, sospende o revoca tale clausola. -con funzione aggettivale. azione inibitoria: azione
abbandono di un altro risveglio. -con riferimento all'età. assarino, 2-i-336
l'arcipelago della polinesia. -con riferimento al diffondersi, propagarsi, divulgarsi
sanguigna / a inondarti. -con valore iperbolico: bagnare copiosamente, intridere
s'inondava di miei pianti. -con valore iperbolico: piangere copiosamente. sbarbaro
che straripava dai marciapiedi. -con riferimento al diffondersi, al propagarsi,
onde mondarla da tanta macchia. -con valore iperbolico: intriso di lacrime.
da cinque a dodici anni. -con valore iperbolico e scherz. redi,
-anche: poco adatto, sconveniente. -con litote. non inopportuno: opportuno,
e inopportuno, lo inquietava. -con uso neutro. tasso, 12-15:
rotte ed inordinatamente ammassate pendici. -con litote. tommaseo [s. v
fiotto di sangue terra e cielo. -con valore iperbolico (e talora ironico) per
in modo assolutamente normale. -con riferimento a strumenti ottici diversi. g
un'inchiesta, ecc.). -con riferimento a persone: arrestarsi in un
diritto se ne erano impossessati? -con riferimento a soggetti inanimati, a concetti
e come guida per 1 reparti. -con significato generico (per lo più al
a molti le meno irragionevoli. -con uso neutro. tasso, n-iv-337:
pietà e un irragionevole timore. -con litote. parata, 2-2-95: sogliono
terzana per rimettersi fra i libri. -con litote. baldi, 332: non
fisico sono * irrazionali '. -con uso neutro. dante, conv.
non verso un ordine particolare -con significato attenuato: non conforme a una
saviezza e il vero godimento. -con valore collettivo. sagredo, 1-242:
non riuscivamo a liberarci. -con riferimento alla passione amorosa concepita come legame
di una sentenza irrevocabile. -con riferimento alle decisioni della volontà divina.
la verità grigia e irrevocabile. -con uso neutro. leopardi, iii-528:
disposizione non segua verun effetto. -con significato attenuato: che non può essere
del corpo estension l'essenza. -con significato attenuato: che non ammette dubbi
3. aspergere, spruzzare. -con valore iperbolico: cospargere di sangue;
2. asperso; inzuppato. -con valore iperbolico: inondato di pianto,
lei qualche atto irrispettoso. -con uso neutro. carducci, iii-19-359:
nessuno s'irritava mai. -con riferimento a concetti astratti. lambruschini,
un sistema di filosofia. -con uso neutro. carducci, iii-10-120:
mago. 5. locuz. -con irriverenza: in modo irriverente, oltraggioso
'l lavacro di marmo orientale. -con riferimento alle lacrime, al pianto.
fastosa nudità. bocchelli, 13-531: -con licenza, -disse con la sua popolana
lustro, nell'ozio s'irruginisce. -con significato osceno. bandello, 3-31 (
papaveri / coronato altamente. -con significato iperbolico: ritto per lo spavento
, col pref. i [ri \ -con valore illativo. iscenato (part
) col pref. i [n] -con valore illativo. ischeletrito (part
alcuno se possa accordare con ipsi. -con valore rafforzativo: proprio quello, egli
con il pref. i [n] -con valore illativo. isterilito (
e nell'antichità classica. -con riferimento a concetti astratti. foscolo,
: un titolo industriale. -con significato iron.: imbrattato. giuglaris
libertà le tue pagine. -con funzione aggettivale. daniello, 1-7:
istrumento della sua perdizione. -con riferimento agli organi del corpo umano (
) col pref. i [n \ -con valore illativo. istupidito (
la parola 'emigranti '. -con riferimento ai romani antichi. algarotti,
italiano, latino e greco. -con uso avverb. muzio, 6-277:
ginnetti italici han pettinati crini. -con metonimia. petrarca, 128-96: vertù
estatica simbologia figurativa degli orientali. -con uso avverb. tasso, 7-28:
concetti / accorti e gretti. -con riferimento a cose materiali. boccaccio,
segno d'affettuoso parlare. -con riferimento a cose materiali. - anche assol
repliche di letture, abbastanza iterate. -con riferimento a cose materiali. dotti,
fin de le pietre infranto. -con riferimento a persone. tasso, 9-94
a baffoni disfatti interminabili avemmarie. -con riferimento ad animali. trattato delle mascalcie
canon. disus. diritto di patronato. -con significato più generico: privilegio spettante a
molte altre iuste ragioni. -con litote. non iustamente: ingiustamente.
legge non consiste nella fede. -con metonimia. cavalca, iv-4: lo
speranza che il fascismo finisse. -con riferimento a un attributo della madonna,
un burattino da orologio. -con uso pleonastico. carani, 2-86:
che al presente non fa. -con uso pleonastico. tasso, n-ii-253:
cresciuti al di là '. -con valore di sost.: la vita eterna
un mare / nella nebbia. -con valore di attributo: che si trova o
aveva un soggetto così e così. -con valore di sost.: ciò che oltrepassa
là, poiché ella credeva. -con valore di attributo: oltremondano, ultraterreno
han saputo mantenersi in sicuro contatto. -con valore di sost.: la vita eterna
quel tempo in là. -con valore di attributo: avanzato negli anni
ha un suo proprio nome. -con valore di attributo: che si trova oltre
che son desiderio di fecondità. -con valore collettivo: bocca. pigna,
speranze sempre / deluse. -con particolare riferimento alla funzione svolta nell'articolazione
pronunciato in cima alle labbra. -con valore collettivo: bocca (considerata come
. cuore, n. 27. -con le prime labbra: a fior di labbra
dafni e cloe 'di ravel. -con uso neutro. gherardi, iii-2:
con nulla si diverte. -con metonimia. tommaseo [s. v
di vigore e di fuoco. -con riferimento a concetti astratti. landino [
ciato o rivestito con lacca. -con uso improprio: smaltato.
selvaggina del gran bosco. -con riferimento alla tela nella quale il ragno
ci laceriamo tutti e due! -con valore recipr. boterò, 6-173:
nella mia laconica porpora. -con riferimento a una razza di cani da
, s'elesse il secondo. -con uso avverb. tolomei, 2-244:
accioché fossero più penetranti. -con valore iperbolico. fiume, rivo, torrente
per me e sì per te. -con le lacrime agli occhi, sugli occhi:
a tossire e a lacrimare. -con riferimento agli occhi. dante, vita
de'vivi lagrimoso esiglio. -con valore iperbolico: cosparso di lacrime (
tenuti del mio, ladroni? -con valore attributivo. cellini, 2-16 (
mediceo ladron l'ultime porte! -con valore attributivo. tommaseo [s.
deve aver tratto fuori l'arancia. -con significato generico: persona maligna, di
, laida, umiliante paura. -con uso neutro. guittone, xlviii-125:
conto quegli scribi e strofìnaccioli. -con uso avverb. anonimo, i-487:
4 vesta laida vita. -con uso neutro. guittone, xxxii-187:
erbaggi e di lambrusche. -con valore aggettivale (nelle espressioni uva lambrusca
cupo d'uragano imminente. -con riferimento al verso di taluni animali.
usignuolo] divenne fioca e lamentevole. -con riferimento a suoni o rumori simili a
acqua; magre, lamentevoli. -con riferimento a strumenti musicali, corsi d'
madre il fascino del richiamo. -con riferimento al verso di taluni animali.
parabola, sibili lamentosi. -con riferimento a suoni o rumori simili a
coll'alba, muggivano lamentose. -con riferimento a strumenti che producono suoni simili
tascabili, orologi e coralli. -con riferimento al processo fisico che determina 1'
che brucia nella solitudine. -con partic. riferimento a gesù cristo, considerato
7. letter. occhio. -con valore collettivo: lo sguardo.
storia era lampante e senza veli. -con uso neutro. bresciani, 6-vi-204:
al passo con le cose. -con uso avverb. periodici popolari, ii-496
, lampeggiava alla finestra. -con riferimento allo stesso lampo, al fulmine.
, sfavillano dalle punte. -con riferimento all'arma con cui un soldato
lo migliore lancia del mondo. -con valore collettivo: armi, forze militari;
giostrare l'uno contro l'altro. -con la lancia molle: tenendo l'arma allentata
sportivi, oggetti, ecc.). -con significato generico; tirare, buttare.
la sua parte di affamata. -con metonimia. tasso, 12-64: ella
azzurro profondo ne'vostri cieli. -con metonimia. marini, i-389: accorse
. mi hai baciato tanto. -con lo sguardo spento, velato. brusoni
diceva, che quasi svenìa. -con metonimia. tasso, 20-130: con
le leccornie del fanciullo. -con metonimia. de jennaro, 33:
languido, m'abbandonavo. -con metonimia. lotario diacono volgar.,
/ tanto è intenso e inebriante. -con metonimia. giamboni, 31: è
se amore l'è avverso. -con riferimento all'estasi mistica. dominici,
, / pazzia di gioventù. -con riferimento all'amore mistico. laude cortonesi
a brani; far scempio. -con significato attenuato: strappare, stracciare,
/ o laniato da rapaci augelli. -con valore iperbolico, per indicare un grande
letter. dilaniato, sbranato, squarciato. -con significato attenuato: strappato, stracciato,
un lanternone sparuto, spennacchiato. -con uso aggettivale. zena, 1-651:
quindi prese bravamente a girovagare. -con uso aggettivale. guicciardini, iii-204:
è nel suo interno. -con uso neutro. cicognani, vi-195:
che spine s'involta. -con riferimento a fenomeni naturali reali o favolosi
-verum est che io ti do questo. -con i pugni, ah! -non posso
ingannato dal suo stesso inganno. -con abbondanza di mezzi; agiatamente, riccamente,
generosità, con liberalità; elargire. -con significato generico: dare, offrire,
donato con generosità, con liberalità. -con significato generico: dato, offerto,
dona con generosità, con liberalità. -con significato generico: che dà, che
un larghissimo festoso saluto. -con uso avverb. crudeli, 1-113:
non si fa tra noi. -con uso avverb. salvini, 13-86:
oblungo, a righe larghissime. -con uso avverb. carducci, ii-10-81:
l'avarizia di dante. -con uso avverb. liburnio, 1-1-:
, a mio favore. -con uso avverb. petrarca, 213-1:
fortuna di una deplorata famiglia. -con uso avverb. giusti, 4-i-47:
una più larga notizia. -con uso avverb. boccaccio, dee.
