettivale): che
farsetto mostravano una vita da signori. -da mattaccini più tosto, che gli mancava
al riserbo e al silenzio. -da la mattina a terza: dal sorgere del
dio, fa salotto sul marciapiede. -da mattina: a cominciare dalle prime ore
gabelletta. 6. locuz. -da mattina a sera, dalla mattina alla
stava affogato dalla mattina alla sera? -da (o dalla) sera a (o
rosse tende sull'entrata. -da mattino: di buon'ora, a cominciare
come una matta. -da diventare-matto: con riferimento a questioni e
, la gente che va. -da matto, da matti (con valore aggettivale
ripetute libazioni di squisita vernaccia. -da mattutino a compieta: per tutta la durata
più solenne la festa. -da un quattrino al mazzo (con valore attributivo
briscole come vero me. -da me: da solo, senza aiuto o
pani / per il solitario domani. -da me da me, da per me,
medesimissimo vocabolo. 11. locuz. -da o per se medesimo: con le
sapore. 4. locuz. -da melangoli (con valore attributivo):
die di sputare in terra. -da meno (con valore attributivo): di
mentecatti. 4. locuz. -da mentecatto, di mentecatto (con valore
cavava a buon mercato. -da o di buon mercato (con valore attributivo
mettere a sedere da uno come lui. -da un pirulino. - da una sugna
e quel che merita lode. -da mezzo, di mezzo: dalla parte centrale
solito, e voi donde venite? -da messer alonzio, stroppiato da le podagre
le cose d'italia. -da mignatte (con valore attributivo): di
. i. nelli, iii-88: -da quando in qua viperina tua moglie?
. contare, n. 15. -da un minuto all'altro: entro un breve
di minuto in minuto. -da un momento all'altro, al più presto
[i foglietti o avvisi]. -da chi? da uno de'miei lacchè o
rogna de barbarossa adosso. -da qui a tanto tempo, entro tale data
6. locuz. avverò. -da mo: da questo momento, a
mò padron universal ti faccio. -da un òel po'di tempo, da lunga
da mò me ne sono accorta! -da mo innanzi, da mo in avanti:
questi non ha mezzi sufficienti. -da moglie (con uso aggettivale): che
nostri padri il candido shelley. -da prendere o pigliare con le molle, che
: esservi una notevole diversità. -da molto (con valore attributivo): che
lo offro. pirandello, ii-1-1160: -da quando era deputato? -sono a momenti
dal mese d'ottobre. -da un momento all'altro: improvvisamente,
monarca presente passato e futuro. -da monarca (con valore aggettivale): sfarzoso
medesimi interessi di chi obbedisce. -da semplice laico, secolarmente. aretino,
che morisse di fame. -da qualche parte, in qualche luogo.
cagnucciuolo. 3. locuz. -da monsignori (con valore aggettivale):
passaggio la luminaria dei sorrisi. -da monta (con valore aggettivale): atto
parlatemi / dai monti in qua. -da monte a valle: dall'alto al basso
da monte a valle. -da monte e da valle: da tutte le
doglia mortale, / gravoso male, -da meve stesso è nato, / che non
divorzio da parte del coniuge del condannato -da napoleone nel suo codice penale, e
tanto bene, e anche dopo la disgrazia -da morto costava quanto da vivo.
quella festa allegra come un mortorio. -da , di mortorio (con valore aggettivale)
replicare hanno in costume. -da motteggio, in da motteggio (con valore
caro, i-203: -è morto. -da vero? -come! si muore da
danno il latte bianco. -da una mucca a una donna ci corre un
testa un molino a vento. -da fare sbalordire un mulino a vento (con
e di bombe a mano. -da , di munizione (con uso aggettivale)
murerà attorno insino al fondo. -da murare (con uso aggettivale): adatto
': metterla in convento. -da muro (con uso attributivo): usato
oriolo piccolo da muro. -da muro a muro: da una parete all'
musei, visitate le gallerie. -da museo (con valore aggettivale): che
togliere la marti- nicca. -da mettere in musica (con valore aggettivale)
che io possa ricever 'subito '-da codesta cretinissima agenzia luporini -il cartone musicale
colore bianco. 9. locuz. -da nano (con valore aggettivale):
chi prima nasce prima succede. -da cosa nasce cosa, di cosa nasce cosa
nascimento con occhi strambi. -da sempre, da lungo tempo; per natura
o d'essere disonorato. -da naso (con valore aggettivale): che
a natale il freddo non fa male. -da natale in là, il freddo se
a casa tua, natale in corte. -da san martino a natale, ogni povero
i vostri natali? -da cristo nato: dopo la nascita di cristo
pa- dule. goldoni, iv-801: -da pisa a qui in navicello vi vogliono
marito navicherà, voi navicherete. -da navigare (con valore aggettivale): che
cavò beffe di demòni. -da parte di una persona determinata. giamboni
il negozio di quella città. -da negozio o di negozio (con valore aggettivale
guglielminetti, 2-136: ella diceva: -da tanto t'aspettavo! / son prigioniera
in dire: omè omè. -da nido, di nido (con valore aggettivale
, come se niente fosse. -da niente (con valore di agg.)
insino a quel giorno. -da niuno uopo e da niuna cosa (con
-che ha portato il suo corpo forte -da sé l'ha portato al cimitero.
sì nel fuggir sei tardo. -da nona a vespro: per breve lasso di
fatto idropico lui dice ». -da nonno (con valore avverb.):
i più leggieri erroruzzi. -da nonnulla (con valore aggettivale): privo
proseguì, con accento di nostalgia, -da giovani si andava tutti assieme alla festa
. giorno, n. 16. -da notte (con valore aggettivale): adatto
indietro dal fine al principio. -da novella (con valore aggettivale): che
/ vitrei tutte si stupir. -da poco, di recente; appena.