insieme largo e poetico. -con uso avverb. carducci, ii-i 1-247
quegli che fingevano o simulavano. -con uso avverb. fenoglio, 1-198:
tra un'ora, almeno. -con uso avverb. al largo (anche semplicemente
musica un allegretto e un largo? -con valore aggettivale: che ha movimento lento
molt'arnesi / lasciaro indietro. -con ampio margine di voti. sanudo,
marin sanudo intrai di largo. -con piena sincerità, apertamente. gherardi,
torel fulvo a mezzo solco. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti.
lasciandone a lui ogni responsabilità. -con l'oggetto della persona. compagni,
e il ricordo che lascia. -con riferimento a concetti astratti. mazzini,
contrapeso di debiti e intrighi. -con riferimento a beni immateriali o a valori
piana e naturale, spassionata. -con riferimento a cose inanimate e a concetti
bacio lasciava le labbra gelide. -con un avv. o un compì, di
, lo lasciò in asso. -con riferimento a cose inanimate o a concetti
trasparire il torace ben modellato. -con valore rifl. in relazione con un verbo
scivolare lungo il cuscino. -con valore rifl. in relazione con un verbo
come un ladracchiòlo qualunque. -con un compì, d'agente o di causa
e gli uccelletti lascian di cantare. -con riferimento a cose concrete o a concetti
tanta / dolcezza esser capace? -con uso avverb. aretino, iv-4-73:
del corpo e bello e casto? -con la prep. a. dante,
, ricevette la laticlavia. -con valore attributivo. valerio massimo volgar.
quello zio, appassionato latinista. -con uso attributivo. carducci, iii-6-249:
scrivendo a una donna. -con la particella pronom. martello, 82
. che dicono preghiere latine. -con uso avverb. muratori, 5-iii-140:
avesse a lipari ritornata. -con uso avverb. boccaccio, dee.
. a mandarle fuori oggimai. -con uso avverb. antelminelli, xxxv-i-278:
d est] più largo. -con uso avverb. pulci, 15-104:
iddìi non si revoca. -con riferimento a determinate censure ecclesiastiche che si
unica voce dentro l'afa. -con riferimento ad altri animali. fazio,
carbonai di carrozzelle risposero. -con riferimento ad animali mitologici e favolosi.
umane, era per disperarsi. -con senso attenuato: discorso sconsiderato, noioso
condannato al fuoco d'inferno. -con riferimento ai due malfattori crocifissi insieme con
che ci avevano alla stalla. -con riferimento a balie, nutrici, ecc.
di lattaroli, cioè giuncata. -con uso aggettivale. tanara, 2-155:
/ chi ti potrà salvare? -con sineddoche. cavalca, 18-233: se
poi sciolte a rustici lavori. -con riferimento alle femmine degli animali. g
acheo / l'austera musa. -con significato negativo. e. fabbri,
seborroico dei lattanti, crosta lattea. -con significato generico: eczema, sfogo cutaneo
cespi de la lattuga romana. -con uso aggettivale: colore verde intenso.
in cuor grande e forte. -con litote. non laudabile: deplorevole, esecrabile
laudabile avversione al grosso cerimoniale. -con uso neutro. dante, conv.
secche per la loro umidità. -con litote. non laudabile: guasto, impuro
avanti da un trascelto dicitore. -con uso neutro. tasso, 11-iii-561:
di lauro, mortile, ginepro. -con riferimento all'aroma caratteristico delle foglie e
mia morte e vita. -con riferimento a lorenzo il magnifico. pulci
brace viva una lauta bistecca. -con uso avverb. imperiali, 4-303:
/ entro le gelid'acque. -con riferimento a oggetti materiali: bagnarsi abbondantemente
a tempo m'aspettava. -con riferimento agli abitanti. ariosto, 8-35
cherubini e scaldano i serafini. -con valore iperbolico. boccaccio, dee.
di quando ha fatto indigestione. -con significato osceno. fagiuoli, lvii-79:
/ sapendo il suo lavorare! -con uso impers.: esserci (o non
agli austriaci e croati. -con significato osceno. boccaccio, dee.
è la tubercolosi che lavora. -con riferimento a concetti astratti. rime anonime
altro animo di quello che debbo -con valore attributivo. avere verso le cose
dobbiamo servire in tre modi. -con significato osceno. bandello, 1-11 (
di rimettersi al lavorìo], -con riferimento ad animali. castelvetro, 4-37
mai costato tanto lavorio mentale. -con riferimento ad animali. tarchetti, 6-ii-352
rivolta filomonarchica del 1848). -con significato generico: straccione, miserabile,
dolcemente le braccia sulle spalle. -con uso pleonastico e con valore enfatico.
giro d'un pesante cappello. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. dante
la cosa come era. -con valore di plur.: a loro.
-con uso pleonastico. bartolomeo da s.
ricci / pel vicinato fumoso. -con raddoppiamento, dopo sillaba tonica. fra
racquisti / un genero migliore. -con sineddoche. latini, 3-65: quella
, delle fiere più favolose. -con riferimento al colore di oggetti. pulci
è poi la iornata. -con uso neutro. iacopone, 46-53:
/ dà gloria al signor? -con riferimento ad animali. brignole sale,
e il can del lardo. -con metonimia.
arte delle gallerie più commerciali. -con uso avverb. g. m.
al patrono ad acclamarlo. -con uso attributivo. foscolo, xv-147:
come tali, lecite e permissive. -con uso neutro. latini, 3-20:
non è lecito a me. -con litote. non lecito', illecito.
son lecite neanco tra'facchini. -con uso neutro. dante, conv.
torcersi per liberarsi dai legami. -con riferimento ad animali. ugurgieri, 219
che ne forma l'architettura. -con uso avverb. pallavicino, 8-53:
mediante particolari colpi d'arco). -con valore avverb.: indicazione espressiva scritta
una lettera all'altra; filetto. -con uso improprio: unione di due o
a legge d'asino. -con legge: in modo ordinato, regolato;
legge non possono andar disgiunti. -con valore aggettivale: osservante della legge,
perciò senza nessuna legge. -con valore aggettivale: empio, immorale, sregolato
. 20. locuz. -con o per leggerezza: sconsideratamente, imprudentemente
troppodifficile per le mie gambe. -con scioltezza, sicurezza, facilità. soffici
leggermente lo specchietto retrovisore. -con litote. manolesso, lii-8-423: le
leggera e non state sventata. -con uso avverb. pavese, 7-156:
grazioso animale leggero come il vento. -con sineddoche. petrarca, 214-26: pien
, una leggera vertigine. -con uso avverb. la spagna, 19-29
ora ti sentiresti più leggero. -con uso avverb. ungaretti, i-43:
cambiava idea ad ogni momento. -con riferimento alla fortuna. petrarca, 325-57
e delle proprie azioni. -con riferimento alle facoltà intellettuali, al temperamento
per destare pensieri leggeri e voluttuosi. -con litote. non leggero: difficile, gravoso
nel ciel le chiama. -con uso neutro. guittone, xxx-80:
in om d'amore foco. -con uso avverb.: facilmente, agevolmente.
il fermo passo sì leggero. -con uso avverb. lancia, i-317:
rapidi e leggeri il mento. -con uso avverb. tasso, 20-119:
non favole e cose leggieri. -con riferimento alla persona. agostini, 76
nell'appartamento di gala. -con litote. non leggero: importante, rilevante
troppo leggero per fondarvi qualsiasi illazione. -con litote. non leggero: attendibile, plausibile
tenori che pesano novanta chili! -con uso avverb.: didascalia che indica,
scelse dal fiume cinque pietre vive. -con armatura non ingombrante; con armi facilmente
intenzione dell'uomo onesto che scrive. -con facile intuizione, con conoscenza immediata,
al re vincitor dargli perdono. -con benevola arrendevolezza, con larga indulgenza;
diffondevano una luce tranquilla. -con proprietà ed eleganza. ariosto, 29-43
vanità donnesche. 10. locuz. -con leggiadria: leggiadramente; con movenze armoniose
voglia menarvi a dormire. -con semplice e delicata eleganza di stile;
fiero e di leggiadro insieme. -con riferimento allo spirito: nobile, elevato,
grazioso dal molle ed effeminato. -con uso avverb. salvini, 17-576:
, senza farvi sopra parola. -con uso neutro. de'sommi, 19
, che fioriron sotto federigo. -con riferimento allo strumento con cui l'arte
e giulivo ingegno del menagio. -con metonimia. cellini, 854: venuto
loro, balla la contradanza. -con riferimento a soggetti inanimati. caporali,
sono abilitate dalle leggi a legiferare. -con riferimento a dio, come autore del
l'unico legislatore della razza umana. -con riferimento alla natura. salvini, 24-368
gli usi e le tradizioni locali. -con riferimento al diritto divino e naturale.
e che chiedevano legittimamente. -con riferimento al rapporto coniugale. boiardo,
che subito ci affrettiamo a legittimare. -con riferimento a persona. lampredi, 4-166
cercò legittimarsi dinnanzi a noi. -con signif. peggiorativo: attribuire una pretestuosa
d'ogni autorità temporale. -con riferimento all'esercizio di funzioni religiose,
che sarà quella sociale? -con uso neutro. pavese, 4-136:
senza fede e senza cuore. -con uso attributivo. casti, 25-40:
vengono usati per l'alimentazione umana. -con significato generico e improprio: qualsiasi pianta
di catullo non videro piùche lei. -con valore di pron. riflessivo: se stessa
fui guarito di lei. -con riferimento a enti astratti, a cose inanimate
che lei par di notte. -con iperbato (per lo più in un compì
alla fine lo abbracciava in silenzio. -con uso d'obbligo, in posizione ellittica,
v-3-809: penso a lei -mi perdoni -con un po'di pietà, mentre tutta
silenzio ci chiude nel suo lembo. -con significato generico: orlo, cocca, angolo
passavan fino per la stiena. -con grande, infaticabile, buona, salda,
con istancabil lena sempe mai operando. -con o di nuova lena: con slancio rinnovato
lena a mangiare ed a bere. -con dolce lena: con modi gentili; con
regga e con bilancia eguale. -con faticosa lena: con difficoltà di movimenti.
labirinto ov'io fui preso. -con frenata lena: rallentando i movimenti,
contorcendo, ritenne la voce. -con lena affannata: con grave affanno, col
s'era tramata di fili giallastri. -con uso avverb. molineri, 2-165:
madre intonò un canto lene. -con uso avverb. codèmo, 217:
appella, ovver la sanitade. -con metonimia. salvini, 24-316: odi
critici, compiacenti lenoni. -con valore aggettivale. lucini, 3-62:
, quasi cascasse dal sonno. -con lunga remora, tardivamente. bembo,
che più s'affrettino alla voga. -con poco slancio, senza entusiasmo, tepidamente.
colossi. 8. locuz. -con lentezza: adagio, piano, senza
secchi, e il lardo. -con riferimento al racconto biblico di esaù che
a loro lamentoso e lento. -con riferimento alla persona che parla o scrive
lenti giù per gli orecchi. -con ipallage. carducci, 298: la
un poco rialzata e lente. -con ipallage. manzoni, ii-1-526: sparsa
da eseguirsi più lentamente dell'adagio. -con valore avverb.: come indicazione di
nella coda quante nella schiena. -con significato osceno. masuccio, 45:
non c'è nulla da mangiare. -con complemento di limitazione espresso: imbrattato,
venne il cappone lesso. -con uso avverb. folgore da san gimignano
gli piaceva, tutti lo sapevano. -con uso avverb.: in fretta, presto
lete su l'arsura! -con uso attributivo. boninsegni, xxx-7-21:
il cuor gli salta fuore. -con letizia', con somma, con piena letizia
avevano luogo ogni anno a campobasso. -con riferimento alla lingua, alla letteratura,
, vere autostrade avanti lettera. -con uso avverb.: con notevole anticipo,
più riverenza ed onore. -con astuzia, con abilità e destrezza.
, lo truffarai per lettera. -con grande franchezza. b. pino,
-con sussiego, con alterigia. aretino,
anziché il dialetto toscano dei letterati. -con litote. non letterato: poco istruito,
della ballata a'poeti letterati. -con sineddoche. tommaseo, 3-i-61: allo
da anni le vecchie mura. -con uso aggettivale. nardi, i-107:
soggiogamenti. ix. locuz. -con liberalità: con larga generosità, con
con forti e frequentissimi colpi. -con gesto ampio e solenne. s.
accoglierete spero, liberalmente. -con impegno, con devozione. livio volgar
(l'opposto di papalino). -con valore attributivo. periodici popolari, ii-246
defunti e dell'assoluzione al tumulo. -con uso sostant.: il responsorio stesso
biancheggiare lo spicchio della luna. -con riferimento a cose materiali o a concetti
lei sono allegri o no? -con eccessiva libertà di linguaggio; sboccatamente;
: è un paese liberato. -con riferimento al titolo di alcune celebri opere
paga portava sbornia e legnate. -con riferimento a situazioni psicologiche negative o inquietanti
si empiva di lacrime liberatrici. -con riferimento alla morte, considerata come la
inciampare in amicizie compromettenti. -con uso avverb. tasso, 5-56:
ma con decoro e modestia. -con uso avverb. f. cadano,
i suoi capricci di donna. -con uso avverb. b. davanzati,
libera vi lascio di niccoluccio. -con uso neutro: permesso, consentito, concesso
la pallida stirpe dei vivi. -con uso avverb. cassola, 5-37:
il governatore non voleva tollerare. -con familiarità, confidenzialmente, amichevolmente, senza
alla distesa e alla libera. -con faciloneria, con leggerezza, con superficialità.
bravi! viva la libertà! -con intenzione sarcastica. mazzini, 24-360:
maganza fossono liberi e licenziati. -con libertà: senza impedimento o ritegnoalcuno; liberamente
o non fare con libertà. -con possibilità di fare ciò che si vuole.
tinto dalla passione dell'interesse. -con libertà, con tutta, con grande libertà
il sangue gli saliva alle guance. -con riferimento ad animali. boiardo, 1-109
leggi umane e divine. -con metonimia. papini, v-340: gli
di più ardita / sincerità. -con la specificazione del titolo o dell'argomento.
riverisco e vi chiedo licenza. -con buona licenza: espressione con cui la
un parto della fantasia. -con licenza o la licenza di qualcuno: col
salutare la mia povera cognata. -con licenza e senza licenza: consenziente o
per che verso la volesse. -con licenza, con licenza parlando: espressione
era stato licenziato dal seminario. -con riferimento ad animali. gozzano, i-1189
dovuta in una così rigorosa circostanza. -con uso avverb. i. andreini,
della scuola cantando da licenziosi. -con metonimia. casti, i-2-233: con
: - amore, amore! -con riferimento alla personificazione di concetti astratti o
« occidue macchiate rive ». -con uso avverb. carducci, 859:
/ l'estreme onde trascorre. -con metonimia. ariosto, 19-97: se
di quel cuoricino meccanico. -con uso avverb. (anche ripetuto con valore
con una lieve freddezza. -con uso avverb. (anche ripetuto con valore
onde accarezzino, lievi lievi. -con uso avverb. (anche ripetuto con valore
/ l'intraposto cammin breve. -con uso avverb. (anche ripetuto, con
niente dagli uccelli è differente. -con riferimento alle facoltà intellettuali, al temperamento
apprezza [la libertà]. -con uso avverb. rinuccini, no:
; e tu 'l rifiute? -con litote. non lieve: importante, serio
la cultura, l'esperienza). -con litote. non lieve: vasto,
il camion appena sgraffignato. -con litote. non lieve: penoso, doloroso
vi servirà di passatempo. -con uso neutro (anche con litote).
che non si decide. -con uso avverb. guittone, xxxii-171:
le braccia di lei. -con litote. non lievemente: in modo grave
stato a ognun sia manifesto. -con uso avverb. angiolieri, 68-10:
amare fa gli òmini stolti. -con litote. non ligio: indipendente, autonomo
giunsero prima degli inglesi. -con riferimento ad animali o a vegetali:
tempre amasse il suo legnaggio. -con riferimento ad animali. simeoni, 1-16
un'affascinante tristezza borbonica. -con riferimento ad animali. giamboni, 8-i-222
uomo difendersi con una lima. -con significato collettivo: il complesso degli attrezzi
e vomitando acqua limacciosa. -con litote. non limaccioso: limpido, puro
si limita, si prolunga. -con riferimento a dio o a persona.
limitato il ricercato della conversazione. -con uso avverb. sacchetti, v-8:
un aggettivo. 13. locuz. -con grande, con molta limitazione: con
, toccava il limite dell'avarizia. -con valore di apposizione: definitivo, ultimo,
di una gioia senza limiti. -con valore avverb.: in misura o quantitàillimitata
, ma lindi e in ordine. -con uso avverb. tarchetti, 6-i-158:
in linea d'aria. -con uso avverb. biringuccio, 10-3:
una tecnica pittorica o prospettica). -con significato concreto: rappresentato mediante sole linee
lingue imprecò di là dalla porta. -con valore collettivo: insieme dei dialetti di
ti porge e 'l tempo. -con la lingua sciolta (con uso aggettivale)
cibo per qualunque luna. -con un fuor di lingua, con la lingua
impudicizia. 2. locuz. -con il linguino intinto nel savore: con
fiume fessi liquor rigido. -con significato astratto: l'essere liquido,
talora con aggiunta di sostanze coloranti. -con uso improprio: acquavite. ca'
salubre licore a lui negando? -con riferimento a cause che eccitano forti passioni
di mussolini, non è salita. -con la specificazione del sovrano o dello stato
, o filippo, lire 7. -con la specificazione dei sottomultipli. — lira
porterò con me a lucca. -con valore collettivo: complesso dei componimenti lirici
rendono adatto alla rappresentazione di melodrammi. -con valore collettivo: complesso dei melodrammi;
evocativi della parola e del periodare. -con uso spreg.: preziosismo formale,
accarezzare, sfregare leggermente, strofinare. -con riferimento a barba, baffi o capelli:
di un biondo slavato. -con riferimento al pelo degli animali. f
personaggio in azione, descrive. -con uso avverb.: semplicemente. zeno
che è la malnata passione. -con uso attributivo. serdonati, n-313:
spettacolo è infinitamente pietoso e grottesco. -con metonimia. nievo, 821: rimanevano
qualche settimana avevano leticato. -con la particella pronom. (con valore recipr
il livido, per consolarsi. -con metonimia. tasso, 4-1: il
la lettera in casa menicucci. -con uso d'obbligo nelle espressioni per lo
più andarlo a trovare. -con uso pleonastico. s. gregorio magno
con lo stesso metro. -con uso pleonastico. boccaccio, v-84:
perché tanto ringoiano, quanto versano. -con funzione di soggetto di verbi passivi impliciti
la giustezza della sua tinta locale. -con riferimento alla rappresentazione letteraria. de sanctis
-e chiamiamolo albergo e ristorante. -con un night-club, con un localino per lo
stato in cui l'ha ricevuta. -con uso aggettivale. tronconi, 2-124:
lodi in coro della tua persona. -con lode: in modo elogiativo. -anche:
tutto il lodevole della reina. -con litote. non o poco lodevole: disdicevole
poco lodevoli a qualunque riguardo. -con uso neutro. ariosto, 20-103:
che qualche solitario spettatore. -con valore collettivo: gli spettatori che occupano
tutta la valle del po. -con uso avverb.: in dialetto lombardo.