soavi e gioia sanza fine. -da nozze (con valore aggettivale): proprio
tanto felicemente che nulla più. -da nulla (con valore aggettivale): che
bocca pretina o semipretina. -da nuovo, di nuovo: nuovamente, un'
duo lati il comparte. -da una parte e dall'altra; di qua
ve lo rimeriti a occhi aperti. -da sveglio. montale, 14-57: dio
vedere dove egli sia per dare. -da morto. fausto da longiano, iv-152
siniscalco. i. nelli, iii-138: -da alcuni mesi in qua sto sul pensiero
occidente. 6. locuz. -da oriente a occidente: dovunque. savonarola
cavare, n. 33. -da ieri a oggi: v. ieri,
, n. 8. -da oggi: a partire dalla data odierna.
brama di abbandonarlo ognora. -da ognora: da tempo immemorabile, da
un ber branco de ragazze. -da oleografia (con valore aggettivale): che
la scuola -cioè gli uomini della scuola -da tutte le tirannie che li opprimevano,
l'anima nostra è debole. -da atleta. parini, giorno, iv-183
qualche ossa di morto. -da olio santo (con valore aggettivale):
che si verranno oltre adducendo. -da parte a parte (anche nell'espressione
assicuro però che tutto il paese -naturalmente -da principio ruppe in un'omerica risata,
ometto, no? prometti? -da ometto (con valore aggettivale): che
/ s'a voi non dispiacesse. -da omo (con valore aggettivale): che
lebbra1, n. 7. -da , di oncia (con valore aggettivale)
oramai credo andata onninamente in disuso. -da cima a fondo. gonzaga, ii-71
esibiva una compagnia di operette. -da o di operetta (con valore aggettivale)
per natura a rinnuovar bastante. -da un momento all'altro. chiaro davanzati
stare sveglio l'intera notte. -da buon'ora: con largo anticipo, molto
domattina ad quindici ore. -da tutte l'ore (con uso aggettivale)
veruna ove si ponga. -da un'ora a un'altra, da un'
, / stanco mio cor. -da questo momento in poi; dopo queste
i cani che gli seguitano. -da ora, fino da ora: per il
, d'aconciare queste cose. -da ora a sempre: in eterno, perpetuamente
sempre insino all'ultime ore. -da ora in avanti: v. avanti,
. avanti, n. 8. -da ora innanzi: v. innanzi, n
spacciatura per se ne impipare. -da orbi, da orbo, d'orbo (
e degli animali che parlano. -da orco, di orco (con valore aggettivale
mi averà per iscusato. -da candelaio diventare orefice: v. candelaio,
nella necropoli di cirene. -da sempre, per condizione originaria. savonarola
/ il famoso esculapio. -da orinale (con valore aggett.):
così in un orinatoio. -da orinatoio (con uso aggett.):
non si piegano a viltà. -da orinci'. da lungi, da molto lontano
o per interpunzione vi aggiugnevano. -da ornato (con valore aggett.):
la più parte ad orto. -da orto, di orto o degli orti (
e a poggia / trepido varca. -da una persona o da un'altra.
dardi scagliati oscureranno il sole. -da far oscurare il sole (con valore aggett
la trinità. 11. locuz. -da ospizio (con valore aggett.):
-in senso generico: guerra. -da oste, di oste (con valore
, si abbandonarono a dormire. -da dipingere la fronte a un'osteria (con
d'osteria? ». -da o di osteria (con valore aggett.
gazzotta che reca la terrina. -da ostessa (con valore aggett.):
pezzo, addio fame. -da pacchia (con valore aggett.):
ne hanno proposto la scissione. -da o di pachiderma (con valore aggett.
- aveva risposto fenoaltea padre. -da padre (con valore avverb.):
di esplosivi è un padreterno. -da padreterno (con valore avverb.):
ultima stanza ai defunti. -da padule (con uso aggett.):
di condizione civile, non militare. -da paesano: non indossando la divisa,
infarinata di un pagliaccio. -da pagliaccio (con valore avverb.):
porta riceve il suo lume. -da pagliaio (con valore aggett.):
strozzi, 1-178: -onde vien? -da portare / un pa'di polli a
a chi lo sta a udire. -da paladino (con valore avverb.):
averti servito da paladino. -da amante virile, gagliardo. bizzarri,
, è un'altra faccenda. -da palcoscenico (con valore aggett.):
, parallele, sbarre, anelli. -da palestra (con valore aggett.):
il palmo aperto sulle spalle. -da palmo (con valore di agg.)
palo in frasca e bulinacca. -da un argomento all'altro. mazzini,
.. una magnifica casetta. -da una somma di indizi diversi. silone
dei paltonieri e degli stregoni. -da paltoniere (con valore aggett.):
nella sala d'ingresso. -da panca di caffè (con valore aggett.
virtù che son nel primo coro. -da sedere in panca (con valore aggett.
trovar di che favellare. -da pancaccia (con valore aggett.):
panello. 2. locuz. -da una stella scambiare un panello'. ingannarsi
esce dal forno / il panettiere. -da panettiere (con valore di agg.)
altra su un pantalone. -da pantalone (con valore aggett.):
variegati, pelle di pantera. -da o di pantera (con valore aggett.
crosta da terracotta verniciata. -da pan tondo (con valore aggett.)
i piedi rigidi e piatti. -da papero (con valore aggett.):
il fiatare, un pappare? -da pappare (con valore di sostant.)
il paradigma della vita universa. -da paradigma (con valore aggett.):
appetito a tutto paragone. -da , di paragone (con uso aggett.
ragna. 16. locuz. -da , di parata (con valore di
per un agnel pasquale. -da un lat. volg. * pariculus,
aprire la durezza del cuore? -da parete a parete: da un versante all'
macchina da parete a parete. -da , di parete (con valore aggett.
saranno posate sulle tue ginocchia. -da pargoletto (con valore aggett.):
qualche innocente colonia d'arcadia. -da vicino, da presso. alamanni
spero condurre la cosa in paro. -da , secondo par mio, tuo, suo
là, con gran dolcezza. -da pari a pari: su un piano di
entusiaste le applaudiscono ancora. -da parodia (con valore aggett.):
non voglio parte col diavolo. -da , dalla parte di dio', in nome
altra parte mi era facile tacere. -da parte (con valore di avv.)