e puro etere azzurro. -con litote. non lontano: alquanto vicino.
come sepolti già nella memoria. -con litote. non lontano: alquanto prossimo.
in certe giornate che piove lontano. -con valore di locuz. prepositiva, accompagnato
lontano da ogni sguardo indiscreto. -con litote. non lontano, poco lontano:
, come per farsi perdonare. -con uso aggettivale. boiardo, 1-336:
, maria e la elena. -con vincoli di parentela non stretti. cassola
e traditrice della patria. -con costruzione impersonale. ammirato, 71:
sbarramento di dentacci aurificati. -con metonimia. l. pascoli, ii-416
, riviste, sommari, estratti -con riferimento alla ninfa eco, trasformata in
rami curvi, in blocchi sordi. -con il compì, di limitazione espresso: insozzato
, di vinacce, di sansa. -con ipallage. a. boito, 96
, dell'illustre famiglia leoncourt. -con riferimento al governo del granducato di toscana
, che regge loro lo strascico. -con uso pleonastico. ser giovanni, ii-164
apparenze e corrono loro dietro. -con iperbato. p. petrocchi [s
non ne assaggiavano di certo. -con uso d'obbligo dopo gli avv. anche
, ma che importava? -con uso pleonastico. soderini, iii-16:
chiaro, / e lontano. -con uso pleonastico. leggende di santi,
vociando per il cortile. -con la particella pronom. p. petrocchi
s'avvia verso la valle. -con metonimia. battista, vi-4-130: con
scuse e di complimenti lubrichi. -con senso attenuato: sconveniente, discutibile,
]: appena luccicava il giorno. -con riferimento a corpi celesti. -anche sostant
rada di nani limoni. -con riferimento ai bagliori intermittenti emessi dalle lucciole
i due stecchi). -con significato osceno: membro virile. grazzini
emergere lucide, lontane. -con riferimento a persona. quarantotti gambini,
un mantello labile di luna. -con riferimento a enti astratti, a cose inanimate
signor conte, come verissimo. -con iperbato (per lo più con un compì
i genitori di loro '. -con valore riflessivo: sé. laudario urbinate
pineta e aveva voluto sincerarsi. -con uso d'obbligo, in posizione ellittica,
nume e regola e criterio. -con riferimento a dio, a cristo, alla
saranno parse cercate col lumicino. -con riferimento a guai, fastidi, disgrazie:
« cantare essa sustanza ». -con riferimento a una condizione libera da incertezze
oscure lotte dei secoli. -con riferimento alla perfezione infinita di dio e
la luna al sole. -con riferimento a facce tonde, paffute,
sul far della luna bene! -con le lune o la luna a rovescio,
mista di luna in fili torti. -con metonimia. d'annunzio, i-469:
delle cantonate con grandissima facilità. -con metonimia. pippo di franco sacchetti,
, che procede dallo stipite. -con valore di locuz. prepositiva: distante.
podestà aveva i birri]. -con valore attributivo: straniero, forestiero,
da quelli da presso. -con valore di locuz. prepositiva, introduce
.. presi la via. -con valore avverb. monti, ii-108:
tutta la sua lunghezza il sahara. -con riferimento alle unità di misura che ne
soprabito o del maglione. -con riferimento alla statura stessa. guido delle
un lungo / regolato concerto. -con riferimento al tempo stesso: molto.
sul mio nel lago maggiore. -con riferimento all'oltretomba (all'inferno,
spazio e cangiar poco di luogo. -con preciso riferimento toponomastico. dante,
fra'conviti si viveano. -con ricercatezza smodata, con cura eccessiva (
, abbreviazione del pronome romano marcus. -con un apice (m'), abbreviazione
che non volevo mangiare a macca. -con valore attributivo: conveniente, vantaggioso.
sole, altri i peccati umani. -con riferimento alle zone scure visibili su diversi
sono / dei paradisi immani. -con riferimento a persona. tramater [s
macchina io stesso che obbedisce. -con uso attributivo. g. capponi,
che trambusto! che turbine! -con forma attiva e sign. passivo.
trovar manzo e vitello; / che vo -con valore iperbolico. dare oggi un convito
nozze? tu corri al macello. -con significato attenuato: venire a trovarsi in
buon senso italiano ne faccia macello. -con riferimento a concetti astratti e a soggetti
si raccoglie in magri botri. -con uso aggettivale. buti, 2-449:
carattere alle epoche e alle genti. -con forma attiva e significato passivo. lippi
girando macinare il grano. -con diretto riferimento alla macina, al mulino,
e che non era male. -con metonimia. niccolò da correggio, 1-138
buon dì, madonna rondine! -con riferimento a entità astratte personificate. bartolomeo
dell'hotel de ville. -con valore attributivo: che si riferisce alle
molto più nell'animo de'senatori la sola -con riferimento a divinità pagane. carità
dietro il grido della maestra? -con riferimento a cose o a concetti astratti.
pulci, 20-10: diceva gan: -con meco ne verrete. /...
quelle altre sue scienze. -con metonimia. boccaccio, 1-i-196: s'
pace e non vi disperate. -con maestria: con grande abilità, con destrezza
che giustino cavava dal cassettone. -con grande arte, con somma perfezionetecnica; magistralmente
nel 1914 per l'apostolatodella stampa. -con riferimento a cose o a concetti astratti.
occupa di alta speculazione filosofica. -con metonimia. viani, 13-252: mentre
già più de la ventura. -con valore avverb.: con grande abilità;
al caprio come al lepore. -con metonimia. boccaccio, iv-148: non
in maniera troppo palese. -con riferimento alla natura in quanto creatrice e
e di là ima grotta. -con uso avverb. amari, 1-1-19:
tempo perché venga domenica prossima. -con valore moderatamente asseverativo: volentieri; perché
, e un incenso di rose. -con riferimento a una data precisa. petrarca
alla stazione. saluta tutti. -con riferimento alle condizioni meteorologiche e ambientali di
che dovria essere più circospetto. -con riferimento a divinità pagane. caro,
cominciati onori al padre. -con maggiore attenzione. bibbia volgar.,
immunizzato magicamente contro gli incanti. -con i procedimenti dell'alchimia. campanella,
ogni eccellenzia unita. -con riferimento all'infinita sapienza che risplende nell'
ella ha magisterio a saperte endrodire. -con magistero: con gran cura, con abilità
intorno / la vitifera valle. -con accurata esecuzione, con mirabile perfezione artistica
- disse con gravità magistrale. -con valore avverb. montano, 1-118:
potesse perdonare così magnanimamente. -con alta ispirazione. foscolo, xvii-63:
onore era tutto. -con metonimia. chiabrera, 1-i-182: innalzò
sudore, di limatura di ferro. -con allusione oscena. b. corsini,
un filo di verginità avanza sempre. -con uso aggettivale: caratteristico di un fabbro
basse, istoriate magnificamente. -con molta dottrina; eloquentemente. s.
badessa, di principessa del monastero. -con tono fiero e sprezzante; alteramente.
infinite opere di natura. -con straordinaria efficacia. bencivenni, 5-28:
oleandri e una di pini. -con valore di superi, relativo. ungaretti
. la reclamano a gran voce. -con uso neutro. giordani, v-35:
conversanti lungh'esso il fiume sacro. -con riferimento alla natura, considerata generosa e
che vi hanno ammaliata la fantasia? -con riferimento a forze, a eventi, a
sparviero, tutto profilo. -con riferimento alle membra o a parti del
bella, magra, elegantissima. -con riferimento a un membro o a un organo
larghezza gli anni grassi. -con uso avverb. moniglia, 1-iii-9:
a chiedere quel magro salario. -con uso avverb. pulci, 21-84:
ciò che è moderno. -con riferimento a concetti astratti personificati. nievo
che sei divenuto erudito. -con litote. non magro: di un certo
di una prosa recente. -con uso avverb. soffici, v-6-209:
il vicario? maisì. -con iperbato. boccaccio, dee.,
ho detto male d'altrui. -con valore attenuato: certo, ebbene sì.
-esclamò l'armandi allorché furono soli. -con significato attenuato: inesperto, inetto;
rurale è cosa assai malagevole. -con uso neutro. dante, vita nuova
l'amicizia incoraggia a sostenerla. -con uso neutro. s. bernardino da
cadimento del medesimo punto. -con uso neutro. s. gregorio magno
la partita di stefano. -con valore attenuato: dispiacere. franchi,
suo disegno molto malagevolmente. -con grande disagio, scomodamente, stentatamente.
non può mai che malagevolmente. -con movimento tardo; lentamente, in modo
a disvestirsene senza una estrema necessità. -con sospetto, con diffidenza. egidio romano
di favellar colle persone. -con afflizione, dolorosamente. s. bernardino
malagrazia. 5. locuz. -con o di malagrazia: con modi sgarbati
/ e i mietitori incanivano. -con grave pena o rammarico; con dispiacere
arrigo si turbò malamente carlo. -con grave molestia, dolorosamente. latini,
avesse a far con me. -con valore enfatico, per lo più come vocativo
, il malanno, ecc. -con valore attenuato: difficoltà, inconveniente;
lasciato la mala via? -con valore attributivo: sciagurato, miserabile.
a riprendere le vecchie compagnie. -con valore attributivo: svogliato, contrariato.
trattare del signor colonnello. -con riferimento a cose materiali o a concetti
asciugare una macchia d'inchiostro. -con uso avverb. calvino, 3-157:
74: pioveva quel giorno maledettamente. -con grande impeto, a tutta forza, con
testa accennava alla colonna dei tedeschi. -con riferimento a organi di senso o a parti
, maledettissima lingua? trent'anni! -con riferimento ad animali emblematici o simbolici (
il bosco copria di splendore. -con riferimento ad animali nocivi o particolarmente astuti
la sua maledetta automobile. -con riferimento a un periodo di tempo,
quella maladettis- sima giornata. -con riferimento a una passione, a un vizio
non lascia tempo alla riflessione. -con riferimento al destino e alla fortuna.
di piangenti, di maledicenti. -con metonimia. capuana, 15-130: egli
rei dei più diversi delitti. -con metonimia. prose e rime spirituali antiche
quanto ne avevano in gola. -con riferimento a divinità pagane. leggenda aurea
che le faceva cotanta ingiuria. -con riferimento alla tradizionale rappresentazione cristiana della condizione
mestieri, per vivere e arricchire. -con iperbole: seccatura, noia, fastidio.
fonte principale d'ognicorruzione e malefizio. -con valore collettivo. pulci, 23-51:
facendosi altrimenti, sarà malfatta. -con uso neutro. algarotti, 1-viii-18:
disporre di sé a suo piacimento. -con valore attenuato. carducci, ii-13-49:
la voce dell'ignoto malfidato. -con uso avverb. viani, 10-266:
idem, 17-17: rispose antea: -con teco manderòe / un de'miei mammalucchi
rossore le coloriva le tempie. -con riluttanza, poco volentieri. imbriani,
il mondo ne avrà orrore! -con uso attributivo. selva, 5-151:
nego, è una maliarda. -con uso attributivo. serao, i-494:
guardare, e difendere. '-con uso attributivo. patrizi, 1-i-276:
chiose del digesto. serao, i-607: -con quarantuna lire al mese, vi è
stelle / crepitante di grilli malinconici. -con uso avverb. leopardi, iii-567:
altre brillanti, come per giubilo. -con uso avverb. varchi, 22-4:
mente o almeno dell'immaginazione. -con valore collettivo: persone malvage. dante
aveva fatto a malizia. -con malizia: con intento maligno; con abile
fatta con malizia eh? -con atteggiamento o con tono ironico, beffardo
di calcina buona senza malizia. -con valore avverbiale: con retta intenzione;
necessario, ch'essi maliziosamente sorpassano. -con piena consapevolezza e ferma volontà di commettere
malizioso la vostra parte. -con metonimia. libro di sentenze, 1-54
che non era per natura scontrosa. -con uso avverb. codèmo, 79:
nuocere; tristo, scellerato. -con significato attenuato: privo di senso morale
la sua vita in la malora. -con valore aggettivale: decaduto, rovinato economicamente
, a'semplici e giovani. -con uso neutro. mossotti, corte.
sogni di adolescente. -con uso neutro. fed. della valle
bituminoso, privo di acqua). -con uso improprio: calcina.
aspetto poi lì fuori al posteggio! -con uso aggettivale: irritato, scontento.
meretrice, fredda, autoritaria. -con metonimia. dante, vita nuova,
agrandire la fé de macometo. -con riferimento ai diavoli, ai geni malefici,
a cacciarlo come un cinghiale. -con perfida astuzia. livio volgar.,
presa ed acquistata per malvagità. -con malvagità: in modo perfido; malignamente.
più malvolenti ad ascoltarlo. -con metonimia. nievo, 1-90: la
men possenti di sé. -con litote. non malvolentieri: più o meno
braccia grasse, le mammelle flaccide. -con riferimento ai mammiferi (nelle femmine dei
sono bastarde. -con metonimia: latte. -al figur. mammella
pianticelle, giganteschi mammiferi. -con valore aggettivale. b. croce,
alzare dal seno pudiche la testa. -con uso attributivo. bencivenni [crusca]
essa, legava, la prima -con la cuffietta -in capo di alberto, l'
per mancanza di tempo. -con riferimento alla condizione di minorenne. brusoni
rinnovarli egli stesso via via. -con litote. non mancare: esserci, esistere
e non mancavano i soldi. -con riferimento a elementi, parti, prerogative,
il paese più straziato. -con litote. non mancare: esserci, essere
non ne sento nostalgia io. -con metonimia. g. gozzi, i-25-81
libera mancava ogni dì più. -con litote. non mancare: esserci, essere
di mutar fortuna e seggio. -con metonimia. guido delle colonne, 80
, terminare gradata- mente; cessare. -con litote. non mancare: persistere,
volte lo fa per cagioni degne. -con litote. non mancare: venire in aiuto
un mancar della tentazione. -con litote. non mancare; poter disporre
la piazza di conveniente rinforzo. -con litote. non mancare: fare certamente,
di nascere e di tramontare. -con litote. non mancare: accadere necessariamente.
approfittò per un colpo mancino. -con uso avverb. pratesi, 1-301:
nonché sua mancipia, sua tiranna. -con riferimento a concetti astratti. fallamonica,
miserabili del cabbalismo. -con riferimento a concetti astratti (anche con
cose, senza manco alcuno. -con valore attributivo: perfetto. boccaccio,
gli mandò ambasciatore il garat. -con riferimento a profeti, angeli, messi divini
dio manda i profeti. -con valore enfatico. casalicchio, 475:
spasimare da una spina. -con riferimento all'incarnazione del figlio di dio
si affrettò a mandare pel medico. -con il compì, ogg. espresso.
mandò per l'olio santo. -con il compì, ogg. espresso.
donne rompevano il silenzio. -con riferimento a suoni emessi da strumenti musicali
dalla storia, ecc.). -con particolare riferimento ai compiti dell'uomo politico
era la, mandra del signore. -con intenzione spreg., per indicare un luogo
è ancora il più lucroso. -con riferimento all'intervento divino o soprannaturale nelle
al maneggio d'ogni arma. -con riferimento all'impiego e alla manovra delle
inveire, di perseguitare. -con riferimento alla provvidenza divina. reina,
difetto potesse avere cotal bisticcio. -con le manette: ammanettato. della robbia
primo frutto in potestà del demonio. -con riferimento all'atto di chi riceve la
a tradimento, maledetto poltrone! -con riferimento ai figli che vivono alle spalle
domenica seguirà la processione. -con uso attributivo. bocchelli, 1-ii-530:
strano, sentì mangiarsi dalla rabbia. -con valore iperb.: molestare, infastidire
e guastato da'suoi amici. -con riferimento ad atti, a eventi, a
risorse di interi paesi. -con riferimento a un bene che costituisce fonte
mucca che mi leccava il viso! -con riferimento al giaciglio dove, appena nato
19. ant. quantità, copia. -con maniche d'avanzo: in grande quantità
arsenico condito di zucchero. -con la bandiera in manica: tenendola arrotolata
, mangiare (un cibo). -con la particella pronom. di valore appropriativo
volte il pertinente avambraccio 5. locuz. -con i manichini, in manichini: all'
si sdegnasse di prender fuoco. -con valore conclusivo: onde, perciò, quindi
a ballo della terza maniera. -con uso attributivo. gramsci, 12-233:
ancora esaurito. 1 -con valore attributivo. vasari, i-128:
i tram di non schiacciarla. -con valore recipr. pallavicino, 1-83:
abbiamo conceputo ne la mente. -con riferimento alla divinità. s. bonaventura
non ne fece di nulla. -con uso neutro. dante, vita nuova
chiese spiegazioni manifeste al priore. -con uso neutro. dante, vita nuova
ignota o poco manifesta. -con uso neutro. guido da pisa,
scendere i primi riccioli leggieri. -con uso aggettivale. s. caterina da
romano in alcuni eserciti del passato. -con significato generico: drappello di soldati.
fatene gran festa; / rilevate la testa -con amore: / ecco il mio creatore
agnellino mio! / ahi! -con uso aggettivale. a. casotti,
era vicino alla fattoria. -con mezzi artificiali o tecnici, per mezzo
fare con l'orologio alla mano. -con valore aggettivale: pronto all'uso (uno
piangeva le comuni miserie. -con valore aggettivale: che si può, che
come si pregano i santi. -con grande fervore e devozione (o anche
benched e'conoscesse il cavaliere. -con ritmo regolare e costante. sanudo,
mercanti di prima mano. -con ampia mano: generosamente, munificamente.
ampia mano gli avevi dati? -con , da le mie, le tue,
le sentenze di morte. -con la mano sulla spalla di qualcuno: seguendolo
e carta, n. 21. -con le mani e con i piedi: con
hanno cavatosele / della lor testa. -con le mani in croce: v. croce
. croce, n. 15. -con le mani in mano q sulla pancia,
mille fanti bindo e ciulla. -con le mani in pasta: v. pasta
in pasta: v. pasta. -con le mani legate: costretto a una forza
starti con le mani legate. -con le mani piene: recando doni; portando
piene e di scudi attorno. -con mano, con la mano: manualmente.
chi facea con mano. -con un cenno o gesto facilmente interpretabile.
patri- cidi, sacrileghi. -con una stretta di mano. b.