tua nonna, e il cuore. -da parte (con valore di agg.)
concordarsi col re di francia. -da parte a parte, a parte a parte
da parte a parte. -da parte di qualcosa: riguardo a esso.
anche da parte dell'anima. -da parte la modestia, modestia a parte',
modestia1, n. 8. -da , per parte', dalla parte di qualcuno'
arecando aqua a suo mulino. -da , per parte di: secondo una determinata
da parte di sua madre. -da , per una parte...,
parte la riputazione pubblica. -da tutti. chiaro davanzati, xxviii-20:
se vi dò partita vinta. -da una partita: da un lato, per
ad usarli a tempo debito. -da partiti (con valore aggett.):
le sue opere vòte. -da partito (con valore aggett.):
in mano ne'bossoli. -da partito (con valore aggett.):
gli portano via le pecore. -da pascolo (con uso aggett.):
potrebbe farvi una passata immensa. -da fare passata (con valore aggett.)
del vino, a giocarla. -da passatella (convalore aggett.): di
gli ingegni. 30. locuz. -da passeggiare (con valore ag- gett.
più belle ragazze a passeggio. -da passeggio (con valore di agg.)
luigi. 6. locuz. -da non misurarsi col passetto (con valore
. condurre, n. 34. -da , di passo in passo: a poco
in mezzo c'è rifredi. -da presso. botta, 5-94: usando
preposto il vecchio carone. -da , del passo (con valore aggett.
casa 'alle tagliatelle. -da pasta (con valore aggett.):
. si pasteggia senza pericolo. -da pasteggiare (con valore aggett.):
non sono però da cuocere. / -da cuocer no, ma si ben da
pastrano, cosparso di nevischio. -da pastrano (con valore aggett.):
non genuino. metastasio, 1-i-504: -da te non bramo / un pattuito amor
, ne han poca paura. -da fare, mettere paura: in modo esagerato
da mettere, da far paura. -da fare paura (con valore aggett.)
un donnone da far paura '. -da fare paura ai ragazzi (con valore aggett
. 8. locuz. -da pazzerelli (con valore aggett.):
che non spenda come una pazza. -da pazzi, da pazzo (con valore di
da pazzo incontro all'infortunio. -da pazzo a sciocco: fra due persone ugualmente
-qui bisogna criticare il dialetto de'sanesi. -da quello che voi dite mi pare che
fantasia. 7. locuz. -da pedagogo (con valore di agg.)
ignoranti. 8. locuz. -da pedante (con valore di agg.)
il grottesco ovunque si trovi. -da dotto, da erudito. cattaneo,
abbiamo pelato bene i polli. -da pelare: ancora con le piume.
-crepa pelle: v. crepapelle. -da levare la pelle (con valore aggett.
da levar la pelle! -da non stare nella pelle (con valore aggett
fuochi, risalgono sui carri. -da , di pellegrino (con valore aggett.
di lambrate davanti alla cucina. -da periferia (con valore di agg.)
sotto il cappelluccio tondo. -da perlustrazione (con valore aggett.):
col cuoio da pigliar pernici. -da pernice (con valore aggett.):
una starna o un pemiciotto. -da pemiciotto (con valore aggett.):
. anonimo, i-614: spero cura -da voi qual si convene, / perché
guardia nazionale senza divisa e senza schioppo -da ultimo due penitenzieri armati di pertiche per
in qua non pare che rimanesse vestigio -da quel codice in fuori -'che serba
. spazio alquanto ridotto, angolino. -da tutti i pertugi: da tutte le parti
fiaschi e bicchieri per tutto. -da ogni lato. marino, 1-1-128:
e scogli / umilmente volando. -da pesca (con valore aggett.):
con tossina o con amo. -da , per pescare: che serve per la
un gran pescecane arenato. -da pescecane (con valore aggett.):
riferiscono alla vita privata di altri. -da pettegolo (con valore aggetti): ozioso
accuratamente dalle due parti. -da pettini (con valore aggett.):
ha l'inspirazione della melodia. -da petto: sul davanti dell'abito.
quale sia intagliata l'idola. -da petto a rene: da parte a parte
zuccaro e sale. goldoni, vi-479: -da bevere. / -sì, presto.
per isbrigarsi per questa pezza. -da poco in qua, ultimamente. boccaccio
nulla o molto poco. -da pezza: da molto tempo. ranien
con un pezzo di pane. -da un soldo il pezzo: dozzinale, banale
decidersi a pigliarlo per quella miseria. -da molto tempo. g. m.
il loro pianto finisse. -da piangere (con valore aggett.):
piangere. 22. locuz. -da fare piangere i cani: efferato,
sembra un sintomo importante. -da primo piano (con valore aggett.)
si splende di più e peggio. -da principio, in modo completamente nuovo e
non so quale oscura colleganza. -da piattole: sudicio, lercio (un'abitazione
salita sopra i teatri. -da piazza: che circola fra la gente (
fare piazza d'armi. -da piazza d'armi (con valore aggett.
or direbbesi, di tecnologia. -da piazza (con valore aggett.):
per levare l'animale. -da , di piccino: nell'infanzia, dall'
, gli sopraggiugne l'altro. -da piccione (con valore aggett.):
sorvegliare il bagno dei piccoletti. -da piccoletto: durante la fanciullezza. giuliani
narroe. 12. locuz. -da piccolino: in giovanissima età.
gli occhi piccoli piccoli. -da piccolo: in età infantile; durante la
piccone. 5. locuz. -da picconi (con valore aggett.):
staphysagrià). 9. locuz. -da pidocchi, di pidocchio (con valore
terzo piè ch'io non ho. -da capo a piè: v. capo,
. cima, n. 12. -da piè: da capo, ricominciando dall'inizio
. maschio della pecora, montone. -da piecoro: camuso (il naso).
cose andavano co'suoi piedi. -da sé. firenzuola, 2-159: questa
si dice in 'tempo aspettare'. -da capo a piede: v. capo,
de'piedi insino ai capelli. -da piede: dall'inizio, da principio.