si assicuravano con la mano. -con una canna bugia in mano: senza alcun
larghe ed aperte da mano. -con valore aggettivale: da portarsi intorno all'
sua mano pesante da poliziotto. -con riferimento ad animali. manzoni, pr
segno al quale potrebbe arrivare. -con tatto. landolfi, 14-12: se
regole del gioco cambiavano. -con valore aggettivale: di vecchia data;
condurre in sedia di mano. -con valore avverb.: manualmente. — anche
per suefarsi a bone membra. -con valore aggettivale: scritto, vergato, firmato
si prenda direttamente dal fabbricante. -con valore avverb.: per esperienza diretta,
'terza mano 'ecc. -con valore avverb.: indirettamente, di riflesso
mano, che si dà attorno -con valore aggettivale: che è in fase di
musica? - linda ci stava. -con riferimento a concetti astratti. carducci,
parte mandò pe'lucchesi. -con valore aggettivale: insigne, per meriti
in questi luoghi di lusso. -con litote. non manomesso: che non ha
nella vita nazionale e popolare. -con riferimento a persona. periodici popolari,
, ad amministrar manrovesci e stoccate. -con uso attributivo. vibrato da sinistra verso
bocca all'agnel mansueto. -con metonimia. monti, 3-386: col
comprende la tua lezione. -con metonimia. buonaccorso da montemagno il giovane
a questa fiorentissima libertà. -con riferimento all'animo, all'indole, al
presenta la consistenza di un impiastro. -con valore spreg.: impasto, poltiglia,
-con riferimento ad animali, a piante, agli
sé e alla sua famiglia. -con partic. riferimento al potere politico,
che soffiava sopra le fiamme. -con riferimento a dio. cavalca, iii-157
il corallo] è vertudioso manto. -con valore avverb. guittone, xxxi-8:
-con riferimento, per antonomasia, al poeta
inferno [un carcere]. -con valore avverb.: per opera d'uomo
gli cavi e manuchi. -con la particella pronom. di valore appro-
comacchioni torvi da i vostri spassi? -con chi ti pensi tu parlare? -non
erano esposti manufatti di lusso. -con valore collettivo. e. cecchi,
come manutengolo della mia fuga. -con uso appositivo. fucini, 354:
maomettano sulle lastre di una moschea. -con valore collettivo: l'islam. f
nuovo (america); planisfero. -con significato improprio: sfera girevole intorno a
copia ch'altri paesi. -con valore spreg.: rozzo, grossolano,
marcia a impiastricciar la barba. -con riferimento a materia putrefatta dei vegetali.
e il marciapiede già animato. -con valore antonomastico, per indicare il luogo
marcia2, n. 1). -con valore iussivo. marcia1: avanti!
sudati, stanchi morti. -con riferimento a generali, condottieri, monarchi
incorigibile, sostenere tanta puzza. -con valore avverb. un mare: moltissimo.
in mar cura ne prende. -con valore aggettivale: imbarcato. manzoni,
mare e per terra. -con trasporti marittimi e terrestri. m.
è definizione che regge ancora. -con valore spreg. rozzo, incolto, incivile
abbondavano nelle case de'ricchi. -con uso appositivo. dante, conv.
passaggio che narra l'ultimo strangolamento. -con uso attributivo: segnato, annotato, indicato
quasi niente mare solo per vezzo. -con riferimento a opera letteraria. capuana,
talvolta anche l'equipaggio stesso). -con significato generico: navigatore, esperto uomo
-vitello marino: v. vitello. -con riferimento ad animali leggendari e a mostri
si potrà dir benissimo fanfanata. -con valore attenuato: monelleria, birichinata da
: prenderàla in moglie. -con riferimento all'unione mistica di dio con
ai raccolti ed ai seminati. -con riferimento all'impollinazione anemofìla. pananti,
, 11 maritissimo mio. -con valore oggettivaie: che rivela, che assume
di età da marito. -con riferimento al rapporto mistico del papa con
i suoi mariti infamia ricoperse. -con riferimento alla pratica della povertà da parte
costui si stette sanza invito. -con riferimento al rapporto fra il signore e
mare a marito n'andasse. -con riferimento all'unione mistica con dio.
freddo marmoreo che l'invadeva. -con riferimento all'immobilità, alla fissità,
io non posso vedere. -con uso aggettivale: pigro, indolente, neghittoso
proprietà stimolanti, colagoghe e digestive. -con uso improprio: maggiorana.
mediatore, intermediario, sensale. -con partic. riferimento alla madonna. campofregoso
raggiungerli m'era fatica '. -con valore attenuato. carducci, ii-19-79:
bene il grano già seminato. -con allusione oscena. firenzuola, 122:
azione sconsiderata, inopportuna, dannosa. -con valore attenuato: birbonata, marachella,
mio marsala all'uovo. -con uso appositivo. carrieri, 4-93:
musica di euterpe si consola. -con metonimia. papini, v-483: un
di una venere di marmo. -con riferimento allo strumento stesso che vibra i
, ben battuto a martellino. -con riferimento all'acquisto del vino presso i
una sbarra picchiar le inferriate. -con riferimento all'esecuzione di note o suoni
-con forza, con intensità straordinaria (sia
e rassegnatissime nel voler divino. -con colpi secchi e ripetuti. pea,
d'allegria come una nacchera. -con valore attributivo: martellante. palazzeschi,
martira: beata a te! -con funzione appositiva, unito immediatamente col nome
uomini sappiano essere martiri. -con funzione appositiva, con riferimento a città
superiore alla madre di zebrino. -con funzione appositiva. piovene, 6-69:
un martirio che è una cena. -con riferimento ad animali. poliziano, st
, stanca morta com'ero. -con valore attenuato. fagiuoli, 2-130:
nella prima persecuzione d'uganda. -con sineddoche. boccaccio, i-n: i
, cadendo / sul balcone. -con valore attenuato. faldella, iii-73:
la pelle del martoriato. -con valore attenuato. navarro della miraglia,
di un morto che spira. -con valore attenuato. nievo, 43:
ed uccisi ne rimasero novecento. -con valore attenuato: tagliato maldestramente (una
amoroso foco è spinto. -con metonimia. a. verri, ii-157
comunemente di marzo. -con uso attributivo. burchiello, 21:
, farabutto; sfaccendato, fannullone. -con signif. attenuato: birbante, briccone
fino a slogarsi le mascelle. -con riferimento alla mandibola d'asino con cui
a strizzare i mascelloni. -con valore aggettivale: che ha ganasce grosse
il carnoval da quaresima. -con riferimento a uno spettacolo teatrale 0 a
codesta iliade in maschera gaelica. -con valore avverb.: in modo non esplicito
, ed era candida rosa. -con il pretesto, sotto le apparenze.
piuma al soffio del vento. -con uso aggettivale: mascherato. baretti,
. gramm. ant. genere maschile. -con uso aggettivale: che appartiene al genere
il trofeo di sua vendetta. -con uso aggettivale: collettivo. massa,
lo vorrei veder prudente e massaio. -con riferimento ad animali. landino [plinio
si azzuffavano le pecore massaie. -con riferimento a piante particolarmente produttive.
uso che si possa. -con riferimento al tempo, alle parole, ai
e l'esortava a far massarizia. -con riferimento alle parole, al tempo, ai
vinta alla prima. -con valore aggettivale: non ancora completo e
e studio dell'opere sue. -con riferimento al dio dei cristiani. aretino
caramelle e gomma da masticare. -con riferimento al coito orale. aretino,
in tutta quella fabbrica. -con significato positivo: grandioso, imponente.
la capisse, fra quei materiali. -con metonimia. boccaccio, dee.,
* roba 'del luogo. -con riferimento al più breve spazio di tempo
opera d'arte, scritto, articolo. -con valore collettivo: complesso di opere letterarie
è pensarla turbata nella carne. -con riferimento alla natura considerata come madre di
matrici lontane e misteriose del passato. -con uso attributivo. montanari, ii-363:
dicesi talvolta la ganga de'minerali. -con uso attributivo. d. bartoli,
la costringevano, appena quattordicenne. -con riferimento a sentimenti, atteggiamenti, atti
successi. 3. locuz. -con viso, con occhio di matrigna:
fissava senza batter ciglio. -con riferimento a concetti astratti personificati. algarotti
voluto che fosse dello stella. -con litote. non mattamente: saggiamente,
detto di cattivo parlare. -con sarcasmo particolarmente acre. d. bartoli
mattie, di ruzzare. -con riferimento ad animali. faldella, iii-72
, discorrendo persino di politica. -con riferimento alle condizioni climatiche e atmosferiche che
spedai; sento aprir porte. -con riferimento al cinguettio mattutino degli uccelli.
turbatore come i nidi delle cimase. -con riferimento alle ore notturne antimeridiane. pavese
ed èva ruppe 'l patto. -con valore enfatico, in proposizioni esclamative o
forse invece avrei dovuto dire. -con uso neutro. neri poponi, 259
certo lo tardare parerne matto. -con uso avverb. indovinello, 8-6:
lo suonai come un matto. -con grande allegria, con divertimento sfrenato.
possono figurarselo né aspettarselo. -con valore avverb.: in modo irragionevole,
maturartelo, rientra nel gelo. -con metonimia dell'oggetto. p. f
una melagrana aperta dalla troppa maturità. -con riferimento a una caratteristica esteriore di un
solo vitali, ma vivaci. -con riferimento allo sviluppo fisico e morfologico di
minori delle più grosse. -con riferimento allo sviluppo del baco da seta
classica. 16. locuz. -con maturità; con grande, con molta
non considerati con la debita maturità. -con un contegno grave e riservato; seriamente,
, cioè escono dell'uovo. -con riferimento alla condizione di donna prossima al
dentro, diventino mature. -con riferimento a un alveare che ha completato
i caratteri col ferro caldo. -con riferimento alla maturità sessuale e riproduttiva di
che gli è dentro. -con riferimento ad affezione delle vie respiratorie che
la tossa è matura. -con riferimento agli effetti di un'alterazione fisica
mezzo del forame sia posto. -con riferimento al terreno preparato opportunamente per la
i più maturi anch'essi. -con riferimento al corpo o a un organo o
lo sborso di mature paghe. -con riferimento alla persona che deve effettuare il
bisogna adoperare il mazzafrusto. -con il mazzafrusto: in malo modo, aspramente
verso di tenerli a posto. -con riferimento alla struttura di alcuni animali (
canto tre invocazioni alla volta. -con le dita a mazzetto: tenendone i polpastrelli
parte simile ad una piccola mazza. -con valore aggettivale: gonfio, tumido (l'
: come ci posso entrar io? -con valore enfatico e pleonastico. boccaccio,
squille veniva a me il richiamo. -con uso enfatico, pleonastico o rafforzativo.