quale racconterò qui da piede. -da quattro piedi: fermo, risoluto (un'
ubbidire a quel cavaliere. -da sveglio. pavese, 2-155: camminavo
non ho guidato altri. -da far pietà: da suscitare commiserazione,
l'accompagnamento di danze popolari. -da , di piffero (con valore aggett.
momento dell'imbroglio, io! -da pigliare con le molle: v. molla1
pigmei già allineata nel presentatàrm. -da pigmei (con uso aggett.):
di tutta l'armata e squadra. -da pilota (con valore aggett.):
non di interventi a pioggia. -da pioggia: usato per ripararsene. g
silvestri / da'pirrati silvestri. -da , di pirata, da pirati (con
vuol essere lodato in tutto. -da far pisciare i polli (con valore aggett
. di questo cavallaccio da pistrino. -da pistrino (con valore aggett.):
fitti. 13. locuz. -da pitocco: poveramente, in gravi strettezze
trucidato a furore di plebe. -da , di plebe (con valore aggett.
nobile e molto del plebeo. -da poco: v. dappoco. -di
a rivederci tra poco). -da poi: v. dappoi. -da
-da poi: v. dappoi. -da poi che: v. dappoiché.
poi che: v. dappoiché. -da qualcuno o da qualcosa in poi: per
città è confusione e sporchezze. -da un determinato istante o periodo in poi:
cuna / per dormire. -da quando, dacché. dante, purg
far dei giri a poker. -da , del, di poker, usato per
pollastri e uova e verdura. -da pollastro (con valore aggett.):
ciel la più onorata palma. -da poli opposti: da parti perfettamente opposte.
trapezisti] si attiravano come saette. -da un polo all'altro: per tutta la
tutto polso si ridà addietro. -da polso, a polso: che si porta
canuleo, tribuno del popolo. -da popolano: volgare, grossolano, sguaiato.
del re di francia la patria. -da parte del popolo. mazzini, 69-315
la sua poppa lungamente. -da poppa: nella parte poppiera della nave.
di pope o di mezzo. -da poppa: che si trova nella parte poppiera
gli è ita in poppa. -da poppa a prua: per tutta l'estensione
e lo schiavone in turbante. -da portabandiera (con valore aggett.):
così le sacre come le civili? -da l'avarizia de'preti e de'frati
à da lo suo lato. -da fermo, senza muoversi. piccolomini,
gentil sesso / abolita sarà.. / -da chi? / -fra un'ora /
il modo con cui si piantano. -da posta (con valore aggetti):
s'accorgessero dell'approsimar del nemico. -da , a posta (con valore aggett.
non mi corra per le poste. -da propria posta: per conto proprio, da
corpo. 5. locuz. -da postribolo (con valore aggett.):
di quei travestimenti e mascherate. -da potenze: che agisce in modo ridicolo o
, 1-ii-181: -come va la salute? -da poveri vecchi, -rispose con un modo
/ povera foglia di rosa. -da infelice, da disgraziato. amari,
somministrano il pozzo nero. -da pozzonero (con valore aggett.):
lanto. 3. locuz. -da pranzo, del pranzo: adibito, predisposto
. cattura di animali selvatici, caccia. -da preda (con uso aggetti):
d'orecchio -con eventuale lacerazione del lobo -da una mano virilmente predatrice, sono una
bùscherano come sonar a predica '. -da che pulpito viene la predica!: v
e della guardia palatina. -da prelato: molto desiderabile, eccellente.
attribuibile proporzionalmente. 14. locuz. -da premio (con uso aggetti): degno
aguzzare perché era un po'presbite. -da presbite (con valore aggett.):
richiedeva il con- venente. -da poco, or ora. iacopone,
ogni parte del regno vi concorrevano. -da poco, poco prima. intelligenza,
essere el presepio del signore. -da presepio (con valore aggett.):
cancro. 10. locuz. -da presepio (con uso aggett.):
due saettate che incontanente non morisse. -da presso: v. dappresso, n.
[francesi] di presso siena. -da presso: v. dappresso, n.
: prestidigitatori, violinisti, taumaturghi. -da prestidigitatore (con valore aggett.):
non tieni / prestigiator finora. -da prestigiatore (con valore aggett.):
le scene di roma. -da prete, da preti (con valore aggetti
bacchelli, 1-iii-660: -un uomo -pensava -da mettergli e da cavargli il basto o il
largiva nome immortale ebbe prigione. -da prigione (con valore aggett.):
, di prò e di guanto. -da primaio: dagli inizi, da principio.
svenire. 12. locuz. -da , di primavera (con valore aggetti)
che 'n voi misi talento. -da primiero: direttamente. chiaro davanzati,
battista come un principe! -da principe: in maniera sontuosa, con grande
, che le trattava come serve. -da principessa: con tutti gli agi, con
quei puntini con la matita. -da principiante (con uso aggett.):
le storie che abbiamo narrato. -da , dal principio, dal primo principio,
s'inzavorra per tre giorni. -da prò (con uso aggett.):
d'accordo. - da chi? -da me per non processarlo e farlo spender il
, n. 2. -da processione (con valore aggett.):
scrupo losissimo. -da processo (con valore aggett.):
procoio in un porcile. -da procoio (con valore aggett.):
-è giovinetta? -appena pubescente. / -da qual dio nata? - proferire il
nel delinquere. 3. locuz. -da professionista: con grande abilità e cura
far una sintesi di più sintesi. -da professore, da professori: eccessivamente scolastico
banditore della dottrina e della salute. -da profeta (con valore aggett.):
di lavorare con profitto. -da profitto (con valore aggett.):
siate? / -a nulla, poi. -da che resta? -non so. /
gentil sesso / abolita sarà.. -da chi? -fra un'ora / sarà abolita
infanzia, sui loro alti pilastri. -da lontano. moravia, vi-140: a
- guata faccia di tegame. -da prospettiva (con valore aggett.):
millanta che ci si disperano? -da intendersi allusivamente, non in senso stretto
già riserbata altra lettura. -da poco tempo, recentemente. ariosto,
per inarcamento dalla chiglia. -da popypa a prua: v. poppa2,
la strada che deve tenere. -da , di prua: drittamente. bacchetti
-è giovinetta? -appena pubescente. / -da qual dio nata? -proferire il nome /
eroe ciclista, automobilista e pugilatóre. -da pugilatóre (con valore aggett.):
il grande impero afflitto. -da guerra (una nave). bissan
bruttezza non è una sola. -da pugno: che può essere sostenuto da una
gran maestro nella filosofia del costume. -da che pulpito, da che pulpiti, da
. sbarbaro, 1-81: uno laggiù -da quanto! -con una voce da lettura d'
di punto in punto. -da un momento all'altro. testi,
iv-2-1050: da quando sei sveglia? -da sempre. -non hai sempre dormito punto
. 3. locuz. avverb. -da indi in qua: da allora fino
anche freddo, infedele. -da qua: da questo punto in avanti.
pietro parenti, podestà. -da qualcuno in qua: a cominciare dal tempo
da san gregorio in qua. -da quando in qua?: per esprimere sorpresa
starsene nel loro cuore? -da una certa somma in qua: a partire
... fossero incamerati. -da un certo evento in qua: a cominciare
sul quietarci a vicenda. -da un certo tempo in o fino a qua
ultimo guizzo dell'idea cristiano-romantica. -da un determinato punto in qua: a partire
tesa verso gli alti stazzi. -da questo luogo, da questa parte, da
6. locuz. awerb. -da quanto: come, nella medesima misura
era fatta dirittamente a quartieri. -da nessun quartiere: da nessun punto di vista
a spacciarlo con libertà. -da quattrini, da un quattrino: di poco
io vengo di là! ». -da quattro soldi, da quattro al soldo (
muro1, n. 19. -da quattro campi: completamente, in tutto.
2 \. locuz. awerb. -da quella innanzi, da quella in poi
querela, per appropriazione indebita. -da querela (con uso aggett.):
e con questo era ricchissimo. -da questa, da questo appresso o innanzi:
, vedremo da questo innanzi. -da allora in poi. boccaccio, dee
ha il questurino sulla porta. -da questurino: caratteristico degli agenti di polizia
7. locuz. avverò. -da , di qui: da questo luogo,
da trasporto per l'egitto. -da questo punto del discorso. e.
totalmente spogliarmi di questo carattere. -da questa causa, da questo motivo; da
non è di qui. -da , di qui a lì: v.
9. locuz. prepos. -da , di qui a (anche nella
ladri avessero preso la fuga. -da questo punto in poi. cesari
deprimere. ix. locuz. -da quinci: da ciò, da questo fatto
sieno signori a li altri. -da quinci a dietro, da quinci indietro:
quinci indietro non fu udito. -da quinci innanzi, quinci innanzi: da questo
(per darsi al macello). -da questo punto in poi. cesari,
14. locuz. avverò. -da quindi adrieto: fino a oggi;
fatta da quindi adrieto. -da quindi innanzi: da questo momento in poi
tanto cortesemente gli aveva accolti. -da questa sostanza, da ciò (e svolge
che di quindi si generano. -da questo momento (e svolge la funzione di
. qui1, n. 7. -da quivi, di quivi: da quel luogo
/ in battaglia dal fuoco. -da quore, di quore, di buon quore
, 15-tit: il rabdomante. -da , di rabdomante (con uso aggett.
strani. 4. locuz. -da fare raccapriccio (con uso aggett.)
-premise il lagumina. montale, 3-18: -da chi le ha avute [le rose
ha avute [le rose]? -da una ragazza povera e sciancata, sulla
dei padroni di un palazzo. -da ragazza: in tale età, in tale
la sua vita coi suoi. -da ragazza: prima del matrimonio. -nome di
bestemmie / non sa fare discorsi. -da ragazzi, da ragazzo: nell'adolescenza.
che pensiero alcuno lascivo. -da ragguardare (con valore aggett.):
, collaborazionista, è ragionatore. -da ragionatore (con valore aggett.):
vizi e più rampogni. -da rampogno (con valore aggetti): riprovevole
coglione a randa a randa. -da poco, da breve tempo, appena.
rapidi e leggeri il mento. -da farsi o darsi entro un breve periodo di
davante / insuperabil porta di adamante. -da o di rapina (con valore aggetta)
non pronunziò mai quelle parole. -da un punto di vista razionale, scientifico.
, un doge di venezia. -da re: in modo eccellente; lautamente.
mugnaia starà da regina. -da regina (con valore aggetti): altero
metro le reni '. -da petto a reni: da una parte a
ghe xè a rente. -da rente: da ultimo, alla fine.
tobino, 5-55: di rado il bonaccorsi -da quando la sorella era stata ricoverata -era
una parola? a che pregio? -da darle via senza una replica a 40 scudi
oggi medico, ma da nozze. -da nozze?... eccomi prontissimo anzi
, ossia dando un cocktail. -da , di ricevere (con valore aggett.
parte attiva al combattimento. -da ricognizione (con uso aggett.):
e riguardevole de'poveri. -da trattarsi con cure particolari (un malato)
? -che forse vincerà il campionato. -da che lo deducete? -è un mio
sostenere una battaglia simile. -da far rimanere (con valore aggett.)