come donna in serva parte. -con uso pleonastico. p. petrocchi [
questo è mio, di me. -con valore di specificazione soggettiva: che ha
questa maggiormente gli abbia. -con valore di specificazione oggettiva: che ha
sacrificare a vantaggio degli altri. -con valore partitivo: indica il complesso della
il peso artificiale della laurea. -con faciloneria, semplicisticamente; superficialmente. d'
. divento un vivente meccanico. -con valore avverb. boine, ii-91:
mecenate e di benefattore pubblico. -con uso aggettivale. papini, iii-980:
le fondamentali dame musicali milanesi. -con uso aggettivale. lucini, 4-306:
le medaglie del piacere. -con antifrasi. buzzi, 34: le
quattro dita di scuffia bianca imbrunita, -con gli suoi orecchini del medemo, dopo
con lei si mede- simano. -con valóre recipr. segneri, iii-3-255:
a lui e a giacomo.. -con riferimento a esseri viventi considerati nella loro
suo libro, mentr'ei moriva. -con riferimento a soggetti inanimati o a concetti
star a dovere don rodrigo. -con uso avverb. quel medesimo: del pari
e gli interpreti degli uomini. -con riferimento a religioni non cristiane. cattaneo
teneva in conto di niente. -con riferimento a concetti astratti personificati cui sia
tanto breve quanto vorresti. -con riferimento a maria ss. e alla sua
fa svegliare anche la notte. -con riferimento ad animali. ferd. martini
, il secondo della malattia. -con riferimento a una donna laureata in medicina
hanno che di affetti mediocri. -con litote. non mediocre: vivo, intenso
pensare a guadagnare un soldo. -con litote. non mediocre: grande, esteso
poesia con più che mediocre successo. -con litote. non mediocre: di non poca
dico che furono mediocrissime. -con litote. non mediocre: che dimostra notevole
di capitani di ventura disoccupati. -con litote. non mediocre: che richiede uno
che mediocre [ecc.]. -con litote. non mediocre: abile, esperto
, la storia della scienza. -con litote. non mediocremente: fortemente,
mediocremente orgoglioso di sé. -con risultati scadenti. leopardi, i-ii:
? -no, su la terra profonda. -con un incantesimo? -con la fede.
terra profonda. -con un incantesimo? -con la fede. saba, 298: amo
meditatissima riferiva quanto sapeva. -con litote. non meditato: improvvisato,
acquistato che di ampliarlo. -con meditazione: con profonda riflessione, con
piede e meggio ». -con valore avverb.: a metà, quasi
meglio o peggio del nostro? -con uso neutro. anonimo, i-585:
, i meglio della giovinezza. -con uso neutro. francesco da barberino,
anche più meglio, magari. -con uso iperbolico. meglìssimo: il migliore
madre? meglio! '. -con uso iperbolico. meglìssimo. pascoli,
pavimento, tutte rosse e arrugginite. -con riferimento alle numerose varietà di questo frutto
via, melenso, / risvégliati. -con litote. non melenso: avveduto, solerte
con lui mellifluo persuasivo adulatore. -con metonimia. fra cherubino, 3-122:
e carico di figli. -con metonimia. carducci, iii-26-54: pietro
vecchia bava il rospo. -con riferimento ad animale canoro. bartolini,
che impediscono la respirazione regolare. -con riferimento ad animali. tasso, n-iii-1046
più intima delle mie amiche. -con riferimento ad animali. giamboni, 8-i-265
di francia sono detti. -con litote. non mentire: rivelare appieno,
i pericoli dell'immaginazione. -con riferimento a concetti astratti. pecchio,
menzognera, il ciglio. -con metonimia. g. b. casaregi
il buon, non il felice. -con riferimento a personaggi mitologici o immaginari.
è ridotto il padule di fucecchio. -con esuberanza di vegetazione, rigogliosamente. berni
fanno i fagiuoli a maraviglia. -con grande velocità. boccaccio, vi-282:
quando non vi cantavano le rane. -con valore attributivo: perfetto, straordinario,
il suo spirito smarriva. -con meraviglia: provando viva sorpresa, manifestando
cima cocci aguzzi di bottiglia. -con rara perfezione, con magnificenza inconsueta.
inganno, con maggior maraviglia. -con meraviglia di qualcuno: procurandoglisorpresa, stupore,
stordimento grande de gli altri capi. -con scandalo. sarpi, vi-2-200: quante
meravigliava ch'egli fosse un uomo. -con riferimento a enti inanimati. pindemonte,
liberato dai dolori alla schiena. -con riferimento a concetti astratti o a oggetti
meravigliosamente speranze e passioni. -con straordinaria abbondanza, copiosamente. boccaccio,
al meraviglioso, all'insolito. -con uso neutro. alvaro, 5-53:
maniere e di sembiante. -con metonimia. pallavicino, 10-i-20: per
complicato calcolo che mi sfugge. -con uso neutro. tasso, n-iv-12:
la pompa a guardar maravigliose. -con riferimento a soggetti inanimati. caro,
pipi! lui ci mercanta. -con metonimia. saraceni, ii-356: richiamate
di battaglia come sciacalli 1 -con la specificazione di un particolare settore merceologico
una polvere di pepe rosso. -con valore attributivo: dedita al commercio,
prima mercanzia dello stato. -con valore collettivo: donne di malaffare,
vivere d'accordo con tutti. -con specificazione dei prodotti e delle merci contrattate
aspro e caldo al guadagno. -con metonimia. amari, 1-2-10: tutta
mercatarle al capo herschell. -con metonimia. roberti, viii-1-44: non
mercato vendono solo roba andante. -con la specificazione merceologica. livio volgar.
buon mercato, riesci male. -con valore attributivo: di poco prezzo, economico
farsi il corredo a miglior mercato. -con valore attributivo. carducci, iii-23-121:
vende o per chi compra. -con riferimento a valori spirituali o morali indebitamente
padre aveva guadagnato molto nelle mercature. -con la ipecificazione che indica l'oggettodel commercio.
so come v'abbian dato nell'occhio. -con merce non venni a mercato.
alfine / pelope vegga più serene. -con suo vantaggio, con sua soddisfazione.
le più delicate operazioni. -con metonimia. pindemonte, ii-90: non
l'amor mio gareggiando chiedea. -con metonimia. nannini [ammiano],
crazia e del misoneismo italiani. -con metonimia. zena, 2-147: rompete
lasciar stare ogni donna. -con metonimia. dottori, 3-122: numeri
di quasi tutti gli stati italiani. -con metonimia. di costanzo, 1-59:
dolore mariù, l'oscura meretrice. -con valore attributivo. bibbia volgar.,
è l'anonimo corrado gargiolli. -con valore attributivo. capellano volgàr.,
stranieri e con i regi tutti. -con valore attributivo. cavalca, 20-15:
in quale rapporto coi meridiani. -con l'indicazione del luogo che, sulla terra
soggiugarono, avaccio si ragguaglieranno. -con riferimento alla seconda parte del poema il
fiutata una presa di tabacco. -con uso attributivo. giordani, x-4:
migliorare molte altre razze europee. -con uso attributivo. carena, 1-303:
donne non ti meritano. -con riferimento a concetti astratti. carducci,
le nocche sbucciate e sanguinanti. -con metonimia del soggetto. canteo, 149
si rubba con la necessità. -con riferimento all'insieme dei doni soprannaturali che
il merito della sua carità]. -con riferimento alle ricompense ultraterrene concesse da divinità
più valorosi a nome della patria. -con riferimento all'azione salvifica e alle elargizioni
sia meritorio di vita eterna. -con uso neutro. dante, par.
, schioccò la lingua. disse: -con tutti quei merli che aveva intorno! ve
rete diritto come un fuso. -con uso attributivo (anche nella fórma superi
una povera vecchietta meschina, stordita. -con metonimia. petrarca, 126-17: qualche
potreste tradire meglio, meschini. -con riferimento a comunità civili o religiose,
da quello o questo. -con uso avverb.: con afflizione, infelicemente
/ che nel vederle resterai meschino. -con metonimia. brignole sale, 2-124:
d'ubbidienza e d'ascolto? -con metonimia. cellini, 818: morte
sa più dare un grido. -con litote. — non meschino', imponente,
nel polverone di questa lunga piattaforma, -con quell'impressione dei porti: braccia muscolose
loro brama di continuo rinascente. -con riferimento a vegetali. giordani, ix-43
una schiera, a una folla. -con signif. deteriore: intrufolarsi con scopi
all'altro mescolandosi al fumo. -con valore recipr. crescenzi volgar.,
luna, mescolavasi ai miei sogni. -con significato attenuato: prendersi cura, occuparsi
alla dolcezza del bacio. -con valore recipr. pallavicino, 1-437:
e consolatrice dell'umano dolore. -con riferimento a creature superiori immaginarie, a
passò il messaggero del pranzo. -con riferimento a un oggetto simbolico, a
eia vegna col vixo colorito. -con riferimento a un sogno premonitore. tasso
d'un messaggere d'arcani sgomenti. -con valore attributivo. g. cavalcanti,
derelitti resti / della terra fumante. -con uso attributivo. tasso, 3-1:
tecnicismo pretesco, il linguaggio borbonico. -con l'aggiunta pleonastica di signore o monsignore.
teologo inquisitore del tribunale ecclesiastico. -con riferimento al colombo viaggiatore. tasso,
terra, all'avvenir promesso. -con riferimento a cristo stesso. giannone,
pala, capovolgendolo, stivandolo. -con metonimia. vita di frate ginepro
con ogni gente di mestiere. -con valore modale: come occupazione specifica.