, spesso spesso ci rimarrete. -da rimanerci: da morire (per connotare superlativamente
mi'lattaio fiorentino a discorrere. -da non sapersela cavare. g. m
-da rimandare, dopo l'uso, alla stazione
onestamente usasi per coglione. -da far rincorbellire (con valore aggett. e
della vita d'orazio. -da rincorbellire: da rimanere strabiliato o, anche
lui -è un rinoceronte! -da rinoceronte (con valore aggett.):
, / -filate, o donne, -mormora -da brave! bettini, 60: rintocca
per rinvenirlo. 12. locuz. -da rinvenire, da far rinvenire un morto
iacopone, 77-29: tale amore ha sbannito -da sé la ipo- eresia, /.
lei. 6. locuz. -da riparlarne poi (con valore ag- gett
alimentari, sfoglie, frittate, ecc. -da ripieno: che è idoneo a contenerlo
anonimo, i-556: non fa divisa -da me lo languire, / pene e
assegnamento del pascolo vernale. -da , di riposo (con valore aggett.
vorrà andarsene -disse la martina con malizia. -da solo non vorrà rischiarsi., è
dalle risa, no, via. -da risa (con uso aggett.):
regalo dèe rifarne un altro'. -da continuo riso, raro hai buon viso:
da qual parte arriva il diretto? -da questa parte -rispose il facchino volgendosi e
facchino volgendosi e tendendo un braccio. -da ancona. -è in ritardo?
nella chiarità della vita. -da ritta e da manca: da ogni parte
mano ritta verso la manca. -da ritto e da mancino: v. mancino
: colpi per ogni verso. -da ritto e da rovescio: da ogni parte
a rivendermi. 7. locuz. -da rivendere (con valore aggett.):
mestiere. 2. locuz. -da rivendugliolo: volgarmente. d'annunzio,
i greci come maestri. -da riverire, da essere riverito (con valore
contro a sua sanctità. -da riverso: nel rovescio di un tessuto.
or ma acquista forma eterna. -da bosco a riviera: in ogni luogo,
romane opre non veggio. -da romano (con valore aggett.):
sobre. 6. locuz. -da romanzo (con valore aggett.):
20-11: -donde uscì lo 'oimé'? -da un mio amante poveretto, che dell'
città. 86. locuz. -da rompersi il collo (con valore ag-
. ritto1, n. 23. -da ritto e da rovescio: v. ritto1
torchi a vento. ghislanzoni, 2-44: -da livorno fuggito / per sottrarsi alla
di ruota: v. timone. -da , di ruota a ruota: da un
rusticane e gli amori contadineschi. -da trascorrere o trascorso in campagna. lorenzo
i saccomanni dell'armata. -da saccomanno (con valore agg.):
la vernice della sagrestìa. -da , di sagrestia (con valore aggett.
fece tosto svanire il carnevale. -da sale (con valore aggetti): destinato
svilupparsi abbondantemente la vita animale. -da cui si ricava o si può ricavare sale
di marmo bianco sul camino. -da , di salotto: frivolo (una persona
: -dov'è gita la tua padrona. -da quest'ora si suol fare inchiavare nel
che vana è l'arte. -da , di salvataggio (con valore aggett.
un segreto santissimo di famiglia. -da rispettare in quanto imposto da un giuramento
sotto il manto dell'amicizia. -da sassate (con valore aggett.):
le sue viscere in sasso. -da rompere, da muovere, da far piegare
fanciulla, e dàssi a satanasso. -da satanasso (con valore aggett.):
accoglievano volentieri i mercenari. -da satrapo: sontuosamente. aretino, 25-46
prime. 12. locuz. -da poco savio (con valore aggett.)
savio, anzi degno di riprensione. -da savio (con valore aggett.):
e d'uomo allo sbaraglio. -da sbaraglio (con valore aggetti): che
il ferragosto. 4. locuz. -da sbarco (con valore aggetti): atto
e gagliardo intelletto. getti, ii-47: -da che viene... che tanti
? no? sboccare il nasco. -da sboccare: colmo fino all'apertura.
il paradiso da cui fu scacciato. -da scacciare dio (con valore aggett.)
. papini, iv-914: sarà proibito -da quale scaffalatóre? - delegare alle memorie
sapevo quel ch'ora so. -da ora innanzi voglio tenervi per mia maestra.
zafferano, d'apparenza metallica. -da scatolino (con valore aggett.):
avanza. io. locuz. -da scegliere (con valore aggett.):
solito. e voi donde venite? -da messer alonzio stroppiato da le podagre e
rinascere soltanto -posta la fine del teismo -da uno stato d'animo inizialmente scettico.
sì l'avesse a schemie. -da schema (con valore aggett.):
buttare la cosa in ischerzo. -da , per scherzo: per burla, per
scherzo e mezzo sul serio. -da , di scherzo (con valore aggett.
che riceve uno schiaffo. -da schiaffi (con valore aggett.):
parve gli schiantasse il petto. -da schiantare il cuore (con valore awerb.
disventura. 5. locuz. -da fare schifo: in modo esagerato,
praticato da chiunque a qualunque età. -da sci (con valore aggett.):
un gruppo di visitatori. -da scimmiotto (con valore aggett.):
fargli lunghi, come gli spuntoni? -da sconcacar le scene (con valore aggett.
al battere di una scoreggia. -da scorréggia: riprovevole, disdicevole; degno
costringere a farlo per forza. -da scorreggiate: riprovevole. canti carnascialeschi,
i. nelli, ii-380: -da un disordine ne verrà forse un
. maestro1, n. 1. -da , di scuola (con valore aggett.
]: 'sferzo': lo scornato. -da scuriati: degno delle frustate. bellincioni
si poggia tegghia a tegghia. -da considerare a parte per le proprie peculiarità,
seggiola più distinta da sé. -da o per se medesimo: v. medesimo
. medesimo, n. 11. -da sé a lui: senza la presenza di
per sé, mercatando tuttavia. -da solo, isolatamente. crescenzi volgar.
non essere un vampiro. -da secolo, del secolo (con valore aggett
lunghissimo e indefinito periodo di tempo. -da secoli e secoli: da tempo immemorabile.
lena è affannosa ». -da sedere!: richiesta che sia approntato o
, delle sei volte le cinque. -da sei al centesimo (con valore aggett.
in sella! in sella! -da , di sella: adatto a essere montato
: il seme è vomitivo. -da seme (con valore aggett.):
tener donna d'assai? -da seme: completamente, del tutto, definitivamente
anima e corpo indefettibilmente ardere. -da adesso in avanti, per tutto il tempo
quassù, sempre con me? -da sempre-, da lunghissimo tempo; fin dall'
tre, uno dio solo. -da questo momento o da un certo momento
mercato1, n. 18. -da buon senno: sinceramente; con buona intenzione
, dicano da buon senno. -da maledetto senno: tremendamente. cavalca,
n'adirano da maledetto senno. -da senno: seriamente, non per scherzo.
di vivere separatamente dal fratello. -da solo, senza aiuti, senza sostegno.
alla luce che c'illude. -da o della sera: in modo particolarmente elegante
. mattino1, n. 9. -da mane a sera, da mane e da
. mane, n. 2. -da mattina a sera, dalla mattina alla sera
. mattina, n. 6. -da sera e da mattina, la sera e
a rivangare nel passato. -da serbo: che si conserva a lungo in
envenenatosì fa el corpo morire. -da serpente (con valore aggett.):
pescatore, il cuoco. -da , di, in servizio: durante l'
e tersa più che altra stella. -da sezzo: v. dassezzo. -per
stato scaraventato dall'esplosione. -da sferzate (con valore aggett): spregevole
per poter raggiungere l'unità. -da sfiancare un toro (con valore aggett.
e puntava ostinatamente la penombra. -da , di sfinge (con valore aggett.
siamo rimasi in questo luogo. -da signore (con valore aggett.):
di essere ricordato -io modesto pen- naiolo -da autentici luminari dell'arte lirica. se tuttavia
quando le valvole sono spente. -da , per signorine: leggero, non faticoso
velocità e comporta eccitazione, euforia. -da slego (con valore aggett.):
e smaltiscono l'acqua piovana. -da smaltire-, che ha la funzione di raccogliere
male arrivato / infine se'istraziato -da ognuno. mattioli [dioscoride], 79
de'cenni, xxxv-i-320: lo frutto bono -da bon àlbor véne, / siccome gioì'
è spesso usato al plur.). -da , di socchi, da socco (
non sono però da cuocere. / -da cuocer no, ma sì ben da goderceli
m'offerisco dare / perpetuo soldo. -da un soldo; da due, tre,
battaglia per tutto un sole. -da sole a sole: in un giorno e
un asinelio del comune. -da , per someggiare (con valore aggett.
sommo: toma addietro dico. -da imo a sommo, da sommo a imo
vorrebbero darci a credere. -da capo a piedi; in tutta la figura
vari laberinti d'eresie? -da una condizione privilegiata a una infelicissima.
di darli la vostra spinta. -da sommo a sommo o insino a sommo:
le mani per provare ai suoi connazionali -da cicerone improvvisato -la perfetta sonorità della cavea
: / fatto ho orden de sorelle, -da le qual si guerreiato. dante,
m'aggiunge essendoti presente. -da orientale: sottile, un po'ambiguo.
petti alla fuggente luce. -da subire o subito in una prigione ricavata sottoterra
/ la testa ei cala. -da una collocazione sottostante rispetto a un oggetto
li troverà mai più. -da sottoscala (con valore aggett.):
i possenti imperi della cristianità -da parte di un sovrano. cattaneo,
milligrammi. 7. locuz. -da sovrano: che denota grande generosità,
bubbone d'un livido paonazzo. -da uso sozzo: destinato a raccogliere le feci
, e gli assicurano che la vergine -da lui associata a tuberose e giunchiglie, occhi
e mohongochi un vigoroso spaccalegna. -da spaccalegna (con valore aggett.):
alla poesia 20. locuz. -da spaccare in due un toro (con valore
forte, rimemorando il passato silenzioso. -da spalto (con valore aggett.):
fatiche militari mi sembravano spassi. -da , di spasso (con uso aggett.
d'un'inerzia che spaventa. -da spaventare la fame-, per indicare scherzosamente
ca di vita à spavento. -da fare spavento: in modo esagerato (e
le chiude egli sotto silenzio. -da varie fonti. p. neri,
occhi. 13. locuz. -da far ispiritare i cani, da spiritare i
entrò come uno spiritato. -da spiritato (con valore aggett): proprio
arance spaccate dentro un bicchiere. -da spremere (con valore aggett.):
57-11: come 'l cieco che clamava, -da passanti era sprobrato, / maior voce
lo stesso di vossignoria. -da stadera: grossolano, rozzo.
: voci irose come staffilate. -da staffilate (con valore aggett.):
stagione, la primavera o l'autunno. -da 0 di mezza stagione (con valore
nel secondo volume delp'opere \ -da stampa (con valore aggett.):
come chi ha la nausea. -da stanga: da tiro (un cavallo)
/ che de fore so assediate -da color che voi pigliare; / tutta notte
mattutina / sali da mattina. -da una stella all'altra: per tutta la
è realmente in natura. -da stereoscopio (con uso aggett.):
stia. 8. locuz. -da stia (con valore aggett.):
la testa sotto de'cimieri. -da , per stillare (con valore aggett.
di panni, indumenti o biancheria. -da stiro (con valore aggett): adibito
posso dir, in europa. -da lasciarci dentro lo stivale (con valore aggetti-
sui vostri più grandi uomini. -da stordire, da far stordire (con valore
, tutto per storto. -da una parte. calvino, 5-83:
da cavezze e da straccali! -da portare lo straccale (con valore aggett.
darsi alla macchia e alla strada. -da strada: scurrile, triviale.
, s'è menzonero / (sóne stranero -da la veritate!) zanobi da sfrata
. goldoni, xi-1176: giorni stentati -da noi si mena. / siam mal
che vengono da amor. -da , di strapazzo (con valore aggett.
non arrivare tutto spiegazzato. -da poco conto, mediocre; di infimo livello
sullo scarso terreno ancora occupabile. -da vicino, a breve distanza. storie
dei gomiti i panni attorcigliati. -da strizzare, intriso di liquido, fradicio,
d'interesse, la strozzina? -da strozzini, esoso, esorbitante, usurario (
su un edificio piuttosto maestoso. -da giù in su: v. giù,
. giù, n. 7. -da indi in su: v. indi,
guardarlo dal su in giù. -da sotto in su: v. sotto,
. sotto, n. 41. -da su: dall'alto. cesari,
su e venuto verso dante. -da su (con valore aggett.):
nascondere, e molto -forse troppo -da sublimizzare. 3. intr. con
avessi o mazza in testa! -da succiola (con valore aggett.):
istigazione o aiuto al suicidio. -da suicidio (con valore aggett.):
consigli di reggenza a pechino. -da sultana (con valore aggett.):
rubesto sultano nel suo serraglio. -da sultano (con valore aggett.):
, 5-144: l'aquila -la navicella spaziale -da poche ore si è posata sul suolo
svegliò. 16. locuz. -da svegliare i morti (con valore aggett.