era intrecciato il legname. -con valore avverb.: appositamente, specificamente
fèra perduta abbian -di traccia. -con uso avverb. baldi, xxxvi-381:
solo pellegrinai col mio rimpianto. -con uso neutro. lamenti storici, iv-74
al sereno in una conca. -con metonimia. arte della seta in firenze
che provenivano da moralissime famiglie. -con uso avverb. g. ferrari,
dell'amore e del genio. -con uso aggettivale: chiaro, concreto, privo
la rovina dell'arte moderna. -con riferimento a immagini, figure, oggetti
del metaforico eccessivo per noi. -con riferimento al modo mistico (e non
esterificate mediante acido metafosforico. -con litote. non metaforico: reale, oggettivo
virate o controvirate a otto. -con riferimento alla voce umana o al verso
fare uno degli uomini presenti. -con riferimento alla trasformazione degliangeli ribelli in demoni.
più bassa e criminosa demagogiad'europa. -con valore aggettivale. linati, 13-211:
della sufficienza dei propri schemi. -con riferimento all'azione e alle opere della
attenzione, cura particolare, meticolosità. -con metodo: sistematicamente, metodicamente, regolarmente
in ideale repubblica delle lettere. -con uso appositivo. ulloa [zarate]
agli angoli del lettuccio. -con riferimento a concetti astratti. fra giordano
galline da mettere a pollaio. -con riferimento all'atto creativo di dio.
in vena d'indulgenza. -con riferimento all'anima (nell'espressione mettere
di lui nel caffè dello svizzero. -con riferimento a pene morali o a concetti
nari mettea fumo e vampe. -con riferimento al vapore e all'umidità che
come quella d'un romito. -con riferimento ai giovani animali a cui incominciano
cervello della mia moglie. -con riferimento all'atto creativo con il quale1'anima
altri vi metteva la spesa. -con riferimento a un compenso morale, al
io assegni a isabella mia figliuola. -con riferimento alla registrazione e alla classificazione di
lavoro fino assai ». -con riferimento a persone, alle loro azioni,
si era messa decisamente al bello. -con uso impers., con riferimento al formarsi
s'erano messe le legnate. -con uso impers. forteguerri, ii-217:
che ha paura e che schiamazza, / -con chi ha bisogno di buscar tre pavoli
cagione di tanto male. -con allusione oscena. p. foglietta,
, oppure non si miete. -con uso appositivo. ferd. martini,
fare due monti e insaccarlo. -con uso aggettivale. trinci, 1-262:
e gli occhi a mezzaluna. -con uso avverb.: a forma semicircolare.
incontro accolse con singolare onore. -con gusto equilibrato, con proprietà, misura,
de'loro termini e figure. -con litote. non mezzanamente: gravemente,
, por tuo amore ci riceva. -con riferimento all'opera di corredenzione o di
e la tua diletta sposa caterina. -con riferimento a un'azione di propiziazione e
silenzio sotto gli estremi. -con litote. non mezzano: privo di moderazione
gloria sua più che mezana. -con litote. non mezzano: considerevole, ingente
a te bisogna di volare basso, però -con litote. non mezzano: notevole, rileche
via. vante. -con litote. non mezzano: risolutivo, deciliburnio
ciò mezzano e istrumento. -con riferimento ad animali. leonardo, 2-105
artificio, stratagemma, frode). -con partic. riferimento al denaro: strumento
terra mele mézze per becchime. -con riferimento a fiori non più freschi.
e gli ho mezzi consumati. -con valore enfatico e iperbolico. guicciardini,
tasse brava o non brava? -con riferimento alla luna crescente o calante,
-mezzo nudo: v. mezzonudo. -con riferimento a soggetti inanimati, a oggetti
a chi non è palese? -con riferimento alla misura del tempo. -mezza
mezz'uomo e mezza bestia. -con riferimento a soggetti inanimati o a concetti
, cinque lire e mezzo. -con riferimento alla misura del tempo. m
piuttosto che una meta. -con riferimento alla divinità, considerata, nella
politica sarà sempre molto esigua. -con riferimento a persone. anonimo, i-601
ce l'ha con me. -con riferimento ad animali. sannazaro, iv-19
ci voleva anche questo. -con valore attributivo: incompleto, tronco.
di farlo a mezzo. -con riferimento a beni rustici o all'allevamento
o a mezzo coi contadini. -con divisione della spesa; in coabitazione.
mezzo. ma troverò altri. -con riferimento all'opera del redentore. meditazione
non mi mettevo in mezzo. -con riferimento all'opera di mediazione di gesù
4. mediocre, meschino. -con litote. non mezzolano: ragguardevole,
cinzia la. mi figura. -con valore pleonastico ed enfatico. boccaccio,
mente e lo 'ntelletto. -con uso pleonastico ed enfatico. manzoni,
pareva un lamento umano. -con riferimento ad altri felini. pascoli,
ti sei mica offeso? -con litote. mica male: discretamente, in
s'era ingarbugliato mica male. -con valore aggettivale: abbastanza bello, apprezzabile
stoppato a tutti i versi. -con uso aggettivale. machiavelli, 1-vi-202:
che gli portavano il carico. -con uso aggettivale. palazzeschi, 4-227:
, / tosto lo prese. -con metonimia. pascoli, 1376: intonò
di cranio, è microcefala. -con riferimento ad animali. tramater [s
miniaturizzati; elettronica molecolare, integrata. -con significato improprio: circuito integrato (
né meno freddi e umidi. -con riferimento al midollo estratto dalle ossa,
essaminianlo fino alle medolle. -con tutte le midolle del cuore: con tutta
guadagnarsene la confidenza e la fiducia. -con partic. riferimento a dio: conoscere
se ne compiace molto. -con riferimento a persone, per denotare bontà
come oro liquido e senza forma. -con partic. riferimento all'espressione poetica.
qualche migliaio di lire. -con riferimento a merci vendute a gruppi di
e mezzo il migliaio. -con riferimento alla tiratura di un libro a
granello di piombo di piccolissimo diametro. -con valore collettivo: pallini da caccia assai
condizione in fatto di salubrità. -con uso impers. manfredi, 3-349:
, segretario generale del partito. -con riferimento all'indole, alla volontà, al
dice che noi italiani siamo 'ancora '-con eccezioni tanto più vergognose quanto più eccezioni
soli veri uomini di lettere. -con uso improprio e iperbolico: più migliore.
, considerandomi quasi come intermediario. -con uso neutro. chiaro davanzati, xv-14
quella che allora esisteva. -con uso improprio: più migliore. gherardi
l'uomo migliore il suo domani. -con riferimento alla vita futura, all'eterna
degno di molto miglior sorte. -con uso improprio: il più migliore.
la vista d'una mignatta. -con riferimento alla morte. fagiuoli, v-191
quel vituperato mignone. -con riferimento a personaggi mitologici. bruno,
, quali le migratorie. -con riferimento all'istinto e alle consuetudini di
una porzione indeterminata, infinitesima). -con valore iperbolico: ennesimo. govoni,
numerazione, corrispondente a mille milioni. -con valore iperbolico: cifra elevatissima, incalcolabile
, anche, di altra valuta). -con valore iperbolico: somma ingentissima di denaro
si gira e attacca lite. -con valore collettivo. manzoni, pr.
il taglio un milite ferito. -con valore collettivo. valerio massimo volgar.
. mille anni, millennio. -con valore iperb.: periodo di tempo lunghissimo
dalle cifre degli ordini inferiori). -con valore iperb. e per lo più
erano dello stesso millesimo. -con significato concreto: iscrizione di una data
caffè con le mie scarpaccie e -credo -con un po'di puzza attaccata all'uniforme
/ e per la prima volta. -con riferimento agli organi fonatori. castelvetro,
so qual sospetto. -con riferimento a una giostra cavalleresca. a
aperta a un ineffabile sorriso. -con riferimento a personificazioni. cariteo, 342
di lassù mezza roma. -con riferimento a personificazioni. fra giordano,
, mammelloni, forre. -con riferimento a un fenomeno provocato da un
l'austria tenga la lombardia. -con riferimento a dio o alla madonna.
agli uomini la loro vera felicità -con riferimento a una personificazione. petrarca,
sia pregnante di tutta la ontologia. -con riferimento a personificazioni. giamboni, 10-148
perché non lo seguite su quella? -con riferimento a dio. pulci, 19-1
di coatti nelle loro isole. -con riferimento a un'opera letteraria o scientifica
quando n'è abbandonata. -con riferimento a dio. fra giordano,
professori sonetti insulsi e villani. -con riferimento a personificazioni, a esseri soprannaturali
buono e del cattivo addirittura. -con riferimento a dio o a una personificazione.
mostra che vuole entrare. -con riferimento al volto, all'espressione,
che viril lo sguardo. -con riferimento a un soggetto inanimato (e
a poco a poco. -con riferimento a divinità o a personificazioni.
me conventi vincer pria. -con riferimento a soggetto inanimato o astratto.
non si mostra più nel centro. -con riferimento a personificazioni, a divinità o
agli occhi di alessandra. -con riferimento a una divinità, a una
/ com'eo so inamorato. -con riferimento a divinità o a personificazioni.
ora ed or disparire. -con uso impers. e in relazione con una
mostra / degl'immortali dei. -con riferimento a soggetto inanimato o astratto.
, e son profondissime. -con uso impers. sembrare, parere.
propria specie o razza; deformità. -con valore iperb.: estrema bruttezza,
alle varie fabbriche intorno. -con riferimento alla donna, considerata, secondo
mostruosa creatura: la guerra, -con uso neutro. mamiani, 11-15:
, il papiro d'ingravallo. -con riferimento a un soggetto astratto. alfieri
-con riferimento alla volontà, ai disegni divini
canzone è ripreso da cento voci. -con riferimento al canto di un animale, a