il 1871. 8. locuz. -da svenire-, in sommo grado. fenoglio
i patti col diavolo. -da tacere, da essere taciuto (con valore
vescicatorio. 5. locuz. -da taffettà (con valore aggett.):
. -taglio di bosco. -da tagliaménto (con valore aggett.):
cor mi se 'nde taglia. -da tagliare (con valore aggett.):
cominciò il taglio della macchia. -da , in taglio (con valore aggett.
il piccione o il girello. -da taglio (con valore aggett.):
e le preghiere de sanesi. -da tanto (con valore aggett.):
. quanto1, n. io. -da tanto in su o in giù: a
-lepre tasso: v. lepretasso. -da far morir di sonno un tasso (con
un ghiro o un tasso. -da fugare il sonno dai tassi (con valore
l'incognita della tabema ». -da , di taverna (con valore aggett.
legno legate e sigillate. -da tavola (con valore aggett.):
di perdere a tavolino. -da , di, tavolino (con valore aggett
centro, poi andammo a teatro. -da teatro (con valore aggett.):
uno e l'altro si discuopre. -da tedesco (con valore avverb.):
volontà di tenere la virginità? -sì. -da dio. machiavelli, 1-i-497: fa
dentro un'area circoscritta. -da tennis (con valore aggett.):
liberarsi teoreticamente dal croce. -da un punto di vista teorico (in contrapposizione
. dare, n. 62. -da tergo: dietro, di dietro, dalla
che produce. 4. locuz. -da tinello (con valore aggett): volgare
la scuola -cioè gli uomini della scuola -da tutte le tirannie che li opprimevano,
me la passo assai leggieri. -da tondo a tondo: dovunque, in ogni
siccome tonnina / da quella gente. -da tonnina (con valore aggett.):
senza nemmeno le lenzuola. -da topaia (con valore aggett.):
è forte come un toro. -da toro: cupo, profondo (la voce
passi in scarpe di ferro. -da traccia (con valore aggett.):
in barca e trasbordi all'asciutto. -da traghetto (con valore aggett.):
quelle dei trampolieri di valle. -da trampoliere. molto lunghe e sottili (le
quale non volea far dispiacere. -da trastullo, da trastulli (con valore aggett
specie di gara che su distanze di fondo -da uno a più chilometri -generalmente su un
tutto quello che egli dice. -da traverso-, da un punto, da una
/ in un tempo prefisso. -da traverso e da lato: da ogni parte
tregge colpe di grano. -da treggia (con valore aggett.):
in nome della libertà, da tutti costoro -da quei che mandano deputazioni a regnanti stranieri
per chieder loro permesso di vivere liberi -da quei che smembrano la causa d'italia restringendo
1-161: el vé k'el è insio -da tug li atantamenti, / da dobio
, / da dobio e da perigoro, -da tug tribulamenti, / e k'el
scala, vii-82: con gran pianto -da loro fo portata / e ripossata -con grande
ambulacrali. 6. locuz. -da , di trivio (con valorè aggett.
letali dovuti alla fornicazione coi diversi. -da turismo (con valore aggett.):
. spiano1, n. 5. -da per tutto, v. dappertutto.
per tutto, v. dappertutto. -da tutte tore-, v. ora1, n
far scoppiare i cavalli. -da uccello (con valore aggett.):
la gonna corta e stretta. -da uomo (con valore aggett.):
da uomo. -da uomo a uomo: molto sinceramente, senza
altro 'uno schianto'o 'un urlo'. -da urlo (con valore aggett.):
partic. riferimento alla circolazione sanguigna. -da qui a valle: da questo punto,
i loro vincitori - con atti infami -da veri vandali -quali sono e saranno sempre.
vangelo. 9. locuz. -da vangelo (con valore aggett.):
strada è tutta a vantaggio'. -da vantaggi. davvantaggio. -di gran vantaggio-
venerabile vecchio del tempo. -da , secondo vecchio: nel modo proprio delle
essere stato chiamato a vegghia. -da dire, da raccontare a veglia o da
man / da pigol ni da grande, -da par ni da sovran; / se 'l
, galani, ventarole. -da , per ventarola o ventarole (con valore
t'è caduto in ventura. -da ventura: casualmente, accidentalmente.
un beneficio senza cura. -da o di vettura (con valore aggett.
me un vetturale. -da vetturale (con valore aggett.):
contatto delle cose naturali. -da viaggiare (con valore aggett.):
quel seccatore! buon viaggio. -da viaggio: nel modo più consono alle necessità
piedi », disse mia madre. -da , di viandante (con valore aggett.
legate intorno alla villana. -da villano (con valore aggett.)
di trovarvi delle visite. -da visita (con valore aggett.):
ovvero d'alcuna perfezione. -da vista (con valore aggett.):
quanto intrapreso. 6. locuz. -da voi: in casa vostra, nel luogo
ha pur dat'in- tenzione. -da dirle voi (con valore aggett.)
questa non è zanza. -da zanza: in modo menzognero; facendo promesse
7. dimin. zappétta. -da zappa (con valore aggett.):
nun s''a scorda 'a mamma'-da zappatore-, con modi di primordiale animalità
uno spruzzo di idiomi jazz correnti. -da zarzuéla (con valore aggett.):
non m'importa uno zero. -da zero (con valore aggett.):
della classe operaia sembra caratterizzato -come in america -da una forza sindacale efficacissima in quanto ha
all'altro; asportazione. -da asporto (con valore aggett.):
, adesioni a gogò di personaggi famosi -da cucinotta che ha tagliato il nastro dell'inaugurazione
ossessi, e gli assicurano che la vergine -da lui associata a tuberose e giunchiglie